
DECRETO PRESIDENZIALE 10 aprile 2012
G.U.R.S. 18 maggio 2012, n. 20
Piano forestale regionale 2009/2013.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale del 29 dicembre 1962 n. 28 e s.m.i.;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Vista la legge regionale 14 aprile 2006, n. 14 recante modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 "Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione" e il relativo testo coordinato pubblicato nella GURS n. 21 del 21 aprile 2006;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19;
Visto il D.P.Reg. 5 dicembre 2009 n. 12 "Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19", recante norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali, Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione;
Vista la direttiva n. 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente ed il relativo documento di attuazione;
Visto il D.Lgs 18 maggio 2001, n. 227 "Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57"; artt. 1, 13 ed, in particolare, l'art. 3 nella parte in cui stabilisce che le Regioni "definiscono le linee di tutela, conservazione, valorizzazione e sviluppo del settore forestale nel territorio di loro competenza attraverso la redazione e revisione di propri piani forestali";
Visto l'art. 59 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, recante "Disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica" e la relativa D.G.R. n. 200 del 10 giugno 2009, Allegato A, pag 2, inerente "Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi nella Regione Siciliana", redatto ai sensi del comma 1 dello stesso articolo;
Viste le "Linee guida del Piano forestale regionale" approvate con D.A. dell'assessorato dell'agricoltura e delle foreste n. 2340 del 15 ottobre 2004;
Vista la "proposta di Piano" - trasmessa dall'Assessore per le risorse agricole e alimentari con nota n. 4204 del 19 gennaio 2012 - e la relativa documentazione del "processo di VAS", il cui elenco si riporta a seguire:
1) Documenti della "proposta di Piano";
2) Analisi conoscitiva;
3) Documenti di indirizzo, costituiti da:
- Priorità di intervento e criteri per la realizzazione di impianti di riforestazione ed afforestazione, modelli di arboricoltura da legno per l'ambiente siciliano;
- Indirizzi per il settore vivaistico forestale ed individuazione dei boschi da seme;
- Carta dei siti di raccolta del materiale forestale di propagazione;
- Standard di gestione forestale sostenibile per i boschi della Regione Siciliana;
- Linee di indirizzo per la redazione di piani a livello sovraziendale;
- Criteri per la localizzazione e priorità degli interventi a difesa dei versanti;
- Manuale per la corretta realizzazione delle opere di salvaguardia dei versanti.
4) Cartografie in scala 1:250.000, costituite da:
- Carta delle aree a priorità d'intervento della Sicilia;
- Carta dei territori boscati e degli ambienti seminaturali, delle aree di intervento e di non intervento;
- Carta delle aree ecologicamente omogenee della Sicilia.
5) Documenti del "processo di VAS", costituita da:
- Bozza di rapporto ambientale, comprensivo della valutazione di incidenza;
- Copia autenticata delle osservazioni pervenute; Visto l'avviso pubblicato nella GURS n. 35 del 24 luglio 2009 con il quale il Comando del Corpo forestale regionale ha reso noto l'avvio e le relative modalità di svolgimento della consultazione pubblica della proposta di "Piano forestale regionale" e del relativo "rapporto ambientale" e "studio di incidenza";
Vista la nota prot. n. 14759/942/SPM del 16 luglio 2009, con la quale il Comando del Corpo forestale regionale ha comunicato ai soggetti competenti in materia ambientale e al pubblico interessato l'avvio e le relative modalità di svolgimento della consultazione pubblica della "proposta di Piano" e del relativo "rapporto ambientale";
Vista la nota prot. n. 24348/1526/SPM del 21 dicembre 2009, con la quale il Comando del Corpo forestale regionale ha chiesto agli "Enti gestori" ed agli "Enti Parco" di rilasciare il parere di competenza in merito allo studio di incidenza della "proposta di Piano" (ex art. 2, comma 5 del D.A. 30 marzo 2007 e s.m.i.);
Visto il D.D.G. n. 257 del 18 aprile 2011 del dipartimento regionale dell'ambiente, in qualità di "Autorità competente", con il quale è stato reso il "parere motivato" sulla VAS ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., comprensivo della valutazione d'incidenza ex. art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. alla proposta del "Piano forestale regionale";
