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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

DECRETO 21 gennaio 2019, n. 50

G.U.R.I. 9 aprile 2019, n. 84

Riordino degli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di area psicologica. (Decreto n. 50/2019).

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, «Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonchè sperimentazione organizzativa e didattica»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, «Riordinamento delle scuole dirette a fini speciali, delle scuole di specializzazione e dei corsi di perfezionamento»;

Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, «Riforma degli ordinamenti didattici universitari», e, in particolare, l'art. 11, commi 1 e 2;

Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, «Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo», e successive modificazioni ed integrazioni, e, in particolare, l'art. 17, comma 95;

Vista la legge 18 febbraio 1989, n. 56, e, in particolare, l'art. 3;

Vista la legge 29 dicembre 2000, n. 401, e, in particolare, l'art. 8;

Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370, «Disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica», e, in particolare, l'art. 6, comma 6;

Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonchè delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario»;

Visto il decreto ministeriale 29 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° settembre 2011, n. 203, recante «Determinazione dei settori concorsuali, raggruppati in macro settori concorsuali, di cui all'art. 15 della legge 30 dicembre 2010, n. 240», e successive modificazioni e integrazioni;

Visto il decreto ministeriale 4 ottobre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2000, n. 249, concernente la rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari, e successive modificazioni e integrazioni;

Visto il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, «Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei», che ha soppresso e sostituito il decreto ministeriale n. 509/1999;

Visto il decreto ministeriale 16 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007, n. 155, relativo alla «Determinazione delle classi di laurea magistrale»;

Visto il decreto ministeriale 28 novembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2001, n. 18, relativo alla «Determinazione delle classi delle lauree specialistiche universitarie»;

Visto il decreto ministeriale 24 luglio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2006, n. 246, relativo al «Riassetto delle scuole di specializzazione di area psicologica», come modificato dal decreto ministeriale 10 marzo 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2010, n. 151;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, 4 febbraio 2015, prot. n. 68, recante il «Riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria» in attuazione dell'art. 20, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 368/1999, come modificato dall'art. 15 del decreto-legge n. 90/2014, convertito in legge n. 114/2014, che ha sostituito il precedente decreto ministeriale del 1° agosto 2005;

Tenuto conto che il citato decreto ministeriale n. 270/2004 stabilisce all'art. 3, comma 7, che possono essere istituiti corsi di specializzazione esclusivamente in applicazione di direttive europee o di specifiche norme di legge;

Visto il parere del Consiglio universitario nazionale (CUN), reso nell'adunanza del 22 febbraio 2018;

Acquisito il parere del Ministero della salute, reso con nota prot. 56905 del 26 novembre 2018, richiesto con nota prot. 10842 del 4 aprile 2018;

Acquisito il parere dell'Ordine degli psicologi, reso con nota prot. 18000168 del 9 aprile 2018, richiesto con nota prot. 10843 del 4 aprile 2018;

Considerata la necessità di procedere ad una riduzione della durata dei corsi di formazione specialistica di area psicologica presso le scuole di specializzazione universitarie, in analogia alla durata minima prevista per i corsi erogati dagli istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;

Decreta:

Art. 1

1. Il presente decreto individua le scuole di specializzazione di area psicologica, il profilo specialistico, gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici, di cui all'allegato.

2. I regolamenti didattici di Ateneo, di cui all'art. 11 della legge n. 341/1990, disciplinano gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di area psicologica in conformità alle disposizioni del presente decreto entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.

Art. 2

1. Le scuole di specializzazione di area psicologica afferiscono a dipartimenti, o a strutture di raccordo, di ambito psicologico. L'accesso è consentito ai laureati della classe LM-51 - Laurea magistrale in psicologia, ai laureati della classe 58/S - Laurea specialistica in psicologia) e ai laureati in Psicologia dell'ordinamento previgente al decreto ministeriale n. 509/1999. Per il conseguimento del titolo di specialista nelle tipologie di corsi di specializzazione compresi nella classe di cui in allegato, lo specialista in formazione deve acquisire 240 CFU complessivi, articolati in quattro anni di corso.

2. Per ciascuna tipologia di scuola, in coerenza con l'ordinamento di cui al presente decreto, l'organismo accademico responsabile del corso specificherà il profilo professionale dello specialista, le sue competenze in psicoterapia e preciserà gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici funzionali al conseguimento delle necessarie conoscenze ed abilità professionali.

3. I CFU di cui al presente decreto corrispondono a 25 ore di lavoro/studente.

4. Gli obiettivi formativi e i percorsi didattici sono identificati da attività formative indispensabili per conseguire il titolo. Le attività sono a loro volta suddivise in ambiti omogenei di conoscenze e competenze professionali identificate da settori scientifico disciplinari. Le strutture responsabili della scuola individuano e costruiscono, per le scuole di specializzazione istituite, specifici percorsi formativi per la preparazione di ciascuna tipologia di figure professionali specialistiche, utilizzando i settori scientifico disciplinari elencati negli ambiti coerenti con il raggiungimento degli obiettivi formativi propri della singola scuola.

