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ASSESSORATO DELLA SALUTE

DECRETO 20 febbraio 2012

G.U.R.S. 16 marzo 2012, n. 11

Approvazione delle Linee guida per la organizzazione delle unità operative per l'educazione e la promozione della salute ed attivazione dei piani aziendali per l'educazione e la promozione della salute.

L'ASSESSORE PER LA SALUTE

Visto lo Statuto della Regione;

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni sul riordino della disciplina in materia sanitaria;

Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5 "Norme per il riordino del servizio sanitario regionale" e la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30 "Norme in tema di programmazione sanitaria e di riorganizzazione territoriale delle unità sanitarie" per come ancora applicabile ai sensi dell'art. 32 della predetta legge regionale n. 5/09;

Visto il D.P.R. 14.01.97 "atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private";

Visto il DPCM 29 novembre 2001 "Definizione dei livelli essenziali di assistenza" che indica la necessità di individuare percorsi diagnostico-terapeutici sia per il livello di cura ospedaliera, sia per quello ambulatoriale richiamando ad un corretto utilizzo dei servizi sanitari;

Viste le circolari di questo Assessorato n. 1107/03 n. 1154/04 sull'assetto organizzativo delle unità operative di educazione alla salute.

Visto il decreto 15 giugno 2009, n. 1150, recante "Indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale", con il quale sono stati approvati i criteri per il miglioramento dell'appropriatezza dei ricoveri e le regole per il governo del sistema ospedaliero regionale;

Visto il nuovo Patto per la salute 2010-2012, giusta intesa della conferenza Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 finalizzato a migliorare la qualità di servizi, a promuovere l'appropriatezza delle prestazioni, la promozione della salute e l'educazione sanitaria;

Visto il piano di riordino della rete ospedaliera interessante le singole aziende con specifici provvedimenti del 25 maggio 2010;

Visto il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 370 del 28.06.2010 facente seguito alla delibera della Giunta regionale n. 243 del 24 giugno 2010 sull'assetto organizzativo dei dipartimenti degli Assessorati regionali.

Visto il PSR 2011/2013 che segnatamente, al punto 2, individua i programmi di educazione alla salute ed intende promuovere il progressivo allineamento della Regione ai livelli di risultato conseguiti da altre regioni in materia di programmi regionali per la prevenzione;

Visto il Piano regionale per la prevenzione 2010-2012;

Visto il decreto n.1385/10 che istituisce il tavolo tecnico permanente per l'educazione sanitaria e la promozione della salute;

Vista la circolare di questo Assessorato n.1280 del 16 marzo 2011;

Vista la direttiva generale di cui al decreto n.1499 del 5 agosto 2011;

Vista la relazione proposta con nota n. 97699 del 12 dicembre 2011.

Considerato che le UU.OO. di educazione alla salute presso le Aziende sanitarie, preposte all'attuazione di programmi di educazione sanitaria e alla promozione della salute attraverso anche la diffusione di buone prassi volte a prevenire e/o ridurre i fattori di rischio per la salute, risentono di alcune disomogeneità organizzative e pertanto necessitano di essere ricondotte verso una pianificazione unitaria "di sistema" sia dell'assetto organizzativo che delle relative funzioni.

Considerato che l'attuale profilo demografico proietta nella nostra regione un progressivo aumento della prevalenza di patologie cronico degenerative annualmente ospedalizzate presso presidi pubblici e privati e che parimenti, risulta in crescita il numero di prestazioni ambulatoriali destinate all'assistenza di dette patologie;

Considerato che esiste una consolidata evidenza scientifica circa il diretto beneficio su molteplici patologie cronico degenerative derivante dall'adozione di corretti stili di vita grazie a mirati progetti di educazione sanitaria, incidendo, sull'insorgenza di dette patologie la rimozione o riduzione dei fattori di rischio modificabili;

Ritenuto di strategica importanza che il sistema sanitario regionale investa in programmi di educazione e promozione della salute intendendoli quali vere e proprie manovre di economia sanitaria in quanto azioni di provata efficacia capaci di contenere il numero sia di ricoveri che di prestazioni ambulatoriali destinati al trattamento di patologie di larga prevalenza, contenendone l'impatto economico e sociale;

Considerata l'opportunità di dover intervenire sistematicamente nel definire la rete di competenze che intervengono nei diversi livelli di sviluppo e operatività dei programmi per l'educazione alla salute.

