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ASSESSORATO DELL'ECONOMIA

CIRCOLARE 24 maggio 2024, n. 16

G.U.R.S. 31 maggio 2024, n. 25

D.Lgs. n. 118/2011 All. 4/3 - Stato patrimoniale della Regione siciliana. Linee di indirizzo per la ricognizione straordinaria dei beni mobili e rinnovo inventariale.

ALLA SEGRETERIA GENERALE

AI DIPARTIMENTI REGIONALI ED UFFICI SPECIALI

AGLI UFFICI DEI CONSEGNATARI

per il tramite dei

DIPARTIMENTI REGIONALI E DEGLI UFFICI PERIFERICI DEGLI ASSESSORATI REGIONALI

ALLE RAGIONERIE CENTRALI

c/o GLI ASSESSORATI REGIONALI

e, p.c. ALL'UFFICIO DI GABINETTO DELL'ON.LE PRESIDENTE DELLA REGIONE

AGLI UFFICI DI GABINETTO DEGLI ASSESSORI REGIONALI

ALLA CORTE DEI CONTI

SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE SICILIANA

ALL'ARIT SICILIA

A SICILIA DIGITALE S.p.A.

ALLA STRUTTURA TECNICA DI SUPPORTO COLLEGIO REVISORI DEI CONTI DELLA REGIONE SICILIANA

PREMESSA

Si fa seguito alla Circolare n. 4 del 22/01/2019 di questa Ragioneria Generale, di pari oggetto, con la quale sono state emanate le prime linee di indirizzo per la ricognizione straordinaria dei beni mobili per l'avvio della contabilità economico-patrimoniale.

Com'è noto la suddetta attività ha subito un notevole rallentamento sia a causa delle problematiche scaturite dalla pandemia da COVID-19 sia a causa della mancanza di un applicativo informatico che consentisse il calcolo degli ammortamenti con tutte le aliquote previste dal D.lgs n. 118/2011 e s.m.i. (e la relativa quantificazione dei fondi ammortamento), la riclassifica dei beni mobili in base ai codici patrimoniali del D.lgs n. 118/2011 e s.m.i. nonché l'istituzione del libro cespiti e degli inventari.

Infatti, il sistema informatico GE.CO.R.S, sinora utilizzato, non è risultato adeguato ai fini dell'inserimento degli esiti della ricognizione straordinaria né alle funzioni ordinarie previste dal D.lgs.118/2011 e s.m.i. in quanto difficilmente aggiornabile.

A tal proposito, si coglie l'occasione per informare che nell'ambito dei processi di riforma previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è titolare della Riforma 1.15 - "Dotare le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual" volta a implementare un sistema di contabilità basato sul principio accrual unico per il settore pubblico.

In tale contesto, dal 1° gennaio 2025, in via sperimentale, sarà adottato dalle pubbliche amministrazioni destinatarie della Riforma 1.15 del PNRR un nuovo piano dei conti per la contabilità economico-patrimoniale nonché applicati nuovi principi contabili (standard contabili - ITAS - conformi alle indicazioni EUROSTAT/EPSAS).

Questa Amministrazione è sul punto di dotarsi di un nuovo applicativo informatico rispondente alle esigenze in parola. Nelle more dell'attivazione del software in argomento, si ritiene opportuno diramare le presenti istruzioni in linea con quanto richiesto dalla Direttiva Presidenziale prot. n. 25134 del 15/12/2023 in materia di ricognizione straordinaria.

Tale Direttiva ha posto come obiettivo minimo, nell'anno 2024, la ricognizione fisica di almeno il 60% dei beni mobili (almeno il 60% dei beni inventariati al 31/12/2023 su GECORS) escludendo quindi, per il medesimo anno, i beni durevoli (in quanto beni non inventariati).

Naturalmente, ai fini di celerità e snellimento del procedimento amministrativo in argomento, sarebbe auspicabile che la ricognizione fisica fosse completata per il 100% dei beni mobili inventariati al 31/12/2023 su GECORS.

E' appena il caso di precisare che, per l'anno 2024, saranno attivate per tempo idonei processi di lavoro per la redazione del Rendiconto.

