
ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA
CIRCOLARE 9 giugno 2014, n. 6
G.U.R.S. 20 giugno 2014, n. 25
Legge regionale 15 maggio 2013, n. 9, art. 15, comma 4, lettera e) - quota pari a 1.500 migliaia di euro quale sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni previste dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, da ripartire in quote uguali per gli anni 2011, 2012 e 2013.
AI LEGALI RAPPRESENTANTI DELLE UNIONI DI COMUNI DELLA SICILIA
Premessa
Come è noto l'art. 32 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 istituisce, nell'ordinamento degli enti locali, le Unioni di comuni.
Al riguardo si fa presente che le Intese tra il Governo statale, le Regioni, le Province autonome e le autonomie locali, sancite dalla Conferenza unificata nelle sedute del 28 luglio 2005 (atto rep. n. 873), dell'1 marzo 2006 (atto rep. n. 936) e del 20 marzo 2008, hanno previsto che le risorse per le quali la legge dello Stato prevede una speci-fica destinazione per le Unioni dei comuni e comunità montane siano gestite dalle Regioni, secondo le loro discipline, nel rispetto della loro destinazione e delle intese medesime.
Con riferimento a ciò è opportuno ricordare che le comunità montane, nella Regione Siciliana, sono state soppresse con l'art. 45 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9.
La legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22, art. 10, comma 1, ha previsto che "ad ogni amministrazione comunale è consentita l'adesione ad una unica forma associativa per ciascuna di quelle previste rispettivamente dall'articolo 25 della legge 8 giugno 1990, n. 142 e successive modifiche ed integrazioni, come introdotto dall'articolo 1 della legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48 e successive modifiche ed integrazioni, dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e dall'articolo 15 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9."
L'ulteriore comma 5 del summenzionato art. 10 ha previsto che "agli enti locali nei cui territori risiedono minoranze linguistiche storiche riconosciute ai sensi della legge 15 dicembre 1999, n. 482, è consentita, altresì, l'adesione ad un'altra forma associativa che abbia come finalità unicamente la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico delle minoranze linguistiche storiche, fra le forme gestionali previste dall'articolo 25 della legge n. 142 del 1990, e successive modifiche ed integrazioni, come introdotto dall'articolo 1 della legge regionale n. 48 del 1991, e successive modifiche ed integrazioni, dall'articolo 32 del decreto legislativo n. 267 del 2000, e dall'articolo 15 della legge regionale n. 9 del 1986".
La legge regionale 15 maggio 2013, n. 9, all'art. 15, comma 4, ha individuato le riserve a valere sul Fondo delle autonomie locali; in particolare, alla lettera e) ha previsto la riserva di euro1.500.000,00 quale quota a sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni previste dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, da ripartire in quote uguali per gli anni 2011, 2012 e 2013.
La suddetta riserva integra i contributi statali relativi agli anni 2011, 2012 e 2013, già nella disponibilità del bilancio regionale, che ammontano complessivamente a euro 4.862.792,00 così distinti:
- euro 2.537.728,13 per l'anno 2011
- euro 1.946.709,87 per l'anno 2012
- euro 378.354,00 per l'anno 2013.
Con decreto n. 82 dell'8 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana parte I n. 21 del 23 maggio 2014, l'Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica ha fissato i criteri e modalità operative per la fruizione della riserva di cui sopra, ed in particolare:
a) euro 30.000,00 quota fissa per ciascuna Unione di comuni;
b) euro 25.000,00 per ciascun servizio gestito, fino a un massimo di quattro, effettivamente delegato da tutti i comuni all'Unione;
c) euro 5.000,00 per ciascun comune aderente;
d) euro euro 5.000,00 per la durata superiore ai 5 anni;
e) euro euro 2.000,00 per ciascun comune aderente con popolazione inferiore a 5.000,00 abitanti.
