Norma - quotidiano d'informazione giuridica - DBI s.r.l.

MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

DECRETO 26 settembre 2023, prot. n. 1268

- Allegato al Comunicato Ministero dell'Università e della Ricerca pubblicato nella G.U.R.I. 5 ottobre 2023, n. 233

Decreto di ripartizione dei posti tra le scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici attivate per l'a.a. 2022-2023.

IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59", come da ultimo modificato dal decreto legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, e in particolare gli artt. 2, comma 1, n. 12), 51-bis, 51-ter e 51-quater, concernenti l'istituzione del Ministero dell'università e della ricerca (MUR), al quale sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione universitaria, di ricerca scientifica e tecnologica e di alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché la determinazione delle aree funzionali e l'ordinamento del Ministero, con conseguente soppressione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21.10.2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale del 25.10.2022, n. 250, recante "Nomina dei Ministri", con il quale la Sen. Anna Maria Bernini è nominata Ministro dell'università e della ricerca;

VISTO il decreto direttoriale 15 maggio 2023, prot. n. 645, con il quale, ai sensi dell'articolo 2, comma 1 del regolamento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 agosto 2017, n. 130 e successive modificazioni e integrazioni, è stato bandito il concorso nazionale per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l'a.a. 2022/2023;

VISTO, in particolare, l'articolo 2, comma 1, del richiamato bando di concorso n. 645/2023, il quale prevede che "Con uno o più provvedimenti successivi e integrativi del presento atto - che saranno pubblicati sul sito istituzionale del MUR e della cui pubblicazione sarà dato avviso in Gazzetta ufficiale - sono indicati, in rapporto alle determinazioni sui contingenti globali da formare ripartiti per tipologia di Scuole che verranno assunte con il Decreto del Ministero della Salute di cui all'art. 35, comma 1, del D.lgs. n. 368/99, i posti disponibili per ciascuna scuola di specializzazione accreditata e attivata per l'a.a. 2022/2023 coperti con contratti finanziati con risorse statali, con contratti finanziati con risorse regionali, con contratti finanziati con risorse di altri enti pubblici e/o privati, nonché i posti riservati alle categorie di cui all'art. 35 del D. Lgs. n. 368/1999";

VISTO l'accordo tra il Governo e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano in data 3 giugno 2021, rep. atti 76/CSR, concernente la "Determinazione del fabbisogno per il Servizio sanitario nazionale del numero globale di medici specialisti da formare per il triennio accademico 2020-2023", definito dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell'art. 35, comma 1, del d.lgs. n. 368/1999, come determinato nelle tabelle 1A-1B, relative all'anno accademico 2020/2021, nelle tabelle 2A-2B, relative all'anno accademico 2021/2022, e nelle tabelle 3A-3B, relative all'anno accademico 2022/2023, che costituiscono parte integrante dell'accordo medesimo;

VISTO in particolare che nella tabella 3A per l'anno accademico 2022-2023 il fabbisogno di medici specialisti da formare a livello nazionale è stato determinato in complessive n. 12.124 unità, distinte per ciascuna specializzazione;

TENUTO CONTO che il Ministero della Salute ha chiesto alle regioni, tramite il Coordinamento tecnico della Commissione Salute della Conferenza delle regioni di conoscere se, per l'anno accademico 2022/2023, le Regioni e le Province autonome intendessero confermare il fabbisogno di medici specialisti da formare, già definito con il richiamato Accordo del 3 giugno 2021, pari a 12.124 unità, ovvero se intendessero procedere ad una rivalutazione del fabbisogno precedentemente espresso per l'a.a. 2022/2023;

TENUTO CONTO che, a seguito di tale richiesta, la regione Veneto in qualità di Coordinamento del tavolo tecnico interregionale della predetta Commissione salute - area risorse umane, formazione, fabbisogni formativi, in data 9 maggio 2023 ha comunicato al Ministero della Salute la rimodulazione dell'originario fabbisogno regionale di 12.124 medici specialisti da formare per l'anno accademico 2022/2023 fissato nel citato accordo 3 giugno 2021, rep. atti 76/CSR, aggiungendo ulteriori unità, per un fabbisogno complessivo rimodulato pari a 14.579 unità per il medesimo anno accademico;

