
DIRETTIVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 giugno 2020
G.U.R.I. 25 settembre 2020, n. 238
Direttiva concernente la formazione e la standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti (SOUP).
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 21 novembre 2000, n. 353 recante «Legge-quadro in materia di incendi boschivi» e, in particolare, l'art. 7, comma 3, secondo cui le regioni programmano la lotta attiva contro gli incendi boschivi ai sensi dell'art. 3, commi 1 e 3, lettera h) della medesima legge ed assicurano il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali istituendo e gestendo, con una operatività di tipo continuativo nei periodi a rischio di incendio boschivo, le sale operative unificate permanenti (SOUP);
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante «Codice della protezione civile»;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90 recante «Disposizioni urgenti in materia di protezione civile» convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152;
Visto il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 recante «Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'art. 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto legislativo 12 dicembre 2017, n. 228, recante «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di lotta attiva agli incendi boschivi del 1° luglio 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 7 settembre 2011, n. 208;
Preso atto degli esiti dell'attività di debriefing sulla campagna antincendio boschivo del 2017 condotta dal Dipartimento della protezione civile con la partecipazione delle amministrazioni regionali e statali a vario titolo competenti nel settore dell'antincendio boschivo;
Considerato che tra le proposte migliorative del sistema antincendio boschivo emerse in sede di debriefing vi è quella, tra l'altro, relativa alla necessità di definire in maniera organica la formazione e la standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti (Soup);
Visto il decreto del 10 aprile 2018 del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri con il quale è stato costituito un tavolo tecnico interistituzionale per il monitoraggio del settore antincendio boschivo e la proposizione di soluzioni operative, coordinato dal medesimo Dipartimento e composto da rappresentanti delle regioni, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dell'Arma dei carabinieri, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nonchè all'Associazione nazionale comuni italiani;
Considerato che il predetto Tavolo tecnico interistituzionale ha adottato, nelle sedute del 10 maggio e del 1° ottobre 2019, uno schema di documento relativo alla formazione ed alla standardizzazione delle conoscenze del personale delle Soup;
Preso atto che sul documento si è espressa la Commissione speciale di protezione civile che ha reso, da ultimo nella seduta del 2 dicembre 2019, il proprio parere in merito con una serie di osservazioni che sono state accolte;
Considerata infine la necessità di adottare una direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 al fine di recepire il contenuto del predetto documento;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Acquisita l'intesa della Conferenza unificata in data 7 maggio 2020;
Emana
per le motivazioni di cui in premessa la seguente direttiva:
1. In considerazione di quanto esposto in premessa, la presente direttiva fornisce alle componenti ed alle strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile le indicazioni per la formazione e la standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti, riportate nell'allegato che ne costituisce parte integrante.
1. L'applicazione della presente direttiva è demandata alle singole amministrazioni regionali, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, secondo i modelli di intervento di lotta attiva definiti nei rispettivi piani regionali per la previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'art. 3 della medesima legge.
2. Per le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono fatte salve le competenze riconosciute dallo statuto speciale e dalle relative norme di attuazione. In tale contesto, le regioni a statuto speciale e le province autonome provvedono alle finalità del presente documento ai sensi dei relativi statuti speciali e delle relative norme di attuazione.
1. Le amministrazioni interessate provvedono all'attuazione della presente direttiva nell'ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
La presente direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
Roma, 12 giugno 2020
Il Presidente del Consiglio dei ministri
CONTE
ALLEGATO
Formazione e standardizzazione delle conoscenze personale in Soup
1. Premessa
Tra le proposte migliorative individuate e condivise durante l'attività di debriefing post-estate 2017, nell'ambito della lotta attiva, è stata individuata quella della «Formazione e standardizzazione delle conoscenze del personale in Soup».
Lo sviluppo di tale proposta è stato inserito tra gli obiettivi del «Tavolo tecnico interistituzionale per il monitoraggio del settore antincendio boschivo e la proposizione di soluzioni operative», istituito dal Capo del Dipartimento della protezione civile con proprio decreto n. 1551 del 10 aprile 2018.
A tale scopo il Tavolo tecnico, nella riunione che si è tenuta il 7 dicembre 2018, ha individuato uno specifico sottogruppo di lavoro - coordinato dal Dipartimento della protezione civile e composto dai rappresentanti del CNVVF, dell'Arma dei carabinieri e delle Regioni Lazio e Toscana che si occupi di definire i seguenti aspetti relativi al personale impiegato presso le Soup: formazione, ruolo e attività.
