
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 23 luglio 2015
G.U.R.S. 21 agosto 2015, n. 34
Piano regionale di controllo ufficiale alimenti e bevande 2015-2018.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE PER LE ATTIVITA' SANITARIE E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 833 del 23 dicembre 1978 istitutiva del Servizio sanitario nazionale e s. m. e i.;
Viste le leggi regionali n. 30 del 3 novembre 1993 e n. 33 del 20 agosto 1994;
Vista le legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000 sulla individuazione delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative da trasferire alle regioni in materia di salute e sanità veterinaria ai sensi del D.L. 31 marzo 1998 [N.d.R. recte: D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112] e s.m. e i;
Visto il regolamento CE n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 e s. m. e i., che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;
Visto il regolamento CE n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e s. m. e i. sull'igiene dei prodotti alimentari;
Visto il regolamento CE n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e s. m. e i., che stabilisce norme sull'igiene dei prodotti di origine animale;
Visto il regolamento CE n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e s. m. e i., che stabilisce norme per l'organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano;
Visto il regolamento CE n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali;
Visto il decreto legislativo n. 193 del 6 novembre 2007 di attuazione della direttiva 2004/41/CE in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei relativi regolamenti comunitari che individua le autorità competenti per l'applicazione dei regolamenti del c.d. "pacchetto igiene";
Vista la legge n. 19 del 16 dicembre 2008, concernente le norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali;
Vista la legge n. 5 del 14 aprile 2009, concernente le norme per il riordino del servizio sanitario regionale;
Visto il D.D.G. del Dipartimento ASOE n. 1094 del 14 giugno 2011, con il quale è stato adottato l'accordo sancito in data 29 aprile 2010 dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le regioni e le province autonome, relativo alle linee guida applicative del regolamento CE n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e s. m. e i. sull'igiene dei prodotti alimentari;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per la salute n. 477 del 13 marzo 2013, con il quale sono stati adottati: l'Accordo Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 recante "Linee guida applicative del regolamento CE n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e s. m. e i. che stabilisce norme sull'igiene dei prodotti di origine animale" e l'Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013, recante "Linee guida per il funzionamento e il miglioramento dell'attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della salute, delle regioni e delle province autonome e delle AA.SS.LL. in materia di sicurezza degli alimenti e della sanità pubblica veterinaria";
Visto il D.P.R. 14 luglio 1995 - Atti di indirizzo e coordinamento per l'elaborazione dei programmi di controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande;
Visto il reg. CE n. 2073 del 15 novembre 2015 [N.d.R. recte: reg. CE n. 2073 del 15 novembre 2005] sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari;
Visto il D.lvo n. 169 del 21 maggio 2004 (attuazione della direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori alimentari) con allegati relativi alle sostanze ammesse e all'apporto giornaliero ammissibile (AGA);
Visto il reg. CE n. 1925/2006 relativo ad aggiunta di vitamine e minerali negli alimenti;
Visto il reg. CE n. 1170/2009 che modifica la direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori;
Visto il D.M. 9 aprile 2009, n. 82 in attuazione della direttiva 2006/125/CE in materia di alimenti per lattanti;
Vista la direttiva 2006/125/CE relativa ad alimenti a base di cereali ed altri alimenti destinati ai lattanti e al proseguimento;
Vista la direttiva 99/21/CE sugli alimenti dietetici a fini speciali attuato dal DPR 20 marzo 2002, n. 57;
Visto il reg. CE n. 41/2009 relativo alla composizione e all'etichettatura dei prodotti alimentari destinati a soggetti intolleranti al glutine;
Considerato che il numero e la tipologia dei campioni oggetto dei controlli della programmazione regionale deve essere definito sulla base delle indicazioni contenute negli indirizzi operativi nazionali, in accordo con gli obiettivi del Piano nazionale integrato 2015 - 2018, oltre che sulla base della realtà distributiva locale;
Considerato di dover ottemperare alla pianificazione delle attività regionali sulla base dei criteri contenuti nei sopra citati indirizzi operativi nazionali;
Considerato di dovere assolvere all'obbligo di pubblicazione previsto dalla legge regionale n. 21/2014, art. 68, modificata dall'art. 98, comma 6, della legge regionale del 7 maggio 2015, n. 9;
Considerata la necessità di dare attuazione in ambito regionale al piano dei controlli ufficiali sugli additivi alimentari tal quali e negli alimenti 2015-2018;
Ritenuto di dover procedere nel merito;
Decreta:
Per i motivi espressi in premessa, che qui si intendono interamente riportati, è approvato il Piano regionale di controllo ufficiale alimenti e bevande 2015-2018, allegato n. 1 al presente decreto e di cui fa parte integrante, con relative tabelle ed allegati.
