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DIRETTIVA PRESIDENZIALE 21 dicembre 2023

SUPPLEMENTO ORDINARIO G.U.R.S. 29 dicembre 2023, n. 54

Direttiva sulla digitalizzazione del procedimento di trattazione dei ricorsi straordinari al Presidente della Regione siciliana. Attivazione di un portale informatico dedicato.

Premesse.

La trasformazione digitale dei procedimenti giurisdizionali nel nostro ordinamento può considerarsi una realtà pressoché compiuta, sia pure con vistose asimmetrie tra i diversi settori (civile, amministrativo, tributario) e nonostante il grave deficit di coordinamento ed armonizzazione tra i rispettivi sistemi (PCT, PAT, PTT) e le correlate infrastrutture informatiche, lamentato dagli operatori del diritto.

Il processo amministrativo telematico (PAT), entrato a regime dal 1° gennaio 2017, si avvale di un proprio corpus di regole tecnico operative (d.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40, poi trasfuse in decreti del Presidente del Consiglio di Stato, l'ultimo dei quali è del 28 luglio 2021) ed utilizza, quale infrastruttura, il S.I.G.A. (Sistema Informatico della Giustizia Amministrativa).

Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non è stato finora interessato da tale transizione digitale, anche se un cenno a livello normativo si trova nell'art. 13, comma 1, dell'Allegato 2 del Codice del processo amministrativo, rubricato "Processo telematico", il quale, in tema di aggiornamenti tecnico-operativi del PAT, ne prevede la graduale estensione "... anche relativamente ai procedimenti connessi attualmente non informatizzati, ivi incluso il procedimento per ricorso straordinario...".

D'altro canto, si è registrato un incessante processo di informatizzazione che ha interessato le PP.AA. nel loro complesso, che ha avuto impulso dall'emanazione del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), di cui al d.lgs. n. 82 del 2005 e successivi decreti correttivi, i cui principi e linee guida sono stati implementati mediante l'istituzione (D.L. n. 83 del 2012) dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), in particolare per quanto concerne le regole tecniche sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.

Ne è conseguita una massiccia dematerializzazione dell'attività, unitamente ad una drastica riduzione della presenza fisica degli utenti presso gli uffici, anche per effetto della normativa emergenziale, emanata a partire dal 2020 per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

A tale trasformazione non poteva quindi sottrarsi il rimedio giustiziale del ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, previsto dall'art. 23, quarto comma, dello Statuto speciale.

Com'è noto, l'istituto trova tuttora la propria disciplina fondamentale, comune al ricorso straordinario al Capo dello Stato, nel Capo III (articoli 8-15) del d.P.R. n. 1199 del 1971, concernente "Semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi". Detta normativa è integrata, per quanto concerne il prescritto parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (d'ora in poi, CGARS), dall'art. 9, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 373 del 2003, recante norme di attuazione dello Statuto circa l'esercizio delle funzioni spettanti al Consiglio di Stato.

Al riguardo, occorre subito segnalare che è venuta meno, da ultimo, la maggiore "peculiarità" del ricorso straordinario siciliano rispetto a quello nazionale, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 63 dei 21 febbraio - 7 aprile 2023, che ha dichiarato l'incostituzionalità del comma 5 del succitato art. 9 d.lgs. 373/2003, che prevedeva l'ipotesi della decisione del ricorso in difformità rispetto al parere del CGARS.

Ne consegue che il parere in argomento deve ormai considerarsi, oltre che obbligatorio (come lo qualifica espressamente il comma 4), pienamente vincolante.

Ciò ha parificato del tutto il ricorso straordinario siciliano a quello nazionale, in disparte l'aspetto procedurale, la cui disciplina accentra la gestione amministrativa in capo all'Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione (d'ora in poi, ULL), mentre nello Stato essa è ripartita, per materia, tra i vari Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Al contempo, poichè ormai il decreto presidenziale decisorio costituisce, in sostanza, una mera declaratoria del contenuto del parere dell'Organo consultivo, tale modifica lo ha collocato decisamente sul versante della "giurisdizionalizzazione", pur rimanendo un "rimedio giustiziale amministrativo, con caratteristiche strutturali e funzionali in parte assimilabili a quelle tipiche del processo amministrativo" (Corte cost., sentenza n. 73 del 2014).

