Norma - quotidiano d'informazione giuridica - DBI s.r.l.

PRESIDENZA

CIRCOLARE 25 marzo 2013, n. 1

G.U.R.S. 12 aprile 2013, n. 18

Contributi per gli anni 2012 e 2013 alle organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte al registro regionale previsto dall'art. 7 della legge regionale n. 14/1998.

ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE ISCRITTE AL REGISTRO REGIONALE EX LEGGE REGIONALE N. 14/1998

AI SINDACI DEI COMUNI DELLA SICILIA

AGLI UFFICI DI PROTEZIONE CIVILE DEI COMUNI IN CUI HANNO SEDE LEGALE LE OO.VV. IN INDIRIZZO

AI SERVIZI REGIONALI DI PROTEZIONE CIVILE PER LE PROVINCE DELL'ISOLA

e, p.c.

AGLI UFFICI TERRITORIALI DI GOVERNO PREFETTURE DELL'ISOLA

ALLE PROVINCE REGIONALI DELL'ISOLA

Il regolamento, D.P.Reg. n. 12/2001, "Regolamento esecutivo dell'art. 7 della legge regionale n. 14/1998", concernente la disciplina delle attività di volontariato di protezione civile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 45 del 14 settembre 2001, come è noto, fissa al titolo secondo le modalità di corresponsione dei contributi alle organizzazioni di volontariato di protezione civile.

I contributi sono di norma erogati in misura non superiore all'80% del fabbisogno documentato, ai sensi del comma 3 dell'art. 15 del regolamento regionale n. 12/2001.

Con la presente direttiva si forniscono le indicazioni sulle modalità di concessione ed erogazione dei contributi per l'anno 2012 e per l'anno 2013, secondo i criteri previsti dalla vigente normativa e nel pieno e concreto rispetto dei principi di legalità, trasparenza, par condicio e di tutela del pubblico interesse cui si attiene l'azione della pubblica amministrazione.

1) Modalità di presentazione della richiesta di contributi

Nel rispetto dell'art. 16 del vigente regolamento D.P.Reg. n. 12/2001, come è noto, le istanze di contributo delle organizzazioni di volontariato dovranno essere inoltrate "esclusivamente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno" alle sedi provinciali dei servizi regionali di protezione civile di questo dipartimento regionale della protezione civile, entro e non oltre il 30 aprile p.v. Farà fede il timbro postale sulla busta utilizzata per la spedizione.

Al servizio volontariato e formazione del dipartimento regionale di protezione civile, via Abela n. 5 - Palermo, dovranno pervenire esclusivamente le istanze delle seguenti organizzazioni di volontariato che sono le strutture aggregative di II livello di rilevanza regionale, iscritte al registro regionale:

- Organizzazione nazionale volontariato Giubbe d'Italia - coordinamento nazionale, via Vitello n. 70 - 92021 Aragona (AG);

- Associazione internazionale Pantere Verdi O.N.L.U.S., via Di Giorgio n. 6 - 95125 Catania;

- Federazione italiana ricetrasmissioni - Citizen Band - F.I.R. C.B.-S.E.R. - Struttura regionale Sicilia, via Eumelo n. 39 - 96100 Siracusa;

- Agesci Sicilia - Associazione guide e scout cattolici italiani, via Fratelli Bandiera n. 82 - 95030 Gravina di Catania;

- Comitato regionale A.N.P.A.S. Sicilia, via Sardegna n. 36 - 94100 Enna;

- "Federazione - Prociv - Sicilia" aderente all'associazione nazionale volontari per la P.C. Prociv - Arci naz., via Sant'Elena n. 38 - 94019 Valguarnera Caropepe (EN);

- Forum regionale delle associazioni di volontariato della protezione civile, via Carlo Alberto Dalla Chiesa n. 40 - Casella postale 9/PA35 - 90129 Palermo - 90143 Palermo;

- Guardia costiera ausiliaria centro regionale Sicilia, via La Villa n. 11 - 90143 Palermo;

- Airone, via Trieste n. 65 - 90031 Belmonte Mezzagno (PA);

- Associazione nazionale volontariato assistenza soccorso "Sicilia" (A.N.V.A.S. - Sicilia), via Signore Ritrovato n. 4 - 94012 Barrafranca (EN);

- Associazione Ranger centro regionale, via Svezia n. 45 - 96100 Siracusa;

- Poseidon, via Venezia n. 22 (Aspra) - 9011 Bagheria (PA);

- CO.PROV.PALERMO, via Adua n. 3/5 - 90135 Palermo;

- Confederazione nazionale Misericordie d'Italia - Conferenza regionale Sicilia, via I Maggio n. 2 - 98068 San Piero Patti (ME).

Le istanze (come da modello allegato C) dovranno riportare in calce il visto del comune (timbro e firma del responsabile dell'ufficio di protezione civile), presso cui l'organizzazione di volontariato ha sede ed essere corredate dalla documentazione di rito come da schemi allegati nonché:

1) dichiarazione per gli anni 2010, 2011, 2012 (come da modello allegato 9) in ordine alle attività svolte e i principali eventi, esercitazioni, emergenze etc. cui ha partecipato ed il personale impiegato; dichiarando conclusivamente l'attività prevalente della stessa associazione di volontariato.

Si precisa, ancora una volta, che non rientrano fra le attività di protezione civile, l'assistenza alla viabilità nel corso di gare ciclistiche, maratone, sagre e feste cittadine o eventi sportivi e ricreativi in genere;

2) dichiarazione in ordine all'ammontare dei contributi ottenuti e le relative finalità negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 (come da modello allegato 10) specificando i rimborsi assicurativi ottenuti, nonché gli eventuali mezzi e le attrezzature finanziati e/o concessi in uso.

A tal riguardo si richiamano i contenuti dei commi 2-4 dell'art. 20 del D.P.Reg. n. 12/2001:

"2. I contributi ottenuti debbono essere regolarmente rendicontati dall'organizzazione, per il tramite del comune presso cui l'organizzazione stessa ha sede, entro l'anno successivo a quello di accreditamento.

3. La rendicontazione, che riguarderà l'intero ammontare della spesa relativa alla realizzazione dell'attività o del progetto, non solo, quindi, quello corrispondente al contributo ottenuto, vistata e trasmessa dall'ufficio tecnico di protezione civile del comune presso cui l'organizzazione ha sede, consisterà in una relazione finale sull'attività o sul progetto realizzato, contenente la descrizione dettagliata delle spese effettivamente sostenute, corredata dalle copie dei giustificativi di spesa con l'apposizione della dichiarazione di conformità agli originali da parte del legale rappresentante dell'organizzazione, nonché della dichiarazione relativa ad altri eventuali contributi ottenuti da enti pubblici, per l'espletamento dei propri programmi di attività.

4. In caso di omessa rendicontazione entro i termini indicati sarà attuato il dispositivo di cui all'art. 11 del presente regolamento";

3) dichiarazione IVA (come da modello allegato 11).

Per agevolare le attività istruttorie, le organizzazioni di volontariato in indirizzo avranno cura di presentare istanze, come da allegato C), distinte per la singola tipologia/priorità di contributo, inoltrando le istanze medesime corredate da due copie della documentazione prodotta oltre l'originale. Ad ogni buon fine si precisa che questo dipartimento potrà esaminare anche le richieste relative agli anni precedenti purché, debitamente attualizzate, vengano riproposte per il corrente anno nel rispetto della presente circolare.

2) Istruttoria

2.1) Istruttoria di competenza del D.R.P.C.