Il presente documento si deve intendere quale linea guida.
Per le regioni a statuto speciale restano ferme le competenze a loro affidate dai relativi statuti. Per le Province autonome di Trento e di Bolzano sono fatte salve le competenze riconosciute dallo statuto speciale e dalle relative norme di attuazione. In tale contesto, le regioni a statuto speciale e le province autonome provvedono alle finalità del presente documento ai sensi dei relativi statuti speciali e delle relative norme di attuazione.
2. La Soup
La Soup (Sala operativa unificata permanente) è la sala operativa che la legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000, individua quale luogo dedicato al coordinamento regionale delle attività di lotta attiva agli incendi boschivi.
Ai sensi dell'art. 7 della succitata legge, le regioni assicurano il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali istituendo e gestendo con una operatività di tipo continuativo nei periodi di massimo rischio incendio boschivo le sale operative unificate permanenti (Soup) o altra Sala operativa equivalente, avvalendosi, oltre che delle proprie strutture e dei propri mezzi aerei di supporto all'attività delle squadre a terra:
a) di risorse, mezzi e personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali in base ad accordi di programma o apposite convenzioni;
b) di personale appartenente ad organizzazioni di volontariato, riconosciute secondo la vigente normativa, dotato di adeguata preparazione professionale e di certificata idoneità fisica qualora impiegato nelle attività di spegnimento del fuoco;
c) di risorse, mezzi e personale delle Forze armate e delle Forze di polizia dello Stato, in caso di riconosciuta e urgente necessità, richiedendoli all'Autorità competente che ne potrà disporre l'utilizzo in dipendenza delle proprie esigenze;
d) di mezzi aerei di altre regioni in base ad accordi di programma.
Nei periodi di massimo rischio incendio boschivo, come definiti a livello regionale, l'operatività di tipo continuativo è da intendersi con un funzionamento h 24. Al di fuori di tali periodi l'operatività è definita nell'ambito del Piano regionale antincendio boschivo di cui all'art. 3 della legge n. 353/2000.
3. Le attività della Soup
Alla Soup spettano, in attuazione della normativa vigente, tutte le funzioni di coordinamento e gestione delle attività di lotta attiva agli incendi boschivi.
3.1 Funzioni in Soup
La Soup è la sala operativa che coordina e gestisce tutte le attività di lotta attiva agli incendi boschivi, dalla fase di segnalazione alla chiusura dell'evento.
Le fasi di gestione di un incendio boschivo sono normalmente le seguenti:
1. segnalazione;
2. verifica della segnalazione;
3. esito della verifica;
4. spegnimento;
5. bonifica;
6. controllo;
7. chiusura evento.
La segnalazione di incendio boschivo può pervenire in Soup tramite chiamata diretta (telefono e/o radio) da squadre AIB in pattugliamento, torrette di avvistamento AIB, altra sala operativa (numero unico 112, VVF, CC, polizia, ecc.), cittadini. La raccolta di tutte le informazioni utili comporta l'apertura dell'evento.
La verifica della segnalazione consiste nell'invio delle strutture operative AIB, così come individuate dal Piano regionale AIB, per verificare la veridicità dell'informazione pervenuta.
L'esito della verifica consiste nella descrizione e classificazione dell'evento segnalato:
1. falsa segnalazione;
2. incendio boschivo;
3. incendio di vegetazione (non boschivo);
4. incendio di altro tipo (civile, industriale, ecc.).
In base all'esito della verifica si affida la gestione dell'evento alla struttura competente: organizzazione AIB per incendi di bosco, VVF per incendi di vegetazione e/o incendi di altro tipo (civili, industriali, ecc.), salvo diverse indicazioni contenute nel piano regionale AIB.
In caso di incendio boschivo la Soup informa il comune territorialmente competente e l'ente gestore dell'area protetta interessata, con le modalità previste dal piano AIB regionale.
Lo spegnimento consiste nell'invio e nel coordinamento delle strutture individuate dal piano regionale AIB per la lotta attiva (squadre, mezzi aerei, ecc.), fino alla completa estinzione delle fiamme.
In questo ambito la Soup è l'unica struttura operativa che gestisce i rapporti con il Centro operativo aereo unificato (COAU) del Dipartimento della protezione civile, in merito al concorso aereo della flotta dello Stato, secondo quanto previsto dalla direttiva COAU.
