L'ASSESSORE PER LA SALUTE

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale 23 dicembre 1978, n. 833;

Visto il D.L.vo n. 502/92, come modificato ed integrato con il D.L.vo n. 517/93 e ulteriormente modificato con D.L.vo n. 229/99;

Visto l'Accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale del 23 marzo 2005, come modificato ed integrato dall'A.C.N. 21 giugno 2018 e dal successivo A.C.N. 18 giugno 2020, ed, in particolare, l'art. 65, commi 5, 6 e 7, il quale disciplina la compatibilità oraria e di massimale di scelte del medico titolare di continuità assistenziale e di assistenza primaria, prevedendo la decadenza dal rapporto di continuità assistenziale al raggiungimento delle 650 scelte;

Considerato che nel corso degli ultimi anni sono intervenute notevoli difficoltà a ricoprire gli incarichi vacanti di continuità assistenziale, difficoltà che si sono accentuate a seguito dell'intervenuta emergenza pandemica da Covid-19 che ha determinato il venir meno di un considerevole numero di medici neolaureati i quali si sono inseriti in altri percorsi assistenziali;

Considerato, altresì, che le suddette criticità di reperimento di personale sono destinate ad accentuarsi in futuro per il previsto collocamento in quiescenza di un folto numero di medici dell'area della medicina generale;

Ritenuto necessario prevedere dei correttivi al fine di garantire le attività assistenziali richieste dai cittadini;

Visto l'Accordo sottoscritto tra l'Assessorato regionale della salute e le OO.SS. di categoria FIMMG e SNAMI, con il quale è stato previsto un meccanismo che consente una graduale decadenza dal rapporto di continuità assistenziale per il medico di continuità assistenziale che raggiunga il numero di 650 scelte di assistenza primaria;

Ritenuto di dover approvare con atto formale il suddetto accordo integrativo regionale;

Decreta: