
LEGGE REGIONALE 29 ottobre 1970, n. 46
G.U.R.S. 31 ottobre 1970, n. 48
Concessione di un assegno vitalizio alla signora Sammataro Giuseppa vedova Battaglia e rivalutazione dell'assegno vitalizio alla signora Serio Francesca vedova Carnevale.
Testo annotato al 12/8/1989
REGIONE SICILIANA
L'ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO
IL PRESIDENTE REGIONALE PROMULGA
la seguente legge:
E' concesso alla signora Sammataro Giuseppa vedova Battaglia, nata a Tusa il 30 gennaio 1924, un assegno vitalizio nella misura di L. 600.000 annue da corrispondersi in 12 mensilità e con decorrenza dalla data di pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale della Regione. (1)
Per l'assegno vitalizio concesso alla signora Sammataro Giuseppa vedi l'art. 3 della L.R. 65/82 e l'art. 1 della L.R. 14/89.
L'assegno vitalizio concesso alla signora Serio Francesca vedova Carnevale con legge regionale 31 maggio 1960, n. 15 è elevato a L. 600.000 da corrispondersi con le modalità di cui all'art. 1.
La corresponsione degli assegni cessa di diritto nel caso in cui le beneficiarie dovessero contrarre matrimonio o dovesse venir meno il loro stato di bisogno.
All'onere di L. 175.000 derivante dall'applicazione della presente legge si fa fronte con parte delle disponibilità del capitolo 10833 dello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1969, utilizzabili a norma della legge regionale 27 dicembre 1968, n. 36.
In conseguenza del precedente comma, l'elenco n. 4, allegato al bilancio di previsione della Regione Siciliana per l'anno finanziario 1969, è modificato come appresso:
SPESE CORRENTI
Cap. 10833 - Fondo occorrente per far fronte ad oneri dipendenti da provvedimenti legislativi in corso.
Partita che si riduce: Provvedimenti per le scuole materne L. 175.000 Partita che si aggiunge: Concessione di un assegno vitalizio alla signora Sammataro Giuseppa vedova Battaglia e rivalutazione dell'assegno vitalizio alla signora Serio Francesca vedova Carnevale L. 175.000All'onere ricadente negli esercizi futuri si fa fronte con parte del maggior gettito della imposta generale sull'entrata.
Il Presidente della Regione è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.