
DECRETO PRESIDENZIALE 12 ottobre 2023, n. 576
SUPPLEMENTO ORDINARIO G.U.R.S. 10 novembre 2023, n. 47
PO FESR Sicilia 2014/2020 - Asse prioritario 2 "Agenda digitale" - Azione 2.1.1 - PSR FEASR 2014/2020 - Misura 7.3 - Approvazione dell'Addendum all'Accordo di programma Regione-Ministero dello sviluppo economico per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione siciliana del 2 agosto 2016.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
VISTO lo Statuto della Regione siciliana;
VISTO l'art. 56 della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10, e s.m.i., che ha istituito il "Coordinamento dei Sistemi Informativi Regionali" quale organismo preposto al coordinamento, allo sviluppo ed alla razionalizzazione dei sistemi informativi nella Regione siciliana;
VISTO l'art. 35 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9, e s.m.i., con cui è stato istituito, nell'ambito dell'Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, l'"Ufficio per l'attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e l'attività informatica della Regione e delle pubbliche amministrazioni regionali" (nel seguito denominato "Ufficio") con le competenze di cui al citato art. 56 della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10;
VISTO l'art. 29, co. 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, con il quale l'Ufficio è stato posto alle dipendenze dell'Assessore per l'Economia;
VISTO il D.P.Reg. 24 maggio 2018, n. 560, con il quale viene approvato il funzionigramma dell'Ufficio, con la nuova denominazione "Autorità Regionale per l'Innovazione Tecnologica" (nel seguito denominata "ARIT");
VISTO l'art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il quale prevede che le Amministrazioni Pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTO l'art. 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", il quale prevede che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi di programma per la definizione e l'attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata delle stesse, determinandone i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento;
VISTO l'art. 9, co. 1, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, "Codice delle comunicazioni elettroniche", il quale prevede che "Lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, o loro associazioni, non possono fornire reti di servizi di comunicazione elettronica accessibile al pubblico, se non attraverso società controllate o collegate";
VISTO l'art. 7, co. 1, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, recante "Disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale", nel quale si prevede che, per gli interventi per la realizzazione delle infrastrutture per la larga banda, le risorse sono stabilite annualmente dal CIPE e destinate al loro finanziamento dal Ministero delle comunicazioni per il tramite della Società infrastrutture e telecomunicazioni per l'Italia S.p.a. (Infratel Italia);
VISTO l'art. 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69, "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile", ed in particolare il co. 4, con il quale "E' attribuito al Ministero dello sviluppo economico il coordinamento dei progetti di cui al comma 2 anche attraverso la previsione della stipula di accordi di programma con le Regioni interessate", per la progettazione e realizzazione di infrastrutture di comunicazione elettronica pubbliche nelle aree sottoutilizzate;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTA la Comunicazione della Commissione europea (2013C-25/01) concernente "Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga";
VISTO l'Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con Decisione di esecuzione della Commissione europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014, che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell'Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei (SIE);
