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ASSESSORATO DELLA SALUTE

DECRETO 23 marzo 2016

G.U.R.S. 15 aprile 2016, n. 16

Recepimento dell'Accordo Stato-Regioni rep. atti n. 60/C.S.R. del 25 marzo 2015, concernente "Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)".

L'ASSESSORE PER LA SALUTE

Visto lo Statuto della Regione;

Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato con il regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265;

Visto il vigente regolamento di polizia veterinaria, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica dell'8 febbraio 1954, n. 320 e le successive modifiche ed integrazioni;

Vista la legge 14 febbraio 1974, n. 37, concernente "Gratuità del trasporto dei cani guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico" e successive modifiche e integrazioni;

Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale e le successive modifiche ed integrazioni;

Vista la "Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia" conclusa a Strasburgo il 13 novembre 1987;

Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281 "Legge quadro in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo";

Visto l'Accordo del 6 febbraio 2003 rep. atti n. 1618/Csr tra il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di "Benessere degli animali da compagnia e pet-therapy" recepito con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003;

Vista la legge 20 luglio 2004, n. 189, relativa a "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate";

Visto il decreto del Presidente della Regione 12 gennaio 2007, n. 7, con il quale è stato approvato il "Regolamento esecutivo dell'articolo 4 della legge regionale 3 luglio 2000, n. 15 "Istituzione dell'anagrafe canina e norme per la tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo "";

Vista la legge 4 novembre 2010, n. 201, concernente "Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987";

Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano n. 60/Csr del 25 marzo 2015 sul documento recante "Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali";

Visto il decreto del Presidente della Regione n. 3139 del 29 giugno 2015, con il quale in esecuzione della delibera della Giunta regionale n. 156 del 22 giugno 2015, è stato conferito l'incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale della salute;

Considerato che, come richiamato dal sopra citato Accordo-Stato Regioni rep. atti n. 60/CSR del 25 marzo 2015, gli animali domestici svolgono un importante ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi e che numerose sono le evidenze scientifiche che ne dimostrano l'efficacia;

Considerato, altresì, che - secondo lo stesso Accordo - gli interventi assistiti con gli animali, da non intendersi al momento rientranti nei LEA, coinvolgendo soprattutto utenti appartenenti a categorie più deboli, quali malati, bambini, anziani, persone con disabilità, in disagio o marginalità sociale, devono essere improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitano di una regolamentazione specifica volta a tutelare sia il paziente/utente che gli animali;

Rilevato che con la sottoscrizione dell'Accordo le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano si sono impegnate ad operarne il recepimento entro dodici mesi dall'adozione e che occorre, quindi, provvedere in merito;

Rilevata la necessità di rimandare ad un successivo atto, da adottarsi a cura del dirigente generale del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, l'emanazione delle disposizioni attuative concernenti, in particolare, l'istituzione di un elenco regionale pubblico per l'iscrizione a) dei centri specializzati, delle strutture pubbliche e private non specializzate che operano nel settore degli IAA; b) delle figure professionali sanitarie e non e degli operatori attivi in ambito IAA e c) dei soggetti erogatori della formazione;

Ritenuto di dovere prevedere modalità transitorie per l'accesso al predetto elenco;

Ritenuto di dovere prevedere, infine, che le disposizioni di cui al presente decreto non comportano nuovi ulteriori costi a carico del bilancio della Regione;

Decreta:

Art. 1

Norma di recepimento e principi generali

1. Per quanto espresso in premessa, che qui si intende interamente ripetuto e trascritto, sono recepite ai fini di una armonica, piena ed univoca applicazione nel territorio della Regione siciliana le "Linee guida nazionali per gli Interventi assistiti con gli animali (IAA)" di cui all'Accordo Stato Regioni rep. atti n. 60/CSR del 25 marzo 2015, da qui in poi richiamati come "Linee guida" e "Accordo". Le "Linee guida", compendiate nell'allegato A, fanno parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2. Con il recepimento dell'Accordo e delle Linee guida e in conformità con quanto previsto dagli stessi la Regione siciliana si propone di garantire corrette modalità di svolgimento degli Interventi assistiti con gli animali, di seguito richiamati come IAA, allo scopo di tutelare la salute e l'incolumità degli utenti e degli operatori e di salvaguardare il benessere degli animali impiegati.

3. La Regione siciliana promuove, anche al fine di favorire la corretta relazione uomo-animale, la diffusione degli IAA nel rispetto dell'Accordo e delle Linee guida.

4. Agli IAA, che comprendono tre ambiti di intervento, ovvero: Terapie assistite con gli animali (TAA), Educazione assistita con gli animali (EAA) e Attività assistite con gli animali (AAA), viene riconosciuta valenza terapeutica, riabilitativa educativa e ludico-ricreativa.

Art. 2

Definizioni e campo di applicazione

1. Ai fini del presente decreto e in conformità con quanto previsto dall'Accordo e dalle Linee guida, si intende per:

a) Terapia assistita con gli animali (TAA): intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L'intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica. La riabilitazione equestre è una TAA che prevede l'impiego del cavallo;

b) Educazione assistita con gli animali (EAA): intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione e inserimento sociale delle persone in difficoltà. L'intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all'interno delle istituzioni in cui l'individuo deve mettere in campo capacità di adattamento. Tra gli obiettivi dell'EAA vi è quello di contribuire a migliorare la qualità di vita della persona e a rinforzare l'autostima del soggetto coinvolto;

c) Attività assistita con gli animali (AAA): intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale;

d) Equipe multidisciplinare: gruppo di lavoro composto da diverse figure professionali, sanitarie e non, e operatori che concorrono alla realizzazione degli IAA lavorando in stretta collaborazione;

e) Cani di assistenza a persone con disabilità: cani appartenenti alla specie Canis familiaris che, in conformità alle disposizioni contenute nell'Accordo e nelle Linee guida, assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune delle funzioni e dei compiti che tali persone non possono eseguire in maniera autonoma.

2. Dal campo di applicazione del presente decreto sono escluse le attività sportivo-agonistiche con animali.

Art. 3

Equipe multidisciplinare per gli IAA

1. In conformità con quanto previsto dall'Accordo e dalle Linee guida nel territorio della Regione siciliana la elaborazione e la conduzione dei progetti di IAA devono essere curate da una equipe multidisciplinare composta dalle figure professionali e dagli operatori individuati dalle Linee guida allegate.

Art. 4

Formazione

1. Le figure professionali e gli operatori che nel territorio della Regione siciliana svolgono attività in ambito IAA devono possedere una specifica formazione acquisita e certificata in base ai criteri stabiliti dalle Linee guida.

2. Ai fini del comma 1 è riconosciuta la formazione erogata dal Centro di referenza nazionale per gli IAA e dall'Istituto superiore di sanità.

3. La Regione siciliana riconosce, altresì, la formazione erogata dagli enti pubblici del Servizio sanitario nazionale, ivi compresi l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia e il Cefpas, dalle istituzioni universitarie e dagli enti privati in possesso dei requisiti di cui al successivo comma 4.

4. Gli enti, sia pubblici che privati, di cui al precedente comma 3, accreditati in conformità all'Accordo e alle Linee guida, devono comunque essere riconosciuti dal Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico ed iscritti in un apposito elenco regionale da istituirsi ai sensi del decreto di cui al successivo articolo 9.

5. La formazione erogata presso altre Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano se conforme a quanto previsto dall'Accordo e dalle Linee guida viene riconosciuta nel territorio della Regione siciliana. In tale caso le figure professionali e gli operatori interessati per essere iscritti nell'elenco regionale da istituirsi ai sensi dell'articolo 9 del presente decreto, devono dimostrare di essere registrati presso una Azienda sanitaria, non necessariamente del territorio siciliano.

