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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/594 DELLA COMMISSIONE, 16 marzo 2023

G.U.U.E. 17 marzo 2023, n. L 79

Regolamento che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605(Testo rilevante ai fini del SEE)

TESTO COORDINATO (al Reg. (UE) 2025/715)

Note sull'entrata in vigore e sull'applicabilità

Entrata in vigore il: 16 aprile 2023

Applicabile dal: 21 aprile 2023 al 20 aprile 2028

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l'articolo 71, paragrafo 3, e l'articolo 259, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

1) La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi.

2) Il regolamento (UE) 2016/429 stabilisce un quadro normativo per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili agli animali o all'uomo. La peste suina africana rientra nella definizione di malattia elencata di cui a tale regolamento ed è soggetta alle norme di prevenzione e di controllo delle malattie ivi stabilite. L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione (2) elenca inoltre la peste suina africana come malattia di categoria A, D ed E che colpisce i Suidae, mentre il regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione (3) integra le norme relative al controllo delle malattie di categoria A, B e C di cui al regolamento (UE) 2016/429, anche in relazione alle misure di controllo delle malattie per la peste suina africana.

3) Il regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (4) stabilisce norme di polizia sanitaria relative ai sottoprodotti di origine animale al fine di evitare o ridurre al minimo i rischi per la salute degli animali derivanti da tali sottoprodotti. Il regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione (5) stabilisce inoltre determinate norme di polizia sanitaria relative ai sottoprodotti di origine animale che rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009, comprese norme relative alle prescrizioni di certificazione per i movimenti di partite dei sottoprodotti di origine animale nell'Unione. Tali regolamenti non coprono tutti i dettagli e gli aspetti specifici relativi al rischio di diffusione della peste suina africana tramite sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III, e tramite sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici provenienti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III. E' pertanto opportuno stabilire nel presente regolamento misure speciali di controllo delle malattie applicabili a tali sottoprodotti di origine animale e ai movimenti di partite di detti sottoprodotti di origine animale dalle zone soggette a restrizioni I, II e III.

4) Nel quadro del regolamento (UE) 2016/429 è stato adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione (6), che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che gli Stati membri elencati nel relativo allegato I devono applicare per un periodo di tempo limitato nelle zone soggette a restrizioni I, II e III elencate in detto allegato. Le norme stabilite dal suddetto regolamento di esecuzione sono state adeguate il più possibile alle norme internazionali, come quelle di cui al capitolo 15.1, «Infezione da virus della peste suina africana», del codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (7) (codice WOAH).

5) Il presente regolamento dovrebbe inoltre prevedere un approccio di regionalizzazione, che dovrebbe applicarsi in aggiunta alle misure di controllo delle malattie di cui al regolamento delegato (UE) 2020/687, ed inserire in elenchi le zone soggette a restrizioni degli Stati membri interessati da focolai di peste suina africana, o a rischio di esserlo per via della loro vicinanza a tali focolai (gli Stati membri interessati). Tali zone soggette a restrizioni dovrebbero essere differenziate in funzione della situazione epidemiologica della peste suina africana e del livello di rischio, e classificate come zone soggette a restrizioni I, II e III; nell'elenco delle zone soggette a restrizioni III dovrebbero figurare le aree con il livello di rischio più elevato di diffusione di tale malattia e la situazione più dinamica, per quanto riguarda la malattia in questione, nei suini detenuti. Tali zone soggette a restrizioni dovrebbero inoltre essere elencate nell'allegato I del presente regolamento, tenendo conto delle informazioni fornite dalle autorità competenti degli Stati membri interessati per quanto riguarda la situazione della malattia, di principi e criteri scientificamente validi per la definizione geografica della regionalizzazione con riguardo alla peste suina africana e degli orientamenti dell'Unione sulla peste suina africana concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi e disponibili al pubblico sul sito web della Commissione (8), come pure del livello di rischio di diffusione della peste suina africana e della situazione epidemiologica generale della peste suina africana nello Stato membro interessato e negli Stati membri o paesi terzi confinanti, se del caso. Qualsiasi successiva modifica delle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all'allegato I del presente regolamento dovrebbe inoltre essere basata su considerazioni analoghe a quelle utilizzate per l'inserimento delle stesse negli elenchi e dovrebbe tenere conto di norme internazionali, come il codice WOAH, che indicano l'assenza della malattia per un periodo di almeno 12 mesi nella zona o in un paese. In determinate situazioni, tenendo conto della giustificazione fornita dall'autorità competente dello Stato membro interessato, come pure dei principi e criteri scientificamente validi per la definizione geografica della regionalizzazione con riguardo alla peste suina africana e degli orientamenti disponibili a livello di Unione, tale periodo dovrebbe essere ridotto a tre mesi.

6) Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 la situazione epidemiologica nell'Unione si è evoluta e negli Stati membri sono state raccolte nuove esperienze e conoscenze in materia di epidemiologia della peste suina africana. E' pertanto opportuno rivedere e adeguare le attuali misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana stabilite nel suddetto regolamento di esecuzione, tenendo conto di tali sviluppi e al fine di prevenire la diffusione di tale malattia nell'Unione. Di conseguenza, le misure speciali di controllo delle malattie di cui al presente regolamento dovrebbero tenere conto dell'esperienza acquisita nell'applicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605.

7) Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che, in generale, si applicano ai movimenti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III di partite di suini detenuti in tali zone soggette a restrizioni e relativi prodotti. Anche i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e relativi prodotti all'interno delle zone soggette a restrizioni presentano tuttavia rischi in relazione alla diffusione di tale malattia e contribuiscono alla lunga persistenza della malattia in tali zone soggette a restrizioni. Tenendo conto della situazione epidemiologica della peste suina africana negli Stati membri interessati è pertanto opportuno stabilire divieti specifici e misure di riduzione dei rischi per i movimenti di partite di suini detenuti all'interno di tali zone soggette a restrizioni ed estendere di conseguenza l'ambito di applicazione delle attuali misure speciali di controllo delle malattie stabilite nelle norme dell'Unione.

8) In passato, per garantire una reazione efficace e rapida ai rischi emergenti come la conferma di un focolaio di peste suina africana in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia, venivano adottate singole decisioni di esecuzione della Commissione, se del caso, per individuare rapidamente a livello dell'Unione la zona soggetta a restrizioni per i focolai di peste suina africana in suini detenuti, comprendente zone di protezione e sorveglianza, o la zona infetta in caso di focolaio di tale malattia in suini selvatici, come previsto dal regolamento delegato (UE) 2020/687. Al fine di garantire la chiarezza e la trasparenza delle norme dell'Unione, è opportuno che, a seguito della conferma di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia, le aree interessate siano identificate a livello dell'Unione come zone di protezione e sorveglianza o, nel caso di suini selvatici, come zone infette ed elencate nell'allegato II del presente regolamento per la durata di tale regionalizzazione. Al fine di garantire la continuità territoriale delle zone soggette a restrizioni per i suini detenuti o selvatici, in situazioni specifiche e tenendo conto della valutazione del rischio, se del caso, dovrebbe essere anche possibile elencare le zone precedentemente indenni da malattia dopo la conferma di un focolaio di peste suina africana come zone soggette a restrizioni II o III nell'allegato I del presente regolamento anziché elencare tali zone nell'allegato II del presente regolamento.

9) Tenendo conto dell'evoluzione della situazione epidemiologica della peste suina africana in suini selvatici nell'Unione, le misure speciali di controllo delle malattie, comprese le pertinenti deroghe, applicabili alle zone soggette a restrizioni II di cui al presente regolamento dovrebbero applicarsi anche nelle zone infette elencate nell'allegato II del presente regolamento, in aggiunta alle misure di cui agli articoli da 63 a 66 del regolamento delegato (UE) 2020/687. A causa del rischio immediato di un'ulteriore diffusione di tale malattia rilevata nei suini selvatici, i movimenti di partite di suini detenuti e relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi non dovrebbero pertanto essere autorizzati dalle zone infette elencate nell'allegato II del presente regolamento.

10) L'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 prevede una deroga all'obbligo di recinzione a prova di bestiame per determinati stabilimenti di suini detenuti per un periodo di tre mesi dalla conferma di un primo focolaio di peste suina africana nello Stato membro in questione, a determinate condizioni. Tenuto conto della situazione specifica negli Stati membri in cui tali recinzioni a prova di bestiame non possono essere costruite entro un breve periodo di tempo per motivi tecnici e amministrativi, è opportuno prevedere nel presente regolamento un periodo prolungato, di sei mesi, al fine di garantire la corretta attuazione delle norme speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia.

11) Gli articoli 166 e 167 del regolamento (UE) 2016/429 prevedono che le partite di prodotti di origine animale ottenuti da animali terrestri prodotti o trasformati in stabilimenti, aziende alimentari o zone soggetti a misure di emergenza o a restrizioni dei movimenti siano accompagnate dai pertinenti certificati sanitari. L'articolo 19 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 stabilisce obblighi per gli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini provenienti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III ed elenca le partite per le quali il bollo sanitario o il marchio di identificazione può sostituire il certificato sanitario per i movimenti di determinate partite da tali zone soggette a restrizioni. Al fine di garantire l'attuazione delle norme speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana, è necessario stabilire nel presente regolamento disposizioni adattate relative all'elenco degli stabilimenti per i quali l'autorità competente dello Stato membro interessato può sostituire il certificato sanitario con un bollo sanitario o un marchio di identificazione per i movimenti di determinate partite.

12) L'articolo 10 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 stabilisce divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni. L'articolo 31 del suddetto regolamento di esecuzione stabilisce inoltre condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro. Tenendo conto del livello elevato delle misure di biosicurezza adottate negli stabilimenti riconosciuti di materiale germinale, il presente regolamento dovrebbe stabilire condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III da tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro. Tra le altre condizioni, tali movimenti dovrebbero essere autorizzati dall'autorità competente dello Stato membro interessato solo se i maschi donatori e le femmine donatrici sono stati detenuti in stabilimenti riconosciuti di materiale germinale sin dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la raccolta del materiale germinale, come previsto dal codice WOAH. Sulla base del codice WOAH, è opportuno stabilire anche l'obbligo di sottoporre, almeno una volta all'anno, a test per la peste suina africana tutti i suini detenuti in stabilimenti riconosciuti di materiale germinale che sono autorizzati per i movimenti di partite di materiale germinale da una zona soggetta a restrizioni III.

13) L'articolo 14 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 stabilisce le condizioni generali per le deroghe a divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone. L'articolo 14, paragrafo 1, lettera a), di tale regolamento fa riferimento a una condizione generale di cui all'articolo 28, paragrafo 2, lettera a), del regolamento delegato (UE) 2020/687, secondo la quale tutti i movimenti autorizzati nella zona di protezione devono essere effettuati esclusivamente attraverso gli itinerari prestabiliti. Tenendo conto di altre misure di riduzione dei rischi in vigore per i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui al presente regolamento e al fine di evitare inutili restrizioni, il riferimento alle condizioni generali per la concessione di deroghe ai divieti nella zona di protezione di cui all'articolo 28 del regolamento delegato (UE) 2020/687 dovrebbe essere sostituito da un riferimento alle condizioni generali per la concessione di deroghe ai divieti pertinenti per la zona di sorveglianza di cui all'articolo 43 di tale regolamento delegato, che prevede, tra l'altro, che tutti i movimenti autorizzati siano effettuati privilegiando le principali vie di comunicazione stradale o ferroviaria.

14) L'articolo 35 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 stabilisce condizioni specifiche per l'autorizzazione dei movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro ai fini della trasformazione di sottoprodotti di origine animale mediante sterilizzazione sotto pressione o determinati metodi alternativi, della fabbricazione di alimenti per animali da compagnia e della trasformazione di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati in biogas o compost, come previsto dal regolamento (CE) n. 1069/2009. Tenuto conto dell'efficacia dei pertinenti metodi di trasformazione per ridurre i rischi connessi alla peste suina africana, è inoltre opportuno che il presente regolamento stabilisca condizioni specifiche per l'autorizzazione dei movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro ai fini della trasformazione di sottoprodotti di origine animale mediante sterilizzazione sotto pressione o determinati metodi alternativi, della fabbricazione di alimenti per animali da compagnia e della trasformazione di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati in biogas o compost.

15) L'articolo 44 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 prevede speciali bolli sanitari o, se del caso, marchi di identificazione per determinati prodotti di origine animale. Tali prodotti dovrebbero essere marcati da un bollo sanitario speciale o, se del caso, da un marchio di identificazione che non sia ovale e non possa essere confuso con il bollo sanitario o il marchio di identificazione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (9). Tenuto conto delle norme stabilite in tale regolamento e dell'efficace applicazione delle norme speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana per quanto riguarda i movimenti all'interno di o da zone soggette a restrizioni di determinate partite di carni fresche e prodotti a base di carne ottenuti da suini detenuti o selvatici e a fini di chiarezza, è opportuno stabilire nel presente regolamento una forma concreta di bolli o marchi speciali che fornisca una serie completa di misure tecniche per il controllo di tale malattia. E' inoltre opportuno introdurre un periodo transitorio per una forma armonizzata di tali bolli o marchi speciali per tenere conto della situazione specifica delle autorità competenti e degli operatori del settore alimentare negli Stati membri colpiti dalla peste suina africana che devono adottare le disposizioni necessarie per garantire la conformità al presente regolamento.

16) L'esperienza acquisita nella lotta contro la peste suina africana nell'Unione dimostra che sono necessarie determinate misure di riduzione dei rischi e misure di biosicurezza rafforzate al fine di prevenire la diffusione di tale malattia negli stabilimenti di suini detenuti. Tali misure dovrebbero essere stabilite nell'allegato III del presente regolamento e riguardare gli stabilimenti soggetti alle deroghe stabilite per i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III.

17) Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 la situazione epidemiologica nell'Unione si è ulteriormente evoluta per quanto riguarda la peste suina africana in diversi Stati membri, in particolare nelle popolazioni di suini selvatici, che hanno svolto un ruolo importante nella trasmissione e nella persistenza del virus nell'Unione. Nonostante le misure di controllo delle malattie adottate dagli Stati membri conformemente alle norme dell'Unione, i suini selvatici continuano a essere una fonte importante di trasmissione e persistenza della presenza di tale malattia nell'Unione. I focolai di tale malattia nei suini presentano un rischio anche per gli Stati membri indenni da malattia a causa dei movimenti di suini selvatici o nell'ambito di una diffusione mediata dall'uomo attraverso materiali infetti. Tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la peste suina africana, gli Stati membri dovrebbero adottare misure di controllo ben coordinate e coerenti. L'applicazione di misure speciali di controllo delle malattie prima dell'introduzione della peste suina africana è stata raccomandata anche con il parere scientifico fornito dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) nel suo parere scientifico del 12 giugno 2018 sulla peste suina africana nei cinghiali (10) e nella relazione scientifica del 18 dicembre 2019 sulle analisi epidemiologiche della peste suina africana nell'Unione europea (11).

18) Al fine di evitare la diffusione della peste suina africana da parte di suini selvatici, è pertanto fondamentale che gli Stati membri adottino misure ben coordinate per evitare una duplicazione degli sforzi. Il presente regolamento dovrebbe quindi prevedere l'obbligo per gli Stati membri di istituire piani d'azione nazionali per i suini selvatici al fine di evitare la diffusione della peste suina africana nell'Unione, garantendo un approccio coordinato e coerente tra gli Stati membri (piani d'azione nazionali). I requisiti minimi per i piani d'azione nazionali dovrebbero tenere conto dei pareri scientifici dell'EFSA, in particolare per quanto riguarda le misure preventive volte a ridurre e stabilizzare la densità di cinghiali prima dell'introduzione di tale malattia, la sorveglianza passiva e le misure di biosicurezza durante la caccia dei suini selvatici, ai fini di un approccio armonizzato negli Stati membri. Tali piani d'azione nazionali e i risultati annuali della loro attuazione dovrebbero essere presentati alla Commissione e agli altri Stati membri.

19) Le misure di gestione dei suini selvatici adottate nel contesto dei piani d'azione nazionali dovrebbero essere compatibili, se del caso, con le norme ambientali dell'Unione, comprese le esigenze di protezione della natura, di cui alla direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (12) e alla direttiva 92/43/CEE del Consiglio (13).

20) Al fine di tenere conto dei recenti sviluppi della situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione e di nuove esperienze e conoscenze raccolte nell'Unione e per affrontare in modo proattivo i rischi associati alla diffusione di tale malattia, è opportuno stabilire nel presente regolamento norme speciali, rivedute ed estese, di controllo delle malattie. Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 dovrebbe pertanto essere abrogato e sostituito dal presente regolamento.

21) Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 si applica fino al 20 aprile 2028. Tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione, è necessario mantenere le misure speciali di controllo delle malattie di cui al presente regolamento fino a tale data.

22) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

(1)

GU L 84 del 31.3.2016.

(2)

Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3 dicembre 2018, relativo all'applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate (GU L 308 del 4.12.2018).

(3)

Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate (GU L 174 del 3.6.2020).

(4)

Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale) (GU L 300 del 14.11.2009).

(5)

Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera (GU L 54 del 26.2.2011).

(6)

Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione, del 7 aprile 2021, che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana (GU L 129 del 15.4.2021).

(7)

Codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (2022).

(8)

https://ec.europa.eu/food/animals/animal-diseases/control-measures/asf_en

(9)

Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 139 del 30.4.2004).

(10)

EFSA Journal 2018; 16(7):5344.

(11)

EFSA Journal 2020; 18(1):5996.

(12)

Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (GU L 20 del 26.1.2010).

(13)

Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206 del 22.7.1992).

CAPO I

OGGETTO, AMBITO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI

Art. 1

Oggetto e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento stabilisce norme riguardanti:

a) le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri (1) elencati o nei quali sono presenti aree elencate negli allegati I e II (Stati membri interessati).

Tali misure speciali di controllo delle malattie si applicano ai suini detenuti e selvatici e ai prodotti ottenuti da suini, in aggiunta alle misure applicabili nelle zone di protezione, nelle zone di sorveglianza, nelle ulteriori zone soggette a restrizioni e nelle zone infette istituite dalle autorità competenti degli Stati membri interessati conformemente all'articolo 21, paragrafo 1, e all'articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) l'inserimento nell'elenco a livello dell'Unione, di cui all'allegato I, delle zone soggette a restrizioni I, II e III a seguito di focolai di peste suina africana;

c) l'inserimento nell'elenco a livello dell'Unione, di cui all'allegato II, a seguito di un focolaio di peste suina africana in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia:

i) delle zone soggette a restrizioni, che comprendono zone di protezione e zone di sorveglianza, in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti;

ii) delle zone infette, in caso di focolaio di tale malattia in suini selvatici.

2. Il presente regolamento stabilisce inoltre norme sulle misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che tutti gli Stati membri devono applicare per un periodo di tempo limitato.

3. Il presente regolamento si applica:

a) ai movimenti di partite di:

i) suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e nelle zone infette di cui al paragrafo 1, lettera c), punto ii);

ii) materiale germinale, prodotti di origine animale e sottoprodotti di origine animale ottenuti dai suini detenuti di cui alla lettera a), punto i);

iii) carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, dalle zone soggette a restrizioni I, II e III o dalle zone infette di cui al paragrafo 1, lettera c), punto ii), qualora tali carni o prodotti a base di carne siano ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori di tali zone soggette a restrizioni e zone infette e macellati:

- in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III o nelle zone infette di cui al paragrafo 1, lettera c), punto ii); oppure

- in macelli situati al di fuori di tali zone soggette a restrizioni e zone infette;

b) ai movimenti di:

i) partite di suini selvatici in tutti gli Stati membri;

ii) partite, anche effettuati per uso privato da cacciatori, di prodotti di origine animale e di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici nelle zone soggette a restrizioni I, II e III o trasformati in stabilimenti situati in tali zone soggette a restrizioni;

c) agli operatori del settore alimentare che manipolano le partite di cui alle lettere a) e b);

d) a tutti gli Stati membri per quanto riguarda la sensibilizzazione in merito alla peste suina africana;

e) a tutti gli Stati membri per quanto riguarda l'istituzione di piani d'azione nazionali per i suini selvatici al fine di evitare la diffusione della peste suina africana nell'Unione.

(1)

Conformemente all'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 5, paragrafo 4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l'allegato 2 di tale protocollo, ai fini del presente regolamento i riferimenti agli Stati membri si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord.

Art. 2

Definizioni

Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni di cui al regolamento delegato (UE) 2020/687.

Si applicano inoltre le definizioni seguenti:

a) «suino»: un animale di una delle specie di ungulati appartenenti alla famiglia Suidae di cui all'allegato III del regolamento (UE) 2016/429;

b) «materiale germinale»: sperma, ovociti ed embrioni di suini ottenuti da suini detenuti destinati alla riproduzione artificiale;

c) «zona soggetta a restrizioni I»: un'area di uno Stato membro elencata nell'allegato I, parte I, con una delimitazione geografica precisa, sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie e confinante con zone soggette a restrizioni II o III;

d) «zona soggetta a restrizioni II»: un'area di uno Stato membro elencata nell'allegato I, parte II, a seguito di un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico, con una delimitazione geografica precisa e sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie;

e) «zona soggetta a restrizioni III»: un'area di uno Stato membro elencata nell'allegato I, parte III, a seguito di un focolaio di peste suina africana in un suino detenuto, con una delimitazione geografica precisa e sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie;

f) «Stato membro o zona precedentemente indenni da malattia»: uno Stato membro o una zona di uno Stato membro in cui non è stata confermata la peste suina africana né in suini detenuti né in suini selvatici nei 12 mesi precedenti;

g) «zona elencata nell'allegato II»: una zona di uno Stato membro elencata nell'allegato II:

i) nella parte A, come zona infetta, a seguito della conferma di un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia; oppure

ii) nella parte B, come zona soggetta a restrizioni, comprendente zone di protezione e zone di sorveglianza, a seguito di un focolaio di peste suina africana in un suino detenuto in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia;

h) «materiali di categoria 2»: i sottoprodotti di origine animale di cui all'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1069/2009 ottenuti da suini detenuti;

i) «materiali di categoria 3»: i sottoprodotti di origine animale di cui all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1069/2009 ottenuti da suini detenuti;

j) «impianto riconosciuto per sottoprodotti di origine animale»: un impianto riconosciuto dall'autorità competente conformemente all'articolo 24 del regolamento (CE) n. 1069/2009;

k) «stabilimento riconosciuto di materiale germinale»: uno stabilimento definito all'articolo 2, punto 2), del regolamento delegato (UE) 2020/686 della Commissione (1);

l) «stabilimento registrato di materiale germinale»: uno stabilimento definito all'articolo 2, punto 1), del regolamento delegato (UE) 2020/686 della Commissione.

(1)

Regolamento delegato (UE) 2020/686 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il riconoscimento degli stabilimenti di materiale germinale e le prescrizioni in materia di tracciabilità e di sanità animale per i movimenti all'interno dell'Unione di materiale germinale di determinati animali terrestri detenuti (GU L 174 del 3.6.2020).

CAPO II

NORME SPECIALI PER L'ISTITUZIONE DI ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI E ZONE INFETTE IN CASO DI FOCOLAIO DI PESTE SUINA AFRICANA

Art. 3

Norme speciali per l'istituzione immediata di zone soggette a restrizioni e zone infette in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici

In caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, l'autorità competente dello Stato membro istituisce immediatamente:

a) in caso di focolaio in suini detenuti, una zona soggetta a restrizioni conformemente all'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687 e alle condizioni stabilite in tale articolo; oppure

b) in caso di focolaio in suini selvatici, una zona infetta conformemente all'articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Art. 4

Norme speciali per l'istituzione di un'ulteriore zona soggetta a restrizioni in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici

1. In caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, l'autorità competente dello Stato membro può istituire, sulla base dei criteri e dei principi per la delimitazione geografica delle zone soggette a restrizioni di cui all'articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429, un'ulteriore zona soggetta a restrizioni confinante con la zona soggetta a restrizioni o con la zona infetta istituita di cui all'articolo 3 del presente regolamento, al fine di delimitare la zona soggetta a restrizioni o la zona infetta dalle aree non soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché l'ulteriore zona soggetta a restrizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo corrisponda alla zona soggetta a restrizioni I elencata nell'allegato I, parte I, conformemente all'articolo 5.

Art. 5

Norme speciali per l'inserimento nell'elenco delle zone soggette a restrizioni I in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici in un'area di uno Stato membro confinante con un'area in cui non è stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana

1. A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici in un'area di uno Stato membro confinante con un'area in cui non è stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, tale area in cui non è stato confermato alcun focolaio è inserita, ove necessario, nell'elenco di cui all'allegato I, parte I, come zona soggetta a restrizioni I.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché, dopo l'inserimento di un'area nell'elenco di cui all'allegato I, parte I, del presente regolamento come zona soggetta a restrizioni I, sia adeguata senza indugio un'ulteriore zona soggetta a restrizioni istituita conformemente all'articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 in modo da comprendere almeno la pertinente zona soggetta a restrizioni I elencata nell'allegato I del presente regolamento per tale Stato membro.

3. Se la zona soggetta a restrizioni I è stata inserita nell'elenco di cui all'allegato I del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro istituisce senza indugio l'ulteriore zona soggetta a restrizioni pertinente conformemente all'articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429.

Art. 6

Norme speciali per l'inserimento nell'elenco delle zone soggette a restrizioni II o delle zone infette in caso di focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro

1. A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in un'area di uno Stato membro, tale area è inserita nell'elenco di cui all'allegato I, parte II, come zona soggetta a restrizioni II, tranne quando tale area deve essere inserita nell'elenco in conformità del paragrafo 2 del presente articolo.

2. A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia, tale area è inserita nell'elenco di cui all'allegato II, parte A, come zona infetta, tranne quando, a causa della vicinanza di una zona soggetta a restrizioni II e al fine di garantire la continuità territoriale di tale zona soggetta a restrizioni II, tale area deve essere inserita nell'elenco come zona soggetta a restrizioni II in conformità del paragrafo 1 del presente articolo.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché la zona infetta istituita conformemente all'articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687 sia adeguata senza indugio in modo da comprendere, almeno per tale Stato membro, la pertinente:

a) zona soggetta a restrizioni II elencata nell'allegato I del presente regolamento per tale Stato membro;

o

b) zona infetta elencata nell'allegato II, parte A, del presente regolamento.

Art. 7

Norme speciali per l'inserimento nell'elenco delle zone soggette a restrizioni in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro

1. A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti in un'area di uno Stato membro, tale area è inserita nell'elenco di cui all'allegato I, parte III, come zona soggetta a restrizioni III, tranne quando tale area deve essere inserita nell'elenco in conformità del paragrafo 2 del presente articolo.

2. A seguito di un primo e unico focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia, tale area è inserita nell'elenco di cui all'allegato II, parte B, come zona soggetta a restrizioni, comprendente zone di protezione e zone di sorveglianza, tranne quando, a causa della vicinanza di una zona soggetta a restrizioni III e al fine di garantire la continuità territoriale di tale zona soggetta a restrizioni III, tale area deve essere inserita nell'elenco come zona soggetta a restrizioni III in conformità del paragrafo 1 del presente articolo.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché la zona soggetta a restrizioni istituita conformemente all'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687 sia adeguata senza indugio in modo da comprendere, almeno per tale Stato membro, la pertinente:

a) zona soggetta a restrizioni III elencata nell'allegato I del presente regolamento per tale Stato membro;

o

b) zona soggetta a restrizioni, comprendente zone di protezione e sorveglianza, elencata nell'allegato II, parte B, del presente regolamento.

Art. 8

Applicazione generale e specifica di misure speciali di controllo delle malattie nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e nelle zone infette elencate nell'allegato II

1. Gli Stati membri interessati applicano le misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento nelle zone soggette a restrizioni I, II e III, in aggiunta alle misure di controllo delle malattie da applicare conformemente al regolamento delegato (UE) 2020/687:

a) nelle zone soggette a restrizioni istituite conformemente all'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) nelle zone infette istituite conformemente all'articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687.

2. Gli Stati membri interessati applicano le misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento applicabili alle zone soggette a restrizioni II anche nelle aree elencate come zone infette nell'allegato II, parte A, del presente regolamento, in aggiunta alle misure di cui agli articoli da 63 a 66 del regolamento delegato (UE) 2020/687.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di suini detenuti e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi dalla zona infetta di tale Stato membro interessato elencata nell'allegato II, parte A.

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 3 non si applichi ai movimenti di partite di prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nella zona infetta elencata nell'allegato II, parte A, che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi conformemente all'allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687.

CAPO III

MISURE SPECIALI DI CONTROLLO DELLE MALATTIE APPLICABILI ALLE PARTITE DI SUINI DETENUTI NELLE ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III E AI PRODOTTI DA ESSI OTTENUTI NEGLI STATI MEMBRI INTERESSATI

SEZIONE 1

Applicazione di divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti e dei relativi prodotti negli Stati membri interessati

Art. 9

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica:

a) ai movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I verso stabilimenti situati nella stessa o in altre zone soggette a restrizioni I, verso zone soggette a restrizioni II e III o al di fuori di tali zone soggette a restrizioni, a condizione che lo stabilimento di destinazione sia situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato;

b) ai movimenti di partite di suini detenuti in stabilimenti confinati situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III purché:

i) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tali movimenti e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

ii) i suini siano spostati solo verso un altro stabilimento confinato situato nello stesso Stato membro interessato.

3. In deroga ai divieti di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni nei casi contemplati agli articoli da 22 a 31 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli.

Art. 10

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applichi ai movimenti di partite di materiale germinale di suini detenuti in stabilimenti confinati situati nelle zone soggette a restrizioni II e III, purché:

a) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tali movimenti e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) il materiale germinale sia spostato solo verso un altro stabilimento confinato situato nello stesso Stato membro interessato.

3. In deroga ai divieti di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni nei casi contemplati agli articoli 32, 33 e 34 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli.

Art. 11

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applichi ai movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti al di fuori delle zone soggette a restrizioni II e III e macellati in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni II e III purché, negli stabilimenti e durante il trasporto, tali sottoprodotti di origine animale siano nettamente separati dai sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III.

3. In deroga ai divieti di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni nei casi contemplati agli articoli da 35 a 40 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli.

Art. 12

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 del presente articolo non si applichi ai movimenti di partite di prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi conformemente all'allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687, per quanto riguarda la peste suina africana, in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, del presente regolamento.

3. In deroga ai divieti di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni nei casi contemplati agli articoli 41, 42 e 43 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli.

Art. 13

Divieti generali in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti e dei relativi prodotti che si ritiene possano presentare un rischio di diffusione della peste suina africana

L'autorità competente dello Stato membro interessato può vietare, all'interno del territorio dello stesso Stato membro, i movimenti di partite di suini detenuti e di prodotti ottenuti da suini detenuti se ritiene che esista un rischio di diffusione della peste suina africana a tali suini detenuti o ai relativi prodotti, a partire dagli stessi o tramite gli stessi.

SEZIONE 2

Condizioni generali e specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Art. 14

Condizioni generali per le deroghe ai divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

(integrato dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/835)

1. In deroga ai divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare tali movimenti nei casi di cui agli articoli da 22 a 25 e agli articoli 28, 29 e 30 purché siano rispettate le condizioni specifiche stabilite in tali articoli e le condizioni seguenti:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687; e

b) le condizioni generali supplementari riguardanti:

i) i movimenti di partite di suini detenuti all'interno e al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all'articolo 15, se del caso;

ii) gli stabilimenti per suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all'articolo 16;

iii) i mezzi di trasporto utilizzati per trasportare i suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all'articolo 17.

2. Prima di concedere le autorizzazioni di cui agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 31, l'autorità competente dello Stato membro interessato valuta i rischi da esse derivanti e tale valutazione deve indicare che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15 e 16 non si applichino ai movimenti di partite di suini detenuti in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III purché:

a) i suini detenuti debbano essere spostati in un altro macello a causa di circostanze eccezionali, come un grave guasto nel macello;

b) il macello di destinazione sia situato:

i) nelle zone soggette a restrizioni I, II o III dello stesso Stato membro; oppure

ii) in circostanze eccezionali, come l'assenza dei macelli di cui alla lettera b), punto i), al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II o III nel territorio dello stesso Stato membro;

c) i movimenti siano autorizzati dall'autorità competente dello Stato membro interessato.

