
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 26 ottobre 2012
SUPPLEMENTO ORDINARIO G.U.R.S. 21 dicembre 2012, n. 54
Il Piano della riabilitazione.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni sul riordino della disciplina in materia sanitaria;
Viste le linee guida del Ministero della sanità sulla riabilitazione pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 30 maggio 1998;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5 "Norme per il riordino del servizio sanitario regionale" e la legge regionale 3 novembre 1993 n. 30 "Norme in tema di programmazione sanitaria e di riorganizzazione territoriale delle unità sanitarie" per come ancora applicabile ai sensi dell'art. 32 della predetta legge regionale n. 5/09;
Visto il D.P.R. 14 gennaio 1997 "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private", che definisce le attività di valutazione e miglioramento della qualità in termini metodologici e prevede tra i requisiti generali richiesti alle strutture pubbliche e private che le stesse siano dotate di un insieme di attività e procedure concernenti la gestione, valutazione e miglioramento della qualità;
Visto il D.P.C.M. 29 novembre 2001 "Definizione dei livelli essenziali di assistenza" che indica la necessità di individuare percorsi diagnostico-terapeutici sia per il livello di cura ospedaliera, sia per quello ambulatoriale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2006 "Approvazione del Piano sanitario nazionale 2006- 2008", che individua gli obiettivi da raggiungere per attuare la garanzia costituzionale del diritto alla salute e degli altri diritti sociali e civili in ambito sanitario, e in particolare il punto 4.4 che promuove il governo clinico quale strumento per il miglioramento della qualità delle cure per i pazienti e per lo sviluppo delle capacità complessive del S.S.N., allo scopo di mantenere standard elevati e migliorare le performance professionali del personale, favorendo lo sviluppo dell'eccellenza clinica;
Visto l'art. 1, comma 796, lett. b), della legge 27 dicembre 2006 n. 296, ai sensi del quale gli interventi, individuati dal Piano "sono vincolanti per la regione che ha sottoscritto l'accordo e le determinazioni in esso previste, possono comportare effetti di variazione dei provvedimenti normativi ed amministrativi già adottati dalla medesima Regione in materia di programmazione sanitaria";
Vista la legge n. 328/2000 relativa ai piani assistenziali e piani di zona;
Vista la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, entrata nel nostro ordinamento con la legge n. 18 del 13 marzo 2009, ed, in particolare, l'art. 9 che puntualizza l'importanza della riabilitazione basata sull'approccio multidisciplinare e della presa in carico del paziente nelle fasi precoci della malattia;
Visto il D.A. 15 giugno 2009 n. 1150, recante "Indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale", con il quale sono stati approvati i criteri per il miglioramento dell'appropriatezza dei ricoveri di cui all'allegato 1 e le regole per il governo del sistema ospedaliero regionale e relative attività di controllo di cui all'allegato 2 dello stesso decreto;
Visto il Patto per la salute 2010/2012 giusta intesa della conferenza Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l'appropriatezza delle prestazioni che prevede, tra l'altro, la riorganizzazione delle reti regionali di assistenza ospedaliera;
Visto il "Piano di indirizzo per la riabilitazione" esitato dal gruppo di lavoro ministeriale, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2011 e divulgato con i Quaderni del Ministero della salute nell'aprile 2011;
Visto il D.A. n. 872 del 16 maggio 2012 di recepimento del predetto "Piano di indirizzo per la riabilitazione" del 2011;
Viste le risultanze del gruppo di lavoro per la "Rete per la riabilitazione" coordinato dal servizio 4 Programmazione ospedaliera;
Viste le risultanze del gruppo di lavoro per la "Rete della riabilitazione cardiologica" costituito con le società scientifiche con nota prot. n. 74189 del 19 settembre 2011;