6. La realizzazione dei corsi di formazione da parte degli enti organizzatori non comporta costi a carico del bilancio della Regione.

Art. 5

Animali impiegati negli IAA

1. In conformità con quanto stabilito dalle Linee guida nel territorio della Regione siciliana possono essere impiegati negli IAA gli animali appartenenti a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l'uomo e, in particolare: cane, cavallo, asino, gatto e coniglio.

2. L'impiego in progetti di TAA e di EAA di animali diversi da quelli indicati al comma 1 deve essere preventivamente autorizzato dal Centro nazionale di referenza per gli IAA, sentito il Ministero della salute, dietro presentazione, per il tramite del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, di un progetto che ne individui e descriva le motivazioni e la metodologia di impiego.

3. Prima di essere ammessi all'impiego negli IAA gli animali di cui ai precedenti commi 1 e 2 devono essere appositamente preparati e sottoposti a valutazione sia sanitaria che comportamentale in conformità con quanto previsto dalle linee guida. L'idoneità sanitaria e comportamentale del singolo animale deve essere costantemente monitorata in conformità con quanto indicato dalle Linee guida. Il responsabile dell'animale e il medico veterinario componente l'equipe forniscono, su richiesta delle autorità competenti, la documentazione attestante la preparazione e la valutazione di idoneità effettuate.

4. Il mantenimento e la gestione degli animali impegnati negli IAA devono rispondere alle norme vigenti in materia di polizia veterinaria, salute e benessere degli animali e agli obblighi di identificazione e registrazione nelle corrispondenti Anagrafiche nazionali.

5. Il mantenimento, la gestione e il governo degli animali devono, altresì, rispondere ai criteri riportati nelle Linee guida.

Art. 6

Cani di assistenza alle persone con disabilità

1. Ai cani di supporto alle persone con disabilità che sono specificatamente formati per tale attività attraverso un percorso di addestramento conforme ai requisiti previsti dall'Assistence Dogs International (ADI), è rilasciato un apposito riconoscimento.

2. I cani che ai sensi del comma 1 sono riconosciuti come cani d'assistenza alle persone con disabilità usufruiscono di tutte le agevolazioni previste dalla legge 14 febbraio 1974, n. 37 e successive modifiche e integrazioni in conformità all'articolo 6, comma 3, dell'Accordo.

3. La Regione siciliana promuove l'attivazione di percorsi formativi e di addestramento finalizzati alla acquisizione del riconoscimento di cui al comma 1 per i cani di assistenza alle persone con disabilità.

Art. 7

Obblighi per le strutture, le figure professionali e gli operatori

1. Gli IAA devono essere effettuati presso centri specializzati e strutture non specializzate, pubblici o privati, che rispondono ai requisiti stabiliti dalle Linee guida.

2. I Centri specializzati e le strutture di cui al comma 1 che erogano TAA e quelle che erogano EAA con animali residenziali, devono possedere apposito nulla osta rilasciato dal Dipartimento di prevenzione veterinaria della Azienda sanitaria provinciale competente per territorio previa dimostrazione della conformità alle vigenti normative, ivi comprese le disposizioni in materia urbanistica e di sicurezza, e sulla base dei requisiti stabiliti dalle Linee guida.

3. A seguito dell'acquisizione del nulla osta di cui al comma 2 i centri specializzati e le strutture pubbliche o private che intendono effettuare TAA ed AAA richiedono l'iscrizione nell'apposito elenco regionale previsto dall'articolo 9 del presente decreto.

4. Le figure professionali e gli operatori che erogano IAA presso le strutture riconosciute ai sensi del comma 2 devono essere registrati presso il Dipartimento di prevenzione veterinaria dell'Azienda sanitaria provinciale territorialmente competente. Effettuata la registrazione le aziende sanitarie provinciali trasmettono le informazioni al Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico per l'iscrizione nell'apposito elenco da istituirsi ai sensi dell'articolo 9 del presente decreto.

5. L'elenco dei centri specializzati e delle strutture non specializzate riconosciute e l'elenco delle figure professionali e degli operatori è reso pubblico tramite pubblicazione nel sito dell'Assessorato regionale della salute e trasmesso al Centro di referenza nazionale per gli IAA per la pubblicazione sul corrispondente sito.

6. Chiunque intenda avviare iniziative o progetti di IAA all'interno della struttura di cui è responsabile è tenuto a verificare che le figure professionali e gli operatori coinvolti siano registrati presso il Dipartimento di prevenzione veterinaria di una Azienda sanitaria e iscritti nell'elenco di cui al comma 5.

Art. 8

Relazione annuale

1. Entro il 31 dicembre di ogni anno i centri specializzati, le strutture riconosciute e i responsabili di progetto che erogano TAA e EAA sono tenuti a trasmettere l'elenco dei progetti attivati nell'anno e la sintesi dei risultati raggiunti al Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico e al Centro di referenza nazionale per gli IAA.

2. I Centri specializzati, le strutture riconosciute e i responsabili di progetto che erogano TAA e EAA sono tenuti alla trasmissione di ulteriore documentazione integrativa che dovesse essere richiesta dal Centro di referenza nazionale per gli IAA ai fini dell'elaborazione dei dati e della stesura della relazione che lo stesso Centro è tenuto ad inviare al Ministero della salute entro il 31 marzo dell'anno successivo per le valutazioni di competenza dello stesso Ministero ai sensi dell'Accordo.

Art. 9

Norma di rinvio

1. Con successivo decreto assessoriale sono individuate le disposizioni attuative concernenti, in particolare, l'istituzione di un elenco regionale pubblico in tre sezioni per l'iscrizione:

a) dei centri specializzati e delle strutture riconosciute che erogano IAA;

b) delle figure professionali sanitarie e non e degli operatori attivi in ambito IAA;

c) degli enti riconosciuti per la erogazione della formazione.

2. Con lo stesso decreto di cui al comma 1 saranno stabiliti i criteri, le modalità e i requisiti per l'accesso agli elenchi.

Art. 10

Oneri finanziari

1. Dall'attuazione dell'Accordo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale. Gli adempimenti e le attività previste sono realizzati con le risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili presso il Servizio sanitario regionale ai sensi della normativa vigente.

Art. 11

Norme transitorie e finali

1. Le strutture già operanti ai fini della erogazione di IAA devono adeguarsi ai requisiti previsti dalle Linee guida entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente decreto e comunque entro e non oltre il 25 marzo 2018.

2. Le figure professionali e gli operatori che sono già in possesso di attestato di formazione a corsi o che già operano nell'ambito degli IAA devono acquisire, entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente decreto e comunque entro e non oltre il 25 marzo 2018, una specifica idoneità sulla base dei criteri e delle modalità stabiliti dalle Linee guida.

3. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 23 marzo 2016.

GUCCIARDI

ALLEGATO A

INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI (I.A.A.)

LINEE GUIDA NAZIONALI

1. Premessa

Negli ultimi decenni la relazione uomo-animale si è sostanzialmente modificata e si è affermata la consapevolezza che da tale relazione l'uomo - in particolare bambini, persone anziane e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici - può trarre notevole giovamento.

La convivenza con gli animali d'affezione, se correttamente impostata, può rappresentare già di per sé fonte di beneficio per la società e gli animali domestici possono svolgere anche un importante ruolo di mediatori nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi.

La diffusione in diversi ambiti, sia pubblici che privati, degli Interventi assistiti con gli animali ha avviato un percorso di riflessione etico, deontologico e giuridico.

