
DECISIONE (PESC) 2025/346 DEL CONSIGLIO, 18 febbraio 2025
G.U.U.E. 19 febbraio 2025, Serie L
Decisione che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani.
Note sull'entrata in vigore e sull'applicabilità
Adottata il: 18 febbraio 2025
Entrata in vigore il: 20 febbraio 2025
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
1) Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2020/1999 (1).
2) E' opportuno aggiornare le informazioni relative a due persone che figurano nell'elenco di cui all'allegato della decisione (PESC) 2020/1999.
3) E' pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2020/1999,
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Decisione (PESC) 2020/1999 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (GU L 410 I del 7.12.2020, ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2020/1999/oj).
L'allegato della decisione (PESC) 2020/1999 è modificato conformemente all'allegato della presente decisione.
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 18 febbraio 2025
Per il Consiglio
Il presidente
A. DOMAŃSKI
ALLEGATO
Nell'allegato della decisione (PESC) 2020/1999, nella sezione A («Persone fisiche»), le voci 80 e 105 sono sostituite dalle seguenti:
Nomi (traslitterazione in caratteri latini) | Nomi | Informazioni identificative | Motivi | Data di inserimento nell'elenco | |
«80. | Alexander Valerievich OBRAZTSOV* | Александр Валерьевич ОБРАЗЦОВ (grafia russa) | Carica: vicecapo della colonia penitenziaria IK-3 Data di nascita: 1980-1990 Luogo di nascita: Russia Cittadinanza: russa Sesso: maschile Indirizzo: Priuralisky District, Yamalo-Nenets Autonomous Okrug, Russia, 629420 |
Alexander Valerievich Obraztsov è vicecapo della colonia penitenziaria IK-3. In tale carica, è direttamente responsabile delle condizioni di detenzione nella colonia penitenziaria IK-3. La colonia penitenziaria IK-3, comunemente nota come "Polar Wolf", è il luogo in cui è deceduto in circostanze misteriose il politico dell'opposizione Alexei Navalny, ivi detenuto. Durante la sua detenzione nella colonia penitenziaria IK-3 Navalny ha subito, tra l'altro, violenze fisiche quali torture e il diniego di acqua calda e vestiti adeguati in inverno, di assistenza medica, nonché di cibo e acqua. Alexander Valerievich Obraztsov è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Russia, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, detenzioni arbitrarie, nonché la violazione sistematica della libertà di opinione e di espressione. |
22.3.2024 |
105. | Vladimir Sergeevich SHVEDOV* | Владимир Сергеевич ШВЕДОВ (grafia russa) | Carica: capo del dipartimento delle politiche statali nel settore dell'esecuzione delle condanne penali presso il ministero della Giustizia russo Data di nascita: 26.10.1980 Luogo di nascita: Mosca, Russia N. di passaporto: 4506085659 Codice di identificazione fiscale: 773320017740 Cittadinanza: russa Sesso: maschile Indirizzo: Moscow City, Russian Federation Persone associate: Vsevolod Lvovich Vukolov Entità associate: ministero della Giustizia russo |
Vladimir Sergeevich Shvedov è un alto funzionario russo, capo del dipartimento delle politiche statali nel settore dell'esecuzione delle condanne penali presso il ministero della Giustizia russo. In tale posizione, poiché guida la politica statale in materia di esecuzione delle condanne penali ed esamina i ricorsi dei cittadini, è stato responsabile dell'esecuzione di pene detentive nei confronti del politico dell'opposizione russa Alexei Navalny. Vladimir Sergeevich Shvedov è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Russia, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, detenzioni arbitrarie, nonché la violazione sistematica della libertà di opinione e di espressione. |
22.3.2024». |
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