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ASSESSORATO DELLA SANITA'

DECRETO 20 dicembre 1994

G.U.R.S. 28 gennaio 1995, n. 6

Approvazione del progetto obiettivo "Tutela della salute degli anziani" per l'assistenza domiciliare integrata.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 87;

Vista la legge regionale 29 aprile 1985, n. 21;

Vista la legge regionale 9 maggio 1986, n. 22;

Vista la legge regionale 7 agosto 1990, n. 27;

Vista la legge regionale 26 agosto 1992, n. 7;

Vista la legge regionale 8 novembre 1993, n. 30, articolo 58;

Viste le deliberazioni del CIPE del 16 febbraio 1990 e del 13 marzo 1991, con le quali sono state assegnate alle regioni le quote di finanziamenti vincolate destinate all'attuazione del programma sulla tutela della salute degli anziani;

Ritenuto di dover procedere all'approvazione del progetto obiettivo per la tutela della salute degli anziani, appositamente predisposto dall'ufficio con l'ausilio della commissione regionale per la tutela della salute degli anziani, all'uopo istituita, e relativo all'attuazione del servizio di assistenza domiciliare integrata da realizzare attraverso le unità di valutazione geriatrica previste nello stesso progetto;

Considerato che le risorse finanziarie disponibili, concesse con le delibere CIPE sopracitate, sono state eliminate dal bilancio regionale perchè non ancora utilizzate e che, pertanto, se ne dovrà richiedere la riproduzione in bilancio per l'esercizio finanziario 1995;

Decreta:

Art. 1

E' approvato il progetto obiettivo "Tutela della salute degli anziani", che viene allegato al presente decreto di cui fa parte integrante.

Le somme occorrenti per l'assistenza domiciliare integrata, così come ripartite nel prospetto contenuto nel progetto medesimo, saranno accreditate ai commissari straordinari delle UU.SS.LL. provinciali mediante emissione di ordini di accreditamento.

Art. 2

Con successivo provvedimento si provvederà ad impegnare le somme all'uopo destinate non appena le stesse saranno riprodotte in bilancio.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Palermo, 20 dicembre 1994.

BORROMETI

Allegato

PROGETTO OBIETTIVO

"TUTELA DELLA SALUTE DEGLI ANZIANI" ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA

1. Finalità:

Il progetto obiettivo "tutela della salute degli anziani" si prefigge lo scopo di consentire al paziente anziano autosufficiente o non di permanere, quanto più possibile, nel proprio ambiente abituale di vita, evitando ospedalizzazioni superflue per prestazioni sanitarie di possibile esecuzione presso lo stesso domicilio del paziente.

Il progetto prevede l'attivazione di un servizio di assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) la cui organizzazione e realizzazione viene affidata alla unità valutativa geriatrica (U.V.G.) che può definirsi la sede per l'analisi dei bisogni e per l'individuazione delle più corrette risposte da fornire nell'ambito della rete integrata di assistenza in collegamento con i rimanenti servizi socio-sanitari del territorio.

2. Obiettivi specifici:

- Organizzare l'istituzione delle unità di valutazione geriatrica ospedaliera e territoriale per l'attivazione di un servizio di assistenza domiciliare integrata multidisciplinare in grado di fornire al medico di medicina generale del paziente gli strumenti di assistenza infermieristica e di consulenza specialistica idonei a trattare affezioni dell'anziano che altrimenti richiederebbero il ricovero ospedaliero;

- fornire all'utenza la possibilità di fruire di interventi sanitari infermieristici e/o riabilitativi domiciliari per patologie croniche;

- ridurre i costi per ricoveri evitabili fornendo assistenza per le patologie tecnicamente trattabili a domicilio;

- umanizzare l'assistenza consentendo al paziente di vivere al proprio domicilio ma in presenza di un sistema di cure adeguato;

- istituire, ove possibile, l'ospedalizzazione domiciliare.

3. Destinatari:

Pazienti ultrasettantacinquenni o di età inferiore purchè non autosufficienti o ad alto rischio di perdita dell'autosufficienza.

Le patologie che consentono l'avvio dell'assistenza sono quelle per le quali l'intervento domiciliare di assistenza integrata si presenta alternativo al ricovero per ragioni sociali o per motivi di organizzazione sanitaria.

Salvo diversa determinazione concordata tra il geriatra dell'U.V.G. e il medico di medicina generale in relazione alla situazione socio-ambientale o al quadro clinico, le ipotesi di attivazione dell'intervento si riferiscono a pazienti affetti da:

- malattie terminali;

- incidenti vascolari acuti;

- gravi fratture;

- forme psicotiche acute gravi;

- riabilitazione di vasculopatici;

- malattie acute temporaneamente invalidanti (forme respiratorie e altro);

- patologie che hanno consentito dimissioni protette da strutture ospedaliere.

4. Istituzioni delle unita valutative geriatriche:

Vengono istituite nel territorio della Regione Siciliana le U.V.C.: gruppi multidisciplinari per l'integrazione fra servizi sociali e sanitari. Va chiarito preliminarmente che la U.V.G. deve essere intesa in senso funzionale e non strutturale, si tratta infatti di una metodologia di lavoro finalizzata all'assistenza multidisciplinare del paziente anziano e non di una unità lavorativa fissa.

Pur dovendo tendenzialmente insistere in ogni distretto, inizialmente, nelle more dell'avvio dei distretti, se ne prevede l'istituzione, in via sperimentale, in quelle UU.SS.LL. i cui presidi ospedalieri siano dotati di una divisione di geriatria e in quelle in cui esistono servizi di geriatria.

Dovrà, comunque, essere garantita la presenza di una U.V.G. per ogni provincia, anche soltanto a livello territoriale, avvalendosi o del geriatra convenzionato interno o in carenza di quello della divisione di geriatria più vicina.

Le UU.VV.GG. opereranno nell'ambito territoriale della città in cui sono allocate. La U.V.G. di S. Piero Patti dovrà coprire anche la popolazione ricadente nel territorio urbano di Patti.

L'attivazione delle UU.VV.GG. potrà avvenire presso le UU.SS.LL. dove è presente una divisione o servizio di geriatria, secondo lo schema seguente:

- U.S.L. n. 19 - divisione di geriatria P.O. di Enna;

- U.S.L. n. 24 - divisione di geriatria P.O. di Modica;

- U.S.L. n. 25 - divisione di geriatria P.O. di Noto;

- U.S.L. n. 26 - divisione di geriatria P.O. Umberto I di Siracusa;

- U.S.L. n. 28 - divisione di geriatria P.O. di Lentini;

- U.S.L. n. 34 - divisione di geriatria P.O. Garibaldi di Catania;

- U.S.L. n. 36 - servizio clinicizzato di geriatria P.O. Cannizzaro di Catania;

- U.S.L. n. 46 - divisione di geriatria P.O. di San Piero Patti;

- U.S.L. n. 59 - divisione di geriatria P.O. Ingrassia di Palermo;

- U.S.L. n. 61 - divisione di geriatria P.O. Villa Sofia di Palermo.

Potranno, inoltre, essere attivate le seguenti UU.VV.GG. territoriali:

- U.S.L. n. 1 - Trapani;

- U.S.L. n. 11 - Agrigento;

- U.S.L. n. 16 - Caltanissetta;

- U.S.L. n. 23 - Ragusa;

- U.S.L. n. 35 - Catania;

- U.S.L. n. 41 - Messina;

- U.S.L. n. 58 - Palermo.

Per lo svolgimento dei suoi compiti di programmazione e valutazione, l'U.V.G. si avvarrà di un nucleo fondamentale composto da:

- responsabile U.V.G.: geriatra primario ospedaliero o geriatra convenzionato interno;

- medico di medicina generale di ogni utente trattato che attiverà il servizio;

- infermiere professionale;

- assistente sociale della U.S.L. o circoscrizione di residenza dell'anziano o il responsabile del servizio sociale dell'ente locale di appartenenza;

- terapista della riabilitazione.

Tale nucleo di base potrà essere integrato di volta in volta, da specialisti ospedalieri o ambulatoriali interni in relazione al caso clinico presentato dall'utente.

Alle UU.VV.GG. sono attribuiti i seguenti compiti;

- valutazione della condizione fisica, psichica e socio-economica dell'utente anziano;

- organizzazione degli interventi di natura sanitaria inclusi quelli psicologici e di assistenza infermieristica con particolare riferimento all'ADI, in collaborazione con i medici di medicina generale;

- valutazione caso per caso delle prestazioni sanitarie infermieristiche o di riabilitazione che si rendono di volta in volta necessarie;

- eventuale assegnazione alle RSA solo nel caso in cui sussistono le motivazioni strettamente mediche e siano impossibili altre forme di assistenza e cura;

- controllo di qualità degli interventi.

5. Assistenza domiciliare integrata:

E' un sistema integrato di interventi domiciliari in favore di soggetti con necessità di una assistenza socio-sanitaria continua.

Gli interventi di carattere sanitario sono:

- medicina generale e specialistica;

- assistenza infermieristica;

- riabilitazione fisica e psicomotoria.

Il servizio viene iniziato, da o col consenso del medico di medicina generale scelto dal paziente, mediante segnalazione al geriatra dell'U.V.G. della U.S.L. nella quale ha la residenza l'interessato, da parte del:

- responsabile del reparto ospedaliero all'atto delle dimissioni;

- servizi sociali e del volontariato;

- familiari del paziente.

Entro 24/48 ore dalla segnalazione, il geriatra dell'U.V.G. prende contatto con il medico di medicina generale per attivare ed organizzare l'intervento integrato, dopo aver recepito il consenso del malato o dei suoi familiari.

Nel caso in cui si tratti di paziente ricoverato presso una divisione ospedaliera è compito del primario del reparto presso cui è avvenuto il ricovero dell'anziano attivare l'U.V.G. per la prosecuzione della terapia presso il domicilio del paziente nei casi in cui tale sanitario giudicherà opportune le dimissioni dall'ospedale.

Potranno, inoltre, attivare il servizio di U.V.G. i servizi sociali del comune di residenza del paziente, nonchè i familiari di quest'ultimo.

Il responsabile dell'U.V.G. provvederà ad attivarla entro 48 ore dalla segnalazione ricevuta.

La U.V.G., provvederà a redigere la scheda di interventi terapeutici relativa al paziente che di seguito trasmetterà al dirigente sanitario di medicina di base e di 2° liv. il quale dovrà organizzare l'assistenza domiciliare dell'anziano mediante l'utilizzo di personale operante nelle strutture del territorio ivi compresi gli specialisti convenzionati interni.

Nella scheda del paziente, firmata dal responsabile dell'U.V.G,. che va individuato nella persona del primario della divisione di geriatria laddove esiste o dal geriatra interno all'U.V.G., negli altri casi, dovrà essere stabilito:

- la durata presumibile del periodo di erogazione dell'assistenza integrata;

- gli interventi degli altri operatori sanitari;

- i momenti di verifica comune all'interno del periodo di effettuazione del servizio;

- l'interruzione del servizio ed il ricovero del paziente qualora la situazione socio-ambientale o gli interventi assistenziali forniti non siano idonei al raggiungimento dell'obiettivo previsto;

- le richieste di intervento degli operatori del servizio sociale da avanzare al responsabile distrettuale delle relative attività.

Il medico di medicina generale del paziente mantiene la responsabilità della cura dello stesso nonchè della scheda degli accessi, fornita dalla U.S.L. e custodita presso il domicilio del paziente sulla quale gli operatori sanitari (medici e non) riportano i singoli accessi e le prestazioni erogate per ogni accesso.

6. Verifica della attivazione delle U.V.G. e dei risultati di attivazione del progetto obiettivo:

I dati relativi all'attuazione ed al funzionamento della assistenza domiciliare integrata saranno trasmessi semestralmente all'Assessorato della sanità dal responsabile di ciascuna U.V.G.

Trattandosi di un progetto sperimentale, ed essendo necessaria la valutazione dei risultati ottenuti al fine della programmazione futura di tale tipo di assistenza, l'Assessorato, elaborati - tramite l'O.E.R. - i dati, esprimerà una valutazione sulla validità dell'iniziativa.

7. Reperimento personale e aspetti economici:

Il personale sanitario che verrà incaricato di effettuare la assistenza domiciliare all'anziano, secondo il piano terapeutico predisposto, va reperito dal capo servizio della medicina di base tra il personale territoriale ivi compresi i medici della medicina dei servizi. Nel reperire tale personale va rispettato il principio della priorità assoluta del ricorso a personale residente nel comune dell'anziano e solo in carenza di personale con tale requisito, potrà farsi ricorso a strutture ricadenti nei comuni viciniori e comunque che insistono nel territorio di pertinenza della U.S.L.

Nella ipotesi in cui non esista sufficiente personale da assegnare al servizio potrà farsi ricorso a convenzioni con cooperative di servizi.

La necessità del ricorso a questa ipotesi va motivata, accertata e dichiarata dal coordinatore sanitario della U.S.L. sotto la sua personale responsabilità.

Per l'affidamento dei servizi di assistenza domiciliare alle predette cooperative dovrà applicarsi la legge regionale 29 aprile 1985 n. 21.

Il bando di gara per l'affidamento dei servizi a cooperative, una volta predisposto dalla U.S.L. sulla base di determinati requisiti sulla sua composizione (infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, medici), deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

La cooperativa, nell'espletamento del servizio, deve attenersi alle indicazioni dell'U.V.G.

Per la realizzazione del progetto la somma assegnata ad ogni U.S.L., sede di U.V.G., potrà essere utilizzata:

a) per incentivazione alla produttività, al personale dipendente per prestazioni rese in plus-orario fuori dal normale orario di servizio;

b) per convenzioni con cooperative di servizi, limitatamente alle spese relative ai compensi per il personale medico e/o sanitario.

Il supporto alle attività sanitarie sarà quindi dato dai servizi e presidi specialistici operanti nell'ambito diagnostico terapeutico della U.S.L., nonchè dalle cooperative predette.

Il finanziamento per il progetto, che ammonta a lire 13 miliardi 452.000.000, sarà ripartito sulla base della popolazione anziana residente.

In una prima fase viene assegnata alle UU.SS.LL. la somma di L. 8.000.000.000, la restante somma di L. 5.452.000.000 sarà ripartita previa acquisizione della prima valutazione sulla validità del progetto e sui risultati conseguiti (vedi punto 6).

Conseguentemente si ripartiscono, secondo il prospetto sottoelencato, i fondi che verranno assegnati mediante emissione di apertura di credito al commissario straordinario di ogni provincia:

I commissari straordinari delle U.S.L. provinciali, destinatari delle somme assegnate, dovranno vigilare affinchè si realizzi il necessario raccordo con gli enti locali sul cui territorio verrà realizzata l'A.D.I. per ottenere la più efficace integrazione fra servizi sanitari e socio-assistenziali, così come previsto dall'art. 17 della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22.