5. Le attività formative ed i relativi CFU sono così ripartiti:

a) attività di base a cui sono assegnati fino a 15 CFU;

b) attività caratterizzanti a cui sono assegnati almeno 190 CFU;

c) attività affini, integrative e interdisciplinari a cui sono assegnati fino a 15 CFU;

d) attività finalizzate alla prova finale a cui sono assegnati fino a 15 CFU;

e) altre attività a cui sono assegnati fino a 5 CFU.

6. Alle attività professionalizzanti è assegnato almeno il 70% dei CFU complessivi dell'intero percorso formativo pari a 168 CFU.

7. Le attività caratterizzanti di cui alla lettera b) del precedente comma 5 sono articolate in almeno:

a) un ambito denominato tronco comune, identificato dai settori scientifico disciplinari utili all'apprendimento di saperi comuni della classe, a cui sono dedicati 30 CFU;

b) un ambito denominato delle discipline specifiche della tipologia, identificato da uno o più settori scientifico disciplinari specifici della figura professionale propria del corso di specializzazione, a cui sono assegnati almeno 160 CFU.

8. Le attività affini, integrative e interdisciplinari comprendono almeno i tre ambiti specificati nell'ordinamento di cui in allegato, identificati da settori scientifico disciplinari utili alle integrazioni multidisciplinari.

9. Le attività finalizzate alla prova finale identificano i CFU specificatamente destinati alla preparazione della tesi di diploma di specializzazione.

10. Le altre attività comprendono CFU utili al perfezionamento di abilità linguistiche, informatiche, di gestione e organizzazione.

11. Complessivamente le attività formative professionalizzanti volte alla maturazione di specifiche capacità professionali mediante attività pratiche e di tirocinio comprendono almeno i tre quinti dell'intero corso. Almeno 60 CFU sono dedicati alla formazione che prevede, oltre a specifici momenti formativi, la supervisione delle psicoterapie attuate dagli allievi da parte di qualificati psicoterapeuti.

12. Gli ordinamenti didattici delle singole scuole determinano la frazione dell'impegno orario complessivo riservato allo studio individuale, di norma non superiore al 25%.

Art. 3

1. Condizione indispensabile per l'attivazione della scuola è che essa possa avvalersi di un collegio dei docenti proporzionato al numero di specializzandi iscrivibili. I docenti appartenenti a tale collegio devono possedere una comprovata capacità di ricerca; l'attività didattica svolta nella scuola costituisce adempimento dei loro doveri didattici e rientra nel loro complessivo impegno orario. La scuola deve inoltre disporre di strutture didattiche e operative adeguate alla formazione professionale degli specializzandi e proporzionate al loro numero.

2. La definizione di requisiti di idoneità e di accreditamento del collegio docente e delle strutture formative è rinviata ad un successivo decreto.

3. La verifica della qualità dell'apprendimento degli specializzandi è affidata a diversi strumenti, quali le prove in itinere, il libretto-diario e la prova finale, basata sulla discussione della tesi di specializzazione, integrate dalle valutazioni periodiche e dal giudizio dei docenti. Per la verifica della formazione specialistica erogata ci si può avvalere anche di progress test sulle competenze acquisite dagli specializzandi. Inoltre agli specializzandi potranno essere somministrati questionari di opinione sulle modalità di formazione specialistica, sui servizi offerti e sulle strutture disponibili.

Art. 4

1. Gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di cui all'allegato, attivate presso le università, sono adeguati alle disposizioni del presente decreto entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione dello stesso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, utilizzando le relative procedure informatizzate predisposte dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nella Banca dati dell'offerta formativa.

2. Le università assicurano la conclusione dei corsi di specializzazione ed il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti, agli specializzandi già iscritti al momento dell'adeguamento del regolamento didattico di Ateneo, garantendo la possibilità di opzione per il nuovo ordinamento da parte degli specializzandi iscritti agli anni precedenti l'ultimo anno di corso. Sarà cura degli organi accademici rimodulare in tal caso il relativo percorso formativo al fine di garantire la completa acquisizione degli obiettivi formativi previsti.

3. Le università rilasceranno il diploma di specializzazione avendo cura di menzionare l'ordinamento seguito dagli specializzandi.

Art. 5

Le specializzazioni di cui all'allegato del presente decreto, nonchè quelle in psichiatria e neuropsichiatria infantile, di cui all'allegato del sopra citato decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, 4 febbraio 2015, n. 68, sono abilitanti all'esercizio della psicoterapia, purchè almeno 60 CFU siano dedicati ad attività professionalizzanti psicoterapeutiche espletate sotto la supervisione di qualificati psicoterapeuti.

Il presente decreto sarà inviato ai competenti Organi di controllo e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Art. 6

Il presente decreto sostituisce integralmente il decreto ministeriale 24 luglio 2006, così come modificato dal decreto ministeriale 10 marzo 2010, recante il «Riassetto delle scuole di specializzazione di area psicologica».

Roma, 21 gennaio 2019

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

BUSSETTI

Registrato alla Corte dei conti il 3 marzo 2019

Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e politiche sociali, reg.ne prev. n. 309

ALLEGATO

Scuole di specializzazione di Area psicologica

I profili di apprendimento delle scuole di specializzazione di Area psicologica sono i seguenti:

1. Lo specialista in Psicologia clinica opera prevalentemente nell'ambito dei servizi sanitari, con particolare riferimento ai contesti ospedalieri e ai servizi territoriali. In linea con gli standard europei, lo specialista deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo dei disturbi psicologici e/o psicosomatici, con particolare riferimento ai disturbi mentali anche in associazione con disturbi di personalità o con malattie somatiche, in diverse fasce d'età e rispetto a modalità d'intervento diversificate (individuale, di coppia, familiare, sistemico, di gruppo). Inoltre, lo specialista in Psicologia clinica deve disporre di conoscenze e competenze atte a programmare, coordinare e svolgere attività di identificazione, valutazione, diagnosi e trattamento dei disturbi suddetti.

