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ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO

DECRETO 31 gennaio 2018

G.U.R.S. 23 febbraio 2018, n. 9

Approvazione dell'avviso pubblico per l'attivazione dei Fondi di cui all'Intesa Conferenza Unificata Rep. 56/CU del 7 maggio 2015 - Piano per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi di servizio.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA FAMIGLIA E DELLE POLITICHE SOCIALI

Visto lo Statuto della Regione;

Visto il decreto presidenziale 14 giugno 2016, n. 12, recante "Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 - Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all'art. 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9";

Visto il D.P.R. n. 1809 del 13 aprile 2016, con cui è stato conferito l'incarico di dirigente generale del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali;

Vista la legge regionale n. 214/79 e successivo regolamento di gestione per l'istituzione del servizio di asili nido in Sicilia;

Vista la legge regionale n. 22/86 e il successivo regolamento di attuazione approvato con D.P.R.S. del 28 maggio 1987 di riordino dei servizi e delle attività socio-assistenziali;

Vista la legge regionale n. 10/03, che riconosce e valorizza il ruolo della famiglia quale risorsa fondamentale nella rete dei servizi e quale soggetto promotore nell'azione di sviluppo di servizi e interventi più flessibili e rispondenti alle esigenze della stessa famiglia;

Visto l'art. 1, comma 1250, della legge n. 296/06, legge finanziaria 2007, che istituisce il Fondo per le politiche della famiglia;

Visto l'art. 1, commi 1259 e 1260, della stessa legge n. 296/06, che prevede la definizione di un piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi, al quale concorrono, tra l'altro, gli asili nido;

Visto il Quadro strategico nazionale (di seguito denominato QSN) per la politica regionale di sviluppo 2007 - 2013, approvato dal CIPE con delibera n. 174 del 22 dicembre 2006;

Vista la delibera CIPE n. 82 del 3 agosto 2007, che regola il sistema degli obiettivi di servizio introdotto dal succitato QSN e che prevede un meccanismo premiale per le otto regioni del Mezzogiorno al raggiungimento, tra gli altri, dell'obiettivo di aumentare i servizi di cura per l'infanzia e gli anziani;

Vista l'Intesa Conferenza Unificata Rep. 56/CU del 7 maggio 2015, con la quale vengono stabiliti le finalità e i criteri di ripartizione quota Fondo per le politiche per la famiglia annualità 2015 per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, di cui all'articolo 1, comma 1259, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi di servizio mediante la attuazione delle fattispecie di intervento indicate all'art. 3 "Obiettivi" della medesima Intesa, tra le quali scegliere l'indirizzo della programmazione regionale;

Considerato che, a seguito di tale Intesa, sono state assegnate alla Regione Sicilia risorse pari ad euro 8.065.500,00 per le finalità individuate all'art. 3 della Intesa stessa;

Visto il documento di programmazione, datato 30 giugno 2017, sottoscritto dall'Assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro, dal dirigente generale del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali e dall'ANCI regionale e approvato con il D.A. n. 1770 del 30 giugno 2017, con il quale la Regione siciliana ha le linee di intervento regionale e le modalità di utilizzo della succitata quota di risorse assegnate;

Considerato che, ai sensi del comma 2 dell'art. 4 della succitata Intesa, ad avvenuta trasmissione del succitato documento e a seguito della valutazione positiva e, quindi, dell'apprezzamento di tale documento da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di intesa con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata erogata alla Regione siciliana l'anticipazione del 70% della somma assegnata pari ad euro 5.645.850,00;

Visto il D.D. n. 37 del 10 gennaio 2018, con il quale è stata accertata la somma di euro 8.065.500,00 sul capitolo in entrata 3467 Capo XV Codifica di IV Livello E.2.01.01.01.001 "Trasferimenti correnti da Amministrazione centrale" afferente l'assegnazione statale sul Fondo nazionale per le politiche della famiglia a seguito della Intesa Conferenza Unificata Rep. 56/CU del 7 maggio 2015, con imputazione delle somme, in quanto esigibili, nei relativi esercizi finanziari 2017 e 2018;

Ritenuto di dover formalmente approvare lo schema di avviso pubblico per l'attivazione delle iniziative previste nel superiore documento di programmazione, allegato e parte integrante del presente provvedimento, avente quale immediata copertura finanziaria la somma disponibile a seguito di successiva iscrizione in bilancio, fermo restando lo scorrimento dei progetti selezionati ad avvenuto accreditamento del rimanente 30% del Fondo;