Considerato il ruolo di indirizzo per le Regioni in materia di educazione sanitaria e promozione della salute nonché la stringente necessità di raggiungere pienamente tutti gli obiettivi delle linee progettuali del Piano regionale della prevenzione su cui si fonda la certificazione ministeriale.

Ravvisata la necessità, in coerenza con lo scenario sopra delineato, di modificare ed integrare quanto già definito con la citata circolare n. 1280/2011 al fine di razionalizzare e rendere omogenei i livelli organizzativi della rete delle UU.OO. di educazione alla salute identificandone assetto e funzioni relative;

Ritenuta indispensabile, per le finalità suddette, l'attivazione di piani aziendali per l'educazione sanitaria e la promozione della salute da parte delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere e ospedaliere universitarie;

Ritenuto, in tal modo, di dover dare applicazione ai contenuti del Piano sanitario regionale ponendo le basi per il pieno raggiungimento degli obiettivi in materia di assistenza collettiva ed in ambienti di vita e di lavoro;

Ritenuto di approvare il modello organizzativo e i requisiti funzionali di cui all'allegato tecnico al presente provvedimento;

Decreta:

Art. 1

Sono approvate, per quanto espresso in premessa, le "Linee guida sull'assetto organizzativo e sulle attività delle unità operative di educazione e promozione della salute nella Regione Siciliana" secondo le modalità e le indicazioni di cui all'allegato documento tecnico che costituisce parte integrante del presente decreto.

Art. 2

Entro il 31 gennaio di ogni anno i Direttori generali delle aziende sanitarie provinciali, delle aziende ospedaliere e delle aziende ospedaliere universitarie dovranno adottare un piano aziendale per l'educazione e la promozione della salute. Per il primo anno di vigenza del presente decreto la scadenza è prorogata al 31 marzo. I piani aziendali per l'Educazione e la promozione della salute dovranno essere adottati con atto deliberativo ed in armonia con gli indirizzi regionali e ministeriali. Saranno inoltre trasmessi al dipartimento ASOE per la necessaria approvazione e la successiva valutazione.

Per le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina il Piano aziendale per la promozione e l'educazione alla salute deve essere redatto dalle aziende sanitarie provinciali in collaborazione con le aziende ospedaliere e ospedaliere universitarie presenti nel territorio provinciale di riferimento integrando le reciproche iniziative, e deve contenere, in allegato, i distinti piani attuativi delle singole aziende.

Art. 3

Il dipartimento ASOE provvederà alla annuale valutazione dei piani aziendali di cui al superiore articolo basandosi sul sistema organizzativo adottato dalle singole aziende e sul risultato degli obiettivi raggiunti sulle singole linee progettuali.

Art. 4

I direttori generali delle aziende sanitarie sono tenuti ad osservare gli standard di cui all'allegato tecnico a cui progressivamente tendere nel triennio anche attraverso idonea programmazione delle risorse umane e finanziarie purché nei limiti della dotazione organica approvata e dai vincoli posti dagli altri atti di programmazione regionale e locale, nonché privilegiando percorsi formativi interni e specifici.

Art. 5

I direttori generali dovranno favorire l'adozione, attraverso le UU.OO per l'educazione e la promozione della salute di procedure e modelli organizzativi atti a garantire l'efficacia delle azioni dei piani aziendali, assicurare la misurabilità dei risultati raggiunti e facilitare una integrazione funzionale ed una convergenza di intenti, in ospedale come sul territorio, con altri uffici di staff o specifici dipartimenti.

Art. 6

I direttori sanitari delle Aziende sono tenuti a garantire l'efficace collegamento operativo tra le U.U.O.O. aziendali e centri periferici garantendone il sinergico funzionamento nel rispetto dell'appropriatezza organizzativa e dei differenti livelli di operatività dei programmi di educazione e promozione della salute.