Attualmente l'unica norma di riferimento è rappresentata dall'Accordo del 6 febbraio 2003 tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e Pet Therapy che, all'articolo 9, attribuisce alle Regioni e Province autonome il compito di "agevolare una più ampia diffusione dei nuovi orientamenti clinico-terapeutici con i cani per disabili e con le tecniche della pet-therapy", …adottando iniziative intese ad "agevolare il mantenimento del contatto delle persone, anziani e bambini in particolare, siano esse residenti presso strutture residenziali, quali case di riposo e strutture protette o ricoverate presso Istituti di cura, con animali da compagnia di loro proprietà o con animali comunque utilizzabili per la pet-therapy".

Gli Interventi assistiti con gli animali devono essere improntati al rispetto della legislazione vigente e, nei processi educativi e terapeutico- riabilitativi, su criteri scientifici e richiedono l'applicazione di protocolli che contemplino la presa in carico del paziente/utente, la stesura di un progetto, la definizione degli obiettivi, la verifica periodica dei risultati raggiunti e la capacità di lavorare in équipe da parte di specialisti che spesso appartengono ad ambiti scientifici e culturali molto diversi.

Le presenti Linee guida si prefiggono l'obiettivo di individuare buone prassi e standardizzare i protocolli operativi degli interventi assistiti con gli animali, di armonizzare l'attività degli operatori che svolgono questo tipo di intervento, con il fine di tutelare sia la persona che l'animale.

Tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di tali interventi sono chiamati, attraverso il loro impegno, a contribuire alla promozione e valorizzazione di questa importante disciplina e a tale scopo devono essere adeguatamente indirizzati e formati.

2. Obiettivi

- Definire standard operativi per la corretta e uniforme applicazione degli interventi assistiti con gli animali nel territorio della Regione siciliana.

- Individuare i compiti e le responsabilità delle figure professionali e degli operatori coinvolti nei progetti e nelle iniziative che prevedono l'impiego di animali a fini terapeutico-riabilitativi, educativi e ludico-ricreativi.

- Individuare le modalità di formazione delle figure professionali e degli operatori coinvolti.

3. Definizioni e indicazioni

Gli Interventi assistiti con gli animali (IAA) hanno valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa e prevedono l'impiego di animali domestici appartenenti alle specie indicate nel capitolo 8. Tali interventi sono rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani.

Prima di avviare un intervento con la mediazione dell'animale è necessaria una preventiva valutazione delle possibili controindicazioni da parte di medici di medicina generale o specialisti ovvero, nel caso di impiego dell'animale per finalità non terapeutiche, la sottoscrizione di una liberatoria da parte dell'utente o di chi ne esercita la potestà.

La corretta applicazione degli IAA richiede il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare composta, a seconda del tipo di intervento, da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche con diversi compiti e responsabilità.

In base agli ambiti di attività gli IAA si classificano in:

3.1 Terapia assistita con gli animali (TAA)

Intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L'intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica (Cap. 7.1.1). La riabilitazione equestre è una TAA che prevede l'impiego del cavallo.

3.2 Educazione assistita con gli animali (EAA)

- Intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà.

L'intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all'interno delle istituzioni in cui l'individuo deve mettere in campo capacità di adattamento. L'EAA contribuisce a migliorare la qualità di vita della persona e a rinforzare l'autostima del soggetto coinvolto.

Attraverso la mediazione degli animali domestici vengono attuati anche percorsi di rieducazione comportamentale.

L'EAA trova quindi applicazione in diverse situazioni quali, ad esempio:

- prolungata ospedalizzazione o ripetuti ricoveri in strutture sanitarie;

- difficoltà dell'ambito relazionale nell'infanzia e nell'adolescenza;

- disagio emozionale e psicoaffettivo;

- difficoltà comportamentali e di adattamento socio-ambientale;

- situazioni di istituzionalizzazione di vario tipo (istituti per anziani e per pazienti psichiatrici, residenze sanitarie assistenziali, comunità per minori, carceri, ecc.);

- condizioni di malattia e/o disabilità che prevedano un programma di assistenza domiciliare integrata.

3.3 Attività assistita con gli animali (AAA)

Intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. Non rientrano nelle AAA le attività sportivo-agonistiche con animali.

Nelle AAA la relazione con l'animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; tali attività sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo di individui e promuovono nella comunità il valore dell'interazione uomo-animale al fine del reciproco benessere.

Le AAA in alcuni casi sono propedeutiche alle TAA/EAA e sono finalizzate, tra l'altro, a:

- sviluppare competenze attraverso la cura dell'animale;

- accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa;

- stimolare la motivazione e la partecipazione.

4. Équipe multidisciplinare per gli IAA

Gli IAA, in particolare le TAA e le EAA, prevedono il coinvolgimento di un'équipe multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale, composta da diverse figure professionali, sanitarie e non, e operatori che concorrono alla progettazione e alla realizzazione dell'intervento, ognuno per le proprie competenze, lavorando in stretta collaborazione.

La scelta dell'équipe multidisciplinare rappresenta un momento fondamentale, in quanto deve essere diversificata in base agli ambiti e obiettivi di intervento, alle specifiche esigenze del paziente/utente e dell'animale impiegato.

Tutti i componenti dell'équipe devono avere una specifica formazione e l'attestazione di idoneità relativa agli IAA di cui al Capitolo 9.

Le figure professionali e gli operatori coinvolti sono:

a) Per tutti gli IAA:

- medico veterinario esperto in IAA: collabora con il responsabile di progetto, o dell'attività in caso di AAA, nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore - animale valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell'animale impiegato e indirizza alla corretta gestione dello stesso assumendone la responsabilità;

- coadiutore dell'animale: prende in carico l'animale durante le sedute. In tali fasi assume la responsabilità della corretta gestione dell'animale ai fini dell'interazione e provvede a monitorarne lo stato di salute e di benessere, secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario al quale riferisce eventuali sintomi di malattia o di disturbi del comportamento. Il coadiutore dell'animale è in possesso di comprovata esperienza nella gestione delle specie animali impiegate negli IAA.

b) Per le TAA, inoltre:

- responsabile di progetto: coordina l'équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. E' un medico specialista o uno psicologo-psicoterapeuta;

- referente di intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua un'idonea figura professionale dell'Area sanitaria di cui al D.I. 19 febbraio 2009 o appartenente alle professioni sanitarie (ex legge n. 43/2006 e D.M. 29 marzo 2001) e di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso.

c) Per le EAA, inoltre:

- responsabile di progetto: coordina l'équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. E' un pedagogista, educatore professionale, psicologo o psicologo-psicoterapeuta;

- referente di intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua una figura professionale in possesso di diploma di laurea triennale (o titolo equipollente) in ambito socio sanitario, psicologico o educativo oppure in possesso di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso, assumendosene la responsabilità.

d) Per le AAA, inoltre:

- responsabile di attività: organizza e coordina le attività. Il ruolo di responsabile nelle AAA può essere ricoperto da figure professionali e operatori con esperienza e competenza in relazione agli obiettivi dell'attività stessa.

5. Strutture

Gli IAA possono essere erogati sia presso centri specializzati che presso altre strutture pubbliche o private che, oltre ad essere in regola con tutte le norme vigenti (amministrative, edilizie, sanitarie, ecc.), rispondono a requisiti strutturali e gestionali correlati alla tipologia di intervento erogato e alla specie animale impiegata. Inoltre, requisiti specifici sono richiesti in relazione alla presenza di animali residenziali e al loro numero.

5.1 Centri specializzati in TAA/EAA

I centri specializzati sono strutture in possesso di nulla osta, rilasciato dalle Autorità sanitarie territorialmente competenti in conformità alla normativa vigente, per l'erogazione di TAA/EAA sulla base dei requisiti previsti dalle presenti Linee guida.

In relazione alla presenza degli animali, si distinguono in:

- centri specializzati con animali residenziali - centri specializzati con animali non residenziali.