Con quest'ultimo, infatti, in virtù dell'art. 7, comma 8, c.p.a., il ricorso straordinario condivide l'ambito di operatività, essendo ammesso "per le controversie devolute alla giurisdizione amministrativa", pur con talune eccezioni, espressamente previste (ad es., articoli 120, comma 1 e 128 dello stesso c.p.a., concernenti rispettivamente le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture pubblici e la materia elettorale).

Nella precedente direttiva presidenziale del 19 giugno 2020 (pubblicata nella GURS n. 37 del 3 luglio 2020), sono stati compendiati gli aggiornamenti legislativi e giurisprudenziali concernenti il ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, con riferimento ai principali profili ed alle fasi della relativa procedura.

Tranne che per quanto concerne l'anzidetta acquisita natura sempre vincolante del parere del CGARS - per cui debbono ritenersi in tal senso modificati i punti pertinenti (Parte B - Procedimento, paragrafi 2 e 3) -, la medesima direttiva, per il resto, mantiene validità.

1. La dematerializzazione dell'iter procedurale dei ricorsi straordinari al Presidente della Regione Siciliana attraverso la digitalizzazione della relativa procedura.

La digitalizzazione integrale del procedimento di trattazione dei ricorsi straordinari al Presidente della Regione Siciliana e la creazione di apposita piattaforma informatizzata erano già prospettati in diversi punti della sopra citata direttiva presidenziale del 19 giugno 2020.

In essa si dava altresì atto del massiccio utilizzo di modalità telematiche - incentrate sulla posta elettronica certificata - in ordine alla notifica ed al deposito dei ricorsi, nonché alle fasi successive, in ossequio alle innovazioni tecnologiche intervenute sia in sede processuale (a partire dalla legge n. 53 del 1994, il cui art. 3-bis ha abilitato i difensori alla notifica a mezzo PEC degli atti) che a seguito del CAD.

Pertanto, fin dall'anno 2021, nell'ambito del Piano triennale della performance 2021-2023, si è traguardato l'obiettivo in epigrafe, in attuazione dell'obiettivo strategico di "Modernizzare e digitalizzare i servizi, riorganizzando funzionalmente l'Amministrazione, attuando politiche di semplificazione e valorizzando le competenze del personale".

La sua realizzazione è stata affidata all'Ufficio legislativo e legale di questa Presidenza della Regione, quale titolare del relativo procedimento, come già accennato.

Nell'anno 2021 è stato conseguito, quale primo step, la dematerializzazione della procedura relativa alla sottoscrizione e notifica dei decreti presidenziali decisori dei ricorsi straordinari al Presidente della Regione.

Nell'anno 2022 sono state intensificate le attività volte alla realizzazione di una piattaforma informatizzata dedicata alla trattazione dei ricorsi straordinari, il cui focus è fornire un servizio al cittadino, facilitandogli la presentazione del gravame con l'annessa documentazione in modalità paperless e favorirne la partecipazione, nell'ambito di una gestione più trasparente del procedimento.

A tal fine, è stata coinvolta l'Autorità Regionale per l'Innovazione Tecnologica (ARIT), e, per suo tramite, Sicilia Digitale S.p.a., avviando le necessarie interlocuzioni tra tutti gli attori interessati al processo, tra cui le competenti strutture (anche tecnico-informatiche) del Consiglio di Stato e del CGARS.

Ciò nella prospettata integrazione, mediante accorgimenti tecnici di connessione, con il sistema informatizzato della giustizia amministrativa (S.I.G.A.).

Nel corrente anno 2023, in esito ad una intensa attività di formazione on the job (anche in video-conferenza), che ha consentito gli adattamenti e le implementazioni derivanti dalle specifiche esigenze del ricorso straordinario siciliano, si è pervenuti all'attivazione di una procedura interamente digitalizzata per quanto concerne la fase della trasmissione della relazione conclusiva dell'istruttoria sui ricorsi straordinari e contestuale richiesta di parere all'Organo consultivo. Ciò nell'ambito del "Progetto Consultive", ove sono utilizzati "Moduli di deposito" analoghi a quelli già in uso presso il Consiglio di Stato.

Detta procedura è già operante dalla metà del mese di marzo del corrente anno.

2. L'istituzione del nuovo portale informatizzato "Ricorsi Straordinari al Presidente".

Contestualmente, dopo una articolata serie di confronti con i tecnici incaricati di Sicilia Digitale s.p.a., volti al consolidamento di tutte le informazioni relative alle varie fasi della procedura di trattazione dei ricorsi straordinari, è stata quindi delineata la struttura dell'applicativo di che trattasi.

