
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 12 novembre 2020
G.U.R.S. 27 novembre 2020, n. 59
Modifiche al decreto n. 2026 dell'8 novembre 2019 - Corso teorico-pratico triennale in medicina di emergenza - urgenza CMEU 2020/2022.
L'ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 come modificato ed integrato dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229;
Visto il decreto legislativo n. 368 del 17 agosto 1999 di attuazione della direttiva n. 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli;
Visto l'Atto di intesa tra lo Stato e le Regioni di approvazione delle Linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 114 del 17 maggio 1996;
Visto il proprio decreto 11 novembre 1998, n. 27162, con il quale è stato approvato il documento che detta le norme tecniche organizzative sul funzionamento del sistema di emergenza regionale;
Vista la delibera della Giunta regionale n. 284 dell'8 agosto 2019, concernente il "Piano straordinario per il reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale" con il quale l'Assessore regionale per la salute ha ricevuto mandato di porre in essere i consequenziali adempimenti di competenza, incluso il crono programma degli interventi, in conformità alla relazione trasmessa con nota prot. n. 62990 dell'8 agosto 2019;
Considerato che la precitata delibera n. 284/2019, nell'allegato A al punto 3) prevede che l'Assessorato regionale della salute, al fine di attivare percorsi formativi specializzanti, per il supporto all'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, nell'ambito del sistema regionale di emergenza urgenza, stante la endemica carenza di specialisti del settore, attui misure formative di carattere straordinario e percorsi di tirocinio nelle forme del training on the job nell'ambito dell'emergenza urgenza, nelle more di eventuali specifici provvedimenti normativi nazionali, e prevede altresì che il CEFPAS coordini, per conto e in ottemperanza alle disposizioni impartite all'Assessorato della salute, il percorso formativo e di training, articolato in due distinte fasi, incentrate rispettivamente sulla medicina dell'emergenza territoriale (Emergenza sanitaria territoriale - EST) e sulla medicina dell'area di emergenza ospedaliera;
Atteso che la stessa deliberazione n. 284/2019 prevede che la prima Fase di tale percorso comprende n. 360 ore di formazione di cui n. 150 di tirocinio e n. 210 di didattica interattiva da svolgersi ai sensi dell'art. 96 del vigente Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e che, all'esito di tale fase, i medici, in regola con la frequenza e che abbiano superato favorevolmente la valutazione finale, in possesso dell'attestato di idoneità rilasciato ai sensi dell'articolo 96 dell'A.C.N., potranno rendersi disponibili a proseguire con la seconda Fase del corso formativo specialistico, che si caratterizza per un tirocinio nelle forme di training on the job e che comprende 3.000 ore di formazione, di cui 2.800 ore di tirocinio effettivo (le quali saranno svolte presso le aree di emergenza delle Aziende del S.S.R.) e 200 ore di didattica interattiva distribuite in ventiquattro mesi;
Visto il proprio decreto n. 2026/2019 dell'8 novembre 2019, con il quale è stato approvato il programma del Corso teorico-pratico triennale in medicina di emergenza - urgenza CMEU 2020/2022 e l'avviso pubblico del CEFPAS per la selezione di 240 partecipanti da formare in n. 10 edizioni della Fase 1 MEST del predetto corso;
Rilevato che nel suddetto decreto n. 2026/2019 viene evidenziato come la grave crisi attuale "depone per una preoccupante compressione del diritto alla salute costituzionalmente garantito, di cui all'art. 32 Cost, e ciò in quanto il riscontro di una cronica ed accertata carenza di personale medico nei presidi di Pronto soccorso e, in generale, nelle aree dell'emergenza urgenza, determina significative difficoltà di raggiungimento dei L.E.A.". Viene pertanto identificato, insieme ad altri, uno specifico intervento diretto alla "possibilità di coinvolgimento di personale medico laureato non specializzato nell'area dell'emergenza urgenza, con formazione in Emergenza sanitaria territoriale e di tirocinio nelle forme del "training on the job" presso le Aziende e gli enti del S.S.R.". Appare così indispensabile " - nelle more di eventuali specifici provvedimenti normativi nazionali - l'attuazione di misure formative di carattere straordinario nonché l'attivazione di percorsi di tirocinio nelle forme del training on the job nell'ambito dell'emergenza urgenza";
Rilevato che il CEFPAS, in esecuzione della delibera della Giunta regionale n. 284/2019 e del successivo decreto assessoriale n. 2026/2019 ha completato la formazione interattiva delle prime 5 edizioni del "Corso teorico-pratico triennale in medicina di emergenza - urgenza CMEU 2020/2022" con complessivi 100 partecipanti e che una parte dei medici interessati sta svolgendo il relativo tirocinio pratico;
Considerato che la frequenza del suddetto tirocinio di 150 ore per l'insieme dei 100 medici coinvolti dovrebbe concludersi alla fine del mese di gennaio 2021, e ciò rappresenta un atto prodromico al fine di avviare la Fase 2 presso le Aziende sanitarie;
Considerato che l'avvio della Fase 2 del programma consistente nell'immissione dei medici nelle area di emergenza delle Aziende che intendono avvalersene rappresenta per la Regione siciliana una priorità strategica in quanto da esso dipende la disponibilità di medici da inserire nel sistema del 118 e nelle aree di emergenza ospedaliere nelle quali vi è una immediata, inderogabile e non rinviabile necessità e che, tale completamento, costituisce un obiettivo che è indispensabile raggiungere tenendo conto della situazione straordinaria che il S.S.N. sta attraversando a causa dell'epidemia da coronavirus in atto nel Paese;