A tal fine lo specialista in Psicologia clinica deve acquisire:

conoscenza, su base scientifica, delle misure e strumenti valutativi e psicodiagnostici multimodali (colloqui, interviste, questionari, misure osservative, test cognitivi e comportamentali, rilevazioni psicofisiologiche e strumentali) dotati di adeguato potere discriminante, affidabilità e validità, in modo da sviluppare capacità di scelta e di integrazione degli stessi;

conoscenze in ambito epidemiologico, metodologico, statistico, psicometrico ed informatico, anche al fine di sviluppare competenze gestionali per la progettazione di interventi in area sanitaria;

un'adeguata propensione al lavoro multidisciplinare in equipe in contesti ospedalieri e sanitari e la conseguente acquisizione di conoscenze in ambito psichiatrico, neurologico, internistico, ma anche legislativo e di organizzazione aziendale (con particolare riferimento alle strutture ospedaliere e sanitarie);

conoscenze, teoriche e pratiche, dei possibili modelli (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, sistemico, dialettico-comportamentale, ecc.) e modalità di trattamento psicologico, in modo da attuare la scelta e messa in atto degli interventi psicologici, psicoterapeutici, abilitativi e riabilitativi più adeguati a ogni situazione sulla base di un iter formativo individuale e di una consapevolezza delle specificità e dell'efficacia di essi. Quest'ultimo aspetto implica una conoscenza approfondita, aggiornata e consapevole della letteratura scientifica, così come la capacità di valutazione adeguata dell'efficacia degli interventi messi in atto.

2. Lo specialista in Neuropsicologia deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali associati a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso nelle varie epoche di vita (sviluppo, età adulta ed anziana), con particolare riguardo alla diagnostica comportamentale mediante test psicometrici, alla abilitazione e riabilitazione neuropsicologica, cognitiva e comportamentale, al monitoraggio dell'evoluzione temporale di tali deficit, e ad aspetti subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense. In particolare, deve disporre di conoscenze ed esperienze atte a svolgere e coordinare le seguenti attività: identificare i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali determinati da lesioni o disfunzioni cerebrali (deficit del linguaggio, afasia e disordini della lettura e della scrittura; deficit della percezione visiva e spaziale, agnosia e negligenza spaziale unilaterale; deficit della memoria, amnesia; deficit dell'attenzione e della programmazione e realizzazione del comportamento motorio e dell'azione complessa; deficit della consapevolezza, delle funzioni esecutive, della regolazione delle emozioni e del comportamento; deficit della cognizione sociale), valutare i predetti deficit utilizzando i metodi qualitativi e quantitativi propri della neuropsicologia; analizzare risultati quantitativi degli accertamenti mediante tecniche statistiche descrittive ed inferenziali anche utilizzando le tecnologie informatiche; organizzare i programmi di riabilitazione e abilitazione dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali e gli interventi atti a favorire il compenso funzionale, mediante l'utilizzazione delle abilità residue; promuovere, realizzare e valutare gli interventi neuropsicologici, psicoterapeutici e di comunità atti a favorire il recupero del benessere psico-fisico e psico-sociale; dimostrare di aver acquisito competenze e metodo per il lavoro transdisciplinare ed interprofessionale (lavoro di equipe) centrato sul paziente e orientato alla soluzione dei problemi e all'inserimento o re-inserimento familiare e socio-lavorativo dei soggetti affetti da disturbi neuropsicologici al fine di favorirne la partecipazione attiva e l'autonomia funzionale.

3. Lo specialista in Psicologia del ciclo di vita opera prevalentemente in contesti educativi e sanitari rivolti all'individuo in sviluppo. Deve aver maturato la conoscenza delle basi neurofisiologiche e neurobiologiche dell'individuo nei diversi periodi evolutivi; della psicologia clinica e della psicopatologia dello sviluppo; della psicologia dello sviluppo e dell'educazione; degli interventi specificamente progettati in prospettiva evolutiva e/o educativa, con particolare riferimento a quelli certificati dalle evidenze. Deve disporre di conoscenze e di esperienze che dimostrino di saper a) identificare i fattori di protezione e di rischio presenti nell'individuo e nel suo contesto di sviluppo, nonchè il livello di resilienza in rapporto a fattori di vulnerabilità individuale (genetica, ambientale e sociale) nei diversi ambienti e nelle diverse fasi della vita; b) rilevare il livello di disfunzionalità del singolo in contesti specifici che incidono sull'andamento delle traiettorie evolutive (ad esempio, la coppia genitoriale, la coppia sentimentale, i rapporti che l'individuo instaura con il contesto in cui vive, i contesti educativi, i gruppi sociali); c) valutare le variabili sopraelencate avvalendosi di un approccio multimetodo (ad esempio: colloquio, osservazione, self-report); d) leggere i dati ottenuti dalle rilevazioni effettuate in base a parametri nomotetici e idiografici; e) pianificare, realizzare e valutare l'efficacia di interventi di screening, di prevenzione (primaria e secondaria), di sostegno e psicoterapeutici specifici per le diverse fasi dello sviluppo; f) privilegiare, dove possibile, interventi che rispondano a criteri di efficacia (evidence based interventions); g) pianificare, gestire e organizzare servizi socio-sanitari e socio-educativi rivolti alla famiglia e/o all'individuo in sviluppo. Deve, inoltre, aver acquisito conoscenze relative alle dimensioni teoriche e concettuali della psicologia, con particolare riferimento alla psicologia dello sviluppo e dell'educazione, alla psicologia dinamica, agli aspetti della metodologia della ricerca clinica applicata agli interventi in prospettiva evolutiva.

