Norma - quotidiano d'informazione giuridica - DBI s.r.l.

N.d.R.: La presente circolare è tratta dal sito del Ministero della Salute.

MINISTERO DELLA SALUTE

DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI

UFFICIO 3 - SANITA' ANIMALE E GESTIONE OPERATIVA DEL CENTRO NAZIONALE DI LOTTA ED EMERGENZA CONTRO LE MALATTIE ANIMALI E UNITA' CENTRALE DI CRISI

CIRCOLARE 12 maggio 2022, n. 11873

Peste suina africana (PSA) - Resoconto Unità centrale di crisi del 6 maggio 2022.

N.d.R.: La presente circolare è tratta dal sito del Ministero della Salute.

Commissario straordinario alla PSA

c.a. Dr. Angelo Ferrari

a.ferrari@sanita.it; segr.cspsa@sanita.it;

dimitris.countouris@izsto.it

Coordinamento interregionale dei Servizi veterinari regionali

m.brichese@regione.veneto.it

saia@regione.veneto.it

Regione Liguria

Area Sanitaria, Sanità animale e sicurezza alimentare

c.a. Dr. Roberto Moschi

Regione Piemonte

Direzione Sanità

Settore Prevenzione e Veterinaria

c.a. Dr. Bartolomeo Griglio

Regione Emilia Romagna

Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Area igiene degli alimenti e sanità pubblica veterinaria

c.a. Dr.ssa Anna Padovani

Regione Lombardia

Direzione Generale Welfare

UO Veterinaria

c.a. Dr. Marco Farioli

Regione Toscana

Direzione sanità, welfare e coesione sociale

Settore Prevenzione Collettiva

c.a. Dr.ssa Emanuela Balocchini

Regione Lazio

Area sanità animale e sicurezza alimentare

c.a. Dr.ssa Alessandra Barca

Dr.ssa Valeria Ficarelli

CEREP

c/o IZS Umbria e Marche

protocollo.izsum@legalmail.it

ISPRA protocollo.ispra@ispra.legalmail.it

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dip. Protezione civile

c.a. Dr. Marco Leonardi

marco.leonardi@protezionecivile.it

Stato Maggiore della Difesa

Ispettorato Generale della Sanità Militare

stamadifesa@postacert.difesa.it

cu.veterinario@igesan. difesa.it

luca.virgilio@esercito.difesa.it

MiPAAF - Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale

dipei.dipartimento@pec.politicheagricole.gov.it

f.bongiovanni@politicheagricole.it

l.ricci@politicheagricole.it

Ministero della Transizione Ecologica

Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico

c.a. Dott. Eugenio Duprè

PNA@pec.minambiente.it

dupre.eugenio@minambiente.it

Ministero dell'Interno gabinetto.ministro@pec.interno.it

dipps.555doc@pecps.interno.it;

ufficio.gabinetto@cert.vigilfuoco.it

Comando Carabinieri per la tutela della Salute - NAS

Roma

Comando Carabinieri Organizzazione per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare

carabinieri@carabinieri.it carabinieri@pec.carabinieri.it

massimo.friano@carabinieri.it

Ministero dell'Economia e delle Finanze

Comando Generale della Guardia di Finanza

rm0010990p@pec.gdf.it

COVEPI c/o IZS Abruzzo e Molise protocollo@pec.izs.it

IZS del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta

izsto@legalmail.it

Segretario Generale SEGGEN

Direttore Ufficio 3 SEGGEN

Direttore Generale DGISAN

DGISAN Ufficio 2

DGSAF Uffici 1, 3, 6 e 8

E, p.c.

Ufficio di Gabinetto

Ufficio stampa

Segreteria tecnica On. le Sig. Ministro

Segreteria Sottosegretario Costa

Si trasmette il resoconto inerente la riunione in oggetto, che sarà pubblicato anche nel sito del Ministero della Salute.