I nove servizi decentrati territorialmente competenti ed il servizio volontariato e formazione avranno cura di istruire le istanze pervenute nei modi e nei termini e secondo i criteri previsti dalla vigente normativa e dalla presente circolare, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e par condicio cui si ispira l'azione amministrativa.

In particolare:

1) entro il 30 maggio p.v., i servizi competenti completano la pre-istruttoria delle istanze di contributo e comunicano a questa D.G. e al servizio volontariato e formazione, per e-mail, l'elenco delle istanze pervenute con riportato data e numero di protocollo in entrata, nonché di quelle escluse con la relativa motivazione (allegato A). Per singola istanza, dovranno essere riportati, mediante l'allegato A1, i seguenti dati: importi richiesti dall'associazione, importi ritenuti ammissibili a contributo e gli importi da erogare, ritenuti congrui a seguito della pre-istruttoria, nonché:

a) per i rimborsi delle spese assicurative dovranno essere distinti gli importi da rimborsare per l'assicurazione dei volontari, il numero di assicurati, il numero e tipi di mezzi e i relativi premi assicurativi;

b) per i progetti già cofinanziati dal dipartimento nazionale: la somma ammissibile a contributo.

c) per le altre tipologie di richiesta ci si dovrà attenere a quanto indicato con le proprie precedenti circolari.

Per tali flussi informativi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica allegata (allegato A1).

d) entro il 30 giugno si dovranno comunicare alle organizzazioni di volontariato i rigetti delle istanze non regolarmente inviate con raccomandata A/R entro la data del 30 aprile.

e) entro il 3 settembre deve essere completata l'istruttoria delle istanze di contributo.

Le istanze valutate non ricevibili sono rigettate a cura dei servizi decentrati di questo dipartimento che dovranno informare per conoscenza il competente servizio volontariato e formazione.

Ai sensi dell'art. 17, comma secondo, del vigente regolamento, i servizi provinciali di questo dipartimento, nonché il servizio volontariato e formazione possono richiedere, in qualsiasi fase istruttoria, l'integrazione della documentazione prodotta, ivi compresi i preventivi, risultata carente, con ulteriori dati ed elementi di chiarimento utili ai fini del procedimento di concessione del contributo. La richiesta di integrazione è trasmessa esclusivamente via telefax o "brevi manu" previo avviso all'associazione tramite sms.

La documentazione integrativa richiesta dovrà essere trasmessa entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, anche a mezzo fax, pena la decadenza dal diritto di attribuzione al contributo.

2.2) Adempimenti degli uffici tecnici comunali e dei sindaci

In ordine al "visto" previsto all'art. 16 dal vigente regolamento, si chiarisce che il visto sull'istanza del contributo avanzata dall'associazione di volontariato equivale esclusivamente ad una formale "presa d'atto" del comune dell'istanza presentata dalla medesima organizzazione di volontariato iscritta al registro regionale ed avente sede nel territorio comunale. Peraltro, si rappresenta che il visto è un atto dovuto e non può essere rifiutato.

A tal riguardo si precisa che tale "visto ex art. 17" equivale ad una attestazione dell'ufficio comunale di aver provveduto ad esaminare positivamente la documentazione, approvando fra i preventivi, (almeno 5), quello che risulta congruo, nonché il più vantaggioso per la pubblica amministrazione per qualità e prezzo. Il numero dei preventivi può essere minore solo nel caso in cui non esistano un numero sufficiente di ditte qualificate per la fornitura del bene o dei servizi in oggetto.

Al fine di evitare l'esclusione delle istanze dall'accesso agli eventuali contributi, si rammenta che la documentazione necessaria per i "visti" del comune deve essere presentata presso il comune ove ha la sede legale l'organizzazione di volontariato medesima.

A tal riguardo, si auspica che gli uffici tecnici comunali e di protezione civile offrano la più ampia collaborazione, in tema di ricerca di mercato, alle organizzazioni di volontariato tenuto conto del rispetto del parametro qualità/prezzo, e ciò con l'obiettivo della massima collaborazione ed interazione, fra istituzioni e volontariato, in un'ottica di sistema regionale di protezione civile e nel rispetto della direttiva presidenziale 14 gennaio 2008 pubblica nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 10 del 29 febbraio 2008.

I sindaci sono pregati, per le finalità precedenti, di vigilare in ordine alla tempestività degli adempimenti dei propri uffici, svolgendo tutte le necessarie attività di indirizzo e di sollecito al fine di far crescere il sistema locale di p.c.

3) Interventi finanziabili, criteri e priorità

Il contributo finanziario del dipartimento regionale previsto per l'anno 2012 e 2013 intende sostenere l'attività delle associazioni di volontariato iscritte al registro regionale mediante il rimborso delle spese assicurative obbligatorie previste in particolare dalla legge n. 266/1991.

In ordine alle attrezzature e mezzi sono finanziati per l'anno 2012 e 2013 anche i progetti cofinanziati dal dipartimento nazionale per i quali questo dipartimento ha formalmente rappresentato la propria compartecipazione, nonché eventuali progetti di miglioramento di attrezzature e mezzi già acquisiti dall'associazione di volontariato.

Poiché le organizzazioni di volontariato costituiscono una parte del sistema regionale ed operano in sinergia e complementarietà con tutte le altre componenti, si potenzieranno quelle attività che presentano carenze e criticità nell'ambito del sistema regionale della protezione civile evitando di finanziare attrezzature o mezzi sovrabbondanti già presenti in regione o attività già sufficientemente sviluppate.

In particolare sono prioritariamente finanziati i mezzi e le attrezzature minime di base con priorità per i dispositivi di protezione individuale che assicurano al volontario le condizioni di operatività in sicurezza.

Fermo restando che l'erogazione del contributo rimane condizionata alla "idoneità dell'organizzazione di volontariato richiedente a svolgere proficuamente l'attività proposta, verificabile anche in base alla precorsa esperienza" (art. 18 del vigente regolamento), si precisa che non saranno concessi contributi alle organizzazioni di volontariato che nell'ultimo triennio non abbiano effettuato attività di protezione civile o abbiano effettuato attività in maniera disorganica o con demerito o si siano rifiutati di intervenire laddove richiesto dagli organi di protezione civile.

Il dipartimento regionale della protezione civile, al fine di garantire maggiore efficacia e trasparenza nell'utilizzo dei mezzi e delle attrezzature, l'omogeneità tecnica di attrezzature e mezzi, dotati di unica livrea, nonché al fine di evitare considerevoli anticipazioni di somme da parte dell'organizzazione di volontariato richiedente, potrà provvedere direttamente all'acquisizione dei mezzi e delle attrezzature richiesti, ove finanziabili, e al relativo affidamento in comodato d'uso alla OO.VV., da effettuarsi secondo i criteri di efficacia ed efficienza e sulla base dell'operatività attestata anche dalla dichiarazione di cui al precedente punto 1 (allegato 9 citato) della presente circolare.

Si precisa, inoltre, che le istanze relative agli anni pregressi che non hanno beneficiato di contributi per carenza di fondi, qualora ritenute ancora d'interesse dall'associazione richiedente, debitamente aggiornate ed attualizzate, potranno essere riproposte secondo quanto previsto nella presente circolare.

3.1) Elenco decrescente delle priorità

I - Rimborso dei costi sostenuti per premi assicurativi obbligatori per i volontari, relativi all'anno in corso o nel precedente, ovvero con scadenza nell'anno in corso o nel precedente, pagati entro la data di presentazione dell'istanza.

