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ASSESSORATO

DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 5 maggio 1999

G.U.R.S. 2 luglio 1999, n. 31

Approvazione della circolare contenente le direttive per la formulazione del programma di contributi per la realizzazione di opere fognarie e depurative, ex art. 52 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27.

L'ASSESSORE

PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;

Visto l'art. 52 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27;

Visto l'art. 4 della legge regionale 29 aprile 1985, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni;

Ritenuto di dover emanare apposite direttive relativamente alle modalità di presentazione delle istanze di contributo e alle modalità di formulazione del programma di contributi previsto dal su citato art. 52;

Visto lo "schema di circolare" contenente le suddette direttive e costituente parte integrante del presente decreto;

Decreta:

Art. 1

Le premesse fanno parte del presente decreto.

Art. 2

E' approvata la circolare contenente direttive per la formulazione del programma ex art. 52 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27.

Art. 3

E' fatto obbligo agli enti in indirizzo della circolare predetta di attenersi alle disposizioni impartite con la stessa.

Il presente decreto, ai sensi dell'art. 3, comma 1, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione.

Palermo, 5 maggio 1999

LO GIUDICE

Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione Siciliana, addì 21 maggio 1999.

Reg. n. 1, Assessorato del territorio e dell'ambiente, fg. n. 25.

CIRCOLARE CONTENENTE DIRETTIVE PER LA FORMULAZIONE DEL PROGRAMMA CONTRIBUTI EX ART. 52 DELLA LEGGE REGIONALE N. 27/86

Ai Comuni della Sicilia

Ai Consorzi dei comuni titolari di opere fognarie

e depurative della Sicilia

1. PREMESSA

L'art. 52 della legge regionale n. 27/86 prevede l'elaborazione annuale, da parte di quest'Assessorato, del programma di contributi per la realizzazione di opere fognarie e depurative. Il programma viene redatto sulla base delle istanze presentate dai comuni entro il primo trimestre di ciascun anno.

Al fine di consentire un miglioramento della qualità dell'intero procedimento in termini di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza si ritiene opportuno fornire con la presente circolare le direttive di seguito riportate riguardanti:

- tipologie di intervento ammissibili;

- criteri e modalità di presentazione delle istanze di contributo;

- requisiti di ammissibilità delle istanze;

- criteri di priorità;

- criteri di selezione degli interventi.

2. TIPOLOGIE DI INTERVENTO AMMISSIBILI

Gli interventi devono riguardare opere relative al servizio pubblico di fognatura e di depurazione previste nei relativi programmi di attuazione della rete fognante vigenti presso i comuni interessati, tenendo conto delle precisazioni sotto riportate. Le tipologie di intervento ammissibili sono le seguenti:

2.a) completamento e miglioramento delle caratteristiche tecnologiche e della funzionalità delle strutture di depurazione esistenti, secondo le previsioni del programma di attuazione della rete fognante, onde conseguire requisiti di qualità dell'effluente depurato compatibili con le destinazioni d'uso e con le caratteristiche ecologiche del corpo idrico ricettore;

2.b) realizzazione di nuovi impianti di depurazione previsti nel P.A.R.F.;

2.c) completamento e realizzazione di reti di fognatura, privilegiando la realizzazione di collettori allaccianti o emissari che convoglino i reflui in impianti esistenti o in corso di realizzazione, di accertata capacità ricettiva. Sono altresì ammissibili interventi di rifacimento di reti fognanti esistenti di cui sia dimostrata la necessità e l'urgenza.

Per quanto riguarda la tipologia di cui al precedente punto 2.c), si ritiene utile puntualizzare che in relazione alla natura e alle finalità del programma non saranno considerate ammissibili le tipologie di intervento che non riguardino lo smaltimento e la depurazione delle acque reflue urbane, rimanendo così esclusi dal programma le fognature e gli impianti di depurazione al servizio esclusivo degli insediamenti produttivi.

3. ISTANZE DI CONTRIBUTO

3.1. Modalità e termine di presentazione delle istanze

Gli enti titolari degli interventi possono presentare istanza di contributo che dovrà pervenire presso questo Assessorato entro il termine fissato dall'art. 52 della legge regionale n. 27/86. Per l'anno 1999, ai sensi dell'art. 17, comma 6 della legge regionale n. 10/99 il suddetto termine è prorogato al 30 giugno.

3.2. Documentazione da presentare

Allegata all'istanza dovrà essere presentata tutta la seguente documentazione:

3.2.1) "Scheda tecnica" di individuazione dell'intervento, di cui all'allegato "I" alla presente circolare, debitamente compilata e sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente e dal responsabile dell'ufficio tecnico dell'ente medesimo e completa degli allegati e delle dichiarazioni ivi richiesti. Nella stessa scheda tecnica dovranno essere forniti i dati e le notizie relativi all'intero sistema depurativo e fognario, evidenziando in particolare le carenze o le disfunzioni e le relative cause.

3.2.2) Copia conforme all'originale di tutta la documentazione citata nella scheda tecnica.

3.2.3) N. 1 copia del progetto di cui si richiede il finanziamento, in originale o in copia conforme all'originale approvato dall'organo tecnico, munita dell'attestazione di conformità al PARF (resa ai sensi dell'art. 16, III comma della legge regionale n. 21/85 e del punto 15.2.1. della circolare dell'Assessorato regionale per il territorio e l'ambiente n. 4 del 30 ottobre 1986) e munita dell'attestazione di conformità urbanistica (resa ai sensi dell'art. 154 della legge regionale n. 25/93) nel caso in cui l'intervento preveda opere fuori terra o opere per le quali è comunque prevista la conformità urbanistica.

