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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA

DECRETO 15 marzo 2016

G.U.R.S. 23 dicembre 2016, n. 56

Misure fitosanitarie ufficiali contro il virus Tomato leaf curl New Delhi virus (ToLCNDV).

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA

Visto lo Statuto della Regione;

Visto il D.P.R.S. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione Siciliana;

Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l'art. 7 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;

Visti la delibera n. 264 del 5 novembre 2015 e il D.P. Reg. n. 6617 dell'11 novembre 2015, con i quali è stato conferito alla dr.ssa Rosaria Barresi l'incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale dell'agricoltura dell'Assessorato regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Visto il D.D.G. n. 2898 del 25 maggio 2015, con il quale il dirigente generale ha conferito al dott. Sinatra Vito l'incarico di dirigente del servizio 5 Fitosanitario regionale e lotta alla contraffazione;

Visto l'art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21;

Vista la direttiva del Consiglio n. 2000/29/CE;

Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, riguardante le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e successive modifiche;

Visti il titolo III e l'art. 50 del suddetto decreto legislativo, che determinano le tipologie dei controlli fitosanitari, nonchè le finalità e le competenze dei servizi fitosanitari regionali;

Visto il decreto legislativo 9 aprile 2012, n. 84 di modifica ed integrazione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;

Visto il decreto assessoriale 18 novembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 53 del 3 dicembre 2010, che individua nel servizio 5 di questo Dipartimento il servizio fitosanitario regionale previsto dall'art. 50 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;

Visto il D.D.G. n. 4363 del 30 giugno 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 31 del 31 luglio 2015, con il quale è stato riorganizzato il servizio fitosanitario regionale ed attuato il decreto legislativo n. 214/2005;

Vista la notifica ufficiale al Ministero politiche agricole di rinvenimento di Tomato leaf curl New Delhi Virus (ToLCNDV), famiglia Geminiviride, genere Begomovirus, in Sicilia occidentale, come confermato dalle specifiche analisi di laboratorio effettuate;

Considerato che questo servizio fitosanitario regionale ha accertato la presenza del virus Tomato leaf curl New Delhi Virus (ToLCNDV), in alcuni siti di produzione di colture orticole ricadenti in territorio di Mazara del Vallo, Petrosino, Marsala (ex provincia di Trapani);

Considerata l'opportunità di procedere all'emanazione delle necessarie misure fitosanitarie ufficiali, in applicazione degli artt. 17, comma 5, e 15 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;

A termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:

Art. 1

Con l'obiettivo di contenere la diffusione del virus Tomato leaf curl New Delhi Virus (ToLCNDV), sono istituite le misure fitosanitarie ufficiali riportate nell'allegato 1, che è parte integrante del presente decreto. Le relative prescrizioni obbligatorie sono a cura e spese dei proprietari o conduttori, a qualsiasi titolo, dei terreni ove sono presenti piante di ortive suscettibili.

Art. 2

Sono dichiarati contaminati dal virus Tomato leaf curl New Delhi Virus (ToLCNDV), gli interi territori comunali di Mazara del Vallo, Petrosino e Marsala dell'ex provincia di Trapani. Lo stato di contaminazione potrà essere revocato, a seguito dell'eradicazione dei focolai riscontrati. Il restante territorio regionale è dichiarato indenne dal virus.

Art. 3

Chiunque non ottemperi alle prescrizioni fitosanitarie impartite con il presente decreto è punito con le sanzioni amministrative previste dall'art. 54 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 4

Per quanto non previsto dal presente decreto, si fa riferimento al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 5

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e nel sito istituzionale di questo Assessorato.

Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione online, tutti gli elementi identificativi del presente provvedimento sono trasmessi al responsabile della pubblicazione.

Palermo, 15 marzo 2016.

SINATRA

ALLEGATO 1

MISURE FITOSANITARIE UFFICIALI CONTRO IL VIRUS TOMATO LEAF CURL NEW DELHI VIRUS (ToLCNDV) DEFINIZIONI

Ai fini del presente decreto sono stabilite le seguenti definizioni:

a) piante ospiti: specie appartenenti alle famiglie delle solanacee e delle cucurbitacee, fra cui pomodoro zucchino e melone;

b) "zona indenne": il territorio dove non è stato riscontrato il virus Tomato leaf curl New Delhi Virus (ToLCNDV) o dove lo stesso è stato eradicato ufficialmente;

c) "area contaminata": campo di produzione o vivaio in cui è stata accertata ufficialmente con analisi di laboratorio la presenza del virus ToLCNDV;

d) "SFR": Servizio Fitosanitario regionale.