Le associazioni iscritte al registro regionale dopo il 30 aprile 2011 possono richiedere il rimborso delle spese sostenute, solo a decorrere dalle data di notifica del decreto di iscrizione.

Le organizzazioni di volontariato iscritte prima del 30 aprile 2011 possono altresì avanzare richieste di rimborso spese assicurative riferite agli anni precedenti, non rimborsate da parte di questo dipartimento, ovvero da parte di altri enti, istituzioni o da parte di privati. A norma di regolamento, infatti, dovrà formalmente essere dimostrato dal legale rappresentante dell'organizzazione di volontariato, previa dichiarazione resa ai sensi della legge n. 445/2000, che gli oneri oggetto d'istanza di contributo, ovvero di rimborso delle spese assicurative, non siano stati assunti da parte di altre amministrazioni. Il rimborso delle spese per le organizzazioni di volontariato che svolgono anche altre attività oltre quella di p.c. (per es. attività di semplice assistenza sociale o sanitaria, attività di protezione ambientale, culturale e divulgativa) è riconosciuto, di massima, in quota percentuale, e cioè proporzionalmente all'incidenza delle attività di p.c. sul complesso delle attività svolte dall'associazione nel triennio precedente.

II - Rimborso delle spese assicurative obbligatorie per i mezzi intestati alle organizzazioni di volontariato Il rimborso delle spese assicurative dei mezzi è garantito, entro i limiti di bilancio, per quei mezzi intestati all'associazione, che l'associazione medesima richiedente dichiarerà come disponibili e in perfetta efficienza nei limiti della effettiva necessità del sistema di protezione civile, accertato dal dirigente del servizio competente per territorio.

Dal rimborso delle spese assicurative sono espunti i periodi di utilizzo dei mezzi a seguito di convenzioni con enti anche non facenti parte del sistema regionale di p.c.

Il rimborso assicurativo è relativo al premio pagato nel periodo di riferimento (30 aprile 2011-30 aprile 2012 ovvero 30 aprile 2012-30 aprile 2013), o con scadenza nell'anno in corso e pagato, comunque, entro la data di presentazione dell'istanza.

III - Contributi per attrezzature, mezzi e cofinanziamenti

I progetti da finanziare dovranno riguardare in ordine di priorità:

- l'acquisto per ogni volontario di DPI - dispositivi di protezione individuale, conformi alla direttiva UNI EN 471 con protezione pioggia EN 343.3.3,

- l'acquisto delle attrezzature necessarie a garantire la funzionalità minima delle associazioni di volontariato quali computers, stampanti e telefax;

- il cofinanziamento di progetti già approvati e finanziati dal dipartimento nazionale della protezione civile;

- il miglioramento di attrezzature o mezzi già in possesso dell'associazione;

- il completamento delle strutture e delle attrezzature relative ai "posto medico avanzato" (PMA) di I livello.

3.2) Criteri

La richiesta di contributo dovrà, esclusivamente, essere correlata alla tipologia di specializzazione dell'associazione richiedente.

Per quanto riguarda le richieste di cofinanziamento di progetti già approvati e finanziati dal dipartimento nazionale della protezione civile, si rappresenta che questo dipartimento contribuirà, di norma, fino alla concorrenza dell'90% del costo totale, fermo restando che dovrà essere prevista comunque una quota di scopertura pari al 10% che deve rimanere a carico dell'associazione.

Per quanto riguarda i progetti di miglioramento di attrezzature o mezzi già in possesso dell'associazione, il servizio regionale competente per l'istruttoria deve attestare che gli interventi finanziari sono ritenuti indispensabili alla crescita del sistema regionale di protezione civile.

Nell'ambito dell'erogazione dei contributi il dipartimento regionale di protezione civile si riserva di dare precedenza alle richieste avanzate dalle strutture aggregative di secondo livello, di cui al decreto del 9 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 4 del 23 gennaio 2004 "Modalità di riconoscimento e impiego dei coordinamenti locali, provinciali e regionali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile aventi sede nel territorio della Regione Siciliana".

Il dipartimento regionale protezione civile potrà riservare una quota delle risorse disponibili per priorità, assicurando, comunque, una somma per ciascuna priorità.

Fermo restando che l'erogazione del contributo rimane condizionata all'"idoneità dell'organizzazione di volontariato richiedente a svolgere proficuamente l'attività proposta, verificabile anche in base alla precorsa esperienza" (art. 18 del vigente regolamento), si precisa che non saranno concessi contributi alle organizzazioni di volontariato che nell'ultimo triennio non abbiano effettuato ingiustificatamente attività di protezione civile o abbiano effettuato attività in maniera disorganica o con demerito o si siano rifiutati di intervenire laddove richiesto dagli organi di protezione civile.

Per il corrente anno, si procederà al soddisfacimento delle richieste avanzate secondo le tipologie e le priorità individuate come sotto specificato e nel rispetto dei seguenti criteri e limiti:

1) alle organizzazioni di volontariato composte fino a n. 50 volontari potrà essere erogato un contributo massimo per l'acquisto di attrezzature pari ad euro 25.000,00;

2) alle organizzazioni di volontariato composte da oltre 50 volontari potrà essere erogato un contributo massimo per l'acquisto di attrezzature pari ad euro 30.000,00;

3) per il completamento di progetti già in precedenza finanziati da questo dipartimento il contributo massimo non potrà superare la somma di euro 15.000,00;

4) per strutture aggregative di secondo livello il contributo massimo è pari ad euro 35.000,00;

5) premialità: i contributi massimi possono essere aumentati fino al 40% per le organizzazioni di volontariato che abbiano svolto con merito, efficacia ed efficienza attività di protezione civile nel triennio 2009-2011 ovvero 2010-2012.

I superiori importi sono soggetti a variazione in dipendenza delle effettive disponibilità finanziarie assegnate allo scopo a questo dipartimento ed all'ammontare complessivo dei contributi richiesti.

Inoltre i superiori limiti possono non operare per l'acquisto di mezzi il cui importo unitario eccede quello sopraesposto.

4) Erogazioni dei contributi - Rendicontazione - Controlli

La concessione dei contributi alle organizzazioni di volontariato da parte di questo dipartimento rimane condizionata alla stipula di una convenzione con l'organizzazione di volontariato beneficiaria al fine di disciplinare le conseguenti modalità di ottemperanza agli obblighi di cui all'art. 19 del D.P.R.S. n. 12/2001.

La convenzione regola altresì i rapporti fra l'organizzazione di volontariato e le attività del sistema regionale di protezione civile tramite il DRPC e precisa tempi e modalità d'intervento della OO.VV. in caso di evento di protezione civile a garanzia del corretto utilizzo dei fondi pubblici per le finalità di pubblico interesse per la salvaguardia dell'incolumità delle persone e dell'integrità dei beni e del territorio.

La concessione dei contributi relativi alla priorità II, per l'assicurazione dei mezzi in uso all'associazione, sarà subordinata alla preventiva stipula di apposita convenzione con questo dipartimento e l'eventuale assegnazione degli stessi avverrà con il seguente criterio:

- fino a 4 mezzi, massimo 80%;

- da 5 a 7 mezzi, massimo 60%;

- oltre 7 mezzi, massimo 40%.

Il contributo ammesso sarà, nel rispetto dell'art. 20 del citato regolamento, accreditato al sindaco mediante apertura di credito in favore del legale rappresentate del comune nel cui ambito territoriale ha sede l'organizzazione di volontariato.