Le superiori attestazioni devono essere rese su tutti gli elaborati progettuali e devono essere riferite al PARF e allo strumento urbanistico vigenti alla data di presentazione dell'istanza.

3.2.4) Copia conforme all'originale del parere tecnico ex art. 6, legge regionale n. 35/78 e successive modifiche ed integrazioni, reso sul progetto.

3.2.5) Copia conforme dello stralcio del programma triennale delle opere pubbliche vigente presso l'ente richiedente, con relativa delibera esecutiva di approvazione dell'organo deliberante, relativo al settore ambiente, da cui si evinca l'inserimento e l'ordine di priorità dell'intervento proposto. Nel caso in cui l'intervento proposto non risulti al primo posto delle priorità del settore ambiente, classi depuratore e reti fognanti, l'amministrazione richiedente è invitata a trasmettere apposita dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'ente, da cui si evinca lo stato di attuazione degli interventi che precedono, precisando per ognuno di quelli se è stato già finanziato e indicando gli estremi del provvedimento di finanziamento.

3.2.6) Dichiarazione, a firma del sindaco del comune nel cui territorio ricade l'opera oggetto della richiesta di finanziamento, nella quale si attesti per il progetto di che trattasi, il rispetto dell'ordine di priorità del PARF con indicato, per ciascun intervento ivi previsto e che precede l'intervento oggetto della richiesta di finanziamento, se risulta realizzata o in corso di realizzazione, se presenta l'intera copertura finanziaria (riportare in quest'ultimo caso gli estremi del provvedimento di finanziamento, l'importo, l'ente finanziatore).

3.2.7) Dichiarazione, del legale rappresentante dell'ente, dalla quale si evinca se per la medesima opera che si propone sia stata presentata richiesta di finanziamento ad enti diversi dalla Regione o ad altro ramo dell'Amministrazione regionale (art. 4, comma 5, legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19, legge regionale n. 10/93), allegando copia dell'eventuale istanza già presentata ad altri enti.

3.2.8) Scheda tecnica sull'utilizzo dei contributi già concessi da quest'Assessorato. La scheda è riportata nell'allegato "II" alla presente circolare.

3.2.9) Relazione a firma del sindaco e del responsabile del servizio di ragioneria sull'ammontare annuo dei proventi derivanti dall'applicazione delle tariffe del servizio di fognatura e depurazione afferenti in apposito fondo vincolato. In tale relazione andranno specificati, per l'anno in corso, l'ammontare necessario per le spese di gestione e l'ammontare residuo utilizzabile per cofinanziare l'intervento. I valori suddetti andranno stimati anche per il biennio successivo. Andranno inoltre indicati gli eventuali accantonamenti presenti sul fondo derivanti dagli anni precedenti utilizzabili per il cofinanziamento dell'intervento. Andranno infine indicate eventuali altre risorse finanziarie disponibili per il finanziamento dell'intervento. Si fa presente che ai sensi dell'art. 57, comma 2 della legge regionale n. 10/99 l'importo massimo del contributo concedibile da questo Assessorato non può superare il 90% della spesa relativa all'opera per cui viene chiesto il contributo.

4. REQUISITI DI AMMISSIBILITA'

Saranno considerati ammissibili gli interventi per i quali sarà dimostrato il possesso di tutti i requisiti seguenti, nessuno escluso, posseduti entro il termine di presentazione delle istanze:

4.1) L'intervento deve riguardare le opere e le tipologie di intervento ammissibili elencate al precedente punto 2, con le specificazioni riportate nello stesso punto 2.

4.2) Il progetto deve essere approvato tecnicamente come progetto di massima o esecutivo ai sensi della normativa vigente.

4.3) L'intervento deve essere inserito nel programma triennale delle opere pubbliche vigente presso l'ente richiedente alla data dell'istanza di finanziamento e ne deve rispettare l'ordine di priorità settoriale (comma 1, art. 4, legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19, legge regionale n. 10/93).

4.4) L'intervento deve essere conforme al relativo PARF (Programma di attuazione della rete fognante) vigente e deve rispettarne l'ordine di priorità vigente alla data dell'istanza di finanziamento (legge regionale n. 21/85, art. 16, circolare assessoriale n. 4/86, punto 15.2.1.). A tal proposito si evidenzia che non possono esservi difformità tra i contenuti del programma triennale delle opere pubbliche e i contenuti del programma di attuazione della rete fognante (P.A.R.F.). In tal senso le priorità del programma triennale delle opere pubbliche devono essere conformi a quelle stabilite nel P.A.R.F. approvato da quest'Assessorato.

4.5) L'intervento deve essere coerente con le previsioni dello strumento urbanistico vigente e gli elaborati progettuali devono riportare, ove previsto, la relativa attestazione di conformità allo strumento urbanistico vigente alla data di presentazione dell'istanza, ai sensi dell'art. 154 della legge regionale n. 25/93.

4.6) L'intervento dovrà essere funzionale e autonomamente fruibile (art. 4, comma 70, della legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19 della legge regionale n. 10/93). Il possesso di tale requisito dovrà essere dimostrato con la documentazione indicata al punto 4.6, sezione 2, della scheda tecnica da allegare all'istanza di finanziamento. L'ente richiedente dovrà, inoltre, dichiarare di essere titolare e proprietario dell'opera per cui chiede il contributo e impegnarsi a gestire e a mantenere con fondi propri l'opera, attivandola immediatamente dopo l'ultimazione o il collaudo.