Il presente provvedimento integrerà il Piano regionale integrato dei controlli 2015-2018.
Il presente provvedimento sarà inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione e pubblicato nel sito web istituzionale di questo Assessorato.
Palermo, 23 luglio 2015.
TOZZO
Allegato
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE ALIMENTI E BEVANDE 2015-2018
Il Piano regionale integrato, così come espressamente riportato nel PNI 2015-2018, costituisce la diretta emanazione di quanto previsto dal D.P.R. 14 luglio 2015 e s. m. e i.
Obiettivi
Al fine di garantire la sicurezza del consumatore la normativa comunitaria e nazionale ha previsto un approccio sistematico in tutta la catena alimentare dal produttore primario fino al consumatore finale, affinché ciascun componente della filiera, in un'ottica di sicurezza alimentare, garantisca l'igiene attuando le "buone pratiche" specifiche per ciascun settore. Pertanto, il piano regionale di controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande sarà orientato alla verifica dei requisiti richiesti dalla norma nelle fasi di produzione, trasformazione, confezionamento, somministrazione e commercializzazione compresi trasporto e stoccaggio.
Normativa di settore:
D.P.R. 14 luglio 1995 - Atti di indirizzo e coordinamento per l'elaborazione dei programmi di controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande.
Reg. CE n. 178/2002 e normativa riconosciuta come "Pacchetto igiene" (regg. CE nn. 852, 853, 854 e 882 del 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari e sull'organizzazione dei controlli ufficiali).
Reg. CE n. 2073/2005 art. 2 sui criteri microbiologici di sicurezza e igiene di processo.
Normativa ADAP (D.lvo n. 169 del 21 maggio 2004, reg. CE n. 1925/2006, reg. CE n. 1170/2009, D.M. 9 aprile 2009, n. 82, direttiva 2006/125/CE, D.P.R. 20 marzo 2002 n. 57, reg. CE n. 41/2009).
Normativa additivi reg. CE n. 1333/2008 e s. m. e i.
D.D.G. n. 1185/2013 (art. 1, integrazione PRIS 2011-2014 su autorità competente).
Strumenti di controllo ufficiale:
Gli strumenti utilizzati per il controllo ufficiale, così come definiti dall'articolo 2 del regolamento CE n. 882 del Parlamento e del Consiglio del 29 aprile 2004, sono:
Ispezione: esame di qualsiasi aspetto relativo ai mangimi, agli alimenti, alla salute e al benessere degli animali per verificare che tali aspetti siano conformi alle specifiche prescrizioni di legge.
Sorveglianza: l'osservazione approfondita di una o più aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, di operatori del settore dei mangimi e degli alimenti, oppure dello loro attività.
Campionamento per l'analisi: il prelievo di un mangime o di un alimento oppure di una qualsiasi sostanza (anche proveniente dall'ambiente) necessaria alla loro produzione, trasformazione, e distribuzione o che interessa la salute degli animali, per verificare, mediante analisi, la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute degli animali. All'atto del campionamento deve essere compilato un modello di verbale per il quadriennio 2015-2018 uguale a quello utilizzato nel quadriennio 2010-2014 opportunamente integrato dall'allegato n. 7 al presente piano.