Requisiti strutturali

I Centri specializzati devono prevedere almeno:

a. accessi differenziati per i pazienti/utenti e per gli animali;

b. area di attesa per i pazienti/utenti, dotata di servizi igienici;

c. area/e per l'erogazione degli Interventi;

d. locali e servizi igienici per gli operatori;

e. locale o area per familiari e accompagnatori;

f. aree di riposo e di igiene per gli animali;

g. locale ad uso infermeria veterinaria;

h. eventuali ulteriori aree o locali in base alla specificità dell'attività e della specie animale impiegata.

I Centri che ospitano animali residenziali devono anche essere provvisti di ricoveri e adeguate aree per l'ospitalità permanente degli animali.

L'area/e per l'erogazione degli Interventi deve essere:

- di dimensioni adeguate e separata o separabile al fine di evitare interferenza con eventuali altre attività svolte;

- dotata al suo interno o nelle immediate vicinanze di lavandino con acqua corrente, corredato di detergenti per mani e adeguati sistemi di asciugatura;

- dotata di attrezzature specifiche individuate dall'équipe in relazione al tipo di intervento erogato e agli animali impiegati;

- se esterna, adeguatamente recintata con fondo sufficientemente drenante e morbido, facilmente ispezionabile e tale da rendere agevole la rimozione delle deiezioni o altri materiali estranei;

- se al chiuso, dotata di adeguate finestre o di un impianto in grado di assicurare sufficiente ricambio d'aria e illuminazione nonché di sistemi di controllo delle condizioni ambientali. Il pavimento deve essere antiscivolo, lavabile e disinfettabile o sanificabile.

Inoltre, sono utili pareti a specchio unidirezionale per l'osservazione delle attività e sistemi di videoregistrazione al fine di approfondire la valutazione dell'intervento o per incrementare le opportunità formative.

I ricoveri e gli spazi che ospitano gli animali, nei centri con animali residenziali, devono essere:

- adeguatamente isolati al fine di garantire il riposo agli animali;

- sufficientemente ampi e confortevoli in relazione alle caratteristiche fisiologiche ed etologiche della specie ospitata e al numero dei soggetti presenti;

- provvisti di ripari adeguati e sufficienti rispetto al numero e dimensione degli animali presenti;

- tali da consentire l'esercizio fisico, la socializzazione, l'interazione sociale o la possibilità d'isolamento in relazione alle caratteristiche specie-specifiche e al periodo fisiologico dei singoli animali;

- provvisti di mangiatoie e abbeveratoi idonei e in numero sufficiente rispetto agli animali ospitati.

Devono, altresì, rispondere almeno ai requisiti strutturali previsti da eventuali disposizioni normative specifiche; inoltre il Servizio veterinario ufficiale territorialmente competente può impartire apposite prescrizioni per garantire le condizioni di benessere animale.

Requisiti gestionali

La gestione dei centri è di fondamentale importanza ai fini della corretta erogazione degli IAA e del raggiungimento degli obiettivi. Chiunque intenda attivare un centro specializzato di TAA/EAA deve stabilire procedure operative e di emergenza, compiti e responsabilità di ciascun addetto. Nei centri devono essere almeno individuate le seguenti figure:

1. rappresentante legale;

2. in caso di TAA, direttore sanitario, tale figura può coincidere con il rappresentante legale;

3. in caso di EAA, responsabile del centro, tale figura può coincidere con il rappresentante legale;

4. figure professionali, sanitarie e non, e operatori formati in numero adeguato in relazione ai progetti.

Nei centri in cui sono presenti animali residenziali, in considerazione della presenza permanente degli stessi, devono essere individuate, inoltre, le seguenti figure:

1. direttore sanitario veterinario, che può coincidere con il medico veterinario esperto in IAA;

2. responsabile del benessere animale;

3. operatori adeguatamente formati per accudire gli animali in numero sufficiente in relazione al numero degli ospiti.

5.2. Strutture non specializzate che ospitano IAA

Gli IAA possono essere svolti anche presso strutture non specializzate di vario tipo e, nell'ambito di programmi di assistenza domiciliare integrata, presso il domicilio dell'utente. Tali strutture possono essere di tipo sanitario (ospedali, poliambulatori, studi professionali, ecc.), sociale e socio-sanitario residenziale e diurno (case di riposo, istituti di accoglienza per minori, case famiglia, istituti di pena, ecc.), educativo (istituti scolastici, centri educativi, ecc.), ricreativo (maneggi, ecc.), aziende agricole ecc..

Le strutture presso le quali sono erogate TAA e quelle che erogano EAA con animali residenziali devono essere in possesso di nulla osta, rilasciato dalle Autorità sanitarie territorialmente competenti in conformità alla normativa vigente e sulla base dei criteri sotto riportati.

- Nelle strutture che non ospitano gli animali in maniera permanente particolare attenzione deve essere data alle procedure operative volte a garantire la tutela sanitaria e la sicurezza degli utenti nonché

la tutela della salute e del benessere degli animali impiegati e si deve tener conto, per quanto possibile, dei requisiti relativi alle "aree per l'erogazione degli interventi" previsti al paragrafo 5.1.

- Le strutture non specializzate che ospitano animali residenziali devono essere provviste di ricoveri e adeguate aree per l'ospitalità

degli animali e soddisfare i requisiti gestionali indicati per i centri specializzati con animali residenziali.

6. Registrazione

Le figure professionali, sanitarie e non, e gli operatori che erogano IAA presso strutture non riconosciute ad esempio presso il domicilio del paziente o presso istituti scolastici, e quelli che non operano stabilmente all'interno di un centro specializzato o di una struttura riconosciuta, devono registrarsi presso l'Azienda sanitaria territorialmente competente.

7. Modalità operative

7.1 Progettazione degli interventi

E' compito dell'équipe, coordinata dal responsabile di progetto, programmare, mettere in atto e monitorare gli interventi ai fini del raggiungimento degli obiettivi.

La progettazione degli interventi si diversifica in relazione al tipo di intervento, a seconda che si tratti di TAA, EAA o AAA.

7.1.1 Fasi di progettazione in TAA

- Prescrizione da parte del medico di medicina generale in collaborazione con il medico specialista, lo psicologo o lo psicologo-psicoterapeuta;

- individuazione del responsabile di progetto;

- coinvolgimento e colloqui con familiari o persone conviventi, al fine di condividere i bisogni del destinatario dell'intervento, salvo diversa volontà del paziente;

- coinvolgimento e scambio di informazioni con le figure sanitarie di riferimento che hanno in carico il paziente al fine della verifica dell'appropriatezza della prescrizione e assenza di controindicazioni e della condivisione del contesto terapeutico in cui si andrà ad operare;

- individuazione dei componenti dell'équipe multidisciplinare;

- stesura del progetto di intervento con individuazione dei relativi strumenti e criteri di monitoraggio e valutazione;

- realizzazione del progetto e restituzione dei risultati all'inviante, al prescrittore e a eventuali familiari.

7.1.2 Fasi di progettazione in EAA

- Valutazione della richiesta di intervento pervenuta da familiari, insegnante/educatore, psicologo o istituzioni;

- identificazione del responsabile di progetto;

- coinvolgimento e colloqui con educatori, familiari o persone conviventi, al fine di condividere i bisogni del destinatario dell'intervento, salvo diversa volontà della persona;

- individuazione dei componenti dell'équipe multidisciplinare;

- stesura del progetto di intervento con individuazione dei relativi strumenti e criteri di monitoraggio e valutazione;

- realizzazione del progetto e restituzione dei risultati all'inviante e a eventuali familiari.

7.1.3 Fasi di pianificazione in AAA

- Definizione del programma di attività o del progetto, con valutazione del contesto e della metodologia di intervento anche in relazione alla finalità richiesta;

- costituzione dell'équipe multidisciplinare;

- realizzazione dell'attività/progetto e relazione conclusiva.

