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DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE 6 dicembre 2011, n. 666

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA 27 dicembre 2011, n. 79

Linee guida dei servizi per la salute dei cittadini adulti sofferenti psichici. Criteri-modalità e tariffe per l'erogazione di prestazioni socio-sanitarie e sociali a carattere residenziale in favore di cittadini adulti con disagio psichico.

Alla stregua dell'istruttoria compiuta dai Settori Assistenza Sociale e Fasce Deboli e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell'espressa dichiarazione di regolarità della stessa rese dai Dirigenti dei Settori medesimi a mezzo di sottoscrizione della presente

PREMESSO:

a. che con decreto commissariale n. 5 del 10/01/2011, pubblicato sul BURC n. 17 del 14/03/2011, la Regione Campania ha provveduto a determinare le tariffe per prestazioni sanitarie a carattere residenziale e semiresidenziale per persone affette da patologie psichiatriche approvando, contestualmente, l'allegato documento recante "Criteri - modalità di accesso e tariffe per l'erogazione di prestazioni sanitarie a carattere residenziale e semiresidenziale in favore di cittadini adulti con disagio psichiatrico";

b. che il suddetto decreto ha rinviato a successivo provvedimento congiunto con le Politiche Sociali l'individuazione delle tipologie, delle tariffe, dei profili professionali riguardanti l'erogazione di prestazioni socio-sanitarie e sociali per la cosiddetta bassa intensità assistenziale, a carattere residenziale, in favore di cittadini con disagio psichiatrico ai sensi del DPCM 29/11/2001;

c. che nell'accordo tra la Regione Campania e i Ministeri della Salute e dell'Economia e delle Finanze, di cui alla DGRC 460/07, il quale stabilisce all'art. 3 comma 6 che tra i provvedimenti regionali di spesa e programmazione sanitaria da sottoporre, per il tramite dei rispettivi rappresentanti del Nucleo di affiancamento, a preventiva approvazione dei suddetti Ministeri rientrano anche i provvedimenti concernenti la revisione delle tariffe, i tetti di spesa per il privato accreditato ed eventuali transazioni economiche nonché l'aggiornamento e rimodulazione degli obiettivi di contenimento e di riduzione della spesa;

d. che la DGRC n. 1268 del 24/07/2008 "Piano 2007 - 2009 di Rientro dal disavanzo sanitario, volumi di prestazioni sanitarie 2008, 2009 e 2010 e correlati limiti spesa: integrazioni ed aggiornamenti della disciplina recata dalla delibera n. 517 del 30 marzo 2007 per le prestazioni sanitarie che le Aziende Sanitarie Locali acquistano da privati accreditati e/o provvisoriamente accreditati" ha aggiornato la programmazione dei volumi di prestazioni sanitarie e dei correlati limiti di spesa per gli esercizi 2008, 2009 e 2010;

e. che con delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2009 si è proceduto alla nomina del Presidente pro-tempore della Regione Campania quale Commissario ad acta per il risanamento del Servizio Sanitario Regionale (SSR), a norma dell'articolo 4 del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222;

f. che con delibera del Consiglio dei Ministri in data 24 aprile 2010 il nuovo Presidente pro-tempore della Regione Campania è stato nominato Commissario ad acta per il Piano di rientro con il compito di proseguire l'attuazione del Piano stesso secondo Programmi operativi di cui all'art. 1,comma 88, della legge n. 191 del 2009;

g. la previsione, nella medesima delibera, tramite cui il Commissario è stato incaricato di dare attuazione al Piano di rientro dai disavanzi del SSR campano e, in via prioritaria, di provvedere alla realizzazione di specifici interventi, identificati in diciotto punti, tenendo conto delle specifiche prescrizioni ed osservazioni comunicate dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dal Ministero dell'economia e delle finanze, in occasione della preventiva approvazione dei provvedimenti regionali attuativi degli obiettivi previsti dal Piano di rientro, ovvero in occasione delle riunioni di verifica trimestrale ed annuale con il Comitato per la verifica dei livelli essenziali di assistenza ed il tavolo per la verifica degli adempimenti, di cui agli articoli 9 e 12 dell'intesa Stato- Regioni del 23 marzo 2005;

h. che con delibera del Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2011 il dott. Mario Morlacco ed il dott. Achille Coppola sono stati nominati sub commissari ad acta con compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere per l'attuazione del Piano di rientro;