CONSIDERATO che, per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale europea, sono state elaborate la "Strategia per la crescita digitale 2014-2020" e la "Strategia nazionale per la banda ultralarga", approvate con delibera del Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015. In particolare, la Strategia nazionale per la banda ultralarga si propone per il 2020 l'obiettivo di una copertura dell'85% della popolazione con infrastrutture in grado di supportare servizi oltre i 100 Mbps, garantendo al restante 15% della popolazione la copertura ad almeno 30 Mbps. Per le modalità di attuazione è stata effettuata una mappatura delle aree in base al criterio di colorazione previsto negli Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga, cioè le aree NGA nere, grigie e bianche. Le aree NGA nere sono state raggruppate in un insieme omogeneo denominato "cluster A", le aree NGA grigie sono state riunite in un insieme omogeneo denominato "cluster B", le aree NGA bianche sono state infine raggruppate in due insiemi, ossia il "cluster C" ed il "cluster D";
VISTO il Programma operativo nazionale Imprese e Competitività 2014-2020, approvato il 23 giugno 2015 con Decisione della Commissione europea C(2015) 4444, che, nell'ambito del Asse II, prevede l'azione 2.1.1 finalizzata alla realizzazione della banda larga ultra veloce nelle zone produttive delle aree bianche (ricadenti nei Cluster C e D) nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 233 milioni di euro (solo per le cinque regioni indicate);
VISTA la delibera CIPE n. 65 del 6 agosto 2015, registrata alla Corte dei conti il 2 ottobre 2015, che, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020, assegna al Ministero dello Sviluppo Economico 2,2 miliardi di euro per interventi per la realizzazione della banda ultra larga in aree bianche;
VISTO il "Piano di Investimenti per la diffusione della banda ultra-larga", pubblicato nell'agosto del 2015 sul sito del Ministero, come parte integrante della Strategia nazionale per la banda ultralarga, che declina in dettaglio le modalità di impiego delle risorse pubbliche;
RILEVATO che la Strategia nazionale per la banda ultra larga affida al Ministero dello Sviluppo Economico l'attuazione delle misure, anche avvalendosi della società in house Infratel Italia S.p.a., ed il coordinamento delle attività di tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti;
VISTO l'Accordo di programma stipulato il 20 ottobre 2015 tra Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia S.p.a. e Infratel Italia S.p.a., "che definisce le modalità di collaborazione per la realizzazione delle attività inerenti al potenziamento della rete infrastrutturale pubblica per la banda larga ed ultra larga in tutte le zone sottoutilizzate del Paese";
VISTO il Piano Operativo Regionale (POR) Sicilia FESR 2014-2020, Asse Prioritario 2 "Agenda Digitale", Priorità di investimento 2.a, Obiettivo specifico 2.1, Azione 2.1.1, approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2015)5904 del 17 agosto 2015 e adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 267 del 10 novembre 2015, che prevede di destinare € 231.683.693,00 per estendere, nel territorio della Regione siciliana, la diffusione della banda larga e il lancio delle reti ad alta velocità e sostenere l'adozione di reti e tecnologie emergenti in materia di economia digitale, mediante varie combinazioni e diverse intensità degli strumenti d'aiuto alle condizioni previste dal regime quadro nazionale, in relazione ai Cluster d'appartenenza delle aree oggetto d'intervento sulla base degli esiti delle consultazioni pubbliche periodiche;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale PSR FEASR 2014-2020, Misura 7.3 - Infrastrutture a banda larga, approvato dalla Commissione europea con Decisione CE C(2015) 8405 del 24 novembre 2015 e adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 18 del 26 gennaio 2016, che prevede di destinare € 21.900.000 alla aree bianche ricadenti nelle aree rurali C e D del PSR Sicilia 2014- 2020;
VISTO il documento che il Governo italiano ha trasmesso in data 5 febbraio 2016, in sede di prenotifica, alla Direzione Generale della Concorrenza della Commissione europea, che presenta il regime quadro nazionale degli interventi pubblici destinati alle aree bianche ed alle aree grigie e nere e individua, quale specifico oggetto di notifica, ai sensi dell'art. 108, paragrafo 3, del TFUE, la parte del regime quadro relativa al Piano di investimenti nelle aree bianche;