Al sindaco e agli uffici comunali, sulla scorta dell'esperienza maturata nel corso degli anni precedenti, si rammenta che le somme erogate da questo dipartimento alle organizzazioni di volontariato per il tramite dei comuni presso cui le stesse hanno sede, sono destinate esclusivamente alle medesime organizzazioni di volontariato per le finalità ammesse da questo dipartimento che saranno formalmente notificate all'atto dell'emissione del titolo di spesa. Eventuali diversi utilizzi delle somme di che trattasi saranno formalmente segnalate alla Procura della Corte dei conti.

Si rappresenta, altresì, che il contributo potrà essere erogato nel pieno rispetto delle vigenti norme di contabilità pubblica.

I documenti giustificativi della spesa dovranno essere in originale e dovranno giustificare l'intera spesa al 100% e non soltanto quindi la somma erogata quale contributo da questa Amministrazione. Solo nel caso di polizze assicurative in corso di validità è ammessa l'acquisizione della copia conforme all'originale.

Del documento acquisito il comune dovrà rilasciare copia con la dicitura "documento fiscale trattenuto agli atti di questo comune per erogazione contributo regionale previsto dalla legge n. 14/1998".

Per l'erogazione dei contributi i funzionari delegati dovranno fare riferimento alla notifica effettuata da questo dipartimento - servizio competente per l'istruttoria.

Con tale notifica il servizio medesimo comunicherà al funzionario delegato l'emissione dell'O.A. e la sua trasmissione alla ragioneria centrale Presidenza per la registrazione salvo buon fine.

In ordine alle modalità di rendicontazione contabile delle somme accreditate si rimanda alle norme di contabilità generale dello Stato, nonché alla vigente normativa regionale in materia, che individuano il sindaco, funzionario delegato, quale responsabile degli obblighi previsti dal comma 9 dell'art. 13 della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni.

La rendicontazione "tecnica" deve, invece, avvenire nel rispetto del comma 2 dell'art. 20 del vigente regolamento.

Per quanto attiene ai gruppi comunali di volontariato iscritti nella sezione speciale di cui al decreto dirigenziale n. 26 del 15 marzo 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 17/2002, si rimanda ai contenuti dell'art. 5, commi 4 e 5, del medesimo decreto.

Entro 90 giorni, di norma, dall'erogazione del contributo il comune, di concerto con il servizio regionale di p.c. competente per territorio, effettuerà una visita ispettiva per verificare l'effettiva acquisizione del bene e la sua piena funzionalità, eventualmente attivando, ove necessario, i provvedimenti previsti dal regolamento e dalle vigenti norme in materia di pubblico erario.

Ribadendo l'importanza di un sistema di volontariato ben formato ed attrezzato per una prima risposta alle emergenze locali e per lo svolgimento delle attività di prevenzione dei rischi in una logica di sistema regionale di protezione civile, si confida nella massima collaborazione attiva delle istituzioni in indirizzo.

Per quanto sopra, si auspica in particolare che i sindaci, le amministrazioni comunali e gli uffici tecnici comunali e di protezione civile, offrano la più ampia collaborazione alle organizzazioni di volontariato operanti sul proprio territorio, supportando le stesse in tutte le fasi di competenza per l'ottenimento dei contributi e successivamente per un a pronta erogazione degli stessi Per quanto non esplicitamente riportato nella presente circolare, valgono i criteri delle precedenti circolari annuali sull'argomento, ove non in contrasto con la presente.

Al fine di dare la massima diffusione alla presente circolare, la stessa, completa degli allegati, sarà disponibile nel sito ufficiale di questo dipartimento, sarà inviata via e-mail a tutte le OO.VV. ed agli altri enti in indirizzo e sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Il dirigente generale del dipartimento regionale della protezione civile: FOTI

Allegato

CONTRIBUTI PER L'ANNO 2012-2013

ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE ISCRITTE AL REGISTRO REGIONALE PREVISTO DALL'ART. 7 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14/1998

Allegato caratteristiche tecniche attrezzature

ACQUISTO DI ATTREZZATURE

A. Abbigliamento del volontario

Obiettivo strategico per questo dipartimento è assicurare a tutti i volontari di p.c. idonei dispositivi di protezione individuale, pertanto risulta prioritaria l'erogazione di contributi per tali finalità.

Uniforme:

Al fine di omogeneizzare gli standard sulle uniformi del volontariato di protezione civile, nel rispetto della direttiva del Presidente della Regione del 14 gennaio 2008, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 10/2008, saranno esclusivamente finanziati DPI conformi alla direttiva UNI EN 471 con protezione pioggia EN 343.3.3. che posseggono di massima le seguenti caratteristiche:

- Giacca/parka 4 stagioni di colore giallo/blu con fasce riflettenti in tessuto grigio argento 3 M scothclite 0/00 anche esse conformi alla norma UNI EN 471 (omologata in classe 2 in accoppiamento obbligatorio al pantalone).

- Esterno: Il tessuto deve essere privo di coloranti azoici che rilasciano ammine cancerogene, pH prossimo al 7, resistente alla sudorazione, impermeabile e traspirante completa di interno staccabile e smanicabile - collo alto con cappuccio inserito sotto il collo - polsi regolabili - 5 tasche + 2 scaldamani, certificato per 50 cicli di lavaggio.

- Interno: materia prima: 100% poliestere - maniche staccabili - idrorepellente - collo alto avvolgente con chiusura in velcro - isotermico - due tasconi anteriori con pattina con chiusura a bottoni e sacche scaldamani - tasca interna portadocumenti chiusa da cerniera - cerniere a dentino presso fuse - elastico per l'aderenza nella schiena del capo - capo foderato in trapuntato - tessuto rifrangente per alta visibilità omologato e posizionato secondo normativa.

Alle spalle della divisa in colore alta visibilità in carattere verdina grassetto, almeno 72, dovrà essere riportata la seguente dicitura per le organizzazioni di volontariato:

Regione Siciliana

Protezione civile

Associazione di volontariato

"Denominazione"

mentre per i gruppi comunali:

Regione Siciliana

Protezione civile

Gruppo comunale di volontariato di

"Sede"

- Giubbino tuta operativa di colore giallo/blu

(omologato in classe 2 in accoppiamento obbligatorio al pantalone) UNI EN 340 - UNI EN 471 materia prima: cotone 60% / poliestere 40% - peso: da 240 a 270 gr./mq. - quattro tasche anteriori protette da cerniera, anche con pattina per le due superiori - chiusura anteriore con cerniera a dentino - polsi chiusi da elastico e cerniera - portapenne sul braccio sinistro - tessuto rifrangente per alta visibilità omologato e posizionato secondo normativa - personalizzazioni identiche al bozzetto precedente.

- Pantalone tuta operativa di colore giallo/blu

(omologato in classe 2) UNI EN 340 - UNI EN 471 - tessuto: cotone 60% / poliestere 40% - peso: da 240 a 270 gr./mq. - passanti in singolo - due tasche anteriori protette da cerniera e due posteriori chiuse da velcro; due tasconi laterali con pattina e chiusura in velcro - rinforzo sulle ginocchia trapuntato a rombo - chiusura centrale patta mediante cerniera a dentino e bottone a pressione - regolazione fondo gamba chiusa da elastico e cerniera - tessuto rifrangente per alta visibilità omologato e posizionato secondo normativa - certificato per 50 cicli di lavaggio.

