
N.d.R.: La presente Deliberazione è tratta dal sito della Presidenza della Regione Siciliana.
DELIBERAZIONE 26 luglio 2023, n. 311
Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 "Codice della protezione civile" - Art. 24 - Richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale a seguito degli incendi e dell'eccezionale ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023 che hanno interessato il territorio della Regione Siciliana.
N.d.R.: La presente Deliberazione è tratta dal sito della Presidenza della Regione Siciliana.
LA GIUNTA REGIONALE
VISTO lo Statuto della Regione;
VISTE le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10 aprile 1978, n. 2;
VISTA la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il D.P.Reg. 5 aprile 2022, n. 9 concernente: "Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali ai sensi dell'articolo 13, comma 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3";
VISTO il proprio Regolamento interno, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 82 del 10 marzo 2020;
VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante il "Codice della protezione civile", come modificato dal decreto legislativo 6 febbraio 2020, n. 4, e, in particolare, l'articolo 7, comma 1, lettera c, e l'articolo 24 "Deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale";
VISTA la nota prot. n. 32333 del 26 luglio 2023, recante in calce le determinazioni del Presidente della Regione, nella quale il Dirigente generale del Dipartimento regionale della protezione civile rappresenta che: nel mese di luglio il territorio della Regione Siciliana è stato interessato da una prolungata situazione meteoclimatica che ha comportato un aumento anomalo delle temperature dell'aria e, seppure i picchi delle temperature registrate non hanno superato i valori massimi registrati negli ultimi decenni, l'eccezionale persistenza delle predette temperature ha causato un forte disseccamento vegetativo; a ciò si aggiunga la notevole biomassa sviluppatasi a seguito delle eccezionali piogge di maggio ed il vento che ha creato le condizioni favorevoli all'innesco e alla propagazione degli incendi che hanno colpito duramente centinaia di aree della Sicilia provocando, anche, alcune vittime; le notevoli e protratte temperature dell'aria e del suolo, nonché i sovraccarichi indotti dai climatizzatori, hanno causato centinaia di guasti per surriscaldamento, incendio di cavi interrati e di cabine di Enel Distribuzione, nonché centinaia di blackout nel sistema di distribuzione e di alimentazione elettrica, con notevoli danni alle attività economiche, ai servizi pubblici e grave pregiudizio per le strutture sanitarie, di assistenza sociale e di emergenza;
CONSIDERATO che, nella richiamata nota prot. n. 32333/2023, il Dirigente generale del D.R.P.C., nel precisare che gli eventi di cui trattasi sono descritti nei rapporti meteo redatti dal Centro Funzionale Decentrato - IDRO del Dipartimento regionale della protezione civile, acclusi alla medesima nota ed al cui contenuto fa integrale rinvio, rappresenta che: nelle giornate del 23, 24 e 25 luglio 2023 sono stati registrati picchi di 45-47° C, caratterizzate dall'aumento del vento a seguito della progressiva discesa dal nord Europa della perturbazione atlantica che nella Regione Siciliana, spingendo la sacca d'aria calda sahariana verso il bacino mediterraneo e le regioni dell'Africa del Nord, consente la facile propagazione degli incendi; la Regione Siciliana sta impegnando tutte le proprie strutture nelle attività di prevenzione, di mitigazione e di contrasto agli incendi e, in particolare, il Corpo Forestale Regionale è impegnato nelle attività di avvistamento, di presidio, di pattugliamento e di lotta attiva e bonifica con centinaia di unità in divisa e migliaia di operai a tempo determinato e con 200 mezzi AIB da 1.000 lt, 100 da 4.000 lt, nonché, in uso dal DRPC, di diversi mezzi AIB; inoltre, la Regione Siciliana contribuisce con la propria flotta di 11 elicotteri gestiti dal CFRS al sistema di spegnimento aereo che vede impegnata la flotta di Stato di Canadair e elicotteri; il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale sta impegnando circa 18.000 operai a tempo determinato per la pulizia dei boschi e, in parte, a presidio e a supporto delle attività del Corpo forestale e, il Dipartimento regionale della protezione civile coordina e supporta materialmente circa 800 unità di volontariato AIB e 200 mezzi che stanno agendo a supporto del CFR, dei VVF e dei Sindaci, fornendo supporto H24 ai Comuni, ai Sindaci e alla popolazione, nonché il Corpo dei Vigili del Fuoco che è stato notevolmente impegnato con le proprie squadre negli incendi urbani e di interfaccia con 650 interventi completati e con l'impegno di 2429 uomini e grazie anche all'apporto delle 14 squadre aggiuntive in attività a seguito dell'Accordo stipulato con la Regione siciliana e dallo stesso finanziato; tuttavia, il numero degli eventi, la loro intensità e, soprattutto, la loro persistenza, hanno travalicato le capacità operative di risposta dell'intero sistema regionale e, pertanto, è stato richiesto l'intervento straordinario di forze extraregionali e, il Presidente della Regione è intervenuto personalmente chiedendo supporto al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed al Governo nazionale;
