
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 26 ottobre 2012
G.U.R.S. 7 dicembre 2012, n. 52
Organizzazione della rete pubblica ospedaliera regionale dei centri di trapianto di cellule staminali emopoietiche e identificazione dei poli di reclutamento.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833 recante "Istituzione del Servizio sanitario nazionale;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 recante "Riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19, recante "Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione";
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, recante "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale";
Visto il decreto assessoriale n. 1150/2009 del 15 giugno 2009 recante "Indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale. Procedure e modalità di controllo gestionale";
Visto il D.A. 30 dicembre 2010 recante "Programma operativo 2010/2012 per la prosecuzione del Piano di contenimento e riqualificazione del Sistema sanitario regionale 2007-2009, richiesta ai sensi dell'art. 11 del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122;
Visto il Piano sanitario regionale, Piano della salute 2011-2013;
Visto il decreto ministeriale 25 novembre 1998, recante "Ricerca donatore non consanguineo di midollo osseo presso i registri esteri dei donatori";
Vista la legge 1 aprile 1999, n. 91, recante "Norme per la disciplina del trapianto di organi e tessuti";
Vista la legge 6 marzo, 2001, n. 52, recante "Riconoscimento del registro italiano dei donatori di midollo osseo" che istituisce il registro nazionale italiano dei donatori di midollo osseo presso l'ente ospedaliero "Ospedale Galliera" di Genova - IBMDR - che, tra l'altro, promuove la ricerca del donatore compatibile e coordina le attività dei registri istituiti a livello regionale;
Considerato che il registro nazionale dei donatori di midollo osseo, istituito presso il predetto ente ospedaliero, svolge attività di coordinamento, ricerca e reperimento dei donatori di midollo osseo presso i registri nazionali ed esteri, su richiesta delle strutture sanitarie che effettuano il trapianto di CSE, attività di gestione economica delle prestazioni erogate e richieste ai/dai registri esteri e si avvale oltre che dei registri regionali o interregionali, istituiti ai sensi dell'art. 3 della legge 6 marzo 2001, n. 52, anche di strutture quali i centri di donatori e i poli di reclutamento operanti sul territorio;
Vista la legge 21 ottobre 2005, n. 219, recante "Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale di emoderivati" che, all'art. 3, comma 1, consente il prelievo di cellule staminali emopoietiche periferiche, a scopo di infusione per l'allotrapianto e per autotrapianto, e di cellule emopoietiche da cordone ombelicale, all'interno delle strutture trasfusionali autorizzate dalle regioni, e all'art. 5 include la raccolta e la conservazione delle cellule staminali nei livelli essenziali di assistenza;
Visto il decreto ministeriale 3 marzo 2005, recante "Caratteristiche e modalità per la donazione di sangue e di emocomponenti";
Visto il decreto ministeriale 3 marzo 2005, recante "Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 di "Definizione dei livelli essenziali di assistenza" e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante "Linee guida in tema di raccolta, manipolazione e impiego clinico delle cellule staminali emopoietiche (CSE)", sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano il 10 luglio 2003;
Visto l'accordo 5 ottobre 2006, ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni e le province autonome in materia di ricerca e reperimento di cellule staminali emopoietiche presso registri e banche italiane ed estere;
Visto l'accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante " Definizione dei poli di funzionamento del registro italiano donatori di midollo osseo, sportello unico per la ricerca e reperimento di cellule staminali emopoietiche da donatore non consaguineo sancito il 29 aprile 2010;