Verifica: il controllo, mediante esame e considerazioni obiettive, volto a stabilire se siano stati soddisfatti requisiti specifici.
Monitoraggio: la realizzazione di una sequenza predefinita di osservazioni o misure al fine di ottenere un quadro d'insieme della conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti, di salute e di benessere degli animali.
Controllo materiale: controllo del mangime o dell'alimento stesso che può comprendere controlli sui mezzi di trasporto, sugli imballaggi, sull'etichettatura e sulla temperatura, il campionamento a fini di analisi e prove di laboratorio e qualsiasi altro controllo necessario per verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti.
Controllo documentale: esame dei documenti commerciali e, se del caso, dei documenti richiesti dalla normativa in materia di mangimi e di alimenti che accompagnano la partita.
Controllo d'identità: ispezione visuale per assicurare che i certificati o altri documenti di accompagnamento della partita coincidano con l'etichettatura e il contenuto della partita stessa.
Audit: esame sistematico e indipendente per accertare se determinate attività e i risultati correlati siano conformi alle disposizioni previste, se tali disposizioni siano attuate in modo efficace e siano adeguate per raggiungere determinati obiettivi.
Frequenze minime di ispezione e controllo:
Le frequenze minime delle ispezioni agli stabilimenti di produzione e di confezionamento nonché agli esercizi di somministrazione con il relativo tipo di attività sono riportate nel D.P.R. 14 luglio 1995 e programmate sulla base della categorizzazione del rischio.
Sarà cura dei dirigenti generali delle AA.SS.PP. assicurare l'applicazione puntuale di quanto previsto dalle singole linee di attività del presente piano. Si precisa, infatti, che le attività di campionamento e di ispezione programmate costituiscono l'attività minima richiesta quale adempimento LEA.
Linee di intervento del piano regionale:
Linea 1 - Piano regionale di controllo ufficiale sulla contaminazione microbiologica degli alimenti 2015-2018 (reg. CE n. 2073/2005 e s. m. e i.)
Linea 2 - Piano regionale di controllo ufficiale sui contaminanti negli alimenti (reg. CE n. 1881/2006)
Linea 3 - Piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di micotossine negli alimenti (PNI 2015-2018)
Linea 4 - Piano regionale di controllo ufficiale sugli alimenti destinati ad una alimentazione particolare (ADAP);
Linea 5 - Piano regionale di controllo ufficiale sugli integratori (d.l.vo n. 169 del 21 maggio 2004 e s. m. e i.);
Linea 6 - Piano regionale di controllo ufficiale sulla verifica della presenza di impurità solide negli alimenti
I referenti regionali per l'attuazione del presente piano sono:
- dr. Pietro Schembri, dirigente del servizio 4, sicurezza alimentare del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale della salute DASOE (p.schembri@regione.sicilia.it 091.7079339).
- dr. Donatella Manzo, dirigente dell'U.O. 4.2, Piani e gestione emergenze (donatella.manzo@regione.sicilia.it - 091.7079338).
I laboratori regionali ai quali dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale sono l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3, Palermo e i laboratori di sanità pubblica delle AA.SS.PP della Sicilia, in funzione generalmente delle matrici e delle linee di intervento del presente piano regionale. In particolare, all'IZS Palermo saranno conferiti di norma i campioni relativi a matrici di origine animale e di origine vegetale non trasformati, al laboratorio di sanità pubblica saranno conferiti i campioni relativi a matrici di origine vegetale trasformati.
I laboratori devono essere accreditati conformemente alla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005 ("Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura") per singole prove o per gruppi di prove e riconosciuti tali dall'organismo unico di accreditamento.
Al fine di assicurare le attività previste dal presente piano, i dirigenti generali delle AA.SS.PP., qualora non sia possibile procedere ad effettuare le determinazioni analitiche richieste presso i laboratori di sanità pubblica di propria competenza, dovranno stipulare apposite convenzioni a titolo oneroso con gli altri laboratori pubblici della Regione (laboratori di sanità pubblica delle AA.SS.PP., Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia).