4.7) Non saranno considerate ammissibili le istanze di contributo pervenute in Assessorato oltre il termine di cui al precedente punto 3.1.

4.8) Il progetto di cui si richiede il contributo non deve riguardare opere già realizzate né la revisione prezzi di progetti già finanziati, né oneri di gestione relativi ad opere già realizzate.

5. OBIETTIVI DEL PROGRAMMA E CRITERI DI PRIORITA' CONNESSI

L'art. 52 della legge regionale n. 27/86 stabilisce che l'elaborazione del programma venga effettuata in coerenza con le indicazioni e gli obiettivi contenuti nel Piano regionale di risanamento delle acque. Gli obiettivi generali in esso individuati sono di tipo qualitativo e prevedono:

a) recupero e mantenimento delle caratteristiche qualitative di tutti i corpi idrici superficiali e sotterranei in rapporto agli usi degli stessi ed agli obiettivi di difesa del patrimonio naturale e ambientale;

b) tutela della salute pubblica.

In coerenza con tali obiettivi si ritengono prioritari gli interventi volti all'eliminazione degli scarichi non depurati esistenti di pubbliche fognature dei centri abitati che contestualmente producono un incremento del numero di abitanti equivalenti serviti dal depuratore.

A tali obiettivi generali sono da considerare quelli definiti nello stesso piano e nei successivi atti normativi e di programmazione riportati al successivo punto 6. Inoltre si ritiene necessario, al fine di consentire la massima estensione del servizio di fognatura e depurazione, privilegiare quegli interventi che a parità di costi servano un maggior numero di utenti. Nella valutazione degli interventi si terrà, pertanto, conto del parametro "costo per abitante equivalente servito dal depuratore con la realizzazione dell'intervento", riferito all'incremento del numero di abitanti equivalenti che verranno effettivamente serviti, in rapporto al costo dell'opera, nel senso di privilegiare gli interventi con il più basso costo unitario. L'incremento del numero di abitanti equivalenti serviti dovrà essere determinato sulla base della domanda di depurazione attualmente non soddisfatta. La determinazione del suddetto parametro dovrà essere dimostrata nella scheda tecnica allegata di cui al precedente punto 3.2.

6. CRITERI DI PRIORITA' DERIVANTI DA ATTI NORMATIVI E DA ATTI DI PROGRAMMAZIONE

6.a) La legge 10 maggio 1976, n. 319 e successive modifiche ed integrazioni, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento, nonché la legge regionale n. 27/86 e successive modifiche ed integrazioni, nel prevedere limiti di accettabilità e tempi di adeguamento degli scarichi delle pubbliche fognature hanno di fatto stabilito che prioritariamente debbono essere realizzate le opere di depurazione e le opere di collettamento degli scarichi fognari esistenti verso i depuratori.

6.b) L'art. 1, comma 3, della legge regionale n. 58/95 stabilisce che i comuni non ancora dotati di impianto di depurazione o dotati di impianti insufficienti o da adeguare, predispongano i progetti esecutivi degli impianti e attivino, ove mancante, almeno la fase di pretrattamento entro il 31 dicembre 1996.

Il suddetto articolo implicitamente stabilisce una priorità relativa a tutte le opere necessarie per l'eliminazione degli scarichi fognari esistenti non depurati, nonché per attivare, completare o adeguare gli impianti di depurazione.

Dette opere sono individuabili nelle seguenti tipologie: costruzione, completamento o adeguamento di impianto di depurazione, costruzione di collettori di adduzione dalle reti fognanti ai depuratori esistenti o in costruzione di accertata capacità ricettiva, opere di scarico necessarie per attivare l'impianto di depurazione.

6.c) L'art. 4, penultimo comma, della legge n. 319/76 prevede una particolare salvaguardia per le falde idriche sotterranee, definendo così un criterio di priorità.

6.d) Il D.P.R. n. 515/82 del 3 luglio 1982 stabilisce standards di qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, all'art. 7 indica come prioritari gli interventi tesi a migliorare le caratteristiche delle acque di categoria A3 e di quelle di categoria inferiore.

La delibera CIPE 2 dicembre 1993 relativa al PTTA 94/96, al punto 4.1.3., richiamando gli artt. 16 e 17 del D.P.R. n. 236/88 e l'art. 5 della legge n. 225/92, riserva priorità agli interventi destinati al superamento di emergenze derivanti da gravi motivi di inquinamento idropotabile, nonché ad interventi volti al recupero ed alla salvaguardia dei laghi e delle acque interne.

6.e) Il D.P.R. 8 giugno 1982, n. 470, fissa standards di qualità per le acque destinate alla balneazione, stabilendo implicitamente un criterio di priorità per quegli interventi di risanamento che consentono, nelle zone di attuale e prevedibile uso della risorsa idrica per balneazione, il conseguimento dell'obiettivo di qualità fissato.

Per l'applicazione di questo criterio saranno verificati gli ultimi dati ufficiali sulle acque di balneazione, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e verrà verificato se l'intervento proposto è finalizzato all'eliminazione di scarichi fognari non depurati ricadenti nelle zone balneabili.

6.f) Il piano triennale per la tutela ambientale, PTTA 94/96 di cui alla delibera CIPE 21 dicembre 1993 e il documento regionale di programma adottato con delibera di Giunta di Governo regionale n. 436 del 5 ottobre 1994, individuano come tipologie prioritarie nel settore gestione risorse idriche, le seguenti:

1) completamento e miglioramento delle caratteristiche tecnologiche e della funzionalità delle strutture di depurazione esistenti onde conseguire i requisiti di qualità dell'effluente depurato compatibili con la destinazione d'uso e con le caratteristiche ecologiche del corpo idrico ricettore;

2) completamento e realizzazione di reti di fognature privilegiando i casi nei quali l'intervento produca copertura di disponibilità di depurazione di impianti già realizzati o in corso di realizzazione.

6.g) L'art. 32 della legge regionale n. 14 del 9 agosto 1988, concernente norme per l'istituzione di parchi e riserve naturali nella Regione, stabilisce che ai comuni il cui territorio è compreso in tutto o in parte entro i confini di un parco, è riservata la priorità sui finanziamenti regionali richiesti per la realizzazione dei seguenti interventi, impianti e opere: ...opere igieniche ed idropotabili...

6.h) Il Piano regionale di risanamento delle acque, approvato con D.P.R.S. n. 93 del 2 luglio 1986, individua le seguenti aree in cui sono presenti dei fenomeni di particolare degrado dei corpi idrici che richiedono interventi urgenti di risanamento: golfo di Castellammare, falda idrica dell'Etna, fiume Platani, Gela e golfo di Gela, golfo di Milazzo.

Inoltre lo stesso piano prevede i criteri di cui ai precedenti punti 6.c), 6.d) e 6.e) precisando che fra gli interventi parziali di risanamento e di tutela dei corpi idrici verranno privilegiati:

- gli interventi in zone talmente degradate da arrecare gravi pericoli alla salute pubblica;

- gli interventi tesi alla protezione o al recupero della qualità delle acque superficiali o sotterranee destinate o destinabili agli usi idropotabili;

- gli interventi in zone che gravitano su corpi idrici superficiali che si presentano in gravi condizioni di alterazione, dando precedenza agli interventi diretti:

a) alla salvaguardia degli usi della balneazione e della mitilicoltura;

b) alle zone che siano meta di importanti flussi turistici internazionali, nazionali e locali;

c) ai centri urbani che gravitano sulla fascia costiera dando la precedenza a quelli più popolosi e privi di un adeguato sistema fognario e depurativo;

d) ai sistemi fognari e depurativi consortili o associati.

6.i) Il decreto dell'Assessore per il territorio del 22 giugno 1987 individua i problemi di risanamento ambientale di interesse regionale, ai sensi dell'art. 51, comma 10, della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27, riferentisi ad aree, bacini e fasce costiere particolarmente degradate.

In particolare lo stesso decreto individua i suddetti problemi e le relative aree di tutela e di risanamento ambientale nel seguente ordine prioritario:

1) inquinamento delle acque marine del golfo di Palermo e dei fiumi Oreto ed Eleuterio;

2) eutrofizzazione delle acque marine del golfo di Castellammare e stato di grave degrado dei corsi d'acqua Nocella e S. Bartolomeo;

3) inquinamento delle acque marine del golfo di Gela;

4) stato eutrofico delle acque del fiume Platani;

5) tutela della falda idrica dell'Etna;

6) tutela della falda idrica Siracusana;

7) inquinamento delle acque marine del golfo di Augusta;

8) inquinamento delle acque marine del golfo di Siracusa;

9) inquinamento delle acque marine del golfo di Milazzo;

10) inquinamento delle acque marine della fascia da Capo Feto a Licata;

11) inquinamento delle acque marine del golfo di Carini da Carini a Sferracavallo;

12) inquinamento delle acque marine del golfo di Patti.

6.l) Direttiva CEE n. 91/271. In particolare, nelle more dell'individuazione delle aree sensibili, viene fissato nel 31 dicembre 2000 il termine entro cui gli agglomerati urbani con oltre 15.000 abitanti equivalenti vengono provvisti di reti fognarie e di impianti di trattamento secondario o equivalente così come definito dalla stessa direttiva. In tal senso, in sede di equa ripartizione territoriale della spesa si darà priorità ai comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti. In ogni caso verrà pure rispettato quanto disposto dall'art. 11, comma 7 della legge regionale n. 5/98.

6.m) Ulteriori criteri generali di priorità, previsti dall'art. 4, VI comma, della legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19 della legge regionale n. 10/93, riguardano l'esigenza di completamento di progetti generali di opere, parte delle quali sono state realizzate, nonché l'equa ripartizione territoriale dei finanziamenti.

7. SELEZIONE DEGLI INTERVENTI

Sulla base dei criteri di priorità elencati nei precedenti punti 5 e 6, in considerazione dell'esiguità della disponibilità finanziaria rispetto alla domanda di infrastrutture di depurazione e fognatura, si adottano i seguenti criteri di selezione degli interventi:

7.a) con riferimento agli obblighi di legge di cui ai precedenti punti 6.a) e 6.b), nonché con riferimento all'obiettivo primario di eliminare gli scarichi fognari esistenti non depurati dei centri abitati, di cui al precedente punto 5.a), gli interventi ritenuti ammissibili saranno selezionati in tre fasce di priorità in base alla tipologia delle opere. Le tre fasce avranno il seguente ordine di priorità:

Fascia A: opere volte all'eliminazione di scarichi fognari esistenti, che producono incremento del numero di abitanti equivalenti serviti dal depuratore:

- costruzione o completamento di impianti di depurazione delle acque reflue urbane;

- opere di scarico necessarie per attivare l'impianto di depurazione;

- collettori emissari o allaccianti gli scarichi esistenti di convogliamento delle acque nere o miste della rete fognante verso il depuratore esistente o in costruzione o con copertura finanziaria sufficiente per il relativo completamento, di accertata capacità ricettiva;

Fascia B: costruzione di nuove reti di pubblica fognatura in zone attualmente sprovviste, con convogliamento in impianti di depurazione esistenti o in corso di costruzione, con copertura finanziaria sufficiente per il completamento, di accertata capacità ricettiva, rifacimento di opere fognarie esistenti danneggiate da calamità naturali;

Fascia C: rifacimento di reti fognanti esistenti di cui sia dimostrata la necessità e l'urgenza.

Nel caso in cui il progetto preveda contemporaneamente diverse tipologie delle 3 fasce, si farà riferimento a quella prevalente.

7.b) Con riferimento agli obiettivi di qualità derivanti dalle leggi e dagli atti di programmazione citati ai precedenti punti 6.c), 6.d) e 6.e), saranno considerati prioritari all'interno di ciascuna delle precedenti fasce A, B e C gli interventi volti a:

- superamento di emergenze derivanti da gravi motivi di inquinamento idropotabile;

- recupero di balneabilità delle acque costiere;

- recupero e salvaguardia qualità dei corpi idrici destinati ad uso idropotabile.

7.c) Ulteriore priorità di carattere territoriale è riservata agli interventi dei comuni ricadenti in area di parco naturale (6.g), in aree degradate di cui al precedente punto 6.i).

7.d) In relazione all'esigenza di assicurare il maggior risultato con la risorsa finanziaria disponibile, a parità di criteri di priorità, di cui ai punti 7.a), 7.b) e 7.c) gli interventi saranno ordinati sulla base del parametro costo/abitante equivalente servito di cui al precedente punto 5.b).

7.e) L'ulteriore criterio generale di priorità, previsto dall'art. 4, 6° comma, della legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19 della legge regionale n. 10/93, che riguarda l'esigenza di completamento di progetti generali di opere, parte delle quali sono state realizzate, si ritiene generalmente assorbito dai criteri di selezione di cui ai precedenti punti a) e b) in quanto le opere della fascia A tendono a completare sistemi depurativi e fognari e in quanto occorre avere riguardo all'intero sistema depurativo e fognario e non al singolo progetto.

Sulla base dei criteri di priorità sopra descritti, gli interventi verranno dapprima suddivisi nella fasce A, B e C; quindi gli interventi della fascia A verranno suddivisi tra quelli rispondenti agli obiettivi di cui al precedente punto 7.b) (recupero balneabilità e superamento emergenze da inquinamento idropotabile...) determinando una sottofascia A.1 e quelli che non rispondono ai suddetti obiettivi, determinando una fascia A.2.

Gli interventi della fascia A.1 verranno a loro volta divisi tra quelli ricadenti in un'area di cui al punto 7.c) determinando la fascia A.1.1 e quelli che non vi ricadono raggruppando questi ultimi nella fascia A.1.2.

Gli interventi della fascia A.1.1 e A.1.2 verranno ordinati nell'ambito di ciascuna fascia secondo il parametro costo/abitante equivalente servito.

Per gli interventi di cui alla fascia A.2, B e C si procederà al loro ordinamento per priorità in maniera analoga a quanto prima descritto relativamente alla fascia A.1.

Ai fini dell'assegnazione dei contributi si procederà secondo l'ordine di priorità sopra definito e di seguito riportato, applicando il criterio dell'equa ripartizione territoriale all'interno di ciascuna fascia (A, B, C) e tenendo conto di quanto stabilito al precedente punto 6.1:

1) A.1.1.

2) A.1.2.

3) A.2.1.

4) A.2.2.

5) B.1.1.

6) B.1.2.

7) B.2.1.

8) B.2.2.

9) C.1.1.

10) C.1.2.

11) C.2.1.

12) C.2.2.

Inoltre, nell'assegnazione dei contributi si terrà conto delle risorse finanziarie comunali disponibili per il cofinanziamento dell'intervento, di cui al punto 3.2.9.

L'Assessore: LO GIUDICE

Allegato I

Scheda allegata all'istanza n. ........... del ....................... dell'Ente ............................................................
                        PROGRAMMA CONTRIBUTI EX ART. 52, LEGGE REGIONALE N. 27/86
                                 SCHEDA TECNICA
                   (da allegare all'istanza di contributo)
  La presente scheda riguarda i seguenti contenuti:
  Sezione 1 - Identificazione dell'intervento.
  Sezione 2 - Riferimenti documentali, dati e notizie, atti a dimostrare il
              possesso dei requisiti di ammissibilità dell'intervento.
  Sezione 3 - Riferimenti documentali, dati e notizie, atti a dimostrare il
              possesso dei requisiti di priorità.
SEZIONE 1 - Identificazione dell'intervento
  1.1 Ente richiedente ......................................................
  1.2 Titolo e importo dell'intervento di cui si chiede il finanziamento.....
  ............................................... L..........................
  1.3 Progetto:                    esecutivo []                di massima []
  1.4 Estremi parere tecnico ex art. 6, legge regionale n. 35/78 e s.m. e i.
  ...........................................................................
  1.5 Quadro economico del progetto
      Lavori a base d'asta                                 L. ...............
      Somme a disposizione dell'amministrazione            L. ...............
      di cui                                               L. ...............
  1.6 Responsabile del procedimento presso l'ente richiedente: ..............
  ...........................................................................
  ............................................. tel. ........................
                                Firma del legale rappresentante dell'ente
                             ................................................
________________________________________
Riservato all'Assessorato regionale T.A.
N. identificativo dell'intervento ............................. Prot. istanza A.R.T.A. n............. del .....................
SEZIONE 2 - Riferimenti documentali, dati e notizie, atti a dimostrare il possesso dei requisiti di ammissibilità
            (Si riporta la stessa numerazione dei relativi punti della
             circolare)
4.1. Tipologia di intervento
      (Riportare  la  tipologia  2a,  2b, 2c della circolare, cui si riferisce
l'intervento proposto).
4.2. Parere tecnico
     (Allegare copia autentica del parere tecnico espresso nel progetto di cui
si richiede  il  finanziamento.  Nel caso di progetti stralci, allegare parere
espresso nel progetto generale).
4.3. Rispetto priorità programma triennale delle OO.PP.
      (Riportare  l'ordine  di  priorità  del  P.T.OO.PP. vigente, relativo al
settore ambiente,  con le precisazioni di cui al punto 3.2.5. della circolare;
allegare copia  autentica  dello  stralcio del P.T.OO.PP. vigente con relativa
delibera esecutiva di approvazione dell'organo deliberante).
4.4. Conformità al PARF e rispetto priorità del PARF
      (Riportare  gli  estremi  dell'attestazione  di  conformità  al  PARF e
riportare l'ordine di priorità del PARF vigente, con le precisazioni di cui al
punto 3.2.6, della circolare).
4.5. Conformità urbanistica
     (Ove prevista, con riferimento al punto 3.2.3. della circolare, riportare
gli estremi  dell'attestazione  ai  sensi dell'art. 154 della legge n. 25/93 e
del relativo parere della commissione edilizia e dell'ufficiale sanitario).
4.6. Funzionalità e autonoma fruibilità
      Con  apposita relazione da allegare, dovrà essere dimostrato che l'opera
che si realizza con il progetto proposto è funzionale e autonomamente fruibile
e immediatamente attivabile dopo la sua realizzazione.
      La relazione dovrà fare riferimento ad una planimetria in scala adeguata
(almeno 1:5.000)  da allegare con indicati con diversi colori l'intero sistema
depurativo e  fognario  interessato  dal  progetto,  distinguendo  i tratti di
fognatura e  gli  impianti  di  depurazione  esistenti,  quelli  in  corso di
realizzazione e quelli da realizzare.
      Dovrà essere evidenziata nella stessa planimetria l'opera che si intende
realizzare.
     Nel caso di opere in corso di realizzazione o finanziate e non appaltate,
dovrà essere precisato il relativo provvedimento di finanziamento.
     La planimetria dovrà comprendere in ogni caso il depuratore e le relative
opere di  scarico, secondo quanto previsto nel PARF comunale e/o intercomunale
vigente, le cui caratteristiche dovranno essere descritte nella relazione.
      Nel  caso  si  tratti di lotto funzionale di depuratore, dovranno essere
precisate le caratteristiche dimensionali della parte dell'impianto realizzato
o in  corso  di  realizzazione,  indicando le portate ed il numero di abitanti
equivalenti serviti  senza  intervento  e con la realizzazione dell'intervento
proposto.
4.8. Durata dei lavori
      (Indicare  la  durata  dei  lavori  prevista  nel  capitolato  speciale
d'appalto).
4.9. Elenco  delle  autorizzazioni,  pareri,  approvazioni  ottenuti  (O), da
ottenere (D)  o  non  necessari  (NN)  per  poter  assicurare  l'emissione del
provvedimento di  finanziamento  e l'espletamento delle procedure d'appalto in
base al livello di progettazione.
      (Riportare  gli  estremi  dei provvedimenti, allegando la documentazione
citata).
  1. Approvazione amministrativa ............................................
(ove già ottenuta).
  2. Decisione CO.RE.CO. ....................................................
  3. Parere tecnico ex art. 6, legge regionale n. 35/78 e s.m. e i. .........
.............................................................................
(punto 4.2. scheda).
  4. Attestazione conformità al progetto generale ...........................
(legge regionale n. 21/85, art. 12, comma 6).
  5. Attestazione conformità urbanistica ....................................
(punto 4.5. scheda) - (art. 154, legge regionale n. 25/93).
  6. Conformità al PARF .....................................................
(punto 4.4. scheda) - (legge regionale n. 21/85, art. 16, 3° comma, circola-
re n. 4/86, p. 15.2.1.).
  7. Attestazione rispetto priorità PARF ....................................
(punti 4.4. scheda e 3.2.6. della circolare).
   8.  Attestazione  che  l'opera  è  compresa nel P.T.OO.PP. vigente e che la
stessa rispetta il relativo ordine di priorità settoriale (punto 4.3. scheda).
   9.  Dichiarazione  aggiornata  ex art. 5,  regolamento n. 350/95  di presa
vi-sione luoghi e realizzabilità del progetto ..................................
  10. Parere igienico-sanitario .............................................
(art. 15, legge regionale n. 21/85).
  11. Autorizzazione allo scarico ...........................................
(art. 40, legge regionale n. 27/86).
  12. Vincolo paesaggistico .................................................
(legge n. 1497/39, legge n. 431/85).
  13. Vincolo archeologico e monumentale ....................................
(legge n. 1089/39).
  14. Vincolo idrogeologico .................................................
(R.D. n. 3267/23).
  15. Vincolo forestale .....................................................
(legge n. 431/85).
  16. Vincolo di immodificabilità temporanea ................................
(legge regionale n. 15/91, art. 5).
  17. Autorizzazione legge regionale n. 14/88, art. 23, o autorizzazione ente
gestore dell'area naturale protetta .........................................
  18. Concessione demaniale .................................................
  19. Parere capitaneria di porto ...........................................
(art. 40, legge regionale n. 27/86).
  20. Autorizzazione ANAS ...................................................
  21. Autorizzazione Provincia regionale ....................................
  22. Altro .................................................................
(specificare).
SEZIONE 3 - Riferimenti documentali, dati e notizie, atti a dimostrare il possesso dei requisiti di priorità previsti nella circolare
            (Si riporta la stessa numerazione dei relativi punti della
             circolare)
3.2.1.a) Descrizione generale del sistema fognario e depurativo attuale
   Con  riferimento  alla planimetria di cui al punto 4.6, descrivere lo stato
attuale dell'intero sistema depurativo e fognario interessato dall'intervento
proposto.