Vista la legge regionale n. 19 del 29 dicembre 2017, con la quale il Governo della Regione è autorizzato ad esercitare provvisoriamente la gestione degli stanzia menti di spesa previsti per l'anno 2018 nel bilancio di previsione definitivamente approvato per il triennio 2017-2019, di cui alla legge regionale 9 maggio 2017, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

Decreta:

Art. 0

Articolo Unico

Per i motivi di cui in premessa, è approvato l'allegato avviso pubblico, parte integrante del presente provvedimento, avente come oggetto "Avviso pubblico per la presentazione delle istanze da parte dei comuni della Sicilia per la concessione di contributi per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio di asilo nido o micro nido comunale finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti e per quella derivante dalla apertura del nuovo servizio di nido o micro nido comunale o dalla implementazione di uno esistente" quale iniziativa prevista nell'ambito della programmazione regionale afferente l'utilizzo della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore della Regione Sicilia, individuata dalla Intesa in sede di Conferenza Unificata Rep. 56/CU del 7 maggio 2015, per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, di cui all'articolo 1, comma 1259, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi di servizio.

Il presente decreto sarà trasmesso alla Ragioneria centrale ai sensi dell'art. 62 della legge regionale n. 10/99 e successive modifiche ed integrazioni e pubblicato nel sito istituzionale del Dipartimento ai sensi della normativa vigente e integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 31 gennaio 2018.

CANDORE

N.B. - Il decreto non è identificabile tra gli atti sottoposti a controllo della Ragioneria centrale, ai sensi del decreto legislativo n. 123/2011 recepito con la legge regionale 11 agosto 2017, n. 16, art. 6.

ALLEGATO

Avviso pubblico per la presentazione delle istanze da parte dei comuni della Sicilia per la concessione di contributi per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio di asilo nido o micro nido comunale finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti e per quella derivante dalla apertura del nuovo servizio di nido o micro nido comunale o dalla implementazione di uno esistente.

Art. 1

Premessa

In data 30 giugno 2017 è stato sottoscritto il documento di programmazione dall'Assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro, dal dirigente generale del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali e dall'ANCI regionale, con il quale la Regione siciliana ha individuato le linee di intervento regionale e le modalità di utilizzo della somma assegnata a seguito della Intesa Conferenza Unificata Rep. 56/CU del 7 maggio 2015 di euro 8.065.500,00 per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Tale documento è stato poi approvato con il D.A. n. 1770 del 30 giugno 2017 ed è stato valutato positivamente e, quindi, apprezzato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali di intesa con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A seguito di ciò, ai sensi del comma 2 dell'art. 4 della succitata Intesa, è stata erogata alla Regione siciliana l'anticipazione del 70% della somma assegnata pari ad euro 5.645.850,00, mentre il saldo avverrà contestualmente alla verifica periodica sullo stato di attuazione del programma.

Con il presente avviso di dispone, quindi, l'attivazione delle due linee di intervento individuate nel succitato documento di programmazione che riguardano in entrambi i casi un contributo per la riduzione dei costi di funzionamento dei servizi di nido o micro nido a titolarità pubblica comunale.

Art. 2

Oggetto dell'intervento

Oggetto dell'intervento saranno asili nido o micro nido comunali secondo due tipologie:

A. Contributo straordinario per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio a titolarità pubblica comunale finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti.

B. Contributo straordinario per la riduzione del costo del servizio a titolarità pubblica comunale derivante dalla apertura del nuovo servizio o dalla implementazione di uno esistente.

Art. 3

Finalità, soggetti abilitati a presentare la domanda e durata del programma delle attività

A. Contributo straordinario per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio a titolarità pubblica finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie.

L'intervento riguarda la concessione di un contributo straordinario per il sostegno delle spese di gestione a carico dei comuni finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti.

I soggetti beneficiari che potranno presentare istanza sono i comuni dell'Isola che si trovano almeno in una delle seguenti condizioni:

a) essere strutturalmente deficitari ai sensi del comma 1 dell'art. 242 del T.U.E.L. (D.Lgs. n. 267/2000);

b) aver deliberato lo stato di dissesto finanziario, soggetti quindi al piano di risanamento dei conti;

c) essere tra quelli di cui al comma 1, art. 243 bis, dello stesso T.U.E.L. presso i quali sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario e avere, a tal fine, fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal medesimo articolo avvalendosi della facoltà di deliberare le aliquote o tariffe nella misura massima prevista.

Tali comuni, ovviamente, devono essere già dotati del servizio funzionante di asilo nido o micro nido comunale.