All'Istituto superiore di sanità (I.S.S.) competono le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi e non deperibili; le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi e deperibili, secondo le disposizioni della legislazione vigente in materia, sono effettuate dal medesimo laboratorio che ha garantito l'analisi di prima istanza.
Flussi informativi e di rendicontazione
Per garantire l'acquisizione e la registrazione delle informazioni necessarie alla rendicontazione finale, all'atto del controllo ufficiale oltre al verbale di prelevamento, dovrà essere compilata anche la scheda allegato n. 7 al piano regionale di controllo ufficiale alimenti e bevande.
Per la rendicontazione dei risultati dei controlli delle suddette linee di intervento sarà utilizzato il flusso di trasmissione NSIS.
Pertanto, sarà cura dei laboratori incaricati entro il 28 febbraio di ogni anno registrare sul portale sanitario NSIS in misura corretta e puntuale i dati relativi alle analisi riferite all'anno precedente, facendo riferimento ai codici VIG riportati sul verbale di campionamento allegato al presente piano (allegato n. 7).
Il servizio 4 - Sicurezza alimentare del Dipartimento ASOE provvederà ad analizzare, aggregare e validare i dati di rendicontazione, trasmettendo le informazioni definitive al Ministero della salute entro il 31 marzo di ogni anno.
Allo scopo di assicurare i flussi informativi sui controlli e l'elaborazione del rapporto annuale, è necessario che tutta la tempistica prevista venga rispettata.
ALLEGATI:
1 - Linea di intervento n. 1: piano regionale di controllo ufficiale sulla contaminazione microbiologica degli alimenti 2015-2018.
2 - Linea di intervento n. 2: piano regionale di controllo ufficiale sui contaminanti negli alimenti 2015-2018.
3 - Linea di intervento n. 3: piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di micotossine negli alimenti.
4 - Linea di intervento n. 4: piano regionale di controllo ufficiale sugli alimenti destinati ad un alimentazione particolare (ADAP) 2015-2018.
5 - Linea di intervento n. 5: piano regionale di controllo ufficiale sugli integratori alimentari 2015-2018.
6 - Linea di intervento n. 6: piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di impurità solide negli alimenti 2015-2018.
7 - Allegato al verbale di campionamento.
Allegato n. 1
(Linea di intervento n. 1)
"PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA DEGLI ALIMENTI 2015-2018"
Il regolamento CE n. 2073/2005 obbliga gli operatori del settore alimentare a provvedere affinché i prodotti alimentari siano conformi ai criteri di sicurezza e igiene di processo, ma stabilisce anche che le autorità competenti nell'ambito dell'attività di controllo ufficiale ne verifichino il rispetto mediante il campionamento e l'analisi.
Le aziende sanitarie provinciali, ai fini della verifica di conformità ai criteri di sicurezza degli alimenti nell'esecuzione dei controlli ufficiali effettuati ai sensi del regolamento CE n. 882/2004 tengono conto dei criteri microbiologici (limiti e metodi di analisi di riferimento) stabiliti nella parte I allegato I del regolamento CE n. 2073/2005.
L'autorità competente procederà al controllo ufficiale per la rilevazione della presenza di microrganismi, delle loro tossine e dei loro metaboliti su tutte le matrici indicate nel Piano e qualora si rilevasse un rischio documentato per la sicurezza alimentare anche su altre matrici extra-piano.
Nel caso di campionamento extrapiano i campioni dovranno essere trasmessi al laboratorio di riferimento con una relazione che attesti la condizione di rischio o di pericolo che ha indotto l'operatore ad effettuare il prelievo.
Normativa di riferimento:
- Reg. CE n. 2073 della Commissione del 15 novembre 2005;
- Linee guida dell'intesa Stato-Regioni del 10 maggio 2007 per le modalità di campionamento;
- reg. CE n. 1441 della Commissione del 5 dicembre 2007;
- reg. CE n. 365 della Commissione del 28 aprile 2010.