VISTO l'accordo tra il Governo e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano in data 26 luglio 2023 - Rep. Atti n. 168/CSR/26.7.2023, sul documento recante "Rivalutazione del fabbisogno di medici specialisti da formare per l'anno accademico 2022/2023, ai sensi dell'articolo 35, comma 1, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368" ai sensi del quale a seguito della rideterminazione delle Regioni e delle Province autonome, risulta un fabbisogno complessivo di medici da formare per l'anno accademico 2022/2023 pari a 14.579 unità;

VISTA la legge 29 dicembre 2022 n. 197, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025";

VISTA la tabella 2 di cui al decreto del Ministero dell'economia e finanze del 30 dicembre 2022, recante la ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e per il triennio 2023-2025, e, in particolare, il capitolo 2700 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e finanze, sul quale confluisce anche il finanziamento statale dei contratti di cui al richiamato d.lgs. n. 368/1999 per i medici in formazione specialistica;

VISTO il riparto relativo al citato capitolo 2700 per l'esercizio finanziario 2023, in particolare lo stanziamento specificatamente destinato al finanziamento statale dei contratti di cui al richiamato d.lgs. n. 368/1999 per i medici in formazione specialistica per l'a.a. 2022/2023;

VISTO il decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca e con il Ministro dell'economia e finanze, prot. DGPROF n. 48768 del 7 settembre 2023 recante "Assegnazione dei contratti di formazione medica specialistica finanziati con fondi statali alle tipologie di specializzazione per l'a.a. 2022/2023" e, in particolare:

- l'art. 1, comma 1, nella parte in cui prevede che "Per l'anno accademico 2022/2023, tenuto conto di quanto sancito nell'Accordo tra il Governo le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 26 luglio 2023 (rep. Atti n. 168/CSR) richiamato nelle premesse, il numero dei contratti di formazione specialistica a carico dello Stato è rideterminato in 14.579 unità per il primo anno di corso, ed è fissato per ciascuna tipologia di specializzazione, secondo quanto indicato nella allegata Tabella 1, parte integrante del presente decreto";

VISTA la nota 19 maggio 2023, prot. n. 9126, con cui il Ministero dell'università e della ricerca ha chiesto alle Regioni e alle Province autonome di volere porre in essere gli adempimenti necessari alla deliberazione, in tempo utile per l'emanazione del presente provvedimento e per il regolare espletamento del concorso SSM 2022-2023, dei posti per la formazione medica specialistica coperti con contratti da essi finanziati per l'a.a. 2022/2023 in aggiunta a quelli finanziati con risorse statali, richiedendo al contempo l'invio entro il 6 giugno 2023 degli eventuali requisiti specifici richiesti ai candidati al concorso indetto con decreto direttoriale 15 maggio 2023, prot. n. 645 per potere fruire dei suddetti posti aggiuntivi;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante "Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto Speciale per il Trentino - Alto Adige" e s.m.i., nonché le disposizioni concernenti le conoscenze linguistiche nell'ambito della formazione medica specialistica di cui alla legge della Provincia autonoma di Bolzano 15 novembre 2002, n. 14, e al relativo regolamento emanato con decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano 7 gennaio 2008, n. 4;

VISTA la legge della Provincia autonoma di Trento 6 febbraio 1991, n. 4, recante "Interventi volti ad agevolare la formazione di medici specialisti e di personale Infermieristico", e in particolare gli articoli 3 e 4, nonché le deliberazioni di Giunta provinciale n. 1564/2013, come modificata dalla deliberazione n. 1973/2021;

VISTO il comma 1-bis dell'articolo 36 del d.lgs. n. 368/1999, in base al quale "sono fatte salve le disposizioni normative delle province autonome di Trento e di Bolzano relative all'assegnazione dei contratti di formazione specialistica finanziati dalle medesime province autonome attraverso convenzioni stipulate con le università";

VISTA la nota del 5 giugno 2023 n. 0492251, con la quale la Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige ha approvato il finanziamento con risorse proprie di contratti di formazione specialistica di area sanitaria per l'a.a. 2022/2023;