Polo mezza manica e manica intera irrestringibile - colori solidissimi - 100% pontella EN 471. Struttura a nido d'ape - colore blue pantone - Reflex 286

Personalizzazioni identiche alla giacca di cui al bozzetto 1

- Giubbino pile

Realizzato in tessuto Pile wind-stopper (antivento) colore blu ed inserti in misto cotone alta visibilità, colore giallo su collo, spalle, polsi. Chiusura anteriore con zip. Polsi chiusi con elastico o velcro. Tasca porta radio al petto e tasca porta documenti.

- Scarpe antinfortunistica

Scarponcino in pelle pieno fiore trattata idrorepellente, fodera in membrana Gore-Tex® impermeabile e traspirante, suola in gomma antistatica, resistente agli oli ed agli idrocarburi, antiscivolo e resistente all'usura. Sistema antistatico duraturo ed affidabile in ogni condizione d'uso. Lamina d'acciaio antiperforazione, sistema di assorbimento dello shock nel tallone. Lacci e cucirini trattati idrorepellenti. Plantare anatomico antibatterico, antimuffa e antiodore, lavabile in lavatrice a 30° gradi, dotato di strato di feltro per assorbire il sudore in eccesso prodotto dal piede. Occhielli in ottone brunito antiruggine. Imbottitura nella zona posteriore e del soffietto per un miglior sostegno e confort del piede. CE EN 347 03 D.P.I. 3ª categoria.

Le scarpe devono essere di classe 2 S05 di colore nero.

- Elmetto di protezione

Elmetto di protezione omologato EN 397, di colore giallo, dotato di regolazione interne sottonuca e predisposizione con attacchi rapidi per l'installazione di visiera di sicurezza omologata EN 166. L'elmetto dovrà avere apposita svasatura laterale predisposta per l'aggancio rapido di cuffie auricolari protettive, adatte anche ad ambienti con elevati livelli di rumorosità, in conformità alla norma EN 352 - 3.

Dovrà inoltre essere dotato di:

- idoneo cinturino con fibbia sottomento a sgancio rapido;

- fascia interna anteriore in pelle, con funzione antisudore;

- bardatura interna in pelle con regolazione nucale fra 54 e 60 cm.;

- fascia rifrangente perimetrale di colore grigio-argento, alta circa 25 mm.

Sul frontale dovrà trovare posto, su superficie piana, lo stemma regionale "volontariato" rifrangente del diametro di 60/65 mm.

L'elmetto dovrà essere predisposto per l'installazione di lampada frontale amovibile, dotata di sistema di aggancio e sgancio rapido.

Le finiture degli accessori saranno di colore nero.

- materiale: ABS resistente e stabilizzato ai raggi ultravioletti;

- omologazione: CE, testato e omologato ai sensi della norma EN 397/95, con requisiti di rigidità laterale, isolamento elettrico, resistenza termica anche alle basse temperature (-30°) e a quelle più elevate (almeno +50°).

Costo totale per i DPI ammissibile a contributo 400/500 euro per volontario.

A.1. Equipaggiamento antincendio per il personale volontario impegnato in attività di prevenzione degli incendi

1. Tuta da intervento.

2. Casco.

3. Sottocasco.

4. Guanti.

5. Calzature.

6. Semi-maschera antifumo.

7. Occhiali protettivi.

1) Tuta da intervento

Intera, confezionata in tessuto ignifugo, di colore blu scuro, grammatura minima 180 g/m2 grammatura massima 300 g/m2, realizzata con impiego, sia all'interno sia all'esterno (compresi sistemi di chiusura, applicazioni, imbottiture, elastici, accessori e filo cucirino) esclusivamente di materiali ignifughi. Cuciture doppie.

Assenza di ogni elemento, applicazione o rifinitura sartoriale (quali passanti a cintura, cinturini a polsino, ecc.) non aderente alla silhouette, che possa costituire rischio per l'operatore di rimanere impigliato negli ostacoli.

Spalline fissate ad una estremità mediante bottone o velcro FR (Flame Retardant).

Colletto rialzato "alla coreana", con chiusura verticale a cerniera e fissaggio orizzontale regolabile in velcro FR mediante pattina anatomica.

Cintura elasticizzata in vita, con coulisse supplementare interna per regolare l'aderenza.

Soffietti dorsali e fori di aerazione ascellari.

Chiusura ai polsi, con elastico, ovvero regolabile mediante fascetta (cm 3x10 - h x l) con velcro FR.

Chiusura con elastico al fondo gamba e cerniera (lunghezza minima cm. 25).

Bande fluoro retroriflettenti ignifughe di colore giallo (altezza cm 5), posizionate su 3 diversi livelli, applicate come da disegno.

Chiusura anteriore centrale con cerniera lampo a doppio cursore coperta da pattina con velcro FR.

All'interno del pantalone, dalla caviglia fino sotto al ginocchio, deve essere presente una ghetta in maglia ignifuga, terminante con chiusura elasticizzata alla caviglia.

Due tasche esterne, a soffietto, di dimensione cm 15x15 (h x l) applicate sulla parte superiore del petto, una a destra ed una a sinistra, chiuse con pattina e velcro FR.

Una tasca interna porta documenti, collocata nella parte superiore sinistra, delle dimensioni minime di cm 10x12 (h x l), chiusa con cerniera.

Due tasche interne sui fianchi, con aperture da cm 16 e profonde cm 20, chiuse con velcro FR.

Un taschino posteriore destro, cm 16x12 (h x l) con chiusura a pattina e velcro FR.

Due tasconi esterni, posizionati sulle gambe all'altezza delle cosce, dimensioni cm 20x18 (h x l), con soffietto e chiusura a pattina con velcro FR.

Due supporti per scritte (uno per il nominativo, l'altro per la qualifica) in velcro FR di colore blu delle dimensioni di cm 2,5x12 (h x l), posizionati sulle patelle delle tasche superiori rispettivamente destra e sinistra.

Un supporto (per l'indicazione della struttura di appartenenza) in velcro FR di colore blu, delle dimensioni di cm 4,5x9 (h x l), posizionato sulla tasca superiore sinistra.

Le diciture relative al nominativo (lettera iniziale del nome puntata e cognome per esteso) alla qualifica ed alla struttura di appartenenza saranno realizzate a parte a ricamo, con filo cucirino ignifugo di colore giallo-oro su fondo blu.

Supporto rotondo (diametro 8 cm) in velcro FR posizionato sulla manica destra, 12 cm sotto la cucitura della spalla.

Scritta opportunamente posizionata sulla schiena della tuta, realizzata con lettere a carattere stampatello maiuscolo (h cm 5), realizzate in transfer ignifugo fluoro retroriflettente giallo.

Omologazioni richieste:

L'indumento deve essere certificato come DPI di 3ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

Dovranno essere altresì specificati i livelli prestazionali della tuta in ordine alle sottoindicate norme UNI EN:

- UNI EN ISO 15025/2003 per la propagazione limitata della fiamma;

- EN 702/1996 a 300 °C per la trasmissione del calore per contatto;

- EN 367/1993 per quanto concerne l'esposizione alla fiamma;

- EN 366/1994 per l'esposizione al calore radiante.

2) Casco

Deve proteggere il capo ed il viso dagli urti, da corpi taglienti, dalla proiezione di corpi solidi, dal calore radiante e dalle fiamme, nonché dal contatto con i prodotti chimici (schiumogeni, ritardanti, gelificanti, ecc.) usualmente impiegati nelle operazioni di spegnimento di incendi di vegetazione.

Deve consentire il simultaneo impiego della semimaschera e degli occhiali protettivi.

Deve avere un peso massimo di 1.200 grammi.