Art. 7

I direttori generali della aziende sanitarie dovranno operare un monitoraggio sistematico delle attività svolte in linea con l'atto di indirizzo allegato al presente decreto, predisponendo una idonea attività di report.

Art. 8

Il dipartimento ASOE provvederà a verificare, con periodicità semestrale, gli adempimenti richiesti al direttore generale e risultati conseguiti;

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Palermo, 20 febbraio 2012.

RUSSO

Allegato

LINEE GUIDA SULL'ASSETTO ORGANIZZATIVO E SULLE ATTIVITA' DELLE UNITÀ OPERATIVE DI EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLA REGIONE SICILIANA.

L'emanazione della legge regionale n. 5 del 14 Aprile 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 17 del 17 aprile 2009, sulle "Norme per il riordino del servizio sanitario regionale", che integra e modifica quanto disposto dalla legislazione regionale in materia sanitaria, ha determinato tra l'altro la necessità di rivedere le direttive emanate da questo Assessorato sull'assetto organizzativo delle unità operative di educazione alla salute, espresse nella circolare n. 1280 del 16 marzo 2011.

Con le presenti Linee guida si intendono armonizzare le precedenti direttive all'intervenuto Piano regionale della salute 2011-2013 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 32 del 29 luglio 2011, S.O. n. 2 e con la direttiva generale di cui al decreto n. 1499 del 5 agosto 2011.

Finalità

L'educazione e la promozione della salute hanno l'obiettivo di garantire a ciascun individuo e alla comunità, le condizioni favorevoli per una scelta consapevole di stili di vita salutari, in un ottica di economicità ed efficienza. Le attività di educazione e la promozione della salute costituiscono funzioni di tutti i segmenti del sistema socio-sanitario regionale e rappresentano lo strumento per:

- assicurare uguali opportunità di accesso ai servizi sanitari a tutti i cittadini, ai soggetti svantaggiati ed ai migranti;

- assicurare le condizioni di migliore salute possibile a tutta la popolazione;

- dare piena applicazione ai principi della carta di Ottawa sulla promozione della Salute

- favorire la maturazione di una coscienza civile e l'assunzione da parte di tutti i cittadini di una responsabilità personale diretta e consapevole nei confronti del proprio benessere fisico, psichico e sociale;

- favorire comportamenti e stili di vita benefici per la salute;

- innalzare il livello di conoscenza del funzionamento del sistema sanitario regionale, guidando, in sinergia operativa con le altre funzioni aziendali, gli operatori nel corretto utilizzo dei servizi sanitari sulla base delle logiche gestionali introdotte e sviluppate dalla legge n. 5/09 di riforma del servizio sanitario regionale;

- favorire il processo di educazione sanitaria e di comunicazione ai cittadini sulla rete di offerta sanitaria e sul corretto utilizzo dei servizi secondo logiche di appropriatezza in risposta ai bisogni di salute, determinando il migliore funzionamento degli stessi servizi a vantaggio delle necessità del paziente e dell'ottimale impiego delle risorse;

- sviluppare le capacità dei cittadini di partecipare attivamente alle proprie cure ospedaliere, ambulatoriali e domiciliari;

- soddisfare il diritto dei cittadini all'informazione;

- incentivare la qualità delle relazioni terapeutiche e l'umanizzazione del rapporto medico-paziente e di tutte le situazioni di incontro fra i cittadini e i servizi sanitari;

- incentivare le collaborazioni interistituzionali di natura multiprofessionale, con particolare riferimento agli interventi del sistema integrato socio-sanitario.