VISTA la legge della Regione autonoma Valle d'Aosta 30 luglio 2017, n. 11, recante "Disposizioni in materia di formazione specialistica di medici, veterinari e odontoiatri e di laureati non medici di area sanitaria, nonché di formazione universitaria per le professioni sanitarie. Abrogazione delle leggi regionali 31 agosto 1991, n. 37 e 30 gennaio 1998 n. 6" e s.m.i., come modificata e integrata dall'art. 96 della l.r. n. 8/2020 - e in particolare gli articoli 2, 3 e 4 - con la quale la predetta regione ha disciplinato in un unico testo normativo gli interventi a sostegno della formazione universitaria e post-universitaria in ambito sanitario provvedendo all'abrogazione della previgente normativa in materia con particolare riferimento alla legge regionale 30 gennaio 1998, n. 6, nonché all'articolo 15, comma 4, della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 30;

VISTA la delibera del 29 maggio 2023 n. 606, con la quale la Giunta della regione autonoma Valle d'Aosta ha approvato il finanziamento con risorse proprie di contratti di formazione specialistica di area sanitaria per l'a.a. 2022/2023;

VISTA la legge della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 11 agosto 2016, n. 14 e s.m.i., in particolare l'art. 8, comma 61, così come modificato dall'art. 8, comma 4, L. R. 44/2017, il quale prevede che: "I contratti di formazione specialistica dei medici, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 luglio 2007 (Definizione schema tipo del contratto di formazione specialistica dei medici), finanziati dalla regione autonoma Friuli Venezia Giulia, sono riservati a favore di medici residenti sul territorio regionale da almeno tre anni alla data di scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso e il relativo finanziamento regionale resta attribuito alla stessa università per l'intera durata del corso";

VISTA la legge della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia 28 dicembre 2017, n. 45, in particolare l'art. 9, commi dal 7 al 10;

VISTA la legge della Regione Sardegna 6 marzo 2020, n. 6, recante "Norme in materia di contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali", così come modificata dalla legge regionale 03.07.2020, n. 19, e, in particolare, gli articoli 4, 5 e 7;

VISTE le normative delle Regioni a statuto ordinario in materia di interventi volti ad agevolare la formazione di medici specialisti;

VISTO l'accordo governativo di collaborazione culturale e scientifica tra il Governo della Repubblica di San Marino ed il Governo delle Repubblica Italiana del 21 marzo 2002 e la specifica intesa stipulata tra il Governo della Repubblica di San Marino ed il Governo delle Repubblica Italiana in data 6 aprile 2016;

VISTO il decreto delegato della Repubblica di San Marino 26 maggio 2017 n. 53 recante, tra l'altro, i requisiti specifici richiesti per la fruizione dei contratti aggiuntivi di formazione medica specialistica finanziati dalla Repubblica di San Marino;

VISTA la nota congiunta Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Governo della Repubblica di San Marino del 13 giugno 2023 prot. n. 135850/UNIMORE e 6 giugno 2023 prot. n. 56656/RSM;

VISTA la nota del 6 giugno 2023, prot. n. 10040, con la quale il Ministero dell'università e della ricerca ha chiesto agli Atenei di comunicare, tramite caricamento nella piattaforma dedicata della banca dati offerta formativa - scuole di specializzazione a.a. 2022/2023, gli eventuali contratti aggiuntivi, rispetto a quelli finanziati con risorse statali e regionali, coperti con fondi messi a loro disposizione da parte di enti pubblici e/o privati, da attivare per l'a.a. 2022/2023 con riferimento alle diverse tipologie di scuola e compatibilmente con la capacità ricettiva delle stesse scuole, precisando anche l'eventuale presenza di requisiti specifici richiesti dagli stessi enti finanziatori;

VISTE le note, caricate a Sistema nella anzidetta piattaforma dedicata della banca dati offerta formativa - scuole di specializzazione, con le quali taluni Atenei, in riscontro alla citata nota del Ministero dell'università e della ricerca prot. n. 10040/2023, hanno comunicato la disponibilità per l'a.a. 2022-2023 di contratti di formazione medica specialistica aggiuntivi coperti con fondi messi a disposizione degli Atenei medesimi da parte di enti privati e pubblici (diversi dalle regioni), taluni dei quali richiedenti il possesso da parte dei candidati al concorso indetto con il richiamato decreto direttoriale 15 maggio 2023, prot. n. 645 di requisiti specifici per la loro fruizione;