CONSIDERATO:

a. che nella seduta del 10/12/2003 è stato approvato, in Conferenza Stato Regioni, il Progetto "MATTONI SSN" con l'obiettivo di definire e creare un linguaggio comune a livello nazionale per garantire la confrontabilità delle informazioni condivise nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS);

b. che il NSIS rappresenta la base dati condivisa a partire dalla quale sviluppare misure necessarie al bilanciamento costi - qualità delle prestazioni e dei servizi erogati dal Sistema Sanitario Nazionale;

c. che la Commissione Nazionale per la definizione e l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) - la quale ha lavorato in parallelo alle attività del Progetto "MATTONI SSN" giungendo a definire un quadro di riferimento aggiornato delle strutture erogatrici - nella classificazione delle prestazioni di assistenza residenziale psichiatrica a ciclo continuo (residenziale), ha individuato due macrotipologie:

c.1 prestazione terapeutico-riabilitative, già descritte e disciplinate nel citato decreto commissariale n. 5/2011;

c.2 prestazioni socio-riabilitative (codice prestazione RP2), oggetto del presente provvedimento;

d. che la suddetta Commissione ha individuato come prestazioni socio-riabilitative quelle erogate in strutture, gestite direttamente da soggetti pubblici o da soggetti erogatori privati accreditati, che rispondono ai bisogni di persone caratterizzate da un relativo grado di autonomia nella vita quotidiana, non assistibili nel proprio contesto familiare, e che necessitano di una soluzione abitativa protetta a vario grado di tutela sanitaria;

e. che nelle strutture socio-riabilitative il personale sanitario è presente solo in determinate fasce orarie e non viene individuata una durata massima di permanenza;

RITENUTO:

a. che nel settore della Salute Mentale è opportuno ancorché necessario giungere ad una corretta definizione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali, caratterizzate da differenti livelli di assistenza in ragione delle condizioni degli ospiti;

b. che risulta necessario stabilire procedure integrate e condivise di accesso e di tariffazione per l'erogazione di prestazioni socio-sanitarie e sociali a carattere residenziale in favore di cittadini adulti con disagio psichiatrico, nel rispetto dei principi di adeguatezza degli interventi e contenimento della spesa e di garanzia di livelli di assistenza equi e solidali;

TENUTO CONTO:

a. che, allo stato attuale, le strutture residenziali sanitarie in favore di cittadini adulti con disagio psichiatrico esistenti in regione Campania, anche in virtù del processo di sistematizzazione avviato dal citato decreto commissariale n. 5/2011, presentano caratteristiche strutturali, organizzative, funzionali e professionali volte a rispondere alle esigenze di cura intensive ed estensive delle persone con disabilità psichica;

b. che dall'attuale panorama regionale dell'offerta di servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità psichica emerge la necessità di prevedere l'offerta di strutture a "bassa intensità assistenziale";

c. che il decreto commissariale n. 5/2011 ha espressamente rinviato a successivo provvedimento congiunto con l'Assessore alle Politiche Sociali l'individuazione delle tipologie, delle tariffe, dei profili professionali riguardanti l'erogazione di prestazioni socio-sanitarie e sociali per la bassa intensità assistenziale a carattere residenziale in favore di cittadini con disagio psichiatrico ai sensi del DPCM 29/11/2001;

ATTESO:

a. che la legge 8 novembre 2000 n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" (articolo 8, comma 3, lettera "f"), attribuisce alle Regioni la definizione, sulla base dei requisiti minimi fissati dallo Stato, dei criteri per l'autorizzazione, l'accreditamento e la vigilanza delle strutture residenziali e semiresidenziali a gestione pubblica o dei soggetti individuati dalla stessa norma all'articolo 1, commi 4 e 5;

b. che il Decreto del Ministro per la Solidarietà Sociale n. 308 del 21/05/2001, ha definito i requisiti minimi strutturali ed organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'articolo 11 della legge 8 novembre 2000 n. 328, rinviando alle Regioni la definizione di ulteriori requisiti;

c. che la Legge Regionale n. 11 del 23 ottobre 2007 "Legge per la dignità e la cittadinanza sociale"

