
ASSESSORATO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA'
DECRETO 20 dicembre 2017
G.U.R.S. 9 febbraio 2018, n. 7
Fondo di rotazione in favore degli enti locali destinato esclusivamente alla copertura finanziaria delle somme occorrenti per la redazione della progettazione e di quelle eventuali necessarie per l'approvazione dei progetti riguardanti interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente degli interventi del ciclo 2014/2020.
L'ASSESSORE PER LE INFRASTRUTTURE E LA MOBILITA'
Visto l'articolo 31 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, recante "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2009";
Visto l'articolo 7, comma 25 e comma 26, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, recante "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2016. Legge di stabilità regionale";
Considerato che, in particolare, l'articolo 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, così recita rispettivamente al comma 25 ed al comma 26:
"25. Per le finalità di cui all'art. 31, commi 1 e 3, lett. b), della legge regionale n. 6/2009 è destinata la somma di 10.000 migliaia di euro a valere sui fondi del Primo ambito di intervento del Piano di completamento del Documento di programmazione finanziaria del Piano di azione e coesione (PAC) 2014-2020, con le procedure adottate ai sensi della delibera CIPE n. 10/2015.
26. Il comma 4 dell'articolo 31 della legge regionale n. 6/2009 è sostituito dal seguente: Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, previa deliberazione della Giunta regionale, sono stabilite le modalità di utilizzazione del Fondo di rotazione di cui al comma 1, destinato esclusivamente alla progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente agli interventi del ciclo 2014/2020.";
Considerato che l'articolo 31 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, novellato dall'articolo 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, così dispone rispettivamente ai commi 1 e 3, lettera b):
"1. E' istituito nel bilancio della Regione, Ragioneria generale della Regione, un Fondo di rotazione destinato alla copertura finanziaria delle spese occorrenti alla progettazione definitiva necessaria per l'accesso alle risorse, anche di provenienza extraregionale, per gli interventi finalizzati agli investimenti ammessi dai finanziamenti regionali ed extraregionali.
"3. Il fondo di cui al comma 1 è destinato:
b) per l'85% in favore degli enti locali";
Vista la legge regionale 9 maggio 2017, n. 8, recante "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2017. Legge di stabilità regionale" ed, in particolare, l'articolo 21, recante "Disposizioni in materia di finanziamenti a valere sulle risorse derivanti dalla programmazione comunitaria";
Considerato che l'articolo 21 della legge regionale 9 maggio 2017, n. 8, al comma 6, così dispone: 6. Al comma 1 dell'articolo 31 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 le parole "spese occorrenti alla progettazione definitiva" sono sostituite dalle parole "spese occorrenti per la progettazione, quale che sia il livello di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e di tutte quelle occorrenti per l'approvazione dei progetti medesimi";
Considerato che il comma 26 dell'articolo 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 demanda la definizione delle modalità di utilizzazione del Fondo, di cui al comma 25 dello stesso articolo, ad un apposito decreto del l'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, previa deliberazione della Giunta regionale;
Considerato che il Fondo è destinato esclusivamente alla copertura finanziaria delle spese per la progettazione quale che sia il livello di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e di quelle occorrenti per l'approvazione dei progetti medesimi, di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente agli interventi del ciclo 2014/2020 ed è finalizzato a consentire agli enti locali di poter disporre del livello di progettazione idoneo a partecipare ad avvisi e/o bandi pubblici coerenti con i suddetti programmi;
Considerato che il Fondo è destinato esclusivamente in favore degli enti locali;
Ravvisata la necessità di definire le modalità di utilizzazione del Fondo di cui al comma 1 dell'articolo 31 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come novellato dall'articolo 7, comma 25 e comma 26, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 e dall'articolo 21, comma 6, della legge regionale 9 maggio 2017, n. 8, e di individuare criteri obiettivi per il corretto e funzionale utilizzo delle risorse finanziarie del fondo di rotazione ai fini della migliore utilizzazione degli stanziamenti;