VISTO il decreto direttoriale 8 agosto 2023 prot. n. 1318, integrativo del bando di concorso n. 645/2023, con il quale il Direttore generale degli ordinamenti e del diritto allo studio del Ministero dell'università e della ricerca ha reso noti i requisiti specifici che talune regioni e province autonome e taluni enti privati e pubblici - diversi dalle regioni - hanno richiesto ai fini della fruizione da parte dei candidati al concorso, indetto con il citato decreto direttoriale 15 maggio 2023, prot. n. 645, dei contratti aggiuntivi da essi finanziati per l'a.a. 2022-2023;

TENUTO CONTO che i candidati iscritti al bando di concorso n. 645/2023, hanno già provveduto, ove interessati, ad attestare il possesso dei requisiti specifici di cui all'indicato decreto direttoriale 8 agosto 2023 prot. n. 1318 accedendo, dalla loro area personale sul sito universitaly, ad apposita procedura informatica ad hoc predisposta e rimasta aperta a tal fine, come disposto dal medesimo decreto direttoriale n. 1318/2023, dal 10 agosto al 4 settembre 2023;

VISTE le note con le quali le Regioni e le Province autonome, in risposta alla ulteriore nota del Ministero dell'università e della ricerca del 22 settembre 2023, prot. n. 16511, hanno comunicato i posti aggiuntivi coperti con contratti di formazione medica specialistica da esse finanziati per l'a.a. 2022- 2023 e tesi a soddisfare loro specifiche esigenze;

VISTO il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante "Codice dell'ordinamento militare", e, in particolare, l'art. 757 in base al quale "per le esigenze di formazione specialistica dei medici, nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui all'art. 35, comma 1, del d.lgs. n. 368/1999, è stabilita, d'intesa con il Ministero della difesa, una riserva di posti complessivamente non superiore al 5% per le esigenze di formazione specialistica della sanità militare";

VISTA la nota PEC prot. n. M_D A0D32CC REG2023 0089693 del 3 maggio 2023 e i successivi aggiornamenti del 1° giugno 2023 e del 25 settembre 2023, con cui l'Ispettorato generale della sanità militare (IGESAN) del Ministero della difesa, ha comunicato, ai sensi del citato art. 757 del Codice dell'ordinamento militare, le proprie esigenze di medici specialisti per l'a.a. 2022/2023 per l'ammissione con riserva ed in sovrannumero dei militari designati da parte del medesimo Ispettorato generale, quale organismo di vertice sanitario dello Stato maggiore della difesa;

VISTO il comma 3, dell'art. 35, del d.lgs. n. 368/1999 nella parte in cui dispone che, nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione del fabbisogno globale di medici specialisti da formare, "è stabilita, d'intesa con il Ministero dell'interno una riserva di posti complessivamente non superiore al cinque per cento per le esigenze della sanità della Polizia di Stato [...]. La ripartizione tra le singole scuole dei posti riservati è effettuata con il decreto di cui al comma 2";

VISTA la nota 24 giugno 2023, prot. n. 57335, con cui il Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ha comunicato l'assenza di esigenze specifiche con riguardo alla riserva di posti per la Sanità della Polizia di Stato;

TENUTO CONTO che, per l'a.a. 2022/2023, il Ministero dell'economia e delle finanze non ha segnalato esigenze specifiche con riguardo alla riserva di posti per la Sanità della Guardia di finanza;

VISTO il comma 5 dell'articolo 39 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive integrazioni e modificazioni, recante "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"; 