ha disciplinato la programmazione e la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, in attuazione della Legge 8 novembre 2000, n. 328;

d. che ai sensi dell'art. 8 comma 1 lettera d) della suddetta Legge Regionale n.11 del 23/10/2007, con DPGRC n. 16 del 23/11/ 2009, è stato approvato il regolamento di attuazione della medesima legge disciplinante i requisiti strutturali, organizzativi, funzionali e professionali, nonché, i criteri per l'Autorizzazione, l'Accreditamento e la Vigilanza delle strutture e dei soggetti che provvedono alla gestione e all'offerta del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali;

e. che il "Piano Sociale Regionale 2009-2011", approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 694 del 16 Aprile 2009, pone tra i propri obiettivi specifici, quello di attivare e sostenere progetti sperimentali diretti a potenziare il diritto ad abitare delle persone con disagio psichico, promuovendo la realizzazione di nuove soluzioni residenziali abitative, volte a favorire i percorsi di autonomia e di reinserimento sociale;

f. che ai sensi delle disposizioni del DPR 14 gennaio 1997 "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private", recepite dalla DGRC n. 7301/01, sezione C, concernente la definizione dei requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni in regime residenziale e/o semiresidenziale in favore di soggetti portatori di disabilità psichiche, è espressamente previsto che "per le strutture fino a 10 posti letto sono sufficienti le caratteristiche delle civili abitazioni, con spazi ed organizzazione interna che garantiscano i ritmi della normale vita quotidiana";

g. che l'emanazione del presente provvedimento, in integrazione con quanto già contenuto nel decreto commissariale n. 5/2011, permetterà di avviare un ampio processo di riconversione ed adeguamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti adulti con disagio psichiatrico in grado di coprire i diversi gradi di bisogno di assistenza (sanitario - intensivo ed estensivo -, sociosanitario e sociale) e, pertanto, di perseguire i principi/diritti dell'inclusione;

RAVVISATA LA NECESSITA':

a. di realizzare nuove soluzioni residenziali abitative per persone con disagio psichico attraverso la sperimentazione di servizi residenziali a "bassa intensità assistenziale", denominati Gruppo Appartamento e Comunità Alloggio per persone adulte con disagio psichico, che, dal punto di vista strutturale presentano dimensioni ridotte e, operano in un quadro di legittimità in base al semplice possesso delle caratteristiche delle civili abitazioni, con spazi ed organizzazione interna che garantiscano i ritmi della normale vita quotidiana;

b. di inquadrare la questione della salute mentale anche nei termini di integrazione socio-sanitaria da realizzare attraverso una collaborazione stretta tra gli operatori del Servizio Sociale dell'Ambito Territoriale e gli operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale delle AA.SS.LL;

c. di ribadire la specificità del concorso del Dipartimento di Salute Mentale delle AA.SS.LL. nel progetto individualizzato per soggetti psichiatrici concordato nelle unità di valutazione integrate (U.V.I.);

d. di definire i requisiti strutturali, organizzativi, funzionali e professionali dei servizi residenziali denominati Gruppo Appartamento e Comunità Alloggio per persone adulte con disagio psichico, di cui all'Allegato A del presente atto;

e. di definire, in maniera differenziata e specifica le tariffe giornaliere dei suddetti servizi residenziali, e le quote di costo a carico della Azienda Sanitaria Locale e dell'Ambito territoriale, di cui all'Allegato B del presente atto;

f. di adeguare le tariffe ai costi per il funzionamento di tali servizi, secondo criteri di legalità e sostenibilità, compresa la garanzia dei diritti del personale ivi impiegato; g. di individuare tali tariffe, tenendo conto anche delle indicazioni delle principali rappresentanze dei servizi in Campania;

h. che, per quanto riguarda la tipologia di struttura sociosanitaria denominata Comunità Alloggio, ai fini della corretta imputazione e liquidazione degli oneri, è necessario attribuire gli stessi, per la parte di rispettiva competenza, al Sistema Sanitario Regionale e agli Enti Locali;