Obiettivi del piano regionale:
- programmare e coordinare le attività di controllo ufficiale mirate alla valutazione della contaminazione microbiologica negli alimenti di origine animale, vegetale, mista e per l'infanzia, tenendo conto anche dei criteri di sicurezza alimentare stabiliti dal regolamento CE n. 2073 della Commissione del 15 novembre 2005, dalle linee guida dell'intesa Stato-Regioni del 10 maggio 2007, dal regolamento CE n. 1441 della Commissione del 5 dicembre 2007 e dal regolamento CE n. 365 della Commissione del 28 aprile 2010.
Il campionamento deve essere effettuato su alimenti immessi nel mercato, sia di produzione nazionale che comunitaria ed extracomunitaria.
L'attività di controllo ufficiale per la verifica di conformità ai criteri di sicurezza degli alimenti, da effettuare sull'intero territorio regionale, dovrà essere orientata secondo quanto riportato in tabella 1 (distribuzione territoriale semi aggregata e categorizzazione del rischio). Tra i campioni da prelevare possono essere compresi anche i controlli ufficiali per la verifica dei processi produttivi effettuati per verificare il rispetto da parte dell'OSA dei criteri di processo stabiliti dal regolamento CE n. 2073/2005.
Al fine di evitare sovraccarichi nell'attività analitica e consentire il rispetto delle scadenze temporali previste per la rendicontazione e la trasmissione dei dati del controllo ufficiale è opportuno e comunque dietro specifici accordi con i direttori dei laboratori di sanità pubblica che l'attività di campionamento venga ripartita in modo uniforme nell'arco dell'anno. I SIAN e i SIAOA delle AA.SS.PP. avranno cura di raccordarsi con i Laboratori di sanità pubblica di riferimento e l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", per il conferimento dei campioni.
L'attività dovrà, comunque, essere conclusa entro il 15 dicembre di ogni anno.
In casi specifici (es. prodotti altamente deperibili, prodotti prossimi alla scadenza, scarsa quantità di prodotto alimentare campionabile) si potrà procedere a campionamento in aliquota unica, costituita dalle unità campionarie previste. In tali casi la consegna al laboratorio dovrà avvenire nella stessa giornata del campionamento e dovrà essere compilata la parte del verbale a garanzia del diritto alla difesa, ai sensi dell'articolo 223 del decreto legislativo n. 271/89, previo accordo con il laboratorio di riferimento.
I prodotti altamente deperibili e prossimi alla scadenza dovranno essere consegnati al laboratorio di riferimento entro il giorno di mercoledì di ciascuna settimana.
Nell'attività di ispezione presso la ristorazione etnica dovranno essere campionati piatti pronti quali paella, kebab, sushi, sashimi, couscous, ecc. Riguardo le temperature di trasporto dei campioni, è necessario attenersi a quanto previsto dalle normative vigenti (decreto ministeriale 16 dicembre 1993, reg. CE n. 853/2004 e successive modifiche e integrazioni, linee guida sui prodotti della pesca, sui molluschi bivalvi ecc.).
I laboratori regionali ai quali dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale sono:
- L'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri" (I.Z.S.), per l'effettuazione delle analisi di laboratorio sugli alimenti di origine animale e sugli alimenti di origine vegetale non trasformati, giusto decreto del Ministero della salute 27 febbraio 2008;
- i Laboratori di sanità pubblica delle AA.SS.PP., per le analisi sui prodotti di origine vegetale trasformati, per la prima infanzia di origine vegetale e per fini medici speciali;
- all'Istituto superiore di sanità (I.S.S.) per le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi e non deperibili; le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi e deperibili, secondo le disposizioni della legislazione vigente in materia, sono effettuate dal medesimo laboratorio che ha garantito l'analisi di prima istanza.
