
ASSESSORATO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
DECRETO 25 maggio 2023, n. 840
G.U.R.S. 1 giugno 2023, n. 23
Riorganizzazione del sistema camerale della Regione siciliana.
L'ASSESSORE PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE
VISTO lo Statuto della Regione Siciliana;
VISTA la legge 29 dicembre 1993, n. 580, così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23;
VISTA la legge 7 agosto 2015, n. 124 "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche" ed in particolare l'articolo 10 rubricato "Riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura";
VISTO il decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 concernente "Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura", ed in particolare l'articolo 3;
VISTA la legge regionale 4 aprile 1995, n. 29 e successive modificazioni recante "Norme sulle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e altre norme sul commercio";
VISTA la legge regionale 2 marzo 2010, n. 4, recante "Nuovo ordinamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura";
VISTO il decreto presidenziale 5 agosto 2010, n. 17 recante "Regolamento di attuazione della legge regionale 2 marzo 2010, n. 4";
VISTA la legge regionale 10 maggio 2000, n. 10 [N.d.R. recte: legge regionale 15 maggio 2000, n. 10] recante "Norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana. Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali. Istituzione dello Sportello unico per le attività produttive. Disposizioni in materia di protezione civile. Norme in materia di pensionamento.";
VISTA il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" e successive modifiche e integrazioni;
VISTO la legge regionale 21 maggio 2019, n. 7 recante "Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell'azione amministrativa";
VISTO il Regio Decreto 20 ottobre 1818, n. 1362 che ha istituito la "Camera consultiva di Commercio in Messina" oggi "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Messina";
VISTO il decreto ministeriale 17 marzo 2015 che ha istituito la "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Palermo ed Enna";
VISTO il decreto ministeriale 21 aprile 2015 che ha istituito la "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani";
VISTO il decreto ministeriale 25 settembre 2015 che ha istituito la "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale";
VISTO il decreto ministeriale 8 agosto 2017 con il quale, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, si è provveduto alla ridefinizione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura in numero complessivo di sessanta (60), sono state confermate le circoscrizioni individuate nell'allegato A al suddetto decreto, e sono state istituite nuove Camere di commercio indicate nell'allegato B mediante accorpamento di preesistenti circoscrizioni territoriali;
PRESO ATTO che con il suddetto decreto ministeriale sono state dettate prescrizioni in ordine alla costituzione e successione degli organi, alla successione nei rapporti giuridici, finanziari, patrimoniali, alle procedure di rinnovo dei Consigli, ed alla nomina di commissari ad acta (allegato B), alla razionalizzazione delle sedi delle Camere di commercio e delle unioni regionali, e disposizioni in materia di unioni regionali, alla razionalizzazione delle aziende speciali (allegato C) ed alla razionalizzazione organizzativa delle Camere di commercio (allegato D);
CONSIDERATO che le circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio industria, artigianato e agricoltura di "Agrigento, Caltanissetta e Trapani", "Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale", "Messina" e "Palermo Enna", sono individuate nell'allegato A, e quindi sono state confermate dal suddetto decreto ministeriale;
VISTO il decreto ministeriale 16 febbraio 2018 "Riduzione del numero delle Camere di commercio mediante accorpamento, razionalizzazione delle sedi e del personale" che, per quanto attiene alla Regione Siciliana, ha confermato le previsioni di cui al precedente decreto ministeriale 8 agosto 2017, individuando nell'allegato A le Camere di commercio di "Agrigento, Caltanissetta e Trapani", "Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale", "Messina" e "Palermo Enna";
VISTA la legge 23 luglio 2021, n. 106 di conversione del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, ed in particolare l'articolo 54-ter rubricato "Riorganizzazione del sistema camerale della Regione Siciliana", come in ultimo modificato dall'articolo 12 comma 4 del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14 che così testualmente recita:
"1. La Regione Siciliana, in considerazione delle competenze e dell'autonomia ad essa attribuite, può provvedere, entro il 31 dicembre 2023, a riorganizzare il proprio sistema camerale, anche revocando gli accorpamenti già effettuati o in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nel rispetto degli indicatori di efficienza e di equilibrio economico nonché del numero massimo di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura previsto dall'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, e assicurando alle Camere di commercio di nuova costituzione la dotazione finanziaria e patrimoniale detenuta da quelle precedentemente esistenti nella medesima circoscrizione territoriale.