Con lo stesso decreto, all'art. 2, è stato disposto che dalle risorse finanziarie disponibili al 31 dicembre 2013 per il sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni, vengo-no accantonate per la definizione di pregressi procedi-menti amministrativi a favore delle Unioni dei comuni le somme di euro68.000,00 sulla quota regionale e di euro125.000,00 sulla quota statale.
Tali somme verranno decurtate dalle risorse statali e regionali previste per gli anni 2011, 2012 e 2013 così come sotto specificato:
Anno |
Quota regionale euro |
Accantonamento euro |
Somma disponibile euro |
Quota statale euro |
Accantonamento euro |
Somma disponibile euro |
2011 |
500.000,00 |
22.666,67 |
477.333,33 |
2.537.728,13 |
41.666,67 |
2.496.061,46 |
2012 |
500.000,00 |
22.666,67 |
477.333,33 |
1.946.709,87 |
41.666,67 |
1.905.043,20 |
2013 |
500.000,00 |
22.666,66 |
477.333,34 |
378.354,00 |
41.666,66 |
336.687,34 |
Totali |
1.500.000,00 |
68.000,00 |
1.432.000,00 |
4.862.792,00 |
125.000,00 |
4.737.792,00 |
Pertanto, per le finalità della presente circolare, risultano disponibili euro 1.432.000,00 quale quota regionale e euro 4.737.792,00 quale quota statale.
Per quanto sopra detto, la presente circolare disciplina le modalità per la presentazione delle istanze per la fruizione delle risorse finanziarie destinate quale sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni previste dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
A - Presentazione delle istanze
Ai fini della partecipazione alla ripartizione delle risorse finanziarie previste per gli anni 2011, 2012 e 2013, quale sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni previste dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le Unioni di comuni, in attività alla data del 31 dicembre 2013 ed esistenti alla data di scadenza della presente circolare, dovranno trasmettere l'istanza (allegato 1) all'Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica - Dipartimento regionale delle autonomie locali - Servizio 4° "Finanza locale" - via Trinacria nn. 34-36 - 90144 Palermo, entro e non oltre il termine di 30 giorni, a pena di esclusione, dalla data di pubblicazione della presente circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Qualora l'invio avvenga tramite servizio postale, ai fini della verifica del rispetto del termine di presentazione dell'istanza, farà fede il timbro di spedizione; invece, nell'ipotesi in cui l'Unione di comuni provveda a trasmettere l'istanza ed i suoi allegati mediante e-mail dovrà utilizzare apposito servizio di posta certificata ed inoltrare esclusivamente alla sottostante casella di posta elettronica: dipartimento.autonomie.locali@certmail.regione.sicilia.it.
Le eventuali istanze trasmesse ad altri indirizzi di posta elettronica diversi da quello sopra evidenziato non saranno tenute in conto per la definizione del procedimento amministrativo.
Sono escluse dalla partecipazione alla ripartizione delle risorse finanziarie di che trattasi le Unioni di comuni previste come obbligatorie da disposizioni statali e/o regionali per la gestione di determinati servizi comunali, nonché quelle costituite esclusivamente per l'acquisizione di fondi comunitari.
