
N.d.R. Il presente decreto è stato REVOCATO dall'art. 1 del D.A. Salute 24 luglio 2014.
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 28 agosto 2012
G.U.R.S. 7 settembre 2012, n. 38
Modalità di assegnazione delle risorse per le attività dei consultori familiari pubblici.
N.d.R. Il presente decreto è stato REVOCATO dall'art. 1 del D.A. Salute 24 luglio 2014.
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 29 luglio 1975, n. 405 di istituzione dei consultori familiari;
Vista la legge 22 maggio 1978, n. 194, concernente norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza;
Vista la legge regionale 24 luglio 1978, n. 21 di istituzione dei consultori familiari in Sicilia;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833 di istituzione del servizio sanitario nazionale;
Vista la legge regionale 12 agosto 1980, n. 87 di istituzione delle unità sanitarie locali;
Visto il D.A. 29 dicembre 1978, n. 20620, con il quale è stato adottato - ai sensi dell'articolo 2 e del combinato disposto degli articoli 3, 4 e 12 della legge regionale n. 21/1978 ed in conformità al parere della VII Commissione legislativa dell'Assemblea regionale siciliana espresso nella seduta n. 186 del 6 dicembre 1978 - il Piano di ripartizione territoriale dei consultori familiari in Sicilia, per il riparto dei finanziamenti;
Visto il D.A. 19 settembre 1979, n. 22589, con il quale è stato adottato lo schema-tipo di convenzione per l'utilizzazione dei consultori familiari da parte dei comuni o consorzi di comuni;
Visto il D.A. 19 settembre 1979, n. 22590, con il quale è stato adottato, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale 24 luglio 1978, n. 21, lo schema tipo di regolamento per l'ordinamento ed il funzionamento dei consultori familiari in Sicilia, che costituisce parte integrante del suddetto decreto;
Visto il D.A. 5 dicembre 1980, n. 28110, con il quale è stato modificato il precedente piano di ripartizione dei consultori adottato con il D.A. n. 20620/1978 ed è stato disposto il riparto dei contributi da assegnarsi per le spese di impianto e di gestione dei consultori familiari;
Visto il D.A. 16 aprile 1981, con il quale sono state apportate modificazioni al piano di ripartizione territoriale dei consultori familiari allegato al citato D.A. n. 28110/1980;
Visti i DD.AA. n. 28305 del 30 dicembre 1982 e n. 59497 del 14 gennaio 1987, con i quali, a modifica dell'art. 2 del citato D.A. n. 28110/1980, è stato elevato il contributo da corrispondersi per le spese consultori, in rispondenza agli aumentati costi verificatisi nel tempo;
Visto il D.A. 14 gennaio 1993, n. 4393, con il quale è stato disposto il potenziamento del piano di ripartizione territoriale e finanziario dei consultori familiari approvato con il D.A. n. 28110 del 5 dicembre 1980;
Visto il D.A. 11 aprile 2001, n. 34376, nel quale, tra l'altro, viene definito che le somme per il funzionamento e la gestione dei consultori pubblici e privati trovano capienza sul capitolo 413308;
Visto il D.P.C.M. 29 novembre 2001 - Definizione dei livelli essenziali di assistenza, ove nell'allegato 1 viene specificato che le attività consultoriali rientrano tra le prestazioni di assistenza sanitaria garantite dal servizio sanitario nazionale riconducibili ai livelli essenziali di assistenza;
Visto il piano sanitario regionale 2011-2013, che promuove il potenziamento e la riqualificazione dei consultori, prevedendo anche l'incremento delle attività erogate a favore dei giovani, delle donne in gravidanza, degli immigrati e l'integrazione con gli altri servizi e livelli assistenziali del S.S.R.;
Visto il D.A. n. 2536 del 2 dicembre 2011 "Riordino e razionalizzazione della rete dei Punti nascita" che prevede un ruolo cruciale dei consultori nel Percorso nascita in integrazione con i Punti nascita ospedalieri;
Ritenuto di dovere parzialmente modificare ed integrare i suddetti DD.AA. n. 28110 del 5 dicembre 1980 e n. 34276 dell'11 aprile 2001;
Decreta:
N.d.R. Il presente decreto è stato REVOCATO dall'art. 1 del D.A. Salute 24 luglio 2014.
Per i motivi sopra esposti, a decorrere dal corrente esercizio finanziario, le somme destinate alla gestione ed all'espletamento dei compiti d'istituto dei consultori familiari pubblici trovano capienza all'interno della quota capitaria.
N.d.R. Il presente decreto è stato REVOCATO dall'art. 1 del D.A. Salute 24 luglio 2014.
Ciascuna azienda sanitaria provinciale predispone e trasmette annualmente al competente servizio dell'Assessorato della salute, entro il 30 novembre di ogni anno, un piano delle attività consultoriali programmate per l'anno successivo, corredato da un preventivo annuale di spesa, articolato sulla base dell'analisi dei fabbisogni di salute del contesto e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano sanitario regionale e di ulteriori obiettivi e indicatori eventualmente definiti dal livello regionale e/o aziendale. Entro il 28 febbraio di ogni anno ciascuna azienda sanitaria invia una relazione consuntiva delle attività svolte e delle relative spese sostenute nell'anno precedente.
Il presente decreto sarà inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 28 agosto 2012.
RUSSO