4. Lo Specialista in Psicologia della salute deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali in una prospettiva che ne ricopra i diversi aspetti psicologici, biologici e sociali, per interventi in contesti sociali, istituzionali, di comunità, a livello individuale, familiare, di gruppo. In particolare, deve disporre di competenze e di esperienze atte a svolgere e coordinare le seguenti attività: identificare e valutare, mediante test psicometrici, interviste, questionari e colloqui, i fattori psicologici, comportamentali e sociali di rischio e di protezione per la salute bio-psico-sociale, e i quadri patologici pertinenti nei diversi contesti di riferimento; analizzare i risultati delle valutazioni anche attraverso tecnologie informatiche, pianificare, realizzare e valutare i risultati di interventi psicologici di promozione di comportamenti e stili di vita salutari, oltre che di psicoterapia - psicopromozione, volti a promuovere, tutelare e ripristinare il benessere bio-psico-sociale dell'individuo, della famiglia e dei gruppi, con particolare riferimento alle dimensioni collettive e alle strutture e istituzioni sanitarie, lavorative e scolastiche.

5. Lo specialista in Valutazione psicologica e consulenza (counselling) deve aver maturato conoscenze teoriche e competenze professionali che gli permettano di:

svolgere attività di valutazione, nelle sue varie accezioni di: 1) valutazioni di screening, finalizzate ad accertare la presenza di indicatori di rischio psicopatologico; 2) valutazioni orientate o in profondità, finalizzate ad esplorare analiticamente specifiche aree di funzionamento (p.e. ai fini della presa di decisione in ambito forense come l'affidamento di un minore, l'adozione, l'orientamento, ecc); 3) valutazioni diagnostiche, finalizzate a fornire un quadro chiaro di sintomi, personalità, deficit e risorse prima della pianificazione dell'intervento o su invio di altre figure professionali; 4) valutazione di esito, finalizzata ad evidenziare il raggiungimento di obiettivi specifici; 5) valutazione in itinere, finalizzata ad evidenziare progressi durante l'intervento;

progettare e realizzare azioni di counselling differenziate in funzione: 1) del contesto in cui l'azione viene richiesta (p.e. ospedali, servizi sanitari, forze armate, centri di accoglienza, servizi sociali, tribunale, organizzazioni produttive, ecc.); 2) dei tipi di clienti/utenti (con bisogni differenziati sia per richiesta che per risorse, p.e. persone che ricevono una diagnosi infausta oppure personale deputato a darla, reduci che rientrano dopo aver partecipato ad attività in paesi in guerra, vittime di violenza o di incidenti stradali, persone in cerca di prima occupazione o di nuova occupazione, ecc); 3) delle differenti tecniche e metodi su cui l'intervento si basa, scelti entro un repertorio di pratiche empiricamente fondate e mirate al sostegno emotivo, al remedial, allo sviluppo di risorse, all'orientamento, alla ridefinizione degli scopi di vita, ecc.

progettare e realizzare interventi di psicoterapia empiricamente fondati, in grado di produrre significative riduzioni di esiti negativi; verificare l'efficacia degli interventi considerando i seguenti indicatori: (1) rilevanza del programma; (2) evidenza di effetti significativi di prevenzione o deterrenti rispetto ad altre condizioni cliniche presenti in comorbilità o potenziali; (3) replicabilità; (4) probabilità che i benefici del programma siano sostenibili nel tempo; (5) efficienza (rapporto costi-benefici del programma).

Le competenze acquisite rendono lo specialista della valutazione e del counselling in grado di operare elettivamente nell'ambito dei servizi sanitari, con particolare riferimento ai contesti ospedalieri e ai servizi territoriali, nonchè nelle organizzazioni e istituzioni, come la protezione civile, le forze dell'ordine, le forze armate, e in tutti i contesti ove sono richieste valutazioni e interventi brevi di valorizzazione delle risorse, di orientamento, di sostegno e di aiuto per il superamento di eventi critici di varia entità e natura.

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune):

lo Specialista deve aver acquisito soddisfacenti conoscenze teoriche e competenze professionali nella valutazione e nell'intervento psicologico di consulenza, abilitazione, riabilitazione e psicoterapia relativamente alle più diffuse problematiche comuni alle cinque scuole.

