
ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA
DECRETO 14 febbraio 2018
G.U.R.S. 9 marzo 2018, n. 9
Parziale rettifica del decreto 28 dicembre 2017, concernente applicazione delle penali per il mancato o parziale adempimento della disposizione di cui al comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, in relazione alle risorse assegnate ai comuni per l'anno 2016.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19, recante Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali - Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione;
Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana 18 gennaio 2013, n. 6, concernente "Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al D.P. Reg. 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifiche e integrazioni", come modificato con decreto del Presidente della Regione siciliana 14 giugno 2016, n. 12;
Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 maggio 2017, n. 9, che ha approvato il bilancio per l'esercizio finanziario 2017 e il bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2017- 2019;
Vista la delibera n. 187 del 15 maggio 2017, con la quale la Giunta regionale ha approvato il relativo documento tecnico di accompagnamento e il bilancio finanziario gestionale per l'anno 2017;
Vista la legge regionale 29 dicembre 2017, n. 19, con la quale il Governo della Regione è stato autorizzato ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato il bilancio finanziario 2018 e, comunque, non oltre il 31 marzo 2018, la gestione degli stanziamenti di spesa previsti per l'anno 2018 nel bilancio di previsione definitivamente approvato per il triennio 2017-2019 di cui alla citata legge regionale 9 maggio 2017, n. 9;
Visto il comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, come modificato dal comma 2 dell'articolo 6 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9, che prevede, tra l'altro, l'obbligo per i comuni assegnatari delle risorse oggetto del presente decreto di "spendere almeno il due per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune, pena la restituzione nell'esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità";
Visto il comma 2 dell'art. 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, con il quale viene stabilita in 340.000.000,00 euro, per l'esercizio finanziario 2016, l'assegnazione ai comuni di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e s.m.i.;
Visto il D.A. interassessoriale n. 180 del 10 agosto 2016, come rettificato dal D.A. n. 193 del 14 settembre 2016, relativo al riparto per l'anno 2016 delle predette assegnazioni regionali di parte corrente in favore dei comuni, al netto delle riserve di legge;
Visti i DD.GG. n. 200/2016, n. 270/2016 e n. 376/2016, con i quali si è provveduto all'assegnazione in favore dei singoli comuni dei predetti trasferimenti regionali di parte corrente per l'anno 2016, per complessivi 333.200.000,00 euro;
Vista la nota circolare n. 13 prot. n. 12880 del 28 luglio 2017, con la quale è stato richiesto ai comuni di attestare, mediante apposite schede, le spese sostenute con forme di democrazia partecipata in relazione all'assegnazione per l'anno 2016, disposta con i sopra citati decreti;
Vista la nota prot. n. 18759 del 27 novembre 2017, con la quale è stato sollecitato l'invio dei dati richiesti da parte dei comuni che non avevano ancora fornito riscontro alla richiesta di cui alla nota circolare n. 13 prot. n. 12880 del 28 luglio 2017, evidenziando in particolare gli importi che, in caso di mancata comunicazione, sarebbero stati oggetto di restituzione;
Visto il D.D.G. n. 447 del 28 dicembre 2017, con il quale è stato disposto che per il mancato o parziale inadempimento della disposizione di cui al comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e s.m.i. in relazione all'assegnazione per l'anno 2016 i comuni indicati nel prospetto analitico allegato allo stesso decreto la restituzione alla Regione delle somme indicate nella colonna "G" del medesimo prospetto, per complessivi 1.834.168,20 euro;
Visto il promemoria prot. n. 1648 del 13 febbraio 2018, con il quale il servizio 4 "Trasferimenti regionali agli enti locali per il finanziamento delle funzioni" propone di modificare il richiamato D.D.G. n. 447/2017 riducendo o eliminando le sanzioni comminate ai seguenti comuni che, a seguito di ulteriori elementi istruttori emersi, sono risultati totalmente o parzialmente adempienti all'obbligo di destinazione del due per cento dell'assegnazione di parte corrente per l'anno 2016 con forme di democrazia partecipata: Avola, Raddusa, Sant'Angelo Muxaro, Blufi, Francofonte, Aci Catena, Naro, Villarosa, Sutera, Petrosino, Bisacquino, Motta d'Affermo, Milazzo;
Considerato che le comunicazioni dei comuni sopra citati hanno fornito, mediante apposite attestazioni, i dati circa la destinazione del due per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata in relazione all'assegnazione per l'anno 2016 di cui al comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e s.m.i.;
Considerato che i termini assegnati con la circolare n. 13 del 28 luglio 2017 e con la successiva nota di sollecito prot. n. 18759 del 27 novembre 2017 ai comuni per la trasmissione delle dichiarazioni attestanti il rispetto dell'obbligo in argomento, non derivando da norma di legge, assumevano carattere ordinatorio e non perentorio;
Ritenuto, pertanto, di dovere provvedere, prima di operare le relative trattenute in sede di erogazione della 4ª trimestralità dei trasferimenti di parte corrente per l'anno 2017, a rettificare il D.D.G. n. 447 del 28 dicembre 2017 nei termini proposti con la richiamata nota prot. n. 1648 del 13 febbraio 2018;
Per le motivazioni in premessa riportate;
Decreta:
A parziale rettifica di quanto disposto con il D.D.G. n. 447 del 28 dicembre 2017, l'importo della sanzione ex comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e s.m.i., comminata ai comuni di Avola, Raddusa, Sant'Angelo Muxaro, Blufi, Francofonte, Aci Catena, Naro, Villarosa, Sutera, Petrosino, Bisacquino, Motta d'Affermo, Milazzo è modificato come specificato nella colonna "G" del prospetto allegato al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante.
In conformità a quanto disposto con il precedente articolo 1, le somme che i comuni, totalmente o parzialmente inadempimenti alla disposizione di cui al comma 1 dell'art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e s.m.i. in relazione all'assegnazione per l'anno 2016, sono tenuti a restituire alla Regione ammontano a complessivi 1.655.436,46 euro, come dettagliatamente specificato nella colonna "G" dell'allegato prospetto analitico, che costituisce parte integrante del presente decreto.
Il presente provvedimento è trasmesso al responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti nel sito internet istituzionale del Dipartimento regionale delle autonomie locali, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione previsto dall'art. 68, comma 5, della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e s.m.i., nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.