Corte cost. n. 177/2009: anche per la detenuta madre in detenzione domiciliare generica vale la "fascia di tolleranza" delle 12 ore

La Corte costituzionale, recependo le censure da tempo prospettate in dottrina, ha posto fine alle irragionevoli differenze di trattamento che, in relazione alla violazione delle prescrizioni attinenti al rientro nel domicilio, sussistevano tra il regime di revoca della detenzione domiciliare generica (art. 47-ter ord. penit.) e quello della detenzione domiciliare speciale (art. 47-sexies ord. penit.). Attraverso la sentenza n. 177/2009, infatti, anche la madre in detenzione domiciliare generica ha ora, in caso di inosservanza delle prescrizioni inerenti al rientro nel domicilio, una fascia di tolleranza di 12 ore, entro la quale, quindi, non scatta più automaticamente la denuncia per evasione e la revoca della misura alternativa, bensì è il tribunale di sorveglianza a dover stabilire, in base al caso concreto, se la violazione si pone o meno in termini di incompatibilità con la prosecuzione del beneficio.