La bonifica consiste nella gestione delle operazioni di messa in sicurezza dell'area percorsa dal fuoco, al fine di evitare riprese dell'incendio boschivo che possano propagarsi alle aree limitrofe. La bonifica può svolgersi anche contemporaneamente allo spegnimento, in zone dove non ci sia fiamma attiva.
Il controllo consiste nell'attività di presidio che si svolge in prosecuzione alla bonifica o può essere ripetuto in momenti successivi fino al cessato pericolo di riprese dell'incendio boschivo.
La chiusura evento consiste nel rientro definitivo di tutto il personale dalla zona delle operazioni e nella conseguente archiviazione dell'evento.
Alla chiusura dell'evento la Soup informa il comune territorialmente competente e l'ente gestore delle aree protette, con le modalità previste dal piano AIB regionale.
In caso di incendi boschivi contemporanei la Soup decide le priorità di intervento e le conseguenti assegnazioni delle risorse.
3.2 Configurazione Soup
Per permettere il corretto funzionamento delle attività è opportuno che la Soup abbia le seguenti dotazioni minime:
1. numero verde gratuito per la ricezione delle segnalazioni;
2. telefoni dedicati con sistema di registrazione;
3. procedure operative riguardanti l'attività da svolgere in Soup e comprendenti il mansionario del personale e la descrizione della catena di comando, oltre ai rapporti da tenere con le altre sale operative;
4. direttiva COAU in vigore;
5. software di sala operativa per supporto alle decisioni, registrazioni operazioni (brogliaccio di sala), archiviazione schede incendi, supporto cartografico;
6. sistema radio per garantire le comunicazioni con le strutture operative, con sistema di registrazione;
7. autonomia da fonte elettrica (gruppo elettrogeno, gruppo di continuità, ecc.)
4. Il personale della Soup
4.1 I ruoli necessari alla gestione della Soup
La Soup è assegnata ad un Dirigente regionale che provvede alla sua organizzazione e funzionamento.
Per garantire il coordinamento delle operazioni e per assicurare un adeguato livello decisionale è necessario che in Soup operi, per ogni turno di servizio, un responsabile operativo di sala ed un numero adeguato di addetti di sala.
Il personale che opera in Soup è registrato in un apposito elenco regionale, ad eccezione di quello del CNVVF e dell'Arma dei carabinieri, salvo quanto eventualmente previsto dalle convenzioni tra regione e strutture operative e dal piano regionale AIB.
4.2 Le diverse figure presenti in Soup
Per ricoprire i ruoli previsti in Soup, il Piano regionale AIB individua le strutture che partecipano alle attività di sala (regione, Vigili del fuoco, enti locali, volontariato) secondo le procedure di sala.
4.3 Postazione dei Vigili del fuoco presso Soup - Compiti e procedure
In caso di convenzioni stipulate tra il CNVVF e le regioni, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 353/2000 e dell'art. 9 del decreto legislativo n. 177/2016, che prevedano l'attivazione della postazione VVF presso la Soup, i compiti e le procedure della medesima postazione sono disciplinati dalle specifiche direttive emanate dal CNVVF e dal Piano regionale AIB.
5. La formazione del personale in Soup
5.1 Requisiti e formazione del personale che opera in Soup
I requisiti che deve possedere il personale che opera in Soup come responsabile e come addetto di sala sono individuati dal piano regionale AIB, anche sulla base di quanto previsto nelle convenzioni di cui all'art. 7 della legge n. 353/2000. E' preferibile che il personale disponga di una conoscenza di base in materia AIB.
Il personale che opera in Soup come responsabile e come addetto di sala deve partecipare a specifici corsi di addestramento e relativo percorso di aggiornamento.
In particolar modo sono previste due tipologie di corso base:
1. per responsabile operativo di sala, della durata almeno di trentasei ore, con esame selettivo finale;
2. per addetto di sala, della durata almeno di trentasei ore, con esame selettivo finale.