A1 - Documentazione da allegare alle istanze
a) atti deliberativi delle amministrazioni comunali riguardanti l'adesione all'Unione di comuni, pena l'esclusione dell'istanza. Le Unioni di comuni che negli anni passati hanno presentato analoghe istanze potranno presentare, in alternativa a quanto sopra richiesto, apposite dichiarazioni del legale rappresentante (sindaco o commissario straordinario) dell'amministrazione comunale aderente all'Unione dalla quale risulti che la documentazione di cui sopra, in possesso del Dipartimento autonomie locali - Servizio 4° "Finanza locale" - precedentemente presentata, è ancora valida e che non ha subito modifiche e/o integrazioni;
b) statuto e atto costitutivo riguardante l'Unione di comuni pena l'esclusione dell'istanza. Le Unioni di comuni che negli anni passati hanno presentato analoghe istanze potranno presentare, in alternativa a quanto sopra richiesto, apposita dichiarazione del legale rappresentante dalla quale risulti che la documentazione di cui sopra, in possesso del Dipartimento autonomie locali - Servizio 4° "Finanza locale" - precedentemente presentata, è ancora valida e che l'Unione non ha subito modifiche statutarie e modifiche nella sua composizione originaria;
c) dichiarazione del legale rappresentante dell'Unione dalla quale risultino, distinti per anno, il numero e la tipologia dei servizi e/o funzioni che le amministrazioni comunali aderenti hanno affidato all'Unione per gli anni 2011, 2012 e 2013;
d) atti deliberativi delle amministrazioni comunali aderenti all'Unione riguardanti l'affidamento, distinto per anno, di servizi e/o funzioni all'Unione per gli anni 2011, 2012 e 2013;
e) dichiarazione del legale rappresentante dell'Unione dei comuni dalla quale risulti che l'Unione era in attività alla data del 31 dicembre 2013, e che continua a svolgere le proprie funzioni. La stessa dichiarazione dovrà contenere la durata dell'Unione con l'indicazione della data di scadenza;
f) elenco dei comuni aderenti all'Unione con l'indicazione del numero degli abitanti residenti distinto per gli anni 2011, 2012 e 2013; quest'ultimo dato dovrà riferirsi al 15° Censimento generale della popolazione del 2011 e diffuso dall'ISTAT il 19 dicembre 2012;
g) dichiarazione del legale rappresentante dell'Unione dei comuni dalla quale risulti che l'Unione di comuni rap-presentata non rientra fra quelle previste come obbligatorie da disposizioni statali e/o regionali per la gestione di determinati servizi comunali, nonché fra quelle costituite esclusivamente per l'acquisizione di fondi comunitari;
h) dichiarazione del legale rappresentante (sindaco o commissario straordinario) dell'amministrazione comunale aderente all'Unione dalla quale risulti il rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22, art. 10, comma 1. Nell'ipotesi in cui l'amministrazione comunale abbia aderito anche ad un'altra forma associativa che abbia come finalità unicamente la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico delle minoranze linguistiche storiche, il legale rappresentate dovrà evidenziare tale circostanza nella predetta dichiarazione.
Ove tra i servizi gestiti sia compreso "il controllo interno", occorre specificare quale tipo di controllo sia stato attivato o sia da attivare e, nel caso di controllo di gestione, se il referto di cui all'art. 198 del D.lgs. n. 267/2000 sia stato inviato alla Corte dei conti da parte dei comuni associati ai sensi di quanto previsto dall'art. 198 bis del medesimo D.lgs. n. 267/2000.
B - Istruttoria delle istanze
Questa Amministrazione, esaminate le istanze e la relativa documentazione a corredo, sulla scorta dei parametri approvati dal citato decreto assessoriale n. 82/2014 e sulla scorta dei requisiti posseduti dalle Unioni per ciascun anno di riferimento, provvederà alla ripartizione delle relative quote regionali. Nel caso in cui le risorse dovessero risultare insufficienti, si provvederà alla riduzione proporzionale di quanto assegnato. Nell'ipotesi in cui, dopo l'assegnazione derivante dai parametri approvati, dovessero residuare ulteriori risorse finanziarie queste saranno ripartite in proporzione al numero degli abitanti di ciascuna Unione.
Le quote statali saranno ripartite proporzionalmente all'assegnazione delle quote regionali.
Al fine della partecipazione al procedimento da parte delle Unioni di comuni interessate alla presentazione di eventuali osservazioni inerenti l'istruttoria, il servizio 4°"Finanza locale" del Dipartimento autonomie locali provvederà a dare notizia circa le risultanze dell'attività istruttoria tramite avviso pubblicato nel sito internet dello stesso Dipartimento e nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Al termine dell'istruttoria delle eventuali osservazioni presentate sarà definito il piano di riparto della riserva.