7.2 Monitoraggio e valutazione di efficacia degli interventi

7.2.1 Monitoraggio

Durante la realizzazione del progetto di IAA deve essere previsto il monitoraggio attraverso gli strumenti e i criteri individuati in fase di progettazione al fine di rimodulare gli interventi in caso di necessità.

Gli strumenti e i criteri devono essere basati sulle peculiarità del singolo intervento ma, ove disponibili, è necessario utilizzare quelli standardizzati e validati scientificamente. Il monitoraggio deve essere eseguito sul paziente/utente, sull'animale e sull'interazione uomoanimale e deve essere accuratamente registrato.

In particolare, devono essere annotati, sia per il paziente/utente che per l'animale, eventuali stati di disagio, risposte all'interazione, sia positive che negative, cambiamento dell'attenzione, modifiche comportamentali, ecc. utilizzando parametri il più possibile oggettivi.

L'équipe definisce in fase progettuale le modalità e la periodicità di analisi dei dati raccolti e valuta, con il responsabile di progetto, gli eventuali adeguamenti da mettere in atto.

7.2.2 Valutazione di efficacia

L'efficacia viene valutata mettendo a confronto gli effetti ottenuti al termine della realizzazione del progetto e gli obiettivi preliminarmente individuati. In particolare si focalizza sui "cambiamenti" degli utenti verificati anche sulla base dei dati raccolti attraverso il monitoraggio.

Gli strumenti e i criteri per la valutazione dell'efficacia devono essere standardizzati e validati scientificamente, incluse classificazioni riconosciute a livello internazionale (per esempio International Classification of Functioning disability and health-ICF).

Nel caso in cui l'équipe non individui strumenti già standardizzati e validati scientificamente deve utilizzare strumenti oggettivi condivisi con il Centro di referenza nazionale per gli IAA (CRN IAA).

8. Animali impiegati negli IAA

Gli animali impiegati negli Interventi assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l'uomo.

Le specie maggiormente impiegate sono:

- cane;

- cavallo;

- asino;

- gatto;

- coniglio.

I progetti di TAA e di EAA che prevedono l'impiego di specie diverse da quelle sopra elencate saranno valutati dal CRN IAA, sentito il Ministero della salute.

L'idoneità di specie e del singolo animale, ai fini dell'Intervento, viene valutata dal veterinario dell'équipe congiuntamente al responsabile di progetto. Negli IAA non è consentito l'impiego di animali che abbiano un'anamnesi di abbandono e/o maltrattamento recenti, ivi compresi quelli ospitati nei canili e nei rifugi, a meno che non seguano un percorso di rieducazione e socializzazione coordinato da un medico veterinario esperto in comportamento animale (ai sensi del DM 26 novembre 2009) che può avvalersi di personale, anche volontario, adeguatamente formato.

Gli animali coinvolti devono essere adulti e le femmine non possono essere impiegate durante la fase estrale, la lattazione o lo stato di gravidanza avanzata (in conformità con quanto previsto dal regolamento CE n. 1/2005).

Secondo le specificità dell'Intervento, il medico veterinario dell'équipe può decidere ulteriori limitazioni o esclusioni in base a esigenze o condizioni particolari degli animali impiegati al fine di salvaguardare il benessere e la salute dell'utente/paziente e dell'animale stesso.

8.1 Requisiti sanitari

Gli animali scelti devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione sanitaria dal medico veterinario dell'équipe che può avvalersi di colleghi specialisti. A seguito della valutazione ne viene riconosciuta l'idoneità che deve essere costantemente monitorata nel corso degli interventi. E' compito del medico veterinario dell'équipe individuare le modalità per il monitoraggio sanitario dell'animale.

Inoltre, al termine del progetto di IAA è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato sanitario dell'animale impiegato.

Per ogni animale il medico veterinario predispone una cartella clinica, che deve essere regolarmente aggiornata, riportante il segnalamento dell'animale, l'anamnesi, lo stato sanitario, le profilassi eseguite e le eventuali terapie. Qualora sia previsto l'obbligo di identificazione e registrazione, il codice identificativo deve essere riportato nella cartella clinica.

In particolari situazioni di rischio per l'utente/paziente (immunodepressione, allergie, controindicazioni legate a particolari stati patologici), tenuto conto delle prescrizioni del medico responsabile, il medico veterinario valuta la necessità di ulteriori e/o più frequenti accertamenti clinico-diagnostici sull'animale e l'adozione di comportamenti più restrittivi nella sua gestione.

8.2 Requisiti comportamentali

Gli animali impiegati negli IAA devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione di tipo comportamentale da parte del medico veterinario dell'équipe che può avvalersi della collaborazione di colleghi esperti in comportamento animale, etologi e, assumendosene la responsabilità, di altre figure professionali e operatori (anche volontari) adeguatamente formati. L'idoneità del singolo animale viene attestata solo in assenza di patologie comportamentali e per animali che presentano caratteristiche di socievolezza, capacità relazionale inter e intraspecifica e docilità.

Tutti gli animali impiegati, soprattutto quando gli IAA richiedono un'attività di relazione e contatto, devono essere stati sottoposti a uno specifico percorso educativo e di addestramento al fine di acquisire le abilità e competenze necessarie. L'educazione dell'animale deve essere orientata a incentivare la pro-socialità, la collaborazione con il coadiutore durante l'intervento e la motivazione all'attività.

Tale percorso deve essere rispettoso del benessere dell'animale e non deve prevedere metodi coercitivi (nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo 7 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata, con la legge n. 201/2010). Gli animali devono mantenere nel tempo il loro livello di preparazione attraverso un allenamento costante.

I requisiti comportamentali dell'animale devono essere monitorati durante lo svolgimento degli IAA secondo le modalità indicate dal medico veterinario dell'équipe nonché periodicamente verificati da quest'ultimo. Inoltre, al termine del progetto di IAA, è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato di benessere e di eventuali modificazioni comportamentali dell'animale.

Nella cartella clinica di ogni singolo animale devono essere riportati gli esiti delle valutazioni comportamentali e del monitoraggio effettuato durante le sedute.

8.3 Tutela del benessere animale

L'impiego negli IAA rappresenta per gli animali un lavoro che può essere fonte di stress. Pertanto è necessario salvaguardare e monitorare la loro condizione di benessere sia durante le sedute di trattamento che nei periodi di inattività, attraverso visite cliniche e comportamentali, durante le quali deve essere registrato qualsiasi cambiamento fisico, fisiologico e/o comportamentale. Il monitoraggio dello stato di benessere può essere realizzato anche attraverso il rilievo di indicatori dello stress scientificamente validati.

Per ogni animale deve essere redatta una scheda di registrazione degli Interventi svolti, da allegare alla cartella clinica. Essa descrive il tipo di intervento, i dati identificativi del coadiutore dell'animale e del medico veterinario dell'équipe, la sede dell'intervento, data, ora e durata dell'intervento, il numero di fruitori e le attività svolte. La puntuale compilazione della scheda è compito del coadiutore mentre spetta al medico veterinario effettuare la verifica della sua corretta compilazione nonché del rispetto delle modalità di esecuzione dell'intervento affinché sia garantita la tutela degli animali. Il medico veterinario, sulla base del monitoraggio dello stato di salute e di benessere psicofisico dell'animale, definisce la frequenza massima delle sedute, le modalità e i tempi di impiego di ogni animale per seduta.

Il medico veterinario o il coadiutore dell'animale in caso di necessità devono disporre l'interruzione dell'Intervento.

Agli animali che, per qualsiasi motivo legato all'età o alle loro condizioni di salute, non sono più impiegati negli IAA deve essere garantita un'adeguata condizione di vita.