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro conformemente agli articoli 22 e 24 del presente regolamento (UE) 2023/594 ai fini della macellazione immediata.

Art. 15

Condizioni generali supplementari in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e di materiale germinale raccolto nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III o del materiale germinale di tali animali raccolto nelle zone soggette a restrizioni II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni nei casi di cui agli articoli da 22 a 25 e agli articoli da 28 a 34, purché siano rispettate le condizioni specifiche stabilite in tali articoli e le seguenti condizioni generali supplementari:

a) i suini siano stati detenuti nello stabilimento di spedizione e non siano stati spostati da tale stabilimento per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data del movimento, o dalla nascita, se di età inferiore a 30 giorni, e durante questo periodo non siano stati introdotti altri suini detenuti provenienti da stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni II che non rispettano le condizioni generali supplementari di cui al presente articolo e all'articolo 16 e da stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni III verso:

i) lo stabilimento di spedizione; oppure

ii) l'unità epidemiologica in cui i suini destinati a essere spostati sono stati tenuti completamente separati. L'autorità competente dello Stato membro interessato, dopo aver eseguito una valutazione del rischio, determina i confini di tale unità epidemiologica e conferma che la struttura e le dimensioni delle diverse unità epidemiologiche, come pure la distanza tra di esse, nonché le operazioni che vengono effettuate garantiscono impianti separati per la stabulazione, la detenzione e l'alimentazione dei suini detenuti, in modo che il virus della peste suina africana non possa diffondersi da un'unità epidemiologica all'altra;

b) sia stato effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione, compresi gli animali destinati a essere spostati o utilizzati per la raccolta di materiale germinale, con esito favorevole in relazione alle peste suina africana:

i) da un veterinario ufficiale;

ii) nelle 24 ore precedenti:

- il movimento della partita di suini, o

- la raccolta del materiale germinale; e

iii) conformemente all'articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all'allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

c) se necessario, in base alle istruzioni dell'autorità competente, siano stati effettuati test di identificazione dell'agente patogeno prima della data del movimento di tali partite dallo stabilimento di spedizione o prima della data di raccolta del materiale germinale:

i) a seguito dell'esame clinico di cui alla lettera b) per i suini detenuti nello stabilimento di spedizione, compresi i suini destinati a essere spostati o utilizzati per la raccolta di materiale germinale; e

ii) conformemente all'allegato I, sezione A.2, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato, se del caso, deve ottenere i risultati negativi dei test di identificazione dell'agente patogeno di cui al paragrafo 1, lettera c), prima di autorizzare il movimento delle partite di suini o prima della data di raccolta del materiale germinale.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che, nel caso di movimenti di partite di suini detenuti da stabilimenti di spedizione situati nelle zone soggette a restrizioni I e II all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni verso stabilimenti situati nello stesso Stato membro interessato, l'esame clinico di cui al paragrafo 1, lettera b):

a) sia effettuato unicamente per i suini destinati a essere spostati; oppure

b) non sia obbligatorio, purché:

i) lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale con la frequenza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera a), punto i), e tutte le visite effettuate da un veterinario ufficiale nel periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento della partita di suini abbiano avuto un esito favorevole da cui risulta:

- che nello stabilimento di spedizione sono state applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera b);

- che nel corso di tali visite un veterinario ufficiale ha effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione con esito favorevole in relazione alla peste suina africana conformemente all'articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all'allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

ii) nello stabilimento di spedizione la sorveglianza continua di cui all'articolo 16 paragrafo 1, lettera c), sia in vigore da un periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento della partita di suini.

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che, nel caso di movimenti di partite di suini detenuti da uno stabilimento di spedizione situato in una zona soggetta a restrizioni III verso stabilimenti situati all'interno di tale zona soggetta a restrizioni III oppure all'interno di zone soggette a restrizioni I o II nello stesso Stato membro interessato, l'esame clinico di cui al paragrafo 1, lettera b):

a) sia effettuato unicamente per i suini destinati a essere spostati; oppure

b) non sia obbligatorio, purché:

i) lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale con la frequenza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera a), punto ii), e tutte le visite effettuate da un veterinario ufficiale nel periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento abbiano avuto un esito favorevole da cui risulta:

- che nello stabilimento di spedizione sono state applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera b);

- che nel corso di tali visite un veterinario ufficiale ha effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione con esito favorevole in relazione alla peste suina africana conformemente all'articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all'allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

ii) nello stabilimento di spedizione la sorveglianza continua di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera c), sia in vigore da un periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento.

5. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che, nel caso di movimenti di partite di materiale germinale raccolto nelle zone soggette a restrizioni II e III verso stabilimenti situati nello stesso Stato membro interessato o in altri Stati membri, non sia obbligatorio effettuare l'esame clinico di cui al paragrafo 1, lettera b), purché:

a) lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale con la frequenza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera a), punto ii), e tutte le visite effettuate da un veterinario ufficiale nel periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data della raccolta di materiale germinale abbiano avuto un esito favorevole da cui risulta:

i) che nello stabilimento di spedizione sono state applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera b);

ii) che nel corso di tali visite un veterinario ufficiale ha effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione con esito favorevole in relazione alla peste suina africana conformemente all'articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all'allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

iii) nello stabilimento di spedizione la sorveglianza continua di cui all'articolo 16 paragrafo 1, lettera c), sia in vigore da un periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento della partita di suini.

Art. 16

Condizioni generali supplementari per gli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III o di partite di materiale germinale raccolto nelle zone soggette a restrizioni II o III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni solo nei casi di cui agli articoli da 22 a 25 e agli articoli da 28 a 34, purché siano rispettate le condizioni specifiche stabilite in tali articoli e le seguenti condizioni generali supplementari:

a) lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale almeno una volta dopo l'inserimento delle zone soggette a restrizioni I, II e III negli elenchi di cui all'allegato I del presente regolamento o nei tre mesi precedenti la data del movimento della partita e sia oggetto di visite periodiche di veterinari ufficiali come previsto all'articolo 26, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 con la seguente frequenza:

i) nelle zone soggette a restrizioni I e II: almeno due volte all'anno, con un intervallo di almeno quattro mesi tra tali visite;

ii) nella zona soggetta a restrizioni III: almeno una volta ogni tre mesi;

b) lo stabilimento di spedizione applichi prescrizioni in materia di biosicurezza per la peste suina africana:

i) conformemente alle misure di biosicurezza rafforzate di cui all'allegato III; e

ii) quali stabilite dallo Stato membro interessato;

c) nello stabilimento di spedizione sia realizzata una sorveglianza continua mediante test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana:

i) conformemente all'articolo 3, paragrafo 2, e all'allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/687; e

ii) ogni settimana, con esito negativo, almeno sui primi due suini detenuti morti di età superiore a 60 giorni o, in mancanza di questi, su qualsiasi suino detenuto che sia morto dopo lo svezzamento, in ciascuna unità epidemiologica; e

iii) almeno durante il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all'allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687 prima del movimento della partita dallo stabilimento di spedizione; oppure

iv) se necessario, seguendo le istruzioni dell'autorità competente, conformemente all'articolo 15, paragrafo 1, lettera c), se non vi sono suini detenuti morti nello stabilimento durante tale periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui alla lettera c), punto iii), del presente paragrafo.

2. L'autorità competente può decidere di effettuare visite allo stabilimento di spedizione in una zona soggetta a restrizioni III di cui al paragrafo 1, lettera a), punto ii), con una frequenza di cui al paragrafo 1, lettera a), punto i), sulla base di un esito favorevole dell'ultima visita dopo l'inserimento delle zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I o nei tre mesi precedenti la data di movimento della partita, che indichi che:

a) sono applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui al paragrafo 1, lettera b); e

b) in tale stabilimento è in vigore la sorveglianza continua di cui al paragrafo 1, lettera c).

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la recinzione a prova di bestiame di cui all'allegato III, punto 2), lettera h), e di cui al paragrafo 1, lettera b), punto i), del presente articolo non è obbligatoria:

a) per gli stabilimenti di suini detenuti per un periodo di sei mesi dalla data di conferma del primo focolaio di peste suina africana in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia, purché:

i) l'autorità competente dello Stato membro abbia valutato i rischi derivanti da tale decisione e la valutazione indichi che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

ii) sia posto in essere un sistema alternativo che garantisce la separazione tra i suini detenuti negli stabilimenti e i suini selvatici negli Stati membri in cui è presente una popolazione di suini selvatici;

iii) i suini detenuti di tali stabilimenti non siano spostati in un altro Stato membro;

iv) i suini non siano detenuti temporaneamente o permanentemente all'aperto in tali stabilimenti; oppure

b) se la sorveglianza adeguata e continua non ha dimostrato la presenza permanente di suini selvatici in tale Stato membro; oppure

c) per gli stabilimenti di suini detenuti per un periodo di sei mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento, se le partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e i relativi prodotti sono spostati solo all'interno di tali zone soggette a restrizioni conformemente agli articoli 22, 23, 24, 28 o 30 del presente regolamento.

Art. 17

Condizioni generali supplementari relative ai mezzi di trasporto utilizzati per trasportare suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

L'autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni unicamente se i mezzi di trasporto utilizzati per trasportare tali partite:

a) soddisfano le prescrizioni di cui all'articolo 24, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687; e

b) sono puliti e disinfettati conformemente all'articolo 24, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 sotto il controllo o sotto la supervisione dell'autorità competente dello Stato membro interessato.

SEZIONE 3

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari

Art. 18

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Gli operatori spostano partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 31 del presente regolamento unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 143, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

a) «Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»;

b) «Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»;

c) «Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.».

Tuttavia, in caso di movimenti di tali partite all'interno dello stesso Stato membro interessato, l'autorità competente può decidere che non debba essere rilasciato un certificato sanitario come previsto all'articolo 143, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) 2016/429.

Art. 19

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini provenienti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III

1. Gli operatori spostano dalle zone soggette a restrizioni I e II all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II nei casi contemplati agli articoli 41 e 42 del presente regolamento, solo se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

a) le informazioni richieste conformemente all'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154 della Commissione (1); e

b) uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

i) «Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»;

ii) «Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.».

2. Gli operatori spostano dalle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro partite di prodotti a base di carne, compresi i budelli, che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III solo se sono soddisfatte le condizioni seguenti:

a) i prodotti a base di carne, compresi i budelli, sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi di cui all'allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

i) le informazioni richieste conformemente all'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

ii) il seguente attestato di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

«Prodotti a base di carne, compresi i budelli, che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.».

3. Gli operatori spostano dalle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati in macelli situati o nelle zone soggette a restrizioni I, II o III o in macelli situati al di fuori di tali zone soggette a restrizioni, solo se tali partite sono accompagnate da:

a) un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene le informazioni richieste conformemente all'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

b) uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

i) «Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»; oppure

ii) «Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti e macellati in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»; oppure

iii) «Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti e macellati in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e prodotti o trasformati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.».

4. In caso di movimenti di partite di cui ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo all'interno dello stesso Stato membro interessato, l'autorità competente può decidere che non debba essere rilasciato un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) 2016/429.

5. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che, nei casi non contemplati dall'articolo 167, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) 2016/429, un bollo sanitario o, se del caso, un marchio di identificazione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 853/2004, applicato alle carni fresche o ai prodotti a base di carne, compresi i budelli, possa sostituire il certificato sanitario per i movimenti di partite verso altri Stati membri, purché:

a) sulle carni fresche o sui prodotti a base di carne, compresi i budelli, sia applicato un bollo sanitario o, se del caso, un marchio di identificazione:

i) negli stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, del presente regolamento; oppure

ii) negli stabilimenti che trattano unicamente carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I o in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III ed elencati nell'elenco degli stabilimenti di cui al paragrafo 6 del presente articolo;

b) il certificato sanitario sia sostituito solo per le partite seguenti:

i) partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II, spostate da tali zone soggette a restrizioni verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 1;

ii) partite di prodotti a base di carne, compresi i budelli, che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II, spostate da tali zone soggette a restrizioni verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 2;

iii) partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati o in tali aree, o in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III, spostate da tali zone soggette a restrizioni verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 3;

iv) partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e prodotti o trasformati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III, spostate da tali zone soggette a restrizioni verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 3;

c) l'autorità competente dello Stato membro interessato assicuri che sia posto in essere un sistema alternativo che garantisca la tracciabilità delle partite di cui alla lettera b) e la conformità di tali partite alle misure speciali di controllo delle malattie in relazione alla peste suina africana di cui al presente regolamento.

6. L'autorità competente dello Stato membro interessato:

a) fornisce alla Commissione e agli altri Stati membri un link al sito web dell'autorità competente contenente un elenco degli stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III:

i) che trattano unicamente carni fresche o prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I o in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III; e

ii) per i quali l'autorità competente dello Stato membro interessato ha concesso la possibilità di sostituire il certificato sanitario per i movimenti di partite verso altri Stati membri con un bollo sanitario o, se del caso, con un marchio di identificazione di cui al paragrafo 5;

b) mantiene aggiornato l'elenco di cui alla lettera a).

(1)

Regolamento delegato (UE) 2020/2154 della Commissione, del 14 ottobre 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in materia di sanità animale, certificazione e notifica per i movimenti all'interno dell'Unione di prodotti di origine animale ottenuti da animali terrestri (GU L 431 del 21.12.2020).

Art. 20

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni II o III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Gli operatori spostano partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli 32, 33 e 34 del presente regolamento unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 161, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

a) «Materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»;

b) «Materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.».

Tuttavia, in caso di movimenti di partite all'interno dello stesso Stato membro interessato, l'autorità competente può decidere che non debba essere rilasciato un certificato sanitario come previsto all'articolo 161, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento delegato (UE) 2016/429.

Art. 21

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di materiali di categoria 2 e 3 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Gli operatori spostano partite di materiali di categoria 2 e 3 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli da 35 a 40 unicamente se tali partite sono accompagnate:

a) dal documento commerciale di cui all'allegato VIII, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011; e

b) dal certificato sanitario di cui all'articolo 22, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2020/687 e riportato nell'allegato VIII del regolamento (UE) n. 142/2011.

Tuttavia, in caso di movimenti all'interno dello stesso Stato membro interessato, l'autorità competente può decidere che non sia rilasciato un certificato sanitario come previsto all'articolo 22, paragrafo 6, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

SEZIONE 4

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni

Art. 22

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni

(integrato dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/835)

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso:

a) uno stabilimento situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato:

i) nella stessa o in un'altra zona soggetta a restrizioni I;

ii) nelle zone soggette a restrizioni II e III;

iii) al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III;

b) uno stabilimento situato nel territorio di un altro Stato membro;

c) paesi terzi.

2. L'autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché agli articoli 16 e 17.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata.

SEZIONE 5

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni

Art. 23

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso uno stabilimento situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato:

a) nella stessa o in un'altra zona soggetta a restrizioni II;

b) nelle zone soggette a restrizioni I o III;

c) al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III.

2. L'autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, e agli articoli 15, 16 e 17.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché i suini oggetto di un movimento autorizzato di cui al paragrafo 1 del presente articolo rimangano nello stabilimento di destinazione almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all'allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Art. 24

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un macello situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato ai fini della macellazione immediata

(integrato dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/835)

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un macello situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata;

b) il macello di destinazione sia designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1.

2. L'autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché agli articoli 16 e 17.

3. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, se i movimenti di cui al paragrafo 1 del presente articolo non soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 2 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II all'interno o al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni, purché:

a) prima di concedere l'autorizzazione, l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tali movimenti e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata e conformemente all'articolo 28, paragrafo 2, all'articolo 29, paragrafo 2, lettera a), e all'articolo 29, paragrafo 2, lettera b), punti da i) a v), del regolamento delegato (UE) 2020/687;

c) il macello di destinazione sia designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1 e sia situato:

i) all'interno della stessa o di un'altra zona soggetta a restrizioni II il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione;

ii) nelle zone soggette a restrizioni I o III nel territorio dello stesso Stato membro interessato, qualora non sia possibile macellare gli animali nella zona soggetta a restrizioni II;

iii) in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, qualora non sia possibile macellare gli animali nelle zone soggette a restrizioni I, II o III;

d) i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II siano trasformati o smaltiti conformemente agli articoli 35 e 39;

e) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II siano spostati solo da un macello all'interno dello stesso Stato membro conformemente all'articolo 41, paragrafo 2, lettera b).

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata.

Art. 25

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso zone soggette a restrizioni II o III in un altro Stato membro

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II o III in un altro Stato membro.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente qualora:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, e agli articoli 15, 16 e 17;

c) sia stata predisposta una procedura di incanalamento a norma dell'articolo 26;

d) i suini detenuti rispettino ogni altra garanzia supplementare adeguata in relazione alla peste suina africana in base all'esito positivo di una valutazione del rischio delle misure contro la diffusione di tale malattia:

i) richiesta dall'autorità competente dello stabilimento di spedizione;

ii) approvata dalle autorità competenti degli Stati membri di passaggio e dello stabilimento di destinazione, prima dei movimenti delle partite di suini detenuti;

e) nello stabilimento di spedizione non sia stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana nei suini detenuti conformemente all'articolo 11 del regolamento delegato (UE) 2020/687 almeno nei 12 mesi precedenti la data del movimento della partita di suini detenuti;

f) l'operatore abbia notificato in anticipo all'autorità competente l'intenzione di spostare la partita di suini detenuti conformemente all'articolo 152, lettera b), del regolamento (UE) 2016/429 e all'articolo 96 del regolamento delegato (UE) 2020/688 della Commissione (1).

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato:

a) redige un elenco degli stabilimenti che rispettano le garanzie di cui al paragrafo 2, lettera d);

b) informa, nell'ambito del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie previste a norma del paragrafo 2, lettera d), e dell'approvazione da parte delle autorità competenti di cui al paragrafo 2, lettera d), punto ii).

4. L'approvazione di cui al paragrafo 2, lettera d), punto ii), del presente articolo non è richiesta e l'obbligo di informazione di cui al paragrafo 3, lettera b), del presente articolo non sussiste se lo stabilimento di spedizione, i luoghi di passaggio e lo stabilimento di destinazione sono tutti situati in zone soggette a restrizioni I, II o III e tali zone soggette a restrizioni sono continue, in modo da garantire che i suini detenuti siano spostati attraverso tali zone soggette a restrizioni I, II o III unicamente alle condizioni specifiche di cui all'articolo 22, paragrafo 4, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

(1)

Regolamento delegato (UE) 2020/688 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in materia di sanità animale per i movimenti all'interno dell'Unione di animali terrestri e di uova da cova (GU L 174 del 3.6.2020).

Art. 26

Procedura specifica di incanalamento per la concessione di deroghe per i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso zone soggette a restrizioni II o III in un altro Stato membro

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato predispone una procedura di incanalamento come previsto all'articolo 25, paragrafo 2, lettera c), per i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II o III in un altro Stato membro sotto il controllo delle autorità competenti:

a) dello stabilimento di spedizione;

b) degli Stati membri di passaggio;

c) dello stabilimento di destinazione.

2. L'autorità competente dello stabilimento di spedizione:

a) provvede affinché ogni mezzo di trasporto utilizzato per i movimenti di partite di suini detenuti di cui al paragrafo 1 sia:

i) individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

ii) sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di suini detenuti; solo un veterinario ufficiale o un'autorità incaricata dell'applicazione della legge dello Stato membro interessato, come concordato con l'autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso;

b) informa in anticipo l'autorità competente del luogo in cui è situato lo stabilimento di destinazione e, se del caso, l'autorità competente dello Stato membro di passaggio dell'intenzione di spostare la partita di suini detenuti;

c) predispone un sistema in base al quale gli operatori sono tenuti a notificare immediatamente all'autorità competente del luogo in cui è situato lo stabilimento di spedizione qualsiasi incidente o guasto di un mezzo di trasporto utilizzato per trasportare la partita di suini detenuti;

d) provvede affinché si stabilisca un piano di emergenza, si definisca un ordine gerarchico e si prendano gli accordi necessari per la cooperazione tra le autorità competenti di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), in caso di possibili incidenti durante il trasporto, guasti gravi o azioni fraudolente da parte degli operatori.

Art. 27

Obblighi dell'autorità competente dello Stato membro interessato in cui è situato lo stabilimento di destinazione di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II di un altro Stato membro

L'autorità competente dello Stato membro interessato in cui è situato lo stabilimento di destinazione di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II di un altro Stato membro:

a) notifica senza indugio all'autorità competente dello stabilimento di spedizione l'arrivo della partita;

b) provvede affinché i suini detenuti:

i) rimangano nello stabilimento di destinazione almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all'allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687; oppure

ii) siano spostati direttamente in un macello designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1.

SEZIONE 6

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni

Art. 28

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III all'interno e al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso una zona soggetta a restrizioni I o II nello stesso Stato membro interessato

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, in circostanze eccezionali, qualora tale divieto comporti problemi di benessere degli animali in uno stabilimento che detiene suini, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II o, in mancanza di tale zona soggetta a restrizioni II in tale Stato membro, in una zona soggetta a restrizioni I, nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafi 1, 2 e 4, nonché agli articoli 16 e 17;

c) lo stabilimento di destinazione appartenga alla stessa filiera di approvvigionamento e i suini detenuti debbano essere spostati per completare il ciclo produttivo.

2. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso uno stabilimento situato all'interno di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché siano rispettate:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafi l, 2 e 4, nonché agli articoli 16 e 17.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché i suini detenuti non siano spostati dallo stabilimento di destinazione situato nella zona soggetta a restrizioni I, II o III almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all'allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Art. 29

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni ai fini della macellazione immediata nello stesso Stato membro interessato

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, in circostanze eccezionali, qualora tale divieto comporti problemi di benessere degli animali in uno stabilimento che detiene suini, e in caso di limiti logistici della capacità di macellazione dei macelli situati nella zona soggetta a restrizioni III e designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, o in assenza di macelli designati nella zona soggetta a restrizioni III, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare, ai fini della macellazione immediata, i movimenti di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un macello designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, nello stesso Stato membro il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione e situato:

a) in una zona soggetta a restrizioni II;

b) in una zona soggetta a restrizioni I, quando non è possibile macellare gli animali in una zona soggetta a restrizioni II;

c) al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III, quando non è possibile macellare gli animali in tali zone soggette a restrizioni.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato concede l'autorizzazione di cui al paragrafo 1 unicamente qualora:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2, nonché agli articoli 16 e 17.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché:

a) i suini detenuti siano destinati alla macellazione immediata direttamente in un macello designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1;

b) all'arrivo al macello designato, i suini provenienti dalla zona soggetta a restrizioni III siano tenuti separati dagli altri suini e siano macellati:

i) in un giorno specifico in cui sono macellati unicamente suini provenienti dalla zona soggetta a restrizioni III; oppure

ii) al termine di un giorno di macellazione, in modo da garantire che successivamente non siano macellati altri suini detenuti;

c) dopo la macellazione dei suini provenienti dalla zona soggetta a restrizioni III e prima dell'inizio della macellazione di altri suini detenuti, il macello sia pulito e disinfettato conformemente alle istruzioni dell'autorità competente dello Stato membro interessato.

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché:

a) i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nella zona soggetta a restrizioni III e spostati al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni siano trattati o smaltiti conformemente agli articoli 35 e 40;

b) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nella zona soggetta a restrizioni III e spostati al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni III siano trasformati e immagazzinati conformemente all'articolo 43, lettera d).

5. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, se i movimenti di cui al paragrafo 1 del presente articolo non soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 2 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni, purché:

a) prima di concedere l'autorizzazione, l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tali movimenti e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata alle condizioni di cui all'articolo 29, paragrafo 3, lettere b) e c), e conformemente all'articolo 28, paragrafo 2, e all'articolo 29, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

c) il macello di destinazione sia designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1 e sia situato:

i) in un'altra zona soggetta a restrizioni III nel territorio dello stesso Stato membro interessato, il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione;

ii) nelle zone soggette a restrizioni II o I nel territorio dello stesso Stato membro interessato, il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione, qualora non sia possibile macellare gli animali nella zona soggetta a restrizioni III;

iii) in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, qualora non sia possibile macellare gli animali nelle zone soggette a restrizioni I, II o III;

d) i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano trasformati o smaltiti conformemente agli articoli 35, 38 e 40;

e) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano spostati solo da un macello all'interno dello stesso Stato membro conformemente all'articolo 41, paragrafo 2, lettera b), punto i).

Art. 30

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III all'interno di tale zona soggetta a restrizioni verso un macello situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato ai fini della macellazione immediata

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso un macello situato all'interno di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata;

b) il macello di destinazione sia:

i) designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1; e

ii) situato all'interno della stessa zona soggetta a restrizioni III;

c) i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano trasformati o smaltiti conformemente agli articoli 35, 38 e 40;

d) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano spostati solo da un macello all'interno dello stesso Stato membro conformemente all'articolo 43, lettera d).

2. L'autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 4, nonché agli articoli 16 e 17.

3. In deroga al divieto di cui all'articolo 9, paragrafo 1, se i movimenti di partite di suini detenuti di cui al paragrafo 1 del presente articolo non soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 2 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso un macello situato all'interno di tale zona soggetta a restrizioni, purché:

a) prima di concedere l'autorizzazione, l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tale autorizzazione e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata;

c) il macello di destinazione sia:

i) designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1; e

ii) situato all'interno della stessa zona soggetta a restrizioni III il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione;

d) i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano trasformati o smaltiti conformemente agli articoli 35, 38 e 40;

e) le carni fresche ottenute da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III siano; marcate e spostate conformemente alle condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di carni fresche ottenute da animali detenuti delle specie elencate da determinati stabilimenti di cui all'articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 verso uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposte a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all'allegato VII del medesimo regolamento.

SEZIONE 7

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni verso un impianto riconosciuto per sottoprodotti di origine animale

Art. 31

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III verso un impianto riconosciuto per sottoprodotti di origine animale situato all'interno o al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III situate all'interno dello stesso Stato membro interessato

1. In deroga ai divieti di cui all'articolo 9, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III verso un impianto riconosciuto per sottoprodotti di origine animale situato all'interno o al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III situate all'interno dello stesso Stato membro interessato in cui:

a) i suini detenuti sono immediatamente abbattuti; e

b) i sottoprodotti di origine animale ottenuti sono smaltiti conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato concede l'autorizzazione di cui al paragrafo 1 unicamente qualora:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 17.

SEZIONE 8

Condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni

Art. 32

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato

In deroga al divieto di cui all'articolo 10, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale da uno stabilimento di materiale germinale registrato o riconosciuto situato in una zona soggetta a restrizioni II verso un'altra zona soggetta a restrizioni II o zone soggette a restrizioni I o III o verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) il materiale germinale sia stato raccolto o prodotto, trasformato e immagazzinato in stabilimenti e ottenuto da suini detenuti che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 5, nonché all'articolo 16;

b) i suini donatori, maschi e femmine, siano stati detenuti in stabilimenti di materiale germinale in cui non siano stati introdotti altri suini detenuti da stabilimenti situati in zone soggette a restrizioni II che non soddisfano le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15 e 16 e da stabilimenti situati in zone soggette a restrizioni III per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data di raccolta o di produzione del materiale germinale.

Art. 33

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III da tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato

In deroga al divieto di cui all'articolo 10, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale da uno stabilimento riconosciuto di materiale germinale situato in una zona soggetta a restrizioni III verso un'altra zona soggetta a restrizioni III o zone soggette a restrizioni I o II o verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) il materiale germinale sia stato raccolto o prodotto, trasformato e immagazzinato in stabilimenti e ottenuto da suini detenuti che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 5, nonché all'articolo 16;

b) i suini donatori, maschi e femmine, siano stati detenuti in stabilimenti riconosciuti di materiale germinale:

i) dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data di raccolta del materiale germinale;

ii) in cui non siano stati introdotti altri suini detenuti da stabilimenti situati in zone soggette a restrizioni II che non soddisfano le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15 e 16 e da stabilimenti situati in zone soggette a restrizioni III per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data di raccolta o di produzione del materiale germinale;

c) tutti i suini detenuti nello stabilimento riconosciuto di materiale germinale siano stati sottoposti, con esito favorevole, a un esame di laboratorio per la peste suina africana almeno una volta all'anno.

Art. 34

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da tale zona soggetta a restrizioni verso zone soggette a restrizioni II o III in un altro Stato membro

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 10, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da uno stabilimento riconosciuto di materiale germinale situato in una zona soggetta a restrizioni II verso zone soggette a restrizioni II o III nel territorio di un altro Stato membro interessato, purché:

a) il materiale germinale sia stato raccolto o prodotto, trasformato e immagazzinato in stabilimenti di materiale germinale alle condizioni di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2, nonché all'articolo 16;

b) i suini donatori, maschi e femmine, siano stati detenuti in stabilimenti riconosciuti di materiale germinale:

i) dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data di raccolta del materiale germinale;

ii) in cui non siano stati introdotti altri suini detenuti da zone soggette a restrizioni II e III per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data di raccolta o di produzione del materiale germinale;

c) le partite di materiale germinale rispettino ogni altra garanzia adeguata in materia di sanità animale in base all'esito positivo di una valutazione del rischio delle misure contro la diffusione della peste suina africana:

i) richiesta dalle autorità competenti dello stabilimento di spedizione;

ii) approvata dall'autorità competente dello Stato membro dello stabilimento di destinazione, prima della data del movimento delle partite di materiale germinale;

d) tutti i suini detenuti nello stabilimento riconosciuto di materiale germinale di spedizione siano sottoposti, con esito favorevole, a un esame di laboratorio per la peste suina africana almeno una volta all'anno.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato:

a) redige un elenco di stabilimenti riconosciuti di materiale germinale che soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo e che sono autorizzati per i movimenti di partite di materiale germinale da una zona soggetta a restrizioni II in tale Stato membro interessato verso zone soggette a restrizioni II e III in un altro Stato membro interessato; tale elenco contiene le informazioni che l'autorità competente dello Stato membro interessato deve conservare in merito agli stabilimenti riconosciuti di materiale germinale di suini di cui all'articolo 7 del regolamento delegato (UE) 2020/686;

b) mette l'elenco di cui alla lettera a) a disposizione del pubblico sul proprio sito web e lo mantiene aggiornato;

c) fornisce alla Commissione e agli altri Stati membri il link al sito web di cui alla lettera b).

SEZIONE 9

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Art. 35

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro a fini di trattamento o smaltimento

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall'autorità competente a fini di trattamento, smaltimento come rifiuti mediante incenerimento o smaltimento o recupero mediante coincenerimento dei sottoprodotti di origine animale di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato al di fuori delle zone soggette a restrizioni II o III situate all'interno dello stesso Stato membro, purché i mezzi di trasporto siano individualmente equipaggiati con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale.

2. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di sottoprodotti di origine animale di cui al paragrafo 1:

a) consente all'autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

3. L'autorità competente può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 1 sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché:

a) le partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III siano spostate all'interno dello stesso Stato membro unicamente ai fini di cui al paragrafo 1;

b) ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di sottoprodotti di origine animale; solo un veterinario ufficiale o un'autorità incaricata dell'applicazione della legge dello Stato membro, come concordato con l'autorità competente dello Stato membro interessato, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

4. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere di autorizzare i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale di cui al paragrafo 1 del presente articolo attraverso un impianto di raccolta temporanea riconosciuto conformemente all'articolo 24 paragrafo 1, lettera i), del regolamento (CE) n. 1069/2009, purché:

a) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato i rischi connessi a tali movimenti e la valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) i sottoprodotti di origine animale siano spostati solo verso un impianto riconosciuto di raccolta temporanea situato il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione nello stesso Stato membro interessato.

Art. 36

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di letame ottenuto da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, ottenuto da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III verso una discarica situata al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro conformemente alle condizioni specifiche di cui all'articolo 51 del regolamento delegato (UE) 2020/687.

2. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II a fini di trattamento o smaltimento conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009 in un impianto riconosciuto a tal fine all'interno del territorio dello stesso Stato membro.

3. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui ai paragrafi 1 e 2:

a) consente all'autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 3, lettera a), sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui ai paragrafi 1 e 2.

Solo un veterinario ufficiale o un'autorità incaricata dell'applicazione della legge dello Stato membro interessato, come concordato con l'autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

Art. 37

Condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro a fini di trattamento dei sottoprodotti di origine animale di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall'autorità competente a fini di ulteriore trattamento per ottenere mangimi trasformati, per la fabbricazione di alimenti trasformati per animali da compagnia e prodotti derivati destinati ad usi esterni alla catena dei mangimi o per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in biogas o compost di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009 situato al di fuori della zona soggetta a restrizioni II all'interno dello stesso Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) i materiali di categoria 3 provengano da suini detenuti e da stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all'articolo 16;

d) i materiali di categoria 3 siano ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II e macellati:

i) in una zona soggetta a restrizioni II:

- dello stesso Stato membro interessato; oppure

- di un altro Stato membro interessato conformemente all'articolo 25;

oppure

ii) al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II situata nello stesso Stato membro interessato conformemente all'articolo 24;

e) il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

f) le partite di materiali di categoria 3 siano spostate direttamente dal macello o da altri stabilimenti di operatori del settore alimentare designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, verso:

i) un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui all'allegato X del regolamento (UE) n. 142/2011;

ii) un impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia riconosciuto per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia di cui all'allegato XIII, capo II, punto 3, lettera a), e lettera b), punti i), ii) e iii), del regolamento (UE) n. 142/2011;

iii) un impianto di produzione di biogas o di compostaggio riconosciuto per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in compost o biogas conformemente ai parametri standard applicabili alla trasformazione di cui all'allegato V, capo III, sezione 1, del regolamento (UE) n. 142/2011; oppure

iv) un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui all'allegato XIII del regolamento (UE) n. 142/2011.

2. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di materiali di categoria 3 di cui al paragrafo 1:

a) consente all'autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 1, lettera e), sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché:

a) i materiali di categoria 3:

i) siano stati ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II;

ii) siano spostati unicamente all'interno dello stesso Stato membro per gli usi di cui al paragrafo 1;

b) ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di materiali di categoria 3 di cui al paragrafo 1.

Solo un veterinario ufficiale o un'autorità incaricata dell'applicazione della legge dello Stato membro interessato, come concordato con l'autorità competente di tale Stato membro, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

Art. 38

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiali di categoria 2 ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni a fini di trattamento e smaltimento in un altro Stato membro

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 2 diversi dal letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato di cui all'articolo 36 del presente regolamento, ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III verso un impianto di trasformazione per la trasformazione con i metodi da 1 a 5 di cui all'allegato IV, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011, o verso un impianto di incenerimento o coincenerimento di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato in un altro Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale.

2. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di materiali di categoria 2 di cui al paragrafo 1 del presente articolo diversi dal letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui all'articolo 36:

a) consente all'autorità competente dello Stato membro interessato di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto; e

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

3. Le autorità competenti degli Stati membri di spedizione e di destinazione della partita di materiali di categoria 2 di cui al paragrafo 1 del presente articolo, diversi dal letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui all'articolo 36 del presente regolamento, provvedono ai controlli di tale partita conformemente all'articolo 48 del regolamento (CE) n. 1069/2009.

Art. 39

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni a fini di ulteriore trattamento o trasformazione in un altro Stato membro

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall'autorità competente per la trasformazione di materiali di categoria 3 in mangimi trasformati, alimenti trasformati per animali da compagnia o prodotti derivati destinati ad usi esterni alla catena dei mangimi o per la trasformazione di materiali di categoria 3 in biogas o compost di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato in un altro Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) i materiali di categoria 3 provengano da suini detenuti e da stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all'articolo 16;

d) i materiali di categoria 3 di cui al paragrafo 1 siano ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II e macellati:

i) in una zona soggetta a restrizioni II:

- dello stesso Stato membro interessato; oppure

- di un altro Stato membro interessato conformemente all'articolo 25;

oppure

ii) al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II situata nello stesso Stato membro interessato conformemente all'articolo 24;

e) il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

f) i sottoprodotti di origine animale siano spostati direttamente dal macello o da altri stabilimenti di operatori del settore alimentare designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, verso:

i) un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui agli allegati X e XIII del regolamento (UE) n. 142/2011;

ii) un impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia riconosciuto per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia di cui all'allegato XIII, capo II, punto 3, lettera b), punti i), ii) e iii), del regolamento (UE) n. 142/2011;

iii) un impianto di produzione di biogas o di compostaggio riconosciuto per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in compost o biogas conformemente ai parametri standard applicabili alla trasformazione di cui all'allegato V, capo III, sezione 1, del regolamento (UE) n. 142/2011.

2. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti di partite di materiali di categoria 3:

a) consente all'autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto; e

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

Art. 40

Condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro a fini di trattamento dei sottoprodotti di origine animale di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009

1. In deroga all'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall'autorità competente per la fabbricazione di alimenti trasformati per animali da compagnia e prodotti derivati destinati ad usi esterni alla catena dei mangimi o per la trasformazione di materiali di categoria 3 in biogas o compost di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009 situato al di fuori della zona soggetta a restrizioni III all'interno dello stesso Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) i materiali di categoria 3 provengano da suini detenuti e da stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all'articolo 16;

d) i materiali di categoria 3 siano ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III e macellati conformemente all'articolo 29 o 30;

e) il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

f) le partite di materiali di categoria 3 siano spostate direttamente dal macello o da altri stabilimenti di operatori del settore alimentare designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, verso:

i) un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui agli allegati X e XIII del regolamento (UE) n. 142/2011;

ii) un impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia riconosciuto dall'autorità competente per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia di cui all'allegato XIII, capo II, punto 3, lettera a), e lettera b), punti i), ii) e iii), del regolamento (UE) n. 142/2011;

iii) un impianto di produzione di biogas o di compostaggio riconosciuto dall'autorità competente per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in compost o biogas conformemente ai parametri standard applicabili alla trasformazione di cui all'allegato V, capo III, sezione 1, del regolamento (UE) n. 142/2011.

2. L'operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di materiali di categoria 3 di cui al paragrafo 1:

a) consente all'autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento della partita.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 1, lettera e), sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché:

a) i materiali di categoria 3 siano spostati unicamente all'interno dello stesso Stato membro per gli usi di cui al paragrafo 1;

b) ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di materiali di categoria 3 di cui al paragrafo 1.

Solo un veterinario ufficiale o un'autorità incaricata dell'applicazione della legge dello Stato membro interessato, come concordato con l'autorità competente di tale Stato membro, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

SEZIONE 10

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone soggette a restrizioni

Art. 41

Condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato

1. In deroga ai divieti di cui all'articolo 12, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano ottenuti da suini detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2, all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all'articolo 16;

c) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1.

2. In deroga ai divieti di cui all'articolo 12, paragrafo 1, se non sono soddisfatte le condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1;

b) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli:

i) nel caso delle sole carni fresche, siano marcate e spostate conformemente alle condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di carni fresche ottenute da animali detenuti delle specie elencate da determinati stabilimenti di cui all'articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 verso uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposte a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all'allegato VII del medesimo regolamento;

oppure

ii) siano stati marcati a norma dell'articolo 47; e

iii) siano destinati unicamente ai movimenti all'interno dello stesso Stato membro interessato.

Art. 42

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso altri Stati membri e paesi terzi

In deroga ai divieti di cui all'articolo 12, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni verso altri Stati membri e paesi terzi, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati ottenuti da suini detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui:

i) all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3; e

ii) all'articolo 15, paragrafo 1, lettera a), tranne quando i suini detenuti sono spostati verso stabilimenti conformemente all'articolo 24; e

iii) all'articolo 16;

d) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1.

Art. 43

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro

In deroga ai divieti di cui all'articolo 12, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) siano soddisfatte le condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all'articolo 14, paragrafo 2;

c) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati ottenuti da suini:

i) detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui:

- all'articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2; e

- all'articolo 15, paragrafo 1, lettera a), tranne quando i suini detenuti sono spostati verso stabilimenti conformemente all'articolo 29; e

- all'articolo 16;

ii) macellati:

- all'interno della stessa zona soggetta a restrizioni III; oppure

- al di fuori della stessa zona soggetta a restrizioni III, dopo un movimento autorizzato conformemente all'articolo 29;

d) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1; e

i) nel caso delle sole carni fresche, siano marcate e spostate conformemente alle condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti di partite di carni fresche ottenute da animali detenuti delle specie elencate da determinati stabilimenti di cui all'articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 verso uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposte a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all'allegato VII del medesimo regolamento;

oppure

ii) siano stati marcati a norma dell'articolo 47; e

iii) siano destinati unicamente ai movimenti all'interno dello stesso Stato membro interessato.

CAPO IV

MISURE SPECIALI DI RIDUZIONE DEI RISCHI RIGUARDANTI LA PESTE SUINA AFRICANA PER LE AZIENDE ALIMENTARI NEGLI STATI MEMBRI INTERESSATI

Art. 44

Designazione speciale di macelli e laboratori di sezionamento, depositi frigoriferi, stabilimenti di trasformazione delle carni e centri di lavorazione della selvaggina

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato, a seguito di una domanda presentata da un operatore del settore alimentare, designa stabilimenti per:

a) la macellazione immediata di suini detenuti provenienti dalle zone soggette a restrizioni II e III:

i) all'interno di tali zone soggette a restrizioni II e III, come previsto agli articoli 24 e 30;

ii) al di fuori di tali zone soggette a restrizioni II e III, come previsto agli articoli 24 e 29;

b) il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III di cui agli articoli 41, 42 e 43;

c) la preparazione di carni di selvaggina di cui all'allegato I, parte 1, punto 1.18, del regolamento (CE) n. 853/2004 e la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne di suini selvatici ottenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III come previsto agli articoli 51 e 52 del presente regolamento;

d) la preparazione di carni di selvaggina di cui all'allegato I, parte 1, punto 1.18, del regolamento (CE) n. 853/2004 e la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne di suini selvatici, se tali stabilimenti sono situati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III come previsto agli articoli 51 e 52 del presente regolamento.

2. L'autorità competente può decidere che la designazione di cui al paragrafo 1 non è richiesta per gli stabilimenti che trasformano, sezionano e immagazzinano carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III e da suini selvatici ottenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II o III, e per gli stabilimenti di cui al paragrafo 1, lettera d), purché:

a) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, di origine suina siano marcati con un bollo sanitario speciale o, se del caso, con un marchio di identificazione di cui all'articolo 47 in tali stabilimenti;

b) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, di origine suina provenienti da tali stabilimenti siano destinati unicamente allo stesso Stato membro interessato;

c) i sottoprodotti di origine suina provenienti da tali stabilimenti siano trattati o smaltiti unicamente all'interno dello stesso Stato membro conformemente all'articolo 35.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato:

a) fornisce alla Commissione e agli altri Stati membri un link al sito web dell'autorità competente contenente un elenco degli stabilimenti designati e delle loro attività di cui al paragrafo 1;

b) mantiene aggiornato l'elenco di cui alla lettera a).

Art. 45

Condizioni speciali per la designazione di stabilimenti per la macellazione immediata di suini detenuti in zone soggette a restrizioni II o III

L'autorità competente dello Stato membro interessato designa stabilimenti per la macellazione immediata di suini detenuti in zone soggette a restrizioni II o III solo se sono soddisfatte le condizioni seguenti:

a) la macellazione di suini detenuti al di fuori delle zone soggette a restrizioni II e III e di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II o III che sono oggetto di movimenti autorizzati a norma degli articoli 24, 29 e 30 e la produzione e lo stoccaggio dei relativi prodotti sono effettuati separatamente dalla macellazione di suini detenuti in zone soggette a restrizioni I, II o III e dalla produzione e dallo stoccaggio dei relativi prodotti che non soddisfano le pertinenti condizioni che seguono:

i) le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15, 16 e 17; e

ii) le condizioni specifiche di cui agli articoli 24, 29 e 30;

b) l'operatore dello stabilimento dispone di procedure o istruzioni documentate approvate dall'autorità competente dello Stato membro interessato per garantire che siano soddisfatte le condizioni di cui alla lettera a).

Art. 46

Condizioni speciali per la designazione di stabilimenti per il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III

L'autorità competente dello Stato membro interessato designa stabilimenti per il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III solo se sono soddisfatte le condizioni seguenti:

a) il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio delle carni fresche e dei prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti al di fuori di zone soggette a restrizioni II e III e da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III sono effettuati separatamente dalle carni fresche e dai prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in zone soggette a restrizioni II e III che non soddisfano le pertinenti condizioni che seguono:

i) le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15, 16 e 17; e

ii) le condizioni specifiche di cui agli articoli 41, 42 e 43;

b) l'operatore dello stabilimento dispone di procedure o istruzioni documentate approvate dall'autorità competente dello Stato membro interessato per garantire che siano soddisfatte le condizioni di cui alla lettera a).

Art. 47

Bolli sanitari speciali o marchi di identificazione

1. L'autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché i seguenti prodotti di origine animale siano marcati conformemente al paragrafo 2:

a) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III come previsto all'articolo 43, lettera d), punto ii);

b) le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II, se non sono soddisfatte le condizioni specifiche per l'autorizzazione dei movimenti di tali partite al di fuori della zona soggetta a restrizioni II di cui all'articolo 41, paragrafo 1, come previsto all'articolo 24, paragrafo 3, lettera e), e all'articolo 41, paragrafo 2, lettera b), punto ii);

c) le carni fresche e i prodotti a base di carne di suini selvatici spostati all'interno di una zona soggetta a restrizioni I o al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni dallo stabilimento designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, come previsto all'articolo 52, paragrafo 1, lettera c), punto iii), primo trattino.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato e, se del caso, gli operatori del settore alimentare provvedono affinché:

a) un bollo sanitario o, se del caso, un marchio di identificazione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 853/2004 con due linee diagonali parallele supplementari sia applicato ai prodotti di origine animale di cui al paragrafo 1 del presente articolo e destinati a essere spostati solo all'interno dello stesso Stato membro interessato;

b) dopo la marcatura dei prodotti di origine animale di cui al paragrafo 2, lettera a), del presente articolo, le informazioni richieste per un bollo sanitario o, se del caso, per un marchio di identificazione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 853/2004 continuano a figurare in caratteri perfettamente leggibili.

3. In deroga al paragrafo 2 del presente articolo, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare l'uso di un'altra forma di bollo sanitario speciale o, se del caso, di un marchio di identificazione che non sia ovale e non possa essere confuso con il bollo sanitario o il marchio di identificazione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 853/2004 per un periodo di dodici mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente regolamento.

CAPO V

MISURE SPECIALI DI CONTROLLO DELLE MALATTIE APPLICABILI AI SUINI SELVATICI NEGLI STATI MEMBRI

Art. 48

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini selvatici da parte degli operatori

Le autorità competenti di tutti gli Stati membri vietano i movimenti di partite di suini selvatici da parte degli operatori di cui all'articolo 101 del regolamento delegato (UE) 2020/688:

a) all'interno dell'intero territorio dello Stato membro;

b) dall'intero territorio dello Stato membro verso:

i) altri Stati membri; e

ii) paesi terzi.

Art. 49

Divieti specifici in relazione ai movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone soggette a restrizioni di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano

1. Le autorità competenti degli Stati membri interessati vietano i movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone soggette a restrizioni di partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano.

2. Le autorità competenti degli Stati membri interessati vietano i movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone soggette a restrizioni di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano:

a) per uso domestico privato;

b) da parte di cacciatori che forniscono piccole quantità di suini selvatici o di carni di selvaggina selvatica di origine suina direttamente al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono il consumatore finale, di cui all'articolo 1, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (CE) n. 853/2004.

Art. 50

Divieti generali in relazione ai movimenti di partite di prodotti ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano, che si ritiene possano presentare un rischio di diffusione della peste suina africana

L'autorità competente dello Stato membro interessato può vietare all'interno del territorio dello stesso Stato membro i movimenti di partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano, se l'autorità competente ritiene che esista un rischio di diffusione della peste suina africana a tali suini selvatici o ai relativi prodotti, a partire dagli stessi o tramite gli stessi.

Art. 51

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone soggette a restrizioni di partite di prodotti a base di carne ottenuti da suini selvatici

1. In deroga al divieto di cui all'articolo 49, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II o III e da tali zone soggette a restrizioni di partite di prodotti a base di carne ottenuti da suini selvatici da stabilimenti situati in zone soggette a restrizioni I, II o III verso:

a) altre zone soggette a restrizioni I, II o III situate nello stesso Stato membro interessato;

b) aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro interessato; e

c) altri Stati membri e paesi terzi.

2. L'autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di prodotti a base di carne ottenuti da suini selvatici da stabilimenti situati in una zona soggetta a restrizioni I, II o III di cui al paragrafo 1 solo se sono soddisfatte le condizioni seguenti:

a) sono stati effettuati test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana per ciascun suino selvatico utilizzato per la produzione e la trasformazione di prodotti a base di carne nelle zone soggette a restrizioni I, II e III;

b) l'autorità competente ha ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del trattamento di cui alla lettera c), punto ii);

c) i prodotti a base di carne ottenuti da suini selvatici:

i) sono stati prodotti, trasformati e immagazzinati in stabilimenti designati conformemente all'articolo 44, paragrafo 1; e

ii) sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi per i prodotti di origine animale provenienti da zone soggette a restrizioni conformemente all'allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687, per quanto riguarda la peste suina africana.

Art. 52

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e da una zona soggetta a restrizioni I di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano

1. In deroga ai divieti di cui all'articolo 49, paragrafi 1 e 2, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all'interno di una zona soggetta a restrizioni I e da tale zona soggetta a restrizioni di partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) siano stati effettuati test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana per ogni suino selvatico prima del movimento della partita di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da tale suino selvatico;

b) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del movimento della partita;

c) le carni fresche, i prodotti a base di carne e gli altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e i corpi di suini selvatici destinati al consumo umano siano spostati all'interno di una zona soggetta a restrizioni I o al di fuori di tale zona soggetta a restrizioni all'interno dello stesso Stato membro:

i) per uso domestico privato; oppure

ii) da parte di cacciatori che forniscono piccole quantità di suini selvatici o di carni di selvaggina selvatica di origine suina direttamente al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono il consumatore finale, di cui all'articolo 1, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (CE) n. 853/2004; oppure

iii) dallo stabilimento designato conformemente all'articolo 44, paragrafo 1, in cui le carni fresche e i prodotti a base di carne sono stati marcati:

- con un bollo sanitario speciale o un marchio di identificazione conformemente all'articolo 47, paragrafo 1, lettera c); oppure

- conformemente all'articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 e siano spostati verso uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposti a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all'allegato VII del medesimo regolamento.

2. In deroga ai divieti di cui all'articolo 49, paragrafi 1 e 2, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano all'interno delle zone soggette a restrizioni II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) siano stati effettuati test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana per ogni suino selvatico prima del movimento della partita di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da tale suino selvatico o del corpo di tale suino selvatico destinati al consumo umano;

b) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del movimento della partita;

c) le carni fresche, i prodotti a base di carne e gli altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e i corpi di suini selvatici destinati al consumo umano siano spostati all'interno delle zone soggette a restrizioni II e III all'interno dello stesso Stato membro:

i) per uso domestico privato;

oppure

ii) conformemente alle condizioni specifiche di cui all'articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687, verso uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposti a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi per i prodotti di origine animale di cui all'allegato VII del medesimo regolamento.

3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che i test di identificazione dell'agente patogeno di cui al paragrafo 1, lettera a), e al paragrafo 2, lettera a), non siano richiesti in una zona soggetta a restrizioni I, II o III, purché:

a) l'autorità competente dello Stato membro interessato abbia valutato, sulla base di una sorveglianza adeguata e continua, la situazione epidemiologica specifica della peste suina africana e i relativi rischi nella particolare zona soggetta a restrizioni o nella parte di tale zona soggetta a restrizioni e tale valutazione abbia indicato che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) la valutazione di cui alla lettera a) sia riesaminata periodicamente:

i) tenendo conto di eventuali sviluppi della situazione epidemiologica specifica della peste suina africana nella particolare zona soggetta a restrizioni; e

ii) il rischio di diffusione della peste suina africana sia considerato trascurabile dall'autorità competente dello Stato membro interessato;

c) la partita di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e i corpi di suini selvatici destinati al consumo umano siano spostati solo:

i) all'interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro interessato il più vicino possibile al luogo in cui il suino selvatico è stato cacciato; e

ii) per uso domestico privato.

Art. 53

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per le partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano per i movimenti da zone soggette a restrizioni I, II e III

Gli operatori spostano partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano da zone soggette a restrizioni I, II e III solo:

a) nei casi contemplati agli articoli 51 e 52; e b) se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/429 che contiene:

i) le informazioni richieste a norma dell'articolo 168, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 e le informazioni di cui all'allegato del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

ii) almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

- «Carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale provenienti da una zona soggetta a restrizioni I ottenuti da suini selvatici in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE)2023/594 della Commissione.»;

- «Corpi di suini selvatici destinati al consumo umano provenienti da una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione.»;

- «Prodotti a base di carne che sono stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi, provenienti da zone soggette a restrizioni I, II e III, ottenuti da suini selvatici in conformità delle misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione».

Tuttavia, in caso di movimenti di tali partite all'interno dello stesso Stato membro interessato, l'autorità competente può decidere che non debba essere rilasciato un certificato sanitario come previsto all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/429.

Art. 54

Condizioni specifiche per l'autorizzazione di movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni di partite di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici

1. In deroga ai divieti di cui all'articolo 49, paragrafi 1 e 2, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni di partite di prodotti derivati ottenuti da suini selvatici verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro e verso altri Stati membri, purché siano stati sottoposti a un trattamento di riduzione dei rischi che garantisca che i prodotti derivati non presentano rischi di diffusione della peste suina africana.

2. In deroga ai divieti di cui all'articolo 49, paragrafo 1, l'autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare movimenti all'interno di zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III e verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) i sottoprodotti di origine animale siano raccolti, trasportati e smaltiti conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009;

b) per i movimenti al di fuori di zone soggette a restrizioni I, II e III, i mezzi di trasporto siano individualmente equipaggiati con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale; l'operatore di trasporto consente all'autorità competente di controllare il movimento in tempo reale dei mezzi di trasporto e conserva la documentazione elettronica del movimento per un periodo di almeno due mesi dal movimento della partita.

Art. 55

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro interessato

Gli operatori spostano partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno dello stesso Stato membro interessato nel caso di cui all'articolo 54, paragrafo 2, unicamente se tali partite sono accompagnate da:

a) un documento commerciale di cui all'allegato VIII, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011; e

b) un certificato sanitario di cui all'articolo 22, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Tuttavia l'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che non sia rilasciato un certificato sanitario come previsto all'articolo 22, paragrafo 6, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Art. 56

Piani d'azione nazionali per i suini selvatici al fine di evitare la diffusione della peste suina africana nell'Unione

1. Tutti gli Stati membri istituiscono piani d'azione nazionali riguardanti le popolazioni di suini selvatici sul loro territorio al fine di evitare la diffusione della peste suina africana nell'Unione (piani d'azione nazionali) entro un periodo di sei mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, al fine di garantire:

a) un elevato livello di sensibilizzazione e preparazione alle malattie per quanto riguarda i rischi associati alla diffusione della peste suina africana attraverso i suini selvatici;

b) la prevenzione, il contenimento, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana;

c) azioni coordinate riguardanti i suini selvatici per tenere conto dei rischi posti da tali animali in relazione alla diffusione della peste suina africana.

2. I piani d'azione nazionali sono stabiliti conformemente ai requisiti minimi di cui all'allegato IV.

3. Uno Stato membro può decidere di non elaborare un piano d'azione nazionale se una sorveglianza adeguata e continua non ha dimostrato la presenza permanente di suini selvatici in tale Stato membro.

4. Le misure adottate dagli Stati membri nel quadro dei piani d'azione nazionali sono compatibili, se del caso, con le norme ambientali dell'Unione, comprese le esigenze di protezione della natura, di cui alle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE.

5. Gli Stati membri presentano i loro piani d'azione nazionali e i risultati annuali della loro attuazione alla Commissione e agli altri Stati membri.

CAPO VI

OBBLIGHI SPECIALI DI INFORMAZIONE E DI FORMAZIONE NEGLI STATI MEMBRI

Art. 57

Obblighi speciali di informazione degli Stati membri interessati

1. Gli Stati membri interessati provvedono affinché almeno gli operatori ferroviari, portuali, aeroportuali e di autobus, le agenzie di viaggio, gli organizzatori di viaggi di caccia e gli operatori dei servizi postali siano tenuti a richiamare l'attenzione dei loro clienti sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento fornendo in modo adeguato informazioni almeno sui divieti principali di cui agli articoli 9, 11, 12, 48 e 49 ai viaggiatori che si spostano da zone soggette a restrizioni I, II e III e ai clienti dei servizi postali.

A tal fine, gli Stati membri interessati organizzano e conducono periodicamente campagne di sensibilizzazione del pubblico volte a promuovere e diffondere informazioni sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento.

2. Gli Stati membri interessati informano la Commissione e gli altri Stati membri, nel quadro del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, in merito a quanto segue:

a) i cambiamenti della situazione epidemiologica per quanto riguarda la peste suina africana nel loro territorio;

b) i risultati della sorveglianza della peste suina africana nei suini detenuti e selvatici effettuata nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e nelle aree al di fuori di tali zone soggette a restrizioni;

c) i risultati della sorveglianza della peste suina africana nei suini detenuti e selvatici effettuata nelle aree elencate all'allegato II;

d) le altre misure e iniziative adottate per prevenire, controllare ed eradicare la peste suina africana.

Art. 58

Obblighi speciali di formazione degli Stati membri interessati

Gli Stati membri interessati organizzano e svolgono, periodicamente o a intervalli adeguati, corsi di formazione specifici sui rischi della peste suina africana e sulle possibili misure di prevenzione, controllo ed eradicazione almeno per i seguenti gruppi destinatari:

a) veterinari;

b) allevatori che detengono suini e altri operatori e trasportatori pertinenti;

c) cacciatori.

Art. 59

Obblighi speciali di informazione di tutti gli Stati membri

1. Tutti gli Stati membri provvedono affinché:

a) sui principali assi delle infrastrutture terrestri, quali le strade di comunicazione internazionali e le ferrovie, e sulle reti di trasporto terrestre a esse collegate siano portate all'attenzione dei viaggiatori informazioni adeguate sui rischi di trasmissione della peste suina africana e sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento:

i) in maniera chiara e visibile;

ii) presentandole in maniera facilmente comprensibile per i viaggiatori provenienti da, o diretti verso:

- le zone soggette a restrizioni I, II e III; oppure

- i paesi terzi a rischio di diffusione della peste suina africana;

b) siano adottate le misure necessarie per sensibilizzare le parti interessate attive nel settore dei suini detenuti, compresi gli stabilimenti di piccole dimensioni, in merito ai rischi di introduzione e diffusione del virus della peste suina africana e per fornire loro le informazioni più adeguate sulle misure di biosicurezza rafforzate per gli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II o III di cui all'allegato III, in particolare per quanto riguarda le misure da applicare nelle zone soggette a restrizioni I, II e III, con i mezzi più idonei a portare tali informazioni alla loro attenzione.

2. Tutti gli Stati membri sensibilizzano in merito alla peste suina africana:

a) i cittadini, come previsto all'articolo 15 del regolamento (UE) 2016/429;

b) veterinari, allevatori, altri operatori pertinenti, trasportatori e cacciatori.

3. Tutti gli Stati membri forniscono ai cittadini e ai professionisti di cui al paragrafo 2 le informazioni più adeguate sulle misure di mitigazione del rischio e sulle misure di biosicurezza rafforzate di cui:

a) all'allegato III;

b) agli orientamenti dell'Unione sulla peste suina africana concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi;

c) ai dati scientifici disponibili forniti dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare;

d) al codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale.

CAPO VII

DISPOSIZIONI FINALI

Art. 60

Abrogazione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605

Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 è abrogato a decorrere dal 21 aprile 2023.

