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ASSESSORATO DELLA SANITA'

DECRETO 28 gennaio 2002

G.U.R.S. 1 marzo 2002, n. 10

Linee guida per l'erogazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali afferenti la branca di radiologia ed integrazioni alle linee guida per l'erogazione delle prestazioni specialistiche afferenti la branca di cardiologia.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, come modificato dal decreto legislativo n. 517/93 ed ulteriormente integrato e modificato dal decreto legislativo n. 229/99;

Visto il decreto n. 34690 del 17 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana in data 1 giugno 2001, con il quale tutte le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, ivi compresa la diagnostica strumentale e di laboratorio, individuate nel nomenclatore tariffario di cui al decreto 11 dicembre 1997, sono erogabili, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2001, nell'ambito del servizio sanitario regionale, dalle strutture e dagli specialisti accreditati provvisoriamente ai sensi dell'art. 6, comma 6, della legge n. 724/94, fermo restando le specifiche condizioni di erogabilità previste per le prestazioni in esso contenute;

Visto il decreto n. 34691 del 17 maggio 2001, con il quale è stata costituita la Commissione regionale paritetica per il monitoraggio e la verifica dell'andamento della spesa sanitaria per il periodo di sperimentazione di cui al già citato decreto n. 34690/01;

Visto il decreto n. 36762 del 24 dicembre 2001, con il quale, a seguito dell'elaborazione e monitoraggio effettuata dalla precitata Commissione regionale paritetica sui dati pervenuti dalle Aziende unità sanitarie locali, è stato prorogato sine die il sistema di erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali introdotto con il sopracitato decreto n. 34690/01, nonché approvate le linee guida per l'erogazione delle prestazioni afferenti alla branca di cardiologia;

Visto il verbale della riunione del 16 gennaio 2002 della Commissione regionale paritetica, con il quale sono state predisposte le linee guida per l'erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali afferenti alla branca di radiologia, nonché integrate quelle relative alla branca di cardiologia;

Ritenuto necessario approvare le già citate linee guida per l'erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali afferenti alla branca di radiologia, così come disposto dall'art. 3 del surrichiamato decreto n. 36762/01, nonché approvare le integrazioni relative alle linee guida afferenti alla branca di cardiologia;

Decreta:

Art. 1

Per quanto in premessa rappresentato e nel rispetto dell'art. 3 del decreto n. 36762/01, è approvato l'allegato 1 al presente decreto facente parte integrante dello stesso, concernente le linee guida per l'erogazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali afferenti alla branca di radiologia.

Art. 2

E' altresì approvato l'allegato 2 al presente decreto, che fa parte integrante dello stesso, concernente le integrazioni alle linee guida per l'erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali afferenti alla branca di cardiologia già approvate con il decreto n. 36762/01.

Art. 3

Il presente decreto sarà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione.

Palermo, 28 gennaio 2002.

CITTADINI

Allegato n. 1

LINEE GUIDA PER L'USO APPROPRIATO DELLA TOMOGRAFIA

COMPUTERIZZATA E DELLA RISONANZA MAGNETICA

Appropriatezza dell'uso della Tac e della Rm

Le presenti linee guida riguardano l'appropriatezza dell'uso della Tac e della Rm nella diagnosi e nel follow-up dei pazienti, in rapporto alla sintomatologia presentata e al sospetto diagnostico.

Esse nascono dall'esigenza di razionalizzare l'utilizzo delle risorse economiche, strumentali e di personale in diagnostica per immagini.

In esse viene dato risalto all'ottica del medico di famiglia e generalista, in modo che oltre ad una valenza di carattere generale, le indicazioni espresse possano trovare un'efficace collocazione nella specifica realtà siciliana.

L'obiettivo della razionalizzazione dei percorsi diagnostici è quello di ridurre il numero degli esami inappropriatamente richiesti ed eseguiti, ed indirizzare i medici prescrittori ad attenersi ai codici e alle specifiche indicate nel nomenclatore tariffario.

Queste linee guida, ovviamente, non intendono limitare la libera scelta del medico prescrittore nella definizione dell'iter diagnostico di ciascun paziente ma confortarla con un aggiornamento sulle conoscenze nel settore della diagnostica strumentale.

La necessità di linee guida discende dalla difficoltà del medico di medicina generale ad affrontare problematiche cliniche molto diverse tra loro, in un momento di rapida evoluzione della diagnostica per immagini, a fronte dell'importanza del contenimento dei costi e delle liste d'attesa.

L'appropriatezza della proposta del medico curante può essere correttamente valutata dal radiologo se oltre alla sintomatologia del paziente, esposta sinteticamente, viene esposto anche un quesito clinico specifico. La non specificità del quesito inficia la qualità dell'esame: infatti, la modalità di esecuzione dell'indagine, spesso, dipende direttamente dal quesito ed un'indagine tecnicamente non adeguata è il presupposto per un falso negativo.