VISTO l'"Accordo Quadro per lo sviluppo della banda ultralarga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020", siglato l'11 febbraio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, con il quale, in attuazione della delibera CIPE n. 65/2015, sono ripartite tra le regioni le risorse FSC necessarie a coprire il fabbisogno delle aree bianche, tenendo conto dei Fondi FESR e FEASR destinati dalle Regioni allo sviluppo di infrastrutture per la Banda Ultra Larga e delle risorse del PON Imprese e Competitività, ed in cui all'art. 3, in particolare, per la Regione siciliana, oltre alle risorse FESR e FEASR e alle risorse regionali già attribuite in tema di banda ultra larga, sono assegnate, direttamente dal PON Imprese e Competitività Asse 2, (co. 1) € 76.869.234,00, nonché (co. 4) una dotazione complessiva, esclusivamente riferita alle aree bianche dei Cluster C e D, pari a € 288.309.453,00 da attribuire alla Regione con successiva delibera del CIPE con gli strumenti compatibili con il regime di aiuti approvato dalla Commissione europea;
CONSIDERATO che il sopracitato Accordo dell'11 febbraio 2016, all'art. 4, rinvia l'attuazione dello stesso alla stipula di Accordi di programma tra le singole Regioni e il Ministero dello Sviluppo Economico che dovranno definire il piano operativo degli interventi pubblici e le modalità di impiego delle risorse finanziarie disponibili nell'arco del periodo 2016-2020;
VISTO il decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33, di attuazione della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità;
VISTA la Strategia nazionale per la banda ultra-larga, approvata dal Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015, che istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Comitato per la banda ultra larga (COBUL);
VISTI gli indirizzi adottati dal COBUL nella seduta del 2 marzo 2016, relativi al modello di intervento diretto, scelto per l'attuazione del Piano di investimenti nelle aree;
VISTO il documento che il Ministero dello Sviluppo Economico ha trasmesso alla Commissione europea in data 29 aprile 2016 in sede di notifica SA 41647, relativamente al piano di investimenti nelle aree bianche;
VISTO il Piano degli investimenti da attuare mediante intervento diretto nelle aree a fallimento di mercato descritto nell'Addendum alla consultazione pubblica, ai sensi dei paragrafi 64 e 78 degli "Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga", pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico sul sito di Infratel il 3 maggio 2016;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 253 del 20 luglio 2016 con la quale è stata approvata la bozza di Accordo di programma trasmessa con nota assessoriale prot. n. 3383 del 19 luglio 2016, che prevede la seguente allocazione di risorse per la realizzazione delle infrastrutture:
a) PO FESR Sicilia 2014-2020, azione 2.1.1, € 160.919.226,00,
b) PSR FEASR 2014-2020, misura 7.3, € 13.223.263,00,
c) PON Imprese e Competitività 2014-2020, aree bianche, € 17.100.000,00;
VISTO l'Accordo di programma per lo Sviluppo della Banda Ultra Larga, sottoscritto in data 2 agosto 2016 dal Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli per il Ministero dello Sviluppo Economico, dall'Assessore all'Economia Alessandro Baccei e dal Presidente Rosario Crocetta per la Regione;
VISTO il D.P.Reg. n. 59 del 7 settembre 2016 con il quale il suddetto Accordo di programma del 2 agosto 2016 è stato approvato, insieme con il relativo piano finanziario;
VISTA la Convenzione Operativa per lo Sviluppo della Banda Ultra Larga FESR nel territorio della Regione siciliana tra Regione siciliana e Ministero dello Sviluppo Economico firmata in data 2 agosto 2016, e relativo Addendum sottoscritto in data 13 febbraio 2020;
VISTA la Convenzione Operativa per lo Sviluppo della Banda Ultra Larga FEASR nel territorio della Regione siciliana tra Regione siciliana e Ministero dello Sviluppo Economico firmata in data 2 agosto 2016;
VISTA la Decisione di esecuzione C(2019) 2652 final del 3 aprile 2019, con cui la Commissione europea ha adottato il Grande Progetto Banda Ultralarga - Aree Bianche, da finanziare con le risorse del POR FESR Sicilia 2014-2020, escludendo dal contributo comunitario le spese sostenute dal beneficiario a titolo di IVA;
VISTO l'art. 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, il quale prevede, per ciascuna Amministrazione centrale titolare di risorse del FSC, che, con riferimento ai cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, in sostituzione della pluralità degli attuali documenti programmatori e tenendo conto degli interventi ivi inclusi, si proceda a una riclassificazione di tali strumenti al fine di sottoporre all'approvazione dell'attuale Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) un unico Piano operativo per ogni Amministrazione denominato Piano sviluppo e coesione (PSC) con modalità unitarie di gestione e monitoraggio;
VISTA la delibera CIPESS n. 9 del 29 aprile 2021, con la quale è stato approvato il Piano di Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico, cosi come articolato nelle Tavole allegate alla stessa delibera che stabilisce la dotazione finanziaria, di provenienza contabile 2014-2020, suddivisa per area tematica e settore di intervento e modificata, in riduzione nella dotazione finanziaria, dalla delibera CIPESS n. 9 del 14 aprile 2022 che ha previsto il trasferimento di risorse, pari a circa 1,2 miliardi di euro, in favore del Ministero dell'Innovazione e della Transizione Digitale;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 514 del 2 dicembre 2021, di riprogrammazione del PO FESR Sicilia 2014-2020, con cui il contributo FESR al G.P. è stato ridotto di € 14.900.000, somma quantificata dall'ARIT per l'IVA non ammissibile ed opportunamente posta a carico del POC Sicilia 2014-2020, a causa del perdurare del procedimento promosso dall'Italia presso il Tribunale dell'Unione Europea per l'annullamento della citata Decisione della Commissione nella parte in cui esclude l'IVA dal contributo comunitario;
VISTA la sentenza del Tribunale UE (Settima Sezione) del 22 giugno 2022, che ha annullato parzialmente la Decisione di esecuzione C(2019) 2652 final della Commissione del 3 aprile 2019 di approvazione del contributo finanziario al "Grande Progetto Banda Ultra Larga - Aree Bianche", nella parte in cui essa escludeva dal cofinanziamento dal Fondo FESR l'IVA versata in relazione alle spese sostenute dal beneficiario;
VISTO il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, pubblicato in G.U n. 264 - Serie Generale, con il quale è variata la denominazione del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) a Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT);
VISTO il suindicato PSC MIMIT che include all'Area tematica 02 "Digitalizzazione" - Settore di intervento 02.02 "Connettività digitale" la Linea di intervento afferente all'infrastruttura Banda Ultra Larga delle aree bianche (di seguito PSC MIMIT infrastrutture BUL Aree Bianche);
VISTE le Linee guida per l'attuazione, la rendicontazione, il monitoraggio e il controllo dell'intervento pubblico per lo sviluppo della banda Ultralarga nelle aree bianche - Fondi SIE 2014-2020 - esaminate con parere favorevole dalla Conferenza Stato-Regioni del 20 settembre 2018, nella parte in cui prevedono, con riferimento ai Fondi SIE - FESR e FEASR, l'utilizzo da parte del MIMIT, in caso di temporanea incapienza delle risorse delle singole Regioni e Province autonome, delle risorse relative al PSC MIMIT infrastrutture BUL Aree Bianche quale strumento per regolare il funzionamento finanziario del "Grande Progetto BUL";
VISTA la nota della Commissione europea - DG REGIO, Ares(2022)5761535, con la quale, recependo il contenuto della pronuncia del Tribunale UE del 22 giugno 2022, è stata comunicata espressamente l'ammissibilità dell'IVA al cofinanziamento del FESR;
VISTA la nota della Commissione europea - DG AGRI, Ares(2022)7431046 del 26 ottobre 2022, con la quale è stato comunicato di ritenere che la sentenza del Tribunale UE del 22 giugno 2022 nella causa T-357/19, relativa all'ammissibilità dell'IVA, sia applicabile anche al FEASR, considerando l'IVA quale costo ammissibile per la parte del "Grande Progetto Nazionale Banda Ultra Larga - Aree Bianche" cofinanziata dal FEASR nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale 2014- 2022;
VISTO l'aggiornamento del Piano tecnico presentato da Open Fiber pervenuto al soggetto attuatore Infratel il 27 giugno 2022, che prevede uno slittamento del cronoprogramma dei lavori e la revisione delle aree comunali oggetto degli interventi cofinanziati dalle Regioni e Province autonome e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
VISTO l'Accordo n. 46 sancito nella seduta della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano svolta in data 8 marzo 2023, con il quale è stato approvato l'Addendum all'"Accordo Quadro per lo sviluppo della banda ultralarga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020" dell'11 febbraio 2016, con lo scopo di:
1. quantificare le risorse da assegnare alle Regioni a valere sul PSC MIMIT infrastrutture BUL Aree Bianche per la copertura di eventuali maggiori costi non previsti (c.d. contingency: alla Sicilia assegnati € 4.383.218);
2. quantificare le risorse a carico del POC (per la Sicilia confermati € 17.100.000);