VISTA la legge 14 gennaio 1999, n. 4, recante "Disposizioni riguardanti il settore universitario e della ricerca scientifica, nonché il servizio di mensa nelle scuole", e in particolare l'art. 1, comma 7, in base al quale "il Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, d'intesa con i Ministeri degli affari esteri e della sanità, previa verifica delle capacità ricettiva delle strutture universitarie e di quelle convenzionate con le università, può autorizzare le scuole di specializzazione in chirurgia e medicina ad ammettere in soprannumero, qualora abbiano superato le prove di ammissione, medici extracomunitari che siano destinatari per l'intera durata del corso, di borse di studio dei Governi dei rispettivi paesi o di istituzioni italiane e straniere riconosciute idonee. Ai fini delle determinazioni di cui al presente comma si fa riferimento agli accordi governativi, culturali e scientifici, ai programmi esecutivi dei medesimi e ad apposite Intese tra università italiane ed università dei paesi interessati";

VISTO il comma 3 dell'art. 35 del d.lgs. n. 368/1999, in base al quale, nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione del fabbisogno globale di medici specialisti da formare, "è stabilito, d'intesa con il Ministero degli affari esteri, il numero dei posti da riservare ai medici stranieri provenienti dai Paesi in via di sviluppo. La ripartizione tra le singole scuole dei posti riservati è effettuata con il decreto di cui al comma 2";

TENUTO CONTO che per l'a.a. 2022/2023 il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non ha segnalato specifiche esigenze con riguardo alle suddette riserve di posti da destinare ai medici stranieri provenienti dai Paesi in via di sviluppo o a medici extracomunitari destinatari, per l'intera durata del corso, di borse di studio dei Governi dei rispettivi Paesi o di istituzioni italiane e straniere riconosciute idonee;

VISTO il comma 4 dell'articolo 35, del d.lgs. n. 368/1999, in base al quale "il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, su proposta del Ministro della sanità, può autorizzare, per specifiche esigenze del servizio sanitario nazionale, l'ammissione, alle scuole, nel limite di un dieci per cento in più del numero di cui al comma 1 e della capacità ricettiva delle singole scuole, di personale medico di ruolo, appartenente a specifiche categorie, in servizio in strutture sanitarie diverse da quelle inserite nella rete formativa della scuola";

TENUTO CONTO del parere del Consiglio di Stato, Sezione II n. 5311/2005, secondo cui non possono essere ammessi a partecipare ai concorsi per l'ammissione alle Scuole di specializzazione mediche sui posti in soprannumero riservati, ex comma 4 dell'articolo 35, del d.lgs. n. 368/1999, al personale medico di ruolo del S.S.N. le seguenti categorie di medici: a) medici appartenenti a strutture convenzionate con l'università; b) medici dipendenti dell'INPS e dell'INAIL; c) medici dell'emergenza territoriale, ai quali si applica l'accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 9 marzo 2000, reso esecutivo dal decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 2000, n. 270, per i quali l'articolo 4, comma 2, lettera f) del predetto d.P.R. n. 270/2008 prevede l'incompatibilità con l'iscrizione o la frequenza ai corsi di specializzazione di cui al decreto legislativo n. 368/1999; d) medici per i quali è applicabile l'accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 9 marzo 2008;

VISTA la sentenza del Consiglio di Stato n. 1183 del 19 marzo 2008, secondo la quale non può sussistere, ai fini dell'ammissione ai posti riservati delle scuole di specializzazione, un discrimine quando il rapporto di lavoro sia costituito con una struttura privata operante per accreditamento nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, in quanto con l'accreditamento la struttura, in possesso di specifici requisiti preventivamente accertati, concorre nella gestione del servizio pubblico di assistenza e cura, nel rispetto delle scelte e per il perseguimento degli obiettivi stabiliti dalla programmazione sanitaria;

VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, comma 431, che cosi dispone: "Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato di cui ai commi 424 e 432 è ammesso alla partecipazione per l'accesso in soprannumero al relativo corso di specializzazione, secondo le modalità previste dall'articolo 35, commi 4 e 5, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368", unitamente alla nota 15 luglio 2020, prot. n. 2564, con la quale la Direzione generale ricerca del Ministero della Salute ha fornito precisazioni in merito all'applicazione della anzidetta disposizione, precisando in particolare che "[...] qualora il suddetto dipendente/specializzando perda prima della conclusione del percorso formativo il presupposto soggettivo dell'essere, appunto, dipendente dell'ente sanitario, si dovrà interrompere anche la frequenza della scuola in quanto legata al posto riservato. Ciò, peraltro, in linea con quanto di norma accadrebbe anche con riguardo ai dipendenti del SSN a tempo indeterminato che per diverse ragioni dovessero perdere tale status";