Art. 61

Entrata in vigore e applicazione

Il presente regolamento entra in vigore il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Esso si applica dal 21 aprile 2023 al 20 aprile 2028.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 16 marzo 2023

Per la Commissione

La presidente

URSULA VON DER LEYEN

ALLEGATO I

(sostituito dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/835, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/861, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/942, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/947, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1080, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1300, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1407, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1485, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1590, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1643, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1677, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1799, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2396, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2213, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2421, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2469, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2708, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2894, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/413, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/483, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/760, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/808, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/870, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/968, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1171, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1269, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1454, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1661, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1857, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1946, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1994, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2051, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2139, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2160, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2167, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2187, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2425, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2491, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2526, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2656, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2825, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2886, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2928, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/3245, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/164, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/268, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/448, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/498, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/624 e dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/715)

ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III

PARTE I

1. Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:

Bundesland Brandenburg:

- Landkreis Märkisch-Oderland:

- Gemeinde Bleyen-Genschmar mit Teilen der Gemarkungen Bleyen und Genschmar, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Küstriner Vorland mit der Gemarkung Neu Manschnow und mit Teilen der Gemarkungen Gorgast, Manschnow und Küstrin-Kietz,

- Gemeinde Alt Tucheband mit Teilen der Gemarkung Rathstock,

- Gemeinde Reitwein mit Teilen der Gemarkung Reitwein,

- Gemeinde Podelzig mit Teilen der Gemarkung Podelzig,

- Gemeinde Lebus mit Teilen der Gemarkungen Lebus und Wüste Kunersdorf,

- Stadt Bad Freienwalde mit den Gemarkungen Altglietzen, Hohenwutzen, Hohensaaten und mit Teilen der Gemarkungen Bralitz, Schiffmühle und Neuenhagen,

- Gemeinde Oderaue mit den Gemarkungen Neuküstrinchen, Neurüdnitz, Zäckericker Loose und mit Teilen der Gemarkungen Neuranft, Neuwustrow, Altwustrow, Neureetz und Altreetz,

- Gemeinde Neulewin mit der Gemarkung Güstebieser Loose und mit Teilen der Gemarkungen Neulietzegöricke, Karlshof, Kerstenbruch und Neulewin,

- Gemeinde Letschin mit Teilen der Gemarkungen Ortwig, Neubarnim, Zelliner Loose, Mehrin Graben, Ortwig Graben, Sophienthal, Kienitz und Groß Neuendorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Zechin mit Teilen der Gemarkung Zechin,

- Landkreis Barnim:

- Gemeinde Lunow-Stolzenhagen,

- Gemeinde Parsteinsee,

- Gemeinde Oderberg,

- Gemeinde Liepe,

- Gemeinde Hohenfinow (nördlich der B167),

- Gemeinde Niederfinow,

- Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit den Gemarkungen Eberswalde nördlich der B167 und östlich der L200, Sommerfelde und Tornow nördlich der B167,

- Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Brodowin, Chorin östlich der L200, Serwest, Neuehütte, Buchholz, Sandkrug östlich der L200,

- Gemeinde Ziethen,

- Landkreis Uckermark:

- Stadt Schwedt/Oder mit den Gemarkungen Briest, Passow, Schönow, Grünow, Schönermark, Landin nördlich der B2,

- Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Frauenhagen, Mürow, Angermünde nördlich und nordwestlich der B2, Dobberzin nördlich der B2, Kerkow, Welsow, Bruchhagen, Greiffenberg, Günterberg, Biesenbrow, Görlsdorf, Wolletz und Altkünkendorf,

- Gemeinde Zichow,

- Gemeinde Casekow mit den Gemarkungen Blumberg, Wartin, Luckow-Petershagen und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow westlich der L272 und nördlich der L27,

- Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Hohenselchow nördlich der L27,

- Gemeinde Tantow,

- Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Radekow, der Gemarkung Rosow südlich der K 7311 und der Gemarkung Neurochlitz westlich der B2,

- Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Geesow westlich der B2 sowie den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf nördlich der L27 und der B2 bis zur Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

- Gemeinde Pinnow nördlich und westlich der B2,

- Landkreis Oder-Spree:

- Gemeinde Brieskow-Finkenheerd mit Teilen der Gemarkung Brieskow-Finkenheerd,

- Stadt Eisenhüttenstadt mit Teilen der Gemarkung Eisenhüttenstadt,

- Gemeinde Lawitz mit Teilen der Gemarkung Lawitz,

- Gemeinde Neißemünde mit den Gemarkungen Breslack, Coschen, Ratzdorf und Teilen der Gemarkung Wellmitz,

- Gemeinde Neuzelle mit der Gemarkung Steinsdorf und Teilen der Gemarkung Neuzelle,

- Gemeinde Vogelsang mit Teilen der Gemarkung Vogelsang,

- Gemeinde Wiesenau mit Teilen der Gemarkung Wiesenau,

- Gemeinde Ziltendorf mit Teilen der Gemarkung Ziltendorf,

- Teile der kreisfreien Stadt Frankfurt/Oder,

- Teile der kreisfreien Stadt Cottbus,

- Landkreis Spree-Neiße:

- Gemeinde Tauer,

- Gemeinde Peitz,

- Gemeinde Teichland,

- Gemeinde Heinersbrück,

- Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Preilack,

- Gemeinde Drachhausen mit Teilen der Gemarkung Drachhausen,

- Gemeinde Drehnow mit Teilen der Gemarkung Drehnow,

- Gemeinde Guhrow mit Teilen der Gemarkung Guhrow,

- Gemeinde Werben mit Teilen der Gemarkung Werben,

- Gemeinde Dissen-Striesow mit Teilen der Gemarkungen Dissen und Striesow,

- Gemeinde Briesen mit Teilen der Gemarkung Briesen,

- Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Limberg und Gulben und mit Teilen der Gemarkungen Krieschow, Glinzig, Kolkwitz, Hänchen, Eichow, Milkersdorf, Papitz und Klein Gaglow,

- Gemeinde Schenkendöbern mit den Gemarkungen Reicherskreuz, Staakow, Pinnow, Lübbinchen, Bärenklau, Krayne, Groß Drewitz, Sembten, Lauschütz, Grabko und mit Teilen der Gemarkungen Grano, Schenkendöbern, Atterwasch, Kerkwitz und Groß Gastrose,

- Gemeinde Guben mit Teilen der Gemarkung Guben,

- Gemeinde Jänschwalde mit den Gemarkungen Drewitz und Jänschwalde und mit Teilen der Gemarkung Grießen,

- Stadt Forst mit Teilen der Gemarkungen Horno, Briesnig, Weißagk und Bohrau,

- Gemeinde Wiesengrund mit Teilen der Gemarkung Gosda und Jethe,

- Gemeinde Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Haasow und Kathlow und mit Teilen der Gemarkungen Roggosen und Sergen,

- Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

- Gemeinde Lauchhammer,

- Gemeinde Schwarzheide westlich der BAB 13,

- Gemeinde Schipkau mit den Gemarkungen Annahütte, Drochow und den Gemarkungen Klettwitz und Schipkau westlich der BAB 13,

- Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Wormlage, Saalhausen, Barzig, Freienhufen, Großräschen,

- Gemeinde Vetschau/Spreewald mit den Gemarkungen Koßwig, Repten, Tornitz, Missen Laasow, Wüstehain und Orgosen mit Teilen der Gemarkungen Vetschau, Göritz und Raddusch,

- Gemeinde Calau mit den Gemarkungen: Kalkwitz, Mlode, Saßleben, Reuden, Bolschwitz, Säritz, Calau, Kemmen, Werchow und Gollmitz,

- Gemeinde Luckaitztal,

- Gemeinde Bronkow,

- Gemeinde Altdöbern,

- Gemeinde Tettau,

- Gemeinde Frauendorf,

- Gemeinde Ruhland,

- Gemeinde Hermsdorf,

- Gemeinde Kroppen,

- Gemeinde Ortrand,

- Gemeinde Großkmehlen,

- Gemeinde Lindenau,

- Landkreis Elbe-Elster:

- Gemeinde Sallgast mit den Gemarkungen Dollenchen, Zürchel und Sallgast,

- Gemeinde Lichterfeld-Schacksdorf mit der Gemarkung Bergheide,

- Gemeinde Finsterwalde mit der Gemarkung Finsterwalde östlich der L60,

- Gemeinde Großthiemig,

- Gemeinde Hirschfeld,

- Gemeinde Gröden,

- Gemeinde Schraden,

- Gemeinde Merzdorf,

- Gemeinde Röderland mit der Gemarkung Wainsdorf, Prösen, Stolzenhain a.d. Röder,

- Gemeinde Plessa mit der Gemarkung Plessa,

Bundesland Sachsen:

- Landkreis Bautzen:

- Gemeinde Arnsdorf,

- Gemeinde Burkau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Cunewalde,

- Gemeinde Demitz-Thumitz,

- Gemeinde Doberschau-Gaußig,

- Gemeinde Frankenthal,

- Gemeinde Göda, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Großharthau,

- Gemeinde Großnaundorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Großpostwitz/O.L.,

- Gemeinde Hochkirch,

- Gemeinde Kubschütz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Laußnitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Lichtenberg, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Malschwitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Neukirch, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Neukirch/Lausitz,

- Gemeinde Obergurig,

- Gemeinde Ohorn, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Ottendorf-Okrilla,

- Gemeinde Rammenau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Schmölln-Putzkau,

- Gemeinde Schwepnitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Sohland a. d. Spree,

- Gemeinde Stadt Bautzen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Bischofswerda,

- Gemeinde Stadt Großröhrsdorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Königsbrück, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Radeberg,

- Gemeinde Stadt Schirgiswalde-Kirschau,

- Gemeinde Stadt Weißenberg, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Wilthen,

- Gemeinde Steinigtwolmsdorf,

- Gemeinde Wachau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Kreisfreie Stadt Dresden:

- Stadtgebiet östlich der BAB13 und der BAB4 in südliche Richtung bis zur Abfahrt AS Dresden-Hellerau, dann östlich der B170 in südliche Richtung bis zur B6, dann nördlich der B6 in Richtung Osten,

- Landkreis Görlitz:

- Gemeinde Beiersdorf,

- Gemeinde Bertsdorf-Hörnitz,

- Gemeinde Dürrhennersdorf,

- Gemeinde Großschönau,

- Gemeinde Großschweidnitz,

- Gemeinde Hainewalde,

- Gemeinde Kottmar,

- Gemeinde Kurort Jonsdorf,

- Gemeinde Lawalde,

- Gemeinde Leutersdorf,

- Gemeinde Markersdorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Mittelherwigsdorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Oderwitz,

- Gemeinde Olbersdorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Oppach,

- Gemeinde Oybin, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Rosenbach,

- Gemeinde Schönau-Berzdorf a. d. Eigen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Schönbach,

- Gemeinde Stadt Bernstadt a. d. Eigen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Ebersbach-Neugersdorf,

- Gemeinde Stadt Herrnhut,

- Gemeinde Stadt Löbau,

- Gemeinde Stadt Neusalza-Spremberg,

- Gemeinde Stadt Reichenbach/O.L., sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Stadt Seifhennersdorf,

- Gemeinde Stadt Zittau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Vierkirchen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Landkreis Meißen:

- Gemeinde Ebersbach östlich der BAB13,

- Gemeinde Lampertswalde,

- Gemeinde Schönfeld,

- Gemeinde Stadt Radeburg östlich der BAB13,

- Gemeinde Thiendorf außer Ortsteil Tauscha,

- Gemeinde Thiendorf, Ortsteil Tauscha östlich der BAB13,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

- Landkreis Vorpommern Greifswald:

- Gemeinde Penkun,

- Gemeinde Nadrensee,

- Gemeinde Krackow,

- Gemeinde Glasow,

- Gemeinde Grambow,

- Gemeinde Ramin mit der Gemarkung Bismark östlich der B113 bis Ortslage Linken, nordwestlich der Ortslage Linken nördlich der B104 (Flur 6) und nördlich Flur 6 in 500m Abstand zur deutsch-polnischen Grenze auf Flur 102 sowie 103 bis Gemeindegrenze Ramin-Blankensee,

- Gemeinde Blankensee mit der Gemarkung Blankensee nördlich der Gemeindegrenze Ramin-Blankensee in 1000 m Abstand zur deutsch-polnischen Grenze über die Fluren 5, 6 und 3 bis einschließlich Ortslage Blankensee sowie nördlich der Ortslage Blankensee zwischen der deutsch-polnischen Grenze bis 10 m westlich der Kreisstraße K81 bis Gemarkungsgrenze Blankensee-Pampow und der Gemarkung Pampow nördlich der Gemarkungsgrenze Blankensee-Pampow von der deutsch-polnischen Grenze bis 10 m westlich der Kreisstraße K81 bis einschließlich Ortslage Pampow sowie nordwestlich der Ortslage Pampow nördlich der Kreisstraße K80 mit den Fluren 8, 9, 101, 102, 103, 104, 106 sowie 7 (Ost),

- Gemeinde Hintersee mit der Gemarkung Hintersee mit den Fluren 1, 4 und 10,

- Gemeinde Luckow mit der Gemarkung Luckow mit den Fluren 2 und 6, mit der Gemarkung Rieth mit den Fluren 1, 2 und 3 sowie mit der Gemarkung Riether Werder mit der Flur 1,

- Gemeinde Altwarp-Fischerdorf mit der Gemarkung Altwarp mit den Fluren 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 und 10,

- Gemeinde Vogelsang-Warsin mit der Gemarkung Vogelsang mit den Fluren 1, 2, 3 und 5,

Bundesland Hessen:

- Landkreis Rheingau-Taunus-Kreis:

- Teile der Gemeinde Taunusstein,

- Gemeinde Niedernhausen,

- Teile der Gemeinde Schlangenbad,

- Teile der Gemeinde Bad Schwalbach,

- Teile der Gemeinde Hohenstein,

- Teile der Gemeinde Idstein,

- Teile der Gemeinde Heidenrod,

- Teile der Gemeinde Oestrich-Winkel,

- Teile der Gemeinde Geisenheim,

- Gemeinde Rüdesheim,

- Teile der Gemeinde Lorch,

- Landkreis Hoch-Taunus-Kreis:

- Stadt Königstein im Taunus,

- Stadt Kronberg im Taunus,

- Stadt Steinbach (Taunus),

- Teile der Gemeinde Glashütten,

- Teile der Stadt Oberursel im Taunus,

- Landkreis Main-Taunus-Kreis:

- Stadt Eppstein,

- Stadt Kelkheim (Taunus),

- Stadt Bad Soden am Taunus,

- Gemeinde Liederbach am Taunus,

- Gemeinde Sulzbach (Taunus),

- Stadt Schwalbach am Taunus,

- Stadt Eschborn,

- Teile der Stadt Hofheim am Taunus,

- Stadt Offenbach am Main:

- Teile des Stadtteils Rosenhöhe,

- Teile des Stadtteils Tempelsee,

- Teile des Stadtteils Buchrain,

- Landkreis Offenbach:

- Teile der Stadt Dreieich,

- Stadt Dietzenbach,

- Teile der Stadt Neu-Isenburg,

- Teile der Stadt Rödermark,

- Stadt Heusenstamm,

- Teile der Stadt Obertshausen,

- Teile der Stadt Rodgau,

- Teile der Gemeinde Hainburg,

- Teile der Stadt Seligenstadt,

- Teile der Gemeinde Mainhausen,

- Landkreis Odenwaldkreis:

- Stadt Breuberg,

- Gemeinde Höchst i. Odw.,

- Teile der Gemeinde Lützelbach,

- Teile der Stadt Bad König,

- Gemeinde Brombachtal,

- Teile der Gemeinde Brensbach,

- Teile der Gemeinde Reichelsheim (Odenwald),

- Gemeinde Mossautal,

- Teile der Stadt Erbach,

- Teile der Stadt Michelstadt,

- Teile der Stadt Oberzent,

- Landkreis Darmstadt-Dieburg:

- Teile der Gemeinde Eppertshausen,

- Teile der Stadt Babenhausen,

- Teile der Gemeinde Münster (Hessen),

- Gemeinde Schaafheim,

- Teile der Stadt Groß-Umstadt,

- Teile der Gemeinde Otzberg,

- Landkreis Bergstraße:

- Teile der Gemeinde Fürth,

- Teile der Gemeinde Grasellenbach,

- Teile der Gemeinde Wald-Michelbach,

- Stadt Hirschhorn (Neckar),

- Gemeinde Michelbuch,

- Stadt Neckarsteinach,

- Stadt Wiesbaden:

- Ortsbezirk Wiesbaden-Rambach,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Heßloch,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Naurod,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Dotzheim,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Nordost,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Bierstadt,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Sonnenberg,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Kloppenheim,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Auringen,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Medenbach,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Klarenthal,

- Stadt Frankfurt am Main:

- Stadtteil Niederrad,

- Bezirk 32,

- Bezirk 33,

- Stadtteil Oberrad,

- Stadtteil Nied,

- Stadtteil Griesheim,

- Bezirk 16,

- Bezirk 15,

- Bezirk 9,

- Bezirk 10,

- Bezirk 17,

- Bezirk 18,

- Bezirk 11,

- Bezirk 1,

- Bezirk 12,

- Bezirk 13,

- Bezirk 14,

- Bezirk 19,

- Bezirk 20,

- Bezirk 21,

- Bezirk 22,

- Bezirk 23,

- Bezirk 24,

- Bezirk 25,

- Bezirk 26,

- Stadtteil Sossenheim,

- Stadtteil Nied,

- Stadtteil Rödelheim,

- Stadtteil Bockenheim,

- Stadtteil Praunheim,

- Stadtteil Hausen,

- Stadtteil Eschersheim,

- Stadtteil Eckenheim,

- Stadtteil Heddernheim,

- Stadtteil Niederursel F.,

- Stadtteil Niederursel H.,

- Teile des Stadtteils Wald,

- Teile des Stadtteils Schwanheim,

- Teile des Stadtteils Höchst,

- Teile des Stadtteils Unterliedbach,

Bundesland Rheinland-Pfalz:

- Landkreis Mainz-Bingen:

- Stadt Bingen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Münster-Sarmsheim,

- Gemeinde Niederheimbach,

- Gemeinde Trechtingshausen,

- Gemeinde Waldalgesheim,

- Gemeinde Weiler bei Bingen,

- Gemeinde Appenheim,

- Gemeinde Essenheim,

- Gemeinde Stadecken-Elsheim,

- Gemeinde Bubenheim,

- Gemeinde Nieder-Hilbersheim,

- Gemeinde Ober-Hilbersheim,

- Gemeinde Ockenheim,

- Gemeinde Engelstadt,

- Gemeinde Jugenheim in Rheinhessen,

- Gemeinde Aspisheim,

- Gemeinde Gensingen,

- Gemeinde Grolsheim,

- Gemeinde Horrweiler,

- Gemeinde Sankt Johann,

- Gemeinde Sprendlingen,

- Gemeinde Welgesheim,

- Gemeinde Wolfsheim,

- Gemeinde Zotzenheim,

- Gemeinde Nieder-Olm, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Ober-Olm, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Landkreis Alzey-Worms:

- Gemeinde Partenheim,

- Gemeinde Saulheim,

- Gemeinde Udenheim,

- Gemeinde Vendersheim,

- Gemeinde Gau-Weinheim,

- Gemeinde Wallertheim,

- Gemeinde Sulzheim,

- Gemeinde Wörrstadt,

- Gemeinde Schornsheim,

- Gemeinde Gau-Bickelheim,

- Gemeinde Armsheim,

- Gemeinde Ensheim,

- Gemeinde Spiesheim,

- Gemeinde Gabsheim,

- Gemeinde Gumbsheim,

- Gemeinde Wöllstein,

- Gemeinde Siefersheim,

- Gemeinde Eckelsheim,

- Gemeinde Flonheim,

- Gemeinde Biebelnheim,

- Gemeinde Bornheim,

- Gemeinde Lonsheim,

- Gemeinde Bermersheim v.d. Höhe,

- Gemeinde Albig,

- Stadt Alzey,

- Gemeinde Gau-Heppenheim,

- Gemeinde Mauchenheim,

- Gemeinde Freimersheim,

- Gemeinde Wahlheim,

- Gemeinde Kettenheim,

- Gemeinde Esselborn,

- Gemeinde Dintesheim,

- Gemeinde Eppelsheim,

- Gemeinde Hangen-Weisheim,

- Gemeinde Hochborn,

- Gemeinde Flomborn,

- Gemeinde Ober-Flörsheim,

- Gemeinde Gundersheim,

- Gemeinde Bermersheim,

- Gemeinde Mölsheim,

- Gemeinde Flörsheim-Dalsheim,

- Gemeinde Gundheim,

- Gemeinde Mörstadt,

- Gemeinde Wachenheim,

- Gemeinde Monsheim,

- Gemeinde Hohen-Sülzen,

- Gemeinde Offstein,

- Landkreis Bad Dürkheim:

- Stadt Bad Dürkheim östlich der S-Bahnlinie bis zur B 37, nördlich der B 37 und A 650,

- Stadt Grünstadt mit den Gemarkungen RLP. 853 und Gemarkung 1420 Asselheim,

- Gemeinde Dackenheim mit Gemarkung RLP. 2118,

- Gemeinde Ebertsheim,

- Gemeinde Freinsheim mit Gemarkung RLP. 1655,

- Gemeinde Herxheim am Berg,

- Gemeinde Kirchheim mit Gemarkung RLP. 191,

- Gemeinde Neuleiningen nördlich der L 453/Tiefenthaler Straße/Schlossberg/Sausenheimer Straße, nördlich der Mittelgasse und östlich der Verbindung zwischen Mittelgasse und Talstraße,

- Gemeinde Quirnheim,

- Gemeinde Weisenheim am Sand mit Gemarkung RLP. 806,

- Gemeinde Bockenheim,

- Gemeinde Dirmstein,

- Gemeinde Obrigheim,

- Gemeinde Kindenheim,

- Gemeinde Bissersheim,

- Gemeinde Ellerstadt in Teilen,

- Gemeinde Erpolzheim mit Gemarkung RLP. 1454,

- Gemeinde Gönnheim,

- Gemeinde Gerolsheim,

- Gemeinde Großkarlbach,

- Gemeinde Laumersheim,

- Gemeinde Obersülzen,

- Gemeinde Mertesheim,

- Gemeinde Sausenheim,

- Gemeinde Kleinkarlbach,

- Landkreis Rhein-Pfalz-Kreis:

- Gemeinde Heuchelheim bei Frankenthal,

- Gemeinde Heßheim,

- Gemeinde Lambsheim,

- Gemeinde Maxdorf,

- Gemeinde Birkenheide,

- Gemeinde Fußgönnheim,

- Gemeinde Mutterstadt,

- Gemeinde Limburgerhof,

- Gemeinde Neuhofen,

- Gemeinde Altrip,

- Stadt Frankenthal (Pfalz), sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

- Gemeinde Otterstadt,

- Gemeinde Schifferstadt: Gebiet im Westen an Grenze nach Böhl-Iggelheim das Gebiet nördlich der L454 bis zum Kurzgraben und dann dem Scheidegraben nach Süden folgend bis zur A 61 nach Süden folgend bis zum Staudamm Rehbach/ Neugraben. Dann dem Neugraben nach Südosten folgend der bebauten Grenze von Schifferstadt entlang bis zur Waldseer Straße im Osten folgend. Entlang der Waldseer Straße nach Osten bis zur südlichen Grenze des Kiesabgrabungsgebietes (Flurbezeichnung Heuplatte) folgend bis zum Ranschgraben. Dem Ranschgraben nach Nordosten folgend bis zur Gemeindegrenze Neuhofen,

- Gemeinde Waldsee,

- Stadt Ludwigshafen am Rhein, sofern nicht Teil der Sperrzone II,

- Stadt Speyer, gesamtes Gebiet nördlich der AB61, sowie das Teichgebiet südlich der AB61, westlich begrenzt durch Spitzenreiherhofgraben und Franzosengraben, einschließlich Steinhäuserwühlsee, Wammsee und Kläranlage der Stadt Speyer,

- Landkreis Donnersbergkreis:

- Gemeinde Ilbesheim,

- Gemeinde Stetten,

- Gemeinde Albisheim,

- Gemeinde Einselthum,

- Gemeinde Zellertal mit den Ortsteilen Zell, Harxheim und Niefernheim,

- Gemeinde Bubenheim,

- Gemeinde Immesheim,

- Gemeinde Morschheim,

- Gemeinde Rittersheim,

- Gemeinde Gauersheim,

- Gemeinde Ottersheim,

- Gemeinde Rüssingen,

- Gemeinde Biedesheim,

- Gemeinde Lautersheim,

Bundesland Baden-Württemberg:

- Stadt Heidelberg:

- Gesamtes Stadtgebiet,

- Landkreis Rhein-Neckar-Kreis:

- Gemeinde Brühl,

- Stadt Schwetzingen,

- Gemeinde Plankstadt,

- Stadt Eppelheim,

- Gemeinde Ketsch,

- Gemeinde Oftersheim,

- Stadt Hockenheim,

- Stadt Leimen (Stadt),

- Stadt Leimen (St. Ilgen),

- Gemeinde Sandhausen,

- Gemeinde Gaiberg,

- Gemeinde Bammental,

- Stadt Neckargemünd,

- Gemeinde Wiesenbach,

- Gemeinde Schönau,

- Gemeinde Heddesbach,

- Gemeinde Schönbrunn (Schönbrunn),

- Gemeinde Schönbrunn (Moosbrunn),

- Stadt Eberbach (Pleutersbach),

- Stadt Eberbach (Brombach),

- Stadt Eberbach (Gebiet westlich der B45).

2. Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:

- Hiiu maakond.

3. Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:

- Dienvidkurzemes novada, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts,

- Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes.

4. Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:

- Békés vármegye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952150, 952250, 952350, 952450, 952550, 952650, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953950, 954050, 954060, 954150, 954950, 955050, 955550, 955650, 955750, 955760, 955950, 956050, 956060, 956150, 956160, 956250, 956350, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Bács-Kiskun vármegye 600150, 600850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe,

- Fejér vármegye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950,

- 406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Győr-Moson-Sopron vármegye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Jász-Nagykun-Szolnok vármegye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751250, 751260, 751350, 751360, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 751750, 751850, 751950, 752250, 752350, 752650, 752750, 752850, 752950, 753070, 753060, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753650, 753660, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754150, 754250, 754360, 754370, 754850, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Komárom-Esztergom vármegye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Pest vármegye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576950, 577050, 577150, 577250, 577350, 577450, 577650, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 579050, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe.

5. Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:

w województwie kujawsko - pomorskim:

- gmina Bartniczka, Brzozie, Górzno, Świedziebnia, część gminy Osiek położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Dzierzno - Kretki Małe - Osiek - Łapinóżek w powiecie brodnickim,

- gminy Brzuze, Rypin, z miastem Rypin, część gminy Wąpielsk położona na południe od drogi łączącej miejscowości Osiek - Łapinóżek - Radziki Małe - Radziki Duże - Szczawniki - Pólka Duże - Pusta Dąbrówka w powiecie rypińskim,

- gmina Radzyń Chełmiński w powiecie grudziądzkim,

- gminy Dębowa Łąka, Książki, Płużnica w powiecie wąbrzeskim,

- gmina Radomin, część gminy wiejskiej Golub - Dobrzyń położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Pólka Duże - Pusta Dąbrówka - Cieszyny- Wrocki - Łobdowo oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 534 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy miasta Golub Dobrzyń w powiecie golubsko - dobrzyńskim,

- gminy Jeżewo, Drzycim, Osie, część gminy Pruszcz niewymieniona w części II załącznika I, część gminy Bukowiec niewymieniona w części II załącznika I w powiecie świeckim,

- część gminy Lisewo położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie chełmińskim,

- część gminy Łubianka położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 551 łączącą miejscowości Nawra - Grzybno, część gminy Zławieś Wielka położona na północ od linii wyznaczonej przez ulicę Bierzgłowską w miejscowości Czarne Błoto biegnącą do granicy miejscowości Górsk, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez północno - zachodnią granicę miasta Górsk biegnącą od przecięcia z linią wyznaczoną przez ul. Bierzgłowską w m. Czarne Błoto do linii wyznaczonej przez rzekę Wisła, część gminy wiejskiej Chełmża położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Dubielno - Chełmża biegnącą do granicy miasta Chełmża oraz na południe od linii wyznaczonej linię kolejową łączącą miejscowości Chełmża - Unisław biegnącą od zachodniej granicy miasta Chełmża do przecięcia z linią wyznaczoną przez rzekę Fryba, a następnie na wschód od linii wyznaczenej przez rzekę Fryba biegnącą od przecięcia z linia kolejową do południowej granicy gminy, miasto Chełmża w powiecie toruńskim,

- gmina Osielsko, część powiatu miejskiego Bydgoszcz położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową łączącą Pruszcz- Bydgoszcz - Chełmża, część gminy Dąbrowa Chełmińska niewymieniona w części II załącznika I, część gminy Dobrcz niewymieniona w części II załącznika I w powiecie bydgoskim,

- gminy Janowiec Wielkopolski i Rogowo w powiecie żnińskim,

- gmina Śliwice w powiecie tucholskim,

w województwie warmińsko-mazurskim:

- gmina Rozogi w powiecie szczycieńskim,

- gminy Lidzbark i Iłowo - Osada w powiecie działdowskim,

- gmina Grodziczno, część gminy Kurzętnik położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Nowe Miasto Lubawskie - Marzęcice - Małe Bałówki - Tereszewo - Szafarnia - Strzemiuszczek w powiecie nowomiejskim,

w województwie podlaskim:

- część powiatu wysokomazowieckiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu łomżyńskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu kolneńskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu zambrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- powiat miejski Łomża,

- gminy Grodzisk, Perlejewo w powiecie siemiatyckim,

- gminy Brańsk, miasto Brańsk, Rudka w powiecie bielskim,

w województwie mazowieckim:

- powiat ostrołęcki,

- powiat miejski Ostrołęka,

- część powiatu żyrardowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- gminy Grodzisk Mazowiecki, Jaktorów, Żabia Wola, miasto Milanówek, miasto Podkowa Leśna w powiecie grodziskim,

- gminy Kuczbork-Osada, Lubowidz w powiecie żuromińskim,

- powiat ostrowski,

- gminy Dzierzgowo, Lipowiec Kościelny, miasto Mława, Stupsk, Szydłowo, Wiśniewo, Wieczfnia Kościelna w powiecie mławskim,

- gmina Nowe Miasto nad Pilicą w powiecie grójeckim,

- część powiatu przysuskiego nie wymieniona w części II załącznika I,

- powiat przasnyski,

- powiat makowski,

- powiat wyszkowski,

- powiat węgrowski,

- powiat wołomiński,

- część powiatu siedleckiego niewymieniona w części II załącznika I,

- powiat miejski Siedlce,

- część powiatu mińskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- gminy Bielany, Ceranów, Jabłonna Lacka, Kosów Lacki, Repki, Sabnie, Stedryń, gmina wiejska Sokołów Podlaski w powiecie sokołowskim,

- gmina Ciepielów w powiecie lipskim,

- gminy Tczów, Zwoleń w powiecie zwoleńskim,

- gminy Borowie, Górzno, Miastków Kościelny, Żelechów, misto Garwolin, część gminy wiejskiej Garwolin położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy wiejskiej Łaskarzew położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część miasta Łaskarzew położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Sobolew położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Trojanów położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie garwolińskim,

- powiat pruszkowski,

- powiat miejski Warszawa,

- powiat legionowski,

w województwie podkarpackim:

- gmina Krempna w powiecie jasielskim,

- gminy, Leżajsk, miasto Leżajsk, część gminy Nowa Sarzyna położona na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie leżajskim,

- gmina Jeżowe w powiecie niżańskim,

- gminy Bojanów, Stalowa Wola w powiecie stalowowolskim,

- gmina Ostrów, część gminy Sędziszów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie ropczycko - sędziszowskim,

- gminy Chłopice, Pawłosiów, Jarosław z miastem Jarosław w powiecie jarosławskim,

- gminy Fredropol, Krasiczyn, Krzywcza, Przemyśl, Medyka, Żurawica, część gminy Orły położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, w powiecie przemyskim,

- powiat miejski Przemyśl,

- gminy Adamówka, Sieniawa, Tryńcza, Przeworsk z miastem Przeworsk, część gminy Zarzecze położona na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Mleczka w powiecie przeworskim,

- gminy Cmolas, Dzikowiec, Kolbuszowa, Majdan Królewski, Niwiska w powiecie kolbuszowskim,

- gmina Czarna, część gminy Żyraków położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Róża - Zasów - Mokre - Żyraków - Wola Żyrakowska - Bobrowa - Brzeźnica, część gminy wiejskiej Dębica położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową łączącą Dębicę - Sędziszów Małopolski, część miasta Dębica położona na północ do linii wyznaczonej przez linię kolejową łączącą Dębicę - Sędziszów Małopolski w powiecie dębickim,

- gminy Dukla, Jaśliska w powiecie krośnieńskim,

- gmina Ostrów, część gminy Sędziszów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie ropczycko - sędziszowskim,

- gmina Komańcza w powiecie sanockim,

- gmina Cisna w powiecie leskim,

- gminy Lutowiska, Czarna, Ustrzyki Dolne w powiecie bieszczadzkim,

- gmina Wadowice Górne w powiecie mieleckim,

- gmina Kamień w powiecie rzeszowskim,

w województwie świętokrzyskim:

- gmina Pacanów w powiecie buskim,

- część powiatu skarżyskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu opatowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu sandomierskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- gminy Bogoria, Łubnice, Oleśnica, Połaniec, Rytwiany, Staszów w powiecie staszowskim,

- część powiatu ostrowieckiego niewymieniona w części II załącznika I,

- gminy Bieliny, Górno, Nowa Słupia, Miedziana Góra, Mniów, Masłów, Strawczyn, część gminy Bodzentyn położona na południowy-zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 751 w powiecie kieleckim,

- gminy Ruda Maleniecka, Radoszyce, Smyków w powiecie koneckim,

w województwie łódzkim:

- gmina Kowiesy w powiecie skierniewickim,

- gminy Biała Rawska, Regnów i Sadkowice w powiecie rawskim,

- gminy Poświętne, Sławno, Paradyż, Żarnów, część gminy Opoczno położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w kierunku miejscowości Włoszczowa w powiecie opoczyńskim,

w województwie pomorskim:

- gminy Chmielno, Sierakowice, Stężyca w powiecie kartuskim,

- gminy Nowa Karczma, Kościerzyna i miasto |Kościerzyna, Liniewo, Stara Kiszewa w powiecie kościerskim,

- gminy Czarna Woda, Kaliska, Osieczna, część gminy Zblewo położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie starogardzkim,

- gminy Smołdzino, Damnica, Potęgowo, część gminy Główczyce położona na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogę łaczącą miejscowości Żelazkowo - Gorzyno - Stowięcino - Szczypkowice - Warblino do przecięcia z drogą nr 213, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez droge nr 213 biegnącą od tego skrzyżowania do przecięcia z linią wyznaczoną przez ciek wodnyKlęciński, i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez ciek wodny Klęciński biegnącej do zachodniej granicy gminy w powiecie słupskim,

- gmina Cewice, miasto Lębork, cześć gminy Nowa Wieś Lęborska położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Gorzyno - Żelazkowo - Nowa Wieś Lęb orska - Kębłowo Nowowiejskie - Kisewo w powiecie lęborskim,

w województwie dolnośląskim:

- gminy Międzybórz, Syców, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

- gminy Jordanów Śląski, Sobótka, część gminy Żórawina położona na zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,

- część gminy Domaniów położona na południowy zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