Rilevato che la Giunta regionale, con deliberazione n. 389 del 12 settembre 2017 ha approvato lo schema del decreto assessoriale n. 70/Gab. del 9 novembre 2017;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 301 del 10 settembre 2016, con la quale è stato approvato il "Patto per lo Sviluppo della Sicilia" unitamente agli acclusi prospetti Allegato "A" e "B";
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 29 del 21 gennaio 2017: "Deliberazione della Giunta regionale n. 20 del 18 gennaio 2017 «Patto per lo sviluppo della Sicilia (Patto del Sud) - Aggiornamento dell'elenco degli interventi contenuti nell'allegato "B" alla deliberazione della Giunta regionale n. 301 del 10 settembre 2016» - Modifica" e le successive deliberazioni di modifica;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 198 del 18 maggio 2017: "Fondo sviluppo e coesione 2014/2020. Patto per il Sud della Regione siciliana. Sistema di gestione e controllo (SI.GE.CO.) - Versione maggio 2017";
Vista la dotazione di risorse FSC 2014/2020 individuata nell'allegato "B" assegnata al Dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti pari ad euro 533.900.000,00;
Vista la nota MIN COEMEZZ 0000734 del 3 agosto 2017 del Ministro per la coesione territoriale e il mezzogiorno, che prevede di poter integrare le risorse da assegnare al Fondo di rotazione per la progettazione di interventi coerenti con la politica di coesione, sino alla concorrenza dell'1% delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020;
Considerato che con nota protocollo n. 207053 del 19 ottobre 2017, i dirigenti generali del Dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti e del Dipartimento regionale tecnico, hanno proposto all'Assessore per le infrastrutture e la mobilità una rimodulazione delle risorse FSC 2014/2020 ed, in particolare, di espungere dall'allegato "B" l'intervento "A18 chiusura del by pass con barriere di sicurezza omologate per applicazioni in corrispondenza di varchi apribili in spartitraffico della tratta Messina-Catania della A 18" di competenza del CAS ammontante ad euro 3.500.000,00 e di assegnare le succitate risorse al Fondo di rotazione per la progettazione, ed hanno ravvisato la necessità di acquisire la condivisione dell'Organismo di gestione del FSC 2014-2020 presso il Dipartimento del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione, ai sensi della circolare 45884 del 22 settembre 2017 della stessa Ragioneria generale;
Considerato che l'Assessore per le infrastrutture e la mobilità ha condiviso la suddetta proposta e con nota protocollo n. 4543/Gab. del 19 ottobre 2017, inoltrata anche alla Ragioneria generale della Regione, ha trasmesso la proposta medesima alla Giunta regionale per l'apprezzamento;
Rilevato che la Giunta regionale, con deliberazione n. 493 del 30 ottobre 2017, ha approvato la modifica della Tabella "B" del Patto per il Sud della Regione siciliana - FSC 2014/2020 di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 29 del 21 gennaio 2017, Settore prioritario "Infrastrutture" proposta dal Dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti e del Dipartimento regionale tecnico;
Preso atto che la suddetta proposta contenuta nella tabella riportata nella nota del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione protocollo n. 52662 del 23 ottobre 2017 trasmessa con nota dell'Assessore regionale per l'economia protocollo n. 5457/A.01 del 23 ottobre 2017 ed allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 493 del 30 ottobre 2017 destina al Fondo di rotazione per la progettazione risorse pari ad euro 3.500.000,00;
Considerato che il decreto assessoriale n. 70/Gab. del 9 novembre 2017, non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana;
Preso atto che le risorse assegnate con delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 10 al Fondo di rotazione per la progettazione pari ad euro 10.000.000,00 sono state rese disponibili con delibera CIPE n. 52 del 10 luglio 2017 "Programma complementare della Regione siciliana 2014/2020", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana, serie generale n. 273 del 22 novembre 2017;
Ritenuta la necessità di dover provvedere alle conseguenti modifiche ed a precisare, nel contempo, alcuni aspetti riguardanti le finalità delle risorse da assegnare, come richiesto dall'Assessore per le infrastrutture e la mobilità con nota n. 5114/Gab del 13 dicembre 2017, e quindi di dover revocare il decreto assessoriale n. 70/Gab del 9 novembre 2017 senza modificarne i contenuti;
Decreta:
Revoca D.A. n. 70/Gab. del 9 novembre 2017
E' revocato il decreto assessoriale n. 70/Gab del 9 novembre 2017, non ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, al fine di dover provvedere alle conseguenti modifiche e precisazioni, per le motivazioni esplicitate in premessa.