Il contributo sarà finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie solamente per l'anno solare in corso per i soggetti beneficiari che presentano le condizioni di cui al superiore punto a) e per lo stesso anno e il successivo per i soggetti beneficiari che presentano le condizioni di cui ai superiori punti b) e c).

B. Contributo straordinario per la riduzione del costo del servizio a titolarità pubblica comunale derivante dalla apertura del nuovo servizio o dalla implementazione di uno esistente.

L'intervento riguarda la concessione di un contributo straordinario per la riduzione del costo del servizio a titolarità pubblica comunale derivante dalla apertura del nuovo servizio o dalla implementazione di uno esistente.

Il contributo riguarderà solamente le spese da sostenere per la parte dell'anno educativo in corso e, se richieste, per il successivo.

I soggetti beneficiari che potranno presentare istanza sono tutti i comuni dell'Isola.

Sia per la tipologia "A" che quella "B", non saranno ammissibili a contributo spese per la fornitura di attrezzature e arredi e per lavori seppur di modesta entità e, quindi, le istanze che presentano, anche solo in parte, tali spese saranno ritenute inammissibili a contributo.

Art. 4

Limitazioni, eccezioni e prescrizioni

Ciascun comune potrà presentare una sola istanza per ciascuna delle due tipologie di intervento, "A" e "B".

Per l'azione "B" l'istanza farà riferimento ad una singola struttura, mentre l'azione "A", ovviamente, potrà fare riferimento a più strutture.

Solo nel caso dell'azione "B" i comuni di Palermo, Catania e Messina, considerata la dimensione territoriale e la quantità dei soggetti residenti nella fascia d'età oggetto dell'intervento, potranno al massimo presentare due istanze.

Chiaramente il contributo regionale, per tutte e due le azioni, non potrà riguardare iniziative per le quali il comune ha fatto già richiesta e/o risulta beneficiario sul PAC P.N.S.C.I.A. (Piano nazionale Servizi di Cura Infanzia e Anziani). Solo per la tipologia "B" si potranno invece integrare le medesime azioni sia in termini di ampliamento della utenza che di estensione temporale con le modalità che andranno poi concordate e condivise con l'Autorità di gestione del Programma.

Le richieste non potranno riguardare strutture inserite nel programma finanziario regionale approvato con il D.D. n. 1508 del 18 ottobre 2013, ancora in corso, nell'ambito del quale sono state inserite iniziative per le quali i comuni già sono destinatari di un contributo in conto gestione per l'avvio del servizio o la sua implementazione per tre anni.

Art. 5

Dotazione finanziaria ed entità massima del contributo

Il presente avviso presenta una dotazione finanziaria pari ad euro 7.904.190,00.

Sia per la tipologia di intervento "A" che per quella "B" il contributo massimo concedibile è di euro 120.000,00.

Mentre per la tipologia "A" il contributo sarà commisurato alla riduzione del costo a carico delle famiglie rispetto a quanto ridefinito ai sensi di legge, per la tipologia "B" il contributo potrà riguardare l'intero costo del servizio, se nuovo, o della sua implementazione, se esistente, ovviamente al netto della compartecipazione alla spesa delle famiglie prevista dalle tariffe individuate dal regolamento comunale per l'accesso al servizio.

Tenuto conto che il comma 2 del succitato art. 3 vincola la ripartizione del fondo regionale alla distanza misurata in percentuale del dato di presa in carico dell'utenza in regione rispetto al dato medio nazionale del 13,5% (fonte ISTAT), la Regione Sicilia avendo una distanza di oltre 3 punti percentuali rispetto alla succitata media nazionale, può utilizzare solo un quarto della succitata dotazione finanziaria per l'azione "A", destinando la rimanente parte alla azione "B".

Quindi, per la tipologia "A" sono riservate risorse per euro 1.976.047,50 mentre per la tipologia "B" sono riservate le rimanenti risorse per euro 5.928.142,50.

Nella considerazione che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, competente per il Fondo in questione, ha disposto, ai sensi del comma 2 dell'art. 4 della Intesa, l'accreditamento del 70% della quota prevista per la Regione siciliana, il presente avviso avrà quale immediata copertura finanziaria la somma disponibile di euro 5.532.933,00, di cui euro 1.383.233,25 per la tipologia "A" ed euro 4.149.699,75 per la tipologia "B", fermo restando lo scorrimento dei progetti selezionati quali ammissibili ad avvenuto accreditamento del rimanente 40% del Fondo.