Per tutte le tipologie di scuole dell'area psicologica, data la stretta interconnessione culturale esistente tra di esse, i CFU del tronco comune destinati ad esperienze professionalizzanti dovranno comprendere:

conoscenze teoriche generali ed esperienze di base delle principali tecniche di valutazione e consulenza e per la prevenzione, la riabilitazione e abilitazione e il trattamento delle problematiche psicologiche e comportamentali nell'intero ciclo di vita;

conoscenze teoriche generali ed esperienze cliniche nelle metodiche psicometriche e osservazionali di valutazione delle problematiche e di diagnosi delle patologie neuropsicologiche, psicologiche e comportamentali dell'intero ciclo di vita;

conoscenze teoriche generali dei fondamentali meccanismi eziopatogenetici delle malattie del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo, dei disturbi di personalità e delle forme di disagio psichico specifiche delle diverse fasi del ciclo di vita;

conoscenze teoriche generali ed esperienze di base relative a malattie di interesse neurologico, psichiatrico, neuro e psicomotorio, anche con riferimento alle complicanze comportamentali e psicologiche di malattie internistiche e metaboliche e delle patologie d'organo nell'intero ciclo di vita, con particolare riferimento al loro impatto psicologico sulla famiglia e sui contesti sociali;

conoscenze teoriche generali ed esperienze di base relative ai fattori culturali, sociali e ai contesti normativi e organizzativi rilevanti per l'agire professionalmente sulle problematiche pertinenti alla specifica specializzazione in ambiti sociali e sanitari.

Per la tipologia Psicologia clinica (articolata in 4 anni di corso), gli obiettivi formativi sono i seguenti:

obiettivi formativi generali: conoscenza dei fondamenti biologici (incluse le basi genetiche) dei processi cognitivi, emotivi, motivazionali, e della personalità; conoscenza delle caratteristiche costitutive della personalità e del loro sviluppo secondo differenti teorie e modelli; conoscenza dei fattori psicobiologici e psicosociali rilevanti per l'incidenza e patogenesi dei disturbi mentali e psicosomatici e dei relativi fattori di rischio individuali e psicosociali; conoscenze di base di psicofarmacologia, psicoendocrinologia e psicoimmunologia; conoscenza dei diversificati metodi e strumenti d'indagine rilevanti per le scienze psicologiche cliniche (incluse le relative applicazioni statistiche e informatiche); conoscenza della normativa e dell'organizzazione dei contesti sanitari e delle connotazioni etiche e deontologiche dell'attività professionale in materia di valutazione e di psicoterapia;

obiettivi della formazione generale: conoscenza della nosografia e dei principali modelli diagnostici in psicopatologia;

conoscenza della storia della psicologia clinica e dei diversi modelli teorici ed empirici della psicopatologia, della valutazione psicologica e psicodiagnostica e delle psicoterapie (individuali, di coppia, familiari, sistemiche, di gruppo);

obiettivi formativi della tipologia di Scuola: competenze cliniche e psicometriche nell'ambito della valutazione psicologica e della psicodiagnostica, da realizzare con una varietà di strumenti (colloquio, interviste, strumenti anamnestici di raccordo per variabili bio-mediche, strumenti osservativi, test, rating-scales ed altre tecniche di indagine, incluse quelle psicofisiologiche e strumentali) in un'ottica di valutazione multimodale integrata;

competenze nell'ambito della scelta degli interventi psicologici, psicoterapeutici e riabilitativi più idonei alle caratteristiche bio-psico-sociali dei soggetti anche rispetto ai diversi contesti ospedalieri e sanitari; competenze riguardanti gli aspetti procedurali di ciascuno degli interventi suddetti a partire dalla prima consultazione, alla presa in carico, allo svolgimento dello stesso, fino alla refertazione; competenze nella valutazione dell'efficacia degli interventi psicologici, psicoterapeutici e riabilitativi e nella ricerca sulla validità degli interventi (validazione empirica o evidence-based); competenze organizzative e gestionali nei Servizi e organizzazioni sanitarie, relativamente alla progettazione di protocolli di intervento interdisciplinari;

competenze nella valutazione e gestione delle problematiche a livello delle istituzioni e di comunità, che contribuiscono significativamente a generare sofferenza o patologia psichica.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie (CFU=168) per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia di Scuola:

aver partecipato alla discussione individuale e/o di equipe di almeno 80 casi clinici (almeno 250 ore), e aver partecipato alla discussione individuale e/o di equipe del percorso diagnostico-terapeutico di almeno 40 casi clinici (almeno 200 ore), con progressiva assunzione di competenze e di autonomia decisionale;

aver praticato, sotto supervisione, la valutazione psicologico-clinica, la valutazione psicodiagnostica standardizzata e la formulazione di un piano di trattamento di almeno 80 casi (almeno 400 ore);

aver effettuato, sotto supervisione, un trattamento strutturato breve di psicologia clinica in almeno 7 casi (almeno 200 ore);

aver effettuato, sotto supervisione, un trattamento esteso di psicoterapia in almeno 5 casi (almeno 450 ore);

aver impostato e realizzato, sotto supervisione, un protocollo di valutazione di efficacia dell'intervento, con l'acquisizione di competenze nell'impiego di strumenti specifici per la valutazione degli esiti;

aver prodotto, sotto supervisione, un protocollo clinico-psicologico applicabile in piani di programmazione sanitaria.