Dotazione del Fondo di rotazione
Il Fondo è uno strumento destinato ad incentivare esclusivamente la redazione della progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente degli interventi del ciclo 2014/2020.
Per consentire ai soggetti beneficiari di avere a disposizione le risorse necessarie per la redazione del progetto, quale che sia il livello di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., e delle eventuali spese occorrenti per l'approvazione dei progetti medesimi, idoneo a partecipare ad avvisi e/o bandi pubblici coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente agli interventi del ciclo 2014/2020, saranno istituiti appositi capitoli sui quali imputare:
a) le somme stanziate dal comma 25 dell'articolo 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 (capitolo dello stato di previsione della spesa);
b) le risorse costituenti il rimborso delle anticipazioni corrisposte agli enti locali con le modalità di cui al successivo articolo 10 (capitolo dello stato di previsione dell'entrata).
La dotazione del fondo è finalizzata alla progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e degli interventi del ciclo 2014/2020 ed in particolare:
- è pari a 3.500 migliaia di euro, a valere sulle risorse FSC 2014/2020, e potrà essere impiegata esclusivamente per la progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione;
- è pari a 10.000 migliaia di euro, a valere sulle risorse rese disponibili con delibera CIPE n. 52 del 10 luglio 2017 "Programma complementare della Regione siciliana 2014/2020", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana serie generale n. 273 del 22 novembre 2017;
- potrà essere successivamente integrata sino alla concorrenza del 1% delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020, per la progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione.
Soggetti beneficiari
Nell'ambito del territorio regionale possono usufruire delle risorse del Fondo gli enti locali, o consorzi tra essi, in grado di compilare almeno documenti di fattibilità delle alternative progettuali e/o studi di fattibilità idonei alla puntuale realizzazione di interventi nei settori indi cati al successivo articolo 4.
Destinazione del fondo
Le risorse del Fondo, di cui comma 25 dell'articolo 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, sono destinate esclusivamente alla copertura finanziaria delle somme occorrenti per la redazione della progettazione, quale che sia il livello di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., e delle spese eventuali occorrenti per l'approvazione dei progetti medesimi, di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente con gli interventi del ciclo 2014/2020, e sono finalizzate a consentire agli enti locali di poter disporre del livello di progettazione idoneo a partecipare ad avvisi e/o bandi pubblici coerenti con i suddetti programmi.
Le "eventuali" spese occorrenti per l'approvazione dei progetti riguardano tutte quelle spese connesse alle attività indicate al comma 6 dell'articolo 23 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (indagini geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche, storiche, paesaggistiche e urbanistiche, verifiche preventive dell'interesse archeologico, studi preliminari sull'impatto ambientale, nonché diagnosi energetiche), al comma 10 (accesso ad aree interessate da indagini e ricerche) ed al comma 11 (oneri per l'espletamento del dibattito pubblico), ovvero quelle analoghe di cui all'articolo 17 e seguenti del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
Rientrano nelle predette spese anche quelle riguardanti l'attività di verifica di cui all'articolo 26 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i., l'acquisizione dei necessari pareri (a titolo esemplificativo e non esaustivo: A.S.P., C.O.N.I., VV.FF. etc.) e l'espletamento delle funzioni di RUP e di supporto al RUP (interno o esterno all'ente) di cui all'articolo 31 del succitato decreto legislativo.