E' seguita un'attività formativa interna sul nuovo applicativo, volta alla messa a punto della sezione di Segreteria, ed è stata quindi avviata la sperimentazione del portale, avvalendosi, per l'inserimento dei dati e della documentazione inerenti ai ricorsi, di avvocati interni dell'ULL, in qualità di soggetti tester.

La suddetta piattaforma si articola nei seguenti sottosistemi informatizzati:

1) Sezione di "Front End" pubblica, ossia un "Portale del ricorrente", denominata "Ricorsi Straordinari al Presidente", accessibile tramite credenziali di identificazione SPID/CIE, da utilizzare per la presentazione del ricorso, l'accesso agli atti ed alle comunicazioni, l'eventuale interpello sullo stato del procedimento;

2) Sezione interna di "Back Office", riservata all'ULL/Presidenza della Regione, accessibile mediante apposite credenziali, rilasciate individualmente al personale interessato, appartenente ai diversi livelli operativi impegnati, per la gestione di tutti gli adempimenti (incardinamento, istruttoria, richiesta di parere al CGARS, predisposizione e notifica del decreto decisorio).

Come già accennato, tra le funzionalità della piattaforma informatica da implementare, a regime, è prevista la compilazione - con il caricamento degli atti e documenti a mezzo upload - e la trasmissione automatizzata dei Moduli in uso al CGARS.

L'interoperatività tra il nuovo portale ed il S.I.G.A. appare utile, in specie, nel caso di trasposizione del ricorso straordinario in sede giurisdizionale.

La nuova infrastruttura si reputa idonea a garantire i requisiti formali di legge, grazie all'utilizzo delle modalità di autenticazione SPID/CIE da parte di coloro che depositano gli atti ed utilizzano il portale, i quali a loro volta ricevono, a mezzo di apposito messaggio PEC, riscontro formale della finalizzazione della pratica, oltre ad un codice identificativo del ricorso.

Le istruzioni operative, unitamente all'indirizzo web ove sarà raggiungibile il portale, saranno pubblicati sul sito internet di questa Presidenza della Regione - Ufficio legislativo e legale, in tempo utile a consentirne l'utilizzo a partire dal prossimo anno 2024.

E' doveroso evidenziare che l'istituenda piattaforma informatizzata dedicata ai ricorsi straordinari al Presidente della Regione Siciliana si configura quale strumento facoltativo, e dunque alternativo, rispetto alle attuali modalità di presentazione, in ordine alle quali si rimanda alla più volte citata direttiva presidenziale del 19 giugno 2020 (Parte A, par. 11).

Difatti, la configurazione della piattaforma de qua quale unico strumento di utilizzo obbligatorio (anche) per i ricorsi straordinari è subordinata all'adozione degli indispensabili provvedimenti normativi a monte, necessariamente di livello nazionale, atteso che inciderebbero (in senso lato) sulla materia della "giurisdizione" (art. 117, comma 2, lettera l Cost.).

Occorre altresì precisare, al riguardo, che i vincoli tecnici legati all'utilizzo della piattaforma, sia in ordine alle modalità che al contenuto dei campi previsti, non incidono sulla corretta presentazione del gravame, le cui condizioni e requisiti rimangono ovviamente stabiliti dalla pertinente disciplina di legge, di cui sopra.

In tale ottica, è auspicabile che lo strumento informatico che questa Amministrazione offre al pubblico degli utenti si ponga quale utile modello per gli sviluppi successivi, nel solco della virtuosa collaborazione già intrapresa con i competenti Organi e strutture statali.

Tra l'altro, si dovrà porre mano all'adozione di apposite norme tecnico-operative, secondo quanto previsto dal sopra citato art. 13 dell'allegato 2 al c.p.a.

Ciò, in specie, tenuto conto del carattere evolutivo del nuovo portale, che sarà soggetto a inevitabili, fisiologiche implementazioni in corso d'opera; in tale prospettiva, saranno accolte di buon grado le segnalazioni e sollecitazioni degli utenti, semplici cittadini e professionisti del diritto, in primo luogo gli avvocati difensori.

Il nuovo portale informatico sarà utilizzabile a partire dal 1° gennaio 2024.

La presente direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. 

Palermo, 21 dicembre 2023.

SCHIFANI