
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 1 febbraio 2021
G.U.R.S. 26 febbraio 2021, n. 8
Modifiche dell'assetto organizzativo della rete associativa di raccolta del sangue intero e degli emocomponenti.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante "Istituzione del Servizio sanitario nazionale";
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante "Riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e s.m.i;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, recante "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale";
Visto il D.P.Reg. n. 2762 del 18 giugno 2020, con il quale in esecuzione della delibera della Giunta regionale di Governo n. 254 del 14 giugno 2020 è stato conferito l'incarico di dirigente generale del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale della salute alla dott.ssa Maria Letizia Di Liberti;
Vista la legge 21 ottobre 2005, n. 219, recante "Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale di emoderivati" e, in particolare:
- l'art. 7, comma 4, a tenore del quale le associazioni dei donatori possono organizzare e gestire singolarmente, o in forma aggregata, unità di raccolta previa autorizzazione della regione competente e in conformità alle esigenze indicate dalla programmazione sanitaria regionale;
Visto il decreto del Ministro della salute 2 novembre 2015, recante "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti";
Visto il decreto del Ministro della salute 18 aprile 2007, recante "Indicazioni sulle finalità statutarie delle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue";
Visto il decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, recante "Revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva n. 2002/98/CE che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti" e, in particolare, l'art. 2, comma 1, lettera f), a tenore del quale le unità di raccolta sono definite come strutture incaricate della raccolta che possono essere gestite singolarmente o in forma aggregata dalle associazioni dei donatori volontari di sangue convenzionate;
Visto l'Accordo tra il Governo le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, recante i principi generali e i criteri per la regolamentazione dei rapporti tra le Regioni e le Province autonome e le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, sancito il 20 marzo 2008 (Rep. atti n. 115/CSR);
Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica, sancito il 16 dicembre 2010 (Rep. atti n. 242/CSR);
Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante "Caratteristiche e funzioni delle Strutture regionali di coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali", sancito il 13 ottobre 2011 (Rep. atti n. 206/CSR);
Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante "Linee guida per l'accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti", sancito il 25 luglio 2012 (Rep. atti n. 149/CSR);
Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, recante "Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera b), della legge 21 ottobre 2005, n. 219, concernente la "Revisione e aggiornamento dell'Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 (Rep. atti 115/CSR) relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue", sancito il 14 aprile 2016 (Rep. atti n. 61 (CSR);
Visto il decreto assessoriale 28 aprile 2010, n. 1141, recante "Piano regionale sangue e plasma 2010-2012, riassetto e rifunzionalizzazione della rete trasfusionale";
Visto il decreto assessoriale 4 marzo 2011, n. 384, recante "Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti nell'ambito della Regione siciliana";
Visto il decreto assessoriale 29 maggio 2012, n. 1019, recante "Caratteristiche e funzioni della Struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali";
Visto il decreto assessoriale 30 maggio 2013, n. 1062, recante "Linee guida per l'accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti";
Visto il decreto assessoriale 10 gennaio 2017, n. 35, recante "Rifunzionalizzazione della rete associativa di raccolta del sangue intero e degli emocomponenti";
Vista la nota prot. n. 134 del 6 ottobre 2020 dell'AVIS regionale Sicilia che ha prospettato la necessità di una rivisitazione dell'assetto organizzativo della rete associativa di raccolta del sangue intero e degli emocomponenti, di cui al D.A. n. 35/2017, ravvista l'esigenza di ottimizzare il rapporto collaborativo tra le Unità di raccolta capofila e i Punti di raccolta collegati e la distribuzione delle stesse sul territorio;
Vista la nota prot. n. 43099 del 26 novembre 2020 del dirigente generale del Dipartimento ASOE, che ha riscontrato la predetta nota invitando tutti i presidenti regionali delle Associazioni AVIS, FIDAS e FRATRES, aderenti al Comitato interassociativo dei donatori volontari di sangue (CIVIS), a formulare e trasmettere una proposta di revisione dell'assetto organizzativo della rete improntata al principio della gestione aggregata;
Vista la nota del 12 gennaio 2021, acquisita al prot. n. 2147 del 19 gennaio 2021, del Comitato interassociativo dei donatori volontari di sangue, che comunica l'intendimento, in via esclusiva, dell'AVIS regionale Sicilia di pervenire ad una revisione dell'assetto organizzativo della rete nelle province di Messina, Enna e Trapani riservandosi di trasmettere gli elementi di dettaglio;
Vista la nota prot. n. 11 del 18 gennaio 2021 dell'AVIS regionale Sicilia che comunica:
a) la proposta di individuazione di una Unità di raccolta capofila presso l'AVIS di Falcone alla quale collegare i Punti di raccolta dell'AVIS di Mistretta e di Sant'Angelo di Brolo;
b) la proposta di trasferimento del Punto di raccolta dell'AVIS di Leonforte attualmente collegato all'AVIS di Piazza Armerina, all'AVIS capofila di Barrafranca;
c) il trasferimento del Punto di raccolta dell'AVIS di Partanna, attualmente collegato alla capofila di Salemi, all'AVIS capofila di Valderice;
Considerato che le variazioni dell'assetto organizzativo della rete di raccolta richiesto dall'AVIS regionale Sicilia, interessa siti di raccolta autorizzati e accreditati afferenti alla medesima sigla associativa e già operanti in convenzione con le medesime aziende sanitarie;
Ritenuto, pertanto, che la proposta di revisione della rete di raccolta richiesta dall'AVIS regionale Sicilia possa trovare accoglimento per le considerazioni anzidette;
Decreta:
Sono apportate all'assetto organizzativo della rete di raccolta associativa di cui al D.A. n. 35/2017 le variazioni di seguito elencate:
1. E' istituita l'Unità di raccolta associativa capofila dell'AVIS comunale di Falcone alla quale vengono collegati i Punti di raccolta dell'AVIS di Mistretta e dell'AVIS di Sant'Angelo di Brolo.
2. Il Punto di raccolta dell'AVIS di Leonforte, in atto collegato all'AVIS di Piazza Armerina, viene trasferito e collegato all'AVIS di Barrafranca capofila.
3. Il Punto di raccolta dell'AVIS di Partanna, in atto collegato all'AVIS di Salemi, viene trasferito e collegato all'AVIS di Valderice capofila.
L'autorizzazione all'esercizio della istituenda AVIS comunale di Falcone e dei Punti nuovi di raccolta collegati, di cui al precedente articolo 1, è subordinata alla concessione dell'autorizzazione e dell'accreditamento e il procedimento di interesse dovrà essere avviato dal legale rappresentante dell'AVIS comunale di Falcone nel rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa regionale di riferimento applicabile.
Il presente decreto è trasmesso al responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti nel sito istituzionale, ai fini dell'assolvimento degli obblighi di pubblicazione, e alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione per esteso.
Palermo, 1 febbraio 2021.
RAZZA