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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA

DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA

SERVIZIO 5 - VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE PUBBLICO E PRIVATO

CIRCOLARE 8 novembre 2021, n. 3 prot. n. 54181

- Allegato al Comunicato Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana pubblicato nella G.U.R.S. 19 novembre 2021, n. 51

Erogazione dei contributi previsti dalla legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44, art. 11.

1. PREMESSA

Considerata la dotazione finanziaria di cui alla L.R. n. 9 del 15.04.2021 che per l'anno 2021 stanzia sul Capitolo 377713 del bilancio regionale la somma di € 100.000,00, con la presente circolare sono disciplinati gli adempimenti, i criteri e le procedure per accedere ai contributi che l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identita siciliana - di seguito denominato "l'Assessorato" - può erogare, fino ad un massimo del 95 per cento dell'importo relativo al preventivo di spesa, ai sensi dell'art. 11 della legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44, per la riparazione ed restauro necessari al funzionamento di strumenti musicali antichi e/o di valore artistico di proprietà di Enti morali ed ecclesiastici.

L'Assessorato, avvalendosi delle forme di collaborazione previste nell'Intesa per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni di istituzioni ed enti ecclesiastici con interesse culturale", sottoscritta il 6 agosto 2010 tra il Presidente della Regione Siciliana e il Presidente della Regione Ecclesiastica Sicilia, definisce il programma degli interventi con l'ammontare del contributo per ciascun progetto ammesso, sulla base dello stanziamento contenuto nel bilancio annuale di previsione della Regione Siciliana, nonché delle istanze presentate dai soggetti richiedenti, aventi i requisiti sottoelencati.

2. SOGGETTI BENEFICIARI

L'intervento finanziario dell'Assessorato è destinato esclusivamente ad Enti morali ed ecclesiastici del territorio della regione Sicilia.

3. MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE

3.1 Gli Enti che intendano avvalersi dei benefici di cui alle norme sopra richiamate dovranno far pervenire apposita istanza sottoscritta in originale dal legale rappresentante nelle forme previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.i. in materia di dichiarazioni sostitutive.

3.2 L'istanza - completa di tutta la documentazione obbligatoria di cui al successivo punto 3.3 - dovrà pervenire a mezzo PEC, ovvero consegnata a mano presso la sede dell'Assessorato, in plico chiuso recante all'esterno la seguente dicitura: "Istanza per l'erogazione dei contributi previsti dalla legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44, art. 11 - capitolo 377713" al seguente indirizzo: Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identita. siciliana — Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana - Servizio 5 Valorizzazione - Via delle Croci, 8 - 90139 Palermo, entro e non oltre il 30 novembre c.a. In tal senso farà fede il timbro postale.

3.3 All'istanza dovranno essere allegati, qualora non già in possesso di questa Amministrazione, i seguenti documenti:

a. copia di un documento d'identità in corso di validità del legale rappresentante dell'ente richiedente;

b. relazione sulla storicità e sulla valenza culturale/ artistica dello strumento, redatta da professionista esperto nel settore (storico dell'arte, musicologo, organologo);

c. nel caso di strumenti musicali antichi appartenenti ad Enti ecclesiastici (es. organi a canne) l'istanza dovrà essere inoltre munita di Nulla Osta della Diocesi competente;

d. progetto di riparazione/ restauro dello strumento musicale, redatto da restauratore di beni culturali, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (art. 29 del D.Lgs. n. 42/04, comma 6), corredato da:

- dettagliato preventivo di spesa, con apposito quadro economico della spesa tale da risultare economicamente il più vantaggioso rispetto ad un indagine di mercato effettuata dal legale rappresentante fra le Ditte di restauro accreditate;

- cronoprogramma dei lavori;

e. certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. della ditta restauratrice in corso di validità, conseguita nell'attività economica "conservazione e restauro di opere d'arte";

f. autorizzazione resa dal Servizio Soprintendenza per i beni culturali e ambientali competente per territorio ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei Beni Culturali e del paesaggio" e s.m.i. (l'autorizzazione è resa su progetto o, qualora sufficiente, su descrizione tecnica dell'intervento, presentati dal richiedente, e può contenere prescrizioni. Se i lavori non iniziano entro cinque anni dal rilascio dell'autorizzazione, il soprintendente può dettare prescrizioni ovvero integrare o variare quelle già date in relazione al mutare delle tecniche di conservazione);

g. scheda tecnica e completa documentazione fotografica che attesti lo stato di conservazione dello strumento nonché lo spazio architettonico nel quale lo stesso è collocato;

h. l'eventuale uso dello strumento - successivamente al restauro - per funzioni concertistiche oltre che per quelle liturgiche.