  Evidenziare le carenze, le disfunzioni e le relative cause.
   Descrivere  il  bacino  di  utenza  dell'intero  sistema  evidenziandolo in
planimetria e  quantificando il relativo numero di abitanti equivalenti che ne
fanno parte, distinguendoli in residenti, fluttuanti, attuali e futuri.
   Precisare  il  numero  di  abitanti  equivalenti attualmente effettivamente
serviti da fognatura e quelli attualmente serviti dal depuratore, indicando in
planimetria le aree servite.
3.2.1.b) Descrizione dell'intervento di cui si richiede il finanziamento
   Descrivere  sinteticamente  l'intervento  (ad  esempio in termini di Km. di
collettori con  relativi  diametri,  di  abitanti  serviti,  di  incremento di
portata convogliata  all'impianto  di  depurazione  o  trattata  dallo stesso,
etc.).
  Descrivere la situazione attuale senza intervento.
  Descrivere i benefici ed i risultati attesi.
   Dimostrare  l'esistenza  di  una domanda insoddisfatta che con l'intervento
proposto si ritiene di soddisfare.
   Nel  caso  di intervento riguardante il miglioramento delle caratteristiche
dell'impianto di  depurazione,  precisare  i  dati  progettuali  dell'impianto
esistente, analizzare  le  cause  del cattivo funzionamento e riportare i dati
delle analisi ufficiali delle acque in entrata e in uscita dall'impianto.
   5.a)  Con  riferimento  alle  planimetrie  da  allegare nel caso in cui con
l'intervento vengono  eliminati  scarichi esistenti delle pubbliche fognature,
evidenziare i  punti  di scarico da eliminare ed il relativo bacino di utenza,
quantificando il  relativo numero di abitanti equivalenti serviti e la portata
media degli scarichi esistenti da eliminare (mc./giorno).
   5.b)  Determinazione  dell'incremento  del  numero  di abitanti equivalenti
serviti dal  depuratore  con  la realizzazione dell'intervento e del parametro
costo/ab. eq. serviti.
   (Per  ciascuno  dei  punti  a, b, c, sotto riportati, precisare il criterio
adottato ed i dati assunti citando la relativa fonte per la determinazione del
numero di  abitanti equivalenti serviti, ad esempio: dati Istat sui residenti,
misurazione di  portata,  densità abitativa effettiva, dati analitici dei LIP,
dati PARF).
   a) Con riferimento alla situazione attuale e al sistema depurativo relativo
all'intervento proposto,   riportare   il   numero  di  abitanti  equivalenti
attualmente serviti dal depuratore esistente
                                     a) n. ab. eq. ..........................
a.1) Attuale potenzialità dell'impianto di depurazione (se esistente)
     (Riferirsi ai dati del progetto relativo)
                                     a.1) n. ab. eq. ........................
                                     portata mc./h. .........................
   b)  Sempre  con  riferimento  alla  situazione attuale, riportare il numero
complessivo di abitanti equivalenti attualmente non serviti dal depuratore
                                     b) n. ab. eq. ..........................
   c)  Numero  complessivo di abitanti equivalenti che verranno effettivamente
serviti dal depuratore con la realizzazione dell'intervento proposto
(Il dato deve essere riferito alla domanda effettiva attuale)
                                     c) n. ab. eq. ..........................
  d) Incremento del numero di abitanti equivalenti che verranno effettivamente
serviti dal depuratore con la realizzazione dell'intervento proposto
                                     d) = c)-a) = ab. eq. ...................
  e) Costo dell'intervento (riportare l'importo di cui al punto 1.2.)
                                     e) = L. ................................
   f)  Costo  unitario  dell'intervento riferito all'incremento del n. ab. eq.
serviti dal depuratore
                                     f) = e)/d) = L./ab. eq. serviti ........
6.a)-6.b)Il progetto  proposto  riguarda  le seguenti tipologie di opere con i
relativi importi
(Comprensivi delle somme a disposizione in %):
- costruzione o completamento di impianti di depurazione
                                     L. .....................................
- opere di scarico necessarie per attivare l'impianto di depurazione (precisare
se per  l'impianto è stata richiesta e/o rilasciata autorizzazione provvisoria
allo scarico ai sensi dell'art. 1, legge regionale n. 29/91)
                                     L. .....................................
- collettori emissari o allaccianti gli scarichi fognari esistenti (dimostrare
che il  depuratore  esistente  o  in  costruzione  abbia  capacità  ricettiva
sufficiente per le nuove immissioni)
                                     L. .....................................
- costruzione  di  nuove  reti  fognanti  in  zone  attualmente  sprovviste di
fognature con  convogliamento  in impianti di depurazione esistenti o in corso
di costruzione,  di  accertata  capacità  ricettiva (dimostrare che la zona da
servire è  attualmente  sprovvista  di  fognatura  e  che  il depuratore abbia
capacità ricettiva sufficiente)
                                     L. .....................................
- miglioramento  caratteristiche  tecnologiche  e  funzionalità  strutture di
depurazione esistenti
                                     L. .....................................
- rifacimento di reti fognanti per acque nere o miste, di cui sia dimostrata la
necessità e l'urgenza
                                     L. .....................................
- miglioramento  dei  sistemi  di  gestione  delle opere di collettamento o di
depurazione
                                     L. .....................................
- rifacimento di reti fognanti di cui sia dimostrata la necessità e l'urgenza
                                     L. .....................................
- altra  tipologia  di  opere  (citare)  purché  rientrante nelle tipologie di
intervento ammissibili di cui al punto 4.1. della circolare
                                     L. .....................................
Nota: nel  caso  in  cui lo stesso progetto prevede diverse tipologie di opere
fognarie, evidenziare  nella  planimetria  di  cui  al  punto  4.6.  le stesse
tipologie.
6.c) L'intervento  proposto  consente il superamento di emergenze derivanti da
gravi motivi di inquinamento idropotabile?
                                                           SI []        NO []
Se sì,  dimostrare  il  raggiungimento  dell'obiettivo  con  la  realizzazione
dell'intervento e   allegare  la  documentazione  comprovante  l'emergenza da
inquinamento idropotabile (ordinanze sindacali, analisi dei LIP, etc.).
6.d) L'intervento  proposto  consente  il  recupero  e  la  salvaguardia della
qualità dei corpi idrici destinati ad uso idropotabile?
                                                           SI []        NO []
    Relazionare   sulla   natura,  qualità  ed  estensione  del  corpo idrico
interessato, descrivendo   la   situazione   senza  intervento  e  quella con
intervento.
   Allegare  documentazione  comprovante l'alterazione della qualità del corpo
idrico.
6.e) Recupero di balneabilità
L'intervento consente il recupero della balneabilità di tratti di costa?
                                                           SI []        NO []
   Se  sì, descrivere la situazione attuale della qualità delle acque costiere
interessate, precisare  in  planimetria  gli attuali punti di scarico fognario
interessanti il  tratto di costa, evidenziando quelli che verrebbero eliminati
con la realizzazione dell'intervento.
   Citare  gli  estremi  delle ordinanze di divieto di balneazione più recenti
interessanti il tratto di costa, allegando copia della stessa ordinanza.
6.g) L'intervento  proposto  riguarda  comuni  il cui territorio è compreso in
tutto o in parte entro i confini di un parco naturale regionale?
                                                           SI []        NO []
  Se sì, indicare il relativo parco regionale.
6.i) L'intervento  riguarda  le  aree  degradate  di  cui  al punto 6.i) della
circolare?
                                                           SI []        NO []
Data, ............................................................
   Il responsabile dell'ufficio                     Il rappresentante legale
  tecnico dell'ente richiedente                      dell'ente richiedente
..................................                ...........................
       (Timbro e firma)                                 (Timbro e firma)