Lo specializzando potrà accedere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche proprie della tipologia di Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l'assistenza che il proprio aggiornamento. In questo ambito saranno previsti: partecipazione a meeting e congressi, produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere.

Per la tipologia Neuropsicologia (articolata in 4 anni di corso), gli obiettivi formativi sono i seguenti:

obiettivi formativi generali: conoscenza dei fondamenti della neuroanatomia e neurofisiologia, con particolare riferimento alla base neurale dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali e al loro sviluppo; conoscenza delle basi genetiche e neurofisiopatologiche dei deficit neuropsicologici cognitivi ed emotivo-motivazionali; conoscenza di elementi di neuropsicofarmacologia; conoscenza delle tecniche di elettrofisiologia e di bioimmagine nelle loro applicazioni in neuropsicologia; conoscenza dei metodi psicometrici e dell'utilizzo dei sistemi computerizzati nella diagnosi e riabilitazione neuropsicologica; dell'epidemiologia dei disturbi neuropsicologici; conoscenza dell'organizzazione e della legislazione dei servizi sociosanitari;

obiettivi della formazione generale: conoscenza della storia della neuropsicologia, nei suoi aspetti psicologici, neurologici e neurofisiologici;

obiettivi formativi della tipologia di Scuola: conoscenza dei meccanismi patologici cognitivi ed emotivo-motivazionali e delle loro basi neurofisiopatologiche che determinano, nelle diverse epoche della vita, disordini del linguaggio, delle abilità visuo-spaziali, dell'attenzione, della programmazione del movimento, della memoria, della pianificazione del comportamento nei suoi aspetti cognitivi ed emotivo-motivazionali; conoscenza degli aspetti neuropsicolologici delle sindromi psichiatriche e delle patologie non primariamente neurologiche; conoscenza dei fenomeni di neuroplasticità in relazione al recupero funzionale dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali; acquisizione di competenze e metodo di lavoro transdisciplinare ed interprofessionale (lavoro di equipe) centrato sul paziente e orientato alla soluzione delle problematiche neuropsicologiche ed al recupero funzionale, tramite ripristino, compenso o sviluppo delle competenze cognitive, comportamentali ed affettivo-emozionali deficitarie, al fine di favorire il reinserimento della persona con disabilità nel suo ambiente e promuoverne l'autonomia funzionale e la capacità partecipativa.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie (CFU=168) per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia di Scuola aver eseguito di persona:

almeno 100 valutazioni diagnostiche neuropsicologiche (equivalenti ad almeno 500 ore), di cui: 15 in individui affetti da disordini del linguaggio e della programmazione del movimento; 15 in individui affetti da disordini visuo-spaziali; 15 in individui affetti da disordini della memoria e della programmazione del comportamento; 15 in pazienti affetti da GCA; circa 15 in pazienti affetti da disordini neurodegenerativi; 25 in individui affetti da disordini cognitivi ed emotivo-comportamentali in età di sviluppo;

valutazioni psicodiagnostiche pianificazione terapeutica in almeno 20 pazienti (equivalenti ad almeno 120 ore);

presa in carico per la riabilitazione neuropsicologica di almeno 30 soggetti (equivalenti ad almeno 500 ore) con disordini neuropsicologici acquisiti o dello sviluppo, discutendo il percorso diagnostico-terapeutico con il personale della struttura clinica, con progressiva assunzione di autonomia decisionale; aver effettuato personalmente diagnosi funzionale, trattamento riabilitativo e valutazione dell'efficacia del trattamento di almeno 15 pazienti affetti da disordini neuropsicologici acquisiti o dello sviluppo, di cui almeno 3 con disturbi del linguaggio e della programmazione del movimento, 3 con disturbi di elaborazione visuo-spaziale, 3 con deficit della memoria, dell'attenzione e delle funzioni esecutive, o con deficit della cognizione sociale, e/o emotivo-comportamentali;

presa in carico di almeno 3 soggetti in psicoterapia con supervisione (equivalenti ad almeno 300 ore);

discussione con personale esperto degli esami di almeno 30 casi con i principali disordini neuropsicologici (equivalenti ad almeno 80 ore).

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche proprie della tipologia di Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi, la collaborazione a progetti di ricerca clinica controllata e alla produzione di pubblicazioni scientifiche, nonchè periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.

Per la tipologia Psicologia del ciclo di vita (articolata in 4 anni di corso), gli obiettivi formativi sono i seguenti:

obiettivi formativi generali: conoscenza dei principi base nonchè delle indicazioni dei diversi format (individuale, di gruppo, familiare e di coppia) dei modelli di intervento e psicoterapeutici che rispondano ai requisiti dell'evidence based nelle varie fasi dello sviluppo. Nello specifico si individuano alcuni ambiti in cui è più frequentemente richiesto l'intervento: scuola e contesti educativi, famiglia e genitorialità, coppia, casi di maltrattamento/trascuratezza o abuso e inclusione psicosociale e multiculturalità;

obiettivi della formazione generale: conoscenze teoriche generali ed esperienze di base delle principali tecniche di valutazione e consulenza e per la prevenzione, riabilitazione, abilitazione e il trattamento delle problematiche psicologiche e comportamentali nell'intero ciclo di vita;