Bardatura interna regolabile, in materiale anallergico con possibilità di regolazione per circonferenze craniche da 52 a 62 cm.

Calotta in materiale ininfiammabile ed autoestinguente, resistente agli urti ed alla perforazione. Eventuale calotta interna in materiale isolante con intercapedine tra le due calotte.

Se presente, la visiera deve essere del tipo a scomparsa, pressofusa ed incorporata nella calotta, in policarbonato con trattamento antigraffio, per la protezione del viso, fino al mento.

Cinturino di regolazione della bardatura; sottogola con chiusura ergonomica.

Colore: giallo.

Al fine di consentire l'individuazione del personale in condizioni di scarsa visibilità, la calotta dovrà essere fotoluminescente ovvero consentire l'applicazione di una nastratura in materiale riflettente ignifugo di colore grigio-argento.

Paranuca in materiale ignifugo, applicabile con velcro FR ovvero con bottoni a pressione.

Possibilità di applicazione di lampada orientabile e di interfono per collegamenti radio.

Per quanto attiene alle caratteristiche di resistenza dei materiali ed alle relative verifiche, nonché alle modalità cui attenersi per le manutenzioni, si richiama quanto previsto dal documento ISO/CD 16073 del 4 dicembre 2002.

Omologazioni richieste:

Il casco deve essere certificato come DPI di 3ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo del 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo del 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 397/2001;

- UNI EN 443/1999;

- UNI EN ISO 15025/2003.

3) Sottocasco

Cappuccio conformato in modo da garantire la copertura del capo e del collo, con apertura in corrispondenza degli occhi, rinforzato sulla zona auricolare Realizzato in tessuto ignifugo a maglia, da indossarsi in abbinamento con il casco da intervento.

Grammatura: minima 180 g/m2, massima 250 g/m2.

Colore: ecrù.

Cuciture in filato ignifugo.

Omologazioni richieste

Il sottocasco deve essere certificato come DPI di 2ª categoria (UNI EN 531) con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

4) Guanti

A cinque dita, palmo in pelle, dorso pelle o in tessuto ignifugo, impermeabili traspiranti, ("e-PTFE" su supporto 50% aramidico - 50% viscosa), rinforzo sul pollice e sul palmo.

Lunghezza manichetta 15 cm circa, con elastico di chiusura al polso.

Rinforzi antitaglio posizionati in corrispondenza del dorso ed all'altezza del polso.

I guanti devono essere dotati di dispositivo che ne consenta l'aggancio al cinturone.

Colore: nero o blu scuro.

Omologazioni richieste.

I guanti devono essere certificati come DPI di 3ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 420/1996 (requisiti generali);

- UNI EN 388/1996 (rischi meccanici);

- UNI EN 407/1994 (rischi termici: calore e/o fuoco);

- UNI EN 659/1998 (guanti per vigile del fuoco).

5) Calzature

Stivaletto per antincendio con tomaia in pelle pieno fiore naturale con trattamento idrorepellente, forellini di scambio aria nella parte superiore e membrana in "e-PTFE" su idoneo supporto per consentire l'aerazione attraverso i micropori.

Suola in gomma speciale nitrilica antistatica, resistente agli oli, agli idrocarburi, al calore e all'usura, con scolpitura antiscivolo.

Rinforzo ai malleoli, tacco con sistema di ammortizzazione degli urti e lamina antiperforazione annegata nella suola.

Plantare antibatterico, antimuffa, antiodore e antistatico.

Lacci e cucirini in fibra aramidica con trattamento idrorepellente.

Colore: nero.

Omologazioni richieste.

Le calzature devono essere certificate come DPI di 3ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10 di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 347-1/1994 (specifiche per calzature da lavoro per uso professionale);

- UNI EN 347-2/1998 (specifiche supplementari);

- UNI EN 344/1994 (requisiti e metodi di prova);

- UNI EN344-2/1998 (requisiti supplementari).

6) Semi-maschera antifumo

Semimaschera oro nasale, con doppia cartuccia filtrante a protezione delle vie respiratorie, realizzata in materiale auto-estinguente.

Deve garantire la protezione da polveri, fumi tossici ed aerosol a bassa, media, alta tossicità.

Dotata di fissaggi regolabili, deve poter essere indossata rapidamente ed essere compatibile con il casco e gli occhiali protettivi in dotazione.

Guarnizione di tenuta su tutto il bordo di contatto facciale.

Caratteristiche dei filtri: P3 EN 143.

Omologazioni richieste.

La semimaschera deve essere certificata come DPI di 2ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo del 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 143/2002 (apparecchi di protezione delle vie respiratorie - filtri antipolvere),

- UNI EN 149/2003 (protezione delle vie respiratorie - semimaschera filtrante contro le particelle).

7) Occhiali protettivi

Conformazione a mascherina monolente, realizzati in materiale autoestinguente, montatura in materiale plastico e lenti in policarbonato.

Devono consentire l'impiego di lenti correttive con montatura (occhiali da vista).

Doppia lente trasparente incolore con interposta intercapedine, con trattamento antiappannante lente interna ed antigraffio lente esterna.

Cinghietta di trattenuta in materiale elastico ignifugo, con regolazione della misura.

Fori di aerazione protetti da eventuali intrusioni di particelle solide in sospensione prodotte dalla combustione di materiali vegetali.

Omologazioni richieste:

Gli occhiali devono essere certificati come DPI di 2ª categoria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 166/1997 (protezione degli occhi - specifiche).

A1.1. DPI antincendio accessori

1) Sottotuta

In due pezzi (maglia a maniche lunghe e pantalone) in tessuto ignifugo a maglia, da indossarsi in eventuale abbinamento con la tuta da intervento.

Grammatura: minima 180 g/m2, massima 250 g/m2.

Collo "a lupetto", chiuso con zip.

Colore: blu scuro.

Cuciture in filato ignifugo.

Maglia con polsini elasticizzati; pantaloni con cintura e fondo gamba elasticizzati.

Normative specifiche di riferimento:

- UNI EN 340/1995;

- UNI EN 531/1995 (2ª categoria).

2) Cinturone

Fascia tubolare in materiale ignifugo, fibbia di chiusura a doppia sicurezza in metallo con sotto fibbia in cuoio, anello metallico di aggancio moschettone centrale, anelli e moschettoni di aggancio per utensili su passanti scorrevoli.

Misura unica con circonferenza regolabile mediante regolatore di taglia.

Colore: blu scuro/nero.

Dotazioni accessorie

Ad integrazione dei DPI da intervento, si dovrà provvedere a mettere a disposizione dell'operatore addetto agli interventi antincendio una serie di dotazioni accessorie.

Tali attrezzature non rientrano tra quelle classificate in 3ª categoria, ma ne costituiscono l'utile completamento, consentendo inoltre un più razionale impiego dei DPI da intervento, limitato alle sole necessità di operare a diretto contatto con il fronte del fuoco.

Sono considerate "dotazioni accessorie":

- giaccone impermeabile antifreddo;

- copricapo estivo;

- copricapo invernale;

- tuta da lavoro (da casermaggio);

- guanti da lavoro;

- camicia estiva

- camicia invernale;

- gilet trasformabile;

- borsone porta equipaggiamento.

Giaccone impermeabile antifreddo

Giaccone impermeabile antifreddo in materiale ignifugo, con interno staccabile, tessuto esterno in fibra aramidica: 250-300 g/m2, foderata in materiale ignifugo laminato in "e-PTFE" a due strati impermeabile e traspirante. Due tasche anteriori con zip, coperte da pattina in basso. Chiusura anteriore tramite lampo doppio cursore pressofusa e doppia finta copricerniera con velcro FR. Le finte copricerniere del davanti, compreso il bordo dove è applicata la cerniera, devono essere in materiale antitrascinamento, ignifugo, fatto in modo che non ci siano cuciture passanti tra la patta copricerniera e il davanti.