2. Nelle more dell'attuazione della disposizione di cui al comma 1, sono istituite, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, anche mediante accorpamento e ridefinizione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio esistenti e comunque nel rispetto del limite numerico previsto dall'articolo 3, comma 1, del citato decreto legislativo n. 219 del 2016, le circoscrizioni territoriali della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania e della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani; con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, d'intesa con il Presidente della Regione Siciliana, è nominato un commissario per ciascuna delle predette nuove Camere di commercio, scelto tra i Segretari Generali delle Camere di commercio oggetto di accorpamento o tra il personale dirigenziale delle amministrazioni pubbliche o tra soggetti di comprovata esperienza professionale, che provvede all'adozione di ogni atto strumentale ai fini dell'accorpamento di cui al presente comma e della successione nei rapporti giuridici esistenti, anche nella fase transitoria di liquidazione delle Camere di commercio accorpate. Gli organi delle Camere di commercio accorpate e ridefinite ai sensi del presente comma decadono a decorrere dalla nomina dei commissari di cui al primo periodo.
3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica."
VISTO il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 19 gennaio 2022 che, ai sensi dell'articolo 54-ter comma 2, ha nominato per la istituita "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Catania" quale Commissario il dott. Giuseppe Giuffrida e per la istituita "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani" quale Commissario il dott. Massimo Conigliaro;
VISTO il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022 che ha annullato, ai sensi dell'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 19 gennaio 2022, ha istituito la "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Catania" ed ha nominato il relativo Commissario dott. Giuseppe Giuffrida, ha istituito la "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta Agrigento e Trapani" ed ha nominato il relativo Commissario dott. Massimo Conigliaro;
VISTI i ricorsi dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Regione Siciliana - Sezione I - promossi da distinti componenti del Consiglio della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (n. 328/2022, n. 457/2022 e n. 202/2022) per l'annullamento del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022;
VISTE le sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale per la Regione Siciliana - Sezione I - pubblicate in data 28 aprile 2022 (n. 1438/2022, n. 1439/2022 e n. 1440/2022) che hanno accolto i ricorsi promossi e per l'effetto hanno annullato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022;
VISTI i ricorsi dinanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico ed altri (n. 487/2022, n. 488/2022 e 489/2022) per la riforma delle Sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia - Sezione I pubblicate in data 28 aprile 2022 (n. 1438/2022, n. 1439/2022 e n. 1440/2022);
VISTA la Sentenza non definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana n. 245/2023 pubblicata in data 30/03/2023 che, nel riunire i ricorsi, ha ritenuto fondate alcune motivazioni, e rilevante e non manifestamente infondata, ai sensi dell'articolo 23 della legge n. 87 del 1953, la questione di legittimità costituzionale del comma 2 dell'articolo 54-ter del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 per violazione degli articoli 3, 77, comma 2, 97, comma 2 e 117, commi 3 e 4 della Costituzione;
VISTO il ricorso promosso dinanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana dal Commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (ex articolo 112, comma 5, CPA per l'esecuzione della sentenza CGA n. 245/2023 adottata nei giudizi riuniti nn. 487, 488 e 489/2022), con richiesta di sospensione cautelare anche in forma monocratica;
VISTA l'ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana n. 153/2023 pubblicata in data 15 maggio 2023, che ha respinto l'istanza cautelare;
CONSIDERATO che il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in alcuni brani della sentenza n. 245/2023 pubblicata in data 30/03/2023 così recita: "In una prospettiva ancora diversa da quella prevista dall'art. 3 della legge n. 219 del 2016 [N.d.R. recte: decreto legislativo n. 219 del 2016], e opposta a quella prevista dal comma 1 dell'art. 54-ter del d.l. n. 73 del 2021, il comma 2 statuisce, senza prevedere l'iniziativa delle Camere di commercio, l'istituzione, da parte del legislatore statale, delle suddette due Camere di commercio, che ha ricevuto attuazione con l'impugnato decreto ministeriale. In tal senso il comma 2 dell'art. 54-ter del d.l. n. 73 del 2021 si muove innanzitutto al di fuori delle coordinate tracciate dalla legge n. 219 del 2016 [N.d.R. recte: decreto legislativo n. 219 del 2016], oltre che dalla legge n. 580 del 1993, che demanda alle stesse Camere di commercio l'iniziativa sull'organizzazione delle medesime. Così facendo non viene rispettato il principio secondo il quale le funzioni esercitate dal sistema camerale esigono "una disciplina omogenea in ambito nazionale", posto che le Camere di commercio non sono "un arcipelago di entità isolate, ma costituiscono i terminali di un sistema unico di dimensioni nazionali che giustifica l'intervento dello Stato" (Corte cost. 13 dicembre 2017 n. 261)."