Allegato II

                         LEGGE REGIONALE N. 27, ART. 52
                   SCHEDA DA ALLEGARE ALLE ISTANZE DI CONTRIBUTO
                         UTILIZZO DEI CONTRIBUTI CONCESSI
A) Realizzate e collaudate
    Tipo opera      Importo           Provvedimento                 Ente
                    progetto          finanziamento            finanziatore
...............  ...............  .......................  ..................
...............  ...............  .......................  ..................
...............  ...............  .......................  ..................
...............  ...............  .......................  ..................
B) Appaltate
    Tipo opera     Importo           Base           Ente       Provvedimento
                   progetto          asta       finanziatore   finanziamento
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
C) Progettate da appaltare (1) (indicare secondo ordine priorità dei
                                P.A.R.F.)
    Tipo opera     Importo           Base           Ente       Provvedimento
                   progetto(2)       asta       finanziatore   finanziamento
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
...............  ...............  ...........  .............. ...............
D) In corso di progettazione
    Tipo opera ..............................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
E) Finanziamenti acquisiti dall'Assessorato regionale del territorio e del'- l'ambiente
   Importo complessivo ......................................................
   Importo somme utilizzate .................................................
F) Opere da realizzare con i contributi che si richiedono (indicare una sola opera)
      Il capo dell'ufficio tecnico                             Il sindaco
   .....................................                 ....................
NOTE:
  (1) Se non ancora finanziate, barrare le ultime due colonne.
  (2) Nel  caso di  progetti esecutivi e cantierabili dovranno  essere forniti
tutti gli  elementi  utili a caratterizzarne con certezza la cantierabilità ed
esecutività.