
ASSESSORATO
DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
DECRETO 22 giugno 1987
G.U.R.S. 17 ottobre 1987, n. 45
Individuazione dei problemi di tutela e risanamento ambientale di interesse regionale, ai sensi dell'art. 51, primo comma, della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE
Vista la legge 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento;
Vista la legge 24 dicembre 1979, n. 650, recante integrazioni e modifiche della legge 10 maggio 1976, n. 319;
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, istitutiva del Ministero dell'ambiente;
Vista la legge regionale 18 giugno 1977, n. 39 e le successive modifiche ed integrazioni pervenute;
Vista la legge regionale 15 maggio 1986, n. 27, recante la disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifiche alla legge 18 giugno 1977, n. 39;
Visto il decreto del Presidente della Regione n. 93/86 del 2 luglio 1986, con il quale è stato approvato il piano di risanamento delle acque della Regione Siciliana;
Considerato che l'art. 51 della legge 15 maggio 1986, n. 27, prevede che l'Assessore regionale del territorio e dell'ambiente, nel quadro del piano regionale di risanamento delle acque, individua i problemi di tutela e risanamento ambientale di rilevanza regionale o comunque sovracomunale, riferentesi ad aree particolarmente degradate, nonchè a specchi d'acqua nei porti e lungo le coste;
Considerato che il piano di risanamento delle acque, approvato con il D.P.Reg. n. 93/86 del 2 luglio 1986, individua alcune aree di particolare degrado ambientale destinatarie interventi di risanamento aventi carattere prioritario ed, in particolare, il Golfo di Castellammare, la falda idrica dell'Etna, il fiume Platani, l'area di Gela ed i comuni di Palma di Montechiaro e Licata ed il golfo di Milazzo;
Ritenuto di dovere individuare i problemi di tutela e risanamento ambientale di rilevanza regionale riferentesi alle aree di particolare degrado ambientale indicate nel piano regionale di risanamento delle acque nonchè agli specchi d'acque lungo le fasce costiere che si presentano in gravi condizioni di alterazione tali da non consentire i normali usi del mare senza grave pericolo per la salute pubblica;
Considerato che l'individuazione dei problemi di tutela e di risanamento di interesse regionale e delle relative aree è opportuno venga effettuata secondo in ordine gerarchico di priorità essendo finalizzata alla realizzazione degli studi preliminari previsti nell'art. 51, 2° comma, della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27 nonchè dei conseguenti interventi organici e globali di risanamento, previsti nel piano regionale di risanamento delle acque (Relazione generale, capitolo 11.2) e nell'ultimo comma dello stesso art. 51 della legge regionale n. 27/86;
Ritenuto di poter individuare, tenendo conto delle previsioni del piano regionale di risanamento delle acque nonchè della documentazione degli studi e accertamenti esistenti agli atti dell'Assessorato, i seguenti problemi di tutela e di risanamento di rilevanza regionale con riferimento alle aree di particolare degrado ambientale:
1) inquinamento delle acque marine del golfo di Palermo e dei fiumi Oreto ed Eleuterio;
2) eutrofizzazione delle acque marine del golfo di Castellammare e stato di grave degrado dei corsi di acqua Nocella e F. Bartolomeo;
3) inquinamento delle acque marine del golfo di Gela;
4) stato eutrofico delle acque del fiume Platani;
5) tutela della falda idrica dell'Etna;
6) tutela della falda idrica siracusana;
7) inquinamento delle acque marine del golfo di Augusta;
8) inquinamento delle acque marine del golfo di Siracusa;
9) inquinamento delle acque marine del golfo di Milazzo;
10) inquinamento delle acque marine nella fascia costiera da Capo Feto a Licata;
11) inquinamento delle acque marine del golfo di Carini (da Carini a Sferracavallo);
12) inquinamento delle acque marine del golfo di Patti;
Considerato che i problemi e le aree sopra citate sono state indicate secondo il loro ordine di priorità fissato in relazione a:
a) macroscopicità del degrado (caratteristiche di qualità delle acque costiere, dei corsi d'acqua superficiali e delle falde sotterranee);
b) massiccia concentrazione in aree ristrette di potenziali fonti di inquinamento antropico (aree di abusivismo edilizio, aree di sviluppo industriale, zone di pratica agricola e zootecnica intensiva, presenza di discariche);
c) carenza di sistemi di depurazione e smaltimento dei reflui;
Decreta:
In applicazione dell'art. 51, primo comma, della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27, sono individuati i problemi di tutela e di risanamento ambientale di interesse regionale riferentisi ad aree, bacini e fasce costiere particolarmente degradate.
I problemi e le relative aree di tutela e di risanamento ambientale di cui al precedente articolo 1 sono individuati nel seguente ordine prioritario:
1) inquinamento delle acque marine del golfo di Palermo e dei fiumi Oreto ed Eleuterio;
2) eutrofizzazione delle acque marine del golfo di Castellammare e stato di grave degrado dei corsi di acqua Nocella e F. Bartolomeo;
3) inquinamento delle acque marine del golfo di Gela;
4) stato eutrofico delle acque del fiume Platani;
5) tutela della falda idrica dell'Etna;
6) tutela della falda idrica siracusana;
7) inquinamento delle acque marine del golfo di Augusta;
8) inquinamento delle acque marine del golfo di Siracusa;
9) inquinamento delle acque marine del golfo di Milazzo;
10) inquinamento delle acque marine nella fascia costiera da Capo Feto a Licata;
11) inquinamento delle acque marine del golfo di Carini (da Carini a Sferracavallo);
12) inquinamento delle acque marine del golfo di Patti.
La determinazione dei problemi e delle aree, prevista nei precedenti articoli, è finalizzata all'affidamento di studi preliminari ed alla effettuazione di interventi di tutela e di risanamento che abbiano carattere di globalità ed organicità.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Palermo, 22 giugno 1987.
PLACENTI