9. La formazione degli operatori

Gli IAA, in particolare le TAA e le EAA, prevedono il coinvolgimento di un'équipe multidisciplinare composta dalle figure professionali e dagli operatori di cui al Capitolo 4 delle presenti Linee guida in possesso di conoscenze e competenze specifiche acquisite attraverso un percorso formativo, che comprende un corso propedeutico, un corso base e un corso avanzato.

L'iter formativo di ogni singolo soggetto deve essere completato in un arco di tempo non superiore a quattro anni e al suo termine viene rilasciato un attestato di idoneità agli IAA a condizione che il discente abbia:

- frequentato tutti i corsi previsti dal percorso formativo scelto (propedeutico + base + avanzato);

- partecipato alle visite guidate;

- svolto i previsti periodi di stage presso una struttura operante negli IAA;

- prodotto un elaborato finale.

9.1 Corso propedeutico (comune a tutte le figure professionali e agli operatori coinvolti) Destinatari

Il corso è rivolto a coloro che nell'ambito degli IAA vogliono acquisire il ruolo di coadiutore dell'animale, medico veterinario esperto in IAA, responsabile di progetto, referente di intervento e responsabile d'attività.

Requisiti d'accesso

Titolo di studio o requisiti previsti per le specifiche professionalità

e per gli operatori che compongono l'équipe multidisciplinare. I requisiti sono valutati dalla Segreteria scientifica del corso, sentito il CRN IAA che esprime parere consultivo.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso propedeutico fornisce nozioni di base sugli IAA, e sulla relazione uomo-animale, sugli aspetti deontologici, sulla normativa nazionale e sui contenuti delle Linee guida. Consente inoltre di approfondire le conoscenze sul ruolo dell'equipe e sulle responsabilità delle diverse figure professionali e degli operatori e di far conoscere ai discenti alcune esperienze di IAA. Attraverso tale corso i discenti acquisiranno competenze di base nell'ambito della progettazione di IAA e specifiche della propria professionalità; inoltre comprenderanno il ruolo delle figure professionali e degli operatori all'interno dell'équipe e impareranno a rapportarsi con i diversi componenti dell'équipe stessa.

Contenuti formativi

- I fondamenti e le caratteristiche della relazione uomo-animale - Storia e presentazione degli IAA

- Definizione di AAA, EAA e TAA

- Linee guida, cornice normativa nazionale e internazionale anche inerente la tutela del benessere animale - Il Centro di referenza nazionale per gli Interventi assistiti con gli animali - Ruoli e responsabilità delle figure professionali e operatori coinvolti - L'équipe - Gli ambiti di lavoro: caratteristiche degli utenti e delle realtà

operative - Esperienze di IAA

Durata: Almeno 21 ore di lezione frontale.

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento mediante test.

Per la figura di responsabile di attività il percorso formativo può

concludersi con tale attestato.

9.2 Corsi base (differenziati per le diverse figure professionali e operatori coinvolti) 9.2.1 Corso base per coadiutore del cane e animali d'affezione

Destinatari

Il corso è rivolto a coloro che intendono ricoprire il ruolo di coadiutore del cane in IAA e fornisce elementi di conoscenza relativi al gatto e al coniglio; coloro che vorranno diventare coadiutori per queste due specie dovranno frequentare il corso integrativo di cui al punto 9.2.1bis.

Requisiti d'accesso

Attestato di partecipazione al corso propedeutico.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso approfondisce le competenze specifiche del coadiutore del cane, i cui compiti sono di assumere la responsabilità della corretta gestione dell'animale ai fini dell'interazione, coerentemente con il contesto e gli obiettivi dell'Intervento; inoltre insegna al coadiutore a monitorare lo stato di salute e il benessere dell'animale impiegato, individuando i segnali di malessere (sia fisici che psichici), secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario e ad applicare metodi per la preparazione dell'animale all'interazione in un setting degli IAA in diversi ambiti terapeutici, educativi, di attività culturale e di socializzazione.

Il corso fornisce conoscenze teoriche e applicate sulle caratteristiche degli utenti e degli IAA, nonché elementi di etologia e di pratica di gestione specie-specifica necessari alla coppia animale-coadiutore per poter far parte dell'équipe di lavoro in un progetto di IAA e consente di conoscere alcune attività di centri specializzati per gli IAA.

Il coadiutore del cane acquisirà anche nozioni in merito alla corretta gestione e impiego negli IAA del gatto e del coniglio.

Contenuti formativi

Il corso prevede una parte teorica e una pratica.

- Il ruolo del coadiutore dell'animale e il suo posto nei setting degli IAA

- Conoscenza degli ambiti di lavoro degli IAA

- Evoluzione e comportamento del cane

- Esigenze etologiche e fisiologiche di specie (cane, gatto e coniglio)

- Esigenze gestionali dei cani, coinvolti negli IAA

- Il sistema sociale e comunicativo del cane

- Comunicazione intra-specifica e inter-specifica

- Procedure di sicurezza nelle attività con cani

- Salvaguardia, valutazione e monitoraggio del benessere dei cani coinvolti negli IAA

- Centralità, comprensione e cura della relazione

- Presentazione di progetti di IAA con il cane (ambiti di lavoro e setting) Parte pratica

- Pratica di lavoro in sicurezza con il cane

- Training cinofilo di base

- Training cinofilo funzionale agli IAA

- Pratica del linguaggio non verbale del cane

- Esperienze di Interventi assistiti con il cane

Durata: Almeno 56 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento con test e prova pratica.

9.2.1 bis Corso integrativo per coadiutori del gatto e del coniglio

Destinatari

Il corso è rivolto a coloro che intendono ricoprire il ruolo di coadiutore del gatto e del coniglio negli IAA e fornisce elementi di conoscenza relativi alle specie.

Requisiti d'accesso

Attestato di partecipazione al corso base per coadiutore del cane.

Contenuti formativi

Il corso prevede una parte teorica e una pratica.

Parte teorica

- Evoluzione e comportamento del gatto e del coniglio

- Esigenze gestionali, valutazione e monitoraggio del benessere dei gatti e dei conigli, coinvolti negli IAA

- Presentazione di progetti di IAA con il gatto e con il coniglio (ambiti di lavoro e setting)

Parte pratica

- Esperienze di interventi assistiti con il gatto e con il coniglio

Durata: almeno 8 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 100% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento.

9.2.2 Corso base per il coadiutore del cavallo

Destinatari

Il corso è rivolto a coloro intendono ricoprire il ruolo di coadiutore del cavallo negli IAA.

Requisiti d'accesso

Attestato di partecipazione al corso propedeutico.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso approfondisce le competenze specifiche del coadiutore del cavallo, i cui compiti sono di assumere la responsabilità della corretta gestione dell'animale ai fini dell'interazione, coerentemente con il contesto e gli obiettivi dell'intervento; inoltre insegna al coadiutore a monitorare lo stato di salute e il benessere dell'animale impiegato, individuando i segnali di malessere (sia fisici che psichici), secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario, ad applicare metodi per la preparazione dell'animale all'interazione in un setting degli IAA in diversi ambiti terapeutici, educativi, di attività culturale e di socializzazione.

Il corso fornisce conoscenze teoriche e applicate sulle caratteristiche degli utenti e degli IAA, nonché gli elementi di etologia e di pratica di gestione specie-specifica necessari alla coppia animalecoadiutore per poter far parte dell'équipe di lavoro in un progetto di IAA e consente di conoscere alcune attività di centri specializzati per gli IAA.

Contenuti formativi

Il corso prevede una parte teorica e una pratica.

