
ASSESSORATO DELL'ECONOMIA
CIRCOLARE 28 gennaio 2019, n. 1
G.U.R.S. 8 febbraio 2019, n. 6
Progetto di investimento per la realizzazione della rete a banda ultra larga nella Regione siciliana. Avvio delle attività realizzative. Autorizzazioni degli enti competenti.
AI SINDACI DEI COMUNI DELLA SICILIA
AI COMMISSARI DEI LIBERI CONSORZI COMUNALI DELLA SICILIA
AI PRESIDENTI DELLE CITTA' METROPOLITANE DELLA SICILIA
AL DIPARTIMENTO REGIONALE TECNICO
AL DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA
AL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL'AMBIENTE
AL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
AL DIPARTIMENTO REGIONALE TECNICO SERVIZI GENIO CIVILE
ALLE SOPRINTENDENZE PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
ALL'ANAS
A RFI
AL CONSORZIO PER LE AUTOSTRADE SICILIANE
e, p.c. AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
ALL'ASSESSORE REGIONALE PER LE INFRASTRUTTURE E LA MOBILITA'
ALL'ASSESSORE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E L'IDENTITA' SICILIANA
ALL'ASSESSORE REGIONALE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE
ALL'ASSESSORE REGIONALE PER LE AUTONOMIE LOCALI E LA FUNZIONE PUBBLICA
ALL'ASSESSORE REGIONALE PER L'AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE E LA PESCA MEDITERRANEA
AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DIREZIONE GENERALE PER I SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA, DI RADIODIFFUSIONE E POSTALI
A INFRATEL ITALIA S.P.A.
A OPEN FIBER S.P.A.
ALL'ANCI SICILIA
Premessa
Questa Amministrazione ha, nel tempo, avviato diverse iniziative volte alla riduzione del divario digitale esistente tra chi ha accesso effettivo a internet e chi ne è escluso ("digital divide"), e allo sviluppo di tecnologie informatiche nei rapporti del cittadino e delle imprese con la pubblica amministrazione.
Tra queste va ricordato l'Accordo di programma sottoscritto in data 1 marzo 2013 tra la Regione e il Ministero dello sviluppo economico che ha previsto, attraverso il Piano di azione e coesione (PAC) Sicilia, oggi PO-FESR Sicilia 2014-2020, un primo finanziamento pubblico per l'implementazione di infrastrutture in banda ultra larga nel territorio regionale. Tale intervento è stato attuato dalla società Infratel Italia S.p.A., società "in house" del Ministero, attraverso una procedura di gara che è stata aggiudicata a Telecom Italia; è stato completato nel corso del 2017 e ha consentito di coprire una parte del territorio regionale con una rete di collegamento a internet in banda ultra larga (BUL), ossia con una velocità di connessione minima di 30Mbps.
Tra gli ulteriori obiettivi strategici della Regione vi è quello di estendere la copertura della rete a banda ultra larga a tutto il territorio regionale attraverso l'attuazione di interventi a valere sulle risorse della programmazione europea 2014-2020; ciò permetterà ai nostri cittadini di ottenere la fornitura di servizi a banda ultra larga competitivi e in linea con gli obiettivi fissati dall'Agenda digitale europea al 2020, che si propone di raggiungere entro il 2020 l'obiettivo di una copertura dell'85% della popolazione con infrastrutture in grado di supportare servizi oltre i 100 Mbps, garantendo al restante 15% della popolazione la copertura ad almeno 30 Mbps.
In data 2 agosto 2016, la Regione siciliana ha firmato un nuovo Accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico che ha permesso a Infratel Italia di emanare un bando di gara per la costruzione e gestione di reti in fibra ottica di proprietà pubblica nelle aree bianche, cosiddette "aree a fallimento di mercato", aggiudicato da Open Fiber S.p.A.
Si tratta di un investimento pubblico ingente, di circa 160 milioni di euro di fondi FESR e 13 milioni di euro di fondi FEASR per la costruzione di una rete in fibra ottica di proprietà pubblica che raggiungerà le unità immobiliari, produttive e le sedi della pubblica amministrazione.
Siamo quindi giunti alla fase attuativa del progetto:
l'estensione territoriale delle attività che riguardano 390 comuni siciliani richiede di effettuare lavori di posa della fibra ottica e il cronoprogramma ha visto, per il 2018, l'apertura di cantieri in 88 comuni. La realizzazione di tali interventi ha richiesto, inoltre, la posa della fibra ottica anche su aree di competenza degli altri enti.
Per i prossimi due anni si prevede di completare la realizzazione dell'infrastruttura nei territori dei rimanenti comuni.
Il progetto prevede di riutilizzare il più possibile infrastrutture fisiche esistenti.
In assenza di infrastrutture disponibili, l'istallazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità è effettuata preferibilmente con tecnologie di scavo a basso impatto ambientale.
La tecnica di scavo più utilizzata in quanto poco invasiva è la minitrincea che consente la posa dell'infrastruttura digitale attraverso l'esecuzione di uno scavo (larghezza da 3 a massimo 20 cm, profondità massima 50 cm) e di un ripristino di dimensioni ridotte rispetto a quello tradizionale.
Al fine di consentire un miglior raccordo e collegamento con gli strati sottostanti della sovrastruttura stradale, la larghezza di tale fascia di ripristino in ambito urbano è pari a tre volte la larghezza dello scavo e in ambito extraurbano è pari a cinque volte la larghezza dello scavo stesso, e comunque in tutti i casi non inferiore a 50 cm (D.M. 1 ottobre 2013 e D.L. 15 febbraio 2016, n. 33 [N.d.R. recte: D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 33]).
In ogni caso, la larghezza del ripristino è in genere (a meno di casi particolari) pari a 50 cm per la minitrincea e 2,40 m nel caso di trincea tradizionale.
Le attività dovranno chiudersi entro i fissati cronoprogrammi, pena la non realizzazione dell'intervento e la perdita dell'opportunità di rendere servizi più efficienti alla cittadinanza, con la conseguente perdita dei finanziamenti già stanziati.
E' pertanto fondamentale la massima collaborazione da parte di tutti codesti comuni e di codesti enti per il rilascio dei permessi di scavo nel suolo pubblico non appena ricevuti i progetti.
Si confida, quindi, sulla piena collaborazione degli amministratori e tecnici coinvolti per una rapida conclusione dell'iter autorizzativo.
In particolare, ove necessario, per accelerare il rilascio di dette autorizzazioni, potranno essere indette dal responsabile del procedimento, con il supporto del relativo Dipartimento regionale, delle apposite riunioni operative alle quali codesti comuni e codesti enti saranno chiamati a partecipare.
Ai fini dell'uniformità delle valutazioni tecniche e degli iter procedurali necessari per l'autorizzazione in questione si può altresì far riferimento alla normativa di settore: D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259, "Codice delle comunicazioni elettroniche", D.M. 1 ottobre 2013 del Ministero dello sviluppo economico, "Decreto scavi", e D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 33, "Decreto Fibra", nonché alla circolare n. 37/17 emanata dal MIBACT.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana ai sensi della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014, art. 68, comma 5, e successive modifiche ed integrazioni.
L'Assessore: ARMAO