Corte europea dei diritti dell'uomo: le sanzioni irrogate dall'Antitrust hanno natura penale

Con la sentenza del 27 settembre 2011, la Seconda Sezione della Corte europea dei diritti dell'uomo ha affermato che le sanzioni irrogate, a norma dell'art. 15 della L. 10 ottobre 1990 n. 287, dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, hanno natura "penale" e non "amministrativa". Chiamati a verificare se il controllo giurisdizionale di «legittimità» effettuato da parte del T.A.R. e del Consiglio di Stato (nella disciplina vigente anteriormente alla riforma del 2010) su tali sanzioni rispondesse all'esigenza di "accesso al Tribunale" postulate dall'art. 6 della Convenzione, i giudici di Strasburgo hanno preliminarmente sottoposto a vaglio la natura di siffatte sanzioni - riconducendole all'orbita del diritto penale - per poi escludere che il controllo c.d. debole predisposto dal legislatore collidesse con le garanzie CEDU, trattandosi di un momento di "piena" giurisdizione (a prescindere dalla denominazione affidata).