I contenuti formativi necessari all'addestramento del personale Soup sono i seguenti:
legislazione e competenze in materia AIB e protezione civile;
quadro territoriale e meteo-climatico in relazione al fenomeno incendi boschivi nella regione;
regime storico degli incendi e tipologie di incendi boschivi;
previsione del rischio AIB e condizioni che predispongono ed influenzano il comportamento degli incendi boschivi;
bollettino indice di rischio AIB regionale;
organizzazione regionale AIB per la lotta attiva;
modalità di svolgimento della lotta attiva;
elementi descrittivi di un incendio boschivo;
attività, ruoli e responsabilità in Soup;
procedure ed indicazioni operative di sala;
software gestionale delle attività di sala e relativi supporti cartografici, compresi quelli relativi alle aree protette;
utilizzo delle strumentazioni di sala (radio, telefoni, ecc.);
comunicazione fra sale operative e le componenti dell'Organizzazione regionale AIB;
gestione delle risorse terrestri;
gestioni delle risorse aeree regionali e statali (rapporti Soup-COAU e software dedicato);
gestione delle risorse logistiche;
attività di protezione civile nella lotta attiva (evacuazioni, assistenza popolazione, gestione animali, ecc.)
comunicazione esterna (il comunicato stampa);
durante le giornate formative dovranno essere previste almeno sei ore di esercitazioni pratiche con simulazione di scenari operativi sui seguenti temi:
esercitazione radio;
esercitazione di gestione di giornata complessa con contemporaneità di eventi;
simulazione eventi;
uso del software gestionale di sala.
Per quanto riguarda il percorso di aggiornamento ciascuna regione individua le modalità più idonee alla propria organizzazione. Tale corso di aggiornamento, con cadenza almeno annuale, della durata minima di otto ore ha la finalità di approfondire le tematiche affrontate nel corso base, esaminare le criticità emerse e evidenziare eventuali novità tecnico-organizzative.
Eventuali altre figure presenti in Soup possono seguire differenti percorsi formativi legati alla funzione svolta, come disciplinato nel piano regionale AIB.
La formazione al personale del CNVVF, qualora necessaria, sarà disciplinata nell'ambito delle convezioni stipulate.
6. Esercitazioni periodiche
6.1 Table top
E' previsto lo svolgimento minimo di almeno un'esercitazione all'anno che coinvolga la Soup con le sale operative che a vario titolo e grado collaborano nell'attività AIB.
Per l'addestramento degli operatori della Soup, suddivisi nei vari livelli di responsabilità possono essere impiegate piattaforme di simulazione operative che consentono di gestire la segnalazione di un incendio boschivo, nelle sue varie fasi, dalla apertura della scheda, alla verifica, alla gestione dello stato dell'evento. Un esempio di tale strumento è riportato in allegato 1.
6.2 Full scale
E' previsto lo svolgimento minimo di almeno un'esercitazione all'anno che coinvolga la Soup e le strutture operative che svolgono attività AIB (squadre, elicotteri regionali, mezzi aerei nazionali, DOS, ecc.).
E' inoltre opportuno che il personale Soup partecipi ai debriefing che vengono effettuati sugli incendi boschivi rilevanti avvenuti in regione.
7. Tabella degli acronimi
Acronimo | Significato |
AIB | Antincendio boschivo |
COAU | Centro operativo aereo unificato |
SOUP | Sala operativa unificata permanente |
CNVVF | Corpo nazionale dei Vigili del fuoco |
CC | Arma dei carabinieri |
.
ALLEGATO 1
PIATTAFORME DI SIMULAZIONE OPERATIVE A SUPPORTO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE IN SOUP.
1. Contenuti di una Piattaforma di simulazione operativa.
L'utilizzo di piattaforme informatiche di simulazione permette l'addestramento degli operatori della Soup ai vari livelli di responsabilità consentendo la gestione di segnalazioni di incendio boschivo nelle diverse fasi, dall'apertura della scheda, alla verifica, alla gestione dello stato dell'evento.
In generale una piattaforma di simulazione operativa deve essere composta da un modulo centrale basato su un sottosistema Web-Gis, sul quale visualizzare sia i tematismi che descrivono il territorio sul quale si opera (orografia, vegetazione, ecc...), sia le informazioni relative ad eventuali elementi critici che possono caratterizzare ed influenzare l'azione di contrasto (es. gasdotti, oleodotti, linee elettriche, rete viaria, rete ferroviaria, insediamenti urbani etc). La cartografia in uso deve essere, altresì, integrata con modelli di simulazione di propagazione dell'incendio boschivo a cui sovrapporre l'impiego delle risorse disponibili o in uso per fronteggiare l'evento.
