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N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito del Ministero della Salute.

MINISTERO DELLA SALUTE

DECRETO 13 giugno 2019

Piano per l'applicazione e la diffusione della medicina di genere, in attuazione dell'articolo 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito del Ministero della Salute.

IL MINISTRO

VISTO l'articolo 3 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, recante "Applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale", e in particolare il comma 1 che prevede che "Il Ministro della salute, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e avvalendosi del Centro nazionale di riferimento per la medicina di genere dell'Istituto superiore di sanità, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, predispone, con proprio decreto, un piano volto alla diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale.";

CONSIDERATO che detto decreto deve essere adottato nel rispetto dei seguenti principi, indicati al comma 2 del medesimo articolo:

a) previsione di un approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche e le scienze umane che tenga conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire l'appropriatezza della ricerca, della prevenzione, della diagnosi e della cura;

b) promozione e sostegno della ricerca biomedica, farmacologica e psico-sociale basata sulle differenze di genere;

c) promozione e sostegno dell'insegnamento della medicina di genere, garantendo adeguati livelli di formazione e di aggiornamento del personale medico e sanitario;

d) promozione e sostegno dell'informazione pubblica sulla salute e sulla gestione delle malattie, in un'ottica di differenza di genere;

VISTO il documento "Roadmap for action, 2014-2019. Integrating equity, gender, human rights and social determinants into the work of WHO" con il quale l'OMS identifica il "genere" come tema imprescindibile della programmazione sanitaria (Action Plan 2014-19);

CONSIDERATO che l'uguaglianza tra uomini e donne è uno degli obiettivi dell'Unione europea;

CONSIDERATO che diversi organismi internazionali, quali l'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), la Comunità Europea (CE), l'Agenzia Europea per il Farmaco (EMA), l'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (OSHA), i National Institutes of Health (NIH) negli Stati uniti d'America, intervengono con azioni specifiche volte a: i) riconoscere il genere come determinante fondamentale di salute, ii) eliminare le disuguaglianze di genere in campo sanitario, iii) fornire indicazioni sull'interfaccia farmaci/dispositivi medici e differenze di genere, iv) ridurre i rischi lavoro-correlati sulla salute delle donne, v) garantire, nelle sperimentazioni cliniche di farmaci e dispositivi medici, una rappresentanza paritetica delle donne;

CONSIDERATO che l'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) nel 2010- 2011 ha istituito gruppi di lavoro per linee guida di genere nelle malattie cardiovascolari e respiratorie;

CONSIDERATA che l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2011 ha formalizzato il "Gruppo di Lavoro su Farmaci e genere" per approfondire le problematiche inerenti gli aspetti regolatori e farmacologici della medicina di genere;

CONSIDERATA che l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), fin dal 2011 ha posto attenzione alla medicina di genere, attivando all'interno del Dipartimento del Farmaco il Reparto "Malattie degenerative, Invecchiamento e Medicina di Genere";

CONSIDERATO, inoltre, che sempre presso l'Istituto Superiore di Sanità dal 2017 opera il "Centro di Riferimento per la Medicina di Genere", che svolge attività di ricerca biomedica, di formazione e comunicazione, oltre che attività istituzionale, in un'ottica di genere;

CONSIDERATO che la medicina di genere risponde al bisogno di una rivalutazione dell'approccio medico-scientifico in un'ottica di genere per migliorare non solo le conoscenze sui diversi aspetti alla base delle differenze di genere, ma anche l'adeguatezza dell'intervento sulla salute e che l'approccio clinico che caratterizza la medicina di genere è, non solo interdisciplinare e trasversale riguardando ogni branca e specialità, ma soprattutto pluridimensionale;

RITENUTO NECESSARIO definire il citato Piano per l'applicazione e la diffusione della medicina di genere con il fondamentale supporto del Centro di riferimento per la medicina di genere dell'Istituto superiore di sanità, delle Direzioni generali del Ministero competenti e con la collaborazione di un Tavolo tecnico-scientifico nazionale di esperti regionali in medicina di genere e dei referenti per la medicina di genere della rete degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS);

RITENUTO OPPORTUNO, altresì, fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per la diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale (SSN) in modo omogeneo sul territorio nazionale;

ACQUISITO il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano espresso nella seduta del 30 maggio 2019 (Rep. Atti n. 80/CSR);

Decreta:

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito del Ministero della Salute.

Art. 1

1. In attuazione dell'articolo 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, è adottato il "Piano per l'applicazione e la diffusione della Medicina di Genere", di cui all'allegato A che è parte integrante e sostanziale del presente decreto

2. All'attuazione del presente decreto si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Roma, 13 giugno 2019

Il Ministro

GIULIA GRILLO

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito del Ministero della Salute.