Limiti di spesa
Sono finanziabili le somme occorrenti per la redazione della progettazione di interventi rientrati nella fattispecie di cui al precedente articolo 4, quale che sia il livello di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., e quelle eventuali per l'approvazione dei progetti medesimi, purché gli interventi suddetti siano inseriti nell'ultimo piano triennale dei lavori pubblici di cui all'articolo 6 della legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni, finalizzate a consentire agli enti locali di poter disporre del livello di progettazione idoneo a partecipare ad avvisi e/o bandi pubblici coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente con gli interventi del ciclo 2014/2020.
L'istanza non potrà essere avanzata dagli enti locali già beneficiari del Fondo di rotazione di cui all'articolo 17 bis della legge n. 109/1994, nel testo coordinato con la legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e ss.mm.ii., che non hanno provveduto alla restituzione delle somme erogate.
Modalità e procedura
Il Fondo ha natura rotativa in quanto le disponibilità del Fondo medesimo vengono ricostituite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori.
L'erogazione delle risorse disponibili avverrà "a sportello"
e la domanda di partecipazione potrà essere avanzata senza limiti temporali sino all'esaurimento delle risorse medesime, che sarà comunicato con apposito avviso.
Con apposito avviso sarà, altresì, comunicata la riapertura del Fondo conseguente alla disponibilità di risorse rese disponibili a seguito dell'istruttoria, di cui al successivo articolo 8, delle istanze ritenute non ammissibili, ovvero a seguito della ricostituzione dello stesso attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori.
Gli enti locali che hanno fruito del finanziamento del Fondo di cui all'articolo 2, potranno riaccedere al predetto Fondo a seguito della riapertura del Fondo medesimo, ove le risorse già finanziate siano state restituite.
Il dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico è onerato dell'attuazione del presente decreto e della gestione economico-finanziaria del Fondo.
Per accedere al Fondo, i soggetti di cui al precedente articolo 3 devono inoltrare, a mezzo del legale rappresentante, la richiesta di ammissione al finanziamento per un intervento inserito nell'ultimo piano triennale dei lavori pubblici di cui all'articolo 6 della legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 e ss.mm.ii., corredata da:
- "Documento di fattibilità delle alternative progettuali" redatto ai sensi dell'articolo 23, comma 5, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii. ovvero "Studio di fattibilità" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, che definisce i contenuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto di fattibilità e/o del progetto preliminare e per le necessarie approvazioni;
- "Progetto di fattibilità tecnica ed economica" redatto ai sensi dell'articolo 23, commi 5 e 6, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., ovvero "Progetto preliminare" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, che definisce i contenuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto definitivo e/o esecutivo e per le necessarie approvazioni;
- "Progetto definitivo" redatto ai sensi dell'articolo 23, comma 7, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., ovvero "Progetto definitivo" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, che definisce i contenuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto esecutivo e per le necessarie approvazioni.
L'istanza dovrà essere indirizzata all'Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità - Dipartimento regionale tecnico, e dovrà essere compilata utilizzando lo schema allegato al presente decreto, nel quale è elencata la documentazione e le notizie da fornire, e dovrà essere sottoscritta anche dal responsabile unico del procedi mento.
Nell'istanza dovrà essere indicato se l'intervento è già inserito in strumenti della Programmazione unitaria di coesione (Masterplan per il Mezzogiorno, Patto per lo sviluppo della Sicilia 2016 - Patto per il Sud, PO regionali, PON, POC 2014-2020, PAC 2007-2013, Accordi di programma quadro). In ogni caso, dovrà essere indicata l'azione dei suddetti strumenti di programmazione a cui l'intervento si ritiene coerente e gli elementi necessari per la verifica del rispetto dei requisiti di ammissibilità approvati dalla Giunta regionale di Governo per tali azioni (cfr. deliberazioni Giunta regionale nn. 177 e 178 del 27 aprile 2017 e successive).