Visto il D.A. n. 2719 del 10 novembre 2010 recante "Approvazione del nuovo modello organizzativo del centro regionale per i trapiani di organi e di tessuti"; Visto l'accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante " Definizione dei poli di funzionamento del registro italiano donatori di midollo osseo, sportello unico per la ricerca e reperimento di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo sancito il 29 aprile 2010;
Visto il D.A. n. 1141/2010 recante "Piano regionale sangue e plasma - riassetto e rifunzionalizzazione della rete trasfusionale";
Visto il D.A. n. 1224 del 30 giugno 2011 recante "Definizione del polo di funzionamento regionale del registro nazionale italiano donatori di midollo osseo per la ricerca e reperimento di cellule staminali emopoietiche da donatori non consanguinei" che istituisce presso il centro regionale per trapianti il registro regionale dei donatori di midollo osseo;
Vista la nota prot. n. OUT.1147 del 15 luglio 2012 del direttore del centro regionale trapianti Sicilia che identifica il numero dei donatori già iscritti nel registro regionale dei donatori di midollo osseo (di seguito denominato "registro regionale") alla data del 31 dicembre 2011 e il numero e le modalità di riqualificazione di alcuni di essi sulla scorta delle indicazioni fornite dall'IBMDR;
Considerato che il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (CSE) rappresenta un'utile possibilità terapeutica nella lotta contro la leucemia ed altre malattie del sistema emopoietico e che la sua efficacia è fortemente condizionata dal grado di compatibilità tessutale tra ricevente e donatore;
Considerata l'esigenza regionale di dovere provvedere, sulla scorta delle indicazioni espresse dall'italian bone marrow donor registry (di seguito denominato IBMDR), alla riqualificazione dei donatori già iscritti nel registro regionale e di dovere incrementare il reclutamento di nuovi donatori di midollo osseo, assicurando in tal modo la disponibilità di una risorsa trapiantologica a favore dei pazienti eleggibili;
Ritenuto che gli oneri economici derivanti dalle prestazioni rese dai centri donatori, secondo quanto previsto dal tariffario IBMDR, sono posti a carico del CRT che provvederà alla remunerazione delle prestazioni alle singole aziende secondo le prestazioni effettivamente rese. A tal fine si provvederà con separato provvedimento ad integrare il fondo di dotazione del CRT previsto dal D.A. n. 2719/10;
Visto il rapporto trasmesso dal responsabile del registro regionale di donatori di midollo sugli standards di funzionamento della rete regionale per l'arruolamento dei donatori di midollo e il trapianto di cellule staminali emopoietiche che, allegato al presente decreto, ne costituisce parte integrante;
Ritenuto di dovere assicurare i profili di caratterizzazione, richiesti dagli standards IBMDR ai fini dell'inserimento dei donatori di midollo nel registro nazionale, attraverso la garanzia di funzionamento dei laboratori regionali di riferimento per la tipizzazione tissutale accreditati EFI (European Federation for Immunogenetics), attraverso il riconoscimento di una dotazione organica propria e la partecipazione a controlli di qualità esterni riconosciuti dagli enti preposti;
Ritenuto che le attività ivi espletate siano da intendersi a valenza sovra-aziendale, sovra-regionale ed inserite nell'ambito dei rapporti collaborativi internazionali e che uno specifico finanziamento regionale debba essere assicurato alle aziende sanitarie sedi dei centri EFI per garantire la riqualificazione dei donatori iscritti e la caratterizzazione dei nuovi donatori;
Ritenuto, a tal fine, di dovere assicurare al registro regionale un'attività di supporto attraverso l'identificazione di articolazioni organizzative territoriali per il reclutamento dei donatori di midollo che siano in possesso di specifici requisiti previsti dal citato accordo tra lo Stato, le Regioni e le province autonome del 29 aprile 2010 (rep. atti 57/CSR);
Ritenuto di dovere prevedere una rete organizzativa per l'attività di reclutamento di donatori e il trapianto di cellule staminali emopoietiche sia per gli adulti che per l'area pediatrica per crescenti livelli di complessità che comprende:
- al primo livello i poli di reclutamento dei donatori, che vengono identificati nei SIT di cui al D.A. n. 1141/10;