Visto il Piano sanitario regionale 2011/2013 nel quale è specificato che la costruzione della rete si basa sul principio della continuità assistenziale intesa come omogeneità dell'assistenza erogata attraverso percorsi specifici nonché realizzando un sistema fortemente integrato tra i vari livelli istituzionali sia in ambito sanitario sia sociosanitario e valorizzando le interdipendenze esistenti fra le diverse strutture che operano in ospedale, nel distretto sanitario/sociosanitario e ospedaliero e gli altri servizi attivi nell'ambito dell'area riabilitativa;
Visto il D.L. n. 158/12 (cosiddetto "Balduzzi") in corso di conversione e la legge n. 135/12 di conversione del D.L. n. 95/12 (cosiddetta Spending review);
Considerato che l'attuale sistema di protezione riabilitativa e socio-sanitaria regionale presenta alcune criticità correlate prevalentemente a: insufficiente sviluppo della riabilitazione ad alta specialità in età adulta ed evolutiva; insufficiente sviluppo della rete riabilitativa ospedaliera e territoriale e carente integrazione tra riabilitazione ospedaliera e territoriale nonché con i soggetti accreditati o convenzionati regionali per l'erogazione di interventi riabilitativi; utilizzo inappropriato dei diversi setting assistenziali, e scarsa razionalità nell'erogazione degli ausili e protesi;
Ritenuto dovere qualificare e riequilibrare l'offerta riabilitativa ospedaliera attraverso la creazione di una rete integrata regionale, secondo il modello hub/spoke al fine di pianificare ed erogare gli interventi con dinamica di lavoro interdisciplinare anche attraverso il supporto dei MMG/PLS; promuovere l'adozione di protocolli e di pratiche ispirate alla Evidence Based Medicine e individuare e attuare programmi di prevenzione e promuovere a livello A.S.P. lo sportello unico per la disabilità; migliorare l'erogazione ed il riutilizzo degli ausili, ortesi e protesi in termini di efficienza, efficacia e valutazione di costi/benefici;
Ritenuto per quanto non espressamente indicato nel presente decreto fare riferimento a quanto definito nel "Piano di indirizzo per la riabilitazione" esitato dal gruppo di lavoro ministeriale, approvato in Conferenza Stato- Regioni il 10 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2011;
Ravvisata la necessità di implementare il sistema di elaborazione e diffusione di linee guida, protocolli assistenziali e raccomandazioni sul percorso riabilitativo;
Ritenuto necessario, al fine di implementare la Rete della riabilitazione approvare le risultanze dei gruppi di lavoro sopra citati, che costituiscono linee guida e definiscono criteri volti a dimensionare la predetta Rete in ragione dell'epidemiologia e di principi di efficienza gestionale che garantiscano adeguati bacini di utenza;
Ritenuto, altresì necessario rinviare ogni determinazione inerente gli aspetti organizzativi e di governance connessi alla programmazione ospedaliera riabilitativa, stante che le recenti normative statali in materia di revisione della spesa pubblica e tutela della salute, recate dalla legge n. 135/12 di conversione del D.L. n. 95/12 (cosiddetta Spending review) e dal D.L. n. 158/12 (cosiddetto "Balduzzi") in corso di conversione, impongono di riorganizzare tutte le strutture sanitarie per adeguarle ai nuovi standard di posti letto in rapporto alla popolazione;
Decreta:
Per le indicazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate, sono approvati i documenti tecnici allegati al presente provvedimento agli allegati A (Il Piano della riabilitazione), B (I percorsi in riabilitazione) e C (La cardiologia riabilitativa).
Si rinvia ogni determinazione inerente gli aspetti organizzativi e di governance connessi alla programmazione ospedaliera riabilitativa, stante che le recenti normative statali in materia di revisione della spesa pubblica e tutela della salute, recate dalla legge n. 135/12 di conversione del D.L. n. 95/12 (cosiddetta Spending review) e dal D.L. n. 158/12 (cosiddetto "Balduzzi") in corso di conversione, impongono di riorganizzare tutte le strutture sanitarie per adeguarle ai nuovi standard di posti letto in rapporto alla popolazione.