Visto il parere favorevole espresso - giusta verbale - dal comitato forestale regionale nella seduta del 9 giugno 2011;
Dato atto che la legge regionale n. 16/96, all'art. 5 bis, prevede che per le finalità di cui all'articolo 1 della calendata legge e dell'articolo 1 del D. Lgs. 18 maggio 2001, n. 227, nel rispetto degli impegni internazionali e comunitari assunti dall'Italia in materia di biodiversità, cambiamenti climatici e lotta alla desertificazione, l'Assessore regionale per le risorse agricole ed alimentari, avvalendosi dei propri uffici centrali e periferici, predispone il piano forestale regionale sulla base degli elementi di conoscenza desumibili dall'"inventario forestale regionale" e dalla "carta forestale regionale";
Considerato che la "proposta di Piano forestale regionale" si propone i seguenti obiettivi:
1) miglioramento delle condizioni ambientali: attraverso il mantenimento, la conservazione e lo sviluppo delle funzioni protettive nella gestione forestale (miglioramento dell'assetto idrogeologico e tutela delle acque, conservazione del suolo, miglioramento del contributo delle foreste al ciclo globale del carbonio);
2) tutela, conservazione e miglioramento del patrimonio forestale esistente per favorire il mantenimento della salute e vitalità dell'ecosistema forestale, e la tutela dell'ambiente, attraverso la conservazione e l'appropriato sviluppo della biodiversità negli ecosistemi forestali;
3) conservazione e adeguato sviluppo delle attività produttive per rafforzare la competitività della filiera foresta-legno attraverso il mantenimento e la promozione delle funzioni produttive delle foreste, sia dei prodotti legnosi sia dei non legnosi, anche attraverso interventi tesi a favorire il settore della trasformazione ed utilizzazione della materia prima legno;
4) conservazione ed adeguato sviluppo delle condizioni socio-economiche locali per lo sviluppo del potenziale umano ed una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso: l'attenta formazione delle maestranze forestali; la promozione di interventi per la tutela e la gestione ordinaria del territorio in grado di stimolare l'occupazione diretta e indotta; la formazione degli operatori ambientali, delle guide e degli addetti alla sorveglianza del territorio dipendenti dalle amministrazioni locali; la incentivazione di iniziative che valorizzino la funzione socio-economica della foresta, assicurando un adeguato ritorno finanziario ai proprietari o ai gestori;
Considerato che la "proposta di Piano forestale regionale" si propone di perseguire le "politiche di intervento" (che si riportano di seguito) derivanti dal dettato normativo di riferimento e dagli "obiettivi", le quali contribuiscono al raggiungimento di uno o più "obiettivi" della stessa "proposta di Piano":
1) Miglioramento del livello conoscitivo, di tutela e di gestione del settore forestale regionale;
2) Prevenzione e lotta agli incendi boschivi ed alle fitopatie;
3) Gestione del patrimonio forestale nelle aree protette;
4) Ampliamento della superficie forestale e piantagioni da legno;
5) Gestione, indirizzo e controllo della produzione di materiale di propagazione forestale;
6) Gestione dei rimboschimenti esistenti;
7) Prevenzione e mitigazione del rischio di desertificazione;
8) Incremento della capacità di fissazione del carbonio atmosferico;
9) Incremento della produzione di biomasse combustibili;
10) Conservazione e miglioramento della biodiversità forestale;
11) Gestione del patrimonio forestale di proprietà pubblica;
12) Gestione del patrimonio forestale di proprietà privata;
13) Gestione orientata dei boschi di particolare interesse turistico-ricreativo e storico-culturale;
14) Gestione dei pascoli per la valorizzazione del patrimonio zootecnico e per la difesa dei boschi;
15) Gestione della fauna selvatica;
16) Interventi di bonifica montana e sistemazioni idraulico-forestali;
17) Sviluppo delle produzioni forestali legnose e certificazione forestale;
18) Sviluppo delle produzioni forestali non legnose in una prospettiva di filiera;
19) Sviluppo delle attività di turismo ambientale e naturalistico;
20) Sviluppo del potenziale umano e sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore forestale; Considerato che per ognuna delle sopracitate 20 "politiche di intervento" sono state individuate le seguenti "tipologie di azioni":