- al secondo livello 4 centri donatori che devono assicurare i profili di caratterizzazione, richiesti dagli standards IBMDR ai fini dell'inserimento dei nuovi donatori nel registro nazionale e la riqualificazione di quelli già inseriti nel registro, per come richiesto dagli standards IBMDR, attraverso il funzionamento di laboratori regionali di riferimento per la tipizzazione tissutale accreditati EFI (European Federation for Immunogenetics) e sottoposti a periodici controlli di qualità esterna riconosciuti dagli enti preposti (Catania, Messina Palermo, Ragusa);
- al terzo livello 2 centri ospedalieri di trapianto di cellule staminali emopoietiche per adulti:
- AOUP di Catania;
- Villa Sofia-Cervello di Palermo; e due centri ospedalieri di trapianto di cellule staminali emopoietiche pediatrici:
- AOUP di Catania;
- Arnas Civico di Palermo;
Ritenuto, stante la tipologia di attività svolta nei centri trapianti di terzo livello comprensivo del secondo livello, prevedere una struttura organizzativa che risponda alle caratteristiche di complessità che il centro richiede con dotazione organica di almeno 3 medici e personale sanitario non medico per l'attività assistenziale e personale tecnico e infermieristico adeguato al volume di attività svolto;
Ritenuto che i nodi della rete afferiscono al sistema della donazione e trapianto di midollo con specifico riferimento al registro regionale in collegamento con il registro nazionale di donatori e pertanto vanno funzionalmente collegate al CRT, attesa la natura regionale e sovraziendale delle funzioni che espleta;
Decreta:
Per le motivazioni di cui in premessa, viene definito il modello organizzativo gestionale, per l'esecuzione dei trapianti di cellule staminali emopoietiche nella rete ospedaliera pubblica, secondo l'allegato tecnico facente parte integrante del presente decreto.
Per le motivazioni di cui in premessa, vengono inoltre di seguito definiti il modello organizzativo gestionale per il reclutamento dei nuovi donatori di midollo sul territorio regionale attraverso l'identificazione dei poli di reclutamento, il numero, le caratteristiche e le modalità di riqualificazione dei donatori di midollo già inseriti nel registro regionale, il programma di reclutamento dei nuovi donatori di midollo e le modalità di funzionamento e finanziamento del sistema.
Centri di trapianto
Sono individuati, quali centri di trapianto della rete ospedaliera pubblica, le seguenti strutture di terzo livello:
- centri ospedalieri di trapianto di cellule staminali emopoietiche per adulti:
- AOUP di Catania;
- Villa Sofia-Cervello di Palermo;
- centri ospedalieri di trapianto di cellule staminali emopoietiche pediatrici:
- AOUP di Catania;
- Arnas Civico di Palermo.
Poli di reclutamento
I poli di reclutamento regionale, articolazioni funzionali del registro regionale, coinvolti nelle ricerca dei potenziali donatori non consanguinei di cellule staminali emopoietiche, vengono identificati nelle strutture trasfusionali della rete regionale previste dal vigente piano regionale sangue e plasma con riferimento alla loro provata esperienza nel reclutamento, selezione e gestione dei donatori volontari e alle attività di educazione al dono.
Competono ai poli di reclutamento le funzioni di reclutamento e identificazione dei donatori volontari, la valutazione della loro idoneità e l'esecuzione del prelievo ematico.
L'attività dei poli di reclutamento viene disciplinata dagli standards di funzionamento dell'IBMDR applicabili e a tal fine i poli di reclutamento devono assicurare ambienti idonei alla gestione del donatore che includano uno spazio riservato per la raccolta dell'anamnesi, per la visita e il colloquio.
Ai centri donatori regionali, di cui all'art. 6 del D.A. n. 1224/11, competono l'attività di reclutamento, selezione e gestione dei donatori, nonchè la responsabilità della congruità e aggiornamento dei dati anagrafici degli stessi e la verifica della corrispondenza tra il codice del donatore assegnato dall'IBMDR e l'anagrafica e identità dello stesso.
L'elenco dei centri donatori operanti in regione di cui all'art. 6 del D.A. n. 1224/11 e riconosciuti dall'IBMDR viene riportato nella seguente tabella 1.