Parte teorica

- Il ruolo del coadiutore dell'animale e suo posto nei setting degli IAA

- Conoscenza degli ambiti di lavoro degli IAA

- Evoluzione e comportamento del cavallo

- Esigenze etologiche e fisiologiche di specie

- Esigenze gestionali dei cavalli coinvolti negli IAA

- Procedure di sicurezza nelle attività con i cavalli

- Il sistema sociale e comunicativo del cavallo

- Comunicazione intra-specifica e inter-specifica

- Salvaguardia, valutazione e monitoraggio del benessere dei cavalli coinvolti negli IAA

- Centralità, comprensione e cura della relazione

- Presentazione di progetti di IAA con il cavallo (ambiti di lavoro e setting) Parte pratica - Pratica di lavoro in sicurezza con il cavallo (attività a terra e non)

- Gestione di scuderia e governo del cavallo

- Pratica di addestramento di base

- Adattamento agli ausili e agli arricchimenti ambientali

- Pratica di tecniche di osservazione del binomio cavallo/cavaliere

- Esperienze di Interventi assistiti con i cavalli

Durata: almeno 56 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento con test e prova pratica.

9.2.3 Corso base per il coadiutore dell'asino

Destinatari

Il corso è rivolto a coloro intendono ricoprire il ruolo di coadiutore dell'asino negli IAA.

Requisiti d'accesso

Attestato di partecipazione al corso propedeutico.

Obiettivi formativi - Competenze acquisite

Il corso approfondisce le competenze specifiche del coadiutore dell'asino, i cui compiti sono di assumere la responsabilità della corretta gestione dell'animale ai fini dell'interazione, coerentemente con il contesto e gli obiettivi dell'Intervento; inoltre insegna al coadiutore a monitorare lo stato di salute e il benessere dell'animale impiegato, individuando i segnali di malessere (sia fisici che psichici), secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario, ad applicare metodi per la preparazione dell'animale all'interazione in un setting degli IAA in diversi ambiti terapeutici, educativi, di attività culturale e di socializzazione.

Il corso fornisce conoscenze teoriche e applicate sulle caratteristiche degli utenti e degli IAA, nonché gli elementi di etologia e di pratica di gestione specie-specifica necessari alla coppia animalecoadiutore per poter far parte dell'équipe di lavoro in un progetto di IAA e consente di conoscere alcune attività di centri specializzati per gli IAA.

Contenuti formativi

Il corso prevede una parte teorica e una pratica.

Parte teorica

- Il ruolo del coadiutore dell'animale e suo posto nei setting di IAA

- Conoscenza degli ambiti di lavoro degli IAA

- Evoluzione e comportamento dell'asino

- Esigenze etologiche e fisiologiche di specie

- Esigenze gestionali degli asini coinvolti negli IAA

- Procedure di sicurezza nelle attività con gli asini

- Il sistema sociale e comunicativo dell'asino

- Comunicazione intra-specifica e inter-specifica

- Salvaguardia, valutazione e monitoraggio del benessere degli asini coinvolti negli IAA

- Centralità, comprensione e cura della relazione

- Presentazione di progetti di IAA con l'asino (ambiti di lavoro e setting)

Parte pratica

- Pratica di lavoro in sicurezza con l'asino (attività a terra e non)

- Gestione di scuderia e governo dell'asino

- Pratica di addestramento di base

- Adattamento agli ausili e agli arricchimenti ambientali

- Pratica di tecniche di osservazione del binomio asino/coadiutore

- Esperienze di interventi assistiti con gli asini

Durata: almeno 56 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento con test e prova pratica.

9.2.4 Corso base per medici veterinari

Destinatari

Il corso è rivolto ai medici veterinari che hanno superato il corso propedeutico e intendono operare negli IAA.

Requisiti d'accesso

Laurea in medicina veterinaria e attestato di frequenza al corso propedeutico.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso approfondisce le competenze specifiche negli IAA del medico veterinario, quale figura professionale che:

a. collabora con il responsabile di progetto nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore-animale;

b. valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell'animale impiegato;

c. indirizza alla corretta gestione dell'animale nel setting operativo assumendone la responsabilità.

Il corso fornisce elementi utili per garantire il benessere e la salute dell'animale in relazione all'impiego dello stesso negli IAA;

inoltre consente di migliorare la conoscenza degli aspetti etologici delle specie animali impiegate anche al fine di operare la scelta della specie e della coppia animale-coadiutore più idonei allo specifico progetto.

I partecipanti comprenderanno l'importanza del loro ruolo all'interno dell'équipe multidisciplinare e apprenderanno le modalità di relazione con enti pubblici e privati che erogano progetti di IAA.

Contenuti formativi

- Ruolo del medico veterinario nei progetti di IAA

- Conoscenza degli ambiti di lavoro degli IAA

- Esigenze e caratteristiche etologiche delle specie animali impiegate negli IAA

- Il sistema sociale degli animali coinvolti negli IAA

- Teoria dell'apprendimento

- Principi di bioetica

- Il benessere degli animali negli IAA

- Comunicazione intra-specifica e inter-specifica

- Prevenzione dei disturbi comportamentali

- Protocolli sanitari per gli animali impiegati negli IAA

- Procedure di sicurezza nelle attività con le specie animali impiegate negli IAA

- La progettazione di un IAA

- La coppia coadiutore-cane

- La coppia coadiutore-cavallo

- La coppia coadiutore-asino

- Esperienze di Interventi assistiti con il cane, il cavallo e l'asino

Durata: Almeno 40 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento con test.

9.2.5 Corso base per responsabili di progetto e referenti di Intervento TAA/EAA

Destinatari

Il corso è rivolto a coloro che vogliono acquisire nelle TAA/EAA il ruolo di responsabili di progetto o referenti di Intervento.

Requisito d'accesso

Titolo di studio previsto per le specifiche professionalità e attestato di partecipazione al corso propedeutico.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso fornisce approfondimenti normativi, inoltre, per quanto riguarda il responsabile di progetto, approfondisce le competenze specifiche in TAA/EAA per:

a. individuare gli obiettivi terapeutici e/o educativi dei progetti, in stretta collaborazione con tutte le figure professionali e gli operatori dell'équipe di riferimento che coordina;

b. indirizzare la fase progettuale, la programmazione dell'intervento, la valutazione degli obiettivi terapeutici e la tutela dei pazienti/ utenti coinvolti.

Per quanto riguarda il referente di Intervento, il corso approfondisce le competenze specifiche in TAA/EAA per:

a. individuare le metodologie di intervento e il ruolo del referente d'intervento nell'ambito dell'équipe;

b. focalizzare adeguate capacità nella relazione con il paziente/utente;

c. accompagnare e tutelare il paziente/utente in tutte le fasi dell'intervento, dalla progettazione alla realizzazione.

I partecipanti acquisiranno le competenze:

a) tecnico-professionali necessarie per costruire una relazione efficace ai fini terapeutici/educativi e gli strumenti utili alla valutazione e al monitoraggio degli interventi nonché le competenze metodologiche e le conoscenze normative per quanto riguarda il ruolo e le responsabilità delle figure di responsabile di progetto e di referente di intervento. In particolare verranno forniti gli elementi utili alla gestione dei setting operativi riguardanti TAA/EAA.

In particolare, approfondiranno le conoscenze metodologiche atte a stabilire e gestire la corretta relazione del paziente/utente con la specie animale impiegata, in base agli obiettivi progettuali.

b) di processo utili a progettare TAA/EAA.

Saranno forniti gli strumenti necessari per:

- il corretto approccio alla seduta di intervento;

- acquisire le competenze necessarie per un attento monitoraggio dell'attività e per una valutazione oggettiva del risultato mantenendo il focus sul paziente/utente in relazione all'animale.

c) di sistema attraverso l'acquisizione delle nozioni legislative, etiche, medico-legali, psicologiche indispensabili nel progettare e realizzare TAA/EAA.

I partecipanti acquisiranno le competenze che si riferiscono al responsabile di progetto e al referente di Intervento, per una gestione ottimale e funzionale di TAA/EAA, collaborando attivamente con le figure professionali e operatori che compongono l'équipe multidisciplinare.