3. rideterminare le risorse complessivamente messe a disposizione dalle Regioni a valere sui fondi FESR e FEASR;
4. stabilire le modalità di riutilizzo delle eventuali economie generate nel corso dell'attuazione;
VISTO il "Piano tecnico BUL Sicilia per la diffusione della Banda Ultra Larga", rev. 3, presentato da Infratel e condiviso nella seduta del Comitato di coordinamento tecnico operativo, di monitoraggio e verifica degli interventi per lo sviluppo della Banda Ultra Larga del 12 giugno 2023;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 350 del 28 agosto 2023 con la quale è stato espresso il positivo apprezzamento sulla bozza di Addendum all'Accordo di programma del 2 agosto 2016, trasmessa con nota assessoriale prot. n. 5301 del 3 agosto 2023, resosi necessario per la regolamentazione del processo di attuazione degli interventi, l'approvazione dell'allegato Piano tecnico Sicilia, la definizione delle modalità di impiego delle risorse finanziarie, e che prevede nell'allegato Piano tecnico la seguente nuova allocazione di risorse per la realizzazione delle infrastrutture:
a) PO FESR Sicilia 2014-2020, azione 2.1.1, € 111.478.900,00,
b) PSR FEASR 2014-2020, misura 7.3, € 13.223.263,00,
c) POC Imprese e Competitività 2014-2020, € 17.100.000,00,
d) PSC MIMIT infrastrutture BUL Aree Bianche, € 4.383.218,00;
CONSIDERATO che l'Addendum all'Accordo di programma del 2 agosto 2016 è stato sottoscritto digitalmente tra le parti, in via definitiva, in data 4 ottobre 2023;
VISTO il decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 158, "Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli", art. 6, che modifica l'art. 2 del D.lgs. 6 maggio 1948, n. 655, "Istituzione di Sezioni della Corte dei conti per la Regione siciliana", ed in particolare il co. 1 lett. a) num. 2), con cui si dispone che il controllo di legittimità esercitato dalla Corte dei conti della Regione siciliana, in precedenza esteso a "tutti gli atti amministrativi, a carattere generale e particolare, adottati dal governo regionale e dall'amministrazione regionale in adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea", venga ora esercitato "sugli atti normativi a rilevanza esterna, sugli atti di programmazione comportanti spese e sugli atti generali di norme comunitarie";
RITENUTO di dovere approvare l'Addendum in questione, insieme con il Piano tecnico BUL Sicilia, rev. 3, allegato 1 allo stesso, contenente il nuovo piano finanziario;
Decreta:
Per le motivazioni esposte in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate, ed in conformità al P.O. FESR Sicilia 2014-2020, Asse Prioritario 2 "Agenda Digitale", Azione 2.1.1, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 267 del 10 novembre 2015, nonché in conformità al PSR FEASR 2014- 2020, Misura 7.3, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 18 del 26 gennaio 2016, è approvato l'Addendum all'Accordo di programma per lo Sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione siciliana del 2 agosto 2016, sottoscritto digitalmente, in via definitiva, in data 4 ottobre 2023, in attuazione della delibera CIPE n. 65 del 6 agosto 2015 e dell'Accordo Quadro tra il Governo e le Regioni dell'11 febbraio 2016, e relativo Addendum dell'8 marzo 2023, costituente parte integrante del presente provvedimento.
Per le medesime motivazioni, è approvato il "Piano tecnico BUL Sicilia per la diffusione della Banda Ultra Larga", rev. 3, allegato 1 all'Addendum, condiviso nella seduta del Comitato di coordinamento tecnico operativo, di monitoraggio e verifica degli interventi per lo sviluppo della Banda Ultra Larga del 12 giugno 2023, con il relativo piano finanziario di seguito riportato:
a) PO FESR Sicilia 2014-2020, azione 2.1.1, € 111.478.900,00,
b) PSR FEASR 2014-2020, misura 7.3, € 13.223.263,00,
c) POC Imprese e Competitività 2014-2020, € 17.100.000,00,
d) PSC MIMIT infrastrutture BUL Aree Bianche, € 4.383.218,00.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la relativa registrazione e, successivamente, trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione, al responsabile del procedimento di pubblicazione di contenuti in assolvimento degli obblighi di cui all'articolo 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21, e s.m.i., e pubblicato nel sito www.euroinfosicilia.it.
Palermo, 12 ottobre 2023.
SCHIFANI
Ammesso alla registrazione della Corte dei conti il 30 ottobre 2023, n. 4.