Il rapporto fra i due commi comporta che la scelta compiuta nel primo comma sia, oltre che diversa, come già visto, dalla disciplina generale valevole sul territorio nazionale in ordine alle procedure di accorpamento e modifica delle Camere di commercio, opposta a quella compiuta nel secondo comma. Sicché la disciplina transitoriamente adottata ai sensi del comma 2 potrebbe essere successivamente smentita, così dando luogo a una successione di modifiche che hanno visto dapprima la presenza della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, istituita con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 aprile 2015, e della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale, istituita con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 settembre 2015. Con decreto 8 agosto 2017 e successivo decreto 16 febbraio 2018 è stata confermata la suddetta organizzazione."
CONSIDERATO che le linee perseguite dall'Unioncamere a livello nazionale e regionale hanno già di fatto operato sul territorio della Regione Siciliana un preciso e metodico accorpamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, determinando la riduzione da 9 a 4 Camere di commercio, obiettivo quasi conseguito al momento dell'entrata in vigore del succitato articolo 54-ter, mancando solo l'insediamento del nuovo Consiglio Camerale della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, di Agrigento, Caltanissetta e Trapani per la costituzione della quarta e ultima Camera di commercio;
CONSIDERATO che la scelta di operare uno smembramento della "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Catania, Siracusa e Ragusa", inficerebbe le attività già svolte e condivise per la costituzione della Camera di Commercio in questione, realizzando poi una Camera di Commercio che, senza alcun nesso logico, economico e territoriale, finirebbe per accorpare aree della Sicilia orientale (Siracusa e Ragusa) e occidentale (Caltanissetta, Agrigento e Trapani);
PRESO ATTO che dalla facoltà della Regione Siciliana di provvedere alla riorganizzazione del proprio sistema camerale, ai sensi del comma 1 del succitato articolo 54-ter, in considerazione delle competenze e dell'autonomia ad essa attribuite, non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, come disposto dal comma 3 del medesimo articolo 54-ter;
CONSIDERATO che una riorganizzazione del sistema camerale diversa da quella già consolidata con il decreto ministeriale 16 febbraio 2018 "Riduzione del numero delle Camere di commercio mediante accorpamento, razionalizzazione delle sedi e del personale", ed effettuata a distanza di ben 5 anni, richiederebbe, per tutte le Camere di commercio interessate da operazioni di modifica e/o accorpamento, un'attività di riorganizzazione dei servizi e del personale, di revisione delle contabilità con operazioni che per la loro complessità necessiterebbe inevitabilmente di assumere nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, contravvenendo al disposto del richiamato comma 3 dell'articolo 54-ter;
RITENUTO che sulla base del principio di economicità amministrativa di cui all'articolo 1 comma 1 della legge 241/1990, il mantenimento dell'assetto organizzativo previgente all'entrata in vigore del succitato articolo 54-ter, risponde appieno al principio di economicità dell'azione amministrativa, in base al quale i provvedimenti adottati dalla pubblica amministrazione devono rispondere a criteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, e che, conseguentemente, l'adozione di atti contrari a tali principi potrebbero configurarsi quali pleonastici se non addirittura privi di pregio;
PRESO ATTO che la pronuncia del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana stigmatizza l'evidente tentativo del legislatore di avocare a sé un potere che spetta ai sensi del comma 1 dell'articolo 54-ter del succitato decreto legislativo alla Regione Siciliana, e ciò in particolare in quanto la decisione di costituire una nuova Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura deve essere frutto di volontà territoriale, di sostenibilità economica e di ragioni logistiche proprio per il carattere peculiare delle Camere di commercio industria artigianato e agricoltura, definite quali "enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di sussidiarietà di cui all'articolo 118 della Costituzione, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali";