1. OPERAZIONI DI RICOGNIZIONE STRAORDINARIA (ai sensi del D.lgs n. 118/2011) E RINNOVAZIONE INVENTARIALE (D.P.R. n. 254/2002)

La ricognizione straordinaria ed il rinnovo degli inventari costituiscono una serie di operazioni che riguardano, in particolare, l'effettuazione della ricognizione fisica dei beni, l'annotazione delle rilevazioni svolte, l'eventuale avvio delle procedure per la cessione dei beni non più utilizzabili per le esigenze funzionali dell'Amministrazione o posti fuori uso per cause tecniche, l'aggiornamento dei valori dei beni censiti in base ai criteri di valutazione di cui Allegato 4/3 del D.lgs n. 118/2011 e s.m.i., la nuova riclassificazione dei beni in base ai principi di armonizzazione nonché l'espletamento delle consequenziali operazioni di sistemazione contabile.

Per l'anno 2024, come già detto, si procederà soltanto alla ricognizione fisica di almeno il 60% dei beni mobili inventariati al 31/12/2023 ed alla nuova riclassificazione in base ai principi di armonizzazione, escludendo, i beni durevoli.

Ciò brevemente chiarito, si illustra di seguito lo svolgimento delle operazioni strettamente funzionali alle attività in argomento.

1.2 COMMISSIONE PER IL RINNOVO DEGLI INVENTARI DEI BENI MOBILI

L'articolo 17, comma 5, del D.P.R. n. 254/2002, prescrive che i Consegnatari devono provvedere alla rinnovazione degli inventari previa effettiva ricognizione dei beni in dotazione. Per evidenti ragioni di cautela e nel rispetto della ratio alla base della normativa in tema di trasparenza, recata dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, detta ricognizione va effettuata per mezzo di un'apposita "Commissione per il rinnovo degli inventari dei beni mobili" (d'ora in avanti "Commissione") costituita ordinariamente da tre persone - o, comunque, da componenti in numero dispari - appartenenti al centro di responsabilità o all'Ufficio periferico cui afferisce il Consegnatario.

La Commissione è nominata, a seconda dei casi, dal titolare del Centro di responsabilità (salva la possibilità di delega) o dal direttore dell'Ufficio periferico e deve avere la seguente composizione:

1. il titolare del Centro di responsabilità o dell'Ufficio periferico, salvo facoltà di delega, che assume la funzione di Presidente (componente di diritto);

2. il Consegnatario (componente di diritto);

3. i dipendenti in servizio, appartenenti almeno alla qualifica di Istruttore, in numero sufficiente a completarne la composizione.

Nel caso di Uffici periferici in cui le funzioni di Consegnatario siano esercitate direttamente dal titolare, la delega non è esperibile. Nell'ipotesi di Uffici di ridottissime dimensioni, affinché possa essere rispettato il requisito minimo di tre componenti e unicamente ove insorgano situazioni di assoluta inevitabile necessità, la "Commissione" potrà essere completata con la nomina di altro membro appartenente alla medesima Amministrazione, ancorché in servizio presso differente e vicino Ufficio. In ogni caso, va precisato che l'inserimento nella "Commissione" non può dar luogo ad oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, a qualsiasi titolo, per cui non possono essere previsti compensi o rimborsi di sorta.

1.3 RICOGNIZIONE FISICA DEI BENI MOBILI

Effettuata la ricognizione materiale dei beni mobili inventariati presenti su GECORS (elenco al 31/12/2023), la sintesi delle suddette operazioni dovrà risultare da apposito processo verbale da redigersi, per ogni categoria (D.P.R. n. 254/2002), in triplice esemplare secondo l'accluso modello PV/base (Allegato n. 1), da sottoscriversi da parte dei componenti della "Commissione per il rinnovo degli inventari dei beni mobili".

Il modello PV/base deve essere corredato dal modello PV/a (Allegato n. 2) concernente l'elenco dei beni ricogniti alla data del 31.12.2023 da riclassificare come specificato nel proseguo.

