Ancora sul ricorso straordinario in Cassazione quale rimedio all'iniquità (per contrasto con la C.E.D.U.) del giudicato interno

Interessante pronuncia della Corte di Cassazione che, muovendo dalla sentenza della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'uomo soffermatasi sull'affaire Scoppola, ricalca la scelta interpretativa, già tracciata dalla Sesta sezione nel caso Drassich, volta a ritenere il ricorso straordinario in Cassazione per la correzione dell'errore materiale o di fatto quale rimedio più idoneo (anche in chiave di economia dei mezzi processuali) a risolvere le iniquità declarate dalla Corte di Strasburgo tutte le volte in cui non sia necessaria la riapertura "nel merito" del processo penale ritenuto non conforme alla Convenzione europea. Siffatto principio è stato affermato in relazione ad una fattispecie nella quale era stata irrogata all'imputato, in sede di giudizio abbreviato, la pena dell'ergastolo sulla base di un'applicazione, ritenuta retroattiva e pertanto illegittima del D.L. n. 341/2000.