L'istanza deve essere, altresì, corredata dalla seguente documentazione:
- verbale della verifica preventiva della progettazione inoltrata, redatto ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii.;
- specifico prospetto, redatto dal responsabile unico del procedimento, delle somme occorrenti per la redazione del livello di progettazione richiesto, i cui corrispettivi siano determinati ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., e di quelle eventualmente occorrenti per le necessarie approvazioni;
- delibera o determina dirigenziale di approvazione della progettazione inoltrata da parte del soggetto richiedente;
- dichiarazione resa dal RUP riportante l'inserimento dell'intervento nell'ultimo piano triennale dei lavori pubblici di cui all'articolo 6 della legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 e ss.mm.ii. Alla dichiarazione dovrà allegarsi lo stralcio del piano triennale dei lavori pubblici dell'ente locale;
- dichiarazione resa dal RUP attestante che con la concessione delle somme richieste si ottiene un livello di progettazione idoneo a partecipare ad un avviso e/o ad un bando pubblico coerente con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente con gli interventi del ciclo 2014/2020;
- delibera dell'organo esecutivo dell'ente richiedente contenente l'obbligo dell'ente di effettuare il relativo impegno di spesa per la restituzione, entro il termine massimo di cui all'articolo 10, delle somme eventualmente finanziate dall'Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità - Dipartimento regionale tecnico per la redazione della progettazione richiesta e per le necessarie approvazioni.
Termini per l'istanza e l'istruttoria
Per l'utilizzazione dei fondi le richieste di ammissione al finanziamento devono pervenire a partire dal 15° giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione.
Con appositi avvisi, pubblicati nei siti istituzionali dell'Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità e del Dipartimento regionale tecnico, e nel portale EuroInfosicilia dedicato al PO FESR Sicilia, saranno comunicati sia l'esaurimento delle risorse stanziate, sia la riapertura del Fondo conseguente alla disponibilità di risorse rese disponibili a seguito dell'istruttoria, di cui al successivo articolo 8, delle istanze ritenute non ammissibili, ovvero a seguito della ricostituzione dello stesso attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori.
La fase istruttoria non può eccedere il termine di 30 giorni, decorrenti dalla data di acquisizione della domanda, salvo l'ulteriore termine di 30 giorni ove si renda necessario procedere ad integrazione della documentazione.
Istruttoria per l'ammissibilità
L'istruttoria delle istanze sarà effettuata dalla competente struttura intermedia del Dipartimento regionale tecnico che curerà anche la gestione economico-finanziaria del Fondo.
Al fine di verificare la coerenza dell'intervento per il quale si chiede l'erogazione del finanziamento con i programmi della politica unitaria di coesione, e prioritariamente con gli interventi del ciclo 2014/2020, il dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico con il concerto del dirigente generale del Dipartimento della programmazione e dei dirigenti generali dei Dipartimenti competenti al finanziamento, costituirà con proprio provvedimento un gruppo di lavoro, così composto:
- un dirigente del Dipartimento regionale tecnico, responsabile delle struttura intermedia cui è affidata la gestione economico finanziaria del Fondo, con funzioni di coordinatore;
- un componente del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NVVIP) regionale di cui all'articolo 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144 e ss.mm.ii., designato dal dirigente generale del Dipartimento della programmazione;
- un dirigente del Dipartimento regionale competente al finanziamento designato dal dirigente generale del Diparti mento competente medesimo;
- un funzionario direttivo del Dipartimento regionale tecnico, con funzioni di segretario.
Erogazione
Esperita l'istruttoria e la valutazione dell'ammissibilità di ciascuna istanza da parte del gruppo di lavoro all'uopo costituito, il dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico, o un suo delegato alla spesa, provvederà ad emettere il relativo decreto di impegno per la concessione del finanziamento, al fine di consentire all'ente locale di disporre delle somme occorrenti per la redazione della progettazione richiesta, e di quelle eventuali per le necessarie approvazioni.