- "conoscitive" (C): consistono in n. 4 azioni volte alla realizzazione di studi scientifici, indagini, ricerche ma anche di archiviazione tramite sistemi informativi territoriali delle informazioni. Il miglioramento delle basi informative, porterà nel futuro ad una maggiore conoscenza dell'ambiente e certamente alla realizzazione di indicatori di monitoraggio maggiormente raffinati e rappresentativi dei problemi sul patrimonio boschivo;
- "strategiche" (S): consistono in n. 14 (quattordici) azioni volte alla realizzazione di linee guida e documenti di indirizzo (piano formativo e della comunicazione); per questo motivo sono indicate come di azioni di indirizzo o strategiche. Alcune di esse potranno avere, laddove realizzate, effetti indiretti sulla gestione dei boschi siciliani; gli effetti, tuttavia, saranno di tipo indiretto e non immediatamente rilevabili;
- "territoriali" (T): consistono in n. 22 azioni vere e proprie che hanno effetti diretti sul territorio, attraverso la realizzazione di opere o la messa in atto di interventi (di manutenzione, di taglio ecc.) e che, pertanto, possono avere impatti potenziali (positivi o negativi) sulle matrici ambientali considerate;
Considerato che la "proposta di Piano", così come strutturata in politiche di intervento ed azioni specifiche, rappresenta lo strumento programmatorio con il quale pianificare e disciplinare le attività forestali e montane, al fine di perseguire la tutela ambientale attraverso la salvaguardia e il miglioramento dei boschi e degli ambienti pre-forestali esistenti, l'ampliamento dell'attuale superficie boschiva, la razionale gestione e utilizzazione dei boschi, dei pascoli di montagna e delle aree marginali, la valorizzazione economica dei prodotti e l'ottimizzazione dell'impatto sociale;
Fatti salvi i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di legge e senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi;
Vista la deliberazione n. 28 del 19 gennaio 2012, con la quale la Giunta regionale previa proposta dell'Assessore regionale per le risorse agricole ed alimentari formulata con nota n. 4204 del 19 gennaio 2012, ha apprezzato il "Piano forestale regionale 2009-2013" predisposto ai sensi dell'art. 5 bis della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16;
Ritenuto per i motivi e le considerazione sopra esposti di dovere adottare, su proposta dell'Assessore regionale per le risorse agricole ed alimentari formulata con nota n. 12409 del 24 febbraio 2012, il "Piano forestale regionale 2009-2013" con annessi l'"Inventario forestale" e la "Carta forestale regionale";
Tutto ciò premesso, ai sensi delle vigenti disposizioni;
Decreta:
Nel rispetto delle disposizioni legislative sopra richiamate è adottato - su proposta dell'Assessore regionale per le risorse agricole ed alimentari - il "Piano forestale regionale 2009-2013" con annessi lo "Inventario forestale" e la "Carta forestale regionale".
I "piani di gestione" ed i "piani di assestamento" dei boschi appartenenti a soggetti pubblici o privati devono essere conformi al "Piano forestale regionale 2009-2013".
Ogni altro strumento di pianificazione del territorio che includa i territori ricompresi dall'"Inventario forestale" e riportati nella "Carta forestale regionale" deve essere coerente, a pena di nullità, con i documenti di programmazione forestale indicati all'articolo 1 del presente decreto.
Tutte le attività di interesse forestale intese ad assicurare una gestione sostenibile del territorio e la salvaguardia della biodiversità devono essere intraprese nel rispetto delle prescrizioni tecniche individuate nel "Piano Forestale Regionale 2009-2013".
Gli uffici preposti non possono esprimere pareri o rilasciare atti comunque autorizzativi ad interventi per l'uso o l'incremento del patrimonio forestale se in contrasto con le prescrizioni tecniche contenute nel Piano in parola e nei documenti di cui all'art. 1 del presente decreto.
Sono fatti salvi i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di legge e senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il "Piano forestale regionale 2009-2013" e gli annessi allegati - che ne costituiscono parte integrante e sostanziale - saranno resi disponibili nel sito web della Regione Siciliana ai seguenti indirizzi: https://sif.regione.sicilia.it e http://www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Azforeste/ index.asp?lang=it.
Palermo, 10 aprile 2012.
LOMBARDO