Grande tasca posteriore "uso marsupio" in materiale ignifugo sul terzo inferiore, coperta da pattina e chiusa da zip; al suo interno cintura con fibbia a scatto regolabile.

Maniche a giro, fondo manica con polso regolabile con alamaro e velcro FR.

Cappuccio, chiuso da velcro FR e regolato con coulisse, a scomparsa entro il collo.

Fodera interna in materiale ignifugo laminato in "e-PTFE" a due strati impermeabile e traspirante, provvista di tasca applicata a destra, chiusa da velcro. Possibilità di inserire un corpetto termico.

Le strisce rifrangenti (gialle in materiale fluoro retroriflettente e grigio argento in materiale retroriflettente) sono in materiale ignifugo posizionate secondo normativa EN471.

La giacca è confezionata con filato ignifugo.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 531/ A B1 C1, EN 533-3, EN 368.

Contenitore kit dotazioni

Contenitore (borsetta da cinturone o marsupio) per occhiali e semimaschera antifumo confezionato in tessuto ignifugo. Chiusura con patella e velcro FR ovvero con cerniera.

Due passanti posteriori per il trasporto al cinturone.

Dimensioni indicative cm 15x19x20.

Copricapo estivo

Confezionato in tessuto ignifugo di colore blu, da 200 g/m2.

Visiera semirigida in materiale indeformabile. Protezione laterale e della nuca a sahariana fissata anteriormente, sotto il mento, con bottone o velcro. Possibilità di avvolgere e bloccare la sahariana sul retro del copricapo. Dispositivo posteriore per la regolazione delle taglie. Fodera interna.

Banda retroriflettente di colore grigio argento (altezza 2 cm) realizzata perimetralmente al copricapo in transfer ignifugo.

Copricapo invernale

Calottina di lana di colore blu con risvolto leggermente elasticizzato.

Ricamo a filo sulla parte frontale. Utilizzabile anche sotto il casco.

Tuta da lavoro (da casermaggio)

Tuta divisibile (giacca/pantalone) mediante cerniera in vita intera realizzata in cotone di colore blu scuro da indossarsi anche sopra i normali indumenti. Cuciture doppie.

Assenza di ogni elemento, applicazione o rifinitura sartoriale (quali passanti a cintura, cinturini a polsino, ecc.) non aderente alla silhouette, che possa costituire rischio per l'operatore di rimanere impigliato.

Spalline fissate ad una estremità mediante bottone o velcro.

Giacca con allacciatura anteriore per mezzo di cerniera lampo chiudibile fino a tutto il colletto. Paramontatura di protezione interna.

Colletto alto "alla coreana" autoreggente. Soffietti dorsali.

Chiusura ai polsi, con elastico.

Un taschino posteriore destro, cm 16x12 (h x l) con chiusura a pattina e velcro.

Due supporti per scritte (uno per il nominativo, l'altro per la qualifica) in velcro di colore blu delle dimensioni di cm 2,5x12 (h x l), posizionati sulle patelle delle tasche superiori rispettivamente destra e sinistra.

Rinforzi di protezione con raddoppio di tessuto ai gomiti.

Un supporto (per l'indicazione della struttura di appartenenza) in velcro di colore blu, delle dimensioni di cm 4,5x9 (h x l), posizionato sulla tasca superiore sinistra.

Le diciture relative al nominativo (lettera iniziale del nome puntata e cognome per esteso) alla qualifica ed alla struttura di appartenenza saranno realizzate a parte a ricamo, con filo cucirino di colore giallo-oro su fondo blu.

Scritta opportunamente posizionata sulla schiena della tuta, realizzata con lettere a carattere stampatello maiuscolo (h cm 5), realizzate in transfer fluoro retroriflettente giallo.

Bielastico in vita per la giunzione con la parte posteriore.

Pantalone con chiusura anteriore a cerniera e bottone o velcro, due tasche interne sui fianchi, con aperture da cm 16 e profonde cm 20, chiuse con velcro.

Chiusura con elastico al fondo gamba.

Rinforzi di protezione con raddoppio di tessuto al giro ginocchia e alla zona perineale.

Camicia estiva

Camicia in cotone a maniche lunghe di colore blu scuro, con due taschini al petto chiusi con bottone centrale. Chiusura con bottoni.

Camicia invernale

Camicia in flanella di lana a maniche lunghe di colore blu scuro, con due taschini al petto chiusi con bottone centrale. Chiusura con bottoni.

Gilet trasformabile

Gilet multi-tasche di colore blu scuro e giallo, grammatura minima 180 g/m2, grammatura massima 250 g/m2, realizzato con impiego, sia all'interno sia all'esterno (compresi sistemi di chiusura, applicazioni, imbottiture, elastici, accessori e filo cucirino) esclusivamente con materiali ignifughi. Cuciture doppie. Spalline imbottite.

Due tasche di cui una porta radio con apertura per l'antenna. Due ampie tasche in basso porta DPI accessori (semimaschera, sottocasco, occhiali); grande tasca posteriore "uso marsupio" in materiale ignifugo, coperta da pattina e chiusa da zip; al suo interno cintura con fibbia a scatto regolabile. Il gilet trasformabile può essere abbinato alla tuta da intervento.

Norme specifiche di riferimento:

- UNI EN 340;

- tessuto: UNI EN 531-1149;

- UNI EN 368.

Borsone porta equipaggiamento

Realizzato per contenere tutta la dotazione individuale di DPI. In tessuto antistrappo, diviso in due vani non comunicanti. Vano inferiore, per il contenimento delle calzature con fondo e pareti rigide. Chiusura con cerniera a doppio cursore metallico. Vano superiore di dimensioni idonee a contenere tutto l'equipaggiamento, casco e giaccone antifreddo compresi, chiuso da cerniera a cursore metallico.

B. Generatore elettrico

Caratteristiche minime:

- potenza minima continua 7,00 KVA in trifase;

- tensione 220/380 trifase;

- frequenza 50 Hz.;

- quadro mobile di distribuzione corrente con grado di protezione IP65, dotato di prese CE monofase, trifase e relativi interruttori differenziali e magneto termici;

- presa 12V corrente continua con fusibile da 10A;

- due prolunghe da 25 m per 380V normativa IP67 e doppio isolamento; presa CEE;

- due prolunghe da 25 m per 220V normativa IP67 e doppio isolamento; presa CEE;

- cavo e puntazza per messa a terra;

- alimentazione a gasolio;

- sistema per lo scarico dei fumi verso l'alto ad un altezza non inferiore a m 2 da terra;

- silenziato;

- gancio per sollevamento.

Su entrambi i lati dell'attrezzatura dovrà essere riportato almeno in formato A4 (cm 21x30) il logo della protezione civile della Regione Siciliana - e la dicitura Regione Siciliana - Protezione civile - Volontariato.

C. Tende ed accessori

Appare obiettivo prioritario che ogni organizzazione di volontariato sia dotata di tende in numero sufficiente ad ospitare almeno tutti i propri volontari.

Le tende dovranno essere del tipo ad armatura rigida autostabile con tetto a due falde, pareti laterali inclinate e frontali verticali, con telo esterno di tessuto di cotone-modacrilico, impermeabile, ignifugo.