Compiti della Regione

L'Assessorato regionale della salute, attraverso il dipartimento delle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, giusto decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 370 del 28 giugno 2010, conseguente alla Delibera di Giunta Regionale n. 243 del 24 giugno 2010, esercita le prerogative di programmazione, indirizzo e controllo in materia di Educazione e Promozione della Salute con particolare riguardo per:

a) aumento del livello di percezione dello stato di salute della popolazione e della correttezza delle informazioni specifiche;

b) correzione degli stili di vita dannosi per la salute;

c) prevenzione e lotta al tabagismo;

d) valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari;

e) promozione di una corretta alimentazione e sorveglianza nutrizionale;

f) prevenzione della malattie cronico degenerative correlate all'alimentazione;

g) prevenzione del consumo di bevande alcoliche;

h) predisposizione del Piano regionale per la prevenzione;

i) promozione della mobilità e delle attività fisiche;

j) promozione della salute affettivo - sessuale;

k) prevenzione delle gravidanze indesiderate e promozione del corretto utilizzo delle pratiche contraccettive;

l) partecipazione a programmi di prevenzione nazionali e comunitari;

m) organizzazione di programmi formativi in collaborazione con il CEFPAS di Caltanissetta;

n) convocazione del tavolo tecnico permanente per la ricezione di proposte su specifici programmi, definire modelli organizzativi delle unità operative per l'educazione e la promozione della salute (UOEPS) e promuovere processi di partecipazione e di integrazione inter-istituzionale in materia di promozione della salute.

Lo stesso dipartimento ASOE assicura una costante azione di sostegno verso le iniziative promozione ed educazione alla salute nonché di patrocinio dei programmi condotti da enti privati, fondazioni ed associazioni non lucrative in materia di promozione della salute e di corretti stili di vita ed attiva il sistema della rete regionale HPH (Health Promoting Hospital).

L'Assessorato regionale della salute, inoltre, in ossequio all'art. 2, comma 1 della legge regionale n. 5/09 esercita funzioni di programmazione, di indirizzo e controllo nei confronti delle aziende sanitarie per quanto attiene le specifiche attività di promozione ed educazione alla salute e fornisce la necessaria azione di coordinamento delle attività, di monitoraggio progressivo e di valutazione dei risultati raggiunti.

Promuove e contribuisce alla attivazione del sistema regionale HPS (Health Promoting School) e stipula protocolli di Intesa con l'Ufficio scolastico regionale e con altri enti istituzionali per la gestione dei programmi di interesse generale in materia di promozione ed educazione alla salute.

In collaborazione con i competenti Assessorati regionali avvia progetti di intervento sociale e sanitario orientati alla promozione di corretti stili di vita.

In collaborazione con il CERISDI attiva programmi di ricerca e di formazione di eccellenza per le discipline inerenti la promozione ed educazione alla salute in linea il protocollo d'intesa di cui al decreto 21 dicembre 2011.

Modello organizzativo delle unità operative per l'educazione e la promozione della salute nelle aziende sanitarie provinciale ed ospedaliere

Le UU. OO. aziendali per l'educazione e la promozione della salute sono strutture, almeno semplici, dotate di autonomia tecnicofunzionale ed organizzativa che operano nello staff delle direzioni sanitarie aziendali.

Nelle aziende sanitarie provinciali le unità operative per l'educazione e la promozione della salute aziendali (UOEPSA) sono poste alle dipendenze del direttore sanitario dell'azienda;

Esse coordinano unità operative per l'educazione alla salute distrettuali (U.O.E.P.S. Distrettuali) poste alle dipendenze del direttore di distretto;

Nelle aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie ed in quelle di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, le unità operative per l'educazione e la promozione della salute aziendali (U.O.E.P.S.A. Ospedaliere) sono poste alle dipendenze del direttore sanitario aziendale.

La funzione di responsabile delle UU.OO. per l'educazione alla salute (aziendali, distrettuali ed ospedaliere) è svolta da un dirigente del ruolo sanitario o tecnico (medico, veterinario, farmacista, biologo, psicologo, pedagogista, sociologo) che abbia frequentato e superato con esame finale uno dei corsi di formazione per referenti degli ex uffici per l'educazione alla salute, organizzati dall'Assessorato regionale della salute, o uno dei corsi sulla promozione della salute organizzati dal CEFPAS, ovvero il corso annuale della scuola di Educazione alla salute di Perugia (centro di riferimento dell'OMS) o master almeno di durata annuale organizzati dalle università in tema di promozione della salute. Il dirigente responsabile di UOEPSA svolgerà i compiti assegnati con incarico esclusivo.