Considerata la situazione epidemica straordinaria che la Regione sta attraversando caratterizzata dalla progressione dei casi di COVID-19 e dall'enorme pressione di utenti nei confronti dei Pronto soccorso ospedalieri e dei mezzi mobili del sistema 118 nei quali la carenza di personale medico risulta un pesante fattore di crisi per il cui superamento è indifferibile adottare interventi eccezionali, adeguati alla gravità del caso;
Considerato che tale situazione impone quindi l'adozione di misure radicali e tempestive per fronteggiare la crisi che coinvolge il Sistema sanitario nella sua complessità ed, in particolare, il sistema dell'emergenza urgenza e dei presidi di P.S. tenuto conto che rispetto all'attuale e conclamata carenza di personale, si aggiunge un'ulteriore defezione tra i professionisti della sanità determinata dall'incremento dei contagi direttamente riconducibile alle attività di assistenza sanitaria;
Ritenuto che al corso CMEU in oggetto partecipano medici non specialisti che intendono conseguire, in prima battuta, l'attestato EST e, successivamente, di poter svolgere il training on the job presso i pronti soccorso delle Aziende del S.S.R. e che, pertanto, appare necessario e urgente consentire l'immissione dei medici - che si dichiareranno disponibili - a prendere parte alla Fase 2 considerata la difficoltà in cui versano le strutture di emergenza del S.S.R.;
Considerato che il precitato D.A. n. 2026/2019 prevede una indennità di formazione annua di € 22.700,00 per ciascuno dei due anni di durata della Fase 2 e che, tale somma, appare oggi non più congrua, da un lato, rispetto ai compensi che i contratti libero professionali stipulati dalle Aziende sanitarie e ospedaliere del S.S.R. riconoscono in generale ai medici non specialisti impegnati attualmente nel sistema di contrasto al Covid-19, in particolare nelle Unità speciali di continuità assistenziale (U.S.C.A.) ai quali viene riconosciuta una retribuzione oraria lorda di € 40,00 e, dall'altro, al livello di esposizione dei suddetti medici al rischio biologico al quale saranno esposti i partecipanti nella Fase 2 a causa della pandemia, inevitabilmente maggiore di quello prevedibile al momento dell'adozione del D.A. n. 2026/2019 nel novembre 2019 ben prima delle diffusione del contagio;
Considerato che alla luce di quanto sopra e in assenza di una migliore parametrizzazione dell'emolumento riconosciuto, i medici corsisti, seppur non specializzati, potrebbero optare per la contrattualizzazione presso le U.S.C.A. o presso le Aziende sanitare e/o ospedaliere, determinando un'ulteriore carenza nei presidi dell'emergenza territoriale e nei pronti soccorso;
Considerato che il regime delle incompatibilità a carico dei medici durante la Fase 2 definito con il precitato D.A. n. 2026/2019 appare, ad oggi, non attuale in quanto la sua rigidità, giustificata in condizioni sanitarie ordinarie, determinerebbe oggi il fallimento del progetto di immissione di tali professionisti nel SSR in quanto di notevole maggiore svantaggio rispetto ai regimi, previsti dal compendio di norme nazionali in materia di emergenza sanitaria, che regolano l'attività di tutti i medici inseriti nelle Aziende sanitarie in ragione dell'emergenza Covid- 19;
Ritenuto che è dunque necessario, da un lato, rivedere tale regime adeguandolo a quello in vigore per gli altri medici in servizio e, dall'altro, di riconoscere un emolumento economico maggiore rispetto a quello previsto nella previsione iniziale del decreto assessoriale istitutivo del corso CMEU;
Decreta:
I medici partecipanti al corso teorico-pratico triennale in medicina di emergenza-urgenza CMEU 2020/2022 e che hanno completato la formazione interattiva di 210 ore prevista dal programma didattico approvato con decreto assessoriale n. 2026 dell'8 novembre 2019, sono autorizzati a partecipare, con effetto immediato, alla Fase 2 di training on the job presso le Aziende del SSR che ne faranno richiesta.
I medici di cui all'articolo che precede potranno completare la Fase 1 del percorso formativo e sostenere la prova finale prevista dall'avviso pubblico, approvato con il D.A. n. 2026/2019, durante l'espletamento della Fase 2 presso le aree di emergenza delle Aziende del SSR e i mezzi mobili del sistema del 118.
Le ore di attività svolte dai suddetti medici nell'ambito delle 2.800 ore previste dal percorso di training on the job saranno considerate a tutti gli effetti quali attività pratiche, da computarsi anche nel monte ore complessivo di 150 ore di tirocinio previste dal predetto decreto.
L'indennità di formazione attribuita al medico durante la Fase 2 e del CMEU 2020/2022 è rideterminata in € 45.000,00 lordi per ciascuno dei due anni di durata della fase, alla quale è da aggiungere il rimborso della quota di partecipazione alla Fase 1 di complessivi € 2.400.
Come previsto dal più volte citato decreto assessoriale, tali somme saranno corrisposte ai medici partecipanti alla Fase di training on the job dalle Aziende del SRR che procederanno alla relativa contrattualizzazione.
Lo svolgimento della Fase 2, nei termini sopra indicati, è incompatibile con la frequenza a corsi di specializzazione universitari, al corso triennale di formazione specifica in medicina generale e con il servizio presso le unità speciali di continuità assistenziale ordinarie, metropolitane, scolastiche e turistiche.
Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet al seguente indirizzo: http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/ portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIRAssessoratoSalute, ai sensi dell'art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21, come modificato dall'art. 98 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9.
Palermo, 12 novembre 2020.
RAZZA