CONSIDERATO che, il suddetto Dirigente generale rileva, inoltre, che al momento si tratta di un primissimo censimento di interventi e di danni in costante aggiornamento e che i principali comuni colpiti da incendi e da concomitanti effetti dannosi da ondate di calore censiti nelle giornate di cui trattasi (elenco in progress), per i quali sono pervenute segnalazioni e/o sono stati accertati danni, sono quelli riportati in dettaglio nella più volte richiamata nota prot. n. 32333/2023 e rappresenta, in particolare, che: ad oggi il CFRS stima in circa 700 ha la superficie boscata colpita da incendi e in circa 3000 ha quella non boscata; un migliaio sono gli edifici, le infrastrutture e gli impianti di servizi generali anche a rete (viarie, elettriche, telefoniche, fognarie, di rifiuti etc.) distrutti o danneggiati dagli incendi e dagli effetti delle ondate di calore; migliaia sono state le persone evacuate anche solo precauzionalmente, ma si stimano in alcune centinaia di unità quelle che non possono rientrare nelle proprie abitazioni e necessitano di sistemazioni alternative o di sussidi; a causa della perdita di vegetazione di copertura, a partire dai prossimi mesi, è elevato il rischio di distacchi di massi e di frane e colate detritiche che, dai versanti, potrebbero colpire viabilità, centri abitati e linee di impluvio, così come accaduto per le passate emergenze incendi; che una primissima quantificazione dei danni diretti ammonta a circa 60 milioni di euro e, i danni diretti al settore agricolo (agli impianti arborei, alle produzioni e alle infrastrutture) ammontano a circa 200 milioni di euro come si evince dall'acclusa relazione prot. n. 149648 del 26 luglio 2023 redatta dal Dirigente generale del Dipartimento regionale dell'agricoltura, a cui aggiungere i danni indotti alle altre attività economiche che saranno quantificati successivamente;
CONSIDERATO che l'Assessore regionale per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea, con nota prot. n. 6014/Gab. del 26 luglio 2023 e acclusa nota del Dirigente generale del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, nel relazionare sugli ingenti danni al patrimonio boschivo regionale, causati dagli straordinari eventi calamitosi verificatisi, rappresenta che, in base ad una sommaria ricognizione vengono quantificati in 50 milioni di euro i costi per la relativa bonifica, costi che verranno in dettaglio definiti all'esito delle puntuali ricognizioni delle aree danneggiate dagli eventi in argomento;
CONSIDERATO che il Dirigente generale del D.R.P.C., nella medesima nota prot. n. 32333/2023, rappresenta, conclusivamente, che ritenendone sussistere i presupposti ed al fine di attivare ogni possibile iniziativa straordinaria per la riparazione dei danni, la mitigazione dei rischi e l'assistenza alla popolazione, propone di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale ai sensi dell'articolo 24 del citato decreto legislativo n. 1/2018, per una durata di mesi dodici, per tutto il territorio dei Comuni interessati ricadenti nella Regione Siciliana, per l'emergenza causata dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023;
RITENUTO di avanzare ai competenti Organi statali, ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo n. 1/2018 e successive modificazioni, la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, per la durata di mesi dodici, per i gravi danni provocati dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023, per il territorio dei Comuni interessati ricadenti nella Regione Siciliana;
SU proposta del Presidente della Regione,
Delibera:
N.d.R.: La presente Deliberazione è tratta dal sito della Presidenza della Regione Siciliana.
Articolo Unico
per quanto esposto in preambolo, ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 e successive modificazioni, di avanzare ai competenti Organi statali la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, per la durata di mesi dodici, per i gravi danni provocati dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023, per il territorio dei Comuni interessati ricadenti nella Regione Siciliana, in conformità alla nota prot. n. 32333 del 26 luglio 2023, ed atti alla stessa acclusi, del Dipartimento regionale della protezione civile, recante in calce le determinazioni del Presidente della Regione, costituenti allegato alla presente deliberazione.
Il Presidente
SCHIFANI
Il Segretario
BUONISI
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