La frequenza ed il superamento con esame finale dei corsi anzidetti, costituisce requisito imprescindibile per i dirigenti che devono ricoprire il ruolo di responsabile della unità operativa per l'educazione alla salute.

Sarà cura dell'Assessorato regionale della salute organizzare, in collaborazione con il CEFPAS, specifici corsi di formazione destinati ai dirigenti delle UU.OO. di cui sopra.

Nelle aziende sanitarie provinciali il responsabile dell'U.O.E.S.A. è componente dello staff del direttore sanitario;

- il responsabile delle U.O.E.S. ospedaliere è componente dello staff del coordinatore sanitario del distretto ospedaliero;

- il responsabile dell'U.O.E.S. distrettuale è componente dello staff del direttore di distretto.

Nelle aziende ospedaliere, aziende ospedaliere universitarie e in quelle di rilievo nazionale e ad alta specializzazione il responsabile della U.O.E.P.S.A. ospedaliera è componente dello staff del direttore sanitario dell'azienda.

I direttori generali delle AA.SS.PP, in funzione della complessità delle azioni da perseguire, così come previste dalla programmazione aziendale, possono istituire nei presidi ospedalieri (già individuati, antecedentemente alla entrata in vigore della legge regionale 5/2009 quali aziende ospedaliere), unità operative per l'educazione e la promozione della salute ospedaliere U.O.E.P.S ospedaliere, o devono, comunque, individuare un referente per assicurare, in tema di educazione e promozione della salute, la piena integrazione con le attività che vengono svolte nelle AA.SS.PP. con particolare attenzione alla continuità ospedale-territorio.

I direttori generali delle AA.SS.PP, delle AA.OO, delle aziende ospedaliere universitarie e delle aziende di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, compatibilmente con i vincoli posti dagli atti di programmazione regionale e locale, possono altresì proporre le U.O.E.P.S.A. quali strutture complesse laddove ricorrano precipue necessità nonché le condizioni operative e di risorse.

Le AA.SS.PP., le aziende ospedaliere e universitarie nonché le aziende di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, implementano dinamiche dipartimentali nella gestione dei progetti di educazione sanitaria che coinvolgono più UU.OO. acquisendo pareri e proposte dai competenti coordinatori sanitari (dell'Area Territoriale o del distretto ospedaliero), ottenendo, ove necessario, lo specifico supporto consultivo da parte del collegio di direzione aziendale e il coinvolgimento del comitato consultivo aziendale.

I direttori delle AA.SS.PP, delle aziende ospedaliere universitarie e delle aziende di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, entro il 31 gennaio di ogni anno adottano il Piano aziendale per l'educazione e la promozione della salute sulla base dell'analisi dei bisogni rilevati, delle specifiche necessità assistenziali e organizzative, delle linee progettuali dettate dal Piano regionale della prevenzione e degli indirizzi maturati d'intesa con altre amministrazioni pubbliche insistenti sullo stesso territorio. I Piani aziendali per l'educazione e la promozione della salute adottati dalle Aziende Ospedaliere e ospedaliero-universitarie dovranno confluire nel piano aziendale della ASP di riferimento per la necessaria integrazione operativa. Il dipartimento ASOE dell'Assessorato regionale della salute procederà alla approvazione dei singoli piani aziendali e ad alla loro annuale valutazione.

1. L'organizzazione aziendale delle UU.OO. per l'educazione e la promozione della salute

L'unità operativa per l'educazione alla salute aziendale predispone, secondo le indicazioni della direzione strategica aziendale, il Piano aziendale per l'educazione e la promozione della salute, anche sulla base dell'apporto specifico delle UU.OO. distrettuali e ospedaliere.

Attiva tutte le competenti linee progettuali di cui al Piano Regionale della prevenzione vigente, tali azioni assumono valore privilegiato tra tutte le attività dell'UEPSA e deve essere adeguatamente supportata in termini di personale dedicato, formato ed adeguatamente responsabilizzato.

Gestisce, anche autonomamente, progetti di educazione e promozione della salute sulla scorta di già avviate esperienze o di subentranti necessità purché in armonia con gli indirizzi regionali e ministeriali.