Art. 5

Documentazione da presentare

A. Per la tipologia A "Contributo straordinario per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio a titolarità pubblica":

1. istanza a firma del rappresentate legale del comune dove si specifichi l'entità del contributo richiesto rispetto al costo da sostenere e all'eventuale compartecipazione alla spesa degli utenti, precisando a quale delle tre distinte fattispecie (a), b) e c)) previste dall'art. 3, lett. A. del presente avviso il comune appartenga;

2. atto deliberativo della giunta comunale di approvazione della iniziativa;

3. per i beneficiari ricadenti nella fattispecie di cui al superiore art. 3, lett. a) certificazione e relativa tabella di strutturale deficitarietà del comune afferente gli esiti del penultimo conto consuntivo, causa di tale deficitarietà. Tale certificazione e, quindi, tale condizione verrà verificata dai dati presenti nel sito del Ministero dell'Interno;

4. per i beneficiari ricadenti nella fattispecie di cui al superiore art. 3, lett. b) deliberazione stato di dissesto finanziario e adozione del relativo piano di risanamento dei conti;

5. per i beneficiari ricadenti nella fattispecie di cui al superiore art. 3, lett. c) documentazione attestante l'aver fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal medesimo articolo avvalendosi della facoltà di deliberare le aliquote o tariffe nella misura massima prevista dal comma 1, art. 243 bis, del T.U.E.L. a causa della sussistenza di squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario;

6. attestazione del rappresentante legale in merito a non aver richiesto o acquisito altri contributi per le medesime finalità oggetto della richiesta;

7. formale impegno del rappresentante legale in merito al mantenimento in funzione del servizio e relazione in merito al costo del servizio, alle modalità ed entità di riduzione delle tariffe previste per le famiglie mediante l'utilizzazione del contributo richiesto in rapporto alla durata del programma per cui si chiede tale contributo (si richiama l'attenzione a quanto stabilito all'art. 3, lett. A. e B., per la durata del programma);

8. relazione a cura del funzionario responsabile in merito al servizio di nido o micro nido in funzione dal quale si evinca:

a) il numero di iscritti e la fascia d'età, con la distinzione in piccoli, medi e grandi;

b) modalità di gestione;

c) il numero di personale e la qualifica, specificando quale comunale e quale in convenzione;

d) giorni di apertura e orari;

e) le attività svolte e il progetto educativo, specificando eventuali servizi aggiuntivi;

f) costo del servizio, distinto per macro voci, entità e modalità di individuazione delle tariffe e della graduatoria per l'accesso al servizio in coerenza con la documentazione di cui al punto 6.

B. Per la tipologia B "Contributo straordinario per la riduzione del costo del servizio a titolarità pubblica comunale derivante dalla apertura del nuovo servizio o dalla implementazione di uno esistente":

1. istanza a firma del rappresentate legale del comune dove si specifichi l'entità del contributo richiesto rispetto al costo da sostenere e all'eventuale compartecipazione alla spesa degli utenti;

2. atto deliberativo della giunta comunale di approvazione della iniziativa;

3. attestazione del rappresentante legale in merito a non aver richiesto o acquisito altri contributi per le medesime finalità oggetto della richiesta e che l'iniziativa non è stata inserita nella scheda intervento presentata per il secondo riparto del PAC P.N.S.C.I.A. Servizi di Cura "Infanzia";

4. planimetria dei locali con la individuazione della destinazione degli spazi e attestazione a cura del responsabile del settore tecnico in merito al rispetto degli standards strutturali regionali vigenti con particolare attenzione al rapporto degli spazi con il numero di utenti massimo fissato;

5. progetto redatto a cura del responsabile del servizio e sottoscritto dallo stesso in merito al servizio da attivare o da implementare dal quale si evinca:

a) il numero di utenti e la fascia d'età, con la distinzione in piccoli, medi e grandi;

b) modalità di gestione;

c) il numero di personale e la qualifica in rispetto a quanto previsto dagli standards organizzativi regionali vigenti;

d) giorni di apertura e orari;

e) le attività svolte e il progetto educativo, specificando eventuali servizi aggiuntivi, il costo del servizio, distinto per macro voci, entità e modalità di individuazione delle tariffe e della graduatoria per l'accesso al servizio.

Sia per la tipologia A che per la B l'assenza di uno dei documenti o dei contenuti richiesti costituirà causa di inammissibilità.