Struttura delle tabelle

Le tabelle che seguono fanno riferimento alla tipologia delle indagini e non alle modalità di esecuzione (ad esempio proiezioni, tipo di mezzo di contrasto utilizzato).

Esse sono state definite, con specifico riferimento allo stato delle conoscenze del settore e alle prescrizioni della legge n. 230/95, per quanto riguarda gli aspetti protezionistici.

Le linee guida sono riferite a distretti anatomici o apparati strutturalmente collegati.

Le tabelle che seguono sono articolate per colonne:

Nella prima colonna è riportato:

a) il sintomo: quando esso o da solo o in quanto prevalente di una sindrome, è di per se motivo di richiesta di accertamento diagnostico (es.: rachialgia, ittero ecc.);

b) il problema clinico: quando le prestazioni vengono richieste per confermare o dirimere il sospetto di una determinata patologia (es: sospetto tumore pancreatico); quando, a diagnosi accertata, le prestazioni vengono richieste per altri motivi clinici (es.: stadiazione del tumore pancreatico).

Nella seconda colonna sono indicate con sigle convenzionali le varie metodologie:

- TC: tomografia computerizzata;

- RM: risonanza magnetica.

Nella terza colonna sono indicati i codici del tariffario regionale per consentire al medico proponente di identificare il tipo di prestazione effettuabile con la metodica indicata nella seconda colonna.

Nella quarta colonna sono indicate le direttive sull'impiego dell'esame identificato nelle colonne due e tre secondo le seguenti formulazioni:

- indicato: esame appropriato in prima istanza per risolvere, o avviare a soluzione, il quesito diagnostico o problema clinico;

- non indicato: esami obsoleti o superati da metodiche più efficaci, a volte inappropriatamente richiesti dei quali si sconsiglia l'uso;

- integrativo: esame non di prima istanza ai fini di un più appropriato inquadramento diagnostico o per fornire informazioni complementari alla diagnosi (valutazione di estensione e gravità, indirizzo terapeutico, prognosi etc.);

- speciale: esame non routinario di importanza anche determinante in particolari casi e situazioni cliniche che per complessità del quesito o per complessità tecnico-metodologico è da effettuarsi su indicazione o consiglio dello specialista o del radiologo o che comunque presuppone uno scambio informativo diretto tra medico richiedente e specialista radiologo.

Ovviamente può esservi più di un esame indicato, integrativo o speciale per ogni quesito diagnostico o problema clinico.

L'ordine dall'alto in basso nella seconda colonna indica l'ordine di priorità e può essere variato in rapporto al caso clinico o a contingenze particolari e inoltre in relazione alla disponibilità delle macchine.

Per esami riportati su una stessa riga l'allineamento da sinistra a destra nella colonna due indica le metodiche che possono considerarsi alternative essendo la prima a sinistra quella da preferirsi in linea di massima (v. rachide).

La quinta colonna contiene un commento estremamente succinto sulla motivazione, utilità e scopo della prestazione.

Tabelle

Allegato n. 2

INTEGRAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER L'EROGAZIONE DI

PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI AFFERENTI

ALLA BRANCA DI CARDIOLOGIA - DECRETO N. 36762/2001

Ecocardiogramma mono-bidimensionale ed ecocolor doppler

Al punto 1 (soggetti senza cardiopatia nota) sub. a (screening nella popolazione asintomatica) classe I in calce, aggiungere "sincope".

Al punto 2 (soggetti con cardiopatia nota o sospetta) sub. c (cardiomiopatie primitive e secondarie) classe I in calce, aggiungere "scompenso cardiaco".

Ecocolor dopplergrafia dei tronchi sovraortici

Al punto b (indicazioni in base ai sintomi) classe I in calce, aggiungere:

- cefalea;

- sindrome vertiginosa;

- acufeni;

- iposfigmia;

- soffio succlaveare.

Al punto c (screening) classe I in calce aggiungere "pazienti con ipertensione arteriosa stabile".

Al punto d (monitoraggio del decorso clinico) classe I in calce, aggiungere:

- pazienti con malattia aterosclerotica dei vasi cerebro-afferenti;

- pazienti con cerebrovasculopatia;

- pazienti con pregressi attacchi ischemici transitori (TIA), ictus;

- insufficienza vertebro-basilare.

Ecocolor dopplergrafia arteriosa degli arti inferiori

Al punto d (monitoraggio del decorso clinico) classe I in calce, aggiungere:

- "pazienti affetti da arteriopatia obliterante degli arti inferiori".