Le armature, dotate di traverse lungo il perimetro di base, devono consentire il montaggio delle tende anche senza l'utilizzo immediato dei picchetti al suolo.

Le tende dovranno avere una intelaiatura in tubo d'acciaio zincato composta da gambe, elementi di collegamento, pipe d'angolo e piedi, oltre alle due strutture di sollevamento delle verandine d'ingresso.

Al fine di facilitare al massimo il montaggio e consentire l'intercambialità degli elementi di collegamento, gli stessi dovranno essere tutti di uguale misura.

I piedi dell'intelaiatura devono essere fissabili al suolo con idonei robusti picchetti.

Dimensioni minime delle tende devono essere: 5,00x5,70; h al centro > m 2,65;

h ai lati > 1,90

Le tende devono essere provviste di:

- n. 2 porte d'ingresso (largh. m 1,20 circa) ubicate al centro delle due pareti verticali e chiudibili con robuste lampo per tutta l'altezza, protette da un pre-ingresso con verandina e fianchi laterali;

- n. 4 finestre, (2 per ogni parete laterale, aventi luce di cm 95x76 c.a), munite di rete zanzariera, patella esterna trasparente in P.V.C. e patella esterna di chiusura nello stesso tessuto del telo, fermate al telo esterno con idonei fissaggi sia per patella aperta che chiusa;

- lembo a terra in tessuto poliestere ignifugo spalmato P.V.C., di altezza non inferire a cm 40;

- n. 1 manichetta con foro di diametro di circa 20 cm e chiusura a coulisse, per consentire il passaggio di cavi o di tubi per i riscaldamento ad aria calda.

Telo esterno

Si compone di tetto, pareti laterali, pareti frontali, cerandone d'ingresso, lembo a terra confezionato in tessuto cotone-modacrilico, impermeabile, ignifugo di colore blu, avente le seguenti caratteristiche minime:

- peso: > 330 gr./mq.;

- resistenza allo strappo su 5 cm: (UNI 8639) - ordito 85 daN - trama 80 daN;

- impermeabilità all'acqua non inferiore a 500 mm;

- colore blu con solidità della tinta alla luce (metodo Xeno UNI 7639) non inferiore a 4/5 scala dei blu;

- resistenza al fuoco: UNI/EN ISO 6941/7 categoria I.

Falda a terra

Realizzata in tessuto di poliestere spalmato PVC ignifugo sui due lati, in colore grigio scuro.

Peso: 700 gr./mq.; resistenza alla trazione UNI 4818/6: ordito 225 da N - trama 225 da N.

Impermeabilità all'acqua: 3.000 mm; Resistenza al fuoco: CSE RF2/75/A categoria I (D.M. 26 giugno 1984).

Camera interna

La tenda deve essere completa della camera interna in tessuto di cotone idrorepellente ed ignifugo, colore grigio.

La camera interna dovrà essere composta da tetto, pareti laterali, pareti frontali e pavimento a catino, agganciate all'armatura. Inoltre, lungo la fascia perimetrale del pavimento, dovranno essere inseriti nastri con fibbia per il fissaggio del telo interno ai correnti perimetrali di base dell'intelaiatura, consentendo così di fissare il telo interno senza l'uso di picchetti.

Dimensioni minime della camera interna: 5,00x5,70; h al centro > m 2,50; h ai lati > 1,80.

Pavimento

Il pavimento a catino deve essere realizzato in tessuto di poliestere con spalmatura uniforme sulle due facce in PVC con le seguenti caratteristiche:

- peso: > 650 gr./mq.;

- resistenza allo strappo (UNI 4818/9) - ordito 225N - trama 225 N;

- impermeabilità all'acqua non inferiore a 2.000 mm;

- colore grigio con solidità della tinta alla luce (metodo Xeno UNI 7639) non inferiore a 4/5 scala dei blu;

- resistenza al fuoco: CSE RF2/75/A categoria I (D.M. 26 giugno 1984).

La giunzione dei teli con saldatura elettronica. Il telo del pavimento dovrà essere collegato ai teli della parete della camera con fascia perimetrale cucita con doppia cucitura sia ai teli delle pareti sia al telo del pavimento.

Telo sottopavimento in tessuto polietilene > gr. 200/mq.

Set di pedane in plastica per esterni.

N. 6 brandine per tenda.

Serigrafia

Sulle pareti esterne lato porta e su quelle frontali dovrà essere apposto in serigrafia almeno in formato A3 il logo della protezione civile della Regione Siciliana - Volontariato.

Imballi

Per la conservazione ed il trasporto, gli elementi che compongono la tenda dovranno essere racchiusi in apposite custodie di tessuto poliestere (400 gr./mq.) chiuse, riportanti una serigrafia che consenta l'identificazione del collo.

All'interno delle custodie dovranno essere contenute: pipe delle intelaiature metalliche, picchetti e accessori, tiranti in corda sintetica, elementi elastici con moschettoni, picchetti in ferro zincato ml 0,25, picchetti in ferro zincato ml 0,35.

Devono inoltre essere consegnate le istruzioni di montaggio: una scheda esplicativa delle fasi di montaggio, stampata su materiale plastificato (una all'interno del contenitore ed una seconda deve essere cucita all'interno della custodia della tenda).

Assistenza

Deve essere garantita per sostituzioni di parti di ricambio per una durata di 10 anni dalla fine della produzione del modello.

D. Gruppo illuminante mobile

Caratteristiche minime:

- il gruppo di illuminazione mobile deve avere almeno 4 fari con una potenza minima di 500 Watt cadauno, orientabili con accensione indipendente o singola o a gruppi di due;

- il palo telescopico deve avere uno sviluppo non inferiore a metri 3 con eventuali tiranti per controventatura o sistema idoneo per la stabilità al suolo;

- impianto elettrico conforme alla normativa IP 67 e doppio isolamento;

- il cavo deve essere di lunghezza superiore allo sviluppo massimo di estensione dell'antenna telescopica.

E. Computer

Alle organizzazioni di volontariato ove non già finanziato con i contributi degli anni precedenti, è possibile il finanziamento per l'acquisto di un computer fisso o un computer portatile con le seguenti caratteristiche:

- Computer desktop fisso:

- Pentium ultima generazione;

- Monitor LCD 17" Altoparlanti integrati - contrasto 600:1 - luminosità 420 cd/mq - risoluzione 1280X1024 - TCO03;

- Notebook portatile:

- Intel Centrino Core Duo 1,06ghz - 1Gb Ram - masterizzatore DVD - scheda di rete - scheda Wireless/Wi-Fi - scheda video 128Mb Ram dedicata - Win XP Pro SP2 - MS Office 2003 Pro - mini mouse ottico - borsa per il trasporto - hard disk 120GB - monitor 17".

F. Telefax

Alle organizzazioni di volontariato ove non già finanziato con i contributi degli anni precedenti, è possibile il finanziamento per l'acquisto di un telefax con almeno le seguenti caratteristiche:

- tecnologia di stampa: elettrofotografica;

- formato: A4;

- qualità di stampa nero: 1.200 dpi;

- velocità di stampa nero: 24 ppm;

- velocità di stampa colore: 6 ppm;

- memoria buffer: 64 MB espandibile fino a 192 MB;

- linguaggi di stampa standard: SPL-C;

- capacità cassetto input: cassetto 250 fogli A4, vassoio bypass multiformato 100 fogli;

- capacità cassetto output: 250 fogli;

- stampa fronte/retro: SI;

- interfaccia: USB 2.0;

- rumorosità: 49 dBa.

Allegati