- gminy Borów i Wiązów w powiecie strzelińskim,

- część gminy Pielgrzymka położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 364 do skrzyżowania z drogą w miejscowości Pielgrzymka łączącą miejscowości Wojcieszyn - Pielgrzymka - Proboszczów, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Pielgrzymka - Proboszczów - Sokołowiec, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 364 biegnącą od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Złotoryja oraz na południe od linii wyznaczonej od południowo-wschodniej granicy miasta Złotoryja, łączącej miejscowości Złotoryja - Leszczyna - Stanisławów w powiecie złotoryjskim,

- gminy Janowice Wielkie, Mysłakowice, Stara Kamienica, Szklarska Poręba w powiecie karkonoskim, część powiatu miejskiego Jelenia Góra położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 366,

- gminy Bolków, Paszowice, część gminy Męcinka położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Leszczyna - Stanisławów - Pomocne - Myślinów - Myślibórz w powiecie jaworskim,

- gminy Dobromierz i Marcinowice w powiecie świdnickim,

- gminy Dzierżoniów, Pieszyce, miasto Bielawa, miasto Dzierżoniów w powiecie dzierżoniowskim,

- gmina Nowa Ruda i miasto Nowa Ruda w powiecie kłodzkim,

- gminy Kamienna Góra, Marciszów i miasto Kamienna Góra w powiecie kamiennogórskim,

w województwie wielkopolskim:

- gminy Koźmin Wielkopolski, Rozdrażew w powiecie krotoszyńskim,

- gminy Dolsk, Książ Wielkopolski w powiecie śremskim,

- gminy Borek Wielkopolski, Gostyń, Piaski, Pogorzela, w powiecie gostyńskim,

- część gminy Kostrzyn położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr S5, część gminy Kleszczewo niewymieniona w części II i III załącznika I w powiecie poznańskim,

- gminy Czerniejewo, Gniezno z miastem Gniezno, Mieleszyn, Niechanowo w powiecie gnieźnieńskim,

- miasto Czarnków, część gminy Czarnków niewymieniona w części III załącznika I, cześć gminy Trzcianka niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Lubasz położona na północ od linii wyznacznej przez linię kolejową w powiecie czarnkowsko - trzcianeckim,

- gminy Margonin i Szamocin w powiecie chodzieskim,

- gminy Damasławek, Gołańcz, Wapno, miasto Wągrowiec, część gminy Mieścisko położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 190, część gminy Wągrowiec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 190 biegnącej od południowej granicy miasta Wągrowiec do południowej granicy gminy oraz na północ i na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od granicy z gminą Budzyń przez miejscowości Kamienica - Bartodzieje do granicy z miastem Wągrowiec w powiecie wągrowieckim,

- gminy Nekla, Września w powiecie wrzesińskim,

- gmina Dobrzyca w powiecie pleszewskim,

- gminy Odolanów, Przygodzice, Raszków, Sośnie, miasto Ostrów Wielkopolski, część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Sulisław - Łąkociny - Wierzbno i na zachód od miasta Ostrów Wielkopolski oraz część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na wschód od miasta Ostrów Wielkopolski w powiecie ostrowskim,

- gmina Kobyla Góra w powiecie ostrzeszowskim,

- gminy Baranów, Bralin, Perzów, Łęka Opatowska w powiecie kępińskim,

- część powiatu średzkiego niewymieniona w części II załącznika I,

- gminy Białośliwie, Miasteczko Krajeńskie, Szydłowo, Wysoka w powiecie pilskim,

- gminy Krajenka, Tarnówka, Jastrowie w powiecie złotowskim.

w województwie opolskim:

- gmina Byczyna w powiecie kluczborskim,

- gminy Praszka, Gorzów Śląski, Radłów, Rudniki w powiecie oleskim,

- część gminy Grodków położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie brzeskim,

- gminy Łambinowice, Pakosławice, Skoroszyce, część gminy Korfantów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 407 w powiecie nyskim,

- część gminy Biała położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 407 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 414 i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 414 biegnącej od tego skrzyżowania do skrzyżowania z drogą nr 409, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 409 biegnącą od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy w powiecie prudnickim,

- gminy Chrząstowice, Komprachcice, Prószków, część gminy Tarnów Opolski położona na wschód od linii wyznaczonej przez linie kolejową łącząca Opole - Tarnów Opolski - Strzelce Opolskie, część gminy Łubniany położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle - Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na południe od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

- powiat miejski Opole,

- gmina Strzelce Opolskie, część gminy Izbicko położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową przecinająca gminę, cześć gminy Ujazd położona na północ od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie strzeleckim.

w województwie zachodniopomorskim:

- gminy Radowo Małe, Resko, Węgorzyno w powiecie łobeskim,

- gminy Gryfice, Płoty w powiecie gryfickim,

- gminy Golczewo, Wolin, Międzyzdroje w powiecie kamieńskim,

- część powiatu miejskiego Świnoujście położona na południe od linii wynaczonej przez rzekę Stara Świna biegnąca od wschodniej granicy gminy do przecięcia z rzeką Świna, a następnie na zachód od linii wyzaczonej przez rzekę Świna biegnącą od przecięcia z linią wyznaczoną przez rzekę Stara Świna do ujścia do morza Bałtyckiego,

- gminy Drawsko Pomorskie, Wierzchowo, część gminy Kalisz Pomorski położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 175 biegnącą od północnej granicy gminy do przecięcia z linią kolejową łączącą miejscowości Nowa Studnica - Kalisz Pomorski, a następnie na północ od linii wynaczonej przez tę linię kolejową biegnącą od przecięcia z drogą nr 175 do wschodniej granicy gminy, część gminy Złocieniec położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 20, część gminy Czaplinek położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 20 w powiecie drawskim,

- część gminy wiejskiej Wałcz położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S10 biegnąca od wschodniej granicy gminy do miasta Wałcz oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 163 biegnącej od miasta Wałcz do miejscowości Kłębowiec do skrzyżowania z drogą łączącą miejscowości Kłębowiec - Karsibór i dalej na wschód od tej drogi do przecięcia z linią wyznaczoną przez ciek wodny biegnący do Jeziora Bobrowo, a następnie w kierunku północnym do przecięcia z drogą łączącą miejscowości Karsibór - Kolno - Boguszyn - Dębołęka - Kłosowo -Lipie do zachodniej granicy gminy w powiecie wałeckim,

w województwie małopolskim:

- gminy Uście Gorlickie, Sękowa w powiecie gorlickim,

- gminy Krynica-Zdrój, Muszyna, Piwniczna-Zdrój w powicie nowosądeckim,

- gminy Czorsztyn, Krościenko nad Dunajcem, Szczawnica w powiecie nowotarskim,

- gminy Radgoszcz, Szczucin w powiecie dąbrowskim,

- część gminy Lisia Góra położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 984 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania się z drogą w kierunku miejscowości Stare Żukowice, następnie od tego skrzyżowania z drogą nr 984 na wschód od linii łączącej miejscowości Stare Żukowice - Zaczarnie - Wola Rzędzińska biegnącej do południowej granicy gminy w powiecie tarnowskim,

w województwie lubelskim:

- część powiatu łukowskiego nie wymieniona w części II załącznika I.

w województwie śląskim:

- gminy Krzepice, Panki, Przystajń, część gminy Wręczyca Wielka położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie kłobuckim,

- gminy Herby, Kochanowice, miasto Lubliniec, część gminy Koszęcin położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Doły - Cieszowa, biegnącą do skrzyżowania z drogą nr 906, a następnie od tego skrzyżowania na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 906 do skrzyżowania się z drogą nr 907, i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 907 biegnącą od skrzyżowania dróg nr 906 i 907 do południowej granicy gminy w powiecie lublinieckim,

- gmina Krupski Młyn, część gminy Tworóg położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 907 w powiecie tarnogórskim,

- gminy Toszek, Wielowieś w powiecie gliwickim,

6. Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:

- the whole district of Nové Zámky except municipalities included in zone II,

- in the district of Komárno the municipalities of Zlatná na Ostrove, Okoličná na Ostrove, Čalovec, Kameničná, Vrbová nad Váhom, Nesvady, Imeľ,

- in the district of Levice, the municipalities of Farná, Veľké Ludince,

- the whole district of Ružomberok except municipalities included in zone II

- in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly, Belá-Dulice, Ďanová, Turčianske Jaseno, Záborie, Sklabiňa, Sklabinský Podzámok, Turčianska Štiavnička, Podhradie, Nolčovo, Krpeľany, Šútovo, Turany, Sučany, Turčianske Kľačany, Lipovec,

- in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá,

- in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec,

- in the district of Žilina, the municipalities of Strečno, Nezbudská Lúčka, Varín, Gbeľany, Mojš, Nededza, Teplička nad Váhom, Kotričná Lúka, Žilina, Rosina, Lietavská Lúčka, Lietava, Porúbka, Lietavská Svinná, Zbyňov, Konská, Kľače, Jasenové, Malá Čierna, Veľká Čierna, Podhorie,

- the whole district of Nitra, except municipalities included in part II,

- in the district of Bánovce nad Bebravou, the municipalities of Chudá Lehota, Dolné Naštice, Rybany, Pečeňany, Borčany, Šišov, Libichava, Veľké Hoste, Malé Hoste, Pochabany, Zlatníky, Otrhánky, Veľké Chlievany, Haláčovce, Dvorec, Veľké Držkovce, Cimenná, Malá Hradná,

- in the district of Trenčín, the municipalities of Dubodiel, Veľká Hradná, Trenčianske Jastrabie, Neporadza, Trenčianske Mitice, Mníchova Lehota, Soblahov, Trenčín, Trenčianske Teplice, Trenčianska Teplá,

- in the district of Ilava, the municipalities of Nová Dubnica, Dubnica nad Váhom, Ilava, Horná Poruba, Košecké Podhradie, Košeca, Ladce,

- in the district of Púchov, the municipalities of Mojtín, Beluša,

- in the district of Považská Bystrica, the municipalities of Pružina, Dolný Lieskov, Slopná, Bodiná, Prečín, Počarová, Malé Lednice, Domaniža, Podskalie, Ďurďové, Čelkova Lehota, Sádočné,

- in the district of Nové Mesto nad Váhom, the municipalities of Kálnica, Hôrka nad Váhom, Hrádok, Nová Lehota, Stará Lehota, Modrová,

- in the district of Piešťany, the municipalities of Hubina, Morava nad Váhom, Banka, Ratnovce, Sokolovce, Piešťany, Drahovce,

- in the district of Hlohovec, the municipalities of Jalšové, Horné Otrokovce, Horné Trhovište, Tekolďany, Dolné Otrokovce, Dolné Trhovište, Merašice, Pastuchov, Kľačany, Sasinkovo.

7. Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:

regione Piemonte:

- nella provincia di Alessandria, i comuni seguenti: Quargnento, Casale Monferrato, Fubine, Altavilla Monferrato, Camino, Cerrina Monferrato, Gabiano, Mombello Monferrato, Moncestino, Solonghello, Villamiroglio, Serralunga di Crea, Ponzano Monferrato;

- nella provincia di Asti, i comuni seguenti: Antignano, Celle Enomondo, Revigliasco d'Asti, San Martino Alfieri, Asti, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Castagnole delle Lanze, Refrancore, Azzano d'Asti, Isola d'Asti, Scurzolengo, Portacomaro, Montemagno Monferrato, Mongardino, Castagnole Monferrato, Vigliano d'Asti, Viarigi, Moncalvo, Grazzano Badoglio, Casorzo, Calliano Monferrato, Grana, Penango;

- nella provincia di Cuneo, i comuni seguenti: Govone, Levice, Castelletto Uzzone, Castino, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Gottasecca, Monesiglio, Camerana, Prunetto, Bosia, Torre Bormida, Mango, Gorzegno, Mombarcaro, Borgomale, Cravanzana, Lequio Berria, Cerreto Langhe, Neive, Trezzo Tinella, Feisoglio, Arguello, Neviglie, Bergolo, Saliceto;

- nella provincia di Novara, i comuni seguenti: Vinzaglio, Marano Ticino, Mezzomerico, Pombia, Agrate Conturbia, Boca, Bogogno, Borgomanero, Borgo Ticino, Briga Novarese, Castelletto Sopra Ticino, Cavallirio, Comignago, Cressa, Cureggio, Divignano, Fontaneto d'Agogna, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Prato Sesia, Romagnano Sesia, Suno, Varallo Pombia, Gattico - Veruno;

- nella provincia di Vercelli, i comuni seguenti: Carisio, Borgo Vercelli, Alice Castello, Balocco, Borgo d'Ale, Buronzo, Cigliano, Crescentino, Fontanetto Po, Lamporo, Livorno Ferraris, Moncrivello, Palazzolo Vercellese, Rovasenda, Saluggia, San Giacomo Vercellese, Gattinara, Lenta, Lozzolo, Roasio, Serravalle Sesia, Valduggia;

- nella provincia di Torino, i comuni seguenti: Azeglio, Cossano Canavese, Maglione, Verrua Savoia, Settimo Rottaro, Villareggia, Borgomasino, Piverone;

- nella provincia di Biella, i comuni seguenti: Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerrione, Dorzano, Gifflenga, Massazza, Mottalciata, Roppolo, Salussola, Villanova Biellese, Viverone, Zimone, Benna, Brusnengo, Candelo, Cossato, Masserano, Sostegno, Verrone, Villa del Bosco, Lessona;

regione Liguria:

- nella provincia di La Spezia, i comuni seguenti: Pignone, Levanto, Monterosso al Mare, Riccò del Golfo di Spezia, La Spezia, Bonassola, Vernazza, Riomaggiore, Ameglia, Lerici, Castelnuovo Magra, Luni;

- nella provincia di Savona, i comuni seguenti: Celle Ligure, Pallare, Piana Crixia, Dego, Albisola Superiore, Albissola Marina, Giusvalla, Cosseria, Mallare, Pontinvrea, Varazze, Stella, Savona, Cairo Montenotte, Cengio, Altare, Carcare, Quiliano, Millesimo, Vado Ligure, Mioglia, Plodio, Roccavignale;

regione Emilia-Romagna:

- nella provincia di Piacenza, i comuni seguenti: Besenzone, Caorso, San Pietro in Cerro, Cortemaggiore, Villanova sull'Arda, Monticelli d'Ongina;

- nella provincia di Parma, i comuni seguenti: Lesignano dè Bagni, Soragna, Fontanellato, Parma (a ovest di via cremonese, a sud della tangenziale sud e a ovest del torrente Parma), Fidenza, Fontevivo, Langhirano, Tizzano Val Parma, Palanzano, Neviano degli Arduini, Monchio delle Corti, Corniglio (a est di Via Bartolomeo Ollari, Località Signatico, Località Pugnetolo, Località Vestola, SP 13, SP 40, SP 75), Busseto;

regione Toscana:

- nella provincia di Massa Carrara, i comuni seguenti: Comano, Fivizzano (a nord della SP21, a est della SS63, a nord della SR445 e a est della SP10), Carrara, Casola in Lunigiana;

- nella provincia di Lucca, il comune seguente: Minucciano;

regione Lombardia:

- nella provincia di Cremona, i comuni seguenti: Pizzighettone, Crotta d'Adda, Agnadello, Bagnolo Cremasco, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Casaletto Vaprio, Castelleone, Chieve, Credera Rubbiano, Crema, Cremosano, Dovera, Fiesco, Formigara, Gombito, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Palazzo Pignano, Pandino, Pieranica, Quintano, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta d'Adda, San Bassano, Spino d'Adda, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Vaiano Cremasco;

- nella provincia di Pavia, tutti i comuni non elencati nelle parti II e III;

- nella provincia di Milano, i comuni seguenti: Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Cesano Boscone, Bareggio, Settimo Milanese, Corsico, Cornaredo, Sedriano, Milano, Magnago, Arluno, Busto Garolfo, Corbetta, Dairago, San Giorgio su Legnano, Vanzaghello, Santo Stefano Ticino, Vittuone, Villa Cortese, Parabiago, Ossona, Casorezzo, Canegrate, Vizzolo Predabissi, Colturano, Dresano, San Donato Milanese, Tribiano, Mediglia, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Vanzago, Legnano, San Vittore Olona, Nerviano, Paullo, Pantigliate, Pioltello, Segrate, Rodano, Settala, Peschiera Borromeo;

- nella provincia di Lodi, i comuni seguenti: Senna Lodigiana, San Rocco al Porto, Somaglia, Guardamiglio, Corno Giovine, Santo Stefano Lodigiano, Caselle Landi, Castelgerundo, Cornovecchio, Maccastorna, San Fiorano, Castelnuovo Bocca d'Adda, Maleo, Fombio, Terranova dei Passerini, Codogno, Meleti, Zelo Buon Persico, Abbadia Cerreto, Bertonico, Castiglione D'Adda, Comazzo, Corte Palasio, Crespiatica, Merlino, Turano Lodigiano;

nella provincia di Varese, i comuni seguenti: Lonate Pozzolo, Cardano al Campo, Ferno, Fagnano Olona, Busto Arsizio, Castellanza, Cassano Magnago, Gallarate, Samarate, Casorate Sempione, Solbiate Olona, Vizzola Ticino, Somma Lombardo, Olgiate Olona;

regione Calabria:

- nella provincia di Reggio Calabria, i comuni seguenti: Taurianova, Locri, Cittanova, Gerace, Rizziconi, Canolo, Antonimina, Portigliola, Gioia Tauro, Sant'Ilario dello Ionio, Agnana Calabra, Mammola, Melicucco, Polistena, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Siderno, Placanica, Riace, San Giovanni di Gerace, Martone, Stilo, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Jonica, Maropati, Laureana di Borrello, Candidoni, Camini, Grotteria, Monasterace, Giffone, Pazzano, Gioiosa Ionica, Bivongi, Galatro, Stignano, San Pietro di Caridà, Serrata, Feroleto della Chiesa, Caulonia, Cinquefrondi, Anoia;

regione Basilicata:

- nella provincia di Potenza, i comuni seguenti: Marsico Nuovo, Marsicovetere, Montemurro, Lauria, Rivello, Viggiano, Castelsaraceno, Sarconi, Spinoso, Nemoli, Armento, Sasso di Castalda, Trecchina, San Martino d'Agri, Maratea, Corleto Perticara, Laurenzana, Carbone, Latronico, Calvello, Brienza, San Chirico Raparo, Castelluccio Superiore, Abriola;

regione Campania:

- nella provincia di Salerno, i comuni seguenti: Piaggine, Monte San Giacomo, Tortorella (escluso enclave), Teggiano, Sala Consilina, Valle dell'Angelo, San Giovanni a Piro, Vibonati, San Rufo, Roccagloriosa (escluso enclave), Laurito, Roscigno, Futani, Sapri, Polla, Ispani, Montano Antilia, Novi Velia, Laurino, Cannalonga, Celle di Bulgheria, Cuccaro Vetere, Corleto Monforte, Campora, San Pietro al Tanagro, Sacco, Torraca, Sant'Angelo a Fasanella, Santa Marina, Sant'Arsenio, Atena Lucana, Bellosguardo, Pisciotta, Camerota, Centola, San Mauro La Bruca, Vallo Della Lucania, Moio Della Civitella, Ceraso, Ascea.

8. Cechia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Cechia:

Liberecký kraj:

- v okrese Liberec katastrální území obcí Česká Ves v Podještědí, Druzcov, Chrastná, Jablonné v Podještědí, Janův Důl, Lázně Kundratice, Markvartice v Podještědí, Osečná, Postřelná,Rozstání pod Ještědem, Heřmanice v Podještědí, Hodkovice nad Mohelkou, Jílové u Hodkovic nad Mohelkou, Paceřice, Petrašovice, Radoňovice, Radostín u Sychrova, Vlčetín u Bílé, Záskalí, Žďárek u Sychrova, Bílá u Českého Dubu, Český Dub, Chvalčovice, Kotel, Modlibohov, Smržov u Českého Dubu, Sobákov, Starý Dub, Zábrdí u Osečné,

- v okrese Česká Lípa katastrální území obcí Brniště, Břevniště pod Ralskem, Dubnice pod Ralskem, Hamr na Jezeře, Hlemýždí, Kamenice u Zákup, Luhov u Mimoně, Noviny pod Ralskem, Stráž pod Ralskem, Velenice u Zákup, Velký Grunov, Velký Valtinov, Mařeničky, Mařenice, Krompach, Horní Světlá pod Luží, Dolní Světlá pod Luží, Svor, Naděje, Cvikov, Kunratice u Cvikova, Trávník u Cvikova, Drnovec, Lindava,

- v okrese Jablonec nad Nisou katastrální území obcí Harrachov, Alšovice, Bezděčín u Jablonce nad Nisou, Bohdalovice, Bratříkov, Bzí u Železného Brodu, Dalešice u Jablonce nad Nisou, Desná II, Držkov, Frýdštejn, Haratice, Horská Kamenice, Hrubá Horka, Huť, Chlístov u Železného Brodu, Jenišovice u Jablonce nad Nisou, Jílové u Držkova, Jirkov u Železného Brodu, Jistebsko, Kokonín, Lhotka u Zlaté Olešnice, Líšný, Loužnice, Maršovice u Jablonce nad Nisou, Mukařov u Jablonce nad Nisou, Nová Ves nad Nisou, Odolenovice u Jenišovic, Ondříkovice, Pelíkovice, Plavy, Příchovice u Kořenova, Pulečný, Radčice, Rejdice, Rychnov u Jablonce nad Nisou, Skuhrov u Železného Brodu, Sněhov, Stanový, Střevelná, Šumburk nad Desnou, Velké Hamry, Vlastiboř u Železného Brodu, Vranové I, Vranové II, Vrát, Vrkoslavice, Zásada, Zlatá Olešnice Navarovská, Zlatá Olešnice Semilská, Železný Brod,

- v okrese Semily katastrální území obcí Buřany, Dolní Rokytnice, Františkov v Krkonoších, Horní Rokytnice nad Jizerou, Jablonec nad Jizerou, Jesenný, Paseky nad Jizerou, Rokytno v Krkonoších, Roztoky u Semil, Sklenařice, Stará Ves u Vysokého nad Jizerou, Tříč, Vysoké nad Jizerou,

9. Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:

- in the regional unit of Kavala:

- the municipal departments of Keramoti and Chrisoupoli, the community departments of Agiasma, Nea Karia, Piges, Gravouni, Eratino, Perni, Petropigi, Pontolivado and Chrisochori (Nestos Municipality),

- the municipal departments of Eleftheroupoli, Nea Peramos, the community departments of Amisianes, Antifilipi, Kipi, Kokinochoma, Chrisokastro, Agios Andreas, Eleochori, Eleftheri, Mirtofito, Nea Iraklitsa, Paleochori, Avli, and Mesia (Paggaio Municipality),

- the municipal departments of Kavala, Nea Karvali, Zigos and Krinides, the community departments of Chalkero, Amigdaleonas, Korifes, Krioneri, Lidia, Palea Kavala, Polistilos and Filipi (Kavala Municipality),

- in the regional unit of Xanthi:

- the municipal departments of Kimmerion and Xanthi (Xanthi Municipality),

- the community departments of Satres, Thermes and the municipal departments of Myki, Echinos and Kotyli (Myki Municipality),

- the community departments of Sounio, Avdira, Mandra, Mirodato, Nea Kesani, Koutsos, Magiko, Pigadia, Polisito and Selino, the municipal department of Selero, Genisea and Diomidia (Avdira Municipality),

- the municipal department of Evlalo and the community departments of Avato, Exohi, Erasmio, Maggana and Olvio (Topiros Municipality),

- in the regional unit of Rodopi:

- the municipal department of Komotini and the community departments of Anthochorio, Gratini, Thrylorio, Kalhas, Karydia, Kikidio, Kosmio, Pandrosos, Aigeiros, Meleti, Itea, Sidirades, Stilari and Mega Doukato (in Komotini municipality),

- the municipal department of Organi and the community departments of Dilina, Kinira, Nikites, Plagia, Skaloma, Strofi, Agra, Ardia, Vragia, Dokos, Drosia, Drimi, Esochi, Kato Drosini, Lampro, Neo Kalintirio, Nevra, Omiriko, Passo, Paterma, Ragada, Skiada, Arriana, Darmeni, Fillyra, Ano Drosini, Kehros and (in Arriana municipality),

- the municipal departments of Iasmos, Asomatoi, and the community departments of Sostis, Kerasea, Linos, Megas Postos, Mischos, Amvrosia, Amaxades, Polyanthos (in Iasmos municipality),

- the municipal department of Amaranta and the community department of Nea Santa (in Maroneia Sapon municipality),

- in the regional unit of Evros:

- the municipal departments of Soufli and Mikro Dereio and the community departments of Amorio, Lavara, Dadia, Kyriaki, Mandra, Mavrokklisi, Protokklisi, (in Soufli municipality),

- the municipal departments of Nea Vyssa, Orestiada and the community departments of Galini, Thourio, Neo Chimonio, Milea, Dikaia, Arzos, Elaia, Therapio, Komara, Marasia, Ormenio, Pentalofos, Petrota, Plati, Ptelea, Kyprinos, Zoni, Fulakio, Spilaio, Kavili, Kastanies, Rizia, Sterna, Ampelakia, Valtos, Megali Doxipara, Neochori and Chandras (in Orestiada municipality),

- the municipal departments of Ellinochori, Didymoteixo and the community departments of Asimenio, Isaakio, Petrades, Praggi, Pithio, Sofiko, Asvestades, Karoti, Koufovouno, Kiani, Mani, Sitochori, Alepochori, Asproneri, Metaxades, Vrysika, Doksa, Elafoxori, Ladi, Paliouri and Poimeniko (in Didymoteixo municipality).

- in the regional unit of Kilkis:

- the community departments of Anthofito, Mikrokampos, Neo Agioneri, Paleo Agioneri, Gallikos, Pedino, Mavroneri, Neo Ginekokatsro, Xilokeratea (Kilkis Municipality),

- the municipal departments of Agios Petros and Axiochori (Peonia Municipality),

- in the regional unit of Thessaloniki:

- the municipal departments of Lagina, Zagkliveri and part of Langadas and the community departments of Analipsi, Kolchiko, Perivolaki, Sarakina, Agios Vasilios, Ardameri, Vasiloudi, Gerakarou, Lagkadikia, Kavalari, Adam, Nea Kalindia, Petrokerasa (Langadas Municipality),

- the municipal departments of Panorama, Asvestochori, Filiro, Pilea and Chortiatis and the community department of Exohi (Pilaia-Chortiatis Municipality),

- the municipal department of Koufalia, Agios Athanasios, Vathilakos, Gefira, Nea Mesimvria, Prochoma, Adendro, Mikro Monastiri, Chalkidona and the community departments of Agchialos, Xirochori, Valtochori, Eleousa and Partheni (Chalkidona Municipality),

- the community departments of Evagelismos, Scholari, Nikomidino and Stivos (Volvi Municipality),

- the municipal departments of Vasilika, Thermi and the community departments of Livadi, Peristera, and Nea Redestos (Thermi municipality),

- the municipal departments of Liti and Oreokastro and the community departments of Nea Filadelfia, Neochorouda, Pentalofos, Mesaio, Melissochori (Oreokastro Municipality),

- the municipal departments of Ampelokipoi and Menemenoi (Ampelokipoi-Menemenoi Municipality),

- the municipal departments of Diavata, Kalochori, Nea Magnisia and Sindos (Delta Municipality),

- the municipality of Thessaloniki and the municipal department of Triandria (Thessaloniki Municipality)

- the municipality of Kalamaria (Kalamaria Municipality)

- the municipal department of Evosmos (Kordelio-Evosmos Municipality)

- the municipal departments of Agios Pavlos, Neapoli, Pefka and Sikies (Neapoli-Sikeon Municipality)

- the municipal departments of Efkarpia, Polichni and Stavroupoli (Pavlos Melas Municipality)

- in the regional unit of Chalkidiki:

- the municipal departments of Megali Panagia, Ierisos and the community departments of Gomati, Pirgadikia, Stratoniki and Stratoni (Aristotelis Municipality),

- the municipal departments of Galatista, Ormilia, Poligiros and the community departments of Vavdos, Galarinos, Doumpia, Geroplatanos, Palaiochora, Riza, Metamorfosi, Agios Prodromos, Vrastama, Palaiokastro, Taxiarhis and Sana (Poligiros Municipality),

- the community department of Metagkitsi (Sithonia Municipality),

- in the regional unit of Pella:

- the community departments of Grammatiko, and Flamouria (Edessa Municipality),

- the municipal departments of Kria Vrisi, Pella and the community departments of Akrolimni, Agrosikia, Athira, Ditiko, Nea Pella, Rachona, (Pella Municipality),

- in the regional unit of Imathia:

- the municipal departments of Kopanos and Naousa and the community departments of Lefkadia, Monospita, Chariesa, Aggelochori, Zervochori, Poliptalanos, Arkochori, Gianakochori, Rodochori, Stenimachos, Episkopi Naousis, Marina (Naousa municipality),

- the municipal departments of Alexandria, Korifi, Plati and the community departments of Vrisaki, Kampochori, Loutros, Neochori, Nisi, Episkopi, Kavasila, Kefalochori, Xechasmeni, Paleo Skilitsi, Stavros, Agathia, Kipseli, Prodromos, Arachos, Lianovegi, Platanos, Prasinada and Trikala (Alexandria Municipality),

- the municipal departments of Macrochori, Veria and the community departments of Diavatos, Kouloura, Lykogianni, Nea Nikomideia, Kato Vermio, Agia Marina, Agios Georgios, Patrida, Trilofos and Fitia (Veria Municipality)

- in the regional unit of Kozani:

- the municipal department of Ptolemaida and the community departments of Agios Christoforos, Ermakia, Kariochori, Spilia, Anatoliko, Komnina, Mesovouno, Pirgi, Vlasti, Anarrachi, Ardassa, Emporio, Milochori, Asvestopetra, Pentavrysos, Kardia, Komanos, Mavropigi, Pteleonas and Proastio (Eordea Municipality),

- the community departments of Livera, Pontokomi, Sideras, Kleitos, Exohi and Charavgi (Kozani Municipality)

- the municipal department of Galatini and the community departments of Sisani, Eratira, Namata, Pelekanos, Driovouni, Molocha, Platania, Simantro and Dragatsia (Voio Municipality),

- in the regional unit of Florina:

- the community departments of Antigono, Farangi, Maniaki, Pelargos (Aminteo Municipality),

- in the regional unit of Kastoria:

- the municipal departments of Mesopotamia, Maniaki, Kastoria and the community departments of Korisos, Lithia, Melisotopos, Metamorfosi, Oxia, Polikeraso, Sidirochori, Tichio, Avgi, Koromilia, Lefki, Omorfoklissia, Pentavriso, Tsakoni, Chiliodenro, Agia Kiriaki, Kalochori, Inoi, Pteria, Agios Antonios, Gavros, Kranionas, Mavrokampos, Chalara, Dispilio, Mavrochori and the community departments of Dendrochori and Ieropigi (Kastoria Municipality),

- the community departments of Polianemo, Dipotamia, Komninades, Chionado, Kotili, Kipseli, Nestorio, Ptelea, Eptachori, Chrisi and Gramos (Nestorio Municipality),

- the municipal departments of Argos Orestiko and the community departments of Ampelokipoi, Vogatsiko, Germa, Kostarazi, Militsa, Vrachos, Kastanofito, Lagka, Lakkomata, Melanthio and Spilea (Orestidos Municipality).