La visione di insieme consente di gestire al meglio la tattica di intervento, in particolare deve essere in grado di mettere a disposizione del DOS mezzi di terra e mezzi aerei. In particolare per i mezzi aerei il sistema a supporto dovrà consentire di effettuare la richiesta, prevedendo l'inoltro della stessa al COAU secondo le specifiche modalità dell'operatività reale.
La situazione dell'incendio deve essere mostrata in continuo aggiornamento e la scheda di segnalazione deve essere in grado di raccogliere tutte le informazioni sulle procedure tattiche/strategiche messe in atto, nonchè permettere di gestire la chiusura dell'evento con la raccolta di informazioni dettagliate sulle attività di bonifica e vigilanza.
Un secondo modulo di gestione comunicazioni deve consentire all'operatore di Soup di simulare la comunicazione con i DOS e con tutti gli «operatori sul campo» attraverso la radio mobile Tetra, in dotazione. Tali comunicazioni dovranno essere automaticamente registrate.
2. Il Modello di simulazione di propagazione dell'incendio boschivo.
I modelli previsionali di propagazione dell'incendio boschivo risultano un utile strumento per tutte le attività relative alla formazione del personale sia operante in sala che direttamente impiegato nelle attività di spegnimento. Tali modelli sono basati su algoritmi che tengono conto del tipo di combustibile forestale presente al suolo, dell'altimetria e del vento, nonchè delle azioni poste in essere dalla componente AIB per spegnere o arginare le fiamme.
In ambito Soup, la disponibilità di un modello previsionale di propagazione dell'incendio boschivo, se opportunamente calibrato e definito nelle procedure della Soup, consente agli operatori di Sala di avere informazioni sugli incendi boschivi in anticipo rispetto a quanto osservato in loco, consentendo così di accelerare i tempi decisionali e calibrare più rapidamente il tipo di strategia da adottare (es. numero di squadre e posizionamento delle stesse, pre-allerta di enti terzi responsabili di infrastrutture a rischio,...), anche ai fini di supportare la strategia operativa del DOS stesso.
L'attributo principale di una segnalazione è senza dubbio la sua geolocalizzazione in quanto da questa scaturiscono una serie di informazioni utili a formare il quadro decisionale che è alla base delle scelte, strategie e priorità che si andranno a valutare ed intraprendere. In condizioni non simulate, solitamente la segnalazione che giunge nella sala operativa contiene indicazioni approssimative sulla localizzazione della stessa: può essere indicata la vicinanza ad un punto noto, un indirizzo, più difficilmente le coordinate. L'incertezza ad esso associata potrà essere ragionevolmente ridotta all'arrivo delle prime pattuglie in loco che potranno condividere le coordinate del punto in maniera più dettagliata con la Soup.
Pertanto, i modelli previsionali di propagazione del fuoco, dovrebbero permettere la stima di parametri tecnico-operativo di ausilio alle attività della Soup, quali ad esempio:
ampiezza dell'area bruciata a diversi istanti temporali;
eventuale interessamento di edifici, centri abitati o infrastrutture di vario tipo in modo da mettere in allerta gli enti preposti;
prima quantificazione delle risorse di vario tipo da impiegare, in modo da svolgere operazioni di pre-allerta del personale.
Tali stime possono consentire agli operatori di Soup di:
dare indicazioni agli operatori che si stanno dirigendo sul campo delle direzioni appropriate di avvicinamento al luogo (in base alla direzione di evoluzione dell'incendio);
notificare tutte queste informazioni al DOS in modo da agevolare i suoi compiti. Il DOS a sua volta potrà fornire nuove informazioni sul campo per adeguare le strategie al nuovo scenario simulato.
Tutte le simulazioni eseguite durante la gestione dell'evento dovranno essere salvate nella scheda incendio e visualizzabili in un qualsiasi momento sia durante fa fase di lotta attiva che nella fase successiva di debriefing per motivare le scelte compiute.
3. L'attività di debriefing
A conclusione del percorso formativo intrapreso sulle simulazioni degli eventi è opportuno svolgere una fase di briefing post-esercitativo, al fine di consolidare le competenze acquisite attraverso un'analisi a caldo di quanto accaduto e delle decisioni prese durante l'attività esercitativa. Inoltre, utilizzando strumenti informatici opportunamente predisposti, l'analisi potrà essere condotta sui dati oggettivi memorizzati direttamente nel sistema.