Si ritiene utile evidenziare che il sostegno ed incentivo di che trattasi, risultante dal piano di riparto, sarà cumulativo per il triennio 2011, 2012 e 2013 e concesso con un'unica assegnazione.
Si rappresenta che, come stabilito dal decreto assessoriale n. 82/2014, il contributo complessivo concedibile ad ogni Unione, comprensivo della quota statale, non potrà eccedere il 90% dell'importo richiesto in sede di istanza, restando a carico delle Unioni la quota del 10% ed in ogni caso il contributo concedibile non potrà eccedere la somma di euro 180.000,00.
Pur tuttavia, atteso che il contributo concedibile non potrà eccedere la somma di euro 180.000,00, le richieste non dovranno superare il limite massimo di euro 200.000,00.
Si rappresenta, altresì, che, così come risultante dal medesimo decreto assessoriale n. 82/2014, al fine di tutelare la specificità dell'attività dell'Unione dei comuni Besa - riconosciuta dal comma 5 dell'art. 10 della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 8 - che ha per unica finalità la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico delle minoranze linguistiche storiche, è stato previsto dalla Conferenza Regione - Autonomie locali, nella seduta del 3 marzo 2014, che il contributo assegnabile alla predetta Unione non potrà es-sere inferiore a quello assegnato per l'anno 2010.
C - Erogazione del contributo
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione del piano di riparto nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, le Unioni dovranno comunicare le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie ad essa riservate dal decreto stesso. La suddetta comunicazione dovrà pervenire all'Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica - Dipartimento regionale delle autonomie locali - Servizio 4 "Finanza locale" - via Trinacria nn. 34-36 - 90144 Palermo.
Entro 30 giorni dal ricevimento delle comunicazioni di cui sopra l'Ufficio provvederà alla liquidazione del contributo concedibile.
A tal proposito si riportano qui di seguito le diverse possibilità di utilizzo del contributo:
C1 - Utilizzo del contributo mediante il riconoscimento di spese sostenute e/o impegni assunti per gli anni 2011-2012-2013
Nella suddetta ipotesi l'Unione di comuni dovrà allegare
a) elenco delle spese sostenute, distinto per esercizio finanziario 2011-2012-2013, e/o elenco dei provvedimenti amministrativi comprovanti l'assunzione degli impegni corredato dalla dichiarazione del legale rappresentante dell'Unione dalla quale risulti che le spese sostenute e/o gli impegni assunti siano direttamente riconducibili all'Unione e che gli stessi gravino esclusivamente sul bilancio dell'Unione. La suddetta dichiarazione dovrà pure prevedere che nessun'altra agevolazione è stata riconosciuta da altri enti pubblici e/o privati per i medesimi giustificativi;
b) dichiarazione del legale rappresentante (sindaco o commissario straordinario) dell'amministrazione comunale aderente all'Unione dalla quale risulti che le stesse spese e/o impegni assunti nel 2011-2012-2013 dall'Unione dei comuni non gravino anche sul bilancio comunale.
Ad ogni buon fine si evidenzia la circostanza che il contributo concedibile e liquidabile, comprensivo della quota statale, non potrà eccedere il 90% dell'importo delle spese documentate e riconosciute idonee.