PRESCRIZIONI OBBLIGATORIE PER LE AREE CONTAMINATE

MISURE FITOSANITARIE PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL ToLCNDV.

Premessa

Per ostacolare la diffusione del virus ToLCNDV, è necessaria l'adozione di alcune misure fitosanitarie, da applicare in tutte le zone contaminate. La trasmissione avviene tramite il vettore infetto, Bemisia tabaci (aleurodide del tabacco), a sua volta diffuso con il trasporto, gli indumenti, i mezzi di trasporto, le piante e le parti di piante provenienti da luoghi contaminati. L'insetto, alimentandosi su piante infette, acquisisce il virus che successivamente inocula nelle piante sane, pertanto il patogeno non si trasmette, né per seme né per contatto. Da ciò l'importanza di limitare, quanto più possibile, il contatto tra pianta e vettore.

Il SFR procede ad effettuare il monitoraggio periodico nelle aree contaminate e nelle zone indenni potenzialmente a rischio, soprattutto nei periodi di attività del vettore, al fine di verificare lo stato di diffusione del virus.

GESTIONE DEL SUOLO

ERADICAZIONE DELLE PIANTE INFESTATE

Il terreno di coltivazione deve essere mantenuto libero dalle erbe infestanti, che sono ospiti del virus e rappresentano un serbatoio d'inoculo per la malattia.

L'eliminazione delle erbe infestanti può essere effettuata meccanicamente, in via preferenziale, oppure mediante l'utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati, ad azione diserbante.

Le piante infette devono essere prontamente estirpate e distrutte.

Tale operazione dovrà essere eseguita con tempestività, alla comparsa dei primi sintomi della malattia, al fine di evitare la diffusione alle piante vicine, tramite le punture di alimentazione dell'insetto vettore.

Nei vivai, in caso d'infezione, deve essere distrutto l'intero lotto interessato.

LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE PROTETTO, TUNNEL E/O SERRA

Considerato che il ritrovamento è avvenuto in ambiente protetto, tunnel e serra, è fondamentale che il vettore non si sposti dall'esterno verso l'interno degli apprestamenti protettivi, in cui si trovano le colture.

Ove possibile, specificatamente nelle serre, dovranno essere utilizzate reti antinsetto a maglie fine, le quali ostacolano l'ingresso della Bemisia tabaci.

Inoltre l'entrata, sia nelle serre che nei tunnel, deve essere munita di una doppia porta, corredata da rete anti insetto.

INTERVENTI FITOSANITARI

La difesa delle piante in tunnel ed in serra è condizione essenziale per la salvaguardia delle produzioni, ma è necessario che i prodotti fitosanitari siano specifici per gli aleurodidi.

In linea generale, una bassa densità d'impianto e una buona aerazione consentono di elevare l'efficienza dei trattamenti fitosanitari, migliorandone la distribuzione sulla coltura e sull'insetto vettore.

La presenza della Bemisia, anche nella vegetazione spontanea circostante le aree di coltivazione, deve essere oggetto di monitoraggio costante.

L'applicazione dei prodotti fitosanitari deve essere effettuata con razionalità, rispettando i tempi ed i modi di utilizzo, con particolare riferimento alle dosi e al numero dei trattamenti, allo scopo di aumentare l'efficacia e nel contempo non determinare resistenze ai principi attivi adottati.

In alternativa, può essere adottata la lotta biologica con antagonisti naturali all'interno degli apprestamenti protettivi.

Utile, in tunnel ed in serra, può essere il ricorso alle trappole cromotropiche di colore giallo, al fine di abbassare la popolazione del vettore.

Qualora non sia possibile eliminare meccanicamente le erbe spontanee presenti nel terreno circostante i tunnel o le serre, è necessario effettuare trattamenti specifici, al fine di ridurre quanto più possibile la popolazione della Bemisia Tabaci.

OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE

I laboratori pubblici e privati, ivi compresi quelli di ricerca, che accertino la presenza di ToLCNDV, devono darne immediata comunicazione al SFR.