PRESO ATTO

a. che i Settori Assistenza Sociale e Fasce sociosanitarie particolarmente deboli, dopo un percorso di concertazione con le rappresentanze dei servizi residenziali in Campania, hanno concluso il lavoro volto a determinare le tariffe giornaliere e a definire i requisiti strutturali, organizzativi, funzionali e professionali dei servizi residenziali a bassa intensità assistenziale denominati Gruppo Appartamento e Comunità Alloggio per persone adulte con disagio psichico;

b. che la documentazione tecnica attestante l'analisi dei requisiti strutturali, organizzativi, funzionali e professionali, così come dei costi, sottoposta anche alla valutazione delle rappresentanze dei servizi residenziali in Campania, è agli atti dei citati Settori competenti;

c. delle osservazioni provenienti dai rappresentanti di categoria e dal sostanziale assenso di tutti gli altri;

RITENUTO CHE

a. le procedure di autorizzazione ed accreditamento dei servizi residenziali a bassa intensità assistenziale denominati Gruppo Appartamento e Comunità Alloggio - le cui caratteristiche strutturali, organizzative e funzionali nonché le tariffe giornaliere, sono contenute negli allegati A e B del presente provvedimento - siano demandate all'ambito di competenza delle Politiche Sociali;

b. per l'autorizzazione dei suddetti servizi residenziali si faccia riferimento all'idoneità di civile abitazione, onde evitare aggravi ed oneri strutturali impropri, come disposto dal DPR 14 gennaio 1997 e recepito anche nella DGRC n. 7301/01, sezione C;

c. la procedura per il rilascio dell'autorizzazione al funzionamento dei suddetti servizi residenziali è quella prevista dall'art. 12 del Regolamento Regionale approvato con DPGRC n. 16 del 23/11/2009 recante: "Autorizzazione per servizi sperimentali";

d. l'autorizzazione è disposta dall'amministrazione competente, in via provvisoria, previa acquisizione del parere obbligatorio e vincolante della Commissione di Valutazione Intersettoriale della Giunta Regionale (CVI), da istituirsi con successivi atti dirigenziali, ed è rilasciata per un periodo sufficiente per valutare l'efficacia e la validità del progetto sperimentale e, comunque, non superiore a tre anni;

e. entro il termine di validità dell'autorizzazione, l'amministrazione competente, di concerto con la Commissione di Valutazione Intersettoriale (CVI) della Giunta Regionale, sentito il soggetto gestore, valuta l'andamento della sperimentazione. Se l'esito della sperimentazione risulta positivo, si provvede al rilascio dell'autorizzazione definitiva. In caso contrario è disposta la revoca dell'autorizzazione provvisoria.

VISTI:

a. il DPR del 14/01/1997 ad oggetto: "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private";

b. la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali";

c. il DM 21 maggio 2001, n. 308 "Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'articolo 11 della L. 8 novembre 2000, n. 328"";

d. il DPCM 29/11/2001 concernente la definizione dei livelli essenziali di assistenza e s.m.i.;

e. la DGRC n. 7301 del 31/12/2001 riguardante i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio delle attività sanitarie e sociosanitarie delle strutture pubbliche e private e approvazione delle procedure di autorizzazione;

f. la Legge Regionale n. 11 del 23/10/2007 "Legge per la dignità e la cittadinanza sociale";

g. la DGRC n. 694 del 16/04/2009 di approvazione del Piano Sociale Regionale 2009-2011 e del Regolamento di attuazione della citata L.R. n. 11/07;

h. il DPGRC. n. 16 del 23 Novembre 2009 "Autorizzazione, accreditamento e vigilanza delle strutture e dei soggetti che provvedono alla gestione e all'offerta dei sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali";

i. il Decreto Commissariale n. 5 del 10/01/2011 ad oggetto: "Determinazione tariffe per prestazioni a carattere residenziale e semiresidenziale per persone affette da patologie psichiatriche - rif.

punto 16 Deliberazione Consiglio dei Ministri del 24/07/2009 - ed approvazione del documento recante "Criteri - modalità di accesso e tariffe per l'erogazione di prestazioni sanitarie a carattere residenziale e semiresidenziale in favore di cittadini adulti con disagio psichiatrico"";

PROPONGONO e la Giunta, in conformità, a voto unanime

DELIBERA

Art. 0

Articolo Unico

per tutto quanto espresso in narrativa, che qui si intende integralmente riportato:

1. di approvare il documento elaborato dagli uffici competenti dell'Assessore alle Politiche Sociali e della Sanità, allegato al presente provvedimento che, costituendone parte integrante e sostanziale, riporta le "Linee guida dei servizi per la salute dei cittadini adulti sofferenti psichici. Criteri - Modalità e tariffe per l'erogazione di prestazioni socio-sanitarie e sociali a carattere residenziale in favore di cittadini adulti con disagio psichico";

2. di approvare, altresì, gli annessi Allegati A e B che rispettivamente riportano:

2.1 Allegato A - Requisiti strutturali, organizzativi, funzionali e professionali dei servizi residenziali denominati Gruppo Appartamento e Comunità Alloggio per persone adulte con disagio psichico;

2.2 Allegato B - Tariffe per persone al giorno riferite ai servizi in esso indicati adeguate ai costi per il funzionamento di tali servizi secondo criteri di legalità e sostenibilità, compresa la garanzia dei diritti del personale ivi impiegato;

3. di stabilire, ai sensi del presente provvedimento, una fase transitoria della durata di dodici (12) mesi, a decorrere dall'entrata in vigore delle presenti disposizioni, per consentire l'adeguamento delle strutture attualmente esistenti che erogano prestazioni sociosanitarie e sociali a carattere residenziale per soggetti adulti con disagio psichico alle disposizioni del presente provvedimento e per richiedere l'autorizzazione al funzionamento ai dell'art. 12 del Regolamento Regionale approvato con DPGRC n. 16 del 23/11/2009;

4. Di stabilire altresì che le strutture già in possesso dei requisiti contenuti nel presente provvedimento potranno richiedere direttamente il rilascio dell'autorizzazione provvisoria da parte dell'amministrazione competente, previa acquisizione del parere obbligatorio e vincolante del competente settore della Giunta regionale, che si avvarrà della costituenda Commissione regionale di Valutazione Intersettoriale (CVI).

5. che in coerenza con quanto previsto dal piano di rientro dal deficit sanitario per la Regione Campania, la compartecipazione alla spesa di competenza sanitaria deve essere compatibile con i tetti di spesa regionali per la fornitura delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie.

6. di applicare, per quanto riguarda la tipologia di struttura sociosanitaria denominata Comunità Alloggio, la corretta imputazione e liquidazione degli oneri attribuendo gli stessi, per la parte di rispettiva competenza, al Sistema Sanitario Regionale e agli Enti Locali e/o Utenti;

7. di ribadire che per l'autorizzazione delle suddette tipologie di strutture si faccia riferimento all'idoneità di civile abitazione come disposto dal DPR 14 gennaio 1997 e recepito nella DGRC n. 7301/01, sezione C; 8. di impegnare gli Enti Locali, attraverso gli Ambiti Sociali Territoriali, e le Aziende Sanitarie Locali, per il tramite dei Dipartimenti di Salute Mentale, a concorrere, per quanto di rispettiva competenza, alla progettazione e realizzazione del progetto individualizzato per soggetti psichiatrici concordato nelle Unità di Valutazione Integrata (UVI);

9. di incaricare il Dirigente del Settore Assistenza Sociale di istituire, sentito il dirigente del Settore Fasce Deboli, con proprio provvedimento, la Commissione di Valutazione Intersettoriale (CVI) con il compito di formulare parere obbligatorio e vincolante per il rilascio dell'autorizzazione provvisoria da parte dell'amministrazione competente nonché di valutare la validità dei progetti sperimentali presentati;

10. di trasmettere il presente provvedimento all'AGC 18: Assistenza Sociale, all'AGC 19: Piano Sanitario Regionale, all'A.G.C. 20: Assistenza Sanitaria e per conoscenza ai Settori Assistenza Sociale, Programmazione Sanitaria e Fasce Deboli per quanto di rispettiva competenza;

11. di trasmettere il presente provvedimento al Commissario ad Acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario campano per il recepimento delle parti di competenza;

12. di inviare la presente deliberazione al Settore "Stampa, Documentazione, Informazione e Bollettino Ufficiale" per la pubblicazione sul BURC che è da intendersi quale notifica agli interessati e al settore proponente per l'esecuzione.