VISTE le note prot. n. 20323 del 4.4.2023, prot. n. 25482 del 3.5.2023, e prot. n. 32965 del 12.06.2023 con le quali il Ministero della Salute, alla luce dei riscontri ricevuti dalle Regioni e dalle Province autonome, ha comunicato, ai sensi del citato art. 35, comma 4, d.lgs. n. 368/1999, le esigenze del SSN per l'a.a. 2022/2023 in ordine alle riserve di posti in soprannumero, compatibilmente con la capacità ricettiva delle scuole, relative alla formazione di personale medico di ruolo e titolare di rapporto a tempo indeterminato con strutture pubbliche e private accreditate del Servizio sanitario nazionale, nonché di personale a tempo determinato di cui alla legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, commi 424 e 432;

CONSIDERATO che ai sensi dell'art. 35, comma 2, del d.lgs. n. 368/1999 il Ministro dell'università e della ricerca, acquisito il parere del Ministero della Salute, determina il numero dei posti da assegnare a ciascuna scuola di specializzazione, accreditata ai sensi dell'articolo 43 decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, tenuto conto, tra l'altro, della capacità ricettiva e del volume assistenziale delle strutture sanitarie inserite nella rete formativa della scuola stessa;

VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione, università e ricerca, di concerto con il Ministro della Salute del 4 febbraio 2015, prot. n. 68 (registrato alla Corte dei conti il 27 aprile 2015, foglio 1- 1724), recante il "Riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria" come integrato dal decreto del Ministro dell'università e ricerca di concerto con il Ministro della Salute 28 settembre 2021, prot. n. 1109 (registrato alla Corte dei conti il 26 novembre 2021, n. 2908) come a sua volta modificato dal decreto del Ministro dell'università e ricerca di concerto con il Ministro della Salute 23 febbraio 2022, prot. n. 248 (registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2022, n. 734), e da ultimo modificato con il Decreto MUR-Salute 10 marzo 2023, prot. n. 138 (registrato alla Corte dei conti il 21 aprile 2023, n. 1191);

VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione, università e ricerca, di concerto con il Ministro della Salute, del 13 giugno 2017, n. 402, recante "Definizione degli standard, dei requisiti e degli indicatori di attività formativa e assistenziale delle Scuole di specializzazione di area sanitaria ai sensi dell'art. 3, comma 3, del D.I. n. 68/2015";

VISTI gli esiti della procedura di accreditamento a.a. 2022-2023 avviata, ai sensi dell'articolo 43 d.lgs. 17 agosto 1999, n. 368, con nota del 28 marzo 2023 prot. n. 5658, che ha portato alla emanazione dei decreti del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca, in data 6 settembre di accreditamento delle singole strutture che compongono la rete formativa delle scuole di specializzazione di area sanitaria e all'emanazione dei decreti direttoriali, in data 14 settembre, del Ministero dell'università e della ricerca di accreditamento delle scuole di specializzazione per l'a.a. 2022/2023;

VISTA la segnalazione pervenuta da parte dell'Università degli studi di Varese "Insubria" prot. n. 107024 del 20 settembre 2023 con la quale è stato evidenziato un errore nel mancato accreditamento della scuola di Chirurgia Toracica, atteso che la stessa disponeva di due professori di ruolo, non già di uno solo;

VISTA la delibera del 22 settembre 2023 con cui l'Osservatorio nazionale della formazione sanitaria specialistica, nel prendere atto della segnalazione pervenuta da parte dell'Università Insubria, ha deliberato l'adozione di rettificare la precedente decisione di non accreditamento proponendo per l'a.a. 2022/2023 l'accreditamento della scuola di Chirurgia toracica dell'anzidetto ateneo, a seguito del quale saranno perfezionati i decreti di accreditamento delle strutture della rete e della anzidetta scuola;

VISTO il decreto direttoriale prot. n. 1398 del 06.09.2023 con il quale, ferme restando le regole riportate nel bando di concorso n. 645/2023 e nei relativi provvedimenti integrativi, è stato modificato l'articolazione temporale delle fasi di scelta, assegnazione e immatricolazione dei candidati, previsto dall'art. 9 del medesimo bando.