VISTA la nota n. 279/2023 del 10 maggio 2023 inoltrata da Unioncamere Sicilia, assunta al protocollo n. 1762 dell'Ufficio di diretta collaborazione dell'Assessore alle Attività Produttive in data 11 maggio 2023, con la quale è stato trasmesso il documento "Preliminare a parere sul riordino delle Camere di commercio industria e artigianato in Sicilia" reso dai professionisti incaricati da Unioncamere Sicilia per realizzare uno studio giuridico, economico e finanziario nell'ambito della riorganizzazione del sistema camerale della Regione Siciliana, in seno al quale sono stati affrontati aspetti giuridici, territoriali ed economici che conclude sull'opportunità di mantenere il sistema camerale della Regione Siciliana nella situazione antecedente a quella determinata dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022, secondo la seguente organizzazione degli enti camerali sìciliani: "Messina"; "Palermo ed Enna", "Agrigento, Caltanissetta e Trapani"; "Sud Est Sicilia";
RITENUTO che in virtù delle disposizioni di cui all'articolo 54-ter comma 1 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, occorre riorganizzare il sistema camerale della Regione Siciliana nel rispetto del numero massimo di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura previsto dall'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, e pertanto in numero di quattro;
CONSIDERATO che è volontà del Governo della Regione Siciliana riorganizzare il proprio sistema camerale confermando la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio del Sud Est Sicilia", confermando la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Messina", confermando la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Palermo-Enna" e confermando l'istituzione della circoscrizione territoriale della "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani";
SENTITE le Organizzazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali che hanno condiviso la proposta del Governo regionale, ed hanno espresso in larga maggioranza parere favorevole, giusta verbali di consultazione del 19 maggio 2023;
VISTA la nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Direzione Generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica - Divisione II - Sistema camerale del 24 aprile 2023 che ha riconosciuto che gli atti ministeriali interessati dalla Sentenza non definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana n. 245/2023 "non possono spiegare effetti conformativi essendone passibile di incostituzionalità la norma fonte che ne è diretto presupposto";
VISTA la nota n. 13029 del 22 maggio 2023, con la quale la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia ha trasmesso il verbale, in seno al quale i Commissari Dott. Giuseppe Giuffrida e Dott. Massimo Conigliaro hanno dichiarato che "intendono procedere all'ordinaria attività di rappresentanza legale e gestione della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, trattandosi di attività propedeutica al riordino previsto per la costituzione della Camera di commercio di Catania e di Ragusa, Siracusa, Trapani Agrigento e Caltanissetta";
CONSIDERATO che le dichiarazioni dei Commissari medesimi in seno al precitato verbale, testimoniano come nessuna attività è stata nel concreto ad oggi avviata e che pertanto può ragionevolmente affermarsi che il Decreto Ministeriale 30 marzo 2022 non ha prodotto alcun effetto dal punto di vista della gestione e della riorganizzazione del sistema camerale siciliano;
RITENUTO che ai sensi dell'articolo 4 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022, i poteri conferiti ai Commissari "nelle more della rideterminazione delle circoscrizioni territoriali che saranno individuate dalla Regione Siciliana, ai sensi del comma 1 dell'art. 54-ter del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 e successive modifiche ed integrazioni" cessano a far data dalla entrata in vigore del presente Decreto Assessoriale;
VISTO il Decreto Ministeriale 11 novembre 2020 con il quale il Cav. Giuseppe Pace è stato nominato Commissario straordinario della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trapani, fino all'insediamento del consiglio della nuova "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani";
VISTO il Decreto Presidenziale n. 492/Serv.1°/S.G. del 22 luglio 2019 con il quale il Geom. Giuseppe Termine, funzionario direttivo dell'Amministrazione regionale, è stato nominato Commissario straordinario della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, fino all'insediamento degli ordinari organi di amministrazione della nuova Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani;
VISTO il Decreto Presidenziale n. 21/Serv.1°/S.G. del 11 gennaio 2023 con il quale il Dott. Antonino Belcuore, dirigente dell'amministrazione regionale a tempo indeterminato, è stato nominato Commissario straordinario della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa - Camera del Sud Est Sicilia, fino all'insediamento degli ordinari organi di amministrazione;
