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24/10/2019
ATTIVITÀ ECONOMICHE / Adempimenti

Commercialisti, al via in Calabria il progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie

Partiti a Catanzaro i lavori del tavolo tecnico tra Consiglio Nazionale Commercialisti, Ordini territoriali della categoria, Agenzia per la Coesione Territoriale e Regione. La professione in prima linea per controlli di primo livello più efficaci sui Fondi strutturali.

Prende il via in Calabria la fase operativa del progetto dei commercialisti italiani finalizzato a migliorare i controlli di primo livello per contenere il fenomeno delle frodi comunitarie del nostro Paese. Si è svolta infatti a Catanzaro, presso la sede della Regione, la prima riunione del tavolo tecnico del quale fanno parte, oltre al promotore Consiglio nazionale dei Commercialisti, la stessa regione Calabria, l'Agenzia per la coesione territoriale, la Segreteria Tecnica PRA e un pool di 18 commercialisti specializzati nella materia, individuati tra gli oltre quattromila commercialisti della regione. Alla riunione hanno preso parte anche Marcella Galvani, il Consigliere nazionale dei commercialisti che ha ideato il progetto su scala nazionale, Giorgio Centurelli, membro della Segreteria Tecnica PRA per l'Agenzia della Coesione Territoriale, Giulia Di Tommaso, dirigente del Settore Controlli di primo livello della Regione Calabria, su delega dell'Autorità di Gestione, Tommaso Calabrò, e Menotti Lucchetta, Dirigente del Settore Ricerca e Innovazione della Regione Calabria.
Nelle scorse settimane la fase operativa del progetto era partita anche in Sicilia e Friuli Venezia Giulia.
"Con questo progetto - ha affermato il presidente nazionale della categoria professionale, Massimo Miani - i commercialisti mettono le proprie competenze a disposizione delle Istituzioni per costruire, insieme alla PA, un percorso mirato all'omogeneizzazione e alla semplificazione dei controlli, che garantisca, nella prossima programmazione 2021/2027, competenze specialistiche in materia di controlli di primo livello, con ricadute importanti sul sistema di gestione dei Fondi strutturali. Un contenimento significativo del fenomeno delle frodi comunitarie può risultare determinante per la nostra economia".
"L'iniziativa che ha preso oggi il via anche in Calabria - ha spiegato Marcella Galvani - intende condurre alla creazione di una sezione di iscritti all'Albo dei commercialisti, esperti in gestione e controllo dei programmi cofinanziati con Fondi strutturali, che svolgeranno le attività di controllo di primo livello, utilizzando standard omogenei da applicare su tutto il territorio nazionale. Il progetto messo a punto dai commercialisti in collaborazione con il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea (Colaf) e l'Agenzia per la Coesione, nell'ambito dello strumento dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA), sta vedendo l'adesione di molte Regioni e Province Autonome italiane titolari di Programmi Operativi".
"E' un fatto estremamente positivo - commenta il Consigliere nazionale della categoria eletto dalla Calabria, il catanzarese Francesco Muraca - che anche in Calabria si giunga alla fase operativa di un progetto tanto importante per lo sviluppo economico specie di aree economicamente in sofferenza come la nostra. Sono convinto che il contributo offerto dai colleghi in termini di competenze e professionalità potrà essere determinante per una migliore e più efficiente gestione dei fondi strutturali".
"Il Progetto - ha sottolineato Giorgio Centurelli - si inserisce pienamente nella filosofia dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA), il principale strumento di capacity building delle PA che l'Italia, prima in Europa, ha avviato a partire dalla programmazione dei Fondi UE 2014-2020. Oltre alle finalità proprie di tutela del bilancio comunitario c'è da sottolineare l'importante attività partenariale che sottende l'intervento. Il fare rete e confrontarsi ad ogni livello e settore per la definizione di soluzioni ed azioni innovative di miglioramento è sempre una scommessa vincente. La collaborazione con le diverse componenti istituzionali e professionali coinvolte costituisce essa stessa, infatti, un'azione complessiva di capacitazione che trae forza dall'analisi dei fabbisogni, dal contatto diretto tra i territori, dalla raccolta e messa a sistema di esperienze puntando concretamente ad orientare le future scelte decisionali. La Regione Calabria, con l'adesione alla fase sperimentale, conferma il proprio interesse a partecipare attivamente a questa importante iniziativa di rafforzamento degli strumenti e procedure di controllo dei programmi e progetti cofinanziati con i Fondi Strutturali".
Mauro Parracino
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Redazione dbi
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