
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 16 novembre 2015
G.U.R.S. 18 dicembre 2015, n. 53
Rinnovo del Comitato di supporto tecnico-scientifico del Centro regionale sangue.
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante "Istituzione del Servizio sanitario nazionale";
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante "Riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, recante "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale";
Vista la legge 21 ottobre 2005, n. 219, recante "Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati" e, in particolare, l'art. 6, comma 1, lett. c), ai sensi del quale "viene promossa l'individuazione da parte delle regioni, in base alla propria programmazione, delle strutture e degli strumenti necessari per garantire un coordinamento intraregionale ed interregionale delle attività trasfusionali, dei flussi di scambio e di compensazione nonché il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi in relazione alle finalità di cui all'art. l e ai principi generali di cui all'art. 11" della medesima legge;
Visti i decreti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali del 3 marzo 2005, recanti, rispettivamente, "Caratteristiche e modalità per la raccolta di sangue e di emocomponenti" e "Protocolli per l'accertamento dell'idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti";
Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 207, recante "Attuazione della direttiva 2005/61/CE, che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda la prescrizione in tema di rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi";
Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 208, recante "Attuazione della direttiva 2005/62/CE che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualità per i servizi trasfusionali";
Visto il decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, recante "Revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE, che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti";
Visto l'Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento, recante "Principi generali e criteri per la regolamentazione dei rapporti tra le Regioni e Province autonome e le Associazioni e federazioni di donatori di sangue", sancito il 20 marzo 2008 (Atti n. 115/CSR);
Visto l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, recante "Caratteristiche e funzioni delle Strutture regionali di coordinamento per le attività trasfusionali" sancito il 13 ottobre 2011 (Atti n. 206/CSR);
Visto il D.A. n. 947 del 20 maggio 2009, che istituisce un Comitato tecnico-scientifico di supporto per il raggiungimento delle finalità proprie del Centro regionale sangue (di seguito CRS);
Visto il D.A. n. 1141 del 28 aprile 2010, recante "Piano regionale sangue e plasma 2010-2012 - Riassetto e rifunzionalizzazione della rete trasfusionale";
Visto il D.A. n. 1019 del 29 maggio 2012, recante "Caratteristiche e funzioni della Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali" e, in particolare, l'art. 3 dove si prevede che il CRS si avvale del contributo di un Comitato tecnico-scientifico, nominato dall'Assessore per la salute, che garantisce un'adeguata partecipazione di professionisti della medicina trasfusionale e di rappresentanti delle associazioni e delle federazioni dei donatori di sangue;
Visto il D.A. n. 1304 del 2 luglio 2012, recante "Costituzione Comitato di supporto tecnico-scientifico del Centro regionale sangue ai sensi del D.A. n. 1019 del 20 maggio 2012 [N.d.R. recte: D.A. n. 1019 del 29 maggio 2012]" che rinnova, per il triennio 2012-2015, la composizione del Comitato tecnico-scientifico di supporto del CRS;
Visto il D.A. n. 598 del 27 marzo 2013, recante "Accordo, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera b, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e dell'art. 2 dell'Accordo Stato Regioni 115/CSR del 20 marzo 2008 tra la Regione Siciliana, Assessorato della salute, e le associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue e schema tipo di convenzione con le aziende sanitarie, sedi di strutture trasfusionali, valido per il triennio 2013-2015";
Visto, in particolare, l'art. 4 del citato D.A. n. 598/13 che prevede la partecipazione dei rappresentanti regionali delle associazioni dei donatori di sangue presso il Comitato tecnico-scientifico del CRS;
Considerata l'esigenza di dovere continuare a garantire, in ambito regionale, lo svolgimento delle attività di programmazione, coordinamento, controllo tecnico scientifico e monitoraggio in materia trasfusionale per assicurare il perseguimento degli obiettivi di sistema rendendo omogenei i livelli di qualità, sicurezza, standardizzazione e appropriatezza in medicina trasfusionale, avvalendosi del contributo di esperti in Medicina trasfusionale e di rappresentanti regionali delle associazioni dei donatori volontari di sangue aderenti al Comitato interassociativo del volontario italiano del sangue (CIVIS);
Ritenuto di dovere, a tal fine, provvedere al rinnovo del Comitato tecnico-scientifico identificando come componenti tre esperti in materia trasfusionale delle aree metropolitane di Catania, Messina, Palermo (presso le quali si concentra la maggiore complessità assistenziale), il delegato regionale della società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia, e i tre presidenti delle sigle associative AVIS, FRATRES, FIDAS aderenti al Comitato interassociativo del volontariato italiano del sangue (CIVIS), confermando nell'incarico il coordinatore del Comitato nella qualità di trasfusionista emerito della Regione Sicilia;
Decreta:
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
Per le motivazioni di cui in premessa, di rinnovare, per la durata di anni tre decorrenti dalla data di emanazione del presente decreto, la composizione del Comitato tecnico-scientifico di supporto del Centro regionale, operante in seno al Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, in applicazione dell'art. 6, comma 1, lett. c), della legge 21 ottobre 2005, n. 219 e in attuazione a quanto statuito dall'art. 3 del D.A. n. 1019/12, identificando, al successivo art. 2, professionisti di comprovata esperienza in materia trasfusionale e rappresentanti regionali delle Associazioni e Federazione dei donatori volontari di sangue, aderenti al Comitato interassociativo del volontariato italiano del sangue (CIVIS).
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
Il Comitato tecnico-scientifico, che opera a titolo gratuito senza onere alcuno a carico del bilancio regionale, risulta così costituito:
- dr. Pietro Bonomo, già direttore dell'Unità operativa complessa di medicina trasfusionale di Ragusa, past president della Società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia, coordinatore del gruppo di redazione degli standard di medicina trasfusionale, che svolge le funzioni di coordinatore;
- dr. Rosalia Agliastro, direttore dell'Unità operativa complessa di medicina trasfusionale dell'ARNAS Civico di Palermo, componente;
- dr. Mario Lombardo, direttore dell'Unità operativa complessa di medicina trasfusionale dell'Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, componente;
- dr. Andrea Alonci, direttore dell'Unità operativa complessa di medicina trasfusionale dell'AOU Policlinico G. Martino di Messina, componente;
- dr. Francesco Paolo Maccarione, nella qualità di delegato regionale della Società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia, componente;
- presidente regionale dell'Associazione donatori di sangue AVIS, componente;
- presidente regionale dell'Associazione donatori di sangue FIDAS, componente;
- presidente regionale dell'Associazione donatori di sangue FRATRES, componente.
La funzione attribuita al coordinatore e ai componenti non è delegabile a soggetti terzi.
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
Il Comitato svolge le attività di supporto tecnico-scientifico presso il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale della salute; il CRS del predetto Dipartimento regionale assicura le attività di supporto logistico e di segreteria atte a garantirne il funzionamento.
N.d.R. Il presente è stato REVOCATO, dall'art. 4, comma 1, del D.A. Salute 4 febbraio 2019.
Il Comitato è convocato su impulso del responsabile del CRS ogni qualvolta si ritenga necessario acquisire una valutazione tecnico-scientifica e organizzativa di competenza.
Delle sedute del Comitato viene redatto sintetico verbale.
Il verbale è sottoscritto dal responsabile del CRS, dal coordinatore del Comitato e dai componenti partecipanti ai lavori.
Il presente decreto è trasmesso al responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti nel sito istituzionale, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione online, e alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione per esteso.
Palermo, 16 novembre 2015.
GUCCIARDI