Assoluzione perché il fatto (diffamazione) non costituisce reato e impugnazione (inammissibile) della parte civile

Le Sezioni unite della Cassazione, pur ribadendo la legittimazione della parte civile ad impugnare le sentenze assolutorie al fine di ottenere una formula inidonea a determinare effetti pregiudizievoli nel giudizio civile volto al risarcimento dei danni, hanno statuito che tale interesse va valutato in rapporto al concreto contenuto della motivazione e non in astratto. In base al tenore testuale dell'art. 652 c.p.p., pertanto, tale interesse non è ravvisabile quando, al di là dell'errore commesso dal giudice nell'uso della formula, l'assoluzione per il reato di diffamazione promani dal positivo accertamento della causa di giustificazione di cui all'art. 51 c.p..