
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 25 ottobre 2022, n. 1.000
G.U.R.S. 11 novembre 2022, n. 51
Determinazione delle tariffe per le prestazioni di fecondazione omologa ed eterologa e riparto della somma per l'effettuazione delle tecniche di PMA nella Regione siciliana assegnata alla Regione per l'anno 2021 - Modifica del D.A. n. 61 del 29 gennaio 2014 e del D.A. n. 109 del 28 gennaio 2015 e s.m.i. (1)
Per l'abrogazione delle tariffe determinate con il presente decreto si rimanda agli artt. 2 e 3 del D.A. Salute 24 dicembre 2024, n. 1586.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
VISTO lo Statuto della Regione Siciliana;
VISTA la Legge 23 dicembre 1988, n. 833 [N.d.R. recte: Legge 23 dicembre 1978, n. 833] di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;
VISTO il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni sul riordino della disciplina in materia sanitaria;
VISTA la Legge Regionale 14 aprile 2009 n. 5 "Norme per il riordino del servizio sanitario regionale";
VISTA la Legge 19 febbraio 2004, n. 40 "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita";
VISTO il Decreto Ministeriale 21 luglio 2004 "Linee guida in materia di procreazione medicalmente assistita";
VISTA la Circolare Assessoriale n. 1166 del 6 aprile 2005 e s.m.i.;
VISTO il Decreto Legislativo n. 191 del 6/11/2007;
VISTE il Decreto ministeriale 11/04/2008 "Linee guida in materia di procreazione medicalmente assistita";
VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 151/2009;
VISTO il Decreto legislativo n. 16 del 25/01/2010;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 di definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'art. 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502;
VISTA la Legge Regionale 12 agosto 2014, art. 68, comma 4 inerente l'obbligo di pubblicazione dei decreti assessoriali sul sito internet della Regione Siciliana;
VISTO il D.A. n. 2283/12 del 26/10/2012 di Riordino e razionalizzazione dei Centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) sul territorio della Regione Siciliana, così come modificato dal D.A. n. 61/2014 del 29/01/2014;
VISTA la Sentenza della Corte Costituzionale n. 162/2014 del 09/04/2014;
VISTO il D.A. n. 2277/2014 del 29/12/2014 di recepimento degli indirizzi operativi per le Regioni e Province Autonome, concordati ed approvati dalla Conferenza delle Regioni in data 4 settembre 2014, di cui al "Documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 162/2014";
VISTO il D.A. n. 109 del 28/01/2015 recante: "Tariffe per le prestazioni di fecondazione eterologa e relative quote di compartecipazione", così come modificato dal D.A. n. 638/2015 del 15/04/2015 e dal successivo D.A. n. 1385/2015 del 07/08/2015;
VISTO il D.A. n. 1625 del 28/09/2015, così come modificato con il D.A. n. 1475 del 05/07/2019 [N.d.R. recte: D.A. n. 1425 del 05/07/2019];
VISTO il D.P.C.M. 12 gennaio 2017, concernente la "Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'art. 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502" e con specifico richiamo all'allegato "4D", note 13 e 14 che fissano l'erogabilità delle prestazioni relative alla procreazione medicalmente assistita, fino al compimento del quarantaseiesimo anno di età;
VISTO il D.A. n. 1905 del 03/10/2017 recante: "Definizione dei requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici per l'autorizzazione e l'accreditamento all'impiego di tecniche di PMA e definizione dei tempi per l'adeguamento da parte delle strutture. Modalità di svolgimento delle verifiche per l'autorizzazione e l'accreditamento all'impiego di tecniche di PMA";
VISTO il D.A. n. 22 dell'11/01/2019 e s.m.i. recante "Adeguamento della rete ospedaliera al D.M. 2 aprile 2015, n. 70";
VISTO il D.M. Salute del 05/08/2021 di attuazione dell'art. 1, commi 450-451 della Legge 30.12.2020, n. 178 con il quale sono state ripartite, per l'anno 2021, le somme per l'incremento del fondo per le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) e la cui quota spettante alla Regione Sicilia risulta pari all'importo complessivo di € 549.171,97;
VISTI i volumi di attività di II e III livello svolti dai Centri PMA della Regione Siciliana, dai quali si evince 23,5% è stato svolto dal pubblico e il 76,5% dal privato (fonte: Istituto Superiore di Sanità - 15° Report attività del registro italiano della procreazione medicalmente assistita);
RITENUTO alla luce dei superiori dati, di dover ripartire l'importo di € 549.171,97per l'esecuzione di tecniche di PMA sia di tipo omologo che di tipo eterologo, ad esclusione di attività di start-up, nella misura del 30% ai Centri PMA pubblici, per un importo pari ad € 164.751,60, e del 70% ai Centri PMA privati autorizzati ed accreditati per un importo complessivo pari ad € 384.420,37;