Tabella 1
CD |
SEDE |
CITTA' |
CD - CT01 |
Ospedale Garibaldi |
Catania |
CD - CT02 |
Ospedale Ferrarotto |
Catania |
CD - PA02 |
Ospedale V. Cervello |
Palermo |
CD - RG01 |
Ospedale M.P. Arezzo |
Ragusa |
CD - ME01 |
Ospedale Papardo |
Messina |
Riconosciuta l'esigenza regionale di dovere provvedere alla riqualificazione del registro regionale mediante un innalzamento del livello di caratterizzazione delle tipizzazioni tessutali, viene prevista, dal presente decreto, la riqualificazione genetica dei donatori già iscritti mediante tipizzazione del locus DRB1 in alta risoluzione e la caratterizzazione per I classe A-B-C a bassa risoluzione.
A tal fine, ritenuto che:
a) il numero dei donatori iscritti nel registro regionale e censiti dai centri donatori ammonta, alla data del 31 dicembre 2011, a 11.633 e che nella raccomandazione della consulta nazionale dei registri regionali, viene prevista la riqualificazione genetica mediante tipizzazione del locus di DRB1 in alta risoluzione nei donatori:
- tipizzati per HLA A, B, DR low resolution;
- con almeno un allele DR polimorfico oppure con un fenotipo A-B-DR (non polimorfico), che nel pool dei donatori totali presenta una percentuale di tipizzazione in HR per DRB1 inferiore al 10%;
- di età inferiore ai 35 anni tale da rendere disponibile il dato genetico per un tempo adeguatamente lungo;
b) il numero dei donatori da riqualificare per II classe DR ad alta risoluzione ammonta a 822;
c) il numero dei donatori da riqualificare per I classe A-B-C a bassa risoluzione risulta essere pari a 947 donatori, il presente decreto autorizza e finanzia, al costo previsto dal tariffario IBMDR, la riqualificazione dei donatori aventi le caratteristiche suddette da effettuarsi presso i laboratori accreditati EFI, operanti in ambito regionale ed indicati nella sottostante tabella 2.
Tabella 2
CD-Lab HLA |
SEDE |
CITTA' |
CT02 |
Laboratorio di tipizzazione tissutale ed immunogenetica operativo presso l'U.O. di ematologia dell'Ospedale Ferrarotto |
Catania |
PA02 |
Laboratorio di tipizzazione tissutale ed immunogenetica operativo presso il servizio di medicina trasfusionale del P.O. Cervello di Palermo dell'A.O. O.R. Villa Sofia-Cervello |
Palermo |
ME01 |
Laboratorio di tipizzazione tissutale ed immunogenetica operativo presso l'U.O. di ematologia dell'Ospedale Papardo di Messina |
Messina |
RG01 |
Laboratorio di tipizzazione tissutale ed immunogenetica operativo presso il servizio di medicina trasfusionale di ematologia dell'Ospedale M.P. Arezzo |
Ragusa |
Al fine di ampliare il patrimonio dei donatori volontari non consanguinei di cellule staminali emopoietiche, il presente decreto autorizza e finanzia, al costo previsto dal tariffario IBMDR, con le modalità previste all'art. 5, il reclutamento di 1.000 nuovi donatori nel biennio 2013/2014 e la successiva caratterizzazione mediante tipizzazione per le caratteristiche HLA-A, B, C e DRB1 con metodiche di biologia molecolare ad alta risoluzione come prevista dagli standards di funzionamento del programma nazionale italiano di donazione di cellule staminali emopoietiche da non consanguineo (versione XVI - gennaio 2012).
Si riconosce l'esigenza di dovere garantire ai centri di tipizzazione tessutale accreditati EFI operanti in regione, un'adeguata dotazione organica utile ad assicurarne il funzionamento in ragione dell'incremento dei prevedibili volumi di attività previsti dal presente decreto e sulla scorta di quanto richiesto dagli standard EFI (versione 5.6.1).
Gli oneri economici derivanti dalle prestazioni rese dai centri donatori, secondo quanto previsto dal tariffario IBMDR, sono posti a carico del CRT che provvederà alla remunerazione delle prestazioni alle singole aziende secondo le prestazioni effettivamente rese. A tal fine si provvederà con separato provvedimento ad integrare il fondo di dotazione dl CRT previsto dal D.A. n. 2719/10.