Linea di intervento 1
TIPOLOGIA OSA DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE
(da riportare nel verbale di campionamento)
1 |
Produttori e confezionatori all'ingrosso |
2 |
Produttori e confezionatori al dettaglio |
3 |
Ristorazione tradizionale |
4 |
Ristorazione etnica |
5 |
Bar, rosticcerie, pasticcerie |
6 |
Agriturismi |
7 |
Self-service |
8 |
Mense ospedaliere |
9 |
Mense scolastiche e universitarie |
10 |
Mense circondariali |
11 |
Mense uffici pubblici |
12 |
Centri di cottura |
13 |
Catering |
14 |
Case di riposo e altre |
15 |
Distribuzione all'ingrosso |
16 |
Distribuzione organizzata |
17 |
Negozi di vicinato |
Allegato n. 2
(Linea di intervento n. 2)
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DI CONTAMINANTI NEGLI ALIMENTI 2015-2018
La presente linea di intervento, elaborata sulla base delle indicazioni previste dal Piano nazionale integrato 2015 - 2018, ha lo scopo di programmare e coordinare le attività di controllo mirate alla valutazione della contaminazione degli alimenti di origine animale e vegetale non trasformati relativamente ai seguenti contaminanti:
Metalli (piombo, cadmio e mercurio)
PCB, 3-MCPD, IPA
Diossine
L'origine dei contaminanti può essere di tipo industriale (diossine, piombo e cadmio), ambientale (IPA, piombo, cadmio, arsenico, mercurio) e essere l'effetto di una aggiunta intenzionale o utilizzo improprio di sostanze chimiche, la cui assunzione o esposizione può produrre effetti nocivi nell'immediato o nel corso del tempo a seguito del fenomeno di accumulo.
Normativa di riferimento:
Reg. CE 1881/2006 sulla definizione dei tenori massimi di contaminanti negli alimenti, in particolare sul tenore massimo di nitrati e di IPA (modificato dal reg. CE n. 1258/2011), di micotossine, metalli, 3-MCPD, diossine, policloro bifenili (PCB).
Reg. CE n. 1259/2011 sulla definizione dei tenori massimi di PCB, diossine simili e diossine non simili negli alimenti.
Reg. CE n. 835/2011 sulla definizione dei tenori massimi di PIPA negli alimenti.
La tabella che segue riporta il numero dei campionamenti distinti per A.S.P. e per tipologia di matrice. Le AA.SS.PP. avranno cura, nell'ambito della programmazione, di garantire il campionamento di tutte le matrici assegnate e di prevedere che la presente attività sia distribuita in maniera uniforme nel corso dell'anno.
Il laboratorio regionale al quale dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale è l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3 - Palermo.
* cfr. reg. CE n. 1881/2006.
Allegato n. 3
(Linea di intervento n. 3)
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DI MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI 2015-2018
Le micotossine sono prodotti naturali, altamente tossici, del metabolismo secondario di alcune specie di funghi (Aspergillum, Penicillium, etc.), che rappresentano un problema emergente di sicurezza alimentare.
Lo sviluppo di tali funghi e dei loro metaboliti tossici sulle derrate alimentari può verificarsi in campo per condizioni ambientali o agronomiche sfavorevoli o errate (eccessiva umidità associata a temperature elevate, infestazioni da insetti, mancanza di rotazione delle colture, improprio sistema di irrigazione, eccessivo uso di pesticidi), ma anche post raccolta durante le fasi di trasporto e stoccaggio, a causa di scorrette pratiche di conservazione.
La tabella che segue riporta il numero di campioni da effettuarsi annualmente distinto per A.S.P. e per matrice.
Il laboratorio regionale al quale dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale è l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3 - Palermo.
Allegato n. 4
(Linea di intervento n. 4)
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SUGLI ALIMENTI DESTINATI AD UNA ALIMENTAZIONE PARTICOLARE (ADAP) 2015-2018
In attuazione della normativa comunitaria e nazionale relativa al settore alimenti destinati ad una alimentazione particolare (ADAP) è stato predisposto il piano regionale dei controlli ufficiali da attuare nel quadriennio 2015-2018, in linea con la programmazione del Piano nazionale integrato 2015-2018.
