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26/09/2019
ATTIVITÀ ECONOMICHE / Adempimenti

Commercialisti, al via in Friuli il progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie

Partiti a Trieste i lavori del tavolo tecnico tra Consiglio Nazionale Commercialisti, Ordini territoriali della categoria, Agenzia per la Coesione Territoriale e Regione.

La professione in prima linea per controlli di primo livello più efficaci sui Fondi strutturali.
Prende il via in Friuli Venezia Giulia la fase operativa del progetto dei commercialisti italiani finalizzato a migliorare i controlli di primo livello per contenere il fenomeno delle frodi comunitarie del nostro Paese. Si è svolta infatti a Trieste, presso la sede della Regione, la prima riunione del tavolo tecnico del quale fanno parte, oltre al promotore Consiglio nazionale dei Commercialisti, la stessa regione Friuli Venezia Giulia, l'Agenzia per la coesione territoriale, la Segreteria Tecnica PRA e un pool di 12 commercialisti specializzati nella materia, individuati tra i quasi duemila commercialisti della regione. Alla riunione hanno preso parte anche Marcella Galvani, il Consigliere nazionale dei commercialisti che ha ideato il progetto su scala nazionale, e il presidente dell'Ordine dei commercialisti di Gorizia, Alfredo Pascolin. Presenti anche Giorgio Centurelli, membro della Segreteria Tecnica PRA per l'Agenzia della Coesione Territoriale e Alessandro Mastromonaco, coordinatore del PRA a livello regionale.
Nelle scorse settimane la fase operativa del progetto era partita anche in Sicilia. Nella realtà friulana, il tavolo tecnico dovrà collaborare con i tre programmi FESR/FSE e con quello Interregionale tra Italia e Slovenia, al fine di condividere le procedure di controllo in corso, provando ad individuare possibili percorsi di snellimento dei processi di controllo tramite l'analisi di alcuni casi pratici, che saranno da esempio per il periodo di programmazione 2021-2017. Il tavolo tecnico darà inoltre supporto e formazione reciproca on the job sulle pratiche contabili della PA e sulla contabilità riferita alle aziende che operano nell'ambito della progettazione europea.
"Con questo progetto - ha affermato il presidente nazionale della categoria professionale, Massimo Miani - i commercialisti mettono le proprie competenze a disposizione delle Istituzioni per costruire, insieme alla PA, un percorso mirato all'omogeneizzazione e alla semplificazione dei controlli, che garantisca, nella prossima programmazione 2021/2027, competenze specialistiche in materia di controlli di primo livello, con ricadute importanti sul sistema di gestione dei Fondi strutturali. Un contenimento significativo del fenomeno delle frodi comunitarie può risultare determinante per la nostra economia". 
"L'iniziativa che ha preso oggi il via anche in Friuli Venezia Giulia - ha spiegato Marcella Galvani - intende condurre alla creazione di una sezione di iscritti all'Albo dei commercialisti, esperti in gestione e controllo dei programmi cofinanziati con Fondi strutturali, che svolgeranno le attività di controllo di primo livello, utilizzando standard omogenei da applicare su tutto il territorio nazionale. Il progetto messo a punto dai commercialisti in collaborazione con il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea (Colaf) e l'Agenzia per la Coesione, nell'ambito dello strumento dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA), sta vedendo l'adesione di molte Regioni e Province Autonome italiane titolari di Programmi Operativi".
"Gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili del Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Alfredo Pascolin - esprimono la propria soddisfazione per l'avvio del progetto che ci vede nuovamente capofila di un modello di collaborazione con la Regione già sperimentato in materia di revisione degli Enti Locali, improntato a efficienza e qualità. L'auspicio è che una maggiore uniformità nei controlli nei progetti di spesa possa garantire un corretto utilizzo delle risorse pubbliche e un migliore impatto delle stesse sul tessuto economico".
"Il Progetto - ha sottolineato Giorgio Centurelli - si inserisce pienamente nella filosofia dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA), il principale strumento di capacity building delle PA che l'Italia, prima in Europa, ha avviato a partire dalla programmazione dei Fondi UE 2014-2020. Oltre alle finalità proprie di tutela del bilancio comunitario c'è da sottolineare l'importante attività partenariale che sottende l'intervento. Il fare rete e confrontarsi ad ogni livello e settore per la definizione di soluzioni ed azioni innovative di miglioramento è sempre una scommessa vincente. La collaborazione con le diverse componenti istituzionali e professionali coinvolte costituisce essa stessa, infatti, un'azione complessiva di capacitazione che trae forza dall'analisi dei fabbisogni, dal contatto diretto tra i territori, dalla raccolta e messa a sistema di esperienze puntando concretamente ad orientare le future scelte decisionali".
"L'iniziativa promossa nella Regione Friuli Venezia Giulia - ha affermato il coordinatore del PRA a livello regionale Alessandro Mastromonaco - rientra in pieno nella logica di rafforzamento, semplificazione e efficienza amministrativa che i nostri programmi, attraverso un'azione programmata nell'arco di un anno di incontri e tavoli di lavoro con l'Agenzia per la Coesione Territoriale e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, attueranno con un dialogo e un confronto costante con gli esperti in materia. Il percorso avviato con gli Ordini dei Commercialisti del Friuli Venezia Giulia sarà quindi fondamentale nell'ottica di snellire le procedure e garantire maggiore trasparenza e una sempre maggiore attenzione nella lotta alle frodi nel Periodo di Programmazione Comunitaria 2021-2027".
Redazione dbi
ALLEGATO 1 Generiche - Avvisi, comunicati - Varie 25 Settembre 2019


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