Si ringrazia dell'attenzione e si rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Il Direttore dell'Ufficio 3

LUIGI RUOCCO

ALLEGATO

In data 6 maggio 2022 alle ore 14.30 si è tenuta in modalità videoconferenza l'Unità centrale di crisi (UCC) relativa alla discussione delle misure urgenti da adottare per il contrasto della peste suina africana (PSA) a seguito del riscontro di positività in un cinghiale a Roma. La lista dei partecipanti all'UCC viene riportata in calce al presente resoconto.

Il Direttore Generale DGSAF Dr. Lecchini apre la riunione specificando che la riunione è stata convocata celermente a seguito del riscontro del caso positivo di PSA a Roma. Lo scenario della malattia sul territorio nazionale è quindi cambiato, considerato che il nuovo caso è insorto a notevole distanza rispetto a quello originario. Sia il Gruppo operativo degli esperti riunitosi in data 5 maggio sia l'incontro dell'UCC odierno sono necessari per fare il punto della situazione e decidere quali misure attuare nell'immediato e stabilire la strategia da adottare.

La Dr.ssa Barca dell'Area Prevenzione e Salute della Regione Lazio informa che a seguito della conferma del caso di PSA nel cinghiale il 4 maggio scorso è stata immediatamente attivata l'Unità di Crisi Regionale di concerto con la Direzione Ambiente e la Direzione Agricoltura, il Capo di gabinetto, l'Assessorato e il Comune di Roma. Parallelamente si è riunito il Gruppo operativo degli esperti che ha incluso il Dr. Capizzi della Direzione Ambiente della Regione Lazio e Dr.ssa Paola Scaramozzino dell'Osservatorio epidemiologico dell'IZSLT. Il Gruppo ha fornito le prime indicazioni che saranno recepite a livello regionale con un'ordinanza che verrà emanata a breve. In particolare sarà mirata a intensificare la sorveglianza passiva ed attivare la ricerca delle carcasse nella zona infetta preliminare proposta dal Gruppo esperti nonché nelle aree limitrofe con il supporto degli enti competenti, rafforzando il sistema di segnalazione già esistente, un protocollo siglato con il Comune di Roma con un numero unico di segnalazione e attivazione tempestiva dei Servizi veterinari per gestione, trasporto verso centro campionamento e successivo smaltimento delle carcasse. Inoltre è già attivo un sistema di georeferenziazione delle segnalazioni di presenza di cinghiali vivi nel comune di Roma.

La Dr.ssa Scaramozzino informa che nel Lazio in totale sono stati analizzati 133 campioni di cinghiali, 23 dei quali nella zona di interesse del caso index. A seguito della prima positività è stata individuata un'area infetta che si estende dal fiume Tevere a ovest verso nord fino ai limiti del Grande raccordo anulare che ricade nella competenza della ASL Roma 1. In quest'area ci sono alcuni parchi e aree protette (Riserva dell'Insugherata, Parco del Pineto e Parco di Monte Mario) con elevata presenza di cinghiali.

Il Dr. Capizzi informa che in occasione del sopralluogo del 6 maggio nell'area di ritrovamento della carcassa positiva sono state individuate altre due carcasse. Inoltre, già nel pomeriggio del 5 maggio sono partite le attività di monitoraggio nelle aree protette come Riserva dell'Insugherata, Parco di Veio e Parco di Bracciano. Le ricerche hanno permesso di ritrovare ulteriori carcasse apparentemente dovute ad incidenti stradali. Con i droni sono state effettuate delle ricerche nelle zone aperte. La Direzione Ambiente chiederà a tutte le aree protette della Regione Lazio di collaborare nelle attività di monitoraggio.

Il Dr. Feliziani del CEREP fornisce un rapido aggiornamento sull'evoluzione della malattia nel nord Italia - 113 casi confermati alla data del 6 maggio - e in ambito europeo ed internazionale. In Europa il fronte endemico è in espansione ma non mancano i salti geografici come quelli avvenuti in Italia.

