
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 31 marzo 2017
SUPPLEMENTO ORDINARIO G.U.R.S. 14 aprile 2017, n. 15
Riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 2 aprile 2015, n. 70.
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 8 novembre 1988, n. 39;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni sul riordino della disciplina in materia sanitaria;
Visto il D.P.R. 14 gennaio 1997 "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private";
Visto il D.A. 17 giugno 2002, n. 890 e successive modificazioni, recante direttive per l'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie nella Regione siciliana;
Vista la legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009, recante il titolo "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale" che prevede, agli artt. 8 e 33, a partire dall'1 settembre, la cessazione delle esistenti Aziende sanitarie e la costituzione delle nuove Aziende del servizio sanitario regionale;
Visto il comma 4, lettere c, d, e, dell'art. 2 della legge regionale n. 5/2009;
Tenuto conto del documento adottato dal comitato LEA nella seduta del 26 marzo 2012, in aderenza a quanto previsto dall'intesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009, concernente il "Patto per la salute per gli anni 2010-2012", con il quale sono stati approvati gli standard per l'individuazione delle strutture semplici e complesse nonché delle posizioni organizzative e di coordinamento;
Visto il Piano sanitario regionale "Piano della salute" 2011-2013, approvato con decreto presidenziale 18 luglio 2011 pubblicato nel S.O. n. 2 della Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 32 del 29 luglio 2011;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazione, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ed in particolare l'articolo 15, comma 13, lettera c), dispone che le Regioni, sulla base e nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi che saranno definiti con apposito regolamento e tenendo conto della mobilità interregionale, adottino provvedimenti di riduzione dello standard di posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del Servizio sanitario regionale ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per abitanti di cui 0,2 per lungodegenza e 0,5 per riabilitazione, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici ed assumendo come riferimento un tasso di ospedalizzazione pari a 160 per mille abitanti di cui il 25 per cento riferito a ricoveri diurni;
Visto il Patto per la salute 2014-2016 di cui all'Intesa Stato Regioni del 10 luglio 2014;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, ad oggetto: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 302 del 30 dicembre 2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
Visto il D.A. n. 46/2015 del 14 gennaio 2015 "Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera- territoriale della Regione Sicilia";
Visto il D.M. 2 aprile 2015, n. 70 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera";
Vista la deliberazione n. 119 del 14 maggio 2015, con la quale la Giunta regionale ha approvato i primi criteri applicativi per la valutazione delle unità operative delle strutture pubbliche ai fini dell'allineamento tendenziale agli standards previsti dal regolamento di cui al D.M. n. 70/2015;
Visto il D.A. n. 1181/2015 dell'1 luglio 2015 "Recepimento decreto del Ministero della salute del 2 aprile 2015, n. 70 - Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera", con il quale è stato avviato un percorso di rivisitazione generale del D.A. n. 46/2015 per allinearlo ai contenuti del D.M. n. 70/2015;
Considerato che la Regione siciliana ha deciso di avvalersi della facoltà prevista all'art. 15, comma 20, del D.L. n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012, in continuità con il Programma operativo 2010-2012 di prosecuzione del Piano di rientro, mediante la predisposizione di un "Programma operativo di consolidamento e sviluppo delle misure strutturali e di innalzamento dei livello di qualità del Sistema sanitario regionale" per il triennio 2016 - 2018", in corso di approvazione da parte dei Ministeri della salute e dell'economia;
Visto il D.A. n. 1360 del 3 agosto 2015 "Approvazione linee guida per l'adeguamento degli atti aziendali";
Visto il D.A. n. 1380 del 5 agosto 2015 "Approvazione delle linee di indirizzo regionali per la rideterminazione delle dotazioni organiche delle Aziende del servizio sanitario regionale";
Visti la nota del Ministero della salute n. 6253 del 22 febbraio 2016 nonché la nota pervenuta via mail in data 6 maggio 2016;
Preso atto delle osservazioni critiche nei confronti del citato D.A. n. 46 del 14 gennaio 2015, contenute nel parere n. 139-P del 18 settembre 2015 reso dai Ministeri affiancanti, ai cui contenuti la Regione sta dando attuazione;