VISTA la nota prot. n. 40983 del 07.09.2022 con la quale sono stati chiesti i volumi di attività svolta dai Centri di PMA nel corso dell'anno 2021 con riserva di verificare tali dati con quelli in possesso dell'Istituto Superiore di Sanità;
RITENUTO di dover ripartire l'importo di € 164.751,60 ai Centri PMA afferenti a strutture pubbliche in parti uguali come da tabella sotto riportata, atteso che l'attività delle strutture pubbliche ha risentito in maniera particolarmente gravosa della riorganizzazione dell'offerta ospedaliera per fronteggiare l'emergenza Covid
RITENUTO di dover ripartire l'importo di € 384.420,37 ai Centri PMA privati accreditati in proporzione ai volumi di attività resi nell'anno 2021, assegnando loro il sotto riportato budget:
RITENUTO altresì di dovere rideterminare la valorizzazione complessiva delle procedure stabilite con i precedenti provvedimenti assessoriali, sia relativamente alla quota pubblica che a quella a carico della coppia;
RITENUTO per le finalità di cui sopra, di consentire l'esecuzione delle tecniche di PMA con i fondi del SSR ai soggetti il cui reddito annuo lordo non superi € 50.000,00;
VISTI gli esiti della riunione della Commissione Regionale PMA, convocata con nota prot. n. 29227 del 07.06.2022 e che ha proposto una modifica delle tariffe determinate con i precedenti provvedimenti assessoriali;
RITENUTO pertanto di modificare le tariffe determinate con il D.A. n. 61 del 29.01.2014 e con il D.A. n. 109 del 28.01.2015, così come modificato dai DD.AA. n. 638 del 15.04.2015 e n. 1385 del 07.08.2015, rimanendo invariata ogni altra disposizione ivi contenuta e non in contrasto con il presente decreto, secondo lo schema di seguito specificato:
RITENUTO di dovere rinviare l'eventuale modifica tariffaria, fissata con il presente decreto, in esito alle determinazioni assunte in materia, da parte del competente Ministero;
RITENUTO altresì necessario, individuare i relativi codici per la rendicontazione attraverso i flussi informativi delle prestazioni specialistiche ambulatoriale C-M per la regione ed XML per il sistema TS;
Decreta:
Per le motivazioni di cui in premessa, che si intendono interamente riportate nel presente decreto, le tariffe determinate con il D.A. n. 61 del 29.01.2014 e con il D.A. n. 109 del 28.01.2015, così come modificato dai DD.AA. n. 638 del 15.04.2015 e n. 1385 del 07.08.2015 sono modificate con il presente decreto, secondo lo schema di seguito specificato:
L'importo assegnato alla Regione Siciliana per l'anno 2021, pari ad € 549.171,97, è ripartito nella misura del 30% ai Centri PMA pubblici, per un importo pari ad € 164.751,60, e del 70% ai Centri PMA privati autorizzati ed accreditati, per un importo complessivo pari ad € 384.420,37;
L'importo di € 164.751,60 assegnato ai Centri PMA afferenti a strutture pubbliche è ripartito in parti uguali come da tabella sotto riportata, atteso che l'attività delle strutture pubbliche ha risentito in maniera particolarmente gravosa della riorganizzazione dell'offerta ospedaliera per fronteggiare l'emergenza Covid. (1)
Per modifiche all'articolo annotato, si rimanda al Decr. Dir. Salute 12 aprile 2023, n. 319.
L'importo di € 384.420,37 assegnato ai Centri PMA privati accreditati è ripartito in proporzione ai volumi di attività resi nell'anno 2021, con riserva di verificare tali dati con quelli in possesso dell'Istituto Superiore di Sanità, assegnando loro il sotto riportato budget:
Sino a nuove disposizioni, i soggetti che possono accedere alle tecniche di PMA con costi a carico del SSR presso uno dei Centri di cui all'art. 3 del presente decreto, sono coloro il cui reddito del nucleo familiare non superi 50.000,00 euro lordi. L'asseverazione del suddetto reddito familiare avviene per autocertificazione.
La richiesta di accesso alla tecnica di PMA sia omologa che eterologa con copayment dovrà essere redatta dal Responsabile di un Centro di PMA e successivamente autorizzata dal medico curante.
Rimane invariata ogni altra disposizione contenuta nei Decreti Assessoriali n. 2283/12, D.A. n. 61 del 29.01.2014 e con il D.A. n. 109 del 28.01.2015, così come modificato dai DD.AA. n. 638 del 15.04.2015 e n. 1385 del 07.08.2015 e non in contrasto con il presente decreto.
Il presente decreto sarà trasmesso al Responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti sul sito istituzionale, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione on line e alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la pubblicazione per esteso.
Palermo, 25 ottobre 2022.
LA ROCCA