C2 - Utilizzo del contributo mediante il riconoscimento di spese sostenute e/o impegni assunti per gli anni 2011-2012-2013 e spese da sostenere per iniziative ancora da realizzare
Nella suddetta ipotesi l'Unione di comuni dovrà allegare:
a) elenco delle spese sostenute, distinto per esercizio finanziario 2011-2012-2013, e/o elenco dei provvedimenti amministrativi comprovanti l'assunzione degli impegni corredato dalla dichiarazione del legale rappresentante dell'Unione dalla quale risulti che le spese sostenute e/o gli impegni assunti siano direttamente riconducibili all'Unione e che gli stessi gravino esclusivamente sul bilancio dell'Unione. La suddetta dichiarazione dovrà pure prevedere che nessun'altra agevolazione è stata riconosciuta da altri enti pubblici e/o privati per i medesimi giustificativi;
b) dichiarazione del legale rappresentante (sindaco o commissario straordinario) dell'amministrazione comunale aderente all'Unione dalla quale risulti che le stesse spese e/o impegni assunti nel 2011-2012-2013 dall'Unione dei comuni non gravino anche sul bilancio comunale;
c) programma di iniziative ed interventi da realizzare, attinenti ai servizi e/o alle funzioni attribuite alle Unioni, illustrato in un'articolata relazione tecnico-economica.
Ad ogni buon fine si evidenzia la circostanza che, anche in questa ipotesi, il contributo concedibile e liquidabile, comprensivo della quota statale, non potrà eccedere il 90% dell'importo delle spese documentate e riconosciute idonee nonché delle spese ancora da sostenere per le iniziative e gli interventi.
C3 - Utilizzo del contributo mediante spese da sostenere per iniziative ancora da realizzare
Nella suddetta ipotesi l'Unione di comuni dovrà allegare un programma di iniziative ed interventi da realizzare, attinenti ai servizi e/o alle funzioni attribuite alle Unioni, illustrato in un'articolata relazione tecnico-economica.
Ad ogni buon fine si evidenzia la circostanza che il contributo concedibile e liquidabile, comprensivo della quota statale, non potrà eccedere il 90% dell'importo delle spese ancora da sostenere per le iniziative ancora da realizzare.
D - Verifiche
Le Unioni beneficiarie dei sostegni ed incentivi in argomento, così come previsto dall'art. 158 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dovranno presentare, al Servizio 4 "Finanza locale" del Dipartimento autonomie locali, il rendiconto entro 60 giorni dal termine dell'esercizio finanziario relativo alla liquidazione del contributo; il suddetto rendiconto dovrà essere sottoscritto dal responsabile dei servizi finanziari nonché dal segretario dell'Unione. Appare significativo rappresentare che il rendiconto, oltre alla dimostrazione contabile della spesa, documenta i risultati ottenuti in termini di efficienza ed efficacia dell'intervento.
L'inosservanza del termine sopra indicato comporta l'obbligo di restituzione del contributo straordinario liquidato.
Nell'ipotesi in cui, a seguito della presentazione del rendiconto, il sostegno ed incentivo liquidato dovesse risultare superiore al limite massimo del 90% delle spese effettivamente sostenute dall'Unione, l'Amministrazione regionale provvederà a recuperare la parte eccedente della somma liquidata mediante la riduzione del contributo concesso e con il contestuale invito all'Unione a restituire la somma liquidata in eccesso mediante il versamento in entrata nel bilancio regionale.
Nel caso di utilizzo del contributo per programmi di nuove iniziative ed interventi da realizzare (ipotesi C2 e C3), le spese rendicontate dovranno essere funzionali alla realizzazione del programma presentato e, nel caso di eventuali spese non ammissibili, l'Amministrazione regionale provvederà alla corrispondente riduzione del contributo concesso ed al contestuale invito all'Unione a restituire la somma liquidata in eccesso mediante il versamento in entrata nel bilancio regionale.
L'effettivo funzionamento dell'Unione di comuni potrà essere verificato in qualsiasi momento e con ogni mezzo ritenuto idoneo. Qualora a seguito delle suddette verifiche dovessero venir meno in tutto e/o in parte i presupposti essenziali che hanno determinato la concessione e la liquidazione dell'intervento contributivo, questa Amministrazione provvederà alla revoca del contributo liquidato ed al contempo al recupero delle somme erogate.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana quale regolare notifica ai destinatari e resa disponibile nel sito internet del Dipartimento autonomie locali.
L'Assessore: VALENTI
Allegato
OGGETTO: Sostegno ed incentivo alle Unioni dei comuni per gli anni 2011- 2012 - 2013. Riserva anno 2013 di cui alla lettera e) del comma 4 dell'art. 15 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9.Istanza.
All'Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica
Dipartimento delle autonomie locali
Serv. 4 - Finanza locale
Via Trinacria n. 34
90144 PALERMO
Allegati n.
Il sottoscritto............................ in qualità di legale rappresentante dell'Unione............................ con sede legale nel comune di............................ (prov. ..........) via............................ n. .......... c.a.p. ..............., tel. ..................., fax...................., codice fiscale............................;
Vista la legge regionale 15 maggio 2013, n.9 che all'articolo 15, comma 4, lett. e) ha individuato la riserva, a valere sul Fondo delle autonomie locali, di una quota pari a 1.500 migliaia di euro quale sostegno ed incentivo alle Unioni di comuni previste dall'articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, da ripartire in quote uguali per anni 2011, 2012 e 2013;
Visto il decreto n. 82 dell'8 aprile 2014 con il quale l'Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica ha approvato i criteri e le modalità per la ripartizione delle risorse di cui in oggetto;
Vista la circolare prot. n. 6 del 9 giugno 2014 che disciplina le modalità per la presentazione delle istanze per la fruizione delle suddette risorse;
Chiede
la concessione, in favore della predetta Unione, di un contributo di euro............................ (massimo euro200.000,00) quale rimborso per spese o impegni già sostenuti per gli anni 2011, 2012 e 2013 e/o spese ancora da sostenere per eventuali iniziative da realizzare.
A tal fine dichiara che:
a)l'Unione era in attività alla data del 31 dicembre 2013 e che continua a svolgere le proprie funzioni;
b)l'Unione è stata costituita il ............................ e la durata prevista è di anni...................con scadenza al............................
Dichiara inoltre che l'Unione è costituita dai seguenti comuni la cui popolazione è riferita al 15° Censimento generale della popolazione del 2011 diffuso dall'Istat il 19 dicembre 2012:
Comuni aderenti all'Unione anno 2011 |
Comuni aderenti all'Unione anno 2012 |
Comuni aderenti all'Unione anno 2013 |
Abitanti |
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. |
. |
. |
. |
. |
. |
. |
. |
. |
. |
. |
Dichiara, inoltre, che l'Unione di comuni rappresentata non rientra fra quelle previste come obbligatorie da disposizioni statali e/o regionali per la gestione di determinati servizi comunali, nonché tra quelle costituite esclusivamente per l'acquisizione di fondi comunitari.
Dichiara, altresì, che le amministrazioni comunali aderenti, come risulta dalle allegate attestazioni, hanno affidato all'Unione i seguenti servizi e/o funzioni:
Anno 2011 |
Anno 2012 |
Anno 2013 |
|||
Comuni aderenti all'Unione |
Servizi e/o funzioni |
Comuni aderenti all'Unione |
Servizi e/o funzioni |
Comuni aderenti all'Unione |
Servizi e/o funzioni |
. |
1 |
. |
1 |
. |
1 |
2 |
2 |
2 |
|||
3 |
3 |
3 |
|||
4 |
4 |
4 |
|||
. |
1 |
. |
1 |
. |
1 |
2 |
2 |
2 |
|||
3 |
3 |
3 |
|||
4 |
4 |
4 |
|||
. |
1 |
. |
1 |
. |
1 |
2 |
2 |
2 |
|||
3 |
3 |
3 |
|||
4 |
4 |
4 |
Si allega la documentazione prevista nella circolare prot. n. ............. del........................... "Sezione A1 - documentazione da allegare alle istanze -" ai punti a), b), d), h)
.................................... lì..............................
Firma del legale rappresentante dell'ente
......................................................................