RITENUTO di procedere al riparto degli anzidetti 14.579 contratti finanziati con risorse statali tra le singole scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici accreditate (in modo pieno o provvisorio) per l'a.a. 2022-2023

- tenendo conto dei dati caricati a sistema dagli Atenei in sede di procedura di accreditamento 2022-2023, valutati e approvati dall'Osservatorio nazionale della formazione sanitaria specialistica nel corso della corrispondente tornata di accreditamento;

- ed applicando i criteri di qualità delle scuole di specializzazione indicati dal d.lgs. n. 368/1999 e dal decreto MIUR-Salute n. 402/2017, sia per quanto concerne, da un lato, la capacità ricettiva, i volumi assistenziali delle singole strutture e i requisiti assistenziali delle reti formative, sia per quanto concerne, dall'altro lato, i requisiti disciplinari e l'indicatore Anvur riferiti alla docenza, con particolare riferimento ai settori scientifico-disciplinari specifici della tipologia di scuola, con la precisazione che la capacità ricettiva/iscrivibili della scuola (calcolato secondo lo specifico calcolo approvato formalmente dall'ONFSS e che si basa sui requisiti assistenziali dichiarati e certificati in banca dati OFF-S dal Rettore), non è stato considerato anche come valore soglia di attribuzione di posti, ciò al fine di potere soddisfare appieno l'esigenza del nuovo fabbisogno formativo rappresentato dalle Regioni e assentito con il Decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell'università e della ricerca e il Ministero dell'economia e delle finanze dello scorso 7 settembre 2023 ai sensi del citato articolo 35 del d. lgs n. 368/1999;

RAVVISATO che la suddetta ripartizione dei contratti statali presenta, tuttavia, su talune scuole, scostamenti di una certa rilevanza rispetto al dato storico relativo ai contratti statali assegnati l'anno precedente, facendo pertanto emergere la necessità di considerare che una variazione tanto significativa e repentina del numero di contratti statali assegnati potrebbe avere un impatto critico sull'organizzazione dei servizi in cui i medici in formazione sono incardinati, che potrebbe minare l'erogazione dei servizi stessi;

RITENUTO, pertanto, in condivisione con il Ministero della Salute, di introdurre una clausola di salvaguardia per l'a.a. 2022-2023 che limiti le possibilità di scostamento rispetto all'anno precedente entro il 50% dei contratti statali assegnati alle scuole nell'a.a. 2021/2022, consentendo la redistribuzione dei contratti in eccedenza o in difetto tra gli Atenei della stessa tipologia di scuola proporzionalmente al numero di contratti assegnati con l'algoritmo calcolato dal Ministero dell'università e ricerca, ed escludendo dall'applicazione della clausola di salvaguardia:

a) le scuole di nuova istituzione, rispetto alle quali non è presente il dato storico sulla cui base individuare il parametro di riferimento;

b) le scuole che nella precedente tornata di accreditamento risultavano assegnatarie di non più di due contratti, in quanto la clausola di salvaguardia di cui sopra avrebbe avuto un margine di applicazione troppo esiguo per la sua concreta applicazione.

RAVVISATA l'opportunità di attivare le scuole laddove, previa verifica del possesso dei requisiti di ciascuna di esse, il contingente globale di contratti per singola tipologia di specializzazione sia tale da permettere una loro distribuzione idonea all'attivazione di più scuole, anche al fine di ottimizzare l'organizzazione territoriale delle stesse su base regionale e coprire il relativo fabbisogno di medici, valorizzando altresì la scelta degli atenei di attivare i predetti percorsi formativi in collaborazione con altri atenei al fine di assicurare una vantaggiosa utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo docente, come previsto all'art. 3 comma 3 del decreto MIUR-Salute 4 febbraio 2015, n. 68;