4. PROCEDURE PER L'ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI E L'EROGAZIONE DELLE SOMME

Il Servizio Valorizzazione del Dipartimento regionale dei Beni Culturali provvede alla istruttoria delle singole istanze pervenute e predispone un'apposita graduatoria sulla base dei criteri di valutazione che seguono:

1. condizioni generali dello strumento (lo stato di conservazione deve essere tale da consentirne recupero integrale e totale fruizione con un unico contenuto intervento finanziario);

2. fattura dello strumento (a parità di periodo storico dello strumento sono considerati prioritari gli interventi su beni di maggiore interesse e pregevolezza);

3. recuperabilità dello strumento per una ripresa della sua piena funzionalità (evitando interventi di recupero largamente basati sulla ricostruzione di parti mancanti);

4. carattere d'urgenza dell'intervento, determinata dalle condizioni precarie dello strumento, tali d'a provocarne perdita o danno irreparabile;

5. particolari esigenze di culto;

6. funzioni concertistiche: eventuale uso dello strumento, dopo il restauro, per funzioni concertistiche, oltre che per quelle liturgiche, comunque di musica sacra.

Degli esiti della valutazione si provvederà successivamente a darne formale comunicazione alla Regione Ecclesiastica Sicilia ai sensi dell'intesa sottoscritta il 6 agosto 2010.

Con provvedimento del Dirigente Generale del Dipartimento sarà approvato l'elenco dei progetti ammessi e sarà determinata l'assegnazione del contributo ai soggetti giuridici richiedenti.

In seguito alla annotazione da parte della Ragioneria centrale dell'Assessorato, il provvedimento sara notificato ai soggetti beneficiari, i quail dovranno far pervenire al Dipartimento regionale del beni culturali - Servizio 5 Valorizzazione e promozione del patrimonio pubblico e privato, formale dichiarazione di accettazione.

5. RICHIESTA ANTICIPAZIONE

Unitamente alla predetta dichiarazione i soggetti assegnatari potranno richiedere anticipazione fino al 50% per cento del contributo concesso, da erogarsi compatibilmente alla situazione di cassa e salvo diverse disposizioni discendenti dal Patto di stabilità.

A tal fine, per ciascun intervento, dovrà essere prodotta dichiarazione sostitutiva nelle forme previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.i. in materia di dichiarazioni sostitutive, a firma congiunta del legale rappresentante dell'Ente proprietario e della ditta di restauro, attestante la data d'inizio dei lavori e la loro durata.

I lavori, a pena di revoca del contributo, dovranno avere inizio entro 60 giorni dalla data di accettazione del contributo da parte del Legale Rappresentante dell'Ente proprietario dello strumento. Eventuali interruzioni o ritardi nell'esecuzione dei lavori dovranno essere tempestivamente comunicati, supportati da valide motivazioni, al Dipartimento regionale dei Beni Culturali - Servizio 5 Valorizzazione, alla Soprintendenza competente per territorio e alla Diocesi di appartenenza.

I lavori dovranno essere conclusi entro e non oltre i tempi previsti nel cronoprogramma del progetto ammesso a contributo. Su richiesta motivata del legale rappresentante dell'Ente proprietario e della ditta di restauro potra essere concessa proroga in ogni caso non superiore a mesi sei.

6. ALTA SORVEGLIANZA

Ai fini dell'esercizio dell'Alta Sorveglianza sui lavori di restauro, per il collaudo finale e, in generale, per la stesura di documenti utili al perfezionamento dell'iter amministrativo relativo ai lavori di restauro, le Soprintendenze per i beni culturali ed ambientali dovranno avvalersi esclusivamente, anche per i lavori in itinere, di proprio personale tecnico.

In nessun caso è consentito il ricorso a personale esterno all'Amministrazione regionale.

7. MODALITA' DI RENDICONTAZIONE

Ai fini della erogazione del saldo del contributo assegnato il soggetto beneficiario dovrà presentare la documentazione di seguito elencata:

1. documentazione giustificativa della spesa conforme alla normativa fiscale in vigore, relativa ai lavori di restauro effettuati, comprensiva di tutte le fatture elettroniche emesse dalle Ditte e dei relativi bonifici di liquidazione effettuati, anche a saldo dei lavori, trasmessa dal legale rappresentante del soggetto giuridico beneficiario del contributo.

2. collaudo dei lavori di restauro eseguiti (su parte fonica e/o lignea), rilasciato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali competente per territorio.

La presente circolare sarà pubblicata sul sito web dipartimentale e se ne darà avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Il Dirigente Generale ad interim

MARIA CONCETTA ANTINORO

Il Dirigente del servizio

MADDALENA DE LUCA