Vista la circolare assessoriale prot. n. 98551 del 25 marzo 2016 "Avvio delle procedure di reclutamento per la copertura dei posti vacanti e disponibili nelle dotazioni organiche delle aziende ed enti del S.S.R.: disposizioni operative", in particolare il punto 3) nella parte che recita "Nell'ipotesi in cui l'applicazione dei parametri di cui al D.M. n. 70/2015 comporterà l'eliminazione di alcune delle strutture complesse ricadenti nella medesima area metropolitana e/o bacino, l'Assessorato si riserva di valutare, previo raccordo con le Aziende interessate, l'individuazione della uoc che permane nella rete e dei predetti criteri applicativi.";
Viste, altresì, le risultanze dell'attività di ricognizione avviata dal Dipartimento pianificazione strategica con note del 27 aprile 2016 indirizzate ai direttori generali delle Aziende sanitarie della Regione;
Preso atto che, a seguito dell'adozione degli atti aziendali da parte delle Aziende sanitarie della Regione, si è realizzata una prima riduzione delle unità operative complesse previste dal D.A. n. 46/2015;
Visti i decreti assessoriali con i quali sono stati approvati gli atti aziendali delle Aziende sanitarie della Regione;
Visto il D.A. n. 1188 del 29 giugno 2016 "Modifica del D.A. n. 46 del 14 gennaio 2015 a seguito dell'approvazione degli atti aziendali" con il quale, per effetto dell'adozione degli atti aziendali da parte delle Aziende sanitarie della Regione è stato definito il nuovo assetto delle unità operative complesse delle medesime strutture;
Visto il documento AGENAS prot. n. 4969 del 24 maggio 2016 "Documento metodologico per la riorganizzazione della Rete di emergenza-urgenza della Regione siciliana";
Visto il D.A. n. 247 del 13 febbraio 2017, con il quale è stato istituito il Coordinamento del settore unico dell'Emergenza sanitaria al fine di implementare i nuovi modelli organizzativi in relazione alle previsioni del D.M. n. 70/2015 e del Documento metodologico AGENAS del 16 maggio 2016;
Considerato che l'intervenuta normativa di cui al D.M. n. 70/2015, disciplinando gli obiettivi previsti dagli standard in ordine ai bacini di utenza, al numero di accessi e della distanza dal DEA di riferimento alle soglie minime di volume di attività e di esito delle singole discipline, impone un nuovo metodo di programmazione dell'assistenza ospedaliera nella riclassificazione della tipologia dei presidi ospedalieri e nella metodologia di calcolo della dotazioni dei posti letto. Tale metodologia, così come segnalato dal citato documento dell'AGENAS del 16 maggio 2016 vede la Rete dell'emergenza e urgenza essere allo stesso tempo spina dorsale e punto di partenza per la riclassificazione degli ospedali e la costituzione della nuova rete ospedaliera;
Ritenuto sulla scorta delle superiori direttrici di dover procedere alla classificazione delle strutture ospedaliere, secondo i livelli di complessità crescente - previsti dal D.M. n. 70/2015 - individuando i presidi ospedalieri di base, i Dipartimenti di emergenza urgenza e di accettazione di primo e di secondo livello nonché i presidi ospedalieri di zone disagiate eliminando le discipline duplicate nei singoli presidi/stabilimenti;
Ritenuto, altresì, di dover indicare il numero complessivo delle strutture classificate a livello regionale facenti parte del nuovo sistema di rete dell'emergenza urgenza e riportati nella sottostante tabella:
TOTALE REGIONALE - SICILIA |
|
DEA II - HUB |
7 |
DEA I - SPOKE |
22 |
PS BASE |
14 |
PS ZONA DISAGIATA |
11 |
PS ALTO RISCHIO AMBIENTALE |
1 |
Ritenuto di dover rimodulare la nuova rete secondo il modello Hub e Spoke tra i DEA di II e di I livello e presidi di base la cui reciproca interazione sarà attuata preservando l'autonomia organizzativa di ciascun sistema nell'ottica sinergica di un necessario coordinamento. Tali strutture sono organizzate in modo da rispondere alle necessità d'intervento secondo livelli di capacità crescenti in base alla loro complessità, alle competenze del personale nonché alle risorse disponibili;
Analogamente, la nuova programmazione prevede il necessario potenziamento della rete dell'assistenza territoriale nonché quella dell'emergenza territoriale, che sono strategici al mantenimento qualitativo delle prestazioni;
Ritenuto, inoltre, di dover mettere in atto interventi finalizzati al recupero dell'appropriatezza delle prestazioni di ricovero e dell'efficienza produttiva con particolare riguardo a:
- riduzione di unità operative duplicate nell'ambito della medesima disciplina;
- accorpamento di unità operative di specialità differenti, ma assimilabili per area (medico-chirurgica) o per intensità di cura (elevata, media assistenza, assistenza di base), per evitare una frammentazione delle unità operative con dotazioni di posti letto inferiori a soglie di efficienza ragionevoli; riorganizzazione degli "ospedali riuniti" attraverso l'eliminazione delle discipline duplicate nei singoli presidi/stabilimenti e la separazione delle discipline afferenti all'emergenza e alle attività di elezione;
- rifunzionalizzazione del ruolo di alcuni ospedali che, ancorché essere riconvertiti, continuano ad assicurare prestazioni sanitarie nel territorio, riorganizzandosi verso una assistenza maggiormente incentrata sulla post acuzie, in tal modo integrando e completando l'offerta dei servizi sanitari degli altri ospedali;
Visto il Documento metodologico per la riorganizzazione del Sistema di rete dell'emergenza - urgenza della Regione siciliana, prot. n. 25831 del 22 marzo 2017, nel quale vengono declinati gli specifici obiettivi di riqualificazione dell'assistenza sanitaria, che si intendono raggiungere nei tempi fissati dal documento POCS 2016/2018 e che si sviluppano secondo le seguenti direttrici:
- adozione degli standards fissati nel D.M. n. 70/2015 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera";
- organizzazione su tre livelli di complessità crescente e dimensionata secondo bacini di popolazione, caratteristiche orografiche del territorio e viabilità;
- articolazione in "Hub" (Dea di II livello) e "Spoke" (Dea di I livello), Pronto soccorso di base e Pronto soccorso di area disagiata con la definizione dei fabbisogni per specialità secondo i nodi della rete dell'emergenza e delle patologie complesse tempo-dipendenti nonché l'allocazione delle Unità operative per l'elezione;
- valutazione del profilo epidemiologico nonché delle peculiari caratteristiche oro-geografiche e di viabilità del territorio siciliano che impone una distribuzione dell'offerta sanitaria, in alcuni casi più capillare. La previsione di presidi ospedalieri di area disagiata, in particolare, consente una copertura delle aree periferiche garantendo un servizio volto a prevenire possibili ricoveri più impegnativi, considerata la prevalenza di popolazioni anziane nei bacini montani e insulari.
Le zone insulari peraltro sono, nella quasi totalità dei casi, a forte impatto turistico;
- articolazione dell'offerta delle specialità ad elevata complessità (ad es. neurochirurgia, cardiochirurgia, grandi ustionati, chirurgia vascolare, toracica, maxillo-facciale e plastica) sulla base dei volumi minimi di attività e/o sulla tempestività della risposta al bisogno specifico di salute, nell'ambito delle reti tempo-dipendenti, in quanto fattori determinanti sugli esiti;
- organizzazione delle medesime discipline ad elevata complessità in ragione dei diversi ambiti assistenziali anche per il tramite di integrazioni interaziendali secondo il modello "Hub" e "Spoke";
- articolazione rete emergenza urgenza;
- articolazione delle reti tempo dipendenti: rete ictus, rete trauma, rete cardiologica;
- articolazioni reti per patologia previste dal D.M. n. 70/2015 che integrano l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale;
- mantenimento di alcuni "ospedali riuniti" avendo cura di organizzare gli accessi ad un unico pronto soccorso evitando, al contempo, la duplicazione di unità operative all'interno dei presidi riuniti secondo le indicazioni fornite dal documento AGENAS prot. n. 4969 del 24 maggio 2016;
- promozione dell'appropriatezza organizzativa e clinica nei diversi setting assistenziali;
Preso atto delle risultanze del Tavolo per il monitoraggio dell'attuazione del regolamento, di cui al decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015, n. 70 (istituito ai sensi della lettera C.5 dell'Intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 2 luglio 2015), tenutosi in data 24 marzo 2017, nel corso del quale i componenti del Tavolo tecnico hanno positivamente valutato i contenuti della relazione tecnico-metodologico subordinando la formale approvazione del documento di programmazione all'adozione di un atto regionale formale ed efficace prima dell'inoltro al Comitato LEA e al Tavolo Adempimenti, unitamente all'adozione di un crono programma degli interventi volti al riallineamento gli standard del D.M. n. 70/2015 da operarsi entro il 31 dicembre 2018, contenente le relative tappe intermedie, cui questa Regione intende adeguarsi;
Vista la nota, prot. n. 10101 del 29 marzo 2017, del direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute, con la quale vengono riconfermati i contenuti dell'incontro tenutosi il 24 marzo 2017;
Considerato che il presente atto di programmazione ha valenza pluriennale, gli effetti dello stesso dovranno essere sistematicamente monitorati, al fine di valutarne lo stato di attuazione, l'efficacia degli interventi avvalendosi di tutti gli strumenti disponibili e utili allo scopo e orientare, ove necessario, le scelte programmatiche a livello regionale e aziendale, anche al fine di riqualificare i servizi sanitari, garantire maggiore soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini e al tempo stesso di assicurare un più adeguato controllo della spesa, divenendo quindi uno strumento programmatorio dinamico che possa rispondere agli intervenuti bisogni di salute ed allinearsi alle risultanze del monitoraggio per volumi ed esiti che la Regione opererà nel rispetto dei tempi fissati dal cronoprogramma e dalla proposta POCS 2016/2018, sempre nel rispetto dei parametri e standards fissati dal D.M. n. 70/2015;