L'importo finanziato sarà erogato in due soluzioni, di cui la prima in acconto pari al 50% dell'importo complessivo richiesto. Il saldo sarà erogato, successivamente all'espletamento delle gara per l'affidamento dei servizi previsti ed alla rendicontazione di tutte le spese sostenute, sino alla concorrenza dell'importo complessivo richiesto al netto dei ribassi d'asta.
La delibera dell'Organo esecutivo dell'ente richiedente, da allegare all'istanza di finanziamento, deve contenere l'obbligo dell'ente beneficiario di effettuare il relativo impegno di spesa per la restituzione, entro il termine massimo di cui al successivo articolo 10, delle somme anticipate dal Dipartimento regionale tecnico.
Restituzione
Le somme erogate, secondo le modalità di cui al precedente articolo 8, per la redazione della progettazione richiesta e di quelle eventuali per le necessarie approvazioni, saranno rimborsate dai soggetti beneficiari di cui al precedente articolo 3 entro novanta giorni dall'erogazione del finanziamento dell'intervento, mediante versamento nell'apposito capitolo di entrata da istituirsi ai sensi dell'articolo 2.
Indipendentemente dal finanziamento dell'intervento, i soggetti beneficiari sono comunque tenuti, nel termine di cinque anni dall'erogazione delle somme previste dal presente decreto, a rimborsare al Fondo di cui all'articolo 2 le somme erogate.
In caso di mancato versamento la Ragioneria gene rale della Regione è autorizzata a provvedere al recupero delle somme erogate, a valere sui trasferimenti regionali in favore degli enti beneficiari (comma 8 dell'articolo 31 della legge regionale n. 6/2009). I soggetti destinatari dei benefici di cui presente decreto sono obbligati a dare tempestiva comunicazione al Dipartimento regionale tecnico ed alla Ragioneria generale della Regione dell'avvenuto versamento delle somme anticipate ai sensi dei precedenti commi.
Il presente decreto sarà pubblicato nei siti istituzio nali dell'Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobi lità e del Dipartimento regionale tecnico, e nel portale EuroInfosicilia dedicato al PO FESR Sicilia e sarà trasmesso alla Ragioneria centrale dell'Assessorato regionale delle infrastrutture ed della mobilità per la registrazione di competenza ed alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 20 dicembre 2017.
FALCONE
Vistato dalla Ragioneria centrale per l'Assessorato delle infrastrutture e della mobilità in data 23 gennaio 2018 al n. 2164.
ALLEGATO
Domanda per l'accesso al "Fondo di rotazione in favore degli enti locali destinato esclusivamente alla copertura finanziaria delle somme occorrenti per la redazione della progettazione, e di quelle eventuali necessarie per l'approvazione dei progetti riguardanti interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente degli interventi del ciclo 2014/2020."
Il sottoscritto......................... in qualità di (1)............................................
(1) (soggetto munito della rappresentanza, secondo l'ordinamento proprio dell'Ente.) dell'Ente...................................................................................................
Visto l'art. 7, comma 25 e comma 26, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2016" e ss.mm.ii.;
Visto il decreto dell'Assessore per le infrastrutture ed alla mobilità n............ del..........................
Dovendo provvedere alla progettazione necessaria per accedere alle risorse per interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione FSC 2014/2020 ovvero per interventi del ciclo 2014/2020, ed ottenere un progetto idoneo a partecipare ad avviso e/o bando pubblico coerente con i suddetti programmi;
Richiede la concessione di una anticipazione dell'importo di euro ................... per la redazione del seguente livello di progettazione necessaria per l'accesso ai flussi di finanziamento, per interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente agli interventi del ciclo 2014/2020:
[_] - Progetto di fattibilità tecnica ed economica, ovvero progetto preliminare;
[_] - Progetto definitivo;
[_] - Progetto esecutivo;
[_] - Altro:........................................................................................
(denominazione e breve descrizione degli elaborati occorrenti per l'approvazione del progetto) relativa ai lavori di:................................................................................