Attiva forme di collaborazione con specifici enti o associazioni inerenti l'attivazioni di progetti sperimentali riguardanti l'educazione e la promozione della salute.

Promuove le attività di eccellenza sanitaria (ospedaliere e/ambulatoriali) che ricadono nel territorio di stretta competenza promuovendone l'informazione e migliorandone le condizioni di accessibilità secondo le indicazioni della direzione sanitaria aziendale.

Promuove iniziative socio-sanitarie nel territorio di competenza anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali (comuni, istituti scolastici) ed in armonia con il servizio sociale, il servizio di psicologia, il servizio infermieristico dell'azienda.

Svolge funzioni di raccordo tecnico-operativo e di coordinamento delle unità operative distrettuali e di quelle ospedaliere. Si colloca in posizione di staff alla direzione sanitaria e collabora con la direzione generale, relativamente a funzioni di staff strategiche come la formazione, la qualità e la comunicazione aziendale.

Recepisce ed attua, inoltre, ai sensi dell'art. 9 comma 8 della legge regionale n. 5/09, le specifiche proposte su campagne di informazione, su attività di prevenzione ed educazione alla salute, sul corretto accesso ai servizi sanitari e sulle relative modalità di erogazione avanzate dal comitato consultivo aziendale.

Collabora, per la materia di specifica competenza, alla definizione del piano attuativo aziendale ed al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Nelle aziende sanitarie provinciali l'unità operativa per l'educazione e la promozione della salute aziendale rappresenta il punto di riferimento istituzionale interno (dipartimenti, servizi, distretti, presidi ospedalieri) ed esterno (collegamenti con l'Assessorato Regionale della Salute, l'ufficio scolastico provinciale, la provincia regionale, enti, istituzioni, agenzie provinciali, regionali e nazionali) per tutte le attività di educazione alla salute e promozione della salute che riguardano il territorio di competenza.

Nelle aziende ospedaliere, ospedaliere universitarie e in quelle di rilievo nazionale e ad alta specializzazione le UU.OO. aziendali assicurano il raccordo tecnico-operativo tra servizi e attività, con particolare riferimento a quelle svolte in continuità ospedale-territorio ed in armonia con i disposti dell'art. 1 del decreto salute n. 723/10 e con le attività promosse dalle UU.OO. aziendali operanti nelle AA.SS.PP., cui comunque compete il coordinamento delle attività di interesse comune.

Al loro interno, sia a livello ambulatoriale che di ricovero, le UOEPSA assicurano interventi di educazione sanitaria mirata attraverso un'attenta rilevazione dei fattori di rischio (anamnesi) e di correzione di stili di vita (fase della dimissione) a vantaggio di comportamenti di provata efficacia nel prevenire nuovi ricoveri per identica patologia o l'evoluzione in senso cronico - degenerativo della stessa o di altre.

In un sistema di rete l'U.O.E.P.S.A. ospedaliera cura l'applicazione di esperienze condivise e rivelatesi vantaggiose nelle attività di buona pratica clinica, di formazione dei caregiver, di promozione e di diffusione delle attività di eccellenza clinica orientate ad un allargamento del bacino di utenza, ad un incremento delle prestazioni ed al contenimento della mobilità sanitaria passiva.

Nelle AA.SS.PP., per lo svolgimento dei compiti istituzionali, le unità operative aziendali, si avvalgono di gruppi di lavoro "multidisciplinari", formalmente riconosciuti, composti da operatori dei presidi ospedalieri, dei dipartimenti e dei distretti.

Tali gruppi, coordinati dal responsabile dell'U.O.E.P.S.A., hanno il compito di realizzare i programmi attivati e di perseguire gli obiettivi aziendali.

Le UU.OO. assicurano in tema di Educazione alla Salute e di Promozione della Salute la piena integrazione con le attività che vengono svolte nelle ASP con particolare attenzione alla continuità ospedale-territorio.

