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N.d.R. Il presente decreto è INTEGRATO e SUPERATO dall'art. 1, comma 1, del Decr. Ass. Salute 27 ottobre 2016.

ASSESSORATO DELLA SALUTE

DECRETO 3 maggio 2013

G.U.R.S. 7 giugno 2013, n. 27

Adozione del Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale.

N.d.R. Il presente decreto è INTEGRATO e SUPERATO dall'art. 1, comma 1, del Decr. Ass. Salute 27 ottobre 2016.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del servizio sanitario nazionale;

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, sul riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, e successive modifiche ed integrazioni, con particolare riferimento all'art. 5;

Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 (modificata dalla legge regionale n. 26/2000 e legge regionale n. 6/2001 e successivamente dalla circolare assessoriale del 19 dicembre 2000, n. 1037), che ha introdotto l'obbligo per le aziende sanitarie ed ospedaliere di dotarsi del sistema di contabilità economico-patrimoniale, della contabilità analitica per centri di costo e del controllo di gestione a decorrere dall'1 gennaio 2002;

Vista l'intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 23 marzo 2005;

Visto l'art. 79, comma 1, sexies, lettera c), del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la legge n. 5 del 14 aprile 2009, recante "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale";

Visto l'Accordo attuativo sottoscritto in data 31 luglio 2007 tra il Ministro della salute, il Ministero dell'economia e delle finanze ed il Presidente della Regione Siciliana, per l'approvazione del Piano di rientro, di riorganizzazione, di riqualificazione e di individuazione degli interventi per il perseguimento del riequilibrio economico del Servizio sanitario regionale, previsto dall'art. 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, recepito dalla Giunta regionale con deliberazione n. 312 dell'1 agosto 2007 e reso esecutivo con D.A. n. 1657 del 6 agosto 2007;

Visto il decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, "provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini", convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102;

Visto l'Accordo di programma, stipulato in data 11 dicembre 2009, dal Ministero della salute di concerto con il Ministero dell'economia e la Regione Siciliana, finalizzato alla realizzazione dell'investimento per l'attuazione dell'art. 79 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e successive modifiche ed integrazioni;

Considerata l'esigenza di disporre a livello regionale di un Piano dei centri di rilevazione delle attività, dei ricavi, dei costi e delle variabili produttive, che consenta di effettuare analisi omogenee e quindi confrontabili con riferimento alle A.S.P., A.O., A.O.U. ed I.R.C.C.S.;

Considerata l'esigenza che tale Piano sia aderente all'assetto istituzionale disegnato dalla legge n. 5 del 14 aprile 2009;

Considerata l'esigenza di offrire un riferimento alle A.S.P., A.O., A.O.U. ed I.R.C.C.S. per lo sviluppo dei rispettivi Piani dei centri di costo aziendali;

Visto il D.D.G. n. 858/2012 di modifica dei disciplinari e dei tracciati dei flussi di rilevazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale (flusso C) e specialistica ambulatoriale convenzionata esterna (flusso M) con il quale è stato inserito nei relativi tracciati records un campo specifico con l'indicazione del codice relativo al Centro di rilevazione di interesse regionale;

Considerata infine le necessità di attivare un modello di controllo di gestione aziendale e regionale che disponga della duplice prospettiva della domanda e dell'offerta, anche in coerenza con le metodologie sviluppate a livello ministeriale nell'ambito del Sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria (SIVEAS);

Vista l'attività finalizzata alla stesura del Piano condotta a livello regionale dal gruppo operativo appositamente costituito e formato da funzionari regionali e da rappresentanti delle aziende sanitarie esperti in tema di controllo di gestione;

Considerato l'esito positivo della sperimentazione svolta presso le aziende del S.S.R. nell'ambito del progetto "Servizi di consulenza direzionale ed operativa ex art. 79", finalizzata a verificare l'effettiva possibilità di alimentare gli oggetti di rilevazione previsti dal Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale;

Ritenuto, pertanto, di dovere istituire un Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale;

Ritenuto, altresì, di dover approvare il Piano allegato al presente decreto, che ne costituisce parte integrante;

Decreta:

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Art. 1

E' approvato il Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale (CRIL) allegato al presente decreto che dovrà essere utilizzato dalle aziende pubbliche del S.S.R. e di cui costituisce parte integrante. Vengono altresì approvate le Linee guida riportate in allegato che regolano il funzionamento del Piano dei centri e che formano anch'esse parte integrante del presente decreto. Il Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale definisce il livello regionale di dettaglio informativo per destinazione delle informazioni gestionali e di contabilità analitica.

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Art. 2

Le aziende dovranno adottare con atto formale del direttore generale il proprio Piano dei centri di costo e il proprio Piano dei centri di responsabilità, conformi alla struttura organizzativa aziendale e che rispettino nella propria struttura il livello minimo di aggregazioni e di dettaglio richiesti nel Piano dei CRIL di cui all'articolo 1 e trasmettere il documento di recepimento entro 90 gg. dalla data di pubblicazione del presente decreto.

In caso di adozione di un piano aziendale diverso, le aziende dovranno raccordare i Piani dei centri di costo aziendali al Piano dei centri di rilevazione di interesse regionale.

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Art. 3

Dovrà essere associato un Centro di rilevazione di interesse regionale ai codici relativi alle U.O. di ammissione, dimissione e transito presenti nel flusso A. Per gli altri flussi, ove opportuno, con successivo provvedimento verranno disciplinate le modalità di inserimento del CRIL nei rispettivi tracciati. In ogni caso dovrà essere effettuato il raccordo tra codici reparto presenti nel modello HSP 12 e i CRIL.

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Art. 4

A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è attivato il Flusso di rilevazione del Piano dei CRIL; le Aziende dovranno predisporre i prospetti di cui all'allegato 1 al presente decreto e provvedere a trasmetterli all'area interdipartimentale 4 Sistemi informativi, statistiche e monitoraggi del dipartimento per la pianificazione strategica in modalità FTP, secondo le specifiche di cui all'allegato 2 del presente decreto. I prospetti dovranno essere trasmessi con cadenza trimestrale entro l'ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, anche in assenza di modifiche rispetto al trimestre precedente.

Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 31 luglio 2013 con riferimento al primo e secondo trimestre del 2013 e sarà considerato valido solo se completo di tutti i tracciati previsti nell'allegato, debitamente compilati.

Tali prospetti costituiscono debito informativo e la loro corretta trasmissione sarà oggetto di valutazione dei direttori generali.

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Art. 5

E' fatto obbligo alle aziende di nominare, con provvedimento formale, il referente responsabile della gestione del Piano dei CRIL che, salvo eccezioni che dovranno essere tempestivamente comunicate, dovrà coincidere con la figura del responsabile del controllo di gestione, entro il 30 giugno 2013. Il provvedimento di nomina dovrà essere trasmesso all'Area interdipartimentale 4 Sistemi informativi, statistiche e monitoraggi del dipartimento per la pianificazione strategica in modalità analoga a quanto avviene per i prospetti di cui all'articolo 4.

Il presente decreto verrà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione.

Palermo, 3 maggio 2013.

SAMMARTANO

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