Per semplificare le operazioni, è possibile reperire dal sito ufficiale della Ragioneria Generale nella sezione dedicata alle Aree tematiche/Altri contenuti al seguente indirizzo:

https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/regione/strutture-regionali/assessorato-economia/dipartimento-bilancio-tesoro-ragioneria-generale-regione/ricognizione-straordinaria-beni-mobili-regione-siciliana il modello PV/a (Allegato n. 2), diviso per codice Consegnatario/Struttura, che contiene, inizialmente, i beni esistenti alla data al 31/12/2023 (su GECORS) che devono essere oggetto di ricognizione fisica.

Alla fine delle operazioni di ricognizione materiale, come definite nella presente Circolare, nel modello PV/a, da allegare al modello PV/base, devono risultare soltanto i beni effettivamente esistenti. Si precisa che è possibile estrapolare i dati delle singole categorie attraverso la funzione "filtro".

Le classificazioni dei beni mobili sono le seguenti.

1) le categorie dei beni mobili di cui articolo 19, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254, recante il "Regolamento concernente le gestioni dei consegnatari e dei cassieri delle amministrazioni dello Stato":

- categoria I - Beni d'ufficio: beni mobili costituenti la dotazione degli uffici; beni mobili delle tipografie, laboratori, officine, centri meccanografici, elettronici con i relativi supporti e pertinenze non aventi carattere riservato; beni mobili di ufficio costituenti le dotazioni di ambulatori di qualsiasi tipo;

- categoria II - Materiale bibliografico: libri e pubblicazioni costituenti la dotazione dell'ufficio, non distribuiti agli impiegati quali normali strumenti ordinari di lavoro;

- categoria - III Materiale scientifico e oggetti preziosi: materiale scientifico, di laboratorio, oggetti di valore, metalli preziosi, strumenti musicali, attrezzature tecniche e didattiche nonché attrezzature sanitarie diagnostiche e terapeutiche per gli ambulatori medici;

- categoria IV - Strumenti agricoli e animali: beni assegnati alla conduzione di fondi rustici, macchine e strumenti agricoli, nonché gli animali adibiti alla coltura dei fondi o a supporto di funzioni istituzionali nonché in cattività;

- categoria V - Armamenti ed equipaggiamenti: armamenti, strumenti protettivi ed equipaggiamenti; divise, effetti di vestiario e scarpe non ancora immessi in uso;

- categoria VI - Veicoli: automezzi, velivoli, natanti, beni mobili iscritti nei pubblici registri nonché altri mezzi idonei alla locomozione e al trasporto;

- categoria VII - Altri beni: altri beni non classificabili.

2) la classificazione prevista dall'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279 che ha introdotto, ferma restando la distinzione in categorie precedentemente ricordate, un'ulteriore classificazione sotto gli aspetti della gestione economica in conformità alle poste attive e passive riportata nel Sistema europeo dei conti SEC, di cui al Regolamento (CE) 25 giugno 1996, n. 2223/96, del Consiglio, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità (SEC95).

3) in ultimo, anche la classificazione dei beni mobili secondo il Piano dei Conti Patrimoniale (PCP) di cui all'Allegato n. 6/3 al D.lgs n. 118/2011 e s.m.i. ai fini della contabilità economico-patrimoniale. Al fine di agevolare la riclassificazione dei beni in base alla codifica del D.lgs n. 118/2011 e s.m.i., l'Allegato 2 è stato dotato di un "menù a tendina".

Inoltre, questa Ragioneria Generale ha predisposto un prospetto di raccordo tra le categorie dei beni mobili di cui al D.P.R. n. 254/2002, la "classificazione SEC '95" e la classificazione in base al Piano dei Conti Patrimoniale di cui al D.lgs n. 118/2011 e s.m.i. (Allegato n. 3).

In particolare, per quanto attiene il raccordo tra la classificazione SEC '95 e le voci del nuovo Piano dei Conti Patrimoniale (PCP), si fa presente che:

a) nei casi in cui il raccordo è univoco (raccordo 1:1, ossia 1 Voce SEC che corrisponde ad 1 Voce PCP), l'attribuzione della voce del nuovo PCP avverrà agevolmente;

b) nei casi in cui il raccordo è molteplice (raccordo 1:N, ossia 1 Voce SEC che corrisponde a N Voci PCP), occorrerà scegliere le voci appropriate.