Relativamente al caso positivo viene riportato che il 27 aprile u.s. è stata segnalata da un cittadino la presenza di cinghiali con conseguente sopralluogo della Polizia Municipale che ha individuato un cinghiale in stato semi-morente con sintomi nervosi e riferibili a PSA, abbattuto dai Servizi Veterinari. La carcassa è stata inviata presso il Centro Carni (individuato come luogo di raccolta e smaltimento carcasse) per il campionamento. Il 3 maggio sono iniziati i test e il 4 maggio è arrivata la conferma di positività da parte del IZSLT e del Centro di Referenza nel pomeriggio. Sono seguite le notifiche di conferma ufficiali e negli appositi Sistemi informativi. E' stato inoltre iniziato il sequenziamento del virus, ed è stato individuato il genotipo II. Alcuni punti critici: non è stato emesso tempestivamente il sospetto di PSA e ciò ha determinato un allungamento dei tempi tra segnalazione e risultato. Le procedure di emergenza invece sono ormai collaudate così come la collaborazione tra IIZZSS che ha permesso di far arrivare il campione velocemente al CEREP per la conferma ufficiale.

La zona dove è stato trovato il caso positivo è estremamente urbanizzata ma comprende diversi parchi naturali e zone di campagna dove il cinghiale è praticamente residente. Questi parchi sono in contiguità con le aree verdi sia dentro che fuori dall'area metropolitana, ed arrivano a nord fino al Parco di Bracciano.

La diffusa presenza dei selvatici è avvalorata dai dati forniti dal Dr. Capizzi attraverso il sistema di segnalazione utilizzato dal Comune di Roma. La mappa già presentata dalla Dr.ssa Scaramozzino mostra anche la presenza di allevamenti di suini con un numero di capi consistente nonostante la posizione all'interno del GRA. Al momento è necessario intensificare la sorveglianza per comprendere l'estensione dell'infezione per stabilire ed implementare le opportune misure di controllo, inclusa la gestione carcasse nel rispetto della biosicurezza. Il Gruppo degli esperti ha suggerito una serie di misure tra cui potenziamento sorveglianza e alimentazione puntuale dei sistemi informativi per definire con precisione la situazione, e l'installazione di segnaletica per allertare la popolazione. E' importante evitare che l'infezione coinvolga il settore domestico quindi sono state elencate misure tese a limitare il rischio di diffusione negli allevamenti. Ogni caso sospetto deve essere immediatamente segnalato. Da non sottovalutare la presenza di suini d'affezione in quanto anch'essi sono target dell'infezione. Il rischio di diffusione attraverso il fattore umano in un contesto urbano è alto. La situazione imporrebbe adozione di misure stingenti ma in un contesto urbano ciò diventa complesso quindi bisogna valutare quali sono le misure sostenibili. Si auspica che l'infezione sia recente e limitata all'area dei ritrovamenti. Rimuovendo le carcasse e applicando una corretta gestione della popolazione di cinghiali si potrebbe giungere in tempi rapidi all'eradicazione.

Il Dr. Ruocco precisa che la situazione ha le sue complessità e peculiarità, che ha potuto verificare direttamente durante un sopralluogo ma bisogna cogliere questa sfida e cercare di eradicare la PSA rapidamente sfruttando quanto fatto da gennaio al nord Italia. Attualmente il problema non è la diffusa presenza ed urbanizzazione dei cinghiali ma la peste, è importante quindi che questo evento non sia solo l'occasione per gestire la popolazione di cinghiali altrimenti non si raggiunge nessuno dei due obiettivi, né l'eradicazione, né la gestione dei cinghiali. La zona infetta presentata è stata anche proposta alla Commissione Europea che l'ha accettata ma è pronta a rivederla sulla base dei dati epidemiologici che scaturiranno dalla sorveglianza. Mercoledì prossimo, 11 maggio, durante il Comitato permanente l'Italia dovrà presentare la proposta anche agli altri Stati membri europei supportando la proposta illustrando le barriere naturale e artificiali che circoscrivono la zona infetta, la mappa dei cinghiali presenti e le misure adottate e che si intendono adottare.