(denominazione e breve descrizione dell'opera cui si riferiscono le spese da anticipare)
Descrizione della coerenza programmatica dell'intervento con la Politica unitaria di coesione Indicare lo strumento della Politica unitaria di coesione dove l'intervento oggetto della progettazione risulta già inserito o su cui potrebbe trovare finanziamento, specificando, in ogni caso, l'Asse/Obiettivo Tematico di riferimento, il risultato atteso e l'azione.
Occorre, inoltre, fornire tutti gli elementi per verificare la rispondenza dell'intervento ai requisiti di ammissibilità fissati per l'azione individuata (nel caso del PO FESR, cfr. Deliberazioni Giunta regionale nn. 177 e 178 del 27 aprile 2017 e successive).
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
A tal uopo allega alla presente la sotto elencata documentazione:
- "Documento di fattibilità delle alternative progettuali" redatto ai sensi dell'articolo 23, comma 5, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii. ovvero dallo "Studio di fattibilità" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 che definisce i contenuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto di fattibilità e/o del progetto preliminare e per le necessarie approvazioni;
- "Progetto di fattibilità tecnica ed economica" redatto ai sensi dell'articolo 23, commi 5 e 6, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., ovvero dal "Progetto preliminare" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 che definisce i conte nuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto definitivo e/o esecutivo e per le necessarie approvazioni;
- "Progetto definitivo" redatto ai sensi dell'articolo 23, comma 7, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., ovvero dal "Progetto definitivo" redatto ai sensi della previgente normativa, sino all'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti di cui all'articolo 23, comma 3, del medesimo D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 che definisce i contenuti della progettazione nei tre livelli, ove vengano richieste le somme occorrenti per la redazione del progetto esecutivo e per le necessarie approvazioni.
- Altro:...........................................................................................;
- Verbale della verifica preventiva della progettazione di cui all'articolo 26 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche ed integrazioni;
- Specifico prospetto, nei limiti massimi di cui all'art. 5 del D.A., redatto dal responsabile unico del procedimento, delle somme occorrenti per la redazione del progetto di cui si chiede il finanziamento, ai sensi dell'articolo 23, comma 7, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche ed integrazioni;
- Delibera o determina dirigenziale di approvazione del Progetto allegato da parte del soggetto richiedente;
- Dichiarazione resa dal RUP riportante l'inserimento nell'ultimo piano triennale dei lavori pubblici di cui all'articolo 6 della legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 e successive modifiche integrazioni.
Alla dichiarazione dovrà allegarsi lo stralcio del piano triennale dei lavori pubblici dell'ente locale;
- Dichiarazione resa dal RUP attestante che con l'ottenimento delle somme richieste e c si ottiene un livello di progettazione idoneo a partecipare all'avviso e/o al bando pubblico.............................. (indicare quale) coerente con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente con gli interventi del ciclo 2014/2020;
- Delibera dell'organo esecutivo dell'Ente richiedente contenente l'obbligo dell'ente di effettuare il relativo impegno di spesa per la restituzione, entro il termine massimo di cui all'articolo 10, delle somme eventualmente finanziate dall'Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità - Dipartimento regionale tecnico per la redazione della progettazione.
Altre eventuali informazioni .......................................................................................................................................................................
....................................................
(luogo e data)
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(nome cognome e firma del legale rappresentante)
..........................................................................................
(nome cognome e firma del responsabile unico del procedimento)
Note:
L'istanza, unitamente alla documentazione sopra elencata, dovrà essere trasmessa all'Assessorato delle infrastrutture e della mobilità - Dipartimento regionale tecnico - AREA 1, via Leonardo da Vinci n. 161- c.a.p. 90145 Palermo, a partire dalle date previste all'art. 7, a pena di esclusione.
L'istanza e la documentazione dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo raccomandata A/R postale o di altro vettore, in plico sigillato.
Farà fede la data di spedizione apposta dall'Ufficio postale o da altro vettore sul plico, che dovrà riportare la seguente dicitura:
- "BANDO FONDO DI ROTAZIONE PER LA PROGETTAZIONE".