obiettivi formativi della tipologia di Scuola: conoscenza dei meccanismi psicopatologici cognitivi e socio-emotivi alla base, nei diversi periodi dello sviluppo, di disfunzionalità e quadri diagnostici tipici dei disturbi dell'età evolutiva. Competenze per la valutazione, programmazione, attuazione e verifica di interventi formativi e di sostegno volti ad operatori sanitari e socio-assistenziali che vengono in contatto con l'individuo, la scuola e la famiglia nelle diverse fasi dello sviluppo (insegnanti, educatori, ostetriche, pediatri, ginecologi, andrologi, geriatri, personale infermieristico, etc.). Competenze per la programmazione e la realizzazione di programmi di ricerca volti alle rilevazioni dei bisogni, dei fattori di vulnerabilità evolutivi, per la messa in atto di nuovi servizi da parte degli enti responsabili. Acquisizione di competenze e metodo di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (lavoro di equipe) centrato sull'utente/paziente e orientato alla soluzione delle problematiche socio-sanitarie, educative ed evolutive e al recupero funzionale delle competenze cognitive, comportamentali e socio-emotive deficitarie, al fine di favorire e sostenere il soggetto in età evolutiva nel suo ambiente e promuoverne l'autonomia funzionale e la capacità partecipativa.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie (CFU=168) per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia di Scuola:

aver partecipato alla valutazione di almeno 40 casi di soggetti in età evolutiva, con relativa valutazione del contesto di crescita o del contesto di pertinenza della valutazione (educativo, familiare etc.) per almeno 300 ore;

aver effettuato la supervisione su almeno 80 casi co-gestiti con altri curanti e discussi in equipe per almeno 300 ore;

aver effettuato una pratica clinica supervisionata (ciascuno da uno stesso e specifico supervisore) su almeno 5 casi interamente seguiti in prima persona per almeno 350 ore;

aver impostato e realizzato, sotto supervisione, la formulazione del piano di intervento, del piano di applicazione di specifici protocolli, la discussione dell'organizzazione delle diverse funzioni del servizio, e del management dei servizi socio-sanitari e/o educativi frequentati durante il corso di studi specialistico per almeno 450 ore;

aver partecipato attivamente alla discussione di almeno 5 interventi tramite valutazione degli esiti e/o dei processi terapeutici per almeno 100 ore.

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.

Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche proprie della tipologia di Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere.

Per la tipologia Psicologia della salute (articolata in 4 anni di corso), gli obiettivi formativi sono i seguenti:

obiettivi formativi generali: conoscenze di psicobiologia (basi neurofisiologiche, genetiche ed endocrinologiche dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali), di sociologia e antropologia, di psicologia generale, dello sviluppo, sociale e delle organizzazioni, di psicologia dinamica e clinica, rilevanti per la comprensione e l'intervento sulle dimensioni bio-psico-sociali della salute e della malattia; conoscenze dei modelli teorici e delle metodologie di ricerca e intervento in psicologia clinica e sociale; conoscenza dei metodi e delle procedure di rilevazione ed elaborazione dei dati comportamentali; conoscenze sull'organizzazione, la gestione e la legislazione dei servizi sociosanitari. Conoscenza di elementi di epidemiologia e statistica sanitaria; di psicoimmunologia; di psicofarmacologia; conoscenze di neuropsicologia;

obiettivi formativi della formazione generale: conoscenze relative alle dimensioni storiche e concettuali della psicologia della salute;

obiettivi formativi della tipologia della Scuola: competenze per la valutazione e la diagnostica delle risorse personali, delle caratteristiche di personalità, di relazione con gli altri, di consapevolezza ed espressione e comunicazione degli affetti;

competenze per la valutazione e la diagnostica delle problematiche individuali, di coppia, familiari, di gruppo e comunità. Competenze in diverse metodologie di psicoterapia - psicopromozione individuale e di gruppo; competenze per interventi integrati e multidisciplinari nell'ambito del lavoro stress-correlato e del supporto della qualità di vita al lavoro; competenze relative alle problematiche psicologiche migratorie e transculturali; competenze per la programmazione, attuazione e verifica di interventi formativi in materia di psicologia della salute rivolti a operatori sanitari, socio-assistenziali e scolastici; competenze per la progettazione, realizzazione e verifica di ricerche-intervento, nonchè di interventi di rete attinenti alla promozione del benessere psicosociale e alla prevenzione di malattie e disagio; padronanza di tecniche psicometriche, neuropsicologiche e psicofisiologiche, nonchè epidemiologiche e statistiche.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della Scuola (CFU=168):

la supervisione, la discussione di casi individuali e/o di gruppo e/o di comunità, con personale e/o con l'equipe di riferimento relativamente alla valutazione e all'intervento, con progressiva assunzione di autonomia decisionale e competenze nella consultazione e nel trattamento;

la valutazione psicodiagnostica e la formulazione di un piano di trattamento di casi individuali e/o di gruppo e/o di comunità;

il monitoraggio di casi in psicoterapia-psicopromozione con supervisione di esperti.

Tali attività professionalizzanti, sviluppate all'interno di un adeguato numero di ore di supervisione, pratica clinica supervisionata e teoria, tecnica e metodologia del lavoro clinico, con specifico riferimento alla formulazione del piano di intervento, del piano di applicazione di specifici protocolli, alla discussione dell'organizzazione delle diverse funzioni del servizio, e del management dei servizi socio-sanitari-assistenziali-educativi frequentati durante il corso di studi specialistico, hanno la finalità di monitorare e assicurare che lo specializzando porti avanti la sua pratica professionale con competenza, aderenza ai modelli di riferimento e integrità etico/professionale.