Eventuali modifiche alle voci SEC '95 attualmente attribuite ai beni e ritenute errate rientrano nell'ambito della preventiva attività di ricognizione straordinaria, propedeutica alla riclassificazione rispetto al nuovo Piano dei Conti Patrimoniale (PCP); pertanto dovranno essere effettuate prima.

In questa prima fase, coesisterà la classificazione per esigenze giuridico-amministrative delle categorie dei beni mobili di cui al D.P.R. n. 254/2002, la classificazione SEC '95 nonché la nuova classificazione dei beni mobili e "durevoli" secondo le voci del Piano dei Conti (PCP) di cui all'Allegato n. 6/3 al D.lgs n. 118/2011 e s.m.i.

L'attività in parola oltre al riscontro dei dati inventariati è propedeutica ad uniformare la struttura delle informazioni quale premessa imprescindibile per la costituzione di una base dati uniforme, come richiesta nell'Allegato 2, successivamente "migrabile" nell'applicativo informatico definitivo.

In coerenza con la summenzionata Direttiva Presidenziale, il modello PV/a, per l'anno in corso, va compilato soltanto in termini fisici e non di valore. Pertanto, le colonne 16 e 17 non vanno compilate.

Si precisa che nell'anno 2025 saranno diramate le istruzioni per l'utilizzo del nuovo software di inventariazione e gestione dei beni in argomento attraverso una nota tecnica nonché per il completamento delle operazioni di ricognizione straordinaria.

1.4 ADEMPIMENTI CONNESSI

Su tutti i beni mobili ricogniti dovrà essere apposto, a cura dei Consegnatari - ordinariamente mediante targhette o, comunque, con sistemi che ne assicurino la durata nel tempo - il numero d'inventario (in questa fase è possibile utilizzare il numero presente su GECORS), l'indicazione della categoria di appartenenza, la denominazione ed il codice dell'Ufficio affidatario.

In aggiunta a tali elementi, va opportunamente apposta l'indicazione "anno......", onde identificare l'anno della ricognizione fisica.

Allo scopo di conciliare la necessità di provvedere all'apposizione sui singoli beni mobili degli elementi identificativi testé specificati con l'esigenza di non gravare eccessivamente sulle risorse finanziarie degli Uffici interessati, si fa presente che qualunque strumento idoneo a soddisfare l'anzidetta necessità può essere utilizzato, sempreché, beninteso, l'applicazione degli elementi identificativi sia indelebile e inamovibile (o, comunque, di difficile rimozione, sempre in relazione al tipo di bene o di materiale interessati, ovviamente salvaguardandone l'integrità e senza recare alterazioni o deterioramenti di sorta).

I Consegnatari hanno l'onere, inoltre, di aggiornare o, se del caso, redigere ex novo la Scheda dei mobili di proprietà della Regione esistenti nella stanza, già Mod. 227 P.G.S., nella quale devono essere elencati i beni mobili ubicati in ciascuna stanza o locale d'Ufficio, con l'indicazione del numero d'inventario, della categoria e della voce del Piano dei Conti Patrimoniale.

Detta scheda, prodotta in due esemplari, va firmata dal funzionario che ha in consegna i beni mobili e controfirmata dal Consegnatario. Nel caso di più occupanti della medesima stanza, è sufficiente la firma di un Funzionario, normalmente quello di grado più elevato. Un esemplare della scheda va esposto nella stanza o locale relativo, sia per le future ricognizioni sia per eventuali controlli, mentre l'altro esemplare va conservato dal Consegnatario. Inoltre, pure per tracciare un discrimine delle rispettive responsabilità in ordine allo stato dei beni, nelle "Annotazioni" della scheda in argomento è opportuno riportare il nominativo di ciascun utilizzatore finale dei beni affidati dal Consegnatario. Eventuali variazioni nella dislocazione dei beni mobili per spostamenti o altra causa vanno annotate su entrambe le schede, similmente alle indicazioni concernenti le date delle verifiche e degli accertamenti eventualmente svolti.