- in the regional unit of Ioannina:

- the community departments of Agios Minas, Aristi, Elafotopos, Mesovouni, Monodendri, Vradeto, Vrisochori, Kapesovo, Koukouli, Tsepelovo and Papigko (Zagori Municipality),

- the community departments of Ligopsas, Soulopoulo, Dafnofito, Karitsa, Vrosina, Zaloggo, Vatatades, Vlachatano, Vasilopoulo, Raiko, Zitsa, Lithino, Aetopetra Dodonis, Voutsaras, Vrisoula, Gkrimpovo, Granitsopoula, Despotiko, Ekklisochori, Kalochori, Rizo and Fotino (Zitsa Municipality),

- the municipal departments of Konitsa and the community departments of Agia Varvara, Agia Paraskevi, Aetopetra Konitsas, Aidonochori, Amarantos, Ganadio, Elefthero, Exochi, Iliorachi, Kavasila, Kallithea, Klidonia, Mazi, Melissopetra, Molista, Molivdoskepastos, Monastiri, Nikanoras, Pades, Paleoselli, Pigi, Pournia, Pirgos, Asimochori, Vourmpiani, Gorgopotamos, Drosopigi, Kastanea, Kefalochori, Lagkada, Oxia, Plagia, Plikati, Pirsogianni, Chionades and the community departments of Aetomilitsa and Fourka (Konitsa Municipality),

- the community departments of Areti, Vrontismeni, Ieromnimi, Katarraktis, Kouklii, Mazaraki, Mavronoros, Parakalamos, Repetista, Riachovo, Sitaria, Agios Kosmas, Vasiliko, Kakolakkos, Kato Meropi, Kefalovriso, Meropi, Paleopirgos, Roupsia, Oreokastro, Agia Marina, Argirochori, Vissani, Delvinaki, Kastaniani, Kerasovo, Krioneri, Ktismata, Limni, Μavropoulo, Orinos Xirovaltos, Peristeri, Pontikates, Stratinista, Teriachi, Faraggi, Charavgi, Ano Ravenia, Geroplatanos, Doliana, Kalpaki, Kato Ravenia, Mavrovouni, Negrades, Chrisorrachi, Dimokori, Lavdani, Dolo, Drimades, Pogoniani and Stavroskiadi (Pogoni Municipality).

- in the regional unit of Thesprotia:

- the municipal departments of Igoumenitsa and the community departments of Agia Marina, Dramesa, Koritiani, Agios Vlasios, Grekochori, Kastri, Kriovrisi, Ladochori, Mavroudi, Nea Selefkia, Geroplatanos, Drimitsa, Parapotamos and Plataria (Igoumenitsa Municipality),

- the community departments of Pente Ekklisies, Plakoti and Polidroso (Souli Municipality),

- the municipal department of Filiates and the community departments of Asprokklisi, Kestrini, Ragio, Sagiada, Smertos, Agios Nikolaos, Agii Pantes, Aetos, Ampelonas, Anavrito, Achladia, Vavouri, Vrisella, Gardiki, Giromeri, Gola, Kallithea Filiaton, Kato Xechoro, Keramitsa, Kerasochori, Kefalochori, Kokkinia, Kokkinolithari, Kouremadi, Krioneri, Kiparisso, Leptokaria, Lia, Lista, Malouni, Milea, Xechoro, Paleokklisi, Paleochori, Palampas, Pigadoulia, Plaisio, Platanos, Raveni, Rizo, Sideri, Trikorifo, Tsamantas, Faneromeni, Finiki and Charavgi (Filiates Municipality).

10. Croazia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Croazia:

Karlovačka županija:

- općina Cetingrad

- Batnoga, Bogovolja, Buhača, Cetingrad, Cetinski Varoš, Delić Poljana, Đurin Potok, Grabarska, Kestenje, Komesarac, Kruškovača, Kuk, Luke, Maljevac, Maljevačko Selište, Pašin Potok, Podcetin, Polojski Varoš, Ruševica, Sadikovac, Srednje Selo, Strmačka, Šiljkovača, Trnovi

- općina Rakovica

- Basara, Drežnik Grad, Kordunski Ljeskovac, Lipovac, Lipovača, Mašvina, Nova Kršlja, Sadilovac, Jamarje, Koranski Lug, Stara Kršlja

- grad Slunj

- Čamerovac, Donji Furjan, Gornji Furjan, Salopek Luke, Sastavak, Kosa, Zapoljak

- općina Vojnić

- Jagrovac, Široka Rijeka

Sisačko-moslavačka županija:

- općina Donji Kukuruzari

- Donja Velešnja, Donji Kukuruzari, Gornja Velešnja, Gornji Kukuruzari,

- općina Dvor

- Bansko Vrpolje, Buinja, Ćore, Divuša, Donja Oraovica, Donji Dobretin, Donji Javoranj, Draškovac, Dvor, Glavičani, Golubovac Divuški, Gornja Oraovica, Gornji Dobretin, Gornji Javoranj, Grmušani, Hrtić, Javnica, Javornik, Kepčije, Kotarani, Kozibrod, Kuljani, Ljubina, Majdan, Matijevići, Paukovac, Sočanica, Stanić Polje, Struga Banska, Šakanlije, Šegestin, Unčani, Vanići, Volinja, Zakopa, Zamlača, Zut, Jovac,

- općina Hrvatska Dubica

- Slabinja, Živaja,

- grad Hrvatska Kostajnica

- Čukur, Hrvatska Kostajnica, Panjani, Rausovac, Rosulje, Selište Kostajničko, Utolica

- općina Majur

- Gornji Hrastovac, Graboštani, Kostrići, Majur, Mračaj, Srednja Meminska, Stubalj

- općina Sunja

- Slovinci, Timarci

Brodsko-posavska županija:

- općina Donji Andrijevci

- općina Garčin

- općina Klakar

- općina Gornja Vrba

Osječko-baranjska županija:

- grad Osijek

- općina Antunovac, naselje Antunovac

- općina Bizovac

- općina Drenje

- općina Erdut

- općina Koška

- općina Petrijevci

- općina Podgorač, naselja Bijela Loza, Podgorač, Kelešinka, Kršinci, Ostrošinci, Razbojište i Stipanovci

- općina Satnica Đakovačka, naselje Gašinci

- općina Trnava

- općina Levanjska Varoš

11. Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:

- Joniškio rajono savivaldybės: Gaižaičių, Gataučių, Joniškio, Kriukių, Rudiškių, Satkūnų, Saugėlaukio, Skaistgirio, Žagarės seniūnijos,

- Ignalinos rajono savivaldybės: Ceikinių, Dūkšto, Ignalinos, Ignalinos miesto, Kazitiškio sen. rytinė dalis nuo 102 kelio, Linkmenų, Naujojo Daugėliškio, Mielagėnų, Rimšės, Tverečiaus, Vidiškių seniūnijos.

- Panevėžio miesto savivaldybė,

- Panevėžio rajono savivaldybės: Krekenavos seniūnijos vakarinė dalis nuo Nevėžio upės, Naujamiesčio seniūnija.

PARTE II

1. Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:

- the whole region of Haskovo,

- the whole region of Yambol,

- the whole region of Stara Zagora,

- the whole region of Pernik,

- the whole region of Kyustendil,

- the whole region of Plovdiv,

- the whole region of Pazardzhik,

- the whole region of Smolyan,

- the whole region of Dobrich,

- the whole region of Sofia city,

- the whole region of Sofia Province,

- the whole region of Blagoevgrad,

- the whole region of Razgrad,

- the whole region of Kardzhali,

- the whole region of Burgas,

- the whole region of Varna,

- the whole region of Silistra,

- the whole region of Ruse,

- the whole region of Veliko Tarnovo,

- the whole region of Pleven,

- the whole region of Targovishte,

- the whole region of Shumen,

- the whole region of Sliven,

- the whole region of Vidin,

- the whole region of Gabrovo,

- the whole region of Lovech,

- the whole region of Montana,

- the whole region of Vratza.

2. Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:

Bundesland Brandenburg:

- Teile der kreisfreien Stadt Cottbus,

- Landkreis Spree-Neiße:

- Gemeinde Schenkendöbern mit Teilen der Gemarkungen Grano, Schenkendöbern, Atterwasch, Kerkwitz und Groß Gastrose,

- Gemeinde Guben mit den Gemarkungen Bresinchen, Deulowitz und Schlagsdorf und Teile der Gemarkung Guben,

- Gemeinde Jänschwalde mit Teilen der Gemarkung Grießen,

- Stadt Forst mit den Gemarkungen Naundorf, Forst, Mulknitz, Klein Jamno, Groß Jamno, Sacro, Groß Bademeusel und Klein Bademeusel und mit Teilen der Gemarkungen Horno, Briesnig, Weißagk und Bohrau,

- Gemeinde Groß Schacksdorf-Simmersdorf,

- Gemeinde Neiße-Malxetal,

- Gemeinde Jämlitz-Klein Düben,

- Gemeinde Tschernitz,

- Gemeinde Döbern,

- Gemeinde Felixsee,

- Gemeinde Wiesengrund mit den Gemarkungen Gahry, Trebendorf und Mattendorf und mit Teilen der Gemarkungen Gosda und Jethe,

- Gemeinde Spremberg,

- Gemeinde Welzow,

- Gemeinde Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Bagenz, Drieschnitz-Kahsel, Frauendorf, Gablenz, Groß Oßnig, Klein Döbbern, Groß Döbbern, Komptendorf, Koppatz, Laubsdorf, Neuhausen und mit Teilen der Gemarkungen Roggosen und Sergen,

- Gemeinde Drebkau,

- Gemeinde Kolkwitz mit Teilen der Gemarkungen Hänchen, Klein Gaglow, Kolkwitz, Glinzig und Krieschow,

- Landkreis Uckermark:

- Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Crussow, Stolpe, Gellmersdorf, Neukünkendorf, Bölkendorf, Herzsprung, Schmargendorf und den Gemarkungen Angermünde südlich und südöstlich der B2 und Dobberzin südlich der B2,

- Stadt Schwedt/Oder mit den Gemarkungen Criewen, Zützen, Schwedt, Stendell, Kummerow, Kunow, Vierraden, Blumenhagen, Oderbruchwiesen, Enkelsee, Gatow, Hohenfelde, Schöneberg, Flemsdorf und der Gemarkung Felchow östlich der B2, Berkholz-Meyenburg, Landin südlich der B2 und Jamikow,

- Gemeinde Pinnow südlich und östlich der B2,

- Gemeinde Casekow mit der Gemarkung Woltersdorf und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow östlich der L272 und südlich der L27,

- Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Groß Pinnow und der Gemarkung Hohenselchow südlich der L27,

- Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Friedrichsthal, der Gemarkung Geesow östlich der B2 und den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf südlich der L27 und der B2 bis Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

- Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Mescherin, der Gemarkung Neurochlitz östlich der B2 und der Gemarkung Rosow nördlich der K 7311,

- Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

- Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Woschkow, Dörrwalde, Allmosen,

- Gemeinde Neu-Seeland,

- Gemeinde Neupetershain,

- Gemeinde Senftenberg,

- Gemeinde Schipkau mit den Gemarkungen Hörlitz und Meuro und mit Teilen derGemarkungen Schipkau und Klettwitz,

- Gemeinde Schwarzheide mit Teilen der Gemarkung Schwarzheide,

- Gemeinde Hohenbocka,

- Gemeinde Grünewald,

- Gemeinde Guteborn,

- Gemeinde Schwarzbach,

- Landkreis Märkisch Oderland:

- Gemeinde Bleyen-Genschmar mit Teilen der Gemarkungen Bleyen und Genschmar,

- Gemeinde Letschin mit Teilen der Gemarkungen Zelliner Loose, Mehrin Graben, Ortwig Graben, Sophienthal, Kienitz und Groß Neuendorf,

Bundesland Sachsen:

- Landkreis Bautzen,

- Gemeinde Burkau nördlich der BAB4,

- Gemeinde Crostwitz,

- Gemeinde Elsterheide,

- Gemeinde Göda nördlich der BAB4,

- Gemeinde Großdubrau,

- Gemeinde Großnaundorf östlich der K9253,

- Gemeinde Haselbachtal,

- Gemeinde Königswartha,

- Gemeinde Kubschütz nördlich der BAB4,

- Gemeinde Laußnitz östlich des Straßenverlaufes der K9274 nach Süden folgend, dann S56 bis Abzweig K9253, dann K9253,

- Gemeinde Lichtenberg nördlich der BAB4,

- Gemeinde Lohsa,

- Gemeinde Malschwitz nördlich der BAB4,

- Gemeinde Nebelschütz,

- Gemeinde Neukirch östlich der B97,

- Gemeinde Neschwitz,

- Gemeinde Ohorn nördlich der BAB4,

- Gemeinde Oßling,

- Gemeinde Panschwitz-Kuckau,

- Gemeinde Puschwitz,

- Gemeinde Räckelwitz,

- Gemeinde Radibor,

- Gemeinde Ralbitz-Rosenthal,

- Gemeinde Rammenau nördlich der BAB4,

- Gemeinde Schwepnitz östlich des Straßenveraufes von der Landesgrenze Lipsiaer Straße nach Süden folgend bis Cosel, Am Wald, K9273, Mühlweg, Kirchsteig bis Schwepnitz, Zum Triemig, dann Ortrander Straße, Schulstraße, dann B97,

- Gemeinde Spreetal,

- Gemeinde Stadt Bautzen nördlich der BAB4,

- Gemeinde Stadt Bernsdorf,

- Gemeinde Stadt Elstra,

- Gemeinde Stadt Großröhrsdorf nördlich der BAB4,

- Gemeinde Stadt Hoyerswerda,

- Gemeinde Stadt Kamenz,

- Gemeinde Stadt Königsbrück östlich des Straßenverlaufes der B97 nach Süden folgend bis Abzeig K9274, dann K9274,

- Gemeinde Stadt Lauta,

- Gemeinde Stadt Pulsnitz,

- Gemeinde Stadt Weißenberg nördlich der BAB4,

- Gemeinde Stadt Wittichenau,

- Gemeinde Steina,

- Gemeinde Wachau östlich des Straßenverlaufes der K9253 nach Süden folgend bis zur K9252, dann K9252 bis Lomnitz bis zum Abzweig K9253, dann weiter östlich der K9253 in Richtung Süden bis zur BAB4, dann nördlich der BAB4 in Richtung Osten,

- Landkreis Görlitz,

- Gemeinde Boxberg/O.L.,

- Gemeinde Gablenz,

- Gemeinde Groß Düben,

- Gemeinde Hähnichen,

- Gemeinde Hohendubrau,

- Gemeinde Horka,

- Gemeinde Kodersdorf,

- Gemeinde Königshain,

- Gemeinde Krauschwitz i. d. O.L.,

- Gemeinde Kreba-Neudorf,

- Gemeinde Markersdor föstlich der S111 in Richtung Süden bis zum Abzweig der Gersdorfer Straße, dann östlich entlang der Gersdorfer Straße bis zum Ortsteil Deutsch-Paulsdorf, dort bis zum Abzweig Am Spitzberg in westliche Richtung, dann östlich des Straßenverlaufs Am Spitzberg in Richtung Süden bis zum Abzweig Waldhausstraße, dann östlich der Waldhausstraße in Richtung Süden,

- Gemeinde Mittelherwigsdorf östlich des Straßenverlaufes der Verbindungsstraße vom Ortsteil Wittgendorf zur B178 nach Süden, dann südlich der B178 in Richtung Nordwesten folgend bis Abzweig S132, dann östlich der S132 in Richtung Süden,

- Gemeinde Mücka,

- Gemeinde Neißeaue,

- Gemeinde Olbersdorf östlich der S133,

- Gemeinde Oybin östlich des Straßenverlaufes der S133 nach Süden folgend bis zur Landesgrenze bei Kammloch,

- Gemeinde Quitzdorf am See,

- Gemeinde Rietschen,

- Gemeinde Schleife,

- Gemeinde Schönau-Berzdorf a. d. Eigen östlich der Trockenwerstraße in Richtung Süden bis zum Abzweig der Oberen Straße auf der K8617 in Richtung Osten, dann südlich der K8617 bis zur Gemeindegrenze,

- Gemeinde Schöpstal,

- Gemeinde Stadt Bad Muskau,

- Gemeinde Stadt Bernstadt a. d. Eigen östlich des Verlaufs der Waldhausstraße in Richtung Süden bis zum Abzweig der Reichenbacher Straße nach Westen, dann östlich entlang der Reichenbacher Straße nach Süden bis zum Ortsteil Altbernsdorf a. d. Eigen und Abzweig der Straße Kleine Seite in Richtung Osten, dann nördlich des Verlaufs der Straße Kleine Seite bis zur S128 in Richtung Osten, dann nördlich der S128 bis zum Abzweig Trockenwerkstraße in Richtung Süden bis zur K8617, dann östlich der K8617 in Richtung Süden,

- Gemeinde Stadt Görlitz,

- Gemeinde Stadt Löbau nördlich des Straßenverlaufes der B6 bis zum Abzweig der B178, dann östlich der B178 nach Süden folgend bis zur Gemeindegrenze,

- Gemeinde Stadt Niesky,

- Gemeinde Stadt Ostritz,

- Gemeinde Stadt Reichenbach/O.L. östlich der S124 in Richtung Süden, dann nach der Kreuzung der B6 östlich entlang der Nieskyer Straße in Richtung Süden bis zum Abzweig von Markt und Alter Ring in der Stadt Reichenbach/O.L., ab Abzweig der Von-Seydewitz-Straße östlich der S111 in Richtung Süden,

- Gemeinde Stadt Rothenburg/O.L.,

- Gemeinde Stadt Weißwasser/O.L.,

- Gemeinde Stadt Zittau östlich des Straßenverlaufs der K8617 in Richtung Süden bis zur Hauptstraße im Ortsteil Wittgendorf, dann östlich der Hauptstraße in Richtung Süden bis zum Abzweig auf Höhe Hausnr. 73 in Richtung Süden bis zur Alten Betonstraße, dann östlich der Verbindungsstraße Richtung B178 bis zur Gemeindegrenze, außerdem östlich des Straßenverlaufes der S132 nach Süden folgend bis Abzweig B96, dann östlich der B96 in Richtung Westen über Theaterring, Töpferberg bis zum Abzweig der S133, dann östlich der S133 in Richtung Süden,

- Gemeinde Trebendorf,

- Gemeinde Vierkirchen nördlich der BAB4 in östliche Richtung bis zur Abfahrt AS Nieder Seifersdorf, dann östlich der S122 in Richtung Süden bis zum Abzweig der S124, dann östlich der S124 in Richtung Süden,

- Gemeinde Waldhufen,

- Gemeinde Weißkeißel,

Bundesland Hessen:

- Landkreis Groß-Gerau:

- Stadt Kelsterbach,

- Stadt Rüsselsheim,

- Stadt Raunheim,

- Gemeinde Bischofsheim,

- Stadt Ginsheim-Gustavsburg,

- Gemeinde Trebur,

- Gemeinde Nauheim,

- Stadt Mörfelden-Walldorf,

- Gemeinde Büttelborn,

- Stadt Groß-Gerau,

- Stadt Riedstadt,

- Stadt Gernsheim,

- Gemeinde Biebesheim am Rhein,

- Gemeinde Stockstadt am Rhein

- Landkreis Bergstraße:

- Stadt Heppenheim (Bergstraße),

- Stadt Lampertheim,

- Gemeinde Lautertal (Odenwald),

- Stadt Viernheim,

- Stadt Lindenfels,

- Gemeinde Mörlenbach,

- Teile der Gemeinde Fürth,

- Gemeinde Rimbach,

- Teile der Gemeinde Grasellenbach,

- Gemeinde Birkenau,

- Gemeinde Gorxheimertal,

- Gemeinde Abtsteinach,

- Teile der Gemeinde Wald-Michelbach,

- Gemeinde Groß-Rohrheim,

- Stadt Zwingenberg,

- Stadt Bensheim,

- Gemeinde Einhausen,

- Gemeinde Biblis,

- Stadt Lorsch,

- Stadt Bürstadt,

- Landkreis Main-Taunus-Kreis:

- Gemeinde Hochheim am Main,

- Stadt Flörsheim,

- Stadt Hattersheim,

- Gemeinde Kriftel,

- Teile der Stadt Hofheim am Taunus,

- Landkreis Offenbach:

- Teile der Stadt Neu-Isenburg,

- Stadt Langen,

- Gemeinde Egelsbach,

- Teile der Stadt Dreieich,

- Teile der Stadt Rödermark,

- Stadt Darmstadt:

- Stadtteil Darmstadt-Arheilgen,

- Stadtteil Darmstadt-Kranichstein,

- Stadtteil Darmstadt-Ost,

- Stadtteil Darmstadt-Wixhausen,

- Stadtteil Darmstadt-Nord,

- Stadtteil Darmstadt-Mitte,

- Stadtteil Darmstadt-Bessungen,

- Stadtteil Darmstadt-Eberstadt,

- Stadtteil Darmstadt-West,

- Landkreis Darmstadt-Dieburg:

- Gemeinde Messel,

- Stadt Dieburg,

- Gemeinde Roßdorf,

- Gemeinde Groß-Zimmern,

- Stadt Reinheim,

- Stadt Groß-Bieberau,

- Gemeinde Fischbachtal,

- Gemeinde Modautal,

- Teile der Stadt Groß-Umstadt,

- Teile der Gemeinde Eppertshausen,

- Teile der Gemeinde Münster (Hessen),

- Teile der Stadt Babenhausen,

- Teile der Gemeinde Otzberg,

- Stadt Ober-Ramstadt,

- Gemeinde Mühltal,

- Gemeinde Seeheim-Jugenheim,

- Gemeinde Erzhausen,

- Stadt Weiterstadt,

- Stadt Griesheim,

- Gemeinde Alsbach-Hähnlein,

- Gemeinde Bickenbach,

- Stadt Pfungstadt,

- Stadt Frankfurt am Main:

- Stadtteil Sindlingen,

- Stadtteil Zeilsheim,

- Teile des Stadtteils Höchst,

- Teile des Stadtteils Unterliederbach,

- Teile des Stadtteils Schwanheim,

- Stadt Wiesbaden:

- Ortsbezirk Wiesbaden-Biebrich,

- Ortsbezirk Mainz-Amöneburg,

- Ortsbezirk Mainz-Kastel,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Erbenheim,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Delkenheim,

- OrtsbezirkWiesbaden-Nordenstadt,

- OrtsbezirkWiesbaden-Breckenheim,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Igstadt,

- OrtsbezirkWiesbaden-Mitte,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Rheingauviertel,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Südost,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Westend,

- Ortsbezirk Mainz-Kostheim,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Dotzheim,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Frauenstein,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Bierstadt,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Auringen,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Klarenthal,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Kloppenheim,

- Ortsbezirk Wiesbaden-Schierstein,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Sonnenberg,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Medenbach,

- Teile des Ortsbezirkes Wiesbaden-Nordost,

- Landkreis Odenwaldkreis:

- Teile der Gemeinde Brensbach,

- Gemeinde Fränkisch-Crumbach,

- Teile der Gemeinde Reichelsheim (Odenwald),

- Landkreis Rheingau-Taunus-Kreis:

- Teile der Gemeinde Schlangenbad,

- Teile der Gemeinde Taunusstein,

- Teile der Gemeinde Bad Schwalbach,

- Gemeinde Eltville am Rhein,

- Gemeinde Kiedrich,

- Teile der Gemeinde Oestrich-Winkel,

- Teile der Gemeinde Geiseheim,

- Gemeinde Walluf,

Bundesland Rheinland-Pfalz:

- Stadt Mainz

- Landkreis Mainz-Bingen:

- Stadt Bingen, Naturschutzgebiet-7300-019 „Fulderaue-Ilmenaue",

- Gemeinde Budenheim,

- Stadt Gau-Algesheim,

- Gemeinde Schwabenheim an der Selz,

- Stadt Ingelheim am Rhein,

- Gemeinde Dolgesheim,

- Gemeinde Dorn-Dürkheim,

- Gemeinde Hahnheim,

- Gemeinde Hillesheim,

- Gemeinde Klein-Winternheim,

- Gemeinde Nieder-Olm (östlich der A63),

- Gemeinde Ober-Olm (östlich der A63),

- Gemeinde Sörgenloch,

- Gemeinde Undenheim,

- Gemeinde Weinolsheim,

- Gemeinde Zornheim,

- Gemeinde Bodenheim,

- Gemeinde Dalheim,

- Gemeinde Dexheim,

- Gemeinde Dienheim,

- Gemeinde Eimsheim,

- Gemeinde Friesenheim,

- Gemeinde Gau-Bischofsheim,

- Gemeinde Guntersblum,

- Gemeinde Harxheim,

- Gemeinde Köngernheim,

- Gemeinde Lörzweiler,

- Gemeinde Ludwigshöhe,

- Gemeinde Mommenheim,

- Gemeinde Nackenheim,

- Stadt Nierstein,

- Stadt Oppenheim,

- Gemeinde Selzen,

- Gemeinde Uelversheim,

- Gemeinde Wintersheim,

- Landkreis Alzey-Worms:

- Gemeinde Bechtolsheim,

- Gemeinde Dittelsheim-Heßloch,

- Gemeinde Framersheim,

- Gemeinde Frettenheim,

- Gemeinde Gau-Odernheim,

- Gemeinde Monzernheim,

- Gemeinde Westhofen,

- Gemeinde Alsheim,

- Gemeinde Bechtheim,

- Gemeinde Mettenheim,

- Gemeinde Osthofen,

- Stadt Worms,

- Gemeinde Eich,

- Gemeinde Gimbsheim,

- Gemeinde Hamm am Rhein,

- Landkreis Rhein-Pfalz-Kreis:

- Stadt Ludwighafen a. Rh. (BASF Werksgelände, bebaute Ortslage Oppau, Stadtteil Edigheim),

- Gemeinde Beindersheim,

- Gemeinde Bobenheim-Roxheim,

- Stadt Frankenthal (Pfalz) (bebaute Flächen und östlich davon gelegene Freiflächen),

- Gemeinde Großniedesheim,

- Gemeinde Kleinniedesheim,

Bundesland Baden-Württemberg:

- Stadt Mannheim,

- Landkreis Rhein-Neckar-Kreis:

- Gemeinde Laudenbach,

- Stadt Hemsbach,

- Stadt Weinheim,

- Gemeinde Heddesheim,

- Gemeinde Hirschberg,

- Gemeinde Ilvesheim,

- Stadt Ladenburg,

- Stadt Schriesheim,

- Gemeinde Wilhelmsfeld,

- Gemeinde Heiligkreuzsteinach,

- Gemeinde Dossenheim,

- Gemeinde Edingen-Neckarhausen.

3. Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:

- Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond).

4. Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:

- Aizkraukles novads,

- Alūksnes novads,

- Augšdaugavas novads,

- Ādažu novads,

- Balvu novads,

- Bauskas novads,

- Cēsu novads,

- Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Grobiņas, Rucavas, Vērgales, Medzes, Embūtes, Kalvenes, Kazdangas pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules, Grobiņas pilsēta,

- Dobeles novads,

- Gulbenes novads,

- Jelgavas novads,

- Jēkabpils novads,

- Krāslavas novads,

- Kuldīgas novads,

- Ķekavas novads,

- Limbažu novads,

- Līvānu novads,

- Ludzas novads,

- Madonas novads,

- Mārupes novads,

- Ogres novads,

- Olaines novads,

- Preiļu novads,

- Rēzeknes novads,

- Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta,

- Salaspils novads,

- Saldus novads,

- Saulkrastu novads,

- Siguldas novads,

- Smiltenes novads,

- Talsu novads,

- Tukuma novads,

- Valkas novads,

- Valmieras novads,

- Ventspils novads,

- Daugavpils valstspilsētas pašvaldība,

- Jelgavas valstspilsētas pašvaldība,

- Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība,

- Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība,

- Rīgas valstspilsētas pašvaldība.

5. Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:

- Alytaus miesto savivaldybė,

- Alytaus rajono savivaldybė,

- Anykščių rajono savivaldybė,

- Akmenės rajono savivaldybė,

- Birštono savivaldybė,

- Biržų miesto savivaldybė,

- Biržų rajono savivaldybė,

- Druskininkų savivaldybė,

- Elektrėnų savivaldybė,

- Ignalinos rajono savivaldybės: Didžiasalio seniūnija,

- Jonavos rajono savivaldybė,

- Joniškio rajono savivaldybės: Kepalių seniūnija,

- Jurbarko rajono savivaldybė,

- Kaišiadorių rajono savivaldybė,

- Kalvarijos savivaldybė,

- Kauno miesto savivaldybė,

- Kauno rajono savivaldybė,

- Kazlų rūdos savivaldybė,

- Kelmės rajono savivaldybė,

- Kėdainių rajono savivaldybė,

- Klaipėdos rajono savivaldybė,

- Kupiškio rajono savivaldybė,

- Kretingos rajono savivaldybė,

- Lazdijų rajono savivaldybė,

- Mažeikių rajono savivaldybė,

- Molėtų rajono savivaldybė,

- Marijampolės savivaldybė,

- Pagėgių savivaldybė,

- Pakruojo rajono savivaldybė,

- Panevėžio rajono savivaldybės: Krekenavos seniūnijos rytinė dalis nuo Nevėžio upės, Karsakiškio, Miežiškių, Paįstrio, Panevėžio, Ramygalos, Raguvos, Smilgių, Upytės, Vadoklių, Velžio seniūnijos

- Palangos miesto savivaldybė,

- Pasvalio rajono savivaldybė,

- Radviliškio rajono savivaldybė,

- Rietavo savivaldybė,

- Prienų rajono savivaldybė,

- Plungės rajono savivaldybė,

- Raseinių rajono savivaldybė,

- Rokiškio rajono savivaldybė,

- Skuodo rajono savivaldybė,

- Šakių rajono savivaldybė,

- Šalčininkų rajono savivaldybė,

- Šiaulių miesto savivaldybė,

- Šiaulių rajono savivaldybė,

- Šilutės rajono savivaldybė,

- Širvintų rajono savivaldybė,

- Šilalės rajono savivaldybė,

- Švenčionių rajono savivaldybė,

- Tauragės rajono savivaldybė,

- Telšių rajono savivaldybė,

- Trakų rajono savivaldybė,

- Ukmergės rajono savivaldybė,

- Utenos rajono savivaldybė,

- Varėnos rajono savivaldybė,

- Vilkaviškio rajono savivaldybė,

- Vilniaus miesto savivaldybė,

- Vilniaus rajono savivaldybė,

- Visagino savivaldybė,

- Širvintų rajono savivaldybė,

- Zarasų rajono savivaldybė.

6. Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:

- Borsod-Abaúj-Zemplén vármegye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

- Fejér vármegye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Hajdú-Bihar vármegye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

- Heves vármegye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

- Jász-Nagykun-Szolnok vármegye 750250, 750550, 750650, 750750, 752150, 752450, 752460, 752550 és 752560 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Komárom-Esztergom vármegye 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Nógrád vármegye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Pest vármegye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

- Szabolcs-Szatmár-Bereg vármegye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe.

7. Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:

w województwie kujawsko - pomorskim:

- część powiatu grudziądzkiego niewymieniona w części I i III załącznika I,

- gminy Jabłonowo Pomorskie, Bobrowo, Zbiczno, Brodnica z miastem Brodnica, część gminy Osiek położona na pólnoc od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Dzierzno - Kretki Małe - Osiek - Łapinóżek w powiecie brodnickim,

- część gminy Wąpielsk położona na północ od drogi łączącej miejscowości Osiek - Łapinóżek - Radziki Małe - Radziki Duże - Szczawniki - Pólka Duże - Cieszyny w powiecie rypińskim,

- część gminy wiejskiej Golub - Dobrzyń położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Pólka Duże - Pusta Dąbrówka - Cieszyny- Wrocki - Łobdowo w powiecie golubsko - dobrzyńskim,

- część powiatu chełmińskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- gminy Dragacz, Świecie, Nowe, Warlubie, część gminy Pruszcz położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Bukowiec położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od południowej granicy gminy, łączącej miejscowości Gołuszyce - Różanna - Gawroniec - Dolny Młyn - biegnącej do skrzyżowania z drogą nr 240 i dalej na południe od tej drogi biegnącej od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy, w powiecie świeckim,

- powiat miejski Grudziądz,

- część gminy Dąbrowa Chełmińska położona na północny-zachód od linii wynaczonej przez linię kolejową biegnącą od wschodniej granicy gminy, od przecięcia z drogą łączącą Oktowo - Gzin - Gzin Dolny - Czarże do przecięcia z drogą łączącą miejscowości Boluminek - Janowo - Rafa, a następnie na północ od tej drogi, która biegnie do granicy miejscowości Rafa i dalej na północ od linii wyznaczonej przez południową granicę miejscowości Rafa do zachodniej granicy gminy, część gminy Dobrcz położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę S5 w powiecie bydgoskim,

- część gminy Łubianka położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 551 łączącą miejscowości Nawra - Grzybno, część gminy wiejskiej Chełmża niewymieniona w części I załącznika I w powiecie toruńskim,

w województwie warmińsko-mazurskim:

- gminy Kalinowo, Stare Juchy, Prostki oraz gmina wiejska Ełk w powiecie ełckim,

- powiat elbląski,

- powiat miejski Elbląg,

- powiat gołdapski,

- powiat piski,

- powiat bartoszycki,

- powiat olecki,

- powiat giżycki,

- powiat braniewski,

- powiat kętrzyński,

- powiat lidzbarski,

- gminy Dźwierzuty Jedwabno, Pasym, Świętajno, Wielbark, Szczytno i miasto Szczytno w powiecie szczycieńskim,

- powiat mrągowski,

- powiat węgorzewski,

- powiat olsztyński,

- powiat miejski Olsztyn,

- powiat nidzicki,

- powiat ostródzki,

- część powiatu iławskiego niewymieniona w części III załącznika I,

- część powiatu działdowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

- część powiatu nowomiejskiego niewymieniona w części I i III załącznika I,

w województwie podlaskim:

- część powiatu bielskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- powiat grajewski,

- powiat moniecki,

- powiat sejneński,

- część powiatu siemiatyckiego niewymieniona w części I załącznika I,

- powiat hajnowski,

- powiat białostocki,

- powiat suwalski,

- powiat miejski Suwałki,

- powiat augustowski,

- powiat sokólski,

- powiat miejski Białystok

- gmina Rutki w powiecie zambrowskim,

- gminy Stawiski, Mały Płock w powiecie kolneńskim,

- gminy Jedwabne, Piątnica, Przytuły, Wizna w powiecie łomżyńskim,

- gminy Kobylin-Borzymy, Sokoły, Kulesze Kościelne w powiecie wysokomazowieckim,

w województwie mazowieckim:

- gminy Korczew, Mordy, Paprotnia, Przesmyki w powiecie siedleckim,

- powiat łosicki,

- gminy Kazanów, Przyłęk, Policzna w powiecie zwoleńskim,

- powiat kozienicki,

- powiat radomski,

- gminy Chotcza, Solec nad Wisła, Rzeczniów, Sienno, Lipsko w powiecie lipskim,

- powiat miejski Radom,

- powiat szydłowiecki,

- część powiatu garwolińskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- gmina Sulejówek w powiecie mińskim,

- powiat otwocki,

- powiat piaseczyński,

- część powiatu grójeckiego niewymieniona w części I załącznika I,

- gmina Mszczonów w powiecie żyrardowskim,

- powiat białobrzeski,

- gminy Borkowice, Gielniów, Przysucha, Wieniawa w powiecie przysuskim,

w województwie lubelskim:

- powiat bialski,

- powiat miejski Biała Podlaska,

- powiat janowski,

- powiat puławski,

- powiat rycki,

- gminy Adamów, Krzywda, Serkomla, Wojcieszków w powiecie łukowskim,

- powiat lubelski,

- powiat miejski Lublin,

- powiat lubartowski,

- powiat łęczyński,

- powiat świdnicki,

- powiat biłgorajski,

- powiat hrubieszowski,

- powiat krasnostawski,

- powiat chełmski,

- powiat miejski Chełm,

- powiat tomaszowski,

- powiat kraśnicki,

- powiat parczewski,

- powiat opolski,

- powiat włodawski,

- powiat radzyński,

- powiat miejski Zamość,

- powiat zamojski

w województwie podkarpackim:

- część powiatu stalowowolskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- powiat lubaczowski,

- gmina Stubno, część gminy Orły położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,

- gmina Laszki, Wiązownica, Radymno z miastem Radymno w powiecie jarosławskim,

- gmina Kuryłówka, część gminy Nowa Sarzyna położona na północny- wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie leżajskim,

- część powiatu niżańskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- powiat tarnobrzeski,

- powiat miejski Tarnobrzeg,

- część powiatu mieleckiego niewymieniona w części I załącznika I,

- część gminy Żyraków położona na pólnoc od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Róża - Zasów - Mokre - Żyraków - Wola Żyrakowska - Bobrowa - Brzeźnica w powiecie dębickim,

w województwie pomorskim:

- powiat sztumski,

- część powiatu kwidzyńskiego niewymieniona w części III załącznika I,

- powiat malborski,

- powiat nowodworski,

- część powiatu miejskiego Gdańsk z wyłączeniem obszaru dzielnicy Nowy Port oraz Wyspy Portowej ograniczonej wodami Zatoki Gdańskiej, Martwej Wisły i Wisły Śmiałej oraz obszaru położonego na północ od linii wyznaczonej przez ulice: Przemysłową, biegnącą od Kanału Portowego do skrzyżowania z ul. Ignacego Krasickiego, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez ulicę Ignacego Krasickiego biegnącej od tego skrzyżowania do skrzyżowania z ul. Zdrojową i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez ul.Zdrojową biegnącą od skrzyżowania z ul. Ignacego Krasickiego do linii brzegowej Zatoki Gdańskiej,

- powiat gdański,

- powiat miejski Gdynia,

- powiat miejski Sopot,

- powiat pucki,

- powiat wejherowski,

- gminy Kartuzy, Przodkowo, Somonino, Żukowo w powiecie kartuskim,

- powiat tczewski,

- gminy Bobowo, Lubichowo, Osiek, Smętowo Graniczne, Skarszewy, Starogard Gdański, miasto Starogard Gdański, Skórcz, miasto Skórcz, część gminy Zblewo położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie starogardzkim,

- część gminy Główczyce niewymieniona w części I załącznika I w powiecie słupskim,

- gmina Wicko, Miasto Łeba, cześć gminy Nowa Wieś Lęborska niewymieniona w części I załącznika I w powiecie lęborskim,

w województwie świętokrzyskim:

- gminy Tarłów, Ożarów, Wojciechowice w powiecie opatowskim,

- gminy Dwikozy, Łoniów, Wilczyce, Zawichost, miasto Sandomierz, część gminy Obrazów położona na wschód od linii wyznaczonej przez ulicę Rolniczą w miejscowości Chwałki w powiecie sandomierskim,

- powiat starachowicki,

- gminy Bałtów, Kunów, Ćmielów, część gminy Bodzechów położona na północ od linii wyznaczonej przez linę kolejową łączącą Ćmielów - Bodzechów - Ostrowiec Świętkorzyski w powiecie ostrowieckim,

- gmina Osiek w powiecie staszowskim,

- gminy Bliżyn, Suchedniów, Skarżysko Kościelne, miasto Skarżysko-Kamienna w powiecie skarżyskim,

- gmina Zagnańsk, część gminy Bodzentyn położona na północny-wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 751 w powiecie kieleckim,

- gminy Końskie, Gowarczów, Stąporków w powiecie koneckim,

w województwie lubuskim:

- powiat gorzowski,

- powiat miejski Gorzów Wielkopolski,

- powiat żarski,

- powiat słubicki,

- powiat żagański,

- powiat krośnieński,

- powiat zielonogórski

- powiat miejski Zielona Góra,

- powiat nowosolski,

- powiat sulęciński,

- powiat międzyrzecki,

- powiat świebodziński,

- powiat wschowski,

- powiat strzelecko - drezdenecki,

w województwie dolnośląskim:

- powiat zgorzelecki,

- powiat polkowicki,

- powiat wołowski,

- gmina Jeżów Sudecki w powiecie karkonoskim,

- powiat lubiński,

- powiat średzki,

- gmina Mściwojów, Wądroże Wielkie, miasto Jawor, część gminy Męcinka położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Leszczyna - Stanisławów - Pomocne - Myślinów - Myślibórz w powiecie jaworskim,

- powiat miejski Legnica,

- powiat legnicki,

- powiat trzebnicki,

- powiat lubański,

- powiat miejski Wrocław,

- gminy Czernica, Długołęka, Siechnice, Mietków, Kąty Wrocławskie, Kobierzyce, część gminy Żórawina położona na wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,

- gminy Jelcz - Laskowice, Oława z miastem Oława i część gminy Domaniów położona na północny wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

- gminy Bierutów, Dziadowa Kłoda, Twardogóra, miasto Oleśnica, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

- powiat bolesławiecki,

- powiat milicki,

- powiat górowski,

- powiat głogowski,

- gmina Świerzawa, Wojcieszów, Zagrodno, część gminy Pielgrzymka położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 364 do skrzyżowania z drogą w miejscowości Pielgrzymka łączącą miejscowości Wojcieszyn - Pielgrzymka - Proboszczów, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Pielgrzymka - Proboszczów - Sokołowiec, miasto Złotoryja, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 364 biegnącą od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Złotoryja oraz na północ od linii wynaczonej od południowo-wschodniej granicy miasta Złotoryja, łączącej miejscowości Złotoryja - Leszczyna - Stanisławów w powiecie złotoryjskim,

- powiat lwówecki,

- powiat wałbrzyski,

- powiat miejski Wałbrzych,

- część powiatu świdnickiego niewymieniona w części I załącznika I,

w województwie wielkopolskim:

- powiat wolsztyński,

- powiat grodziski,

- powiat kościański,

- gminy Brodnica, Śrem w powiecie śremskim,

- gmina Zaniemyśl w powiecie średzkim,

- gminy Rychtal, Trzcinica w powiecie kępińskim,

- część powiatu międzychodzkiego niewymieniona w części III załącznika I,

- powiat nowotomyski,

- gminy Buk, Stęszew, Tarnowo Podgórne, Rokietnica, część gminy Kostrzyn położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr S5, część gminy Kórnik niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Mosina niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Dopiewo niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Kleszczewo położona na wschód od linii wyznaczonej przez ulice Leśna - Kalinowa - Sportowa w miejscowości Tulce biegnącą od północnej do południowej granicy gminy oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr S5 biegnącą od północnej granicy gminy do przecięcia z linią wyznaczoną przez drogę nr A2 i dalej na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr A2 biegnącą od tego przecięcia z drogą nr S5 do przecięcia z drogą nr 434, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od tego skrzyżowania do południowej granicy gminy w powiecie poznańskim,

- powiat rawicki,

- gmina Duszniki, część gminy Wronki niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Kaźmierz niewymieniona w części III załącznika I, część gminy Pniewy niewymieniona w części III załącznika I w powiecie szamotulskim,

- część powiatu gostyńskiego niewymieniona w części I załącznika I,

- gminy Kobylin, Zduny, Krotoszyn, miasto Sulmierzyce w powiecie krotoszyńskim,

- część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Sulisław - Łąkociny - Wierzbno w powiecie ostrowskim,

- powiat leszczyński,

- powiat miejski Leszno,

- gminy Krzyż Wielkopolski, Drawsko, Wieleń, część gminy Lubasz położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejowa, część gminy Połajewo niewymieniona w części III załącznika I w powiecie czarnkowsko-trzcianeckim,

- część gminy Mieścisko położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 190, część gminy Wągrowiec położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 190 biegnącej od południowej granicy miasta Wągrowiec do południowej granicy gminy oraz na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od granicy z gminą Skoki do południowej granicy miasta Wągrowiec w powiecie wągrowieckim,

w województwie zachodniopomorskim:

- powiat myśliborski,

- część powiatu gryfińskiego niewymieniaona w części III załącznika I,

- powiat policki,

- część powiatu miejskiego Szczecin położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr A6,

- gminy Nowogard, Przybiernów, Stepnica, część gminy Osina położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od zachodniej do wschodniej granicy gminy, część gminy Goleniów położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi nr S3 i S6 w powiecie goleniowskim,

- część gminy Kalisz Pomorski niewymieniona w części I załącznika I w powiecie drawskim,

- powiat choszczeński,

- gminy Człopa, Tuczno, Mirosławiec, miasto Wałcz, część gminy wiejskiej Wałcz niewymieniona w części I załącznika I w powiecie wałeckim,

- gminy Dolice, Dobrzany, Ińsko, Suchań, Chociwel, część gminy Marianowo niewymieniona w częsci III, załącznika I w powiecie stargardzkim,

- powiat pyrzycki,

- gmina Dobra w powiecie łobeskim,

w województwie opolskim:

- gminy Brzeg, Lubsza, Lewin Brzeski, Olszanka, Skarbimierz, część gminy Grodków położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie brzeskim,

- gminy Dąbrowa, Dobrzeń Wielki, Popielów, Murów, Niemodlin, Tułowice, Turawa, Ozimek, część gminy Łubniany położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle - Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na północ od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

- gminy Kluczbork, Lasowice Wielkie, Wołczyn w powiecie kluczborskim,

- powiat namysłowski,

- gminy Dobrodzień, Olesno, Zębowice w powiecie oleskim

- gminy Kolonowskie, Jemielnica, Zawadzkie w powiecie strzeleckim,

w województwie śląskim:

- gminy Ciasna, Pawonków w powiecie lublinieckim,

w województwie łódzkim:

- gminy Drzewica, Białaczów, część gminy Opoczno położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w kierunku miejscowości Włoszczowa w powiecie opoczyńskim.

8. Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:

- the whole district of Gelnica,

- the whole district of Poprad

- the whole district of Spišská Nová Ves,

- the whole district of Levoča,

- the whole district of Kežmarok,

- the whole district of Michalovce,

- the whole district of Medzilaborce

- the whole district of Košice-okolie,

- the whole district of Rožnava,

- the whole city of Košice,

- the whole district of Sobrance,

- the whole district of Vranov nad Topľou,

- the whole district of Humenné,

- the whole district of Snina,

- the whole district of Prešov,

- the whole district of Sabinov,

- the whole district of Svidník,

- the whole district of Stropkov,

- the whole district of Bardejov,

- the whole district of Stará Ľubovňa,

- the whole district of Revúca,

- the whole district of Rimavská Sobota,

- the whole district of Veľký Krtíš,

- the whole district of Lučenec,

- the whole district of Poltár,

- the whole district of Zvolen,

- the whole district of Detva,

- the whole district of Krupina,

- the whole district of Banska Štiavnica,

- the whole district of Žarnovica,

- the whole district of Banska Bystica,

- the whole district of Brezno,

- the whole district of Liptovsky Mikuláš,

- in the district of Ružomberok, municipalities of Ružomberok, Liptovská Štiavnica, Štiavnička, Ludrová, Sliače, Likavka, Martinček, Lisková, Turík, Ivachnová, Liptovská Teplá, Liptovský Michal, Bešeňová, Kalameny, Lúčky,

- the whole district of Trebišov,

- the whole district of Zlaté Moravce,

- the whole district of Levice except municipalities included in zone I,

- the whole district Turčianske Teplice,

- the whole district of Martin except the municipalities included in zone I,

- in the district of Žilina, municipalities of Čičmany, Fačkov, Rajecká Lesná, Ďurčiná, Rajec, Šuja, Kamenná Poruba, Kunerad, Stránske, Rajecké Teplice, Turie,Višňové, Stráňavy

- the whole district Žiar nad Hronom,

- the whole district of Prievidza

- the whole district of Partizánske,

- in the district of Nitra, the municipalities of Pohranice, Hosťová, Kolíňany, Malý Lapáš, Dolné Obdokovce, Čeľadice, Veľký Lapáš, Babindol, Malé Chyndice, Golianovo, Klasov, Veľké Chyndice, Nová Ves nad Žitavou, Paňa, Vráble, Tajná, Lúčnica nad Žitavou, Žitavce, Melek, Telince, Čifáre, Horné Lefantovce, Dolné Lefantovce, Jelenec, Bádice, Žirany, Podhorany, Nitrianske Hrnčiarovce, Štitáre, Ľudovítová, Kapince, Malé Zálužie, Hruboňovo, Šurianky, Výčapy-Opatovce, Nitra, Jelšovce, Čakajovce, Zbehy, Nové Sady, Čab, Lukáčovce, Lehota, Alekšince, Veľké Zálužie, Vinodol,

- the whole district of Topoľčany,

- the whole district of Bánovce nad Bebravou except the municipalities included in part I,

- in the district of Trenčín, the municipalities of Svinná, Bobot, Horňany, Motešice, Petrova Lehota, Omšenie, Dolná Poruba,

- in the district of Ilava, the municipality of Zliechov

- in the district of Nové Zámky, the municipalities of Mužla, Obid, Nána, Štúrovo, Gbelce, Belá, Šarkan, Ľuba, Kamenný most, Nová Vieska, Kamenica nad Hronom, Bajtava, Leľa, Chľaba, Malá nad Hronom, Strekov, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Salka, Malé Kosihy, Černík, Michal nad Žitavou, Kmeťovo, Maňa, Trávnica, Bardoňovo, Pozba, Dedinka, Mojzesovo, U'ľany nad Žitavou, Hul, Dolný Ohaj, Vlkas, Radava, Podhájska, Veľké Lovce,

- in the district of Komárno, the municipalities of Kravany nad Dunajom, Búč, Bátorove Kosihy, Moča, Radvaň nad Dunajom, Virt, Šrobárová, Mudroňovo, Modrany, Svätý Peter, Hurbanovo, Dulovce, Pribeta, Bajč, Patince, Iža, Chotín, Marcelová, Komárno, Martovce.

9. Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:

regione Piemonte:

- nella provincia di Alessandria, i comuni seguenti: Alessandria, Tortona, Carbonara Scrivia, Frugarolo, Paderna, Spineto Scrivia, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Castelspina, Casal Cermelli, Alice Bel Colle, Terzo, Bistagno, Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto D'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D'Orba, Castellania Coppi, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone, Spigno Monferrato, Montechiaro d'Acqui, Castelletto d'Erro, Ponti, Denice, Pozzolo Formigaro, Cerreto Grue, Casasco, Montegioco, Montemarzino, Momperone, Merana, Pozzol Groppo, Villaromagnano, Sarezzano, Monleale, Volpedo, Casalnoceto, Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Bassignana, Berzano di Tortona, Castellar Guidobono, Castelnuovo Scrivia, Guazzora, Isola Sant'Antonio, Molino dei Torti, Montecastello, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pomaro Monferrato, Pontecurone, Rivarone, Sale, San Salvatore Monferrato, Valenza, Viguzzolo, Volpeglino, Gamalero, Bergamasco, Borgoratto Alessandrino, Carentino, Frascaro, Masio, Oviglio, Felizzano, Quattordio, Solero, Balzola, Camagna Monferrato, Castelletto Monferrato, Cella Monte, Cereseto, Coniolo, Conzano, Frassinello Monferrato, Lu e Cuccaro Monferrato, Morano sul Po, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Treville, Vignale Monferrato;

- nella provincia di Asti, i comuni seguenti: Moasca, Montaldo Scarampi, Castelnuovo Calcea, Calosso, Montegrosso d'Asti, Agliano Terme, Mombaldone, Castel Rocchero, Montabone, Sessame, Monastero Bormida, Roccaverano, Vesime, Cessole, Loazzolo, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Bubbio, Rocchetta Palafea, Cassinasco, Castel Boglione, Serole, Calamandrana, Castelletto Molina, Fontanile, Maranzana, Mombaruzzo, Quaranti, Bruno, Canelli, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Belveglio, Castello di Annone, Cerro Tanaro, Mombercelli, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Tanaro, Vinchio;

- nella provincia di Cuneo, i comuni seguenti: Castiglione Tinella, Cortemilia, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Santo Stefano Belbo;

regione Liguria:

- nella provincia di Genova, i comuni seguenti: Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Riccò, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant'Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia, Fascia, Gorreto, Propata, Rondanina, Neirone, Montebruno, Uscio, Avegno, Recco, Tribogna, Moconesi, Favale Di Malvaro, Cicagna, Lorsica, Rapallo, Rezzoaglio, Fontanigorda, Rovegno, Coreglia Ligure, Mezzanego, Borzonasca, Orero, Ne, San Colombano Certenoli, Carasco, Santo Stefano d'Aveto, Cogorno, Chiavari, Leivi, Camogli, Sestri Levante, Casarza Ligure, Lavagna, Zoagli, Santa Margherita Ligure, Portofino, Castiglione Chiavarese, Moneglia;

- nella provincia di Savona, i comuni seguenti: Urbe, Sassello;

- nella provincia di La Spezia, i comuni seguenti: Varese Ligure, Maissana, Sesta Godano, Brugnato, Carro, Carrodano, Rocchetta di Vara, Zignago, Borghetto di Vara, Beverino, Calice al Cornoviglio, Deiva Marina, Framura, Arcola, Bolano, Sarzana, Santo Stefano di Magra, Follo, Vezzano Ligure;

regione Lombardia:

- nella provincia di Pavia, i comuni seguenti: Langosco, Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita di Staffora, Cecima, Colli Verdi, Godiasco, Casei Gerola, Frascarolo, Gambarana, Mede, Suardi, Torre Beretti e Castellaro, Villa Biscossi, Rocca dè Giorgi, Lomello, Montalto Pavese, Montesegale, Pieve del Cairo, Borgo Priolo, Bressana Bottarone, Barbianello, Ferrera Erbognone, Rivanazzano, Zinasco, Silvano Pietra, Torrazza Coste, Retorbido, Sannazzaro dè Burgondi, Calvignano, Carbonara al Ticino, Cava Manara, Codevilla, Cervesina, Galliavola, Corvino San Quirico, Corana, Mornico Losana, Casatisma, Bastida Pancarana, Castelletto di Branduzzo, Borgoratto Mormorolo, Casteggio, Fortunago, Rocca Susella, Redavalle, Lungavilla, Robecco Pavese, Rabattone, Pinarolo Po, San Martino Siccomario, Pizzale, Torricella Verzate, Mezzana Bigli, Montebello della Battaglia, Oliva Gessi, Pieve Albignola, Pancarana, Pietra dè Giorgi, Santa Giuletta, Verretto, Sommo, Voghera, Cornale e Bastida, Rea, Verrua Po, Montescano, Canneto Pavese, Casanova Lonati, Bosnasco, Santa Maria della Versa, Stradella, Lirio, Cigognola, Campospinoso, Castana, Broni, Golferenzo, Montù Beccaria, Montecalvo Versiggia, Zenevredo, Rovescala, San Damiano al Colle, Volpara;

regione Emilia-Romagna:

- nella provincia di Piacenza, i comuni seguenti: Vernasca, Ottone, Zerba, Cerignale, Corte Brugnatella, Ferriere, Agazzano, Bobbio, Coli, Farini, Pianello Val Tidone, Piozzano, Alta Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Gragnano Trebbiense, Morfasso, Rottofreno, Sarmato, Ziano Piacentino, Calendasco, Castell'Arquato, Alseno, Fiorenzuola D'Arda, Pontenure, Cadeo, Piacenza, Lugagnano Val d'Arda, Carpaneto Piacentino;

- nella provincia di Parma, i comuni seguenti: Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Collecchio, Solignano, Varano dè Melegari, Noceto, Medesano, Felino, Salsomaggiore Terme, Pellegrino Parmense, Calestano, Bore, Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Varsi, Valmozzola, Berceto, Corniglio (a ovest di Via Bartolomeo Ollari, Località Signatico, Località Pugnetolo, Località Vestola, SP 13, SP 40, SP 75);

regione Toscana:

- nella provincia di Massa Carrara, i comuni seguenti: Zeri, Pontremoli, Mulazzo, Filattiera, Tresana, Bagnone, Villafranca in Lunigiana, Licciana Nardi, Aulla, Podenzana, Fosdinovo, Fivizzano (a sud della SP21, a ovest della SS63, a sud della SR445 e a ovest della SP10);

regione Calabria:

- nella provincia di Reggio Calabria, i comuni seguenti: Cardeto, Motta San Giovanni, Montebello Ionico, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Sant'Alessio in Aspromonte, Sinopoli, San Roberto, San Lorenzo, San Procopio, Palmi, Melito di Porto Salvo, Laganadi, Calanna, Melicuccà, Santo Stefano in Aspromonte, Seminara, Reggio Calabria, Scilla, Condofuri, Bagaladi, Bagnara Calabra, Fiumara, Bova Marina, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Roccaforte del Greco, Platì, Palizzi, Samo, Africo, Benestare, Brancaleone, Ardore, Bianco, Careri, Casignana, Staiti, Scido, Delianuova, Ciminà, Cosoleto, Ferruzzano, Bruzzano Zeffirio, Bova, Bovalino, Caraffa del Bianco, San Luca, Molochio, Roghudi, Oppido Mamertina, Santa Cristina d'Aspromonte, Varapodio, Terranova Sappo Minulio, Sant'Agata del Bianco;

regione Basilicata:

- nella provincia di Potenza, i comuni seguenti: Moliterno, Lagonegro, Grumento Nova, Paterno, Tramutola;

regione Campania:

- nella provincia di Salerno, i comuni seguenti: Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula, Caselle in Pittari, Rofrano, Torre Orsaia, Alfano, Morigerati, Roccagloriosa (solo enclave), Tortorella (solo enclave).

10. Cechia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Cechia:

Liberecký kraj:

- v okrese Liberec katastrální území obcí Andělská Hora u Chrastavy, Arnoltice u Bulovky, Hajniště pod Smrkem, Nové Město pod Smrkem, Dětřichovec, Bulovka, Horní Řasnice, Dlouhý Most, Dolní Hanychov, Dolní Pertoltice, Doubí u Liberce, Františkov u Liberce, Hluboká u Liberce, Horní Hanychov, Horní Růžodol, Horní Suchá u Liberce, Krásný Les u Frýdlantu, Jindřichovice pod Smrkem, Horní Pertoltice, Dolní Řasnice, Raspenava, Dolní Oldřiš, Ludvíkov pod Smrkem, Lázně Libverda, Háj u Habartic, Habartice u Frýdlantu, Kunratice u Frýdlantu, Víska u Frýdlantu, Poustka u Frýdlantu, Višňová u Frýdlantu, Předlánce, Černousy, Boleslav, Ves, Andělka, Frýdlant, Srbská, Hejnice, Bílý Potok pod Smrkem, Horní Vítkov, Dolní Vítkov, Václavice u Hrádku nad Nisou, Mníšek u Liberce, Mlýnice, Nová Ves u Chrastavy, Dolní Chrastava, Horní Chrastava, Chrastava I, Chrastava II, Oldřichov v Hájích, Albrechtice u Frýdlantu, Dětřichov u Frýdlantu, Heřmanice u Frýdlantu, Kristiánov, Polesí u Rynoltic, Loučná, Hrádek nad Nisou, Bílý Kostel nad Nisou, Petrovice v Lužických horách, Rynoltice, Grabštejn, Lvová, Janovice v Podještědí, Janův Důl u Liberce, Javorník u Českého Dubu, Javorník u Dlouhého Mostu, Jeřmanice, Jítrava, Donín u Hrádku nad Nisou, Oldřichov na Hranicích, Karlinky, Kněžice v Lužických horách, Kryštofovo U'dolí, Křižany, Chotyně, Dolní Suchá u Chotyně, Dolní Sedlo, Fojtka, Kateřinky u Liberce, Krásná Studánka, Kunratice u Liberce, Liberec, Machnín, Minkovice, Nové Pavlovice, Novina u Liberce, Ostašov u Liberce, Panenská Hůrka, Pilínkov, Proseč pod Ještědem, Radčice u Krásné Studánky, Rašovka, Rochlice u Liberce, Rudolfov, Ruprechtice, Růžodol I, Staré Pavlovice, Starý Harcov, Stráž nad Nisou, Svárov u Liberce, Světlá pod Ještědem, Šimonovice, Vesec u Liberce, Vratislavice nad Nisou, Zdislava, Žibřidice,

- v okrese Jablonec nad Nisou katastrální území obcí Albrechtice v Jizerských horách, Antonínov, Bedřichov u Jablonce nad Nisou, Desná I, Desná III, Dolní Maxov, Horní Maxov, Hraničná nad Nisou, Jablonec nad Nisou, Jablonecké Paseky, Janov nad Nisou, Jindřichov nad Nisou, Jiřetín pod Bukovou, Jizerka, Josefův Důl u Jablonce nad Nisou, Karlov u Josefova Dolu, Loučná nad Nisou, Lučany nad Nisou, Lukášov, Mšeno nad Nisou, Polubný, Proseč nad Nisou, Rádlo, Rýnovice, Smržovka, Tanvald.

11. Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Grecia:

- in the regional unit of Serres:

- the municipal department of Rodolivos and the community departments of Amphipoli, Mesolakia, Palaiokomi, Iliokomi, Kormisti, Nea Mpafra, Simvoli, Aggisti, Krinides, Proti, Domiros and Mikro Souli (Amphipoli Municipality),

- the community departments of Ligaria and Sisamia (Visaltia Municipality),

- the municipal departments of Neo Souli, Chryso, Neos Skopos and the community departments of Agio Pnevma, Dafnoudi, Emmanouil Pappas, Metalla, Pentapoli, Toumba, Valtotopi, Mesokomi, Monovrisi, Neochori Serron, Paralimni, Penthelino and Psichiko (Emmanouil Pappas Municipality),

- the community departments of Melenikitsi, Nea Tiroloi, Palaiokastro and Skotousa (Irakleia Municipality),

- the municipal departments of Alistrati, Nea Zichni and the community departments of Agiochori, Lefkothea, Mandili, Skopia, Stathmos Aggistis, Agios Xristoforos, Agriani, Anastasia, Gazoros, Dimitra, Draviskos, Tholos, Mavrolofos, Mesorrachi, Mirkinos, Mirrinis, Nea Petra and Sfelino (Nea Zichni Municipality),

- the municipal departments of Mitrousi, Lefkonas, Serres, Skoutari and the community departments of Kala Dendra, Christos, Orini, Elaionas, Eptamila, Oinousa, Agia Eleni, Adelfiko, Vamvakousa, Kato Kamila, Kouvouklia, Koumaria, Konstantinato, Peponia, Ano Vrontou, Ano Kamila andMonoklisia (Serres Municipality),

- part of the municipal department of Sidirokastro and the community departments of Agkistro, Vamvakofito, Achladochori and Kapnofito (Sintiki Municipality),

- in the regional unit of Drama:

- the community departments of Vathitopos, Granitis, Dasoto, Exohi, Katafito, Kato Vrontou, Ochiro and Perithorio (Kato Nevrokopi Municipality),

- the community departments of Tholo, Adriani, Ano Pixari, Nikiforos, Platania, Platanovrisi, Ptelea Platania, Ipsili Rachi, Paranesti and Sili (Paranesti Municipality),

- the municipal departments of Drama, Xiropotamos and Choritsi, the community department of Skaloti, Nikotsara, Kalifito, Kalos Agros, Koudounia, Livadero, Makriplagio, Maurovato, Mikrochorio, Monastiraki, Milopotamos and part of the community department of Sidironero (Drama Municipality),

- the municipal departments of Agios Athanasios, Doxato, Kirgia and Kalampaki, the community departments of Agora, Kefalari, Pigadia, Agia Paraskevi, Kalamonas, Nerofrakto and Ftelia (Doxato Municipality),

- the municipal departments of Petrousi and Prosotsani, the community departments of Anthochori, Grameni, Kali Vrisi, Kalithea, Kokinogia, Mikropoli, Panorama, Pirgi, Charitomeni, Argiroupoli, Mavrolefki, Megalokampos, Mikrokampos, Perichora, Sitagroi and Fotolivos (Prosotsani Municipality),

- in the regional unit of Kavala:

- the community departments of Limnes and Polinero (Kavala Municipality),

- the community departments of Agios Kosmas, Dipotamos, Disvato, Elafochori, Kechrokampos, Lekani, Makrichori, Platamonas, Avramilia, Gerontas, Dialektos, Zarkadia, Xeria and Paradisos (Nestos Municipality),

- the municipal department of Nikisianis, the community departments of Foleas, Akropotamos, Gallipsos, Karianis, Orfanio, Ofrinio, Podochori, Georgiani, Domatia, Melissokomio, Messoropi, Moustheni, Platanotopos and Sidirochori (Paggaio Municipality),

- in the regional unit of Xanthi:

- the municipal department of Evmiros, the community departments of Gerakas, Dafnonas, Kariofito, Komnina, Neochori, Paschalia and Stavroupoli (Xanthi Municipality),

- the community department of Oreo (Miki Municipality),

- the municipal department of Toxotes and the community departments of Galani (Topiros Municipality),

- in the regional unit of Kilkis:

- the municipal departments of Axioupoli, Goumenissa, Polykastro, Evropos and the community departments of Gorgopi, Idomeni, Plagies, Rizia, Fanos, Grivas, Karpi, Pentalofos, Stathis, Filiria, Mesia, Polypetro, Toumpa, Aspro, Vafiochori, Iriniko, Evzoni, Korona, Limnotopos, Mikro Dasos, Pefkodasos, Pontoirakleia, Skra, Kastaneri and Livadia (Peonia Municipality),

- the community departments of Akritas, Vaptistis, Kastanies, Kristoni, Megali Vrisi, Mesiano, Chorigi, Iliolousto and Megali Sterna (Kilkis Municipality),

- in the regional unit of Kastoria:

- the community departments of Vissinea, Macrochori, Kleisoura, Vasileiada and Melas (Kastoria Municipality),

- in the regional unit of Kozani:

- the community departments of Olympiada, Perdikkas, Galateia, Drosero and Fufas (Eordaia Municipality),

- in the regional unit of Florina:

- the community departments of Aetos, Agios Panteleimonas, Kelli, Kleidi, Xino Nero, Petres, Nymfeo, Agrapidies, Pedino, Valtonera, Rodonas, Vegora, Levea, Filotas, Asprogeia, Sklithro, Limnochori, Lechovo, Anargiri, Variko, Fanos and municipal department of Amyntaio (Amyntaio Municipality),

- the community departments of Vatochori, Krystallopigi, Kottas, Agios Achillios, Agios Germanos, Antartiko, Vrontero, Kallithea, Karies, Lemos, Lefkonas, Mikrolimni, Pissoderi, Plati, Prasino and Psarades (Prespes Municipality),

- the community departments of Agia Paraskevi, Akritas, Ano Kalliniki, Ano Kleines, Ethniko, Kato Kalliniki, Kato Kleines, Kladorrachi, Kratero, Marini, Mesokampos, Mesochori, Neos Kafkasos, Niki, Paroreio, Polyplatanos, Achlada, Vevi, Itea, Lofoi, Meliti, Neochoraki, Palaistra, Papagiannis, Sitaria, Skopos, Tripotamos, Agios Vartholomaios, Ammochori, Ano Idroussa, Atrapos, Kolchiki, Leptokaries, Perasma, Polipotamos, Triantafyllia, Tropaiouchos, Idroussa, Flampouro, Alona, Armenochori, Korifi, Mesonisi, Proti, Skopia, Trivouno, Drosopigi and municipal department of Florina (Florina Municipality),

- in the regional unit of Pella:

- the community departments of Aloros, Apsalos, Voreino, Garefi, Dorothea, Loutraki, Lykostomo, Megaplatanos, Xifiani, Orma, Piperies, Polikarpi, Promachi, Sarakinoi, Sosandra, Tsaki, Archagellos, Exaplatanos, Theodoraki, Thiriopetra, Ida, Konstantia, Milea, Neromili, Notia, Periklia, Filoteia, Foustani, Chrisi and municipal department of Aridea (Almopia Municipality),

- the community departments of Agios Athanasios, Arnissa, Panagitsa, Perea, Agras, Vrita, Karydia, Mesimeri, Nisi, Platani, Rizari, Sotiras and municipal department of Edessa (Edessa Municipality),

- the community departments of Ampelies, Melissi, Agios Loukas, Esovalta, Axos, Aravissos, Achladchori, Lakka, Paleos Milotopos, Plagiari, Agios Georgios, Drosero, Kariotissa, Liparo, Palefito, Trifilli and the municipal departments of Giannitsa, Milotopos and Galatades (Pella Municipality),

- the community departments of Anidro, Kalli, Kallipoli, Kranea, Mandalos, Profitis Ilias, Arseni, Aspro, Dafni, Kalivia, Lipochori, Mavrovouni, Nea Zoi, Petrea, Rizo, Sevastiana and municipal departments of Skidra (Skidra Municipality).