Normativa di riferimento
- D.P.R. 14 luglio 1995 (atto di indirizzo specifico per ADAP che prevede un numero minimo di campioni come da tabella n. 6, art. 6, comma 2);
- d.lvo n. 169 del 21 maggio 2004 (attuazione della direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori alimentari) con allegati relativi alle sostanze ammesse e all'apporto giornaliero ammissibile (AGA);
- reg. CE n. 1925/2006 relativo ad aggiunta di vitamine e minerali negli alimenti;
- reg. CE n. 1170/2009 che modifica la direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori;
- D.M. 9 aprile 2009 n. 82 in attuazione della direttiva 2006/125/CE in materia di alimenti per lattanti;
- direttiva n. 2006/125/CE relativa ad alimenti a base di cereali ed altri alimenti destinati ai lattanti e al proseguimento;
- direttiva n. 99/21/CE sugli alimenti dietetici a fini speciali attuato dal D.P.R. 20 marzo 2002, n. 57;
- reg. CE n. 41/2009 relativo alla composizione e all'etichettatura dei prodotti alimentari destinati a soggetti intolleranti al glutine;
- D.A. n. 483 del 12 marzo 2013 (approvazione linee guida applicative per il riconoscimento degli stabilimenti articolo 6, comma 3, reg. CE n. 852/2004).
Obiettivi del Piano regionale:
- Controllo di identità documentale;
- verifica del rispetto di quanto previsto dal reg. UE n. 400/2014 in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti per lattanti;
- ricerca delle aflatossine e delle micotossine in alimenti a base di cereali e in altri alimenti destinati ai lattanti e al proseguimento;
- ricerca del glutine in alimenti dietetici a fini speciali.
Il campionamento sarà effettuato contestualmente all'azione ispettiva e sarà comprensivo della verifica dei requisiti dell'etichettatura. Potrà essere effettuato sui punti vendita, presso gli stabilimenti di produzione o presso i centri di deposito o stoccaggio.
I laboratori regionali ai quali dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale sono:
L'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3 - Palermo per gli alimenti di origine animale e di origine vegetale non trasformati.
Il laboratorio di sanità pubblica di Palermo per gli alimenti di origine vegetale trasformati.
Flussi informativi e di rendicontazione
Nelle more che sia resa disponibile una specifica funzionalità sul sistema informativo NSIS, i flussi dovranno essere assicurati dalle aziende AA.SS.PP. tramite tabelle di rendicontazione in formato Excel.
Le AA.SS.PP., inoltre, provvederanno ad inviare al servizio 4 - Sicurezza alimentare entro il 28 febbraio di ogni anno, congiuntamente alla tabella di cui sopra:
1. l'elenco degli ADAP tal quali cui si riferisce l'eventuale etichetta non conforme;
2. l'elenco degli alimenti per i quali sono stati rilevati non conformità;
3. le misure, i provvedimenti e le eventuali sanzioni applicate in caso di non conformità.
Allegato n. 5
(Linea di intervento n. 5)
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SUGLI INTEGRATORI 2015-2018
In attuazione della normativa comunitaria e nazionale relativa al settore integratori, nonchè del quadro normativo dei controlli ufficiali, la Regione Sicilia ha predisposto il piano regionale dei controlli ufficiali da attuare nel quadriennio 2015-2018, in linea con la programmazione del Piano nazionale integrato 2015-2018.
Normativa di riferimento
- D.lvo 169 del 21 maggio 2004 (attuazione della direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori alimentari) con allegati relativi alle sostanze ammesse e all'apporto giornaliero ammissibile (AGA);
- reg. CE n. 1925/2006 relativo ad aggiunta di vitamine e minerali negli alimenti;
- reg. CE n. 1170/2009 che modifica la direttiva comunitaria 2002/46/CE in materia di legislazione comunitaria per gli integratori.
