
ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI
DECRETO 23 novembre 1992
G.U.R.S. 15 maggio 1993, n. 25
Approvazione dello standard organizzativo del servizio di telesoccorso previsto dall'articolo 11 della legge regionale 7 agosto 1990, n. 27.
L'ASSESSORE PER GLI ENTI LOCALI
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 87, relativa ad interventi e servizi a favore degli anziani;
Vista la legge regionale 25 marzo 1986, n. 14, concernente integrazioni e modifiche alla legge regionale n. 87/1981 e nuove norme in materia di interventi e servizi a favore degli anziani;
Vista la legge regionale 9 maggio 1986, n. 22, relativa al riordino dei servizi e delle attività socio-assistenziali in Sicilia;
Vista la legge regionale 7 agosto 1990, n. 27, recante modifiche, integrazioni ed ulteriori disposizioni per l'attuazione delle leggi in precedenza citate;
Rilevato che, ai sensi dell'art. 11 della predetta legge regionale n. 27/1990, i comuni singoli od associati sono autorizzati ad includere tra gli oneri del servizio assistenza domiciliare in favore degli anziani di cui all'art. 11 della legge regionale n. 87/1981 ed all'art. 11 della legge regionale n. 14/1986, l'installazione e la gestione dell'impianto di telesoccorso;
Considerato che ai sensi dell'articolo 11 - 2° comma della citata legge regionale 7 agosto 1990, n. 27, è demandata all'Assessore regionale per gli enti locali la approvazione dello standard organizzativo di cui debbono essere in possesso gli enti e le istituzioni che intendono gestire il servizio previa iscrizione in apposita sezione dell'albo regionale di cui all'art. 26 della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22;
Considerato che lo standard organizzativo del servizio di telesoccorso, di cui all'allegato che fa parte integrante del presente decreto, risponde ai principi ed agli obiettivi di cui al citato articolo 11 della legge regionale n. 27/1990 e che lo stesso è stato esitato dal Comitato consultivo regionale per i servizi socio-assistenziali, ai sensi dell'art. 14 della legge regionale n. 22/1986;
Decreta:
Articolo Unico
Per la finalità prevista dall'art. 11 della legge regionale 7 agosto 1990, n. 27, è approvato lo standard organizzativo del servizio di telesoccorso, di cui in premessa ed al quale dovranno attenersi i comuni singoli od associati per l'attivazione del servizio stesso.
Il presente decreto, unitamente all'allegato, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione.
Palermo, 23 novembre 1992.
GRILLO
Allegato
ASSESSORATO REGIONALE DEGLI ENTI LOCALI
DIREZIONE SOLIDARIETA' SOCIALE
Standard organizzativo per la gestione del servizio di "telesoccorso"
Il servizio di telesoccorso è un sistema che consente all'utente di inviare un segnale di allarme ad una centrale al verificarsi di una condizione di rischio e a copertura dell'intero arco delle 24 ore.
Il servizio di telesoccorso è finalizzato a:
- garantire la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente fornendo il necessario sostegno e le indispensabili prestazioni di natura sanitaria;
- prevenire i danni derivanti dal rischio dell'emarginazione della solitudine per gli anziani privi di adeguato supporto familiare.
Destinatari:
Soggetti che vivono soli e senza adeguato supporto familiare.
Qualora risultasse necessario effettuare una selezione delle istanze si dovrà tenere presente il livello di autosufficienza (totale o parziale) ed individuare le seguenti priorità:
- malati cronici;
- soggetti a rischio per particolari patologie;
- grado di solitudine;
- soggetti che hanno già inviato richiesta di ospitalità in strutture residenziali sia pubbliche che private, allo scopo di prevenire forme di istituzionalizzazione.
Bacino di utenza
Si ipotizza un livello minimo ottimale di 500 utenti, ciò consente un contenimento della spesa.
Bacino territoriale
Aree metropolitane e/o associazioni tra più comuni.
I comuni singoli o associati sono facoltati ad istituire i centri di telesoccorso con l'installazione e la gestione del relativo impianto (gestione diretta) oppure tramite convenzioni con enti ed istituzioni che dovranno essere iscritti in apposita sezione nell'albo regionale di cui all'art. 26, legge regionale n. 22/86.
Operatori:
- operatori al computers;
- tecnici istallatori e manutentori;
- autista;
- medico;
- infermiere professionale;
- assistente sociale;
- assistente domiciliare.
Relativamente alle figure di tipo sanitario il comune dovrà avanzare richiesta alla U.S.L. competente per territorio.
In caso di mancata disponibilità opportunamente motivata dalla U.S.L., tali operatori saranno messi a disposizione dall'ente gestore.
Prestazioni:
Le prestazioni variano a seconda della strumentazione utilizzata.
Queste vanno dalla semplice ricezione del segnale di soccorso e smistamento alle strutture competenti, alla segnalazione di situazioni di rischio all'interno dell'abitazione (quali fuga di gas, incendio), all'intervento diretto degli operatori del centro di ascolto all'accoglimento di richieste di intervento non esclusivamente connesse a situazioni di rischio (teleassistenza).
Descrizione del sistema e modalità organizzative:
Tutta la strumentazione deve essere omologata dal Ministero PP.TT. e/o dall'Azienda telefonica statale.
Centrale
- Personal computer;
- stampanti;
- Archivio dati:
- scheda personale dell'utente;
- flusso degli allarmi e degli interventi domiciliari socio-sanitari attivati;
- diario giornaliero compilato da ciascun operatore alla fine di ogni turno per registrare le chiamate e gli interventi.
La scheda personale dell'utente deve contenere i seguenti dati:
- anagrafici;
- anamnestici;
- sul S.A.D.;
- mappa di soccorso:
- soccorritori (amici, conoscenti, parenti, medico di base);
- ubicazione del domicilio dell'utente e possibilità di accesso all'abitazione.
Caratteristiche funzionali della centrale:
- apertura 24 ore su 24 compresi i festivi;
- attivazione per via telefonica e/o per via radio;
- dotazione di strumenti per l'autoalimentazione (per almeno 24 ore) nel caso di black - out;
- dotazione di un sistema di autocontrollo per immediata segnalazione di guasti.
Periferica
E' l'apparecchio dato in dotazione all'utente. Consente la chiamata in centrale direttamente tramite:
- telecomando;
- tiranti;
- sensori (per fuga di gas, incendio, allagamento).
Nel caso di bisogno dovrà essere garantito il contatto diretto tra centrale e utente tramite il dispositivo "viva voce".
La strumentazione deve essere dotata di un sistema di autocontrollo, di autoalimentazione e deve essere predisposta per nuove implementazioni tecnologiche per far sì che il servizio possa assolvere ad altre funzioni quali ad esempio la teleassistenza, la telemedicina...).