Azioni urgenti da implementare: dimostrare che la malattia è presente solo entro il GRA corroborando l'ipotesi che l'animale si sia infettato sul posto attraverso i rifiuti; mettere in sicurezza la zona per non diffondere la malattia; monitorare la situazione all'interno della città. Una volta fatto questo si può affrontare anche il problema della presenza dei cinghiali in città e gestirli adeguatamente. I rifiuti rappresentano il richiamo e il permanere dei cinghiali in città. La bozza di ordinanza della Regione Lazio pervenuta agli uffici della DGSAF sarà valutata appena possibile.

Il Dr. Ferrari chiede al Dr. Feliziani se è possibile dimostrare l'eventuale correlazione con i casi del Piemonte e la Liguria per spiegare determinate dinamiche. Relativamente ai rifiuti e in particolare agli scarti alimentari è importante avviare una riflessione perché ciò che è successo Roma potrebbe avvenire in altre città con effetti più devastanti. In Piemonte e Liguria la situazione continua lentamente a evolversi a est e ovest. Negli ultimi incontri avvenuti con i Sindaci dei comuni interessati si è avuta la piena disponibilità ed è tutto pronto per la costruzione delle recinzioni. La società SCR si è già mossa per trovare gli esecutori mentre è stato messo a punto il sistema di messa in opera.

L'attività di depopolamento degli allevamenti è quasi terminata e ora è possibile avviare la seconda fase. L'elaborazione dei PRIU è a buon punto ma è stato organizzato un webinar con le Regioni per dare omogeneità ai piani. Anche il piano di eradicazione è in dirittura d'arrivo ma ora bisognerà considerare anche il caso di Roma.

Il Dr. Lecchini auspica che si passi rapidamente ai fatti sul fronte ligure-piemontese.

Il Dr. Ferrari precisa che i tempi sono stati fisiologici per trovare una soluzione per un progetto di tale portata.

Il Dr. Feliziani replica a quanto richiesto dal Dr. Ferrari spiegando che come già avvenuto per il genotipo isolato in Piemonte e Liguria ci si aspetta che anche il virus di Roma sia simile al virus che sta circolando in tutto il mondo vista la sua stabilità genetica. Al momento si può dire che risulta diverso da quello isolato in Sardegna ma oltre questo sarà difficile giungere a considerazioni epidemiologiche partendo dall'analisi filogenetica. Riguardo al piano di eradicazione ritiene che sia meglio attendere di avere più dati prima di considerare anche la situazione romana nella strategia di eradicazione. Nel mentre la Regione Lazio può applicare il PRIU al di fuori della zona infetta. Viene chiesto che i casi secondari vengano analizzati e confermati direttamente dall'IZS di Lazio e Toscana sia per motivi di bioscurezza sia per abbreviare le tempistiche. Inoltre viene proposto un sopralluogo con una delegazione del gruppo operativo degli esperti per avere un confronto con i colleghi della Regione Lazio per la settimana successiva.

Il Dr. Leto e la Dr.ssa Ficarelli ringraziano e accolgono la proposta di sopralluogo.

Il Dr Ruocco ribadisce che la zona infetta è ancora provvisoria e andrà presentata alla CE mercoledì prossimo. Considerata la continuità tra la Riserva dell'Insugherata e le aree verdi fuori dal GRA

bisogna dimostrare di avere una chiusura a prova di cinghiale altrimenti si potrebbe dover allargare la zona infetta. Viene chiesto mandato alla UCC di rimodulare la zona infetta qualora venissero trovate altre carcasse positive. Bisogna stabilire se applicare a Roma le stesse misure di cui agli atti normativi già in vigore. Rispetto al sopralluogo viene chiesto di far pervenire la richiesta per vie ufficiali. Anche la deroga per la conferma dovrà passare per un'autorizzazione formale.

La Dr. Scaramozzino aggiorna l'UCC circa il risultato negativo degli ultimi due campioni prelevati di cui si era accennato in precedenza.

Il Dr. Capizzi segnala che sono state ricevute le indicazioni del Gruppo degli esperti sulle metodologie da adottare per la ricerca delle carcasse. Per coordinare tutte le squadre delle aree protette è stata preparata una mappa sovrapposta alla griglia europea con le celle di 1kmx1km di tutta l'area buffer.