Contenuti formativi

- Etica dell'interazione uomo-animale

- Deontologia professionale, in particolare delle professioni sanitarie

- Normative vigenti a livello nazionale e regionale in ambito socio-sanitario

- Aspetti assicurativi, medico-legali e gestionali di TAA/EAA

- Specie animali coinvolte e caratteristiche etologiche

- Pianificazione di un intervento educativo e protocolli d'intervento in ambito educativo - Pianificazione del progetto terapeutico individualizzato e inquadramento teorico e pratico degli utenti

- Valutazione dell'efficacia di TAA/EAA

- La misurazione del comportamento animale: tecniche e problemi metodologici

- Strumenti di valutazione dell'utente in TAA/EAA (test, questionari, osservazione, scale di sviluppo, ICF)

- Gestione del setting operativo

- Strumenti di monitoraggio delle sedute

- Presentazione e discussione di casi

Durata: almeno 40 ore

Attestato di partecipazione

Al termine del corso è rilasciato al discente che abbia frequentato almeno il 90% delle ore previste, un attestato di partecipazione previa verifica del livello di apprendimento con test.

9.3 Corso avanzato

Destinatari

Il corso è rivolto a tutti coloro che hanno partecipato e superato i corsi base per coadiutori dell'animale, medici veterinari, responsabili di progetto e referenti di intervento.

Requisiti

Attestato di frequenza ai corsi base.

Obiettivi formativi - competenze acquisite

Il corso avanzato completa l'iter formativo per tutte le figure professionali e operatori dell'équipe degli IAA e fornisce le conoscenze tecniche, educative e cliniche per poter svolgere il lavoro di équipe negli IAA. Fornisce le competenze necessarie per poter conoscere e gestire le dinamiche di gruppo, indispensabili a tutti i componenti dell'équipe multidisciplinare per operare con efficacia ed efficienza, in quanto i membri provengono da realtà formative e professionali diverse che devono convergere in un nuovo equilibrio organizzativo e operativo.

Attraverso l'analisi e lo studio di esperienze di IAA realizzati sull'intero territorio nazionale e/o internazionale, i partecipanti apprenderanno le dinamiche dell'interazione dell'équipe multidisciplinare che opera negli IAA e gli specifici ruoli e responsabilità delle figure professionali e operatori che la costituiscono.

I partecipanti acquisiranno le competenze:

a) tecnico-professionali distinte per ogni figura professionale dell'équipe multidisciplinare, attraverso l'analisi di progetti di IAA già realizzati e misurati, rappresentativi delle diverse aree di intervento terapeutico ed educativo.

b) di processo per comprendere come interagire con efficacia e sinergia all'interno dell'équipe multidisciplinare che opera negli IAA analizzando protocolli e procedure realizzate. Le competenze saranno approfondite anche grazie alla possibilità di essere inseriti in équipe di IAA individuate in ambito nazionale e internazionale in qualità di osservatori (esperienze) e delle "visite guidate" presso centri specializzati di IAA che costituiscono ore formative obbligatorie.

c) di sistema al fine di consentirgli di essere in grado di:

- elaborare un progetto di IAA in riferimento alla propria professionalità

- applicare protocolli e procedure nei diversi ambiti di intervento

- relazionarsi con le strutture socio-sanitarie e i centri specializzati per IAA

- applicare le modalità di lavoro riportate nelle Linee guida

Contenuti formativi

1. Lezioni frontali (relazioni e filmati)

- Teoria e applicazione delle dinamiche di gruppo (es. ruoli, la comunicazione, la partecipazione, la leadership efficace, la gestione delle criticità ecc.)

- L'équipe multidisciplinare e gli IAA: contributo delle diverse specie animali come partner nella relazione d'aiuto, ruoli e criteri di cooperazione tra referente di intervento, l'équipe multidisciplinare e la coppia coadiutore-animale

- Simulazioni di lavoro in équipe

- IAA secondo il modello bio-psico-sociale

- ICF per la valutazione dei risultati

- IAA e loro specifiche aree di intervento:

- disabilità, disagio e devianza in età evolutiva, età adulta e terza età;

- ambito ospedaliero, psichiatrico, scolastico;

- carcere, tossicodipendenza.

- Approfondimento teorico e pratico, a partire dalla presentazione di casi clinici e/o esperienze di lavoro.

2. Stage

- Il corsista parteciperà come osservatore ad un progetto di IAA

- Simulazione delle dinamiche di équipe

- Strategie per la tutela e per il sostegno dell'operatore

3. Visite guidate

Sono organizzate presso centri specializzati per IAA o strutture socio-sanitarie

4. Elaborato finale e valutazione dell'apprendimento

Al termine del corso avanzato il discente conseguirà l'attestato di idoneità specifico per la propria professionalità a condizione di aver frequentato il 90% delle ore previste, completato l'intero iter in un arco di tempo non superiore a quattro anni, partecipato alle visite guidate, svolto i previsti periodi di stage presso una struttura operante negli IAA ed elaborato e discusso una tesina finale

Durata

Lezioni frontali: almeno 72 ore

Esperienza pratica: almeno 32 ore

Visite guidate: almeno 16 ore

Per un totale minimo di 120 ore.

9.4 Disposizioni transitorie

Le figure professionali, sanitarie e non, e gli operatori in possesso di attestati di partecipazione a corsi di formazione nell'ambito degli IAA, conseguiti prima dell'emanazione delle Linee guida o che già operano in tale ambito, entro 24 mesi devono acquisire una specifica idoneità. Ai fini del conseguimento della suddetta idoneità è effettuata una valutazione in base ai seguenti criteri:

- programma dei percorsi formativi completati;

- esperienza maturata.

Per accedere direttamente al corso base, il discente deve aver completato un percorso formativo il cui programma deve prevedere almeno i contenuti del corso propedeutico di cui al capitolo 9.1, oppure deve essere in possesso di esperienza specifica per il ruolo ricoperto all'interno dell'equipe, documentata e almeno biennale la cui valutazione è affidata al giudizio insindacabile della Segreteria scientifica del corso, sentito il CRN IAA.

Per accedere direttamente al corso avanzato, il discente deve aver completato un percorso formativo il cui programma deve prevedere almeno i contenuti dei corsi propedeutico e base relativo al proprio ruolo all'interno dell'équipe di cui ai capitoli 9.1 e 9.2, oppure deve essere in possesso di esperienza specifica per il ruolo ricoperto all'interno dell'équipe, documentata e almeno quinquennale la cui valutazione è affidata al giudizio insindacabile della Segreteria scientifica del corso, sentito il CRN IAA.

Per sostenere direttamente l'esame per il rilascio dell'Attestato di idoneità agli IAA il discente deve aver completato un percorso formativo il cui programma deve prevedere almeno i contenuti dei corsi propedeutico (capitolo 9.1), di base (capitolo 9.2) e avanzato (capitolo 9.3), oppure essere in possesso di esperienza specifica per il ruolo ricoperto all'interno dell'équipe, documentata e almeno decennale la cui valutazione è affidata al giudizio insindacabile della segreteria scientifica del corso, sentito il CRN IAA.

Sulla base della valutazione del curriculum formativo e professionale e di particolari meriti, il CRN IAA, sentito il Ministero della salute, può rilasciare direttamente l'attestato di idoneità agli IAA.

10. Formazione dei cani di assistenza alle persone con disabilità

Con il termine "cani di assistenza alle persone con disabilità" si intendono tutti i cani, oltre ai cani guida per non vedenti e ipovedenti, che assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune funzioni e dei compiti che l'individuo con disabilità non può eseguire autonomamente.

I cani d'assistenza di cui al presente capitolo, devono seguire un percorso educativo e di addestramento che rispetti i requisiti previsti dall'Assistence Dogs International (ADI)".

11. Bibliografia

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