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DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 16 aprile 2009, n. 694

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA 4 maggio 2009, n. 26

Piano Sociale Regionale 2009-2011. (Legge regionale n. 11/2007).

PREMESSO, che

- l'articolo 8, comma 1, della legge regionale n. 11/2007 prevede che la Regione " esercita con il concorso degli enti locali e delle formazioni sociali le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento degli interventi sociali e ne disciplina l'integrazione con gli interventi in materia di sanità, istruzione, cultura e lavoro, nonché con le attività di valorizzazione e sviluppo del territorio e con quelle rivolte a garantire la sicurezza dei cittadini."

- l'articolo 8, comma 2, lettera b) della l.r. n. 11/2007 prevede che la Regione a tal fine: "b) adotta il piano sociale regionale, di cui all'articolo 20, che definisce principi di indirizzo e coordinamento per la programmazione e la realizzazione del sistema integrato d'interventi e servizi sociali e sociosanitari";

- l'articolo 20, comma 4, della l.r. n. 11/2007 definisce il Piano sociale regionale "lo strumento di programmazione sociale che definisce i principi d'indirizzo e coordinamento per la realizzazione, da parte degli enti locali associati, del sistema integrato d'interventi e servizi"

- l'articolo 20, comma 1, stabilisce che la Regione adotta con cadenza triennale il piano sociale regionale, sentita la consulta regionale, le organizzazioni sindacali, le associazioni maggiormente rappresentative di tutela degli

- utenti e delle professioni coinvolte nel sistema dei servizi integrati;

CONSIDERATO che

- nei giorni del 27, 28 e 29 gennaio 2009 una prima bozza del PSR è stata discussa e sottoposta al confronto, così come previsto dalla legge regionale n. 11/2007, con gli attori del sistema dei servizi integrati e, in particolare, è stata presentata agli Ambiti territoriali della regione;

- al termine del confronto con le parti interessate sono state apportate modifiche e integrazioni che hanno tenuto conto, ove coerenti con l'impianto complessivo del documento, delle considerazioni emerse nella fase di concertazione;

- in particolare sono state parzialmente accolte le esigenze degli Ambiti di individuare criteri di riparto delle risorse di cui all'articolo 49 della legge regionale n. 11/2007 che diano il giusto equilibrio alle componenti "popolazione residente" e "estensione territoriale", in ogni caso garantendo, nella fase di transizione, con risorse regionali, continuità nella programmazione delle risorse e dei servizi;

CONSIDERATO, inoltre

- che l'obiettivo del primo Piano sociale regionale della Campania è restituire ai territori la capacità di programmare le attività nel sociale;

- che il Piano, infatti, deve contribuire in maniera decisiva a definire il "senso del programmare" in relazione a ciascuna specifica realtà territoriale ed in continuità con l'insieme della programmazione regionale;

- che si tratta allora di progettare un welfare che parta dalle specifiche realtà territoriali e attraverso lo strumento della carta dei servizi e i criteri e le procedure di accreditamento dei soggetti erogatori, conferisca al Piano sociale di zona quel significato e quel valore che le scelte politiche di indirizzo hanno inteso imprimere;

- che il Piano sociale è uno strumento agile, dunque, e soggetto a verifiche annuali. Non a caso esso viene applicato per un triennio, ed è rivedibile in seguito ad una attenta valutazione della qualità dei servizi e dei processi di erogazione degli stessi;

- che il Piano sociale regionale deve tendere a mantenere il sistema dell'offerta dei servizi ad un livello il più possibile elevato evitando che le regole dell'accreditamento premino gli aspetti quantitativi più che quelli qualitativi dell'offerta. Un modello siffatto chiamerà in gioco in modo virtuoso il terzo settore e le imprese del sociale, chiarendo modalità trasparenti di attuazione dell'offerta sociale attraverso la committenza pubblica, mantenendo ben distinti i ruoli di chi garantisce da quelli di chi eroga;

VISTO

- che la legge n. 11/2007, articolo 20, comma 3, stabilisce che "Il piano è approvato entro il 30 settembre dell'ultimo anno di ciascun triennio con delibera della Giunta regionale previo parere della competente commissione consiliare che lo rende nei tempi e con le modalità di cui alla legge regionale 17 ottobre 2005, n. 17";

- che la VI Commissione consiliare "Istruzione e Cultura. Ricerca scientifica. Politiche sociali" ha esaminato il provvedimento (iscritto al Reg. Gen. n.923/II) in data 3 aprile 2009 ed ha espresso parere favorevole all'unanimità (prot. n.215/VI C del 6 aprile 2009) così come comunicato dal presidente del Consiglio regionale con nota prot. 2009.0005637/P del 8 aprile 2009;

RITENUTO

- di approvare il primo Piano sociale regionale che definisce i principi di indirizzo e coordinamento per la programmazione e la realizzazione del sistema integrato d'interventi e servizi sociali;

- di demandare al Dirigente del Settore Assistenza Sociale, Programmazione e Vigilanza sui Servizi Sociali - Area Generale di Coordinamento 18 - l'adozione di tutti gli atti consequenziali, ivi compresi gli atti di verifica, monitoraggio e controllo, nonché gli atti per la predisposizione della documentazione necessaria per la presentazione dei Piani sociali di zona da parte degli Ambiti territoriali;

propone e la Giunta in conformità a voti unanimi

DELIBERA

Art. 0

Articolo Unico

per le motivazioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente riportate di:

- di approvare il primo Piano sociale regionale, allegato e parte integrante del presente atto, che definisce i principi di indirizzo e coordinamento per la programmazione e la realizzazione del sistema integrato d'interventi e servizi sociali;

- di demandare al Dirigente del Settore Assistenza Sociale, Programmazione e Vigilanza sui Servizi Sociali - Area Generale di Coordinamento 18 - l'adozione di tutti gli atti consequenziali, ivi compresi gli atti di verifica, monitoraggio e controllo, nonché gli atti per la predisposizione della documentazione necessaria per la presentazione dei Piani sociali di zona da parte degli Ambiti territoriali;

- di trasmettere per quanto di competenza la presente deliberazione al Settore Assistenza Sociale,

Programmazione e Vigilanza sui Servizi Sociali, al Settore Stampa. Documentazione, Informazione e Bollettino Ufficiale per pubblicazione sul B.U.R.C.

Il Segretario

D'Elia

Il Presidente

Bassolino