La proposta verrà inviata via mail al Gruppo degli esperti a cui viene chiesto un riscontro immediato per avviare le attività e organizzare sistematicamente le battute fino a martedì.

Il Dr. Lecchini fornisce un aggiornamento sul piano internazionale. L'11 maggio si riunirà il Comitato permanente nel quale l'Italia descriverà la situazione del nuovo focolaio di Roma. Il 12 maggio invece ci sarà un incontro tra i capi dei servizi veterinari europei. La presidenza francese ha chiesto all'Italia di rendicontare circa il nuovo scenario rispettando l'obbligo di informazione e notifica derivante dall'appartenenza all'Unione Europea. La Francia guarda con particolare attenzione la situazione italiana e chiede costantemente rassicurazioni e informazioni che ovviamente si stanno fornendo.

Il Dr. Ruocco informa l'UCC che l'Emilia Romagna ha trasmesso una bozza di ordinanza sottoposta al Gruppo esperti per una valutazione. Se l'UCC è d'accordo l'Ufficio 3 fornirà parere favorevole con le osservazioni formulate.

Il Dr. Ferrari informa che per le vie brevi interpellerà gli esperti in qualità di Commissario per avere informazioni in merito alla possibilità di trasmissione del virus dalla Liguria a Roma.

Il Dr. Ruocco ribadisce che dimostrare che il virus sia stato veicolato passivamente dal nord Italia a Roma è impossibile. La disponibilità di alimenti in città a cui hanno accesso i cinghiali induce a pensare che sia un nuovo focolaio legato a rifiuti urbani.

Il Dr. Ricci condivide le posizioni e le riflessioni fatte dal Dr. Ruocco e dal Commissario. Bisogna sottolineare però le differenze sostanziali tra la situazione in Liguria e Piemonte e quella di Roma in relaziona alla concentrazione di cinghiali in zone urbane. Specialmente nell'area di Roma nord i cinghiali trovano facilmente alimenti anche perché non è mai partita la raccolta differenziata e portaa-porta. Sulla base dell'esperienza maturata bisogna adottare tutta la metodica utilizzata in Piemonte e Liguria per proteggere la realtà zootecnica facendo una ricognizione e monitoraggio in senso centripeto partendo nelle zone forestali estese e verso il centro cittadino per avere la certezza di definire le aree e capire che tipo di attività di depopolamento bisogna fare. Inoltre si deve sensibilizzare la cittadinanza considerato che la PSA viaggia anche attraverso l'uomo e allertare la polizia urbana per l'affissione di manifesti. Il Dr. Ricci ritiene inoltre che le carcasse non devono essere convogliate al Centro Carni, ma devono essere indirizzate verso l'IZS per mantenere alta la biosicurezza.

La Dr.ssa Morelli si associa alle preoccupazioni e alle considerazioni già espresse dagli altri partecipanti.

Il Dr. Ferrari ringrazia il Dr. Lecchini e gli esperti.

Il Dr. Lecchini in conclusione, riassume i punti principali che sono emersi durante la discussione:

- Intensificare lo studio epidemiologico per assumere nuovi elementi relativamente all'introduzione del virus nel contesto romano.

- Consolidare l'area infetta e ottenere ulteriori dati che possano giustificare la sua designazione.

- Avviare processo di deroga per analisi prima istanza e conferma da parte di IZS di Roma.

- Adattare al contesto attuale delle misure già previste per la gestione dei focolai in Liguria e Piemonte valutando eventuale modifica degli atti normativi precedenti.

- Organizzare sopralluogo del Gruppo esperti.

- Riscontro all'ordinanza dell'Emilia- Romagna.

Ringrazia tutti per la partecipazione e rimanda alla prossima UCC, la cui data verrà comunicata nei prossimi giorni in base all'andamento epidemiologico.

L'UCC si conclude alle ore 16.12.

Il verbalizzante: Dr. Marco Sordilli