
ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI
DECRETO 11 aprile 1989
G.U.R.S. 24 giugno 1989, n. 31
Nuovo albo regionale delle associazioni di volontariato per l'attuazione dei servizi socio-assistenziali.
L'ASSESSORE PER GLI ENTI LOCALI
Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 3 della legge regionale 25 marzo 1986, n. 14, che prevede, in attesa della approvazione di una legge organica regionale sul volontariato, l'istituzione presso l'Assessorato regionale degli enti locali di un albo delle associazioni di volontariato per attività socio-assistenziali;
Visto il proprio decreto del 21 aprile 1987, con il quale, in applicazione delle citate disposizioni legislative, viene istituito l'albo delle associazioni di volontariato, per l'attuazione dei servizi socio-assistenziali, e sono determinati i requisiti per l'iscrizione;
Vista la legge regionale 9 maggio 1986, n. 22, relativa al riordino dei servizi socio - assistenziali in Sicilia, che all'art. 22 prevede il concorso delle associazioni di volontariato per il conseguimento degli obiettivi previsti dalla legge medesima;
Ritenuto di dovere coerentemente prescrivere che l'albo in parola sia suddiviso per sezioni e che, a garanzia dei servizi, siano da applicare gli standards organizzativi e strutturali di cui al decreto del Presidente della Regione del 29 giugno 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 34 del 6 agosto 1988;
Considerato opportuno, nella circostanza, rideterminare le condizioni soggettive ed oggettive di cui le associazioni devono risultare in possesso ai fini di conseguire l'iscrizione, e gli adempimenti amministrativi che a tale effetto si ravvisano necessari;
Considerato, altresì, che, per maggiore sistematicità, si rende necessario abrogare il D.A. del 21 aprile 1987 e provvedere con nuovo decreto;
Decreta:
L'albo regionale delle associazioni di volontariato, istituito con il D.A. del 21 aprile 1987, è suddiviso nelle sezioni appresso indicate:
- sezioni minori, con le seguenti tipologie: istituto di ricovero, asilo nido, centro diurno di assistenza e di incontro, comunità alloggio, casa albergo, casa protetta, centro di accoglienza per ospitalità diurna o residenziale temporanea, soggiorni di vacanza, comunità di tipo familiare;
- sezione anziani con le seguenti tipologie: casa di riposo e tutte le altre tipologie della I sezione, esclusi gli asili nido e gli istituti di ricovero;
- sezione inabili con le seguenti tipologie: come per la II sezione;
- sezione gestanti e ragazze madri con le seguenti tipologie: case di accoglienza - assistenza domiciliare.
Possono richiedere l'iscrizione all'albo le associazioni di volontariato che abbiano i seguenti requisiti di carattere generale:
a) costituzione legale dell'associazione;
b) gratuità delle prestazioni dei singoli associati;
c) assenza di finalità di lucro dirette o indirette;
d) pubblicità dei bilanci dell'associazione;
e) attività di volontariato svolta da almeno due anni;
f) rispetto dei contratti di lavoro e degli obblighi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente. Quest'ultimo non deve superare il rapporto di uno a 10 con i soci volontari;
g) impegno affinchè la prestazione dell'attività:
- sia rivolta alla generalità delle persone interessate;
- sia coordinata con quella svolta dal personale addetto alle attività assistenziali;
- non comporti utilizzazione dei volontari a tempo pieno.
Per ottenere l'iscrizione all'albo, nella sezione e tipologie richieste, le associazioni, oltre a possedere i requisiti generali di cui al precedente comma, devono avere i requisiti strutturali e di organizzazione previsti nelle corrispondenti tipologie di cui al D.P.Reg. del 29 giugno 1988, indicato nelle premesse.
La domanda di iscrizione è diretta all'Assessore per gli enti locali. Essa deve essere corredata di una copia dello statuto legalmente autenticata e deve contenere le seguenti indicazioni:
a) la sezione dell'albo per la quale si chiede l'iscrizione e la relativa tipologia;
b) l'organizzazione interna dell'associazione;
c) il numero dei volontari soci con l'indicazione delle ore di attività che ciascuno intende svolgere quotidianamente;
d) l'entità e la natura delle risorse disponibili;
e) il numero degli eventuali operatori dipendenti e le mansioni da commettere agli stessi;
f) la natura, l'entità e le modalità organizzative dell'attività che si intende svolgere;
g) il territorio comunale e il bacino d'utenza nell'ambito del quale l'associazione intende operare.