TENUTO CONTO che l'offerta formativa delle università si rivolge all'intero territorio nazionale;

TENUTO CONTO della qualità delle scuole di specializzazione, così come emersa altresì dalla rilevazione effettuata nell'a.a. 2020/2021 tramite questionari anonimi di valutazione ai sensi dell'art. 6, comma 3, del decreto interministeriale n. 402/2017 che prevede, nell'ottica del miglioramento continuo della qualità della formazione specialistica erogata, che l'Osservatorio nazionale si avvalga anche degli ulteriori strumenti indiretti, quali i questionari anonimi, somministrati ai medici in formazione;

CONSIDERATA la necessità di provvedere, ai sensi dell'art. 35, comma 2, d.lgs. n. 368/1999 e in relazione al citato decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell'università e della ricerca e il Ministero dell'economia e delle finanze relativo al contingente globale da formare per l'a.a. 2022/2023 distinto per tipologia di specializzazione, alla ripartizione per il medesimo anno accademico tra le diverse scuole di specializzazione accreditate presso i singoli atenei dei richiamati n. 14.579 contratti di formazione specialistica finanziati con risorse statali, dei contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali e delle province autonome, dei contratti aggiuntivi finanziati con risorse di altri enti privati o pubblici nonché dei posti riservati alle specifiche categorie di cui all'art. 35 commi 3, 4 e 5;

ACQUISITO il parere formulato dal Ministero della Salute in ordine alla ripartizione dei posti finanziati con fondi statali;

Decreta:

Art. 1

1. Per l'a.a. 2022/2023 i 14.579 posti disponibili coperti con contratti finanziati con risorse statali sono distribuiti per ciascuna scuola di specializzazione accreditata e attivata per l'a.a. 2022/2023 secondo quanto indicato nella tabella allegata, che costituisce parte integrante del presente decreto.

2. Fermo quanto disposto agli artt. 3 e 4 del decreto direttoriale 15 maggio 2023, prot. n. 645, che ha bandito il concorso nazionale per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l'a.a. 2022/2023, e tenuto conto di quanto comunicato dalle amministrazioni interessate ai sensi della normativa vigente, per l'a.a. 2022/2023 i posti aggiuntivi coperti con contratti finanziati dalle Regioni e dalle Province autonome, gli ulteriori posti aggiuntivi coperti con contratti finanziati con fondi di altri enti pubblici e/o privati, nonché i posti riservati alle categorie di cui all'art. 35 del d.lgs. n. 368/1999, sono distribuiti per ciascuna scuola di specializzazione accreditata e attivata per l'a.a. 2022/2023 secondo quanto indicato nella anzidetta tabella allegata.

Art. 2

1. Fermo restando quanto disposto al successivo comma 2, i posti aggiuntivi coperti con contratti finanziati dalle Regioni e delle Province autonome sono assegnati ai candidati del bando di concorso di cui al decreto direttoriale n. 645/2023, in ordine di graduatoria, successivamente ai posti coperti con contratti finanziati con risorse statali. I posti coperti con contratti aggiuntivi finanziati da altri enti pubblici e/o privati sono assegnati, in ordine di graduatoria, successivamente ai posti coperti con contratti finanziati con risorse statali e ai posti coperti con contratti aggiuntivi finanziati dalle regioni e dalle province autonome.

2. I posti aggiuntivi nella tabella allegata coperti con finanziamenti che prevedono, ai sensi del decreto direttoriale 8 agosto 2023 prot. n. 1318 integrativo del bando di concorso di cui al richiamato decreto direttoriale n. 645/2023, il possesso di specifici requisiti richiesti dai rispettivi enti finanziatori, sono assegnati, in ordine di graduatoria, ai candidati del bando di concorso n. 645/2023 che risultano in possesso degli anzidetti requisiti secondo quanto da essi stessi attestato tramite la apposita piattaforma informatica attivata, dal 10 agosto al 4 settembre 2023, nelle rispettive aree personali sul sito universitaly.

Della pubblicazione del presente decreto sul sito istituzionale del Ministero dell'università e della ricerca è dato avviso nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana.

Il Ministro

ANNA MARIA BERNINI