VISTO il Decreto Presidenziale n. 17/Serv.1°/S.G. del 11 gennaio 2023 con il quale l'Ing. Vincenzo Palizzolo, dirigente dell'amministrazione regionale, è stato nominato Commissario straordinario della Camera di Commercio di Caltanissetta, fino all'insediamento degli ordinari organi di amministrazione della nuova Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani;
VISTO il decreto legislativo 23 Giugno 2011 n. 118;
VISTO il Decreto Presidenziale del 5 aprile 2022, n. 9, recante il Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 "Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all'articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 "Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, recante "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni" come in ultimo modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, ed in particolare l'articolo 12 rubricato "Obblighi di pubblicazione concernenti gli atti di carattere normativo e amministrativo generale";
VISTO l'articolo 68 comma 5 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21, così come modificato dall'articolo 98 comma 6 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 recante "Norme in materia di trasparenza e di pubblicità dell'azione amministrativa";
VISTO il Decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 158 recante "Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli";
VISTO il Decreto del Presidente della Regione n. 777/Area 1^/S.G. del 15 novembre 2022, con il quale l'On. Edmondo Tamajo è stato nominato Assessore regionale, preposto all'Assessorato alle Attività Produttive;
VISTA la legge regionale 22 febbraio 2023, n. 2 "Legge di stabilità regionale 2023-2025";
VISTA la legge regionale 22 febbraio 2023, n. 3 di approvazione del "Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2023-2025";
VISTA la nota prot. 1965/24.5.2023 ed atti acclusi con la quale l'Assessore regionale per le Attività Produttive ha trasmesso alla Giunta Regionale lo schema di decreto assessoriale finalizzato al riordino del sistema camerale della Regione Siciliana ai sensi del succitato articolo 54- ter comma 1;
VISTA la deliberazione n. 222 del 25 maggio 2023 con la quale la Giunta Regionale, in considerazione delle competenze e dell'autonomia attribuite alla Regione Siciliana ai sensi del richiamato comma 1 dell'articolo 54-ter ha apprezzato e condiviso la proposta avanzata dall'Assessore alle Attività Produttive;
RITENUTO di dover dare attuazione alla riorganizzare del sistema camerale della Regione Siciliana, ai sensi dell'articolo 54-ter comma 1 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 e successive modifiche, nel rispetto del numero massimo di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura previsto dall'articolo 3 comma 1 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219;
tutto ciò premesso e considerato,
Decreta:
Ridefinizione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura della Regione Siciliana
1. Ai sensi dell'articolo 54-ter comma 1 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 in ultimo convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14 e nel rispetto del limite numerico previsto dall'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, il sistema camerale è riorganizzato come descritto ai successivi commi.
2. Sono confermate la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Messina", la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Palermo-Enna" e la circoscrizione territoriale della "Camera di commercio, industria e artigianato del Sud Est Sicilia";
3. E' confermata l'istituzione della circoscrizione territoriale denominata "Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani".
Notifica e pubblicità
Il presente decreto sarà notificato:
- al Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
- all'Onorevole Ministro - Ufficio di Gabinetto;
- alla Direzione Generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica - Divisione II - Sistema camerale;
- ad Unioncamere Sicilia;
- ai Commissari straordinari delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura della Regione Siciliana;
- ai Commissari delle Camere di commercio industria, artigianato e agricoltura istituite con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 marzo 2022.
Il presente decreto ai sensi dell'articolo 68 della Legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 ed ai sensi dell'articolo 12 della legge 14 marzo 2013 n. 33 [N.d.R. recte: decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33] sarà pubblicato integralmente nelle sezioni dedicate del sito istituzionale dell'Assessorato alle Attività Produttive, nonché sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Palermo, 25 maggio 2023.
TAMAJO