Nessuno spostamento di beni mobili da un locale ad un altro può essere effettuato senza darne preventivo avviso al Consegnatario, in modo tale da consentirgli l'effettivo aggiornamento delle scritture tenute. Giova ricordare che quanto innanzi specificato assume particolare rilievo in ordine alla responsabilità sia del Consegnatario che degli utilizzatori finali ai quali i beni sono stati dati in uso, per cui eventuali comunicazioni successive a sanatoria potrebbero, in talune situazioni, influire sul discrimine dell'individuazione di potenziali ipotesi di responsabilità.

2 AGGIORNAMENTO DEI VALORI

Successivamente, dall'anno 2025, andranno calcolati gli ammortamenti dei beni mobili sulla base delle aliquote di ammortamento e delle istruzioni che saranno impartite. In particolare, le aliquote di ammortamento saranno individuate sulla base della nuova classificazione di cui al nuovo PCP. Si procederà, quindi, ad effettuare l'aggiornamento dei valori della situazione dei beni effettivamente esistenti che andranno a formare il nuovo inventario.

Nelle more dell'utilizzo del nuovo software, le quote di ammortamento, per l'anno 2024, andranno calcolate secondo le procedure ordinarie in vigore.

3. RICHIESTE DI PROROGA

Le operazioni di ricognizione straordinaria, appena descritte, devono concludersi entro e non oltre il 15 febbraio 2025. Eventuali istanze di proroga del prescritto termine di riferimento non troveranno ordinariamente accoglimento. Solo i casi assolutamente eccezionali, determinati da circostanze esterne e oggettive, essenzialmente riconducibili a situazioni di forza maggiore, potranno costituire oggetto di una valutazione positiva.

Ad ogni modo, si precisa che eventuali richieste in argomento, debitamente documentate, dovranno essere indirizzate al Servizio 7 "Coordinamento attività Ragionerie Centrali" di questa Ragioneria Generale, esclusivamente, per il tramite della competente Ragioneria Centrale.

Quest'ultima dovrà provvedere, dal canto suo, a valutare ogni richiesta pervenuta, provvedendo a inoltrare, non oltre quindici giorni dal ricevimento, soltanto quelle per le quali abbia espresso un circostanziato parere positivo.

Il mancato riscontro alle richieste di proroga entro il termine di trenta giorni dal ricevimento da parte della Ragioneria Centrale deve essere considerato alla stregua di un diniego.

Resta salva la possibilità di adottare, anche oltre il predetto termine, un provvedimento di accoglimento della proroga richiesta.

4. INDICAZIONI FINALI

Le Amministrazioni in indirizzo sono invitate di portare a conoscenza dei propri Uffici le istruzioni della presente Circolare e di vigilare affinché siano osservate.

Si raccomanda, altresì, alle Ragionerie Centrali, in ragione degli specifici compiti istituzionali di controllo svolti, di voler fornire, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ogni utile forma di collaborazione ai Consegnatari, dando loro gli opportuni chiarimenti sugli eventuali quesiti formulati in ragione del rinnovo inventariale di cui trattasi.

Qualora dovessero insorgere significativi problemi interpretativi di carattere generale, le medesime Ragionerie Centrali potranno, a loro volta, rivolgere le relative richieste di chiarimenti, trasmettendo eventuali quesiti, esclusivamente, a firma del Direttore ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

PROBLEMATICHE DI TIPO INFORMATICO

ARIT

Area IV - Coordinamento Innovazione della Pubblica Amministrazione

area4.informatica@regione.sicilia.it

PROBLEMATICHE DI INVENTARIAZIONE/RICOGNIZIONE

RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Servizio 7 "Coordinamento attività Ragionerie Centrali" = coordinamento.ragionerie.bil@regione.sicilia.it

Per tutto quanto non previsto nella presente Circolare si rinvia alla Circolare di chiusura della contabilità dell'esercizio finanziario 2023.

Si confida nella consueta attenta e proficua collaborazione.

Il Ragioniere generale della Ragioneria generale della Regione: TOZZO

ALLEGATO 1

ALLEGATO 2 - [Non presente in Gazzetta]

ALLEGATO 3