Funzioni

Tenendo conto della loro collocazione ed in coerenza con gli obiettivi individuati dalle aziende, le UU.OO. Aziendali curano:

- i rapporti con gli uffici di staff delle direzioni aziendali e il coordinamento delle unità operative distrettuali e, laddove esistenti, ospedaliere;

- i rapporti esterni con enti, istituzioni e aziende di livello provinciale, regionale ed extraregionale e, in particolare, con il mondo scolastico, pubblico e privato, e le comunità residenziali;

- il raccordo tecnico operativo tra i singoli distretti, i presidi ospedalieri e la direzione sanitaria aziendale;

- la programmazione, promozione, coordinamento, valutazione e documentazione delle iniziative di interesse aziendale;

- la individuazione e il coordinamento delle iniziative di interesse comune a più distretti o presidi ospedalieri, in raccordo con le unità operative di distretto e con le unità operative ospedaliere;

- l'elaborazione, in raccordo con le U.O. di distretto e ospedaliere, di indirizzi programmatici e linee guida metodologiche in tema di educazione alla salute e di promozione della salute;

- in sinergia operativa con le funzioni aziendali preposte alla comunicazione, alla formazione, alla valutazione della customer satifaction e della qualità percepita nonché in raccordo con i comitati consultivi aziendali, la diffusione di buone pratiche volte a favorire l'assunzione di comportamenti salutari nonché il corretto e consapevole impiego dei servizi da parte dei cittadini;

- la formazione e la consulenza agli operatori, anche al fine di garantire unitarietà e globalità di intervento in ambito aziendale nella scelta dei percorsi più appropriati e nell'ottica dell'integrazione ospedale-terrirtorio e socio-sanitaria;

- la predisposizione di specifici piani e il coordinamento degli interventi sui diversi determinanti della salute, prioritariamente nelle aree identificate come obiettivi del Piano sanitario regionale e del Piano regionale della prevenzione;

- il supporto alla programmazione aziendale attraverso la elaborazione del Piano aziendale per l'educazione e la promozione della salute (art. 9, comma 8, legge regionale 14 aprile 2009 n. 5).

Personale U.O.E.P.S. aziendale

Le aziende sanitarie provinciali, le aziende ospedaliere universitarie e le aziende di rilievo nazionale ad alta specializzazione, dovranno prevedere una adeguata e opportuna dotazione organica per le U.O.E.P.S. Aziendali.

La dotazione minima per assicurare le attività di base delle U.O.E.P.S. aziendali è costituita oltre che dal responsabile, da:

- almeno due dirigenti del ruolo sanitario (medico, psicologo, pedagogista) o tecnico-sociologo);

- almeno un assistente sanitario o un infermiere o un educatore professionale;

- un funzionario amministrativo;

- un assistente sociale.

Tutti gli operatori vengono reclutati secondo la normativa vigente in equilibrio con la dotazione organica aziendale. Altre unità di personale potranno essere assegnate alle U.O.E.P.S.A. anche per un numero di ore limitato in rapporto ai programmi attivati o in via di attivazione.

L'unità operativa potrà avvalersi altresì della collaborazione di altro personale operante presso altri servizi o reclutato nell'ambito di progetti finalizzati.

2. L'organizzazione delle unità operative per l'educazione e promozione della salute distrettuali nelle aziende sanitarie provinciali

L'unità operativa per l'educazione e la promozione della salute distrettuale è dotata di autonomia tecnico-funzionale, organizzativa e gestionale propria delle strutture semplici.

È dotata di personale specificamente assegnato del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo.

All'U.O.E.P.S. distrettuale si assegnano le competenze territoriali previste dall'art. 12 comma 3 della legge regionale 5/09.

Dovranno essere assegnati all'U.O.E.P.S. distrettuale locali idonei ed attrezzature adeguate per l'espletamento dei compiti e delle attività di educazione alla salute.

Nell'ambito distrettuale, l'U.O. rappresenta il referente istituzionale per i programmi di educazione alla salute che si sviluppano nel territorio di competenza (distretto sanitario) ed ha funzioni di coordinamento e di stimolo della domanda di intervento e di formazione con particolare riferimento al mondo della scuola.