PARTE III

1. Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:

regione Lombardia:

- nella provincia di Lodi, i comuni seguenti: Marudo, Salerano sul Lambro, Casaletto Lodigiano, Castiraga Vidardo, Lodi Vecchio, Sant'Angelo Lodigiano, Valera Fratta, Caselle Lurani, Orio Litta, Borghetto Lodigiano, Pieve Fissiraga, Graffignana, Villanova del Sillaro, Borgo San Giovanni, Brembio, Casalpusterlengo, Cavenago D'Adda, Cornegliano Laudense, Livraga, Lodi, Mairago, Massalengo, Montanaso Lombardo, Ospedaletto Lodigiano, Ossago Lodigiano, San Martino in Strada, Secugnago, Sordio, Tavazzano con Villavesco, Boffalora D'Adda, Casalmaiocco, Cervignano D'Adda, Galgagnano, Mulazzano, Corte Palasio;

- nella provincia di Milano, i comuni seguenti: Pieve Emanuele, Buccinasco, Lacchiarella, Rozzano, Trezzano sul Naviglio, Basiglio, Assago, Vernate, Inveruno, Abbiategrasso, Mesero, Rosate, Turbigo, Magenta, Robecchetto con Induno, Noviglio, Motta Visconti, Besate, Gaggiano, Morimondo, Bernate Ticino, Boffalora sopra Ticino, Robecco sul Naviglio, Zibido San Giacomo, Calvignasco, Cuggiono, Vermezzo con Zelo, Marcallo con Casone, Ozzero, Binasco, Bubbiano, Casarile, Gudo Visconti, San Zenone al Lambro, Locate di Triulzi, Carpiano, Melegnano, Cerro al Lambro, San Colombano al Lambro, Castano Primo, Arconate, Nosate, Buscate, Opera, San Giuliano Milanese;

- nella provincia di Pavia, i comuni seguenti: Confienza, Langosco, Palestro, Robbio, Rosasco, Giussago, Certosa di Pavia, Zerbolò, Rognano, San Giorgio di Lomellina, Marcignago, Ceretto Lomellina, Cergnago, Mortara, Castello d'Agogna, Casorate Primo, Cozzo, Gambolò, Borgo San Siro, Bereguardo, Cilavegna, Olevano di Lomellina, Valle Lomellina, Trivolzio, Vellezzo Bellini, Gravellona Lomellina, Vigevano, Zeme, Tromello, Cassolnovo, Trovo, Semiana, Sant'Angelo Lomellina, Torre d'Isola, Velezzo Lomellina, Nicorvo, Parona, Albonese, Battuda, Castelnovetto, Cura Carpignano, Copiano, Gerenzago, Torrevecchia Pia, Zeccone, Pavia, Marzano, Villanterio, Magherno, Albuzzano, Landriano, Torre d'Arese, Sant'Alessio con Vialone, Siziano, Vidigulfo, Vistarino, San Genesio ed Uniti, Borgarello, Bornasco, Filighera, Ceranova, Roncaro, Bascapè, Lardirago, Zerbo, Corteolona e Genzone, Inverno e Monteleone, Pieve Porto Morone, Santa Cristina e Bissone, Badia Pavese, Costa dè Nobili, Monticelli Pavese, San Zenone al Po, Chignolo Po, Miradolo Terme, Alagna, Dorno, Scaldasole, Villanova d'Ardenghi, Gropello Cairoli, Valeggio, Garlasco, Ottobiano, Valle Salimbene, Travacò Siccomario, Mezzanino, Linarolo, Belgioioso, Torre Dè Negri, Arena Po, Portalbera, San Cipriano Po, Spessa, Albaredo Arnaboldi, Cerreto Lomellina, Sartirana Lomellina, Candia Lomellina, Breme;

regione Piemonte:

- nella provincia di Novara, i comuni seguenti: Casalbeltrame, Casalino, Casalvolone, Cerano, Galliate, Trecate, Romentino, Sozzago, Borgolavezzaro, Tornaco, Terdobbiate, Garbagna Novarese, Cameri, Granozzo con Monticello, Nibbiola, Novara, Vespolate, Vinzaglio, Barengo, Bellinzago Novarese, Biandrate, Briona, Caltignaga, Carpignano Sesia, Casaleggio Novara, Castellazzo Novarese, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna, Fara Novarese, Landiona, Mandello Vitta, Momo, Oleggio, Recetto, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sizzano, Vaprio d'Agogna, Vicolungo;

- nella provincia di Vercelli, i comuni seguenti: Asigliano Vercellese, Borgo Vercelli, Caresana, Caresanablot, Pezzana, Prarolo, Stroppiana, Villata, Trino, Lignana, Sali Vercellese, Quinto Vercellese, Olcenengo, Crova, Desana, Tronzano Vercellese, Ronsecco, San Germano Vercellese, Salasco, Casanova Elvo, Tricerro, Oldenico, Rive, Pertengo, Costanzana, Collobiano, Bianzè, Santhià, Vercelli, Albano Vercellese, Arborio, Formigliana, Ghislarengo, Greggio, Villarboit, Motta dè Conti;

- nella provincia di Alessandria, i comuni seguenti: Villanova Monferrato, Valmacca, Ticineto, Terruggia, Pomaro Monferrato, Occimiano, Mirabello Monferrato, Giarole, Frassineto Po, Casale Monferrato, Bozzole, Borgo San Martino;

regione Emilia-Romagna:

- nella provincia di Piacenza, i comuni seguenti: Ponte Dell'Olio, Gropparello, Gazzola, Travo, Gossolengo, Bettola, Rivergaro, Podenzano, Vigolzone, San Giorgio Piacentino.

2. Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

- gmina Kisielice, część gminy wiejskiej Iława położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 521 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy miasta Iława orasz na zachód od linii wyznaczonej przez droge nr 536 biegnącą od połoudniowej granicy miasta Iława do skrzyżowania z drogą łączącą miejscowowści Dziarnówko - Smolniki - Radomno i dalej na północny - zachód od linii wyznaczonej przez tę drogę, część miasta Iława położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 521 biegnącą od północnej granicy miasta do skrzyżowania z drogą nr 16, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 16 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 521 do granicy miasta Iława oraz na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od granicy miasta Iława do przecięcia z linią wyznaczoną przez ulicę Lubawską i drogę nr 536 i dalej na południe od tej linii i drogi nr 536 biegnącej do południowej granicy miasta, część gminy Susz położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Gałdowo - Jakubowo Kisielickie - Krzywiec - Bałoszyce - Jawty Wielkie - Pólko w powiecie iławskim,

- gmina Biskupiec, część gminy Kurzętnik położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Nowe Miasto Lubawskie - Marzęcice - Małe Bałówki - Tereszewo - Szafarnia - Strzemiuszczek, część gminy wiejskiej Nowe Miasto Lubawskie położona na zachód od linii wyznaczonej przez rzękę Drwęca w powiecie nowomiejskim,

w województwie pomorskim:

- część gminy Prabuty położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jawty Wielkie - Trumiejki - Klasztorek, część gminy Gardeja położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Trumiejki - Jaromierz - Rozajny Małe - Rozajny - Cygany - Gardeja do skrzyżowania z drogą nr 55, dalej na wschód od drogi nr 55 do skrzyżowania z ulicą Dworcową w miejscowości Gardeja i na wschód od tej ulicy w powiecie kwidzyńskim,

w województwie kujawsko - pomorskim:

- gmina Łasin, część gminy Gruta położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Nowa Góra - Piotrowo - Podgórze - Orle - Słup do skrzyżowania z drogą nr 538, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy, część gminy Świecie nad Osą położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od zachodniej granicy gminy i łączącą miejscowości Przesławice - Mędrzyce - Szarnoś - Lisnowo do skrzyżowania z drogą nr 538, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez droge nr 538 biegnącej od tego skrzyżowania do północnej granicy gminy, część gminy Rogóźno położona na wschód od linii wyznaczonej przez ciek wodny biegnący od północnej granicy gminy w Parku Krajobrazowym Góry Łosiowe biegnącej do przecięcia z linia kolejową, następnie na południowy - wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową do przecięcia z drogą nr 535, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 535 biegnącą do skrzyżowania z drogą nr 16, następnie na północ od drogi nr 16 od skrzyżowania z drogą nr 535 do przecięcią z rzeką Osa i dalej na wschód od rzeki Osa w powicie grudziądzkim,

w województwie wielkopolskim:

- powiat obornicki,

- gminy: Obrzycko z miastem Obrzycko, Ostroróg, Szamotuły, część gminy Kaźmierz położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Przybroda - Chlewiska - Kaźmierz, w miejscowości Kaźmierz na północ od linii wyznaczonej przez ulicę Marii Konopnickiej, Jana Pawła II, Dworcową do skrzyżowania z ul. Nowowiejska w miejscowości Nowa Wieś, następnie na zachód od ulic Nowowiejskiej, Miecki, Kaźmierskiej do skrzyżowania z drogą nr 92, następnie na północ od drogi nr 92 biegnącej do zachodniej granicy gminy, część gminy Pniewy położona na wschód od linii wyznaczonych przez: drogę łączącą miejscowości: Podrzewie - Lubosinek - Przystanki, następnie ciek wodny biegnący do Jeziora Lubosińskiego Małego, dalej na wschód od zachodniej linii brzegowej jezior: Jezioro Lubosińskie Małe, Jezioro Lubosińskie Duże, Jezioro Buszewskie i na północ od linii wyznaczonych przez: ciek wodny biegnący na zachód od Jeziora Buszewskiego - kompleks bagienny - drogą nr 187 biegnąca do skrzyżowania z drogą nr 116, następnie na wschód od drogi 116 biegnacej od skrzyżowania z drogą nr 187 do przecięcia z rzeką Oszczenica, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Oszczenica do zachodniej granicy gminy, miasto Wronki i część gminy Wronki położona na południe od linii wyznaczonych przez drogi: nr 182 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 150, następnie nr 150 biegnacą od skrzyżowania z droga nr 182 do granicy miasta Wronki i na wschód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 182 biegnącą od granicy miasta Wronki do skrzyżowania z drogą 186 łączącą miejscowości Ćmachowo-Wróblewo - Łucjanowo i dalej nr 186 do południowej granicy gminy w powiecie szamotulskim,

- część gminy Chrzypsko Wielkie położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łaczącą miejscowości: Głuchowo - Orle Młyn - Orle Wielkie - do południowej granicy gminy w powiecie międzychodzkim,

- gminy Budzyń i Chodzież z miastem Chodzież w powiecie chodzieskim,

- część gminy Połajewo położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jędrzejewo - Młynkowo - Tarnówko - Chraplewo, część gminy wiejskiej Czarnków położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Kruszew- Sarbia - Gębice - Hutka - Huta - Komorzewo - Jędrzejewo oraz na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Radolin - Walkowice z przeprawą propomową Trzcianka Walkowice - Romanowo Górne - Kruszewo, część gminy Trzcianka położona na południowy - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 180 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżopwania z drogą łączącą miejscowości Wapniarnia Pierwsza - Biała - Radolin - Walkowice i na południowy - wschód od tej linii w powiecie czarnkowsko - trzcianeckim,

- gmina Kaczory, Ujście i miasto Piła w powiecie pilskim,

- gminy Czerwonak, Murowana Goślina, Suchy Las, Swarzędz, Pobiedziska, Komorniki, miasto Luboń, miasto Puszczykowo, część gminy Kórnik położona na północny - zachód od linii wyznaczonej przez ulice Szkolna - Żernicka - Akacjowa-Zbożowa - Malwowa - Szkolna w miejscowości Robakowo, biegnącą od północnej granicy gminy do przecięcia z linią kolejową, następnie na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od przecięcia z ul. Szkolną do skrzyżowania z drogą nr 434 i dalej na północny - zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od przecięcia z linią kolejową do skrzyżowania z drogą nr 431 i dalej na północ od linii wyznaczonej przez drogęnr 431 do zachodniej granicy gminy, część gminy Kleszczewo położona na zachód od linii wyznaczonej przez ulice Leśna - Kalinowa - Sportowa w miejscowości Tulce biegnącą od północnej do południowej granicy gminy, część gminy Mosina położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 431, część gminy Dopiewo położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr S 11 w powiecie poznańskim,

- powiat miejski Poznań,

- gminy Kiszkowo, Kłecko, Łubowo w powiecie gnieźnieńskim,

- gmina Skoki, część gminy wiejskiej Wągrowiec niewymieniona w części I i II załącznika I w powiecie wągrowieckim,

w województwie zachodniopomorskim:

- gmina Stare Czarnowo w powiecie gryfińskim,

- gmina Maszewo, część gminy Goleniów położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr S3 i S6, część gminy Osina położona na południe od linii kolejowej biegnącej od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie goleniowskim,

- gminy Kobylanka, Stara Dąbrowa, Stargard, miasto Stargard, część gminy Marianowo położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od południowej granicy gminy i łączącą miejscowości Barzkowice - Marianowo - Trąbki do skrzyżowania z drogą nr 20, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez rzeki Krępa i Krępiel biegnącej od przecięcia z drogą nr 20 do zachodniej granicy gminy w miejscowości Kępy w powiecie stargardzkim,

- część powiatu miejskiego Szczecin położona na wschód od linii wyznaczonej przez droge nr A6.

3. Romania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:

- Zona orașului București,

- Județul Constanța,

- Județul Satu Mare,

- Județul Tulcea,

- Județul Bacău,

- Județul Bihor,

- Județul Bistrița Năsăud,

- Județul Brăila,

- Județul Buzău,

- Județul Călărași,

- Județul Dâmbovița,

- Județul Galați,

- Județul Giurgiu,

- Județul Ialomița,

- Județul Ilfov,

- Județul Prahova,

- Județul Sălaj,

- Județul Suceava

- Județul Vaslui,

- Județul Vrancea,

- Județul Teleorman,

- Judeţul Mehedinţi,

- Județul Gorj,

- Județul Argeș,

- Judeţul Olt,

- Judeţul Dolj,

- Județul Arad,

- Județul Timiș,

- Județul Covasna,

- Județul Brașov,

- Județul Botoșani,

- Județul Vâlcea,

- Județul Iași,

- Județul Hunedoara,

- Județul Alba,

- Județul Sibiu,

- Județul Caraș-Severin,

- Județul Neamț,

- Județul Harghita,

- Județul Mureș,

- Județul Cluj,

- Județul Maramureş.

4. Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Grecia:

- in the regional unit of Drama

- the municipal department of Kato Nevrokopi and the community departments of Achladea, Mikrokleisoura, Pagoneri, Potamoi, Volakas, Lefkogeia, Mikromilea and Chrysokefalo (Kato Nevrokopi Municipality),

- part of the community department of Sidironero (Drama Municipality),

- in the regional unit of Serres:

- the community departments of Irakleia, Valtero, Dasochori, Karperi, Koimisi, Lithotopos, Limnochori, Pontismeno, Chrysochorafa, Ammoudia, Gefiroudi, Triada, Cheimaros, Ζeugolatio, Kalokastro, Livadochori and Strimoniko (Irakleia Municipality),

- the municipal departments of Kerkini, Neo Petritsi and the community department of Kamaroto, Anatoli, Livadia, Makrynitsa, Neochori Sintikis, Platanakia, Kastanousi, Rodopoli, Ano Poroia, Kato Poroia, Akritochori, Vyroneia, Megalochori, Mandraki, Strymonochori, Charopo, Chortero and Gonimo, part of the municipal department of Sidirokastro Promahonas (Sintiki Municipality),

- the community departments of Anagennisi, Vamvakia and Provatas (Serres Municipality),

- the municipal departments of Nigrita, Terpni and the community departments of Ampeloi, Vergi, Dimitritsi, Nikokleia, Triantafilia, Agios Dimitrios, Aidonochori, Eukarpia, Ivira, Mavrothalasa, Tragilos, Achinos, Dafni, Zervochori, Lefkotopos, Patrikios, Sitochori, Choumniko, Agia Paraskevi, Anthi, Therma, Flampouro and Kastanochori (Visaltia Municipality),

- the community department of Nea Kerdilia (Amfipoli Municipality),

- in the regional unit of Kilkis:

- the municipal departments of Kilkis and the community departments of Kampani, Mandres, Nea Santa, Chrisopetra, Vathi, Agios Markos, Pontokerasea, Drosato, Amaranta, Antigoneia, Gerakario, Kokkinia, Tripotamos, Fyska, Myriofyto, Kentriko, Mouries, Agia Paraskevi, Stathmos Mourion, Kato Theodoraki, Melanthio, Anavrito, Elliniko, Eptalofos, Eukarpia, Theodosia, Isoma, Koiladi, Koronouda, Lipsidrio, Stavrochori, Plagia, Cherso and Terpillos (Kilkis Municipality),

- in the regional unit of Thessaloniki:

- the municipal departments of Sochos, Assiros, part of Langadas and the community departments of Krithia, Exalofos, Lofiskos, Irakleio, Chrisavgi, Vertiskos, Ossa, Karteres, Lahanas, Leukochori, Nikopoli, Xilopoli, Krioneri, Askos (Langadas Municipality),

- the municipal departments of Asprovalta, Vrasna, Nea Apolonia, Stauros and the community departments of Arethousa, Mavrouda, Skepasto, Stefanina, Melisourgos, Peristeronas, Nimfopetra, Profitis, Apolonia, Modi, Nea Maditos, Ano Stauros, Volvi, and Philadelphio (Volvi Municipality),

- the municipal department of Eleftherio-Kordelio (Kordelio-Evosmos Municipality),

- the municipal department of Drimos (Oreokastro Municipality),

- in the regional unit of Chalkidiki:

- the municipal departments of Arnaia and the community departments of Varvara, Neochori, Palaiochori, Stanos, Olimpiada and Stagira (Aristotelis Municipality),

- the community departments of Krimni and Marathousa (Poligiros Municipality).

5. Croazia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Croazia:

Vukovarsko srijemska županija:

- općina Drenovci

- općina Gunja

- općina Privlaka

- općina Babina Greda

- grad Županja

- grad Otok

- grad Vinkovci

- općina Vrbanja

- općina Nijemci

- općina Bošnjaci

- općina Cerna

- općina Štitar

- općina Gradište

- općina Stari Jankovci

- općina Andrijaševci

- općina Tompojevci

- općina Bogdanovci

- općina Vođinci

- općina Nuštar

- općina Ivankovo

- općina Tovarnik

- općina Jarmina

- općina Stari Mikanovci

- općina Markušica

- općina Borovo

- općina Lovas

- općina Negoslavci

- grad Ilok

- grad Vukovar

- općina Tordinci

- općina Trpinja

Brodsko-posavska županija

- općina Sikirevci

- općina Gundinci

- općina Slavonski Šamac

- općina Velika Kopanica

- općina Oprisavci

- općina Vrpolje

Osječko-baranjska županija

- općina Semeljci

- općina Viškovci

- općina Strizivojna

- općina Vuka

- grad Đakovo

- općina Gorjani

- općina Šodolovci

- općina Vladislavci

- općina Antunovac, naselje Ivanovac

- općina Ernestinovo

- općina Punitovci

- općina Satnica Đakovačka, naselje Satnica Đakovačka

- općina Čepin

- općina Podgorač, naselja Poganovci i Budimci

ALLEGATO II

(sostituito dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1080, dall'allegato del Reg. (UE) 2023/1300, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1407, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1485, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1590, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1643, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1677, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/1799, dall'allegato del Reg. (UE) 2023/2396, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2213, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2421, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2469, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2708, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2023/2894, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/413, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/483, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/760, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/808, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/870, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/968, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1171, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/1269, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1454, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/1661, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1857, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/1994, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2051, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2139, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/2160, dall'allegato del Reg. (UE) 2024/2167, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/2526, dall'art. 1 del Reg. (UE) 2024/3245 e dall'art. 1 del Reg. (UE) 2025/448)

AREE ISTITUITE A LIVELLO DELL'UNIONE COME ZONE INFETTE O ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI, COMPRENDENTI ZONE DI PROTEZIONE E ZONE DI SORVEGLIANZA

(di cui all'articolo 6, paragrafo 2, e all'articolo 7, paragrafo 2)

Parte A - Aree istituite come zone infette a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia

Aree istituite come zona infetta di cui all'articolo 1 Termine ultimo di applicazione
   

.

Parte B - Aree istituite come zone soggette a restrizioni, comprendenti zone di protezione e zone di sorveglianza, a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia

ALLEGATO III

MISURE DI BIOSICUREZZA RAFFORZATE PER GLI STABILIMENTI DI SUINI DETENUTI SITUATI NELLE ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III

[di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera b), punto i)] 

1. Le seguenti misure di biosicurezza rafforzate di cui all'articolo 16, paragrafo 1, lettera b), punto i), si attuano negli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III negli Stati membri interessati in caso di movimenti, autorizzati dall'autorità competente a norma del presente regolamento, di partite di:

a) suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone come previsto agli articoli da 22 a 25 e agli articoli 28 e 29;

b) materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona come previsto agli articoli 32, 33 e 34;

c) sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona come previsto agli articoli 37 e 39;

d) carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone come previsto agli articoli 41, 42 e 43. 

2. Gli operatori degli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III negli Stati membri interessati provvedono affinché, in caso di movimenti autorizzati di cui al paragrafo 1, all'interno e al di fuori di tali zone, negli stabilimenti di suini detenuti siano attuate le seguenti misure di biosicurezza rafforzate:

a) assenza di contatto, diretto o indiretto, tra i suini detenuti nello stabilimento e almeno:

i) altri suini detenuti provenienti da altri stabilimenti, ad eccezione dei suini detenuti che possono essere spostati nello stabilimento da un operatore e, se richiesto dal presente regolamento, il cui movimento è autorizzato dall'autorità competente;

ii) i suini selvatici;

b) misure igieniche adeguate, come il cambio di abiti e calzature all'ingresso e all'uscita dai locali in cui sono detenuti i suini;

c) lavaggio e disinfezione delle mani e disinfezione delle calzature all'ingresso dei locali in cui sono detenuti i suini;

d) assenza di qualsiasi contatto con suini detenuti per un periodo di almeno 48 ore dopo la fine di qualsiasi attività di caccia relativa a suini selvatici o qualsiasi altro contatto con suini selvatici;

e) divieto di ingresso nello stabilimento, compresi i locali e gli edifici, in cui sono detenuti i suini per persone o mezzi di trasporto non autorizzati;

f) adeguata tenuta di registri con l'indicazione delle persone e dei mezzi di trasporto che accedono allo stabilimento in cui sono detenuti i suini;

g) i locali e gli edifici degli stabilimenti in cui sono detenuti i suini devono:

i) essere costruiti in modo tale che nessun altro animale che possa trasmettere il virus della peste suina africana possa entrare nei locali e negli edifici o entrare in contatto con i suini detenuti o con il loro mangime e materiale da lettiera. In particolare, la struttura e gli edifici dello stabilimento devono garantire che i suini detenuti non abbiano alcun contatto con suini selvatici;

ii) consentire il lavaggio e la disinfezione delle mani;

iii) se del caso, consentire la pulizia e la disinfezione dei locali e degli edifici, ad eccezione dei terreni in prossimità degli edifici dello stabilimento in cui i suini sono tenuti all'aperto per i quali tale pulizia e disinfezione non sarebbe possibile;

iv) disporre di strutture adeguate per il cambio delle calzature e degli abiti all'ingresso dei locali e degli edifici in cui sono detenuti i suini;

v) disporre di un'adeguata protezione da insetti e zecche, se richiesto dall'autorità competente dello Stato membro interessato, sulla base di una valutazione dei rischi adeguata alla specifica situazione epidemiologica della peste suina africana in tale Stato membro;

h) recinzione a prova di bestiame almeno dei locali in cui sono detenuti i suini e degli edifici in cui sono tenuti mangimi e lettiere, al fine di garantire che i suini detenuti e i loro mangimi e lettiere non abbiano alcun contatto con persone non autorizzate e, se del caso, con altri suini;

i) predisposizione di un piano di biosicurezza approvato dall'autorità competente dello Stato membro interessato, che tenga conto del profilo dello stabilimento e della legislazione nazionale; se del caso, tale piano di biosicurezza deve comprendere almeno:

i) l'istituzione di zone «pulite» e «sporche» per il personale in funzione della tipologia di stabilimento, quali spogliatoi, docce, mensa ecc.;

ii) la predisposizione e la revisione, se del caso, delle condizioni logistiche per l'ingresso di nuovi suini detenuti nello stabilimento;

iii) le procedure per la pulizia e la disinfezione delle strutture, dei mezzi di trasporto, delle attrezzature e per l'igiene del personale;

iv) norme per quanto riguarda l'alimentazione del personale in loco e un divieto per il personale di detenere suini, se del caso e ove applicabile, sulla base della legislazione nazionale dello Stato membro interessato;

v) un programma specifico e periodico di sensibilizzazione del personale dello stabilimento;

vi) la predisposizione e la revisione, se del caso, delle condizioni logistiche destinate a garantire un'adeguata separazione tra le diverse unità epidemiologiche e ad evitare che i suini entrino in contatto, direttamente o indirettamente, con sottoprodotti di origine animale e altre unità dello stabilimento;

vii) le procedure e le istruzioni per l'applicazione delle prescrizioni in materia di biosicurezza durante la costruzione o la riparazione dei locali o degli edifici;

viii) audit interni o un'autovalutazione per verificare l'applicazione delle misure di biosicurezza;

ix) valutazione dei rischi specifici di biosicurezza e procedure per l'applicazione delle pertinenti misure di riduzione dei rischi relative agli stabilimenti in cui i suini sono detenuti temporaneamente o permanentemente all'aperto.

ALLEGATO IV

REQUISITI MINIMI DEI PIANI D'AZIONE NAZIONALI PER I SUINI SELVATICI AL FINE DI EVITARE LA DIFFUSIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA NELL'UNIONE

(di cui all'articolo 56)

I piani d'azione nazionali per i suini selvatici al fine di evitare la diffusione della peste suina africana nell'Unione comprendono almeno gli elementi seguenti:

a) gli obiettivi strategici e le priorità del piano d'azione nazionale;

b) l'ambito di applicazione del piano, compreso il territorio cui si applica il piano d'azione nazionale;

c) una descrizione dei dati scientifici che guidano le misure stabilite nel piano d'azione nazionale, se del caso, o un riferimento agli orientamenti dell'Unione sulla peste suina africana concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi [1];

d) una descrizione dei ruoli e delle funzioni delle istituzioni e delle parti interessate pertinenti;

e) stime dell'entità della popolazione di suini selvatici nello Stato membro o nelle sue regioni e descrizione del metodo di stima;

f) una descrizione della gestione della caccia all'interno dello Stato membro, compresa una panoramica dei terreni di caccia, delle associazioni venatorie, delle stagioni venatorie, dei metodi e degli strumenti di caccia specifici;

g) una descrizione degli obiettivi qualitativi e/o quantitativi annuali, intermedi e a lungo termine e dei mezzi per un controllo adeguato e, se necessario, una riduzione della popolazione di suini selvatici, compresi gli obiettivi relativi ai limiti di carniere annuali, se del caso;

h) una descrizione delle prescrizioni nazionali in materia di biosicurezza relative alla caccia di suini selvatici, oppure i link per consultarle;

i) una descrizione delle pertinenti misure di biosicurezza dell'Unione o nazionali per gli stabilimenti di suini detenuti al fine di proteggere tali animali dai suini selvatici, nonché i link per consultarle;

j) modalità di attuazione, compreso un calendario per le diverse misure;

k) una strategia di comunicazione per i cacciatori, una descrizione delle campagne mirate di sensibilizzazione e formazione sulla peste suina africana e i relativi link di tali campagne per i cacciatori al fine di prevenire l'introduzione e la diffusione di tale malattia da parte dei cacciatori;

l) programmi congiunti di cooperazione tra i settori agricolo e ambientale che garantiscano una gestione sostenibile della caccia, l'attuazione di un divieto di foraggiamento e l'attuazione di pratiche agricole volte a facilitare la prevenzione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana, se del caso;

m) una descrizione della cooperazione transfrontaliera con altri Stati membri e paesi terzi, se del caso, in relazione alla gestione dei suini selvatici;

n) una descrizione della sorveglianza continua obbligatoria mediante test su suini selvatici morti con test di identificazione dell'agente patogeno della peste suina africana in tutto il territorio dello Stato membro;

o) una valutazione dei possibili effetti negativi significativi delle attività venatorie sulle specie e sugli habitat protetti ai sensi delle pertinenti norme ambientali dell'Unione, comprese le esigenze di protezione della natura, di cui alle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE, e la descrizione delle misure di prevenzione e mitigazione volte a ridurre l'impatto negativo sull'ambiente, ove necessario.

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[1] https://food.ec.europa.eu/animals/animal-diseases/diseases-and-control-measures/african-swine-fever_en