Vista la deliberazione n. 156 del 28 marzo 2017, con la quale è stata approvata dalla Giunta regionale il documento di riordino della rete ospedaliera, conformemente alle prescrizioni di cui al verbale della riunione del 24 marzo 2017 del Tavolo ministeriale per il monitoraggio dell'attuazione del decreto ministeriale n. 70/2015, comprensivo di: documento metodologico prot. n. 25831 del 22 marzo 2017, tabelle di sintesi sull'organizzazione per bacini della rete, tabelle di sintesi sull'organizzazione della rete ospedaliera, cronoprogramma degli interventi per la riconduzione delle strutture complesse entro i parametri e gli standard del decreto ministeriale n. 70/2015;
Preso atto del parere favorevole reso dalla VI Commissione legislativa dell'Assemblea regionale nella seduta del 29 marzo 2017 nonché della risoluzione n. 68 adottata dalla Commissione;
Vista la nota prot. n. 28548 del 31 marzo 2017 del Dipartimento pianificazione strategica, con la quale nelle tabelle analitiche sono stati evidenziati alcuni refusi e/o errori materiali da rettificare, emersi a seguito del parere della VI Commissione ARS, di segnalazioni da parte di alcuni direttori generali;
Ritenuto, pertanto, che una volta intervenuta l'approvazione della rete ospedaliera, si procederà all'attività di riallineamento progressivo agli standards richiesti dal Tavolo ministeriale, dando attuazione alle azioni di sviluppo contenute nel documento metodologico del 22 marzo 2017 nonché all'analisi di ulteriori processi di rifunzionalizzazione e/o integrazione sia nel settore pubblico che nel settore privato accreditato e contrattualizzato, nel rispetto e in coerenza delle previsioni del D.M. n. 70/2015, valutando le osservazioni formulate dalla VI Commissione ARS, dai direttori generali delle Aziende e procedendo all'allocazione dei 164 posti letto per le acuzie e 154 per le postacuzie ancora da assegnare;
Preso atto, infine, che il progetto di riorganizzazione della rete di cui al presente decreto prevede un allineamento progressivo agli standard previsti dal D.M. n. 70/2015 e che lo stesso troverà compiuto adempimento in linea con il cronoprogramma definito dal Programma operativo di consolidamento e sviluppo per il triennio 2016 - 2018 e con il cronoprogramma di cui all'allegato 4 al presente decreto e che verranno fornite le necessarie direttive ai direttori generali in ordine ai tempi di attuazione delle singole previsioni della rete anche in un'ottica di sinergica integrazione con la rifunzionalizzazione del settore privato accreditato contrattualizzato;
Decreta:
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.
Per le motivazioni in premessa citate, è approvato il documento di riordino della rete ospedaliera, conformemente alle prescrizioni di cui al verbale della riunione del 24 marzo 2017 del Tavolo ministeriale per il monitoraggio dell'attuazione del decreto ministeriale n. 70/2015, comprensivo di: documento metodologico prot. n. 25831 del 22 marzo 2017, tabelle di sintesi sull'organizzazione per bacini della rete, tabelle di sintesi sull'organizzazione della rete ospedaliera, cronoprogramma degli interventi per la riconduzione delle strutture complesse entro i parametri e gli standard del D.M. 2 aprile 2015, n. 70 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera".
Conseguentemente le strutture ospedaliere della Regione siciliana vengono classificate, secondo i livelli di complessità crescente - previsti dal D.M. n. 70/2015 individuando i presidi ospedalieri di base, i Dipartimenti di emergenza urgenza e di accettazione di primo e di secondo livello nonché i presidi ospedalieri di zone disagiate come da Allegati 1 e 2, 3 che costituiscono parte integrante al presente decreto.
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.
Il presente atto di programmazione ha valenza pluriennale e l'allineamento agli standard del D.M. n. 70/2015 avverrà nei tempi e con le modalità definiti nel cronoprogramma definito dal Programma operativo di consolidamento e sviluppo per il triennio 2016 - 2018 e con il cronoprogramma di cui all'allegato 3 al presente decreto e verranno fornite le necessarie direttive ai direttori generali in ordine ai tempi di attuazione delle singole previsioni della rete anche in un'ottica di sinergica integrazione con la rifunzionalizzazione del settore privato accreditato contrattualizzato.
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.
Il presente decreto sarà pubblicato nel sito internet dell'Assessorato regionale della salute e inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione ai sensi dell'art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21.
Palermo, 31 marzo 2017.
GUCCIARDI
N.d.R. Per la rettifica dei refusi di cui al presente decreto si rimanda al D.A. Salute 25 maggio 2017.