Risponde, altresì, dei programmi e degli obiettivi aziendali di cui al Piano aziendale per l'educazione sanitaria e la promozione della salute, nel territorio di competenza e ne attiva di specifici in funzione dell'analisi di bisogno periodicamente condotta.

Il responsabile dell'U.O.E.P.S. Distrettuale viene individuato nel referente dell'ex ufficio per l'educazione alla salute ed è componente dello staff del direttore di distretto il quale è responsabile delle attività di educazione alla salute nel territorio di competenza.

Al coordinatore sanitario dell'area territoriale spetta il compito di rendere omogenee tali attività nei distretti di riferimento e di garantire la diffusione dei programmi in base alle esigenze riscontrate delle quali riferirà alla direzione sanitaria attraverso dettagliata relazione resa secondo un preciso calendario a scadenza trimestrale.

Per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'U.O.E.P.S. distrettuale il responsabile si avvarrà di un gruppo di lavoro "multidisciplinare", formalmente riconosciuto.

Funzioni

Costituiscono funzioni delle U.O.E.P.S. distrettuali:

- analisi dei bisogni di intervento in materia di correzione degli stili di vita correlata ai dati di particolare interesse epidemiologico e/o di degenza ospedaliera finalizzati a specifiche proposte di pianificazione aziendale in materia di l'educazione e promozione della salute;

- la realizzazione di attività di promozione della salute in raccordo con le unità operative, i servizi e con le articolazioni distrettuali dei dipartimenti, anche nell'ottica dell'integrazione ospedale-territorio e socio-sanitaria;

- implementazione, in sinergia operativa con le altre funzioni aziendali, delle attività di comunicazione sulla rete di offerta sanitaria e sul corretto utilizzo dei servizi sanitari territoriali e di quelli ospedalieri attraverso tutti gli strumenti di informazione/formazione disponibili;

- la programmazione, promozione, organizzazione, coordinamento e valutazione delle attività di educazione alla salute in ambito distrettuale;

- la predisposizione di specifici piani e il coordinamento degli interventi, in ambito distrettuale sui diversi determinanti della salute, prioritariamente nelle aree identificate come obiettivi del Piano sanitario regionale;

- la formulazione di indicazioni metodologiche finalizzate a garantire unitarietà e trasversalità negli interventi in materia di prevenzione, di educazione e promozione della salute in relazione alla domanda nell'ambito territoriale del distretto;

- la documentazione delle iniziative svolte, formazione ed informazione sulle tematiche inerenti la prevenzione primaria e la promozione della salute rivolte agli operatori sanitari, delle scuole, delle associazioni di volontariato e del privato sociale, ai cittadini in genere anche associati;

- l'identificazione dei bisogni formativi ed informativi della popolazione (diagnosi di comunità) nell'ambito del distretto;

- la promozione di interventi informativi e produzione di materiali divulgativi nell'ambito della programmazione aziendale annuale.

Personale delle U.O.E.P.S. distrettuali

La dotazione minima delle U.O.E.P.S. distrettuali, oltre il Responsabile, è la seguente:

- almeno un dirigente del ruolo sanitario (medico, psicologo o pedagogista) o del ruolo tecnico (sociologo) - almeno un assistente sanitario o un infermiere o un educatore professionale o altro operatore del ruolo sanitario;

- un funzionario amministrativo;

- un assistente sociale.

Il suddetto personale opera a tempo pieno. Tale dotazione di personale potrà essere incrementata sulla base dei carichi di lavoro e dell'attività programmata.

Nella prima fase di applicazione il responsabile dell'U.O.E.P.S. distrettuale viene individuato nel referente dell'ex ufficio per l'educazione alla salute ed è componente dello staff del direttore di distretto.

Per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'U.O.E.P.S. distrettuale il responsabile si avvarrà di un gruppo di lavoro "multidisciplinare", costituito con atto formale sulla base dei programmi attivati. Altre unità potranno essere assegnate all'U.O.E.P.S. distrettuale anche per un numero di ore limitato in rapporto ai programmi attivati o in corso di attivazione. L'U.O.E.P.S. distrettuale potrà avvalersi altresì della collaborazione di altro personale operante nel distretto o reclutato nell'ambito di progetti finalizzati.