Esse saranno svolte dagli specializzandi/e, in analogia ai parametri degli standard qualitativi EuroPsy secondo il seguente schema:

discussione individuale con personale e/o con l'equipe di riferimento di almeno 80 casi individuali e/o di gruppo e/o di comunità; (almeno 500 ore);

valutazione psicodiagnostica e la formulazione di un piano di trattamento per almeno 40 casi, individuali e/o di gruppo e/o di comunità; (almeno 350 ore);

almeno 4 casi in psicoterapia-psicopromozione con supervisione di esperti; (almeno 350 ore);

progettazione, realizzazione e verifica di almeno 2 interventi di comunità attinenti alla prevenzione e alla promozione di comportamenti e stili di vita salutari. (almeno 300 ore).

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche proprie della tipologia di Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda un'adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi, la collaborazione a progetti di ricerca clinica controllata e alla produzione di pubblicazioni scientifiche, nonchè periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.

Per la tipologia Valutazione psicologica e consulenza (counselling) (articolata in 4 anni di corso), gli obiettivi formativi sono i seguenti:

obiettivi formativi generali: conoscenza dei fondamenti neurobiologici dei processi cognitivi, emotivi e motivazionali, dei tratti e dei disturbi di personalità; conoscenza di elementi di psichiatria e psicofarmacologia; conoscenza dei metodi di ricerca nelle scienze psicologiche e in psicometria e delle applicazioni informatiche alla valutazione psicologica e psicopatologica;

obiettivi della formazione generale: conoscenza dei fondamenti di teoria della comunicazione e della decisione su cui si fonda il counselling; conoscenza della normativa, dell'organizzazione e delle problematiche etiche e deontologiche dell'attività professionale in materia di valutazione e di counselling; conoscenza della storia della nosografia e delle diverse teorie del counselling e della psicoterapia;

obiettivi formativi della tipologia di Scuola: competenze nell'ambito della valutazione e della psicodiagnosi, da realizzare con una varietà di strumenti (test, colloquio, osservazione di singoli e di gruppi); in particolare, verranno acquisite le competenze psicometriche, clinimetriche e cliniche necessarie per la corretta somministrazione, quantificazione, elaborazione, interpretazione e applicazione all'intervento di counselling e psicoterapeutico di test fenomenologici, fattoriali, oggettivi e proiettivi; competenze nell'ambito della consulenza alla persona e delle relazioni di aiuto pianificate e condotte in relazione a modelli teorici di counselling riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale; competenza nella valutazione di servizi e organizzazioni, nella costruzione di strumenti per valutarli, e nella ricerca sulla validità degli interventi; competenza nel pianificare e nel condurre interventi di valutazione per la prevenzione primaria, secondaria e terziaria in istituzioni e comunità di diversa natura (scuole, ospedali, cliniche, centri per lungodegenti, ecc.), inclusi interventi di formazione e di formazione-lavoro; competenze per la consulenza vocazionale e nella pianificazione della carriera di persone con disabilità.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia di Scuola (CFU=168) l'esecuzione, condotta di persona con la supervisione di esperti, di:

valutazione di almeno 24 casi, di varia età e natura (di cui almeno 8 nell'ambito dei disturbi di personalità), ciascuno esaminato con una pluralità di strumenti psicometrici, osservazione e colloquio (equivalenti ad almeno 120 ore);

valutazione di almeno 100 soggetti di varia età, esaminati nell'ambito di progetti di prevenzione (inclusi interventi di orientamento), con una pluralità di strumenti psicometrici «collettivi» (cognitivi, di personalità, motivazionali, di interessi e di interazioni personali) e di almeno 40 soggetti successivamente sottoposti a intervento di counselling di vario tipo e durata (equivalenti ad almeno 600 ore);

partecipazione attiva alla discussione di almeno 40 protocolli clinici (equivalenti ad almeno 80 ore);

partecipazione attiva alla discussione di almeno 4 interventi di valutazione, prevenzione o orientamento in servizi, comunità o istituzioni con partecipazione attiva ad almeno una ricerca per la verifica degli esiti dell'intervento (almeno 250 ore);

presa in carico di almeno 5 soggetti in psicoterapia, con supervisione (equivalenti ad almeno 450 ore).

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche proprie della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi, la collaborazione a progetti di ricerca clinica conformi agli standard internazionali delle pubblicazioni scientifiche, nonchè periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.

ATTIVITA' FORMATIVE PER LA TIPOLOGIA PSICOLOGIA CLINICA

ATTIVITA' FORMATIVE PER LA TIPOLOGIA NEUROPSICOLOGIA

ATTIVITA' FORMATIVE PER LA TIPOLOGIA CICLO DI VITA

ATTIVITA' FORMATIVE PER LA TIPOLOGIA PSICOLOGIA DELLA SALUTE

ATTIVITA' FORMATIVE PER LA TIPOLOGIA VALUTAZIONE PSICOLOGICA E CONSULENZA (COUNSELLING)