Art. 6

Modalità di presentazione dell'istanza

Le istanze, corredate da tutta la documentazione necessaria, dovranno pervenire entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana alle ore 13,30 presso lo stesso in busta chiusa e saranno indirizzate al Servizio 6 "Politiche della famiglia e giovanili", Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, via Trinacria nn. 34/36, Palermo con la dicitura "Avviso pubblico per la presentazione delle istanze da parte dei comuni della Sicilia per la concessione di contributi per il sostegno della spesa per la gestione ordinaria del servizio di asilo nido o micro nido comunale finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti e per quella derivante dalla apertura del nuovo servizio di nido o micro nido comunale o dalla implementazione di uno esistente".

Ai fini del rispetto del suddetto termine non farà fede il timbro postale bensì il timbro datario apposto sulla busta dall'Ufficio dell'URP del Dipartimento con l'aggiunta dell'orario se la busta sarà pervenuta l'ultimo giorno utile. Laddove l'ultimo giorno utile dovesse cadere di sabato o domenica la scadenza verrà ovviamente postergata rispettivamente ai due giorni o un giorno successivo.

Ogni comune può presentare una sola istanza e per una sola delle due fattispecie oggetto dell'avviso. Solo nel caso della tipologia di intervento B i comuni di Palermo, Catania e Messina, considerata la dimensione territoriale e la quantità dei soggetti residenti nella fascia d'età oggetto dell'intervento, potranno al massimo presentare due istanze.

Non sarà ammessa integrazione di documentazione alla scadenza del suddetto termine. (1)

Art. 7

Modalità di selezione delle istanze

La modalità di selezione per la tipologia "A" avverrà i seguenti criteri:

a) maggiore valore del rapporto percentuale tra i bambini iscritti all'ultimo anno educativo trascorso (2016/2017) alla data del 31 dicembre 2016 e i bambini residenti nella fascia d'età 0 - 2 anni (0 - 36 mesi) come da ultimo dato ISTAT disponibile.

b) a parità di valore percentuale sulla presa in carico si adotterà il maggiore valore del rapporto percentuale tra il numero dei bambini residenti nella fascia d'età 0 - 2 anni (0 - 36 mesi) e la popolazione residente (0 - 36 mesi), entrambi dall'ultimo dato ISTAT disponibile.

Per la tipologia "B" verranno rispettate le seguenti priorità per la ammissione al contributo:

1. avvio di nuove strutture ovvero ampliamento dei servizi di nido e micro nido a titolarità pubblica con incremento del numero degli utenti presi in carico e riduzione delle liste di attesa;

2. estensione dei servizi di nido e micro nido, mediante apertura pomeridiana e/o durante una o più mensilità nel periodo estivo.

Si procederà quindi ad ammettere a contributo le iniziative di cui alla priorità 1 e successivamente, a seguito di residua o intervenuta disponibilità finanziaria, verranno ammesse quelle di cui alla priorità 2.

Dopo aver distinto le istanze secondo le due succitate priorità, le modalità di selezione per la tipologia "B" avverrà secondo i seguenti criteri:

Priorità 1

a) maggior numero di bambini per i quali il servizio è avviato;

b) a parità di numero maggiore valore del rapporto percentuale tra il numero dei bambini residenti nella fascia d'età 0 - 2 anni (0 - 36 mesi) e la popolazione residente, entrambi dall'ultimo dato ISTAT disponibile. Priorità 2 a) maggior numero di bambini per i quali il servizio è implementato;

b) a parità di numero maggiore valore del rapporto percentuale tra i bambini iscritti all'ultimo anno educativo trascorso (2016/2017) alla data del 31 dicembre 2016 e i bambini residenti nella fascia d'età 0 - 2 anni (0 - 36 mesi) come da ultimo dato ISTAT disponibile.

c) a parità anche di valore percentuale sulla presa in carico si adotterà il maggiore valore del rapporto percentuale tra il numero dei bambini residenti nella fascia d'età 0 - 2 anni (0 - 36 mesi) e la popolazione residente, entrambi dall'ultimo dato ISTAT disponibile.

Tutto l'iter istruttorio compreso la formulazione di un piano di finanziamento e le successive fasi di decretazione e accreditamento sarà a cura del servizio 6 di questo Dipartimento.

Per le due fattispecie oggetto del contributo saranno predisposti due elenchi approvati con decreto dirigenziale.

Entro giorni 10 dalla notifica dell'ammissione dei progetti ogni comune dovrà far pervenire la formale accettazione del contributo di cui al presente avviso, pena la perdita del beneficio.

(1)

Per la proroga, alle ore 13,30 del 15 maggio 2018, del termine di scadenza per la presentazione delle domande di cui al presente articolo, si rimanda all'art. 1 del D.Dir. Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro 24 aprile 2018.