Obiettivi del Piano regionale:
- Controllo di identità documentale;
- verifica della composizione dell'integratore alimentare dichiarata in etichetta con ricerca analitica dei metalli pesanti;
- verifica della composizione dell'integratore alimentare a base di piante dichiarata in etichetta con ricerca analitica dei metalli pesanti e della conformità all'eventuale trattamento con radiazioni ionizzanti.
Il campionamento sarà effettuato contestualmente all'azione ispettiva e sarà comprensivo della verifica dei requisiti dell'etichettatura.
Potrà essere effettuato sui punti vendita, presso gli stabilimenti di produzione o presso i centri di deposito o stoccaggio.
Il laboratorio regionale al quale dovranno essere conferiti i campioni oggetto di controllo ufficiale è l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3, Palermo.
Flussi informativi e di rendicontazione
Nelle more che sia resa disponibile una specifica funzionalità sul sistema informativo NSIS, i flussi dovranno essere assicurati dalle aziende AA.SS.PP. tramite tabelle di rendicontazione in formato Excel.
Le AA.SS.PP., inoltre, provvederanno ad inviare al servizio 4 - Sicurezza alimentare entro il 28 febbraio di ogni anno, congiuntamente alla tabella di cui sopra:
1. l'elenco degli integratori per i quali sono state rilevate non conformità;
2. le misure, i provvedimenti e le eventuali sanzioni applicate in caso di non conformità.
Allegato n. 6
(Linea di intervento n. 6)
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA VERIFICA DELLA PRESENZA DI IMPURITA' SOLIDE NEGLI ALIMENTI PER GLI ANNI 2015-2018
Il sistema di allerta rapido (RASFF), nell'ultimo quadriennio, ha fatto registrare una serie di segnalazioni inerenti la presenza di impurità solide di vario genere in diversi alimenti.
L'identificazione dei corpi estranei fornisce utili indicazioni sulla salubrità dell'alimento e delle materie prime utilizzate, sulle condizioni igieniche delle fasi di lavorazione, trasformazione e conservazione.
Per corpo estraneo di un alimento si intende qualunque sostanza estranea alla sua produzione, derivante da condizioni o modalità di preparazione, conservazione e distribuzione igienicamente non corrette.
I corpi estranei, in base alla loro natura, possono essere distinti come:
Materiali biologici di origine animale (peli, capelli, feci, insetti interi o frammentati, piume, larve, topi, rettili, molluschi, ecc.).
Materiali biologici di origine vegetale.
Materiale cristallino e/o amorfo (frammenti di vetro e di pietre).
Corpi riconoscibili (metallici e non).
Oltre al senso di ripugnanza, tali impurità possono causare al consumatore disturbi all'apparato digerente, lesioni alla mucosa intestinale, allergie, dermatiti e disturbi all'apparato respiratorio.
Poiché la maggior parte delle segnalazioni sulla presenza di impurità in alimenti riguarda alcune filiere alimentari l'attività del controllo ufficiale sarà rivolta prioritariamente a tali prodotti.
Il filth test è il metodo analitico che permette di ricercare le impurità solide (corpi estranei) inglobate e/o nascoste nelle matrici alimentari non rivelabili ad una ispezione diretta.
Il presente Piano ha lo scopo di programmare e coordinare, nella Regione Siciliana, le attività di controllo mirate alla verifica della presenza di impurità solide negli alimenti a maggior rischio di contaminazione da corpi estranei.
Il laboratorio regionale al quale dovranno essere conferiti i campioni oggetto della presente linea di intervento è l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "A. Mirri", via G. Marinuzzi n. 3 - Palermo. Per ogni eventuale approfondimento potrà essere contattata, in particolare, l'area diagnostica specialistica, dr. Maria Rita Schiavo mariarita.schiavo@izssisilia.it (tel. 091-6565306).
Allegato n. 7