Direzione scientifica di M. Alessandra Sandulli - Andrea Scuderi - Pino
Zingale
Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Direzione scientifica di M.
Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
09/07/2008
GIUSTIZIA
/ Giudizio Corte dei conti
Assenza di valenza probatoria privilegiata nel processo contabile per le prove raccolte in quello civile di risarcimento danni
Deve riconoscersi l'insuscettibilità delle risultanze istruttorie che concorrono alla formazione del convincimento del giudice civile in sede di giudizio civile risarcitorio instaurato da un privato nei confronti della P.A. ad assumere una valenza probatoria privilegiata nel giudizio di responsabilità amministrativa poi incardinato dal P.M. contro il funzionario presunto responsabile dell'evento dannoso. Invero, in assenza di specifiche previsioni abilitative, le risultanze istruttorie formatesi in altri processi possono ritenersi utilizzabili in un diverso giudizio (tra le parti stesse o anche tra altre parti, una volta che la relativa documentazione sia stata ritualmente prodotta dalla parte interessata) quali meri indizi idonei a fornire utili e concorrenti elementi di giudizio. Gli elementi indiziari "di importazione" non possono, cioè, assurgere a fonti determinanti per l'accertamento del fatto controverso e per assumere un rilievo probatorio significativo quegli elementi devono essere assoggettati ad un percorso di validazione consistente nell'assoggettamento ad autonomo e rigoroso vaglio critico, svincolato dalla interpretazione e